Una partenza movimentata

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10:50 Onosuke:
  [Strada] Il sole accompagna Onosuke, accompagnato dalla sua dolce metà Tenshi, in questo viaggio. Infatti è da un po' di tempo che sta camminando in direzione Porto del Fuoco. Arrivato a destinazione, infatti, una nave lo porterà fino all'isola Chumoku nella quale si svolgerà un Summit dei Kage che avrà come argomento la terribile notizia di qualche periodo rima riguardante i Bijuu. Rinfrescato da una brezza derivante dal mare, indossa abiti leggeri oggi. A coprire la parte superiore del corpo c'è una maglietta a maniche corte bianca con il simbolo del suo clan all'altezza del pettorale sinistro di colore marrone, invece a coprire metà delle gambe c'è un paio di pantaloni corti dello stesso colore del simbolo presente sulla maglietta con due tasconi all'altezza delle ginocchia. Ai piedi indossa un paio di sandali ninja di colore nero e a coprire naso e bocca indossa la solita mascherina di colore nero. Alle spalle porta uno zaino nel quale ha messo ciò che gli può servire per stare fuori casa circa una settimana: cambi di vestiti, quello che serve per lavarsi, le solite cose insomma. In più ha deciso di portarsi via la maschera degli Anbu con il completo di tuta che usa per le missioni come Tsuki. Al fianco destro porta il porta kunai e shuriken nel quale ci sono tre kunai e sei shuriken, al fianco sinistro il ninjato. Porta anche due schinieri, uno per gamba. Non si sa mai conquello che sta succedendo in giro. La prudenza non è mai troppa. Attorno al bicipite sinistro, partendo dall'alto, indossa il coprifronte della foglia e il nastro rosso regalato da Tenshi. Con i capelli che si muovono leggermente, deciderebbe di prendere la mano della Senjuu. Nel caso gli fosse permesso, andrebbe a parlargli. "Ho sentito che allestiscono un campo in modo tale che ci si può allenare nel caso lo volessimo. Potremmo allenarci insieme. Ti va?" le andrebbe a chiedere. Raramente si sono allenati insieme dato che hanno 2 sensei diversi. Lei ha come insegnante Azrael Nara, lui invece ha Kaori Hyuga. Per lui sembra una buona idea. Vediamo che ne pensa lei. [eq: 3xkunai + 6xshuriken + 1xFuuda con tronchetto + 1xninjato fianco sinistro + 2xschinieri]

11:15 Tenshi:
  [Strada] E' una bellissima giornata. Nonostante sia già arrivato l'autunno, il sole splende ancora alto nel cielo. Le temperature stanno già cominciando ad abbassarsi, ma non è ancora arrivato il freddo. Un vento fresco e leggero, è mitigato dal calore dei raggi dorati del sole. Quella mattina, la Senjuu e l'Aburame si erano svegliati presto ed avevano lasciato Konoha, per recarsi al Porto del Fuoco. Infatti, a giorni, si sarebbe tenuto il summit dei Kage nell'Isola Chumoku: è proprio lì che i due giovani ninja stanno andando, dato che tutti erano stati invitati. La rosata cammina lungo la grande strada che porta al Porto del Fuoco, affiancando Onosuke. Gli occhi, di un'azzurro intenso con delle sfumature verde smeraldo, sono puntati sulla strada, che sembra stia quasi per finire, ma, a volte, tornano ripetutamente a guardare il volto del genin degli insetti, seguendone i lineamenti nascosti dalla mascherina nera. Per qualche secondo, ripensa a ciò che era accaduto giorni prima. Subito, un leggero rossore inonda le guance di lei al sol pensiero, facendole distogliere lo sguardo, per riportarlo nuovamente sulla strada. I lunghi capelli rosa sono raccolti in una coda alta, che ondeggia da un lato all'altro, al passo con i suoi movimenti. Sono legati con il nastro rosso che Onosuke le ha regalato, e portati all'indietro da una fascia nera, sulla quale si trova la placca metallica recante il simbolo della Foglia. Solo la frangia rosata è lasciata ricadere libera sulla fronte chiara della genin. Indossa una maglia a maniche corte rosa, lunga fino all'ombelico, il quale, però, rimane nascosto da una gonna a vita alta blu. E' una gonna a ruota, per cui in vita è più stretta e poi va allargandosi, lunga fino a metà coscia. Sulla coscia destra, si può vedere, legato con un nastro bianco, il portakunai nero, dentro al quale la genin ha messo alcune armi per ogni evenienza. Ai piedi, ha deciso di non indossare dei sandali ninja, ma delle scarpe di tela chiuse, in rosa. Al bicipite del braccio sinistro, ha un bracciale in oro bianco, che Norita le ha regalato. Non lo mette quasi mai, per paura di perderlo, però, quella le è sembrata una buona occasione per sfoggiarlo per la prima volta. Alle spalle, ha un grande zaino, che, dalla grandezza, si direbbe che pesi quanto lei. Al suo interno ha messo tutto ciò che le può servire, sia per il viaggio che per la permanenza: vestiti ed oggetti vari. Onosuke va a prenderle la mano, e lei, acchiappando quella di lui, va a stringerla, intrecciando le dita con le sue. < Beh, sì, è una bella idea! >, risponde alla domanda posta, guardando il genin dritto negli occhi dorati. < Così vediamo chi è più forte >. Gli farebbe una linguaccia, schiacciando contemporaneamente l'occhio sinistro e facendo, così, una faccia buffissima, in segno di beffa. [equip: 3xkunai - 3xshuriken - 2xcarte bomba - 2xfuuda - 2xfuuda con tronchetti sigillati ]

11:53 Onosuke:
  [Strada] Come al solito la ragazza è di una bellezza incantevole. Nota che spesso lei si gira a guardare lui e, come un pezzo di ferro con una calamita, lui è attirato a guardare lei. Quegli occhi, quei capelli, tutto troppo affascinante come fosse sempre il primo giorno in cui si sono visti. Al braccio di lei, dove lui porta il coprifronte, vede un braccialetto che fino a ora non ha mai visto. Decide di rinviare il discorso. Ora stanno parlando di altro. "Beh beh.. Non serve allenarsi insieme per vedere chi è più forte. Hai visto con chi stai parlando?" le dice con aria altezzosa, ma del tutto ironica. Sa benissimo che tra i due il ninja più in gamba è lei. Per questo che lui vuole allenarsi bene e tanto. Lui deve proteggere lei, non il contrario. Lo sguardo è verso avanti ora. Tra poco, pensando da quanto tempo sono in cammino, dovrebbero essere arrivati. Infatti poco dopo intrevederebbe il villaggio. "Guarda. Siamo arrivati. Pronta per questo viaggio? Prima volta che andiamo via noi due da soli. Forse potrebbe risuccedere quello che è successo qualche giorno fa. No?". Immagina già il rossore delle guance di Tenshi. Infatti l'ha fatto apposta per questo. Forse è un po' da stronzi, ma l'ha fatto per scherzare un po'. Infatti si girerebbe verso di lei per poter guardare bene la sua reazione. Nel caso, come previsto, dovesse diventare rossa, andrebbe a mollarle la mano e ad abbracciarla. Tenerla tra le braccia è una delle cose più belle. Significa proteggerla che è lo scopo della sua vita. Per questo ha fatto le decisioni che ha fatto: entrare negli Anbu, andare a chiedere a Kaori se volesse diventare la sua sensei. Tutto questo per lei, e per il villaggio anche se in secondo piano. Per lei farebbe di tutto. Anche doverla lasciare come pensava di dover fare durante la conversazione con il generale al suo ingresso nella Radice. [eq: 3xkunai + 6xshuriken + 1xFuuda con tronchetto + 1xninjato fianco sinistro + 2xschinieri]

12:18 Tenshi:
 Continua a camminare al fianco di lui, tenendogli ben stretta la mano. Ama quel contatto. Ama sentirlo vicino. < Ma shh > esclamerebbe, spintonando Onosuke con la spalla, per poi ridere. Lei, invece, crede che il più forte sia lui. Lui che era riuscito a tirarla fuori dall'oblio in cui si trovava. Lui che era sempre riuscito a farle tornare il sorriso. Lui che l'aveva sempre protetta da tutto e da tutti. Lui che non l'aveva mai giudicata per la sua storia passata. Continuando a camminare, può già vedere che la strada lascia spazio a case e locali del villaggio: stanno per arrivare, qualche altro metro e saranno al porto del fuoco. Ascolterebbe le parole del genin, senza interromperlo, lasciando che le sue parole vengano fuori veloci. E' pronta per quel viaggio? Non lo sa. E' la prima volta che si allontana così tanto dal villaggio e, sicuramente, ha un po' di ansia. Però, con lei c'è Onosuke, la sua roccia. Per cui, perché avere paura? Continuando ad ascoltare le parole di lui, gli occhi, piano, si spalancherebbero. Essi sono puntati in avanti, in un punto indefinito. Le guance chiare, diventerebbero di nuovo rosse, molto più di prima. Poco fa, lei lo aveva solo pensato. Ma, adesso, lui ha detto quelle cose. Come fa a parlarne così apertamente e a non esserne minimamente imbarazzato? La mano di lei stringe con più forza quella di lui. Non riesce a dire una parola. L'imbarazzo, ripensando a quella notte, la fa completamente bloccare. Nella testa, ha solo immagini che si susseguono veloci: loro due, soli, in quella stanza, al buio e... tutto il resto. Di colpo, il ragazzo lascia la presa della mano e la abbraccia. Il cuore di lei batte veloce nel petto, probabilmente Onosuke potrà sentirlo, adesso che i loro corpi sono così vicini. Lei poggia il capo sul petto di lui, nascondendo così il viso rosso. Le braccia andrebbero a circondare il busto del genin, e le mani verrebbero poggiate sulla sua schiena. Lo aveva fatto di proposito? Non lo sa bene, la rosata. Piano, si calmerebbe. E' questo l'effetto che il calore dei suoi abbracci le fa: la rendono di buonumore, la fanno calmare, la fanno stare bene. < Scemo, mi metti in imbarazzo così > mormorerebbe, con le labbra contro la maglietta di lui. [equip: 3xkunai - 3xshuriken - 2xcarte bomba - 2xfuuda - 2xfuuda con tronchetti sigillati ]

10:57 Onosuke:
 Ormai il villaggio del porto è a pochi metri. Si sentono voci, schiamazzi: la città è in pieno movimento. Evidentemente molte persone si sono recato al Porto del Fuoco per imbarcarsi in direzione del Summit. Come evento globale, la folla che si dirige all'isola è tanta. Non succede spesso che tutti i Kage si riuniscano per parlare di problemi comuni a tutti i villaggi, ma questa volta il discorso è alquanto sensibile e importante. Il problema di tutto sarà riuscire a trovare qualche posto in cui alloggiare senza dover stare al campo allestito. Farsi una bella vacanza sarebbe la cosa migliore. Sono abbracciati ancora. Lei rossa sotto la stretta protettiva di lui. Il cuore della Senjuu batte forte, come quello di lui. Ripensare a quella notte, alle emozioni provate, lo fa sentire bene. Parlarne per lui, però, non è una cosa proibita. Pensa sia una cosa normale con lei. "Lo so che arrossisci, ma tranquilla. Sono qua io." le risponde abbassando poi la testa portando la sua bocca, o meglio la mascherina, a contatto con la sua testa e dandole un bacio. Rimarrebbe così per sempre, ma una nave li sta aspettando. Così. ne caso fosse libero di farlo, si staccherebbe dalla ragazza per poi riprenderle la mano e dirigersi verso l'imminente trambusto. Poco dopo si ritrovano tra la folla di un villaggio che sembra essersi svegliato da tanto ormai. Gente che cammina, gente che lavora, gente che trasporta casse. Il villaggio è costituito da una via principale, che porta direttamente al porto, con moltissimi vicoletti a lisca di pesce che partono da questo per andarsi a sviluppare il larghezza. I negozi sono tanti di tutti i tipi. Dai negozi che vendono viveri a negozi che vendono cianfrusaglie per il viaggio. Lui non è interessato a fermarsi, ma nel caso la sua dolce metà volesse farlo non opporrebbe resistenza. "Quanta gente in giro. Saranno tutti diretti al summit?" le dice. Non sono gli unici ninja in giro. E soprattutto quelli della Foglia non sono gli unici a essersi recati qua. Ci sono coprifronte di ogni tipo. Alla fine questo porto è l'unico comodo per arrivare all'isola. Chissà se dovesse incontrare Sango cosa succederebbe, come Tenshi si comporterebbe. A questo non ci aveva pensato. [eq: 3xkunai + 6xshuriken + 1xFuuda con tronchetto + 1xninjato fianco sinistro + 2xschinieri]

11:24 Tenshi:
 Ripensare a quella notte, a quelle sensazioni, al dolore ed al piacere della prima volta, la mettono in imbarazzo, sì. Ma, allo stesso tempo, la fanno stare bene. Perché quella volta sono diventati una cosa sola. Perché adesso sono uniti insieme da qualcosa di più grande. Perché adesso le loro anime si sono toccate e si sono legate per sempre. Perché sente di amarlo più di prima. E perché ai colori del mondo si sono aggiunti anche i profumi. Inebrianti profumi, dolci, speziati, agrodolci e chi più ne ha, più ne metta. E quell'abbraccio, quella stretta così tenera, le porta alla mente tutto ciò. E lei è felice, nonostante il rossore delle guance. Sorride contro la maglia di Onosuke, stringendolo più forte a sé. < Mmm! > mormora, annuendo con la testa. Lui è lì, con lei, e non la lascerà mai da sola. La proteggerà da ogni cosa, ne è sicura. Starà sempre al fianco di lei. Perché le loro vite sono legate. Attraverso la mascherina, le lascia un bacio sulla fronte. Quei baci, lei li adora. A questo punto, il genin allenterebbe la presa e così farebbe anche lei. Si allontanerebbe dall'abbraccio e ricambierebbe la stretta dell'Aburame, stringendogli, appunto, la mano, per poi ricominciare a camminare. Ed eccoli arrivare al villaggio. Un villaggio frenetico, pieno di gente che corre di qua e di là, senza fermarsi un attimo. Probabilmente saranno tutti indaffarati per la partenza. < Mmm, è probabile, dato che è un evento mondiale > risponderebbe alla domanda del genin. Da lontano, la rosata vedrebbe qualcosa che attira la sua attenzione: una bancarella di dolciumi, lungo quella via che stanno percorrendo. Effettivamente, ha un certo languorino. Aveva fatto colazione presto quella mattina, ed avevano camminato per molto tempo. < Ono, facciamo merenda? >. Si volterebbe verso l'Aburame, con occhi spalancati e scintillanti. Le piace mangiare. E tanto pure. [equip: 3xkunai - 3xshuriken - 2xcarte bomba - 2xfuuda - 2xfuuda con tronchetti sigillati ]

11:57 Onosuke:
 Gli odori e i profumi per queste strade sono di tutti i tipi. Bancarelle di cibi si possono trovare ogni 3 metri. Infatti, come immaginava, Tenshi ne adocchia una di dolciumi. La richiesta arriva in un attimo. La ragazza vuole fare merenda. "Certo. Rapida però eh. Non voglio perdere la prima nave." le dice facendo un sorriso con un tono gentile. Come può dirle di no con quegli occhioni spalancati e scintillanti che lo guardano? "Anche a me sta salendo un po' di fame. Andiamo!" continua. SI dirigerebbe verso la bancarella in questione. Dolciumi di tutti i tipi. Non è possibile resistere dopo aver visto tutte le cose buone esposte. Ovviamente, data la marea di gente che percorre la strada, ed essendo una sola la strada principale, c'è fila. "Sai già cosa prendere? Io prendo quello che prendi tu. Mi raccomando: scegli bene!" le dice tirandogli allargando il gomito una pacchettina sulla spalla e facendo una piccola risatina. Gliela doveva. Prima lei l'ha data a lui. Mentre aspettano, Onosuke decide di tirare fuori il discorso 'braccialetto'. "Comunque.. Quel braccialetto da dove viene fuori? Nuovo acquisto utilizzando il primo per la missione fatta insieme?". Effettivamente non ha mai visto quel braccialetto. Sembra fatto molto bene, quindi è curioso di sapere dove può averlo comprato. Non avrebbe mai pensato fosse un regalo da parte di Norita. E non si aspetta soprattutto che lei non gli abbia detto nulla. Lui ha sempre detto tutto a lei. Perchè nascondergli questa cosa? La fila va pian piano diminuendo. Tra poco tocca a loro, ma lui aspetta una risposta da parte della ragazza con il sorriso stampato in faccia sotto la mascherina. [eq: 3xkunai + 6xshuriken + 1xFuuda con tronchetto + 1xninjato fianco sinistro + 2xschinieri]

12:24 Tenshi:
 La Senjuu si avvicina alla bancarella, quasi trotterellando, felice, non appena Onosuke le dice di andare. < Sarò rapidissima, lo prometto > dice, con aria compiaciuta, portandosi la destrorsa al petto. Non sa se Onosuke se ne sia già accorto, ma, proprio in quella mano, vi è qualcosa di strano. Infatti, è completamente fasciata con una fasciatura bianca. Bianco, però, macchiato da un po' di sangue dalla parte del dorso della mano. Qualche giorno prima era successa una vicenda che le aveva procurato quella brutta ferita, la quale non sembra guarire. Anzi, la mano continua a pulsare sotto quelle fasciature, ed il dolore non sembra allontanarsi un secondo. Aveva deciso di non dire niente all'Aburame, da un lato per non farlo preoccupare, dall'altro perché chi l'aveva ridotta in quel modo era solo una bambina. Abbassa nuovamente la mano lungo i fianchi, per poi mettersi sulle punte dei piedi e sbirciare, tra la folla, i dolciumi della bancarella. Onosuke, le dà una lieve spinta con il gomito, probabilmente per ricambiare quella che aveva ricevuto lui da parte di lei precedentemente. La rosata risponde a quella pacca, con una nuova linguaccia. Con occhi ancor più brillanti di prima, guarda il genin dicendo < Dango! >, esultante. La fila pian piano avanza ed il genin degli insetti, nell'attesa, fa una domanda alla Senjuu. Domanda inaspettata, perché lei credeva di avergli già detto del braccialetto. E invece, pare proprio che lo abbia dimenticato. Come ha fatto a dimenticare una cosa così importante? E se ora avesse pensato male a riguardo? Si è cacciata in un brutto guaio. < Uh, dici questo? > dice, guardandosi il bicipite sinistro, sul quale è posto un bellissimo braccialetto in oro bianco. < Me lo ha regalato Norita… un mese fa, credo. Non l'ho mai messo. Pensavo di avertelo già detto >. Si porta l'indice della destrorsa, la mano in fasce, sul mento, in una posa pensierosa. Davvero lo ha dimenticato? [equip: 3xkunai - 3xshuriken - 2xcarte bomba - 2xfuuda - 2xfuuda con tronchetti sigillati ]

13:00 Onosuke:
 Dango. Lei adora i dango. Al secondo 'appuntamento' glielo ha detto. Se lo ricorda benissimo. Quella volta ha pagato lui. E anche oggi sarà così. Il discorso iniziato dall'Aburame continua. La ragazza gli da una risposta. Subito gli occhi, che guardano la bancarella davanti a lui, si spalancano. Ora lo sa. Il braccialetto è un regalo di Norita. Prima di arrivare a conclusioni affrettate, decide di approfondire la cosa. "no. Prima volta che lo vedo. E perchè te lo avrebbe regalato?" chiede curioso. Ora il suo sguardo si sposta sulla Senjuu. Il battito del cuore aumenta. Sente una sensazione che sembra rabbia dentro. In questo momento andrebbe via. Si sente triste per il fatto che lei non gli abbia detto questa cosa. Al guardare lei però vede anche un'altra cosa: la sua mano è fasciata e a sporcare il bianco nota una macchia di rosso. Poco ci vuole a capire che si tratta di sangue. "E là invece che ti sei fatta? Un altro allenamento duro con il Nara?". Ovviamente la prima cosa che gli viene in mente è questa. Sicuramente non gli viene in mente che possa essere stata una bambina a farle questo. "Non me ne sono accorto prima. Ti fa male?" le chiede. Non si è mai lamentata da quando sono partiti. Forse non è niente di che, oppure potrebbe essere qualcosa di grave. Arrivano davanti alla bancarella. Tocca a loro. Davanti ai loro occhi si presenta una donna abbastanza giovane con una corporatura esile. I capelli sono mori lunghi fino alle spalle raccolti in una breve coda e in fronte una fascia di colore bianco. Indossa una maglietta rossa a maniche corte con sopra un grembiule bianco ormai sporcato. "Salve. Potremmo avere due dango per favore?" le chiede. Dopo averli presi con una mano e consegnati a Tenshi, nel caso lei li prendesse, andrebbe a prendere il porta monete dalla tasca. Da questo prenderebbe i soldi per pagare. Dopo averli dati, si girerebbe e si sposterebbe per non fermare la coda. Si metterebbe in tasca nuovamente il porta monete e porgerebbe la mano destra verso la ragazza per farsi dare uno dei due dango aspettando la risposta di lei.

13:00 Onosuke:
 [equip: 3xkunai - 3xshuriken - 2xcarte bomba - 2xfuuda - 2xfuuda con tronchetti sigillati ]

13:48 Tenshi:
 Ascolterebbe le parole dell'Aburame, abbassando adesso la mano. Come ha fatto a dimenticarsene? E se adesso si arrabbiasse? E se… la lasciasse? Abbassa lo sguardo sulle proprie scarpe. Le viene da piangere, ma non può certamente farlo, in mezzo a tutta quella folla. E poi gli deve delle spiegazioni. < Beh > comincia a giocherellare con gli indici di entrambe le mani, guardandoli < era confuso riguardo i suoi sentimenti nei miei confronti… insomma, credeva che io gli piacessi >. Fa una pausa, continuando a giocherellare con gli indici e ripensando a quella volta. Lui le aveva confessato i propri sentimenti, ma poi si era tirato indietro, dicendo che la loro era solamente una grande amicizia. Lei, dal canto suo, le aveva detto che stava insieme ad Onosuke, che amava solo lui. < Poi, però, ha capito che non era vero! > dice, con tono più acuto, visibilmente agitata, guardando Onosuke direttamente negli occhi. Gli sta dicendo la verità, non potrebbe mai mentirgli. Ma se lui fraintendesse? Cosa sarebbe successo? L'avrebbe lasciata lì, sola? E cosa avrebbe fatto a quel punto la rosata? La vita di lei non può andare avanti senza di lui, senza i suoi occhi dorati, senza i suoi lineamenti, senza la sua curiosità. < Simboleggia solo la nostra amicizia… niente di più >. Abbassa nuovamente lo sguardo, con il volto incupito. Non doveva andare in quel modo. Perché è così sbadata? Se glielo avesse detto prima, adesso non sarebbero in quella situazione. < Oh… > esclamerebbe, portando la destrorsa a mezz'aria. < No, non è stato Azrael-sensei… diciamo che ho avuto uno strano incontro proprio ieri >. Ripensa alla bambina. Al dolore. Al buio. All'oblio. E tutto ciò la fa incupire ancor di più. Il volto è pervaso da una grande tristezza. Gli occhi, poco prima brillanti nel vedere i dango, adesso sono spenti, vuoti. < Sì, mi fa un po' male… ma non preoccuparti, è sopportabile >. Quel dolore non è niente rispetto a quello della bambina, lo sa bene. Quello alla mano, è sopportabile. Ma quello che Koi, la bambina incontrata ieri, si porta dentro non lo è. E' un vuoto che non si può colmare. Porta di nuovo la destrorsa al petto, tenendo lo sguardo basso, mentre è già arrivato il loro turno. L'Aburame prende i dango e li consegna alla Senjuu, che li tiene stretti entrambi con la mano sinistra, cercando di non farli cadere. Non vuole che la pelle del dorso della destrorsa si laceri ancor di più, facendo fuoriuscire altro sangue, il quale, a quanto pare, non intende ancora fermarsi. Forse, le sarebbe rimasta una bella cicatrice. < G-grazie per aver pagato anche stavolta > nonostante tutto. Nonostante la piega che ha preso la discussione, lui pensa sempre a lei. < Lascia pagare me, la prossima volta… > mormorerebbe, continuando a tenere lo sguardo basso. Poi, allungherebbe la mancina verso di lui, porgendogli il proprio dango. [Equip lo stesso]

14:47 Onosuke:
 Ascolta bene le parole della ragazza. Sembra essere molto triste. Il fatto che a lui piacesse lei lo aveva intuito. Più volte in passato lei gli ha raccontato cosa succedeva tra i due. Il bracciale però era una novità. Gli viene detto che si tratta di un regalo in amicizia. Solo questo. Crede alle parole della Senjuu. Il battito rallenta anche grazie a un profondo respiro a tutti polmoni. Perché mai dovrebbe mentirgli ed essere così triste. Veramente si deve essere dimenticata. Ovviamente non è una dimenticanza da poco, ma lei non ha mai sbagliato. Può capitare ogni tanto. "Capito. Quindi è solo questo. Va bene. Carino comunque.. sembra fatto molto bene. Deve aver speso parecchio quel povero Hyuga. Sai per caso dove lo ha preso?" le risponde comprensivo. Ovviamente quella gelosia che sente non lo abbandona, ma sa che dentro che non dovrebbe esserlo. "E devo dire che ti dona, anche se il mio regalo è sicuramente meglio." conclude facendole un sorriso. Vede il mal essere di lei e non vuole infierire maggiormente. Cambia discorso, spostandosi sulla mano di lei. "Chi ti ha fatto questo? Vorrei saperlo. Non farti pregare per favore." le dice. Il tono è serio. Chiunque sia stato lui deve saperlo. "E voglio sapere cos'è successo." continua deciso. Ci pensa un attimo. Vuole vedere che tipo di ferita è. Se si tratta di un taglio, di una sfregatura, vuole vederla con i suoi occhi. "Posso vederla?" le chiede indicando la mano fasciata. "Comunque non ringraziarmi per il dango. Lo faccio sempre con piacere e anche la prossima volta sarà così. Non ti preoccupare." le dice interrompendosi una attimo mentre, se lei glielo permette, le sfascia la mano. "E quindi ti ricordi anche te che una delle prime volte che ci siamo visti ti offerto un dango?". Sembra l'altro giorno quando si sono conosciuti a Konoha. Invece ora sono grandi, con un po' più di storia dietro le loro spalle e con un po' più di responsabilità. Una responsabilità che li ha portai ad essere al porto in quel momento pronti, o quasi, a partire per il Summit. Chi se lo sarebbe mai immaginato.
[equip: 3xkunai - 3xshuriken - 2xcarte bomba - 2xfuuda - 2xfuuda con tronchetti sigillati ]

10:37 Tenshi:
 Onosuke è agitato, può sentirlo. E questa sua agitazione contribuisce a farla sentire ancora più male. Si sente in colpa perché gli ha nascosto tutto, anche se non volutamente. Però, alle parole di lei, il ragazzo sembra calmarsi, facendo un grande respiro. E così, anche la Senjuu sospira, cercando di scaricare la tensione che si era creata. < Sì, solo questo... mi ha detto di averlo preso a Shukosato, dove ha trovato un orafo di Suna. Eh sì, credo che gli sia costato parecchio >. Le parole dell'Aburame sembrano essere comprensive. Si è sicuramente calmato. Menomale. Lo sguardo ceruleo torna, adesso, a guardare il braccialetto in oro: non aveva mai indossato qualcosa di così costoso, ma, alla fine, ciò che conta per lei non è il prezzo, ma il significato. Poi, guarda Onosuke dritto negli occhi, sorridendogli. < Hai ragione >, direbbe, allargando il sorriso e mostrando la candida dentatura. L'attenzio di lui, poi, viene focalizzata sulla destrorsa di lei. Avrebbe dovuto veramente spiegargli cosa è successo? Davvero avrebbe dovuto dirgli chi era stato? Non vuole mentirgli, però... non vuole neanche che pensi male riguardo a quella bambina. Koi aveva solamente bisogno di sfogarsi, di tirare fuori il proprio dolore. Se glielo avesse spiegato per bene, Onosuke avrebbe capito, come sempre. Però, in lei, rimane sempre un velo di paura mista ad angoscia nel rivelarglielo. < B-beh... è... è stata una bambina > direbbe, tutto d'un fiato, stringendo ancora la mano destra al petto. < Pioveva... Stavo cercando di aiutarla... e lei si è messa a giocare... >. Sembrano frasi confuse, unite insieme, in un discorso senza senso. Non trova le parole adatte. Lo sguardo è fisso in un punto indefinito. 'Abbiamo condiviso i nostri dolori': era questo che avrebbe dovuto dirgli? Suona molto come una frase sadica. Non poteva di certo dirglielo. < V-vuoi vederla? >. Il panico negli occhi di lei, che adesso vengono puntati su quelli dorati dell'Aburame. < Non è niente di garve, davvero... >. Però, le sue espressioni, i suoi movimenti, tradiscono le sue parole. Infatti, il volto è visibilmente agitato e la mano fasciata, viene allungata verso il genin. Da un lato, non vuole che lui veda quella brutta ferita. Dall'altro, vuole mostrargliela, così che lui possa rassicurarla e, magari, dirle che è tutto a posto, che a breve guarirà. Perché lei non riesce a pensarlo. Perché la pelle è troppo lacerata per far sì che guarisca in poco tempo. < Mmm! Va bene > esclama, rispondendo alla frase sui dango. Nel frattempo, le prende la mano e comincia a togliere le bende. < Come potrei dimenticarlo? > sorride forzatamente, mentre il dolore alla mano si fa più acuto: vi è, infatti, del sangue secco, che viene strappato via dalle bende, causandole maggiore dolore. Quando Onosuke avrà tolto tutte le bende, si troverà, davanti agli occhi, una scena un po' disgustosa. La pelle del dorso della mano è stata completamente strappata. A morsi, ma la rosata non sa se la modalità possa essere intuita. Il sangue continua a sgocciolare, adesso che quello secco è venuto via. Esso si mescola ad un liquido biancastro, in un composto eterogeneo, che lascia intravedere tutto ciò che prima era nascosto dalla pelle, la quale adesso non c'è più. Lei fisserebbe la scena, mordendosi il labbro inferiore, cercando di contenere il dolore. La mancina, invece, tiene ancora ben stretto il proprio dango [equip: lo stesso]

11:24 Onosuke:
 Ascolta attentamente le parole della ragazza. Il discorso braccialetto arriva per primo. Ovviamente il fatto che lei se lo sia dimenticato non gli va a genio, ma è disposto a passarci sopra. Pensa che possa succedere a tutti quindi non bisogna farne un trauma. "Beh ha speso molto senza sapere veramente cosa voleva.. Booh. Vabbè meglio così. Almeno non sta in mezzo alle scatole." afferma. Sicuramente è meglio così. Avere un contendente non è il massimo. Durante questo sta sfasciando la mano destra di lei, fasciata a causa della misteriosa ferita. "Una bambina? Perché mai una bambina ti deve aver fatto una ferita del genere? E poi.. in che senso si è messa a giocare?" domanda molto dubbioso di quello che sta sentendo. Veramente.. Come fa una bambina giocando a fare cos' male a una ragazza? Si vede che Tenshi sta soffrendo, quindi per forza deve essere una brutta ferita quella nascosta dalla fascia bianca. Finisce di levare tutto e dal volto della Senjuu capisce che il dolore sta aumentando. Infatti nota che del sangue secco si sta levando. La scena è sul limite del disgustoso. Ovviamente ha resistito a cose peggiori, ma la ferita è veramente brutta. La pelle sul dorso della mano non c'è più. Il sangue esce sgocciolando e insieme a questo si nota una sostanza bianca liquida con la quale si va a mescolare. Ovviamente quella pelle è stata strappata. Ma come? A morsi? O con le mani? Ovviamente vuole sapere il nome di questa 'bambina' che ha 'giocato' insieme a Tenshi. "Questa è bruttina. Ti sei fatta vedere da qualcuno? Qualche ninja medico per esempio? Se non fosse così dobbiamo andare subito. Non vorrei che si infettasse e quindi non vorrei peggiorasse al posto di migliorare. Comunque.. come si chiama questa qui che ti ha fatto questo?" le dice molto serio. Ovviamente non vuole mettere ansia alla ragazza, ma la cosa è importante e quindi bisogna trattarla così. Non si può far finta di niente. "Mangiamo questo Dango e poi dirigiamoci verso la nave. Là, secondo me, troveremo qualcuno che può aiutarci. Intanto, ricopriamo questa ferita." conclude levandosi lo zaino e prendendo da una tasca laterale una piccola borsetta che successivamente apre. Dentro si possono notare quelli che sembrano essere medicinali. Da là tira fuori una benda pulita, rimette apposto la borsetta e si metterebbe a rifasciare la mano di lei. [stesso equipaggiamento]

11:59 Tenshi:
 Alle prime parole dell'Aburame, lei risponde semplicemente con un sorriso. 'Almeno non sta in mezzo alle scatole'. Non sa perché, ma quella frase la infastidisce. Norita è pur sempre un suo amico. E' importante per lei. Ed anche se, alla fine, l'avesse amata, quale sarebbe stato il problema? Lei non guardava lo Hyuga da quel punto di vista e non lo avrebbe mai fatto. Perché può vederlo soltanto come un amico. Perché è Onosuke il ragazzo che lei ama ed ha occhi solo per lui. Non riuscirebbe mai a pensare di avere un'altra persona al proprio fianco. Non è che… il genin degli insetti non si fida di lei? Eppure… si erano donati l'una all'altro. Lei è solo sua. Dopo un piccolo sorriso, quindi, abbasserebbe lo sguardo. < Sì, una bambina… > non sa come spiegargli tutto il resto. Non lo sa proprio. < Vedi… è una bambina problematica, che prende tutto come un gioco, anche il dolore… Soprattutto il dolore > si correggerebbe, alzando lo sguardo verso il volto del ragazzo. < Stavo semplicemente cercando di farle capire che il dolore può essere condiviso con gli altri e che può sparire… e poi ha fatto questo > esclama, indicando con gli occhi la mano destra. Finalmente, le fasce vengono tolte del tutto. < N-no... pensavo che potesse guarire da sola… non so… >. E' chiaramente confusa al riguardo. Tornata a casa, non sapeva cosa fare. Non voleva che Koi incorresse in qualche problema a causa della rosata. Perciò aveva deciso di non farsi controllare. Ma, probabilmente, aveva fatto la scelta sbagliata. < Shukuyota Koi >. Ovviamente, la Senjuu non sa che Shukuyota non è il vero nome della bambina. Infatti, quest'ultima, non riesce a pronunciare il proprio nome e, ogni volta, lo dice in maniera sbagliata. < Va bene… >. Lascia che il ragazzo le cambi la benda, mettendone una pulita. Si prende sempre cura di lei, anche se lo fa arrabbiare. Lui… è incredibile. Una volta che l'Aburame ha finito di fasciarle nuovamente la mano, lei la tirerebbe indietro, pulsante per il dolore, e la riporterebbe lungo i fianchi. < Grazie… per tutto >. E' un ringraziamento che vale anche per il discorso precedente, anche se non sa se Onosuke possa intuirlo. Gli è grata per non essersi arrabbiato, per non aver fatto scenate, per non averla lasciata lì, da sola, in balia di nessuno. E gli è grata anche per essersi preso, di nuovo, cura di lei. A questo punto, avvicinerebbe la mancina alle labbra e addenterebbe la prima pallina, tirandola via dallo stecchino. [equip lo stesso]

13:12 Onosuke:
 Ascolta attentamente quello che Tenshi dice. Il discorso Norita è finito. Ora l'argomento principale è la ferita. Aspetta freneticamente e impazientemente di sentire la risposta della ragazza che, menomale, arriva prontamente. Quello che sente non aiuta sicuramente il ragazzo, il quale ha comunque molte domande da fare "Come può essere che una bambina ti abbia fatto questo. Ci credo eh, ma com'è possibile che sia arrivata a fartelo? Come può considerarlo un gioco? Ho capito che è problematica, a questo non vuol dire che può fare quello che vuole. Grazie comunque per avermi detto come si chiama. Me lo ricorderò." le dice. Un insieme di domande che arrivano tutte d'un fiato a causa della confusione che ha in testa. Le cambia la benda. "Non ringraziarmi. Ci mancherebbe. In più è meglio cambiarla più spesso possibile. Tenere per tanto tempo le bende non fa bene." le dice. Ovvio che quello che ha fatto lo ha fatto spontaneamente. Vederla così lo fa soffrire molto. Sapere che non è riuscita a proteggerla lo uccide da dentro, ma al momento non è quello l'importante. "Scusami se non ti ho protetto." sono le uniche parole che in questo momento riesce a dire riguardo la situazione. La ragazza comincia a mangiare il Dango e lui la segue. Via il primo,, poi il secondo e alla fine il terzo. Li mangia velocemente. Un motivo apparente non c'è, ma la fretta di trovare un medico ha sicuramente aiutato. "Andiamo dai, dirigiamoci verso la nave. Dovrebbe partirne una tra poco." le dice, senza prenderla per mano dato che l'unica libera è quella ferita. Nel caso lei lo seguisse, si avvia verso il molo che fortunatamente dista vicino da dove si erano fermati. C'è moltissima gente. Ora si riconoscono molti più ninja di prima. La maggior parte si trova ai piedi di una barca bella grande fatta di legno scuro con tre alberi molto grandi tra cui quello maestro che risalta sugli altri due un po' più piccoli. "Andiamo là. Tra poco dovrebbero far salire le persone.". Nel caso la Senjuu fosse d'accordo, si dirigerebbe verso la direzione proposta. Arrivati a destinazione gli occhi si fermerebbero a guardare Tenshi. "Appena imbarcati cercheremo qualcuno a bordo che può aiutarti. Ci sarà qualche dottore, no?". Poco dopo la gente comincia a salire e dopo qualche minuto è il loro turno. Finalmente si parte, ma la prima cosa da fare è trovare qualcuno che possa guarire quella ferita. Shukuyota Koi, non avresti dovuto. [stesso equipaggiamento] [END]

14:12 Tenshi:
 L'Aburame è confuso riguardo le parole di lei. Ed ha ragione, perché anche lei lo è. Perché avrebbe potuto difendersi, lasciare quella bambina lì ed andarsene, per poi non rivederla mai più. Ma non lo ha fatto. E' stato più forte di lei. Ha percepito qualcosa di oscuro dentro Koi, qualcosa che deve essere tirato fuori, in un modo o nell'altro. E lei, che non riesce mai a tirarsi indietro quando si parla del bene delle persone, l'ha lasciata fare. Ha lasciato che lei le comunicasse il proprio dolore in quel modo. Perché quel dolore è condiviso. E adesso, ancora una volta, non sa come rispondere alle domande di Onosuke. < C-come dire… > come? Come dirlo? < Ha avuto una crisi di nervi e si è sfogata con me... ed io l'ho lasciata fare. Non volevo farle del male >. Non farebbe del male nemmeno ad una foglia. Ma sa benissimo che, prima o poi, sarebbe stata costretta a farlo. Soprattutto con il clima in cui tutto il mondo si trova. Sarebbe stata costretta a fare del male. Ad uccidere, forse. Purtroppo, bisogna sacrificare qualcosa per salvarne un'altra, questo lo sa bene. Ma, ancora, non ha completamente digerito quest'idea. C'è ancora del tempo per farlo. < Va bene, allora più tardi la cambio di nuovo >. La rosata aveva lasciato la stessa benda sulla mano per quasi un giorno. Forse è per questo motivo che il sangue è venuto via? Un brivido le corre lungo la schiena, pensando al dolore che avrebbe dovuto provare ogni volta che la benda venisse cambiata. < N-non c'è bisogno di scusarsi, ok? Sta' tranquillo > poggia delicatamente la mano destra, fasciata, sull'avambraccio sinistro di lui. Non c'è bisogno di preoccuparsi. Avrebbe potuto difendersi da sola, se lo avesse voluto. Poi, lascia ricadere il braccio lungo i fianchi, cominciando a mangiare la prima pallina, seguita dall'Aburame che le divora tutte e tre in un batter d'occhio. Lei manda giù il primo boccone, quando lui è già arrivato al terzo. Cos'è tutta quella fretta? Ci sono molte navi che partono per l'isola, se ne avessero persa una, avrebbero potuto prenderne un'altra. Inclina il capo su un lato, ascoltando le parole di lui. Eh sì, ha fretta di prendere quella che sta per salpare. < Va bene, allora > risponde, per poi seguirlo, affiancandolo e continuando a mangiare il suo dango. Davanti a loro, una grande folla di gente che aspetta il proprio turno per salire sulla nave. Annuirebbe alle parole dell'Aburame e si dirigerebbe, con lui, verso la direzione opposta, per potersi imbarcare su quella grande nave. Ad un certo punto, mentre sono fermi ad aspettare il proprio turno, il genin la guarda. < Beh… credo di sì >, risponderebbe, guardandolo a sua volta. Finalmente anche loro salirebbero sulla nave. E' la prima volta che la Senjuu si imbarca su una nave. E' la prima volta che sta per così tanto tempo lontana da Konoha. E' la prima volta che fa un viaggio con l'amore della sua vita. [END]

I due piccioncini vanno al Porto del Fuoco, per potersi imbarcare sulla nave che porta all'isola Chumoku, dove a breve si terrà il Summit dei kage. Sarebbe tutto perfetto, se non fosse per un bracciale d'oro sul bicipite della Senjuu e per una ferita sulla mano di lei.