Promesse e Legami

Free

0
0

20:02 Kaori:
 La sera è calata nascondendo ogni cosa sotto un manto di tenebra. Una brezza fresca soffia frizzante incontrando la figura della Dainin. I movimenti di lei si son fatti sempre più eleganti, più misurati; negli anni è cresciuta, Kaori, sbocciando infine in quella che ritiene essere la sua forma più bella e potente. Il piccolo germoglio che rincorreva la luce del sole per nutrirsene e divenire più forte, è divenuto col tempo un meraviglioso fiore. Le movenze un tempo un po' goffe e scoordinate sono ora perfettamente calcolate, cadenzate, tanto da far apparire ogni passo ed ogni più minimo gesto, attentamente studiato. La donna è da sola, di pattuglia, nelle zone più vicine al Villaggio della Foglia. A differenza di Konoha, questi territori, sono meno sorvegliati ed è pertanto più opportuno che a sorvegliare questi luoghi vengano mandati ninja di grande esperienza, soprattutto in un periodo di timori e pericolo come questo. Ecco quindi cosa porta Kaori Hyuga a vagare guardinga per i boschi di Shukosato a quest'ora tarda della sera. Avanza attenta, cauta, costeggiando alberi e sentieri per controllare che nulla vi sia al di fuori dell'ordinario e tiene pronto il chakra per qualsiasi genere di situazione. Veste di un paio di pantaloni neri, elasticizzati, che fasciano cosce e stinchi delineando perfettamente le curve morbide del suo corpo mentre un corsetto del medesimo colore le avvolge il busto e copre il seno generoso. Un coprispalle color del granito le circonda le braccia fino all'altezza dei polsi sotto i quali i guanti ninja tengono coperte le mani dalle dita affusolate. I capelli sono legati in un alto ed elegante chignon, il coprifronte di Konoha fa sfoggio di sé attorno al suo collo con la placca metallica posta davanti alla gola in sua protezione. Da una cintura in cuoio pende una tasca porta oggetti all'altezza del gluteo destro mentre stivaletti ninja proteggono i piedi rendendo comoda l'avanzata. Un'ombra fra le ombre, Kaori; si muove sinuosa a ritmo scostante passando da una camminata lenta e felpata ad una corsa rapida e veloce. Si ferma ad ogni rumore, ad ogni suono sospetto, ad ogni incisione strana che le sembra di vedere attorno. Attiva il Byakugan a tratti per assicurarsi di essere sola e di non vedere fiammate di chakra nei dintorni. Ed è proprio durante la sua ultima attivazione che la donna si ritrova a bloccarsi istantanea sul posto, sgranando gli occhi. Le labbra schiuse, il cuore che manca un battito. Riconosce con il suo sguardo portentoso, la figura d'una persona perduta di vista ormai da tempo. Quello che aveva considerato un amico e per la cui sorte è profondamente preoccupata ormai da giorni assieme a suo marito. < Hitomu... > sussurra sentendo un brivido di sollievo ripercorrerle la schiena, ritrovandosi a muoversi senza quasi realizzarlo, cercando di raggiungere la figura altrui grazie alla visione migliorata dalla propria innata oculare. [Byakugan IV]

20:22 Hitomu:
 Il Sole è quasi calato dietro l’orizzonte. Il cielo sta perdendo il suo colore caratteristico sfumandosi di varie tonalità di rosso, come durante ogni tramonto. Le temperature iniziano ad essere leggermente più basse rispetto a quelle recenti e il caldo degli ultimi mesi sarebbe solo un ricordo passato. È passato poco tempo da quando ha lasciato nelle mani di Norita da consegnare a Furaya, l’Hokage della Foglia. Dopo quell’incontro, il jinchuuriki ha lasciato il Villaggio della Foglia, anche se non vi ha mai davvero fatto ingresso, e si è diretto per i Villaggi intorno. Prima di tutto, per trovare riparo per le notti seguenti e inoltre per assicurarsi che tutto intorno alla Foglia sia tranquillo. Oltre questi compiti, il Nono sta sempre cercando qualcosa che possa riuscire a bloccare la malattia che lo affligge da mesi ormai. Il biondo indossa il nuovo haori, simile a quello usato da Hokage ma che ha riposto nell’armadio di casa ormai. La veste è di color rosso scuro e delle fiamme nere sono disegnate sul fondo. Il resto del vestiario è il solito usato da Hitomu ovvero il giubbotto verde senza maniche con sotto una maglia a maniche lunghe di color blu scuro mentre nella parte inferiore un paio di pantaloni blu con dei sandali da ninja di color nero. Inoltre, indossa un’ulteriore veste con il cappuccio che nasconde ogni suo tratto riconoscibile. Il jinchuuriki vaga per i boschi di Shukosato guardandosi attorno attentamente per evitare che qualcuno possa riconoscerlo e per controllare che non ci siano presenza strane che possano creare disordini nelle vicinanze. Inoltre il Kyudaime è alla ricerca di creature magiche che possiedono poteri speciali, come gli è stato suggerito dallo stesso Kurama che conosce molto bene ciò che vive su questa terra ma resta nascosto nell’ombra. Ad un certo punto, però, interrompe la sua camminata stanca e affaticata. Il motivo è molto semplice. Qualcuno lo chiama per nome e la voce gli è troppo familiare per non essere conosciuta. <Potrei travestirmi in qualsiasi modo.. ma nulla si può nascondere dietro i tuoi occhi> e il riferimento è ovviamente al potere oculare di Kaori, il Biakugan. La figura di Hitomu si volta verso quella donna andando ad avvicinarsi a lei. Il passo è lento, per niente frettoloso. <È da tempo che non ci si vede. Come stai, cara?> domanda il jinchuuriki alla donna che tanto le sta a cuore, come il suo uomo d’altronde. Aspetta lì dunque, davanti a lei, la risposta per dar vita ad un incontro inaspettato ma che può fare solo piacere a lui. [chk on]

20:36 Kaori:
 E' ormai da tempo che la donna non ha notizia del biondo e la cosa l'ha portata nei giorni precedenti a soffrire una profonda preoccupazione. Per quanto normalmente sarebbe stata relativamente tranquilla al sapere dell'assenza dell'altro -ben conscia, delle capacità altrui- adesso la cosa l'ha molto turbata; il non sapere cosa abbia liberato i Demoni sparsi per Villaggi ninja l'ha indotta ad avere un riguardo particolare per l'amico, chiedendosi se anche lui, in qualche modo, non sia in qualche sorta di pericolo in qualità di ultimo Jinchuuriki rimasto in vita. Vederlo qui la solleva, eppure al tempo stesso le fa montare su una rabbia improvvisa: non si rende forse conto di quanto sia pericoloso, in un momento simile, andarsene in giro da solo per i boschi?! Tuttavia non si scompone, non si agita. Non è tipo da scoppiare tanto repentinamente in accessi di rabbia incontrollati. Almeno... non più da molto tempo. Si ferma quando incontra la figura di Hitomu vedendolo voltarsi e muoversi per raggiungerla. Sembra essere relativamente in buona forma: nessuna ferita, schiena ben dritta, pulito, passo sicuro. Eppure al tempo stesso appare ai suoi occhi quasi come una figura sconosciuta: non riconosce in quel suo essere così nascosto l'amico avuto al proprio fianco per tanti anni. < E questo mi renderebbe la persona migliora per starti accanto in questo momento. > La sua voce è bassa, misurata. Giunge calma all'orecchio altrui ed in quel tono è facilmente intuibile come le labbra di lei siano di poco incurvate in un sorriso appena accennato. < Adesso direi sollevata. > commenta Kaori tenendo lo sguardo fermo sul volto altrui, la voce ancora pacata, serafica mentre un soffio di vento fa smuovere le chiome degli alberi lì attorno. < E più preoccupata di prima al tempo stesso. > aggiunge subito dopo con un mezzo sospiro a sfuggire dalle sue rosee. Le sopracciglia pesano sul proprio sguardo andando a formare una piccola ruga al di sopra del naso, fra gli occhi, l'espressione a mostrarsi evidentemente impensierita. < Cosa ci fai nascosto qui? > La sua domanda è quasi una supplica nel modo in cui gli viene posta, la sua posa controllata a venire appena crepata da palese preoccupazione. Avrebbe così tante cose da chiedergli che quasi le viene difficile trovare le parole giuste e migliori per affrontare quella conversazione. [ Byakugan IV ]

20:56 Hitomu:
 Le iridi azzurre si soffermano su Kaori e la mente rievoca bei ricordi dei momenti passati insieme tra i due. Sia dei loro incontri in magione sia di tutto quello che hanno vissuto al di fuori dei kunai e jutsu. Il loro legame è nato da un rapporto tra kunoichi e Hokage ed è diventato man mano sempre più forte. È normale vedere ora un leggero velo di preoccupazione sul volto della donna e Hitomu non può che lasciare che sia così. Il biondo non ha il potere di eliminare dalle persone a cui è legato i sentimenti e le emozioni che possono nascere in certi momenti. E in un periodo come questo, dove tutti i bijuu sono a piede libero, le persone a lui care è normale che si preoccupino per la sua incolumità. Ascolta le parole della donna mentre va a formarsi un piccolo sorriso, abbozzato sulle sue labbra. Un gesto per farle capire che, anche se non è tutto rose e fiori, al momento non è in nessun pericolo. Anche perché non è mai solo, neanche quando dorme. <Nascosto? Sto controllando che la situazione sia tranquilla nei paraggi> afferma da buon ninja qual è. <E cerco. Qualcosa, qualcuno.. al di fuori dell’ordinario> non saprebbe esprimerlo meglio, al momento. <E celo il mio volto per non farmi riconoscere. Saprai della situazione attuale nel mondo ninja. Più la mia posizione rimane nascosta, meglio è al momento. Solo chi mi conosce bene, può davvero riconoscermi> solo chi conosce dettagliatamente i suoi passi, il suo profilo, i suoi modi di fare. <E i tuoi occhi sanno come riconoscermi, anche tra milioni di persone. Sbaglio?> sarebbe facile per lei vedere un chakra particolare come quello della Volpe. <Nessuno in questi posti può scoprire chi sono se resto nascosto in queste vesti, a meno che non tiri fuori Kurama> cerca di alleviare un po’ l’aria, così da poter parlare in tranquillità. <Passeggiamo un po’? Dai> domanda andando ad accompagnare i passi della donna se fosse d’accordo. <Al Villaggio cosa si dice? C’è preoccupazione per quel che succede all’esterno?> domanda nuovamente. Prima ha chiesto a lei come stava, ora si preoccupa del suo Villaggio. Vuole essere sempre informato. [chk on]

21:12 Kaori:
 Come sempre il biondo va minimizzando i problemi che gli vorticano attorno. Da che Kaori ha memoria non lo ha mai sentito lasciarsi andare ad un attimo di sconforto, mai sentito lamentarsi di qualcosa, confidarle un timore o tormento. Talvolta, raramente, dei dubbi, ma mai vere e proprie sofferenze. Nonostante tutto, ancora, rimane la roccia su cui il mondo fa affidamento, stoico e resiliente come sempre. La donna libera uno sbuffo rassegnato limitandosi ad affiancarlo con le mani a ricadere molli lungo i fianchi, il viso rivolto verso il volto altrui così da potersi specchiare negli occhi azzurri del biondo, sebbene questi siano parzialmente nascosti dal cappuccio che ricade buio sul suo capo. < Anche così > Il Byakugan va lentamente assopendosi, le vene si sgonfiano ai lati del viso della donna ed il potere oculare si ritira così come fa la risacca quando le onde vanno a morire sulla sabbia dorata. < Potrei riconoscerti. > Un sorriso mesto, delicato, ad impreziosire le labbra sottili mentre inclinando di poco il viso si ritrova ad osservare Hitomu ancora più confusa di prima. < Cosa intendi dire? > chiede quasi in un sussurro quando questi le rivela di essere alla ricerca di un qualcosa, un qualcuno, che sia al di fuori dell'ordinario. Non comprende se stia cercando di tenerla a parte di un qualche tipo di segreto o se lui stesso sia ignaro della natura del soggetto della sua ricerca. Ma in tal caso... come potrebbe mai sapere di essere giunto davanti a ciò che tanto anela? Espirando silenziosamente la donna va a sgonfiare i polmoni, le spalle che s'abbassano appena in una posa meno impostata, ed ascolta le parole dell'amico ritrovandosi ad accettare la sua richiesta. Passo dopo passo avanza piano per il bosco al fianco del jinchuuriki, attenta come sempre a captare qualsiasi tipo di suono o rumore al di fuori dell'ordinario tutt'attorno a loro. < Naturalmente. > replica con un sorrisetto teso scuotendo il viso. < La notizia ha scatenato un po' di panico. Anche molto dissenso nei riguardi dell'Allenza, per alcuni. Il modo in cui Hotsuma ci ha informati nel bel mezzo di una celebrazione pubblica, dopo anni di silenzio, ha smosso parecchi animi. > rivela la donna stringendo le labbra in una linea sottile. < Azrael non l'ha presa affatto bene. > Aggiunge dopo poco voltandosi per cercare lo sguardo dell'altro. Sa quanto i due siano profondamente legati. Sa quanto entrambi tengano l'un l'altro e sa che Hitomu, meglio di chiunque altro dopo di lei, possa comprendere cosa una simile affermazione possa comportare. < Sto cercando di calmarlo, ma... sai com'è. > Un sorriso amorevole, affettuoso, le increspa le rosee per qualche attimo alla sola menzione dell'uomo che tanto ama, portandola a scacciare di malavoglia il pensiero in breve tempo per portare sull'amico la propria attenzione. < E tu? Come stai invece? > gli domanda più seria adesso, sinceramente bisognosa di sapere cosa l'altro avrebbe detto. < E non aggirare la domanda come al solito. > lo ammonisce, con scherzosa seriosità, rivolgendogli un sorrisetto leggero che possa tenere l'atmosfera ugualmente leggera fra loro. [ Chakra: on ]

21:50 Hitomu:
 Kaori rilascia la sua abilità oculare affermando che, pure senza quel potere, potrebbe riconoscerlo ugualmente. Una frase che lascia un altro sorriso sul volto del jinchuuriki. Un sorriso che viene da se, spontaneo, per una reazione all’udire di quella frase. Un sorriso che solo un amico, o un’amica in questa caso, può darti in dono. Un legame è ciò che tiene in vita una persona, alla fine. La kunoichi si domanda a cosa fanno riferimento le parole di Hitomu e qui potrebbe nascere davvero un discorso infinito ma senza una reale risposta. <Tempo fa, Kurama mi ha parlato di animali legati al Villaggio della Foglia con poteri speciali. Siccome ciò che è conosciuto non mi è di aiuto, magari ciò che è ignoto può esserlo> le sue parole possono confondere ma tutto sarà più chiaro tra poco alla donna. I due iniziano a camminare per il bosco, sempre attenti che nessuno sia lì per creare disordine. Kaori spiega come il Villaggio ha reagito e come Azrael ha preso la notizia data da Hotsuma. <Digli di stare calmo a quello stupido.. Bisogna attendere al momento e capire quali siano le prossime mosse. Anzi, sono sicuro che lui possa essere molto importante per il Villaggio con la sua diplomazia> sta parlando di Azrael, ovviamente. E con i suoi uomini ANBU, può capire davvero cosa si nasconde dietro tutto ciò. <Mi sembra strano che Hotsuma abbia dato questa notizia in quel modo.. È sempre stata una persona ragionevole e a modo> inizia a riflettere sulle parole dette dalla donna. <Potrei andare a fargli visita ma potrei espormi troppo..> dice il Kyudaime che deve sempre stare attento ormai. Qualsiasi mossa avventata potrebbe portarlo in una situazione complicata da cui uscire potrebbe essere difficile nonostante il suo potere. <La situazione dei bijuu però.. Mi preoccupa molto, Kaori. Se qualcuno stesse provando a riunire il loro potere, potrebbe davvero essere pericoloso per il Villaggio. E non solo..> tutto il mondo sarebbe in pericolo in quel caso. Lo sguardo di Hitomu si fa serio. <Bisogna scoprire cosa si nasconde dietro a questo avvenimento> è serio, preoccupato e arrabbiato. I bijuu non sono esseri da cui trarre potere e basta. Devono essere trattati con i giusti modi. Inoltre quando il Villaggio è in pericolo, il suo status cambia completamente. La donna gli domanda come stia lui aggiungendo di evitare giri di parole inutili. <Se ti dicessi bene, mentirei. Sono sincero..> aggiunge guardando con i suoi occhi azzurri la kunoichi. <I medici mi hanno detto che non esiste una cura al mondo per ciò che mi ha colpito..> rimane un attimo in silenzio lasciando che Kaori capisca la situazione. <Per questo sto viaggiando per le terre. Sto cercando una possibile cura ma al momento non ho trovato nulla..> ora la donna potrebbe capire perché sia alla ricerca dello straordinario anziché dell’ordinario. Una situazione non facile per il Nono ma la sua positività lo aiuta come sempre. [chk on]

22:11 Kaori:
 Avanzano lenti, i due, nella notte stellata, come anime stanche riscopertesi affini. E, dopotutto, non è forse quello che i due sono? Amici di vecchia data, testimoni di avvenimenti terribili e meravigliosi che hanno costruito giorno dopo giorno la storia di Konoha. I loro occhi, come quelli di chiunque altro abbia vissuto ciò che hanno vissuto loro, sono stanchi e saggi, non ancora totalmente spenti, però. Entrambi possiedono ancora qualcosa che dia loro motivo di rilucere un'ultima volta. Kaori sbatte le ciglia in un movimento lento, calmo, ascoltando la voce del compagno giungere al proprio udito e si ritrova quindi a schioccar la lingua contro il palato con fare incerto. < Intende forse le Evocazioni? > domanda la Hyuga volando col pensiero a questa conclusione non appena sente parlar l'altro di animali dai poteri speciali. Conobbe per la prima volta questo tipo d'incanto durante la guerra a Kusa quando vide i Corvi di Yukio e le farfalle evocate da Kimi, una delle quali aveva anche tentato d'attaccarla. Dopodiché si era ritrovata a fronteggiare i lupi di Hiashi al torneo e aveva saputo che Raido avesse trovato il modo di firmare il contratto con i serpenti giganti. Ora che ci pensa sembra esser stata quasi perseguitata da gente collegata a queste creature... < A proposito. Kurama come sta? > domanda quando Hitomu nomina il nome della Vole, rivolgendo d'istinto uno sguardo fugace all'addome altrui ove sa essere presente il sigillo che tiene prigioniero lo spirito della Volpe nel corpo del Jinchuuriki. Avanza ancora, calma, accompagnando tuttavia le sue parole a qualche sbuffo solitario. < Lo so, lo so. E lo sa anche lui. > chiosa la donna placidamente ma con una vena quasi malinconica nel tono. < Se non sapesse che essere avventato sarebbe solo controproducente sarebbe già andato da lui a fare lui solo sa cosa. > Conosce Azrael bene abbastanza da poter immaginare cosa avrebbe voluto fargli, ma non le sembra decisamente il caso di dire qualcosa ad alta voce. < Comunque non si fida più molto di lui. Ed io nemmeno, ad essere onesta. > confessa Kaori con una certa difficoltà. < Tutti i Demoni si sono liberati nel corso di tre anni -anni!-, tutti lo sapevano e decidono di parlarcene solo perché si erano ritrovati ad essere invitati ad un evento pubblico ed ufficiale? Se non ci fosse stato un cambio di governo non ne sapremmo ancora nulla? > Scettico il tono, decisamente inasprito rispetto al suo solito. < Non ci hanno detto se sia avvenuto tutto spontaneamente o se sia opera di qualcuno ed in ogni caso non hanno pensato che volessimo proteggerti? Insomma, penso che tutti sappiano cosa succede ad un jinchuuriki quando il Demone si libera... > Il pensiero la porta a tacere e rabbrividire assieme, i pugni si serrano con rabbia mentre arrestando il passo si volta a guardare Hitomu con fare intenso e sinceramente impensierito. < Io e Azrael siamo molto preoccupati per te, Hitomu. > Inutile girarci ancora attorno, inutile tenere quelle parole in sospeso. < Al di là del fatto che se c'è qualcuno che vuole riunire tutti i Demoni sotto il proprio controllo siamo in un grave pericolo, siamo in pensiero per te... > La voce sfuma mentre la Hyuga si ritrova a boccheggiare ed umettarsi le labbra, in difficoltà. Sa che Hitomu non è un irresponsabile, ma la cosa non riesce comunque a calmarla del tutto. Vorrebbe poterlo avere sotto controllo in ogni momento, neanche fosse uno dei suoi figli. < Comunque abbiamo intenzione di farci dare ogni dettaglio e organizzare bene le idee, così da capire se c'è qualcuno a cui dover dare la caccia o un problema nei sigilli che tenevano i Demoni confinati, o chissà cos'altro. > Riprende dopo un po', Kaori, replicando alla fine al dire dell'amico e permettendogli quindi di rispondere alla domanda che, poco prima, gli aveva posto. Le sue parole arrivano quasi come uno schiaffo scuotendola da quella sorta di stato di calma in cui era totalmente calata. La prospettiva di un male incurabile che giorno dopo giorno consuma il suo migliore amico è poco meno di una tortura fisica. < Credi... > Stringe le labbra, non sapendo bene se la sua ipotesi possa aver senso o meno. < ...credi che questo male possa essere collegato a Kurama? Al sigillo? > azzarda con voce flebile, ricercando esitante il suo sguardo, le labbra schiuse in una espressione incerta. < E se anche gli altri Jinchuuriki avessero sofferto della stessa cosa? > Ora che l'ha detto ad alta voce l'ipotesi sembra essere meno folle, in effetti, ma non di meno terrificante. Rimane il fatto che non abbiano trovato alcun tipo di cura a questo tipo di malessere. [ Chakra: on ]

19:49 Hitomu:
 La loro camminata non si interrompe, così come i loro discorsi. Era da tanto tempo che i loro sguardi non si incrociavano e nascevano lunghi discorsi su qualsiasi argomento possibile. Hitomu spiega dell’esistenza di questi animali magici e Kaori li definisce evocazioni, come se fosse informata sull’argomento. <Sì, penso si possano definire in quel modo> sono animali da evocare, dunque il nome sarebbe più che consono a loro. <Kurama mi ha spiegato che esistono dei rospi da sempre legati al Villaggio della Foglia, sia lo Yondaime che il Sannin Jiraiya erano capaci di interagire con loro. Le loro conoscenze potrebbero essere migliori di quelle che noi abbiamo> spiega nuovamente il jinchuuriki il motivo per cui è alla ricerca di questi animali. Lo sguardo del biondo è attento, scruta ogni piccolo dettaglio intorno a lui. <Kurama? Brontola come sempre.. però, vuole capire cosa stia succedendo agli altri bijuu. Loro sono legati tra di loro in qualche modo, per questo voglio aiutarlo come ha fatto con me tempo fa> dice il jinchuuriki pensando a tutte le volte che la Foglia aveva bisogno e Kurama ha prestato il suo potere a Hitomu. Ora è tempo che ripaghi quel debito aiutando la Volpe a cercare di risolvere la situazione dei suoi fratelli. Il discorso torna nuovamente su Hotsuma e sulla stranezza della situazione che si è creata. Analizzando bene ciò che è successo, il Kyudaime non può che dare ragione alla donna. In questi tre anni, nessuno dell’Alleanza si è disturbato ad avvisare la Foglia dell’accaduto lasciando passare tutto questo tempo. Hotsuma deve delle spiegazioni a Konoha, così come tutta l’Alleanza. La Foglia è in una posizione di forza. Ha sempre mostrato la sua forza militare ed è cresciuta sotto ogni punto di vista da quando l’Alleanza è nata. <Qualcosa che non torna c’è, Kaori. Non posso negarlo che, da come mi racconti, tutto questo sembra strano. Per questo, dobbiamo raccogliere più informazioni possibili. Se qualcosa ci sfugge, dobbiamo scoprirlo al più presto> gli occhi del Nono sono sempre rivolto verso la Hyuga. Il tono di voce è serio e l’espressioni visive del jinchuuriki fanno capire quanto lui sia preoccupato per quello che sta accadendo. Kaori rivela quanto lei e Azrael siano in ansia per Hitomu. Il cuore del jinchuuriki si scalda, una vampata di calore che riempie i vasi sanguigni. Come se le parole della donna dessero ossigeno a lui, come se lo rendessero più vivo. Sapere di avere amici che lo hanno così a cuore rende Hitomu felice. Il jinchuuriki mostra un sorriso dolce alla donna. Uno di quelli che possono rimanere impressi nella mente per l’eterno. E non aggiunge nessuna parola in più. A volte, parlare è superfluo. Data la notizia della sua malattia, infine, Kaori inizia a pensare quale possa essere la causa di ciò che sta accadendo al Nono. La possibilità che questa malattia possa essere collegata alla Volpe non è mai stata presa in considerazione da parte di Hitomu. <Il sigillo dici? Non lo so, sinceramente non so neanche cosa si possa escludere adesso> dice il Kyudaime scuotendo leggermente il capo. Le parole di Kaori però lo fanno riflettere. Una malattia comune a tutti i jinchuuriki. <Non ci avevo pensato, sai? Dovrei raccogliere informazioni su di loro, sulle persone che hanno vissuto con loro. Sinceramente non conoscevo nessuno degli altri jinchuuriki..> ne ha conosciuto solo uno e non ricorda neanche come e dove. Scoprire di più su di loro potrebbe essere una buona pista per conoscere più informazioni su ciò che lo ha colpito. <Bene, qualcosa da cui partire. Potrebbe essere interessante..> conclude il Nono sempre con tanta speranza in corpo. Non vuole lasciare che la sua vita si concluda così. Se può fare qualcosa per trovare una cura, non se ne starà con le mani ferme. [chk on]

20:10 Kaori:
 La donna annuisce quando il biondo va confermando la sua intuizione. Ascolta silente le sue parole proseguendo in quella passeggiata priva di reale meta e che sembra essere per loro due soltanto. La notte li avvolge in un abbraccio oscuro, alcun tipo di ombra o presenza sembra muoversi attorno a loro e nessun suono risuona nei dintorni ad eccezione delle loro voci, i loro passi ed il lieve frusciar delle chiome degli alberi sopra le loro teste. < Forse... se sono creature così antiche e potenti, sicuramente varrebbe la pena cercare di parlarci. > riflette la Hyuga assottigliando leggermente lo sguardo con fare pensoso, annuendo. < Aspetta... una volta ho incontrato un rospo parlante. > si ferma fissandolo, riportata indietro nel tempo verso un periodo non propriamente felice della sua vita. < Fumiko Senjuu lo portava sempre con sé. Una volta ci ho parlato, mi sembra... ma.. non credo fosse una evocazione. > Oppure sì? < In ogni caso comunque non so nemmeno che fine abbia fatto perciò... forse è una informazione inutile. > sospira scacciando via l'idea con praticità, ridacchiando quando, poco dopo, Hitomu le rivela di come Kurama continui a borbottare dentro di lui come ha sempre fatto da che lei ne abbia avuto notizia. < Ah, credimi Kurama: vogliamo scoprirlo anche noi. > asserisce la donna con un sospiro denso, pesante, scuotendo il capo come a voler sfogare parte della frustrazione che sente montarle dentro. Soprattutto quando spiega al biondo di come si sia sentita delusa dall'Allenza, Kaori, si sente preda di una scarica indefinita di sconforto e delusione, la sua emotività a venir forzatamente messa da parte in favore della lucida razionalità di cui ha bisogno per affrontare questa conversazione. < Sì... Per questo ancora non ha agito nessuno. Aspettiamo di saperne di più. Con le informazioni che abbiamo non c'è molto che possiamo fare, alla fine. > chiosa lei espirando, sistemandosi una ciocca scura dietro l'orecchio. < Anche se dovremmo tenerti d'occhio al Villaggio per assicurarci che non ti succeda nulla... > aggiunge con un po' di ritrosia ben sapendo che questa soluzione è, attualmente, improponibile per l'altro. Non osa quindi forzarlo su quel punto limitandosi a rivelargli quanto lei ed Azrael siano preoccupati per lui, lasciandogli dunque intendere come sarebbero sempre stati dalla loro per ogni cosa, in ogni momento. L'idea però che offre all'altro, alla fine, porta lo stesso Hitomu a riflettere. < Se dici che questa malattia ti sta indebolendo... è possibile che alla lunga possa indebolire anche il sigillo, no? Insomma, avrebbe senso. > cerca di razionalizzare lei pensando con attenzione. < Okay allora... mentre tu cerchi questi animali per chiedere loro se esiste una cura, io posso parlare con Azrael e provare ad indagare sugli altri jinchuuriki e nel mentre chiedere ai Custodi del Fuuinjutsu se sanno qualcosa in proposito. Magari non è una malattia del fisico, magari è qualcosa che ha a che fare col sigillo e per questo nessun medico ha saputo aiutarti. > propone la donna improvvisamente carica di nuova speranza, lo sguardo che rivolge al Nono ricolmo di felicità. [ Chakra: on ]

20:47 Hitomu:
 Possibilità, speranze, ricerche. Questo è il ciclo in cui Hitomu sta vivendo ultimamente. Nuove soluzioni nascono parlando con le persone attorno a lui e ciò comporta il jinchuuriki ad avere la speranza di poter risolvere la situazione. Le ricerche, infine, iniziano ma non portano a nulla di sperato. E così via, di nuovo dall’inizio ed eccolo qua infatti. Il Nono parla con Kaori di ciò che si può fare per trovare una soluzione alla sua malattia. La Hyuga rivela di aver incontrato un rospo parlante una volta insieme a Fumiko Senjuu, kunoichi che ricorda bene il Nono. <Evocazione o no, un rospo parlante non può non conoscere altri rospi che parlano. Potrebbe essere una pista da seguire, comunque..> afferma convinto il Kyudaime verso la donna. Successivamente, Kaori parla del Villaggio. Hitomu si trova d’accordo con lei. Per ora, non possono fare altro che attendere di avere più informazioni. Le sopracciglia si abbassano leggermente andando ad incupire il volto del Nono. <Al momento, nessuno sta compiendo la sua mossa. Fino a che la situazione rimarrà così, dobbiamo aspettare. Ma dobbiamo farci trovare pronti non appena qualcosa si muoverà e avere già tutto programmato nella nostra testa> conclude il suo pensiero. Anticipare le mosse dell’avversario rimane sempre la miglior strategia esistente. Se riuscissero a trovare le informazioni giuste, potrebbero capire come muoversi per tempo. La malattia di Hitomu torna ad essere l’argomento principale del discorso. Kaori sembra decisa a trovare una soluzione, senza lasciarsi scoraggiare dalla situazione in cui vive Hitomu. Questo rende felice il Nono che può trarre forza anche da chi gli sta intorno. <Certo. Più io sono debole e più il sigillo lo diventerà. Per questo non posso perdere troppo tempo..> spiega il jinchuuriki guardando dritto negli occhi la donna tramite i suoi di color azzurro. La Hyuga propone una divisione dei compiti tra il biondo e lei insieme ad Azrael. <Perché no? Un aiuto da parte vostra sarebbe davvero utile e dimezzerebbe il tempo che potrei metterci io.. Facciamo così, allora> conferma la suddivisione di Kaori. È felice che i suoi amici vogliono contribuire alla sua ricerca. <Durante i vostri viaggi, però, tenete il mio nome fuori da tutto questo. Se si dovesse sapere di questa malattia, potrebbe davvero essere pericoloso> una raccomandazione di Hitomu alla donna certo che lei lo sappia già. La teoria di Kaori potrebbe avere senso. E se fosse vero, il sigillo ha bisogno di essere rinforzato anche se non sa quanto sia possibile nelle sue condizioni. [chk on]

21:14 Kaori:
 Sicuramente le parole del biondo son sensate e Kaori stessa concorda con lui, motivo per cui ha pensato di rivelargli quell'informazione non appena le è venuta alla mente. Tuttavia non sa nemmeno dove quella donna possa trovarsi, ad oggi. L'ultima volta che l'ha vista è stato diversi anni prima, forse persino prima del ritorno di Azrael a Konoha. Non è nemmeno certa che si trovi ancora alla Foglia, per cui teme che come pista possa essere piuttosto--labile. < Indubbiamente sarebbe un tentativo da fare. E' solo che non ho notizie di lei da anni. > chiosa la donna guardando l'altro in volto, con i suoi occhi di perla a specchiarsi in quelli azzurro cielo dell'altro. < Posso provare a cercare al Villaggio. Magari chiedere a Kouki, forse sono rimaste in contatto in questi anni... > dice Kaori cercando di fare tutto il possibile per rendersi utile all'amico. Non sa se potrà riuscire ad ottenere qualche informazione, ma vale sicuramente la pena tentare. Lascia dunque proseguire la conversazione, ritrovandosi alla fine a concordare con le parole pronunciate da Hitomu. Anche lei ritiene che tutto ciò che possano fare sia farsi trovare pronti per reagire in tempo a qualunque loro mossa, per farlo però, come già detto, hanno bisogno di quante più informazioni possibili per capire cosa possa star succedendo, per dipingere un qualche tipo di quadro d'insieme che spieghi cosa stia accadendo da tre anni a questa parte. Annuisce, delicata, come a voler silenziosamente confermare il punto di vista del biondo e ne ricerca nuovamente lo sguardo. < Dovrebbe esserci un Summit a breve. All'isola Chumoku. I Kage dovrebbero riunirsi per discuterne. E' l'occasione migliore per ottenere quanti più dati possibili. > replica la Hyuga con fare serio, la voce mantenuta bassa e pacata così che solo il biondo possa udirla parlare con chiarezza. Non dovrebbe esserci nessun'altro nei dintorni, ma di questi tempi soprattutto, la prudenza non è mai troppa. Si ferma per qualche secondo a guardarlo, Kaori. Si prende qualche attimo per delineare con lo sguardo i lineamenti del suo viso. Le sue guance sono un po' più scavate? Non ne è sicura. Forse è solo suggestione. I capelli biondi sono poco visibili sotto il cappuccio, la pelle è lattea così immersi nel buio di questa notte stellata. Ma i suoi occhi... quelli mantengono sempre la stessa luce, la stessa fiamma. Neppure la malattia può spegnere il fuoco che arde dentro di lui. Un sorriso le va a distendere le rosee. < Non *possiamo* perdere troppo tempo. > lo corregge Kaori con dolcezza, una mano che andrebbe a cercare la spalla di Hitomu alla ricerca di un leggero contatto con lui. < Non sei solo in questa corsa, Hitomu. Noi corriamo con te. > Un sorriso dolce, affettuoso affiora alle labbra della donna mentre un soffio di brezza le smuove qualche ciuffo dal viso. < E ti assicuro che se anche Kurama dovesse liberarsi, non permetterò a nessuno di fargli del male o sfruttarlo per i suoi loschi scopi. > aggiunge seria, decisa, assottigliando appena lo sguardo. < A costo di accoglierlo dentro di me per riuscirci. > Spera vivamente che non si arrivi mai a qualcosa di così drastico, nella sua mente Kurama e Hitomu sono un concetto unico ed inscindibile, ma deve affrontare la realtà e prepararsi anche alle più spiacevoli conseguenze che questa malattia misteriosa possa portare. Sorride sollevata quando, alla fine, Hitomu accetta il suo aiuto per la sua battaglia. Ha parlato anche per Azrael senza chiederglielo, ma sa che suo marito farebbe qualsiasi cosa per salvare la vita del suo migliore amico. < Assolutamente, non temere. Non faremmo comunque domande su nessuna malattia. Idealmente vorrei solo chiedere in giro a chi conosceva i vari jinchuuriki se avessero notato qualcosa di strano in loro, se erano spariti prima della liberazione dei Demoni, se erano al Villaggio... insomma.. dettagli sulle circostanze della sparizione delle creature codate. > chiosa lei umettandosi le labbra. < Se dovessimo trovare dei dettagli comuni avremmo un filo conduttore su cui poterci basare, almeno. > si stringe nelle spalle con leggerezza, abbozzando un sorriso mesto in direzione dell'altro. Dovrebbe mettersi già a lavoro per iniziare le ricerche ma... vuole egoisticamente stare ancora qualche minuto con l'altro prima di doverlo salutare per chissà quanto tempo... [ Chakra: on ]

19:55 Hitomu:
 L’incontro tra i due va terminando e la donna spiega che ormai è passato tanto tempo dall’ultima volta che ha visto Fumiko. Per questo, potrebbe essere difficile trovare quel rospo parlante. <Vedremo, allora. In qualche modo, qualcuno dovrà avere notizie di un rospo che parla. Mi informerò anche io..> spiega il jinchuuriki continuando a camminare insieme alla donna. Kaori da la notizia a Hitomu che si terrà un summit sull’isola di Chumoku. Un buon motivo per spostarsi in quel posto per cercare informazioni utili a tutto quello che sta accadendo nel mondo. <Mi sposterò sull’Isola, allora. Rimarrò in incognito il più possibile in modo da non avere problemi> spiega il jinchuuriki del Kyuubi guardando dritto negli occhi la donna. La Hyuga corregge il Nono facendogli capire che loro saranno sempre lì, pronto ad aiutarlo e cercare in tutti i modi di aiutarlo. Lei sarebbe pronta anche a sigillarsi Kurama dentro, pur di dare una mano in qualche modo. <Grazie, Kaori, davvero.. Spero non ci sia bisogno di arrivare a quel punto. Ma in caso, ricordati del mio bambino..> vorrebbe che facessero sentire Tobirama amato come si sente lui. Non lasciarlo solo in nessun modo, qualsiasi cosa accada. Per Hitomu, suo figlio è troppo importante. Viene sempre messo al primo posto in qualunque occasione. I due amici stanno organizzando le prossime mosse e ormai si sono decisi su come muoversi nei prossimi giorni. <Le informazioni sui jinchuuriki potrebbero essere importanti. Ma cercate di non sottovalutare niente. Potremmo non essere gli unici a cercare informazioni di questo tipo. State sempre attenti> conosce bene le qualità di shinobi di lei e Azrael ma, come sempre, raccomando i suoi amici com’era abituato a fare quando era in magione. <Proseguirò la mia strada verso il Porto, allora. In modo da partire prima che tutti si spostino verso l’isola. Voglio evitare la folla..> spiega il Nono fermando il suo passo. Si pone davanti alla ragazza, distanti mezzo metro. <Vederti è stato davvero bello, Kaori..> aggiunge un sorriso alle sue parole guardando in maniera dolce la donna. [chk on]

20:16 Kaori:
 E quel che dice Hitomu ha senz'altro senso. Un rospo parlante non è certo roba da tutti i giorni, soprattutto se il rospo in questione non è neppure un animale da evocazione che anche altri ninja potrebbero evocare a piacimento! < Se dovessi trovare informazioni come potrei fare per fornirtele? Sai dove ti fermerai nei prossimi giorni? > domanda la donna andando quindi a spostarsi su un lato più pratico della questione, chiedendosi come potrebbe fare a recapitare all'amico eventuali novità se non sa neppure dove questi sia diretto. Non crede di riuscire a trovare novità circa Fumiko, ma se dovesse scoprire qualcosa sulla situazione attuale o se, semplicemente, avesse bisogno di parlare con lui, le farebbe comodo sapere dove poterlo rintracciare. Il biondo le dice quindi che sarebbe partito anche lui alla volta dell'isola per potersi aggiornare sulla situazione attuale e poter carpire qualche informazione utile circa i Kage e la situazione dei Demoni senza però volersi far notare. La donna annuisce piano, continuando ad affiancarlo in quella lenta camminata notturna, respirando lentamente. < Bene. Anche io ed Azrael saremo lì. > chiosa pacatamente, a voce bassa, pensando alla vicina partenza per il Summit dei Kage. E' stato deciso che solo i Kage partecipassero, escludendo persino gli stessi Consiglieri dall'incontro, cosa che ancor più di tutto il resto ha fatto storcere il naso alla Hyuga ed al Nara: una mossa piuttosto bislacca considerando che solo pochi giorni prima l'Alleanza aveva gridato pubblicamente davanti a centinaia di civili che i Demoni erano in libertà... Ma a poco serve controbattere, Kaori questo l'ha capito bene. Attende semplicemente che arrivi il momento di scoprire i dettagli della situazione e nel mentre cerca di fare il suo per il proprio Villaggio e, in particolare, la sua famiglia. Al dire di Hitomu si ritrova poi ad arrestare il passo per voltarsi a guardarlo negli occhi e sorridergli mestamente. < Lo spero anche io. Trovo che quella volpe ti doni molto più che a me. O a chiunque altro. > ride la Dainin cercando di smorzare l'atmosfera, andando poi a farsi appena più seria e tentare d'allungare una mano sulla spalla dell'amico. < Tobirama sarà sempre al sicuro, qualunque cosa succeda. Te lo prometto. > dice senza alcuna ombra di dubbio né traccia d'incertezza, sostenendo lo sguardo del Nono con fermezza. A quel punto avrebbe lasciato andare la presa sulla sua spalla e, voltandosi, avrebbe ripreso a muovere qualche passo ascoltando le raccomandazioni del biondo al suo fianco. < Non temere. Saremo cauti. > lo rassicura tranquilla, non particolarmente preoccupata all'idea di quella ricerca d'informazioni, sentendo alla fine Hitomu dirle che sarebbe partito al più presto per garantirsi un certo anonimato. < Sì, credo sia la cosa migliore... > concorda Kaori fermandosi e voltandosi ora verso l'altro con espressione malinconica. < Perché sembra un addio? > gli domanda cercando di scherzare, triste all'idea di dover salutare l'amico fidato della sua vita recente per chissà quanto tempo. < Ci rivedremo ancora. Ne sono sicura. > cerca di convincersi annuendo col capo, deglutendo silenziosamente. < Solo... meno del solito. > espira a bassa voce rivolgendogli un sorriso quasi sconfitto e stanco. Salutarlo, questa volta, è più difficile che mai. < Dovrei lasciarti andare. Prima arrivi al porto e meglio è. > chiosa alla fine lei non senza una certa difficoltà, umettandosi rapidamente le labbra. < Cercherò di salutarti all'isola appena inizierà il Summit. Nonostante la folla dovrebbe essermi semplice individuarti... > sorride amaramente indicandosi gli occhi con un guizzo delle sopracciglia, muovendo un solo passo avanti per tentare di abbracciare l'amico con affetto. < Nel frattempo... fa' attenzione. Riguardati. Non fare niente di avventato. > inizia a sussurrargli all'orecchio durante quella tenera stretta, quasi fosse una mamma preoccupata per il proprio bambino. < E ricorda che ti vorrò sempre bene. > Un'ultima stretta più forte prima di sciogliere l'abbraccio e guardarlo un'ultima volta con malcelata commozione. Non servono altre parole, lo sa. Lascia che sia quel lungo sguardo a parlare per lei prima di voltarsi e dirigersi rapidamente verso il Villaggio. [END]

20:47 Hitomu:
 Le ultime parole vengono scambiate tra i due. Rospi, summit, demoni. Ciò che rimane alla fine è il legame che unisce le due persone che si trovano uno di fianco all’altro ora. Un filo che lega lui a tutte quelle persone che vivono all’interno del suo cuore. La donna chiede come possa trovarlo se avesse delle informazioni da dargli. Il jinchuuriki prende un rotolo dall’interno della sua veste e la porge alla donna <Qui dentro c’è una mia copia sigillata. Evocala e digli dove incontrarci. In questo modo, saprò anche io il luogo> spiega il Nono lasciando nelle mani della Hyuga il fuuda. La donna fa una promessa, infine. Tobirama sarà al sicuro, sempre. Queste parole riempiono il cuore di Hitomu, come se stesse un po’ più tranquillo ora che Kaori gli ha promesso questo. <Mi fido di te, Kaori> aggiunge a bassa voce il Nono sorridendo ancora una volta alla donna. La battuta della donna spezza un po’ l’aria tesa dei discorsi affrontati. L’incontro va terminando però è l’atmosfera torna un po’ cupa. La tristezza si percepisce su di loro. Una volta ancora, cento volte ancora. In realtà, entrambi non sanno quante volte si vedranno ancora. Sarà la situazione di Hitomu che rende tutto così difficile o sarà il pericolo che il mondo sta correndo dopo la notizia dei bijuu.. Questa volta lasciarsi sembra essere più complicato del solito. I due si trovano uno davanti all’altro. Le iridi azzurre del Nono si rispecchiano in quelle della Hyuga. <Ci troviamo sull’isola, tranquilla..> aggiunge Hitomu rassicurando la donna. Kaori si assicura che il biondo stia al sicuro in questi giorni prendendo tutte le raccomandazioni del caso, fino a quando le braccia di lei si stringono intorno al corpo di Hitomu. Lui si lascia stringere sempre più forte con un braccio che avvolge la schiena della donna e l’altro rimane a mezz’aria con la mano della stessa che si posa sul capo di lei. Con un leggero tocco, Hitomu le va a scombinare la chioma lunga. <Anche io, Kaori.. Anche io, davvero> lo ripete due volte, come se una non bastasse. Lo ripete perché vuole essere sicuro che le sue parole entrino in Kaori per quanto siano sincere. Perché un’emozione deve essere raccontata e un sentimento va tirato fuori. Non deve rimanere sopito dentro il cuore. Un ultimo saluto, prima che Hitomu prenda la strada opposta per il porto e partire in direzione dell’isola. <A presto..> si volta e si incammina lasciando lì la donna. Non sa se sarà davvero presto o passerà del tempo ma ad entrambi basterà guardare dentro il proprio cuore per trovare tutti i ricordi dell’altro. Un nuovo viaggio ha inizio ora. Un nuovo capitolo sta per iniziare. [End]

Mentre è di ronda nei dintorni di Konoha, Kaori incontra casualmente Hitomu.
I due hanno modo di aggiornarsi sulle ultime novità e di approntare una specie di piano per scoprire qualcosa sul male che affligge il Nono.
Alla fine i due si accordano per andare entrambi al Summit all'isola Chumoku ed eventualmente vedersi lì.


Cuuuute ♥