Prima

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15:41 Kaori:
 Kaori è in piedi davanti la finestra dell'aula A-1 e guarda il sole che brilla all'esterno. Braccia incrociate sul petto, capelli lasciati liberi di scivolare lungo la schiena e spalle rivolte all'ingresso della classe. Fra poco sarebbe iniziata la lezione di quel giorno, la prima per quella classe di giovani ninja in erba desiderosi di apprendere le basi di quel mestiere. Alcuni deshi sarebbero stati eccitati all'idea di averla in classe con loro; per loro lei è una persona famosa, ha vinto la sua categoria in un Torneo internazionale anni prima, è Consigliera e da poco è stata nominata Dainin della Foglia giungendo quindi, in parole spicciole, al vertice della sua carriera shinobistica. Gli studenti arrivano, prendono posto, chiacchierano ed alla fine la lezione ha inizio. Al giungere dell'orario Kaori ruota il suo corpo così da andare a raggiungere la porta dall'altra parte della camera e richiuderla, avviandosi successivamente davanti alla cattedra, poggiandosi al bordo della stessa con le mani e con la zona lombare. Indossa un corsetto nero con scollo a cuore a cingerle l'addome lasciando la zona delle clavicole e delle spalle scoperte e prive di reale protezione; una alta cintura in cuoio tiene su una tasca porta oggetti posta all'altezza del gluteo sinistro ed un paio di pantaloni elasticizzati neri che terminano dentro degli alti stivali ninja. Alla coscia destra ha un porta kunai e shuriken mentre attorno al collo ha legato il suo coprifronte della Foglia con la placca metallica sistemata a protezione della gola. < Buongiorno ragazzi e benvenuti all'Accademia ninja > saluta la classe con sguardo tranquillo ma con voce decisa. < Oggi, con questa prima lezione, inizierete il vostro cammino verso questo percorso intricato e complesso, una strada interamente in salita, priva di scelte semplici o facili. Oggi inizia un nuovo capitolo della vostra vita e ognuno di voi è meritevole di onore per aver deciso di prendere questa strada, oggi. > inizia così, lei, guardando la classe con sguardo sincero, serio, annuendo appena. < Come tutti ben saprete esiste una precisa gerarchia che suddivide gli shinobi in varie categorie. Alla base di questa ci sono i genin i quali sono i più giovani ed inesperti ninja appena usciti dall'accademia. Sarete voi se supererete gli esami, sostanzialmente. > inizia col dire, prendendo una piccola pausa. < Quando sarete abbastanza esperti e avrete dimostrato una buona capacità di collaborazione coi vostri compagni e una buona obbedienza ai vostri superiori, potreste divenire chuunin della Foglia, che è la seconda categoria partendo dal basso di questa piramide. > continua fermandosi e poi riprendendo. < Subito dopo ci sono gli Special Jonin, ninja particolarmente capaci da essere più forti di un chuunin ordinario ma non ancora abbastanza potenti o esperti da poter essere considerati dei Jonin. I Jonin sono praticamente al vertice della gerarchia ninja essendo la carica più alta alla quale qualcuno può aspirare nella sua carriera shinobistica. > spiega Kaori umettandosi le labbra e guardando gli studenti. < Almeno per quanto riguarda una *ordinaria* carriera ninja. Ci sono rarissimi ninja che col tempo acquisiscono una simile forza, una simile saggezza o una simile esperienza da andare oltre quelli che sono i semplici Jonin. Parliamo quindi dei Kage, a capo dei Villaggi ninja, oppure dei Sannin, dei Dainin o dei Tessai. Questi ultimi sono forze della natura dalla potenza incalcolabile, sono così potenti da poter essere quasi assimilati a degli Dei in terra e come saprete sono piuttosto rari. La nostra generazione è forse la prima a poter vantare l'esistenza di ben due di essi nello stesso momento. > chiosa la donna riferendosi all'Hasukage di Kusa Yukio Kokketsu ed al proprio marito Azrael Nara. Si ferma, a questo punto, dando modo alla classe di prendere i dovuti e opportuni appunti, cercando di dividere la sua spiegazione in argomenti precisi e ben selezionati, così da rendere per loro più schematico e semplice il tutto. [Chakra: on]

16:12 Eisuke:
 Eisuke era appena uscito di casa; i suoi genitori non lo avrebbero fatto uscire tanto facilmente, se non per portarlo in ospedale, dato il suo "problema", ma oggi era un'eccezione. Lavatosi di fretta, il giovane Senjuu si preparava al suo primo giorno in Accademia. Si era svegliato addirittura due ore prima, ma non era servito...
Riuscendo a vestirsi alla bene e meglio, con un pantalone dal color vermiglio e una candida camicetta con un gilet beige slegato. In preda al dubbio, lasciò la cravatta nell'armadio.
Dunque, incamminatosi a passo svelto, arrivò finalmente alle porte dell'Accademia di Konoha. Mentre percorreva con passo svelto la strada, si guardava intorno, con un'espressione incuriosita ed evidentemente spaesata: infatti aveva anche miseramente sbagliato corridoio.
Preda della fretta, portò le mani sui capelli, chiudendo forzatamente gli occhi; poi si calmò sospirando profondamente. Si voltò portando le mani fra le tasche dei pantaloni, ed assumendo il suo classico e paziente sorriso, capendo adesso le indicazioni nei corridoi. Finalmente arrivò in aula, dove posò lo sguardo prima sulla sensei e poi sui suoi nuovi compagni. Non sembrava far trapelare niente dal suo sguardo, solo un innocente e dolce sorriso. Incamminandosi dunque verso i banchi mediani, si sedette, incrociando lo sguardo poi con due ragazze che lo stavano fissando da qualche secondo. Agitandosi leggermente, si mise una mano sul volto, lateralmente, guardando poi la sensei, che stava per chiudere la porta dell'aula. Probabilmente Eisuke era l'ultimo arrivato e lo stavano aspettando.
Dallo sguardo attento, inizialmente ascoltò prudentemente le spiegazioni sui vari gradi Ninja. Ma stranamente, il denshi non prese alcun appunto durante la spiegazione, restando con le braccia conserte e le spalle poggiata sullo schienale del sedile.

16:26 Kaori:
 I saluti degli alunni vengono accolti con un mite cenno del capo da parte della donna che li accetta con un mezzo sorriso pacato e l'espressione cheta. La lezione comincia piuttosto tranquillamente e nessuno par avere alcuna domanda da fare: nessuna mano si leva verso l'alto alla richiesta di chiarimenti, qualcuno pare impaziente di ascoltare altre nozioni, qualcuno pare annoiato, qualcun altro invece scrive rapidamente vari appunti. Kaori, dopo una piccola pausa, si ritrova semplicemente ad annuire riprendendo il proprio discorso. < Come avete potuto capire, sostanzialmente, a decidere il grado di un ninja è l'esperienza e la loro forza, fattori che dipendono entrambi dalle battaglie e dalle missioni affrontate, dal modo in cui ognuno di loro si è comportato in ogni occasione > spiega la Dainin umettandosi le labbra, seria. < Un ninja non è solamente un guerriero votato alla protezione del proprio Villaggio. Un ninja è un soldato nelle mani del proprio Kage obbligato a seguire gli ordini che gli sono stati impartiti e che in missione non può concedersi il lusso di farsi guidare dall'istinto o dalle emozioni. Un ninja mette la propria missione prima di ogni altra cosa e, soprattutto, un ninja è un guerriero capace di sfruttare le energie più intrinseche del proprio corpo per potenziare i propri colpi. > Kaori si ferma e, dopo una piccola pausa durante la quale prende un profondo respiro, inizia ad avanzare per i banchi con le mani unite dietro la schiena, il passo misurato e sicuro. < Queste energie possono essere divise in due grandi gruppi: le energie fisiche e le energie psichiche. L'energia fisica è quella presente nelle cellule e nei muscoli del nostro corpo, si sviluppa ed evolve con l'allenamento e l'esercizio fisico e tutto ciò che tende a rafforzare il nostro organismo; l'energia psichica, invece, è determinata dalle esperienze di un soggetto, dalla disciplina e dalla sua forza di volontà. > Avanza lei per i banchi girando e rigirando in mezzo a questi, il tono cadenzato, calmo, atto a rendere ben chiaro ogni concetto scandendo bene ogni singola parola. < Queste due forze, richiamate e fuse fra loro, tendono a dar vita ad una unica nuova energia nota a tutti come chakra ovvero l'energia utilizzata da un ninja al fine di poter utilizzare le arti magiche e potenziare così i propri sensi e le proprie capacità fisiche. > Ritorna dinnanzi alla cattedra dove andrebbe a fermarsi osservando gli studenti con i suoi grandi occhi color perla. < Questo chakra scorre all'interno del nostro corpo in un suo preciso e particolare sistema di circolazione chiamato keirakukei composto da canali e vie -simile alla rete di vene e arterie di cui siamo dotati- che ripercorrono il nostro intero organismo portando il chakra in qualunque angolo del corpo. Per poter far fuoriuscire quest'energia, lungo questi canali, sono posti dei punti di fuga che prendono il nome di Tsubo. > Si ferma lasciando modo ai ragazzi di prendere i dovuti appunti e poi riprende dopo qualche attimo di silenzio. < Questi tsubo sono 361 e sono fondamentali per un corretto utilizzo del chakra. > specifica poi andando a prendere da un cassetto dietro la cattedra un plico di fotocopie che va poi distribuendo su ogni banco. Osservando il foglio si potrà notare come su di esso vi sia disegnata la figura di una persona -o meglio, la sagoma- e dentro di essa un sistema di piccoli canali che salgono e scendono per tutto il corpo interrotti qua e là da piccoli cerchi che dovrebbero rappresentare i 361 tsubo appena citati. Espira lentamente prima di schiarirsi la voce e guardare la classe una volta tornato dinnanzi la cattedra. < Fin qui è tutto chiaro? > [Chakra: on]

16:51 Eisuke:
 Segue con lo sguardo la sensei che si sta muovendo per l'aula, arrivandogli anche vicino. Però non si volta quando lo supera, volgendo lo sguardo nel vuoto. Sembra quasi non sentire più niente, perdendosi nei suoi pensieri, ed immaginandosi quelle due energie (fisica e pschica) andare a congiungersi e a convergere in un unico punto, fino a concretizzare una fusione energetica denominata come chakra. Non capisce perché stesse immaginando quelle cose, forse le aveva sentite dire da qualcuno, o forse le aveva lette in un primo momento negli appunti di quella strana ed irosa ragazza (Tobimasu), ma di certo, non sa che quelle parole stessero uscendo dalla sensei Kaori. Adesso inizia a perdersi nel discorso, sembrando palesemente distratto, fin quando la sensei non porta sui banchi le fotocopie dei punti di fuga del chakra, e tutto il loro complicato schema. Strabuzza leggermente gli occhi, notando come i punti siano collegati da delle linee che poi convergano concentricamente verso il ventre. Che si sarebbe concretizzato lì il chakra? Deve saperlo all'istante, e non esita a chiederlo d'istinto, senza neanche alzare la mano; ma quel momento era perfetto, visto che la sensei aveva appena finito di dire: "Fin qui è tutto chiaro?"
Subito, Eisuke, dalla stessa posizione iniziale, resta composto, guardandola e rubando le parole ai suoi compagni che probabilmente avrebbero potuto parlare in quel momento. < Sensei, perché i punti convergono verso il centro? Cosa avviene lì? >. Dopo la risposta, sarebbe intervenuto subito dopo: < E se l'energia psichica supera quella fisica, o viceversa? Che succede? >

17:29 Kaori:
 Alla sua richiesta circa eventuali domande o perplessità, uno studente prende la parola sorprendendo la stessa insegnante. Fino a quel momento era parso distratto, quasi assente col suo modo di fissare il vuoto davanti a sé e la totale assenza di fogli sui quali trascrivere qualche appunto. Le domande che fa, tuttavia, sono in qualche modo sensate e portano la donna a puntare sul suo volto lo sguardo sereno. < Dire che 'convergono' non è propriamente corretto in realtà, sebbene a guardar la fotocopia possa sembrare il contrario. > principia lei con voce mite, serafica. < Al centro esatto di quella sorta di spirale va divampando la "fiamma" del chakra che, una volta risvegliato, scorre lungo quei canali verso tutte le estremità del corpo. Quindi, più semplicemente, da quel centro *nasce* e si direziona poi verso l'esterno così da andare ad irrorare ogni singolo tsubo presente sul resto del corpo. > Riassume alla fine, con parole povere, la spiegazione appena data al deshi, andando poco dopo a spostarsi verso la seconda domanda. < Le due energie non devono necessariamente equivalersi: la cosa importante è che si fondano, quindi sostanzialmente non succede nulla se l'una prevale sull'altra. > replica, serena, sorridendo al giovane con il suo solito temperamento tranquillo e misurato. Nessun'altra domanda vien posta dagli allievi vicini e la Dainin s'appresta quindi a proseguire con la spiegazione. < Dunque. Stavamo parlando del chakra. > riprende il discorso a voce più alta e decisa. < Il nostro chakra è suscettibile di alcune alterazioni dette elementali che permettono dunque una maggior affinità con, appunto, gli elementi della natura. Il chakra all'interno del nostro corpo può essere di tipo futon (vento), suiton (acqua), katon (fuoco), raiton (fulmine) e doton (terra). Ogni elemento è più forte e più debole di un altro e questo concetto è facilmente riassumibile in questo schemino che potete copiare dalla lavagna. > Si dirige, lei, verso la tavola nera appesa alla parete accanto alla cattedra e vi si posiziona davanti. Afferrato un gessetto va a comporre una sorta di schema fatto di cinque sfere e cinque relative frecce che si susseguono in cerchio. All'interno di ogni sfera è scritto un elemento fino a comporre un diagramma che reca quest'ordine: acqua > fuoco > aria > fulmine > terra > acqua. Finito lo schema la sensei torna a fermarsi dinnanzi la cattedra poggiando ambo i palmi sui bordi della tavola alle sue spalle come sostegno. Lascia che la classe copi lo schema e, quando vede ogni matita o penna smettere di scrivere, riprende il discorso. < E' possibile possedere più affinità elementali all'interno del corpo e talvolta è possibile riuscire a fondere questi diversi tipi di energia per generarne di nuovi. Per esempio l'unione fra il chakra di tipo doton e il chakra di tipo suiton può dar vita al mokuton, ovvero l'arte del legno. > Si ferma prendendo una piccola pausa, lasciando modo ai ragazzi di porre eventuali domande in caso di piccole imprecisioni o curiosità. < Ad ogni modo abbiamo parlato del chakra, di cosa è, dove si trova, da cosa è composto e delle sue caratteristiche e possibili varianti ma... com'è che, concretamente, esso viene creato? > domanda Kaori prendendo un piccolo attimo di pausa e guardando la classe con estrema calma. < Il procedimento attraverso il quale queste forze -quella fisica e quella psichica- vengono fuse prende il nome di Richiamo o Impasto del chakra > Detto questo la Hyuga osserva la classe intera con fare serio e sicuro andando a disimpastare il proprio chakra per poter spiegare passo passo quell'esercizio ai ragazzi, eseguendolo assieme a loro. < Unite le mani al petto in questo modo > e nel dirlo va ad unire le mani all'altezza del plesso solare a comporre il sigillo della Capra, con la man destra a poggiarsi sopra la sinistra, gli anulari e i mignoli di ambo le mani piegati verso il palmo, quelli della destra al di sopra di quelli della sinistra. Ambo gli indici e i medi vengono invece tenuti tesi verso l'alto, assieme ai pollici. < E poi concentratevi. Estraniate qualsiasi distrazione dalla mente e cercate di figurare la sagoma di un corpo umano nella vostra testa. Dovete raccogliere le energie fisiche e psichiche radunandole in due punti di questa sagoma: l'energia spirituale solitamente viene raccolta all'altezza della testa mentre quella fisica all'altezza dell'addome. Per aiutarvi a visualizzarle potete dare dei colori a questi flussi di forza, solitamente vengono usati il celeste e il rosso, ma è piuttosto indicativo. > si stringe appena nelle spalle. < A questo punto dovete far scorrere queste energie verso il plesso solare > e a quel dire va indicando con la propria destrorsa un punto del proprio corpo corrispondente alla cosiddetta "bocca dello stomaco". Mentre spiega il procedimento va ad eseguirlo a sua volta. Con il sigillo della Capra composto, la Hyuga va concentrandosi sul proprio corpo per poi andare a richiamare all'altezza della testa le energie psichiche presenti nel suo organismo. La forza derivante dalla sua esperienza, dai suoi ricordi, dai suoi studi, dalla sua volontà. Le radunerebbe in un unico punto ben preciso e poi eseguirebbe la stessa cosa con le energie fisiche all'altezza del ventre. Le riunirebbe in un unico punto raccogliendole dai muscoli, dalle ossa, dai tessuti, andando a convogliare il tutto in un'unica sorta di sfera figurata. < per poi cercare di mescolarle fra loro come in un vortice fino a dare il via alla fusione che alla fine farà risvegliare il vostro chakra. > termina con un leggero respiro. A quel punto andrebbe a smuovere queste energie in un moto rispettivamente discendente ed ascendente che le porti ad incontrarsi ed unirsi all'altezza del plesso solare ove ancora risiederebbero le mani unite nel sigillo della Capra. Qui andrebbe a far polimerizzare le due sfere d'energia in un vortice sempre più rapido che ben presto diverrebbe un'unica grande fonte di energia azzurra. Scioglierebbe il sigillo prima di riprendere la parola. < Se è tutto chiaro provate pure a procedere, se ci sarete riusciti ve ne accorgerete immediatamente. > [//OFF: Per provare ad impastare il chakra o eseguire una tecnica o compiere qualsiasi azione, è bene ricordare che bisogna SEMPRE scrivere l'azione del personaggio al condizionale. "tenterebbe di, andrebbe a, proverebbe, mescolerebbe, raccoglierebbe etc." di modo tale da non risultare autoconclusivi e lasciare al fato/sensei la possibilità di dare l'esito dell' esercizio :3 Alla fine dell'azione ricorda, inoltre, di indicare in un tag -ovvero fra parentesi quadre- la dicitura "Tentativo Impasto Chakra" e i quarti di turno necessari per eseguirla, in questo caso -per te, 4/4.] [chakra off] [Tentativo Impasto Chakra 1/4]

18:01 Eisuke:
 Annuisce in modo serio e pacato, comprendendo bene la spiegazione alle proprie domande. Sembrava proprio come se lo era immaginato: quel punto avrebbe dovuto ospitare il chakra. In seguito riesce ad ascoltare fino alle alterazioni elementali del chakra, comprendendo punti di forza e di debolezza con la semplice logica, perdendosi nuovamente alcune parole. Porta lo sguardo distratto verso la lavagna, vedendo la sensei trascrivere e raffigurare i cinque elementi. Annuisce nuovamentre tra sé, come aveva appunto presupposto prima, immaginandosi tale schema in modo molto simile. Ma adesso una domanda sorge spontanea: "Com'è possibile avere affinità elementali? È una cosa innata? Si acquisisce con l'esercizio?" Ma all'improvviso sembra sbloccare la propria distrazione non appena sente l'elemento del legno. Curioso, Eisuke prende nuovamente parola chiedendo con tono interrogativo i pensieri poc'anzi descritti: < Nasciamo con affinità elementali o si acquisiscono con l'esercizio? > . Dopo la risposta, Eisuke si concentra nuovamente, sentendo la curiosa domanda della sensei. In effetti, si chiede come fosse possibile concretizzare il chakra: d'altronde era una domanda lecita. Prova ad immaginarsi una risposta plausibile, ma Kaori stessa risponde prima. Distacca le spalle dallo schienale, avendo colto la curiosità del giovane deshi. Attenziona particolarmente i movimenti della Dainin, andando ad eseguire gli stessi. Dunque Eisuke va' a congiungere le mani vicino al petto, cercando di emulare il sigillo della Capra, formandolo in maniera leggermente errata: la posizione dei pollici e dei mignoli è dislocata di qualche centimetro verso destra. Ascoltando le gentili parole della sensei, riesce anche a calmarsi; inspira ed espira profondamente, chiudendo gli occhi. Poi andrebbe a raccogliere i due enti energetici, ma non distinguendoli, fino a farli ricongiungere verso il ventre, ma il gesto non era esattamente preciso, mancando la bocca dello stomaco di qualche centrimetro verso sinistra. Difatti, Eisuke non riesce a risvegliare il proprio chakra. Passa qualche secondo e non avviene ancora niente: stringe gli occhi, incurvando la schiena. Ma così facendo perde anche il controllo del respiro, e di conseguenza la concentrazione.
[Tentativo Impasto Chakra 4/4]

18:17 Kaori:
 Lo stesso ragazzo di poco prima pone una nuova domanda andando a catturare una volta ancora l'attenzione della donna. Questa, arrestando il proprio discorso, si sofferma ad osservare il giovane ascoltando il suo dire e quindi riprende. < Solitamente ognuno di noi è affine ad un determinato elemento fin dalla nascita. Una volta divenuti genin un sensei affianca i neo ninja per permettere loro di scoprire la loro prima e principale affinità del chakra. Con l'esperienza, lo studio e la pratica è possibile anche arrivare ad avere ulteriori affinità e sfruttarne i poteri, ma non tutti arrivano a gestirne più di uno o due. > chiosa la donna cercando d'essere quanto più esaustiva possibile nella sua spiegazione. Quindi prosegue nella sua lezione fino a quando non va ad indicare all'intera classe il primo esercizio di quel giorno. Non appena dà il via agli studenti, s'affretta a richiamare a sé la propria innata componendo il sigillo della Tigre all'altezza del petto. Andando a ricercare dentro di sé il flusso di chakra che ora vivo scorre lungo tutto il corpo, andrebbe a percepire il suo corso entrando con esso in comunione. Lo avvertirebbe scorrere lungo il keirakukei e ne prenderebbe il controllo concentrando una certa quantità di energia all'altezza del volto, più precisamente negli occhi. Andrebbe a convogliare una maggiore dose di chakra nei bulbi nutrendo il gene Hyuga presente fino a risvegliare l'antico potere del Byakugan. Se vi fosse riuscita, difatti, le vene ai lati degli occhi andrebbero a gonfiarsi fino a divenire visibili ad occhio nudo, spesse ed in rilievo sottopelle. La visione non sarebbe gradevole, quasi inquietante, ma sicuramente tipica e ben nota per i ninja di Konoha. Grazie a tale esercizio Kaori sarebbe ora capace di osservare ad occhio nudo la pratica dei suoi studenti. A testa alta e con sguardo serio, lascia scivolare la propria attenzione su ognuno dei deshi davanti a sé notando come alcuni riescano al primo tentativo a risvegliare la cerulea fiammella tanto ricercata, mentre altri necessitano di maggior tempo a disposizione. Il deshi che aveva posto quelle varie domande, non riesce nel suo fare, portando la donna ad avvicinarsi al suo banco con passo lento e misurato. < Non avere fretta. > chiosa calma con le labbra appena incurvate in un sorriso incoraggiante. < Il sigillo è un po' impreciso. Guarda bene. Poni le mani in questo modo. > replica andando a mostrargli ora da vicino l'esatta composizione del sigillo della Capra. < Respira lentamente, concentrati solo su te stesso. Fai tutto un passo per volta. Prima soffermati sulle energie psichiche e raccoglile all'altezza della fronte, poi quelle fisiche al ventre. Quando saranno tutte compattate in quei due punti spingile l'una verso l'altra all'altezza del plesso solare e mescolale. > Lenta in quel dire, cadenza bene le parole così da non ammassare troppe informazioni tutte assieme. < Prenditi il tempo che ti serve. Riprova. > lo incoraggia, pacata, prima di tacere in quieta attesa del suo nuovo tentativo. [ Tentativo Byakugan IV ]

18:48 Eisuke:
 Sentendo le parole pacate della sensei, riesce a tranquillizzarsi, sospirando adesso più incoraggiato. Tenterebbe dunque di aggiustare la posizione delle mani, correggendo il sigillo della Capra: riallinea quindi i pollici e i mignoli. Riprende a concentrarsi, chiudendo gli occhi, ma all'improvviso entra in scena la seconda personalità di Eisuke: il sociopatico iperattivo prende possesso delle funzioni psico-fisiche del deshi, dimostrando la sua regale puntigliosità con un sorriso estremamente altezzoso. L'atteggiamento adesso lascia trasparire un'espressione cinica. Tant'è che gli insegnamenti di Kaori li considera solo come semplici consigli fini solamente a se stesso, dimostrando una psicoligia enormemente egoistica. Lascia finire di parlare la sensei, alzandosi ma con gli occhi aperti; si posizionerebbe molto vicino al suo sguardo. Adesso andrebbe a soffermarsi sulla sfera psichica, raccogliendo quell'energia all'altezza della corteccia prefrontale. Mentre l'energia fisica all'altezza del ventre. In pochi istanti esse si compatterebbero, dimostrando l'abile capacità pratica dell'insolita e contrapposta personalità. Una volta compattate, cercherebbe di congiungerle all'altezza del plesso solare, come se fossero due poli magnetici che si attraggono a vicenda, fino a concludersi in quel punto e a fondersi. In questo modo tenterebbe di eseguire il richiamo del chakra. < Come le sembra...? > Direbbe con un atteggiamento insensibile, che dimostra una fortissima autostima. [Tentativo Impasto Chakra 4/4]

18:49 Eisuke:
 [EDIT] psicologia*

18:58 Kaori:
 Il ragazzo, quasi animato da una sorta di desiderio di rivalsa, si alza per tentare nuovamente l'esercizio andando, nel giro di un po' più di tempo, a risvegliare il proprio chakra. La fiammella cerulea divampa un po' incerta inizialmente, come un motore affaticato che non ha sufficiente energia ma che dopo poco trova la giusta spinta per funzionare.[//OFF: Ora che il tuo chakra è stato impastato, ad ogni azione dovrai mettere il tag "Chakra 10/10" e scalare via via i costi delle tecniche che andrai ad utilizzare, quando necessario. ] Assieme a lui anche gli altri deshi tentano nuovamente l'impasto e, nel giro di vari minuti, tutti riescono nel loro esercizio grazie anche alle indicazioni della donna che, di volta in volta, va aiutando tutti quelli che hanno bisogno d'aiuto. Un brusio eccitato si leva nella classe quando tutti impastano il loro chakra e la Dainin si ritrova a dover battere un paio di volte le mani per richiamare il silenzio e vedere i deshi sciogliere infine il sigillo della Capra ora inutile. < Ora. Durante l'impasto vi ho chiesto di unire le mani al petto in questo modo > prosegue lei nella spiegazione andando a ripetere il sigillo della Capra con le mani. < Perchè? Perchè questo è un sigillo: più precisamente il sigillo della Capra. > spiega fermandosi un istante per poi ricominciare. < Ne esistono dodici e corrispondono ai dodici segni zodiacali: capra, ratto, tigre, coniglio, cinghiale, bufalo, cane, gallo, cavallo, serpente, scimmia e drago. > Li elenca uno alla volta andando a comporli con le mani, lentamente, ad ogni parola pronunciata così da mostrare ai ragazzi ogni singolo sigillo con chiarezza. < Essi vengono composti in varie sequenze al fine di attivare alcune tecniche che imparerete più avanti nel vostro percorso accademico e devono essere formati all'INIZIO di qualsiasi procedura vogliate attuare. > specifica rimarcando quelle ultime parole con decisione, andando poi ad estrarre da un cassetto un blocco di fogli che va a riporre sulla scrivania. < Su questi fogli c'è uno schema su cui sono rappresentati tutti i vari sigilli con la relativa posizione delle mani; studiate come si deve a casa e memorizzateli tutti. > aggiunge rivolta alla classe mentre passa nuovamente di banco in banco per lasciare su ciascuno di essi uno di quei fogli. [ Byakugan IV ]

19:12 Eisuke:
 Ascoltando molto attentamente la spiegazione dei sigilli, osserva i movimenti, memorizzandoli con estrema precisione autonomamente. Adesso Eisuke non è più distratto e disconnesso dalla situazione intorno a sé. Riproduce mentalmente i dodici sigilli, in ordine di visione: capra, ratto, tigre, coniglio, cinghiale, bufalo, cane, gallo, cavallo, serpente, scimmia, drago. Il processo dura istanti di secondo, nei quali Eisuke vede tali sigilli corrispondenti al loro segno zodiacale, riconoscendoli automaticamente. In quell'arco di tempo ne studia le caratteristiche, fino a che non si sente sicuro. I movimenti della sensei erano davvero molto veloci, anche se cercava di andare lentamente per farli vedere, ma in quegli istanti riuscì ad identificarli nel suo complesso processo mentale. Poi comprende quale fosse il fine di tali segni: quello di eseguire le tecniche. Tornerebbe seduto, durante la spiegazione, ma non appena gli viene presentato il foglio davanti, percepisce tale gesto quasi come un insulto, che non può che non biasimare. Alzerebbe lo sguardo verso la sensei: < Non penso mi servirà... > dice con un atteggiamento fortemente altezzoso, rivolgendosi ovviamente al riguardo della scheda. < Perché invece non mi insegna qualche tecnica? > direbbe come se fosse completamente solo in classe. Probabilmente in quel momento si sarebbe fatto odiare dai suoi compagni, che non si sarebbero aspettati quelle parole da un personaggio come Eisuke; il sorriso adesso sembra camuffato in un gesto sconsiderato e privo di pudore. [ Chakra 10/10]

19:34 Kaori:
 Una volta fatta calmare la classe dall'euforia del primo Risveglio del chakra Kaori prosegue con la spiegazione dei sigilli ninja ritrovandosi a fare i conti con una inaspettata reazione da parte del ragazzo fino a quel momento apparentemente distratto. Le sue parole fanno calare un gelido silenzio in aula portando i compagni a fissarlo sgomenti come se fosse ammattito. Kaori, dal canto suo, ne scruta il volto senza minimamente scomporsi, limitandosi a sollevare lieve il sopracciglio sinistro in una espressione vagamente sorpresa. < Un tono decisamente sprezzante per qualcuno che è a stento riuscito ad impastare il proprio chakra. > Il tono non si alza, la voce non si fa tagliente, permane candida come se stesse ponendo sotto lo sguardo di tutti una osservazione banalissima. < Contieni l'impazienza e presta attenzione. > riprende poco dopo prima di passare alla parte più corposa della lezione. < Il chakra viene utilizzato per permettere ad un ninja di sfruttare a pieno potenziale tutte le arti tipiche del cammino ninja .> ..< Le arti ninja sono tantissime e non tutti arrivano a conoscerne molte nel loro percorso. Tuttavia ve ne sono alcune basilari che conoscono quasi tutti. L'arte magica, ovvero il ninjutsu, l'arte marziale, ovvero il taijutsu, l'arte illusoria, ovvero il genjutsu e l'arte delle armi che sarebbe l'houjutsu. Il chakra può permettere alle arti magiche di venir lanciate, ai vostri pugni o calci di essere più rapidi o potenti ed alle illusioni di venir realizzate. Potete persino infondere il chakra nelle vostre armi così da modificarne l'essenza stessa oppure... potete utilizzarlo per nasconderle all'interno di fuuda come questi. > Detto questo la Hyuga, ferma davanti la cattedra, va estraendo dalla tasca porta oggetti legata alla cintura un semplice fuda con su inciso il kanji "confinamento" e lo mostra alla classe estraendo poi, con l'altra mano, un kunai dal proprio porta kunai e shuriken legato alla coscia. < Il processo attraverso il quale le armi -o altri oggetti- vengono nascosti all'interno di questi fuuda prende il nome di Fuuinjutsu che sarebbe l'arte di confinamento la quale si avvale dell'utilizzo di sigilli particolari. > si ferma un istante lasciando modo ai ragazzi di memorizzare ogni informazione nella propria mente. < Per il momento non potrete sigillare oggetti più lunghi di... un metro direi e non più pesanti di trenta kg. Ma, cosa fondamentale, potrete sigillare solamente oggetti solidi. Niente liquidi, niente esseri viventi. > puntualizza Kaori alzando un indice affusolato verso l'alto. < Per immettere un oggetto all'interno di un fuuda bisognerà porre le vostre mani una sull'oggetto da confinare e l'altra sul kanji posto sul fuuda per poi far fuoriuscire un po' del vostro chakra per infonderlo all'interno di entrambi creando una sorta di collegamento fra i due col vostro stesso chakra ed il vostro corpo. A quel punto il fuuda ed il kanji compiranno il resto e l'oggetto verrà sigillato all'interno del sigillo grazie al canale che avrete creato con la vostra energia. > spiega la ninja andando, mentre spiega, a porre una mano sul kunai e l'altra sul fuuda accanto, mostrando a tutta la classe il piccolo trucchetto reggendo i due oggetti sopra citati uno in una mano e l'altro nell'altra. Andrebbe a far fluire una piccola quantità di chakra lungo ambo le braccia portandola a giungere fino alle mani dove, tramite gli tsubo ivi posti, andrebbe a venir spinta e immessa all'interno sia del kunai che del fuda, lasciando la stessa Kaori ed il proprio chakra come collegamento fra i due oggetti. Una nuvoletta di fumo e 'puff', il kunai andrebbe a sparire. < Per poter tirare fuori l'oggetto sigillato, invece, basterà infondere metà del chakra usato per sigillarlo nel fuuda ed esso tornerà nelle vostre mani. > aggiunge poco dopo andando a convogliare una minima quantità di chakra all'interno del fuuda lasciando così che da esso fuoriesca nuovamente il kunai. < Come avete visto non tutte le tecniche richiedono l'utilizzo dei sigilli.> riprende la Hyuga andando ad osservare la classe < Può capitare per esempio, durante le vostre missioni, che veniate catturati e legati in caso di errori o mancanze nelle vostre difese, ma questo non deve necessariamente significare che siate finiti. In realtà il modo per liberarvi è piuttosto semplice. > Lo sguardo scivola sui volti attenti degli allievi presenti, il Byakugan osserva le fiamme cerulee del loro chakra risplendere nel loro corpo. < Se accumulate il chakra nei polsi potrete renderli più forti e resistenti così da poter spezzare la corda senza ferirvi e liberarvi, per esempio distanziando i polsi così da rompere ciò che vi sta bloccando. Oppure potrete utilizzare il vostro chakra per rendere le vostre mani più scivolose e farle sgusciare via dalla morsa della corda. > Prosegue la sensei prendendo una nuova pausa, lo sguardo a scivolare lento su tutta la classe per scrutare i volti degli studenti presenti. < Ancora. In qualità di ninja, imparerete anche a muovervi in maniera silenziosa e attenta così da potervi muovere senza fare eccessivamente rumore e poter quindi, eventualmente, tentare di confondere i vostri avversari dissimulando la vostra presenza. E' bene che ricordiate sempre, però, quando cercherete di nascondervi, che anche il nascondervi non vi garantisce un nascondiglio sicuro; rumori e odori potrebbero tradirvi in qualunque momento. Essi saranno sempre con voi ad indicare la vostra presenza per chi sarà abbastanza forte o allenato da riuscire a cogliere certi dettagli. Saper mascherare il proprio odore può essere vitale in certe occasioni, allenarsi ad essere silenziosi e furtivi può salvarvi da situazioni pericolose. > spiega la Hyuga guardando tutti gli studenti. < Concentrandovi potete cercare di avvertire eventuali presenze attorno a voi. Potete riuscire ad intuire se c'è qualcuno e vagamente dove si trovi grazie anche all'influsso che il chakra ha sui vostri sensi. >.Solo a quel punto la Hyuga va ad aggirare la cattedra per estrarre da un cassetto un pezzo di corda, un fuda ed un kunai. Sollevando lo sguardo lo porta sull'irriverente deshi di poco prima poggiando i palmi delle mani sulla cattedra, sui bordi della tavola più vicini a sé, facendo su questi appoggio. < Tu. > chiosa guardandolo dritto negli occhi, il tono serafico. < Volevi imparare qualche tecnica? Bene. Vieni qui e scegli su cosa vuoi esercitarti. Se confinare il kunai in questo fuuda o se liberarti dalla corda che eventualmente legherò attorno ai tuoi polsi. Vediamo che sai fare. > chiosa la donna andando ad invitare l'altro a raggiungerla davanti alla cattedra. Qui, a seconda di quello che il ragazzo avesse scelto, sarebbe andata a legargli i polsi con la corda oppure ad attendere, semplicemente, ch'egli vada a far pratica con il Fuuinjutsu. [ Byakugan IV ] [//OFF: A seconda di quello che desideri fare questi sono i tag da inserire:  "Tentativo Scioglimento dei Nodi" se vuoi liberarti dalle corde. (La tecnica non consuma chakra ed è Istantanea cioè occupa 2/4 di turno.) Oppure: "Tentativo confinamento kunai" / "Tentativo Estrazione kunai" per confinare/estrarre il kunai dal fuuda. (Il confinamento occupa 1/4 di turno, l'estrazione di un oggetto dal fuda è un'azione gratuita, occupa quindi 0/4 di turno. Il costo minimo per confinare è di 1 punto chakra il che vuol dire che per estrarre l'oggetto dovrai poi spendere 0.5 punti chakra.) | In entrambi i casi fai una bella descrizione del movimento che il chakra fa nel corpo, dove viene addensato e per fare cosa. :3 ]

Prima lezione mai completata.
Chiusa dopo mesi di assenza del pg in questione.