Missione di livello D - Traslochi pericolosi

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Missione di Livello D

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15:32 Tenshi:
  [Strada] Quel pomeriggio, era stata commissionata, alla rosata e ad Onosuke, una missione agli Alti Borghi. E' proprio lì che si trovano i due genin adesso. < Attivo il Chakra! > esclamerebbe la rosata, guardando l'Aburame. Porterebbe, quindi, entrambe le mani al petto, andando a formare il sigillo della Capra. A questo punto, immaginerebbe due sfere: una rossa, l'altra blu. La prima, quella rossa, in corrispondenza della fronte, rappresenterebbe la forza spirituale. La seconda, quella blu, nei pressi del ventre, simboleggerebbe la forza fisica. Comincerebbe a far ruotare le due sfere, dapprima sul loro stesso asse, per poi spingerle, l'una verso l'altra, nel petto. Qui proverebbe ad unire le due sfere, formandone una sola: quella del Chakra. Se il richiamo fosse andato a buon fine, sentirebbe una grande forza invadere ogni singola cellula del proprio corpo. A questo punto, scioglierebbe il sigillo. Se anche Onosuke decidesse di attivare in quel momento il proprio Chakra, lo aspetterebbe, per poi prenderlo per mano e cominciare a camminare. Era da molto tempo che i due non facevano una missione insieme. Nell'ultimo mese erano stati sempre insieme, ogni giorno. Avevano passeggiato insieme, avevano mangiato insieme, avevano dormito insieme. Però, è come se, in tutto quel tempo, la rosata avesse avuto la testa altrove. Spesso, usciva di notte o nel pomeriggio, lasciando Onosuke, quasi sempre addormentato, nella camera d'albergo. Non sa se lui si sia accorto che c'è qualcosa che non va nella ragazza. Non sa se abbia capito tutto ciò che sta attraversando. Non sa se abbia intuito il malessere che si porta dietro ogni giorno. Lei non aveva avuto il coraggio di parlargliene, finora. L'unica persona con cui era riuscita a sfogarsi era stata il nono. E si sente in colpa per questo, per non avere raccontato alla persona che ama come sta veramente. Chissà cosa penserebbe Onosuke di lei, se glielo dicesse solo adesso, dopo settimane. Mentre pensa a queste cose, stringe la mano del genin con la propria, senza accorgersene nemmeno. Continua a camminare, senza parlare, per le vie degli Alti borghi. I capelli sono legati in una coda di cavallo alta, tenuti insieme dal nastro rosso che l'Aburame le ha regalato. Sono tirati all'indietro da una fascia nera, sulla quale vi è la placca metallica che riporta il simbolo della Foglia. Una felpa rosa corta lascia intravedere una parte del ventre della rosata, mentre dei pantaloni in cotone morbido neri, ricadono, larghi, sulle esili gambe, restringendosi solo sulle caviglie, con degli elastici bianchi. Sulla coscia destra sono presenti delle fasce elastiche bianche, che tengono il portakunai nero, all'interno del quale si trovano varie armi. Ai piedi ha invece delle scarpe da ginnastica comode in bianco. Il volto di lei è inespressivo, mentre viene girato da un lato all'altro, alla ricerca della bottega del falegname, dove avrebbero dovuto prendere il mobile. Infatti, gli era stato detto di dover ritirare una cassapanca dalla bottega di nome 'La Bottega di Hiraku' e trasportarla, senza danneggiarla, direttamente a casa della signora Shoko. [Tentativo richiamo del Chakra][Chakra 25/25][equip: 3xkunai - 3xshuriken - 2xcarta bomba]

16:30 Onosuke:
 Ormai la mattina si è conclusa. L'orario dei pasti è passato e l'Aburame ha in programma una missione di livello D. Con lui c'è Tenshi. Dall'ultima volta che hanno fatto una missione insieme è passato tantissimo. Questo non vuol dire che non sono mai stati uno accanto all'altro.. Anzi! Stanno passando insieme tutti i momenti della giornata come una coppia vera: colazioni, pranzi, cene, dormite, veramente qualsiasi cosa e condividendo con l'altro ogni benessere e ogni malessere. Forse così non è stato però da parte della Senjuu, la quale sta passando un periodo un po' difficile e di cui Onosuke è completamente allo scuro. Oggi si trovano negli Alti Borghi e stanno cercando un falegname perché devono ritirare un mobile da consegnare a casa di una signora. Non proprio il compito che ci si aspetterebbe di ricevere, ma bisogna fare anche questo durante il percorso da ninja. Ascolta il consiglio della rosata che come sempre è più veloce di lui e decide di attivare il chakra, o di provarci almeno. Così porterebbe le mani al petto congiungendole provando a formare il sigillo della capra. Successivamente proverebbe ad immaginare le due sfere: quella della forza spirituale a livello della testa che presenta un moto a spirale e quella della forza fisica a livello della pancia che presenta lo stesso movimento della prima. Infine proverebbe a immaginare di unirle proprio all'altezza del sigillo e mescolarle per formare quella che sarebbe la terza sfera: quella del chakra. Questo, nel caso tutto fosse andato per il verso giusto, si spargerebbe all'interno di tutto il copro in modo tale da rinvigorire tutti i tessuti. Finito di fare questo, prenderebbe la mano della sua amata e per continuare la ricerca. Ormai il freddo è arrivato. Per questo motivo andare in giro in maglietta a maniche corte e pantaloncini al ginocchio non è più possibile, Infatti oggi indossa una felpa con la zip e il cappuccio di colore nero con il simbolo del suo clan all'altezza del pettorale sinistro di colore grigio, una maglietta che spunta proprio sotto il collo di colore nero e un paio di pantaloni della tuta di colore nero che si stringono all'altezza delle caviglie. Ai piedi un apio di scarpe da ginnastica anche queste nere e in faccia a coprire naso e bocca la solita mascherina nera. Sul fianco destro ha allacciato il porta kunai e shuriken, su entrambe le cosce porta degli schinieri e su entrambe le braccia porta dei vambracci. Attorno al bicipite sinistro porta il coprifronte della Foglia e sotto il nastro rosso regalato dalla Snjuu. Il passo è lento e lo sguardo ricerca la bottega in questione[tentativo di richiamo del chakra][chakra=20/20][equipaggiamento: 6xshuriken, 3xkunai]

17:03 Tenshi:
  [Bottega] L'architettura del luogo è qualcosa di molto lussuoso. Gli occhi cerulei di lei, attenti, ne studiano le forme: grandi villette si susseguono, a schiera, una dopo l'altra. Tra esse spunta, qua e là, qualche negozio o ristorante di lusso. Insomma, sembrerebbe essere una perfetta cittadina per ricchi. Il piede avanza lento, mentre lo sguardo studia le abitazioni ed i negozi presenti, alla ricerca della bottega. Gli incisivi superiori vengono portati, nel frattempo, sul labbro inferiore, mordendolo. E' sempre agitata, inquieta. Non riesce più a stare tranquilla, ormai. I suoi pensieri portano sempre a quella bambina imprigionata dai rampicanti e a lei stessa, stretta in una morsa di emozioni diverse, dalle quali non riesce a liberarsi. Finalmente, dopo circa dieci minuti, sulla destra nota un negozio, con una facciata in legno levigato e lucido, ed una grande insegna che riporta, con caratteri neri eleganti, il nome 'La Bottega di Hiraku'. < Oh, credo che sia proprio questa >. Si ferma, voltandosi completamente verso di essa ed osservandola, per essere sicura che si tratti proprio del luogo giusto. < Dai, entriamo >. La sua voce è inespressiva. Non ha un tono particolare. E' come se stesse cercando di non dare a vedere il proprio umore, troppo spesso buio e cupo. Ancora una volta, stringe la mano di Onosuke. E' un gesto involontario. Come se il proprio corpo stesse cercando di comunicargli qualcosa, ma la propria testa non volesse. E' una contrapposizione mente-corpo che ormai è troppo evidente in lei, che non sa più chi sia Tenshi Senjuu. Avanza, quindi, verso il locale, tenendo ancora per mano l'Aburame. Sposterebbe la tendina d'ingresso, per poi entrare all'interno. < Permesso! > esclamerebbe, poi, per avvertire il falegname della propria presenza. Se il genin non lo avesse fatto prima di lei, la rosata lascerebbe la presa sulla mano di lui, portando il proprio braccio lungo il fianco. La bottega, si presenta interamente rivestita in legno lucido anche nelle pareti interne. Un grande bancone in legno scuro, meticolosamente levigato, sovrasta la stanza. Dapprima, all'interno della bottega parrebbe non esserci nessuno. La genin, quindi, guarderebbe Onosuke con espressione interrogativa. Solo dopo qualche secondo, da una porta, verrebbe fuori un uomo, anziano, con una lunga barba bianca ed un berretto in lana nero sulla testa. Egli non è molto alto: ad occhio e croce avrà solamente qualche centimetro in più rispetto alla genin del legno. "Oh, che bella coppietta" esclamerebbe l'uomo, con voce roca, verso i due. "Io sono il falegname Hiraku. Come posso esservi utile?". La rosata, intenerita dal portamento e dalle parole del falegname, gli porge un lieve sorriso. < Siamo venuti a ritirare il mobile della signora Shoko. Dovrebbe essere una cassapanca laccata in rosso >. Aspetterebbe, quindi la risposta dell'uomo. [Chakra on][equip lo stesso]

17:36 Onosuke:
 Il clima tra le vie dei Borghi è diverso da quello che si potrebbe sentire tra i vicoli di Konoha. Le case sono vere e proprie villette, i negozi dimostrano solo dalla vetrina che i beni che vendono sono di ottima fattura e anche parecchio costosi. Lo sguardo dell'Aburame continua a muoversi per cercare di scorgere qualche indicazione per arrivare alla bottega che non riescono a trovare. Ad un certo punto, mentre sta guardando verso sinistra dei fiori appartenenti a un negozio che li vende, sente la voce della Senjuu. Si gira velocemente verso destra e legge l'insegna 'La bottega di Hiraku'. "Si è questa per forza. Quanti Hiraku vuoi che ci siano in questo quartiere?" le risponde facendo un sorriso. La risposta di lei però gli fa capire che forse qualcosa non va. Sembra quasi fredda, o ancora peggio inespressiva. Da lei, che è sempre raggiante, questo comportamento è strano. La ragazza si avvia verso la porta di entrata del negozio e con la solita gentilezza dice 'permesso'. Lui la segue e entrato all'interno del locale dice "Salve!" guardandosi attorno. Le mani dei due si staccano. Il braccio di lui cade verso il fianco proprio come l'altro. Ciò che nota subito è che l'arredamento del posto è molto elegante: legno lucido a coprire le pareti, un tavolone di legno scuro precisamente levigato si trova al centro della stanza e varie opere disposte ai lati di varia grandezza. All'interno però sembra non esserci nessuno. Neanche il tempo di dirlo che da una porta esce un signore anziano di bassa statura con una barba lunga e un cappello nero in testa. L'uomo saluta complimentandosi con la coppia. "Grazie!" risponde Onosuke alle belle parole per poi ascoltare le presentazioni di lui e la risposta di Tenshi. "An quindi siete i ninja che si occupano della spedizione. Molto bene ragazzi." continua il falegname portandosi le mani ai fianchi. "Vi pregherei di aspettarmi qua un minuto. Torno subito." conclude prima di riavviarsi verso la porta da cui è uscito prima, superarla e chiuderla alle sue spalle. Tutto questo prima che il ninja degli insetti riesca a dire una parola. Evidentemente il signore è di fretta e ha altre cose da fare. Probabilmente non ha tempo da perdere. Rimasti nuovamente soli, si rivolgerebbe a lei. "Sembra un uomo gentile il falegname vero? Ci ha fatto pure dei bei complimenti." le dice facendole un sorriso e non smettendo mai di guardarla negli occhi nel caso lei si sia girata. [chakra on][stesso equipaggiamento]

18:14 Tenshi:
 La risposta del falegname non tarda ad arrivare. Infatti, riconoscendo subito i due, ritorna nella stanza in cui si trovava in precedenza, pregandoli di aspettarlo lì. La rosata, quindi, porta le mani davanti al ventre, congiungendole in segno di attesa. La sua attenzione viene adesso attirata dalla voce di Onosuke, per cui si volta verso di lui, facendo un mezzo sorriso. < Hai ragione, sembra proprio gentile >. Il tono è freddo, distaccato, come se lei non si trovasse veramente in quella stanza, come se i suoi pensieri si trovassero altrove. Non riesce più a nascondere il proprio malessere. Non riesce più a tenersi dentro tutte le volte in cui la notte non ha chiuso occhio, tutte le volte in cui ha sentito il bisogno impellente di uscire e dare libero sfogo ai propri pensieri. Non è giusto quello che sta facendo. Non è giusto che lui non sappia cosa sta passando lei in questo momento. Onosuke sarebbe dovuto essere la prima persona a cui rivelare quei pensieri e quelle emozioni difficili da gestire. E invece non lo ha fatto. Ha preferito tenersi tutto dentro, piangere in solitudine. Per settimane. Lui la guarda negli occhi, intensamente. Ciò che egli può vedere negli occhi cerulei di lei è... il nulla. Come se fossero vuoti, spenti. Lei sa bene che con uno sguardo entrambi riescono a capirsi. Ed in quello sguardo la rosata sta mettendo tutta la negatività che è costretta a tenersi dentro. E' come se gli stesse dicendo 'Sto male, salvami', ma senza dirlo a parole. Il mezzo sorriso scompare dalle labbra di lei, mentre continua a guardare l'Aburame. Dei rumori, provenienti dalla stanza in cui è entrato il falegname, portano, poi, la Senjuu a voltarsi di scatto, distogliendo lo sguardo da quello del genin. Cosa è stato? Era il tipico tonfo di quando cade qualcosa. < Signor Hiraku, va tutto bene? > esclamerebbe la genin, con un tono di voce più alto rispetto al solito, per farsi sentire dall'uomo. "S-sì, più o meno", risponderebbe incerto il falegname. < Ha bisogno di aiuto? > chiederebbe preoccupata la Senjuu. Perché lei è così. Sempre preoccupata per gli altri, anche se si tratta di sconosciuti. "Potreste venire ad aiutarmi? E' un po' troppo pesante per me!" direbbe, con tono leggermente sconsolato l'uomo. < Ma certo! > risponderebbe la genin, correndo già verso la porta. Entra velocemente all'interno della stanza, trovando il signor Hiraku seduto per terra, nell'atto di massaggiarsi il capo. La cassapanca si trova proprio di fronte a lui. "Scusate ragazzi, stavo cercando di trasportarla, quando mi è scivolata dalle mani... Ed io sono andato a sbattere contro quella mensola", nel dire queste ultime parole, il falegname indicherebbe una mensola in legno. Gli oggetti che si trovavano sopra di essa, sono tutti caduti a terra, probabilmente a causa del colpo. Le viene in mente di raccogliere quegli oggetti e riposizionarli al proprio posto, ma al momento la cosa più importante è curare il falegname, qualora abbia subito qualche ferita. < Mi permetta di dare un'occhiata alla sua testa, so qualcosa di medicina > esclamerebbe la rosata, agitata. "Oh... certo, fa pure". L'anziano andrebbe a togliersi il berretto e la Senjuu si chinerebbe per guardare meglio. Sul capo di lui vi è un graffio, non molto profondo, semplice da curare per lei che è ancora una tirocinante. Cercherebbe, quindi, di attivare il proprio Chakra medico. La prima cosa da fare è cercare le due energie che compongono il Chakra ed estrapolare solamente l'energia fisica. Si concentrerebbe sulle proprie cellule, immaginandole come una connessione infinita di parti. In ognuna di esse scorrerebbe un grande flusso chiaro, il Chakra. Esso scorrerebbe velocemente, senza fermarsi mai, in ogni cellula, in ogni connessione, da ogni parte. La parte difficile viene adesso: deve cercare di distinguere le due forze precedentemente unite. Cercherebbe di delineare più chiaramente quel flusso chiaro. All'interno di esso, nonostante il chiarore emanato, noterebbe due colori, lievi: uno rosso, l'altro blu. Immaginerebbe di scavare più a fondo, di essere un tutt'uno con quel grande fiume: ecco che qui distinguerebbe chiaramente i due colori, più vividi adesso. Cercherebbe di tirare fuori parte del filamento di colore blu, ovvero quello che simboleggia la forza fisica. Rinvierebbe la parte della forza fisica prelevata verso i palmi delle proprie mani e, a questo punto, la spingerebbe oltre gli tsubo dei palmi. Se tutto ciò fosse andato a buon fine, vedrebbe le proprie mani avvolte da un alone verde e tiepido. Avvicinerebbe, dunque, entrambe le mani al capo del signor Hiraku, ad una distanza di circa dieci centimetri. Farebbe defluire il proprio chakra medico dagli tsubo fino al graffio presente sulla testa e, a questo punto, esso andrebbe a richiudersi e a rimarginarsi naturalmente. Se tutto ciò fosse accaduto, allontanerebbe le proprie mani dalla testa dell'uomo, ormai senza l'ombra di ferite. < Ecco fatto > sorriderebbe all'uomo. Questo momento, questo gesto, ha risollevato un po' il suo morale. Sta un po' meglio ed il sorriso che viene rivolto all'uomo è sincero. [2/4 tentativo mani terapeutiche][Chakra 20/25][equip lo stesso]

10:26 Onosuke:
  [Bottega di Hiraku] Il ninja non si sbagliava. La rosata sta nascondendo qualcosa. Il suo sguardo non è quello solito. Nei suoi occhi sgargianti e pieni di energia, ora non si vede nulla. La tristezza ricopre il suo sguardo ceruleo. L'unica cosa è che l'Aburame non sa nulla. Com'è possibile che lei non abbia detto a lui cosa sta succedendo? Onosuke però l'ha capito. Hanno migliorato con il tempo questa cosa di capirsi subito attraverso lo sguardo. Per forza devono affrontare questo discorso, ma ora non è il momento. Infatti il tutto viene interrotto da un tonfo proveniente dalla stanza in cui, probabilmente, si trova in signor Hiraku. Subito la Senjuu si preoccupa di cosa può essere successo mentre il ninja degli insetti è ancora preso tra i mille pensieri riguardanti lo stato d'animo di Tenshi. La risposta proveniente dall'altra parte della porta non è molto rassicurante. Sembra che la cassapanca sia caduta. Oltre la cassapanca è possibile che il gentile falegname si sia fatto male. Così, dopo aver ricevuto il permesso dal signore, si lanciano di corsa verso la stanza da cui è provenuta la voce. Superata la porta vede Hiraku seduto a terra con una mano sulla testa: sembra si sia fatto male e la conferma arriva prontamente. Ha sbattuto la testa su una mensola mentre cercava di trasportare la cassapanca appena riparata. In quel momento, dopo un piccolo dialogo tra Tenshi e il falegname, la ragazza andrebbe a fare quello per cui ha studiato tanto che lui non aveva mai potuto vedere. Le arti mediche sono un qualcosa che si imparano a maneggiare solo con tanto impegno e lei lo sta facendo. Un senso di orgoglio riempie il cuore e lo sguardo del ninja mentre guarda lei fare il suo lavoro. Mentre lei si concentra, Onosuke decide di tirare su tutti gli oggetti caduti dalla mensola urtata dal signore. Prenderebbe uno alla volta ciascuno degli utensili che si trova per terra e li riappoggerebbe dove si trovavano prima. Dopo essersi assicurato di aver sistemato tutto, andrebbe ad assicurarsi che la cassapanca non si sia rovinata aspettando che gli altri due presenti gli diano una mano a fare ciò. [chakra on][stesso eq]

10:56 Tenshi:
 Una volta riportate le mani lungo i fianchi, cercherebbe di ritirare il proprio chakra medico. Così, spingerebbe verso l'interno quell'alone verde che poco prima circondava le proprie mani. Andrebbe a ricongiungere la forza fisica che era stata espulsa, quel filamento blu, alla forza spirituale. Se ci fosse riuscita, il chakra medico scomparirebbe dalle sue mani. Si rivolgerebbe verso Onosuke. La faccia di lei ha finalmente preso espressione: un lieve sorriso colora il suo volto e gli occhi cerulei sembrano essersi addolciti un po'. E' vero, ha attaccato una ragazzina. Ha cominciato a combattere una battaglia con se stessa. Non riesce a mettere a posto i propri sentimenti contrastanti. Eppure, le piace fare del bene. Le piace aiutare le persone. E, adesso, ha un'arma in più per farlo: le proprie mani. La distanza che separa lei e l'Aburame non è molta. La genin lo sta guardando dritto negli occhi, prima che egli si metta a sistemare gli oggetti sullo scaffale. Farebbe un respiro. < Scusami > un sussurro, impercettibile, che probabilmente il genin non riuscirà a sentire. La parola è ben scandita dal movimento delle labbra: forse, questo potrebbe permettere all'interlocutore di capire cosa la rosata stia dicendo. Poi, si volterebbe verso il falegname, allungando il braccio destro. Così, lo aiuterebbe a rialzarsi dalla caduta. " Oh, grazie ragazzi " sospirerebbe il vecchio Hiraku. La genin si volterebbe nuovamente verso il ragazzo. < E' successo qualcosa alla cassapanca? >. In realtà, guardandola sembrerebbe intatta, quindi, forse, è andato tutto bene, alla fine. Si avvicinerebbe ad essa, ispezionandone più da vicino ogni lato. I suoi occhi non noterebbero nulla di strano o di rotto, ma aspetterebbe comunque la risposta del genin degli insetti, per poi esclamare verso di lui < P-poi devo dirti una cosa > il tono non è molto alto e solo Onosuke potrà sentire quelle parole. Deve parlargli. Altrimenti perderà lui, per poi perdere anche se stessa. [Chakra 20/25][equip lo stesso]

11:15 Onosuke:
  [Bottega di Hiraku] Durante lo scambio di sguardi dei due, lui nota un bagliore di emozioni positive scaturire dagli occhi di lei. Finalmente l'Aburame riesce a vedere quegli occhi che tanto ama. Ad un certo punto lei dice qualcosa, un qualcosa inudibile per il giovane ninja. Il movimento delle labbra però è abbastanza chiaro. 'Scusami' gli sembra di aver capito. Quindi c'è veramente qualcosa che non va! I dubbi di Onosuke sono stati finalmente in parte chiariti. Ma, come detto prima, ora non è il momento. Guardando la cassapanca non gli sembra ci sia qualcosa di roto. "No. Mi sembrerebbe di no ma gli occhi esperti del signor Hiraku potrebbero darci una risposta più dettagliata." dice continuando a guardare attentamente ogni punto del mobile. Ascoltando le parole, il falegname si dirige verso il lato su cui è caduta "Certo certo scusatemi! Ora controllo subito.". Dopo un po' di sguardi riprenderebbe a parlare "Sembra essere tutto a posto per fortuna. Ho lavorato tanto per renderla così..". Ora che sembra essere tutto apposto lo sguardo del ninja sembra essersi rilassato. Rilassamento che viene subito interrotto dalle parole di Tenshi. Ha detto che poi deve dirgli una cosa. Riguarderà sicuramente quello che sta succedendo di cui fino ad oggi non sapeva nulla. "Certo va bene" le risponderebbe accarezzandole la testa per poi riprendere a parlare. "Ora alziamo questa cassapanca e avviamoci ok?" direbbe rivolgendosi sempre alla sua compagna e guardando successivamente il falegname. Così si posizionerebbe davanti allato corto del mobile che da ala porta aspettando che la Senjuu vada dall'altra parte. Se lei dovesse farlo, conterebbe fino a tre per poi provare ad alzarla. Non dovrebbe essere un problema per i due ragazzi questo sforzo. Allenamenti su allenamenti dovrebbero dare i loro frutti. Se tutto dovesse essere andato a buon fine, deciderebbe di avviarsi verso l'entrata sempre che la rosata lo voglia seguire. Ormai è passato un po' di tempo da quando sono entrati nel negozio ed è ora di portare a termine il lavoro. [chakra on][stesso eq]

11:39 Tenshi:
  [Bottega di Hiraku] Il falegname si avvicina, così, ai due, per dare uno sguardo più attento alla cassapanca. Gli occhi di lui sono puntati su di essa, analizzandone ogni punto, ogni rifinitura. Probabilmente l'uomo ama il suo lavoro. Si vede da quello sguardo indagatore e dal fatto che abbia lavorato a lungo per rendere il mobile perfetto. Finalmente, dopo qualche minuto di ispezione, egli direbbe che non c'è nulla di rotto o rovinato. La genin tirerebbe un sospiro di sollievo. Sarebbe stato orribile se, dopo tutto quel lavoro e quella dedizione, si fosse rovinata. < Oh, menomale > direbbe lei, sollevata. Poi lo sguardo di lei torna su Onosuke, che risponde in modo affermativo alle parole di lei. Avrà sbagliato ad avvisarlo in quel modo? Lo avrà messo sotto pressione? Lo avrà spaventato? Generalmente lui non si scompone mai. Riesce sempre a mantenere la calma, qualsiasi cosa gli venga detta. Quindi, probabilmente, la Senjuu si sta preoccupando per nulla. Un altro respiro, per poi rispondere < Sì >, annuendo con la testa, alla domanda del genin. Si sistemerebbe dalla parte opposta rispetto al compagno e solleverebbe insieme a lui il mobile. E' un po' pesante, ma può essere facilmente trasportato da due ninja in costante allenamento. Tra l'altro, hanno il chakra dalla loro parte, una forza straordinaria che permette loro di fare ciò che i normali cittadini non riescono a fare. L'Aburame cercherebbe di compiere qualche passo verso la porta e così la rosata lo seguirebbe. Attraverserebbero senza problemi la porta della stanza che conduce al negozio vero e proprio. " Bene ragazzi, mi siete stati di grande aiuto. Grazie tante per il lavoro che svolgete " direbbe il falegname, chinando la testa verso i due genin in segno di ringraziamento. La genin del legno rivolgerebbe a lui un altro sorriso, per poi esclamare < Arrivederci, è stato un piacere aiutarla >. Ed è vero. Per lei è stato veramente un piacere. Aiutare quell'uomo l'aveva fatta sentire in qualche modo utile. Non l'aveva fatta sentire più debole per qualche momento. Se Onosuke avesse qualcos'altro da dire, aspetterebbe le sue parole, per poi ricominciare a camminare verso l'uscita. Se egli seguisse i passi di lei, i due si ritroverebbero nuovamente sulla grande strada, avvolti da una leggera nebbia. < Ono... > una pausa, mentre vengono cercati gli occhi dorati di lui, per poi riprendere a parlare < sono tante le cose che devo dirti, ma quella che mi preme di più è che... > un'altra pausa, mentre prende un lungo sospiro < ho fatto qualcosa che non avrei dovuto fare. E adesso mi sento terribilmente in colpa >. Va bene dire queste cose durante una missione? Questo discorso non inciderà sull'esito di essa, giusto? E' che lei proprio non riesce più a tenerselo dentro. [Chakra 20/25][equip lo stesso]

12:18 Onosuke:
  [Bottega di Hiraku] Tutto sembra essere in ordine. La missione, se dovesse continuare così, dovrebbe essere ormai ritenuta conclusa con esito positivo. Si trovano in negozio e delle belle parole escono dalla bocca del falegname. "Si figuri. Grazie a lei e spero che la botta sia passata ormai. Mi dispiace non averle dato una mano subito nel trasportare la cassapanca. Avremo potuto evitare tutto quello che è successo." risponderebbe con tono sincero. "Arrivederci e buona giornata!" concluderebbe mentre si appresterebbe ad uscire dalla bottega. All'esterno, a differenza di quando sono arrivati, c'è un po' di nebbia. L'isola è conosciuta per i suoi cambiamenti climatici repentini. Appena usciti, sentirebbe la voce della ragazza chiamarlo. All'udire del suo nome i suoi occhi andrebbero a guardare gli occhi di lei mentre dalla sua bocca uscirebbero altre parole. Il momento è arrivato. Lei lo aveva avvisato che avrebbero dovuto parlare. Anzi, che lei avrebbe dovuto dirgli una cosa. Lui la ascolta attentamente. Forse il momento per parlarne non è dei più appropriati, ma non è la prima volta che parlano di cose importanti durante una missione. Anche l'altra volta durante una missione hanno parlato di cose delicate. "Avevo intuito ci fosse qualcosa che non andava. Cosa è successo di tanto grave?" le chiede sempre concentrato su quello che lei ha da dire. Dato che la missione è ancora in corso, non smetterebbe di stare attento a dove cammina per evitare di far cadere la cassapanca. Ora è proprio curioso di sapere che succede. Non l'ha mai vista così. Il suo sguardo vuoto è ancora impresso all'interno della sua testa e difficilmente scomparirà. [chakra on][stesso eq]

12:39 Tenshi:
  [Strada] La genin continua a camminare, tenendo ben stretta la cassapanca, per evitare che cada di nuovo. La residenza della signora Shoko non dovrebbe essere molto lontana rispetto alla posizione attuale dei due ninja. Si guarda intorno per qualche secondo, cercando di trovare le giuste parole. E se lui poi la giudicasse? Se non volesse più stare con lei a causa di ciò che è successo? Ha troppa, troppa paura. Non aveva mai fatto qualcosa del genere prima d'ora e Onosuke potrebbe non accettarlo. Eppure, lui, lo aveva già intuito. Aveva intuito come lei si fosse spenta, come lei gli stesse nascondendo qualcosa, come lei facesse fatica a sorridere. Lei, che aveva trovato sempre un motivo per essere felice, stavolta non riusciva a trovarlo. Semplicemente perché aveva rovinato la vita di qualcuno. O questo è ciò che la rosata pensa. < Q-qualche settimana fa... > abbassa lo sguardo sulla cassapanca vermiglia, così lucida da rispecchiare le figure dei due, l'uno teso ad ascoltare le parole dell'altra, in attesa, l'altra nervosa, inquieta, come se non sapesse come tirare fuori quei pensieri. < ...ho attaccato una deshi > direbbe, tutto d'un fiato. E' così che stavano le cose. Era stata crudele, l'aveva immobilizzata, avrebbe potuto far di lei tutto quello che in quel momento le fosse passato per la testa. Era stato come un raptus, un'azione improvvisa fatta senza pensarci su, come se fosse stata mossa da qualcosa di più grande di lei, qualcosa che adesso è terribilmente difficile da accettare: i suoi sentimenti. In qualche modo, l'incontro con il Nono era riuscita a calmarla, a placare la tempesta che aveva dentro. Ma era difficile, adesso, gestire il proprio cuore. Gestire quelle emozioni che erano sempre rimaste sopite, intrappolate dentro di lei. < Non le ho fatto del male, alla fine. Però... però... avrei potuto farlo > alzerebbe lo sguardo verso quello dorato di lui, mentre i piedi continuerebbero a camminare per inerzia. Le gambe diventerebbero terribilmente pesanti a causa della rabbia, del rimorso che ha dentro. La giudicherà? La criticherà? La lascerà lì, da sola? Lui è un ANBU e, come tutti gli altri ANBU, è attento anche a questi episodi di violenza contro i cittadini. Ma non poteva nasconderglielo ancora per molto. Perché, altrimenti, avrebbe perso se stessa. Chi è Tenshi Senjuu? [Chakra 20/25][equip lo stesso]

12:58 Onosuke:
  [Bottega di Hiraku] La nebbia non è tanto fitta e per questo riconoscere la casa della proprietaria della cassapanca non è un problema. Sanno entrambi i ninja che dovrebbe trovarsi nei paraggi l'abitazione della signora. Intanto però, mantenendo sempre un occhio sulle case in modo da non perderla, il ragazzo è concentrato su quello che lei ha da dire. Appena sente uscire le parole di lei, il suo sguardo cambi. Diventa pensieroso. Ha sentito all'interno del Quartiere Generale qualcuno parlare di questa storia, ma dato che a lui non è stato detto niente non si è mai preoccupato di approfondire la questione. Chi se lo sarebbe mai aspettato da Tenshi? Ma la domanda che gli sorge subito dopo è: perché non glielo ha detto prima? Orami è passato parecchio tempo da quando ha sentito di questo avvenimento tra gli Anbu. Conoscendola però ha già in mente il motivo, la risposta a questa domanda: ha paura di essere giudicata, il terrore che lui possa pensare male di lei. Ma come potrebbe mai fare ciò. Come potrebbe lui, un Anbu, pensare male del gesto che ha fatto? Lui che tortura le persone e non prova dispiacere nel farlo non può giudicare. Lo sguardo diventa rassicurante. Vuole trasmettere fiducia alla ragazza che sta passando un momento terribile. "So che ti senti in colpa. Lo capisco. Ti senti in colpa perché sei una persona buona. Proprio per questo non devi preoccuparti. Ogni tanto succede di avere dei momenti di crisi, dei momenti in cui non sopporti più niente e nessuno. Ti conosco e so che se hai fatto quello che hai fatto ci sarà stato un motivo. Sbaglio? Comunque se la tua paura è quella di essere giudicata da me non ti devi preoccupare. Anche io ho dentro quella parte 'malvagia'. Tutti ce l'hanno. Bisogna solo imparare a canalizzarla. Io sono qua per darti una mano a farlo." le dice continuando a camminare e a guardarsi intorno dato che arrivare a destinazione è solo questione di momenti. [chakra on][stesso eq]

22:29 Tenshi:
  [strada] E' fatta. Le ha detto ciò che portava sopra le spalle, quel macigno insopportabile, troppo pesante da trasportare da sola. E' proprio questo il problema: stava cercando di sopportare quella situazione completamente sola, senza l'aiuto di nessuno. Voleva combattere quella battaglia con le sue sole forze. Ma lei è pur sempre Tenshi Senjuu. Quella ragazza fragile che ha bisogno degli altri per poter andare avanti. Quella ragazza che trova negli altri il proprio conforto. Quella genin che era sempre disposta a tutto per rendere felici le altre persone. Ma, una volta tanto, le è concesso anche essere un po' egoista. Le è concesso che siano proprio gli altri ad aiutare lei. Perché il suo cuore si scalda quando qualcuno le dice che va tutto bene. Quando qualcuno le dice di non preoccuparsi troppo, di non strafare. Quando qualcuno la accetta così com'è, con tutti i suoi difetti. In fondo, quella ragazza, fin'ora, ha sempre avuto bisogno di attenzioni. Quelle attenzioni che durante l'infanzia non aveva mai avuto e che le erano state negate sin dal principio. Quelle attenzioni che le erano state strappate nel momento in cui nacque... nel momento in cui sua madre morì. Lei non chiede tanto. Solo... di essere amata. E questo, Onosuke lo ha sempre fatto. In lui ha trovato quella persona che riesce a farla stare bene. Che riesce a farla stare in pace con il mondo. Eppure, stavolta, non era riuscita ad abbandonarsi a lui come aveva sempre fatto. Aveva preferito nascondergli tutto, per paura. Aveva dimenticato chi fosse la persona che ha davanti. Quella stessa persona che ha sempre accettato ogni sfaccettatura della personalità di lei. E gli occhi di lui, sciolgono, rassicuranti, lo sguardo gelido di lei. E le sue parole profumano di ciliegio. Sono come una primavera. La primavera della vita, quella che i due ninja stanno vivendo insieme. La primavera che riesce ad abbracciare gli abissi più gelidi della mente della rosata. La primavera che le ricorda quanto sia grande l'amore tra i due. Un leggero vento scosta i capelli rosei, mentre il viso di lei si colora di una luce nuova. Una luce calda, serena, come quella di una casa accogliente. Gli occhi cerulei brillano e alcune lacrime minacciano di scivolare giù. Ma no, non sono lacrime di tristezza. Sono lacrime gentili, come petali di ciliegio. Il sorriso si allarga, mentre guarda la sua metà di fronte a sé. < Mmm! > mormorerebbe, annuendo < Avevo paura... io non... non voglio perderti > tirerebbe su con il naso, mentre cercherebbe di trattenere le lacrime. < Grazie >. Nel frattempo, sul lato destro della strada, si para dinnanzi ai due un'enorme casa a due piani dalle mura in bordeaux. Si tratta di una villetta, separata dalla strada da un piccolo cancello laccato in grigio. E' proprio la residenza della signora Shoko. [Chakra 20/25][equip lo stesso]

22:58 Onosuke:
  [Strada] Tutto quello che l'Aburame gli ha detto viene dal profondo del suo cuore. Non sarebbe mai riuscito ad arrabbiarsi con lei. Lui è fatto così. Onosuke continuerebbe a guardare la faccia e l'espressione della Senjuu mentre aspetta una risposta da lei. Lo sguardo di lui è innamorato e si vede. In più è contento del fatto che la sua dolce metà si faccia rispettare e non si faccia mettere i piedi in testa. Ad un certo punto vedrebbe scendere delle lacrime dagli occhi di lei che piano piano andrebbero ad accarezzare le guance della rosata. In un primo momento lo sguardo dell'Aburame diventa palesemente preoccupato quasi da pensare di decidere di appoggiare a terra il mobile che stanno portando. Quello che lo ferma è il sorriso che segue queste lacrime. Un sorriso di felicità. Poi delle parole escono dalla bocca che mostra felicità di lei e lui incantato le ascolta. Quando queste finiscono lui non ci pensa due volte prima di rispondere "Sai bene che non mi perderai mai. Ovunque vorrai andare e qualsiasi cosa vorrai fare io starò al tuo fianco. Non dimenticarlo mai. E non ringraziarmi. Per me è il minimo renderti felice ed aiutarti. Altrimenti che persona sarei se lasciassi la persona che amo nella sua tristezza?". Finisce di parlare e si accorge che si sono fermati. Chissà da quanto ormai erano fermi davanti a questa enorme casa dalle mura bordeaux. Lui era troppo concentrato a guardare le più piccole pieghe del viso di lei. "La casa è questa. Non male eh? Anche noi ci faremo una casa così più avanti. Dobbiamo solo pensare ad allenarci. Pensa a Kaori e Azrael. Hai visto che casa che hanno?" le dice ripensando alla casa dei due straordinari ninja. "Appoggiamo per terra che proviamo a chiamare la signora ok?" le chiede infine piegando le gambe e portando il mobile verso terra. [chakra on][stesso eq]

23:24 Tenshi:
 Si sente sollevata. Si sente felice. Felice di avere al proprio fianco una persona fantastica come Onosuke. Non l'ha mai abbandonata. Non l'ha mai lasciata indietro. L'ha sempre fatta camminare al suo fianco, senza mai farle mancare nulla. E lei non poteva chiedere di meglio dalla vita. Tutti i pensieri che prima affollavano la sua mente, adesso sembrano pian piano svanire assieme a quelle lacrime. Le seguenti parole di lui le fanno allargare ancor di più il sorriso. Lui è davvero una persona come poche altre. Una persona speciale, che la ama in modo genuino e sincero. < Tu sei davvero importante per me > le parole verrebbero fuori liberamente dalle labbra di lei, senza nessuna esitazione. Lei ha trovato qualcosa per cui lottare: il genin degli insetti è la sua ragione di vita. Poi si volterebbe verso l'enorme dimora accanto ai due. Un'elegante casa, degna di una famiglia aristocratica. E ascolta le parole di lui. Parole che ancora una volta le riscaldano il cuore. Una casa da condividere. Una casa a cui fare ritorno. Una vita, insieme. < Una casa... tutta per noi > direbbe, quasi sussurrando. Il battito cardiaco aumenta leggermente, pensando a come sarebbe stata quella casa. In disordine e frenetica, come la Senjuu, ma accogliente e calda, come l'Aburame. Il sorriso torna a colorarle il volto, mentre piegherebbe le proprie gambe, andando a poggiare la cassapanca verso terra. < Ci penso io > risponderebbe, così, all'ultima domanda del genin. Farebbe qualche passo e, con l'indice della mano destra, spingerebbe il campanello accanto al cancello grigio. Dopo qualche secondo, i due potrebbero vedere aprirsi la porta. Ne verrebbe fuori una signora in carne, vestita completamente di rosa, con giacca e gonna estremamente eleganti ed un buffo cappello con una piuma poggiato sulla chioma dorata, raccolta in uno chignon basso. La signora, riconoscendoli, ma, soprattutto, riconoscendo la propria cassapanca, direbbe "Oh, prego, avvicinatevi! Portatela dentro!". Il suo modo di fare è estremamente gentile ed anche un po' goffo. Così, la rosata si avvicinerebbe nuovamente alla cassapanca e, aspettando Onosuke, la solleverebbe insieme a lui, per poi avviarsi verso l'entrata principale della residenza. "Prego, poggiatela pure lì, vicino al divano!" direbbe la signora Shoko, non appena i due fossero entrati. "Grazie tante, siete stati fantastici! Oh, prendete pure dei biscotti prima di andare via" direbbe, indicando un vassoio pieno di biscotti con gocce di cioccolato poggiato sul tavolo in legno del grande salotto. La genin prenderebbe qualche biscotto, aspetterebbe il genin e, gentilmente, saluterebbe la signora Shoko, uscendo dall'abitazione. Era stata una missione strana. Una di quelle che non avrebbe mai dimenticato. [END]

00:10 Onosuke:
  [Strada] Il sorriso di lei aumenta e subito dopo delle parole bellissime le escono dalla bocca .Onosuke è contento e lo si può capire dagli occhi che, come al solito, sono una delle poche cose visibili del volto del ninja. "Anche tu sei molto importante per me." gli dice rassicurandola. Per lui questa cosa è ovvia. ma forse per lei non lo è. O comunque è sempre bello sentirselo dire e sapendo che lei non sta passando un bellissimo periodo questo può renderla felice ancora di più. Come spesso succede lei prende senza paura in mano la situazione. Appoggiano la cassapanca a terra e lei con un gesto deciso suona il campanello della abitazione. "Anche la nostra sarà a due piani. I bambini dovranno avere spazio per muoversi. No?" le direbbe scherzando, o forse no. Ovviamente quando si sposeranno almeno un figlio lui lo vuole. Chissà se lei è d'accordo. Poco dopo, i pensieri del giovane vengono interrotti da una porta aprirsi, infatti vede uscire una donna dal portamento quasi nobile dalla enorme casa. "Salve." direbbe cercando di essere più gentile possibile. "Certo ora gliela portiamo dentro." continuerebbe sollevando il suo lato di mobile mentre Tenshi farebbe con l'altro. Con un passo deciso per non far preoccupare la Signora si avvierebbe all'interno. Una casa magnifica. Gli arredamenti antichi rendono l'abitazione veramente bella. Quadri sono appesi ai muri. Al centro della sala, oltre a un paio di poltrone e un tavolo tra di esse, si vede un pianoforte di colore nero. Ascolta le indicazioni della donna, la quale offre loro dei biscotti, e appoggia la cassapanca in uno spazio che sembra essere stato fatto apposta per questa. "La ringrazio infinitamente della sua generosità, ma sono apposto così grazie." risponderebbe il ninja aspettando la sua dolce metà sull'uscio. Come sempre non può essere una missione normale se passata con la Senjuu. Anche questa rimarrà sempre nella sua mente. Così esce dalla dimora della Signora e uscito dal cancello prenderebbe la mano di Tenshi se lei glielo lascia fare. [chakra on][stesso eq][END]

Tenshi ed Onosuke si recano agli Alti Borghi per portare a termine una missione. Durante lo svolgimento di quest'ultima, accadono delle cose inaspettate e viene fatta una rivelazione importante.

//OFF: dopo mesi, ce l'abbiamo fatta xD