Ti Accompagno a Casa!!

Free

0
0
con Norita, Rin

22:23 Rin:
  [Strada] Anche questa giornata sta finendo, e, con il cielo libero dalle nuvole, è visibile lo spicchio di luna calante alto nel cielo. C'è una leggera brezza che soffia nelle strade, adesso che il sole non c'è, si soffre meno il caldo di quest'estate che sta ormai per giungere al termine. Dopo il mitico incontro di questa mattina con l'Hokage in persona - ancora, a pensarci, salta di gioia - è tornata a casa, ha pranzato, e ha iniziato a fare le sue commissioni. Una volte finite, si è ritrovata ad accettare l'invito a cena di un'anziana amica di famiglia, e adesso, deve rincasare. Quando si chiude la porta alle spalle, una volta ringraziata e salutata la donna, si guarda intorno con fare perplesso, e inizia ad incamminarsi. Si presenta, a chi dovesse vederla, come una ragazzina, tale è, dimostrando non più di quattordici anni, quali ha. Indossa una giacca rossa, larga, con la cerniera chiusa fino allo sterno, e un paio di striscie nere che scendono lungo le maniche. Queste, sono tirate quasi fino ai gomiti, mentre a fasciarle le gambe sono un paio di pantaloni di tuta, neri, per finire con dei sandali semplici. Si intravede, sotto la giacca, una canotta bianca e nera a strisce, e a parte tutto ciò, non indossa articoli di bigiotteria, né possiede tratti particolari. I capelli, corti, sono di un marrone scuro, in contrasto con la pelle chiara, e le circondano il viso dai tratti morbidi. Nel camminare con le mani affondate nelle tasche, lo sguardo si sposta da un'angolo all'altro, vigile, e si potrebbe quasi dire che è questo a caratterizzarla. Le iridi sono scure - a non farci caso, si potrebbe pensare siano colorate di nero, ma è prestando attenzione che si nota il grigio intenso che indossano. Il grigio delle tempeste. <Non c'è davvero nessuno in giro...> un mormorio basso, seguito da un sospiro. Speriamo che riesca a trovare casa senza troppi intoppi.

22:38 Norita:
 ecco un altra notte in quel di Konoha e di nuovo il nostro Genin è sveglio ma questa volta non per allenarsi, avrebbe voluto dormire, ma un pensiero lo tiene sveglio e non riesce a dare un senso alle cose avvenute in questi giorni, il giovane Genin dagli occhi di perla ne ha passate tante tra alti molto alti, bassi e molto bassi, una settimana intensa insomma, ma tant'è e non può farci nulla, la sua testa però è occupata principalmente da un pensiero la notte di mercoledì in quella serà sono successe tante di quelle cose che elencarle tutte è molto complicato e per riordinare le idee e metabolizzare i fatti di quella notte estrae un oggetto dalla giacca un Ocarina, e inizia a suonarla, emettendo note dolci e melodiose con quel tono vibrante tipico degli strumenti a fiato, a maggior ragione perchè il ragazzo si mette animo e sentimento in quelle note, generando una melodia si dolce e melodiosa ma anche nostalgica, e sta li seduto su una panchina mentre suona chi lo guarda può notare che indossa un Completo Bianco perla con dei sovragambe verde militare, sandali ninja dello stesso colore e non ha equipaggiamento con se, solo un cordino nero che gli avvolge il collo nascondendosi nella giacca la sua ocarina per l'appunto e solamente 5 fuuda che all'interno dei quali sono sigillati 5 Kinai con Bombe carta sensore avvolte nell'impugnatura, i capelli invece sono lunghi fin oltre il sedere anche se di poco, e legati sul terminale a 30cm dalle punte, e cosi seduto su quella panchina lui suona arrivando a chiudere gli occhi a causa del coinvolgimento dato dalla musica [Chakra OFF][Equip: 5 Fuuda Con kunai in cui è stata avvolta una carta bomba sensore nell'impugnatura]

23:00 Rin:
  [Strada] Camminare per le strade da sola le capita spesso - essere sola, in generale, è prassi -, camminare da sola la sera un po' meno, ma anche questo è capitato un paio di volte. Non che abbia paura, insomma, o per lo meno non lo da a vedere: la strada per casa è lunga, ma se l'è sempre cavata, non dovrebbero esserci particolari problemi sta volta. E' camminando con calma che sente, in lontananza, il suono di una melodia ancora indefinita. Diventa, man mano avanza, sempre più definita, tanto da riuscire a seguirne il ritmo. Il lineamenti del viso si rilassano nel notare in lontananza la figura del ragazzo, ed è proprio su di lui che adesso posa l'attenzione, oltre che lo sguardo. Trasportata anche lei dalla musica,si rende conto di essere arrivata ad ormai qualche passo di distanza da Norita, il quale adesso osserva, con un sorrisetto morbido a dipingere il proprio viso. Ne nota l'abbigliamento, si sofferma in particolar modo dello strumento che sta suonando, e il capo si china mentre ascolta serena, quasi come se la fretta di poco fa fosse stata trascinata via dal flusso della musica. Solo e soltanto quando l'altro cesserà di suonare - non intende assolutamente interromperlo, visto quanto è preso nel farlo - gli rivolgerebbe un sorriso cordiale <Era molto bella... la canzone dico> ondeggia sul posto, lentamente <L'hai scritta tu?> la domanda glie la rivolge con la stessa gentilezza che le illumina il viso, gli occhioni scuri densi della malinconia che l'altro, fino a poco fa, faceva vibrare nell'aria - come se fosse davvero riuscito a trasmetterla. E' un attimo, lo sguardo per caso si sposta e cade sul coprifronte che lui indossa. Adesso, è con profonda ammirazione che si rivolge nuovamente allo shinobi <Sugoooooi> e che ci possiamo fare, è prassi anche questo - si suppone che sia l'unico aggettivo che conosca. E' con un gesto misurato del capo che fa cenno a ciò a cui si riferisce <Riesci a esercitarti nella musica nonostante gli allenamenti e le missioni?> piccola pausa <Deve piacerti davvero tanto la musica allora> e sincera, sorride.

23:14 Norita:
 occhi chiusi e continua a suonare continuando a far vibrare nell'aria quella melodia pertando a compimento quell'ispirazione momentanea data dai propri pensieri e poi riapre gli occhi rilassando la bocca estraendo così lo strumento ripulisce il boccaglio e ripone l'ocarina sotto la giacca in una apposita fondina e sente la ragazzina che gli fa i complimenti e risponde <Grazie in realtà è la prima volta che suono fuori casa ma stanotte non riuscivo a dormire quindi ho pensato di portarla con me e provare a suonare qualcosa> poi chiede se l'abbia scritta lui quella melodia e dice <in realtà io non ho mai scritto nulla mi lascio trasportare dalle emozioni generale dal flusso dei miei pensieri> sorride guardandola mentre la ragazzina può ora notare il proprio coprifronte tenuto con la placchetta metallica in bella vista tenuta lucida e ben curata su una fascia elastina tenuta sotto i capelli e dice <in realtà non ho molto tempo per far pratica, però quando ho un momento libero mi piace mettermi lì a improvvisare qualcosa> poi la guarda meglio in viso e nota tratti infantili non più di 14 anni a occhio e dice guardandola <e dimmi ragazzina tu che ci fai qui da sola a quest'ora ???> chiede guardandosi attorno cercando di vedere anima viva [Chakra OFF][Equip: 5 Fuuda Con kunai in cui è stata avvolta una carta bomba sensore nell'impugnatura]

23:34 Rin:
  [Strada] Tenta di, sempre se l'altro lo permettesse, tenere il proprio sguardo fisso su quello altrui, sempre in maniera cordiale. Squadrare le persone, sa bene, è maleducato - sarà per questo che solamente in secondo luogo ha notato il coprifronte. Adesso, che il ragazzo ha smesso di suonare, nota gli occhi perla a caratterizzarlo, ed è con un leggero inclinarsi del capo che lo riconosce come membro del Clan Hyuga - che conosca Kizuko? E' una possibilità - anche se non certa; lei, del proprio Clan, mica conosce tutti. Lo ascolta parlare, senza cambiare movenze né modo di rapportarsi, e soltanto quando finisce il suo dire risponde <Anche mio padre suonava l'ocarina... ma era spesso impegnato, quindi trascriveva le note e mi suonava i brani quando poteva> sarà perché la musica è nota unire la gente, è con tono disteso che gli rivela un po' di sé, le mani che adesso escono dalle tasche - che anche questo sarebbe un gesto maleducato durante una conversazione. Ascolta anche il suo successivo dire, quindi dice <E' un peccato che non suoni spesso in giro> quindi si stringe nelle spalle <Se sei bravo a fare qualcosa, è una bella sensazione poterlo fare per gli altri> come è capitato adesso, che inaspettatamente si è ritrovata ad ascoltarlo, finendo un po' per rivivere dei ricordi lontani. Poi, ridacchia, e la mancina si posa sulla nuca, tra le ciocche scure, in un gesto impacciato. <Ho fatto tardi nello svolgere delle commissioni, quindi mi sono trattenuta a cena fuori, e adesso stavo tornando a casa> spiega semplicemente, come lo è il fatto stesso, quindi lascerebbe nuovamente che il braccio si distenda lungo il fianco. <Mi chiamo Rin, comunque> l'altro potrà ben notare come le labbra non perdono mai quella parvenza di sorriso, va solo a diminuire in certi momenti, e ad accentuarsi in altri - come succede ora. Gli rivolge un leggero inchino, quindi, degno dell'educazione che, quanto il colore degli occhi, la caratterizza <E' un piacere conoscerti>

23:46 Rin:
  [Strada] [EDIT] <Mi chiamo Rin, comunque. Rin Senjuu>

23:52 Norita:
 la lascia parlare annuendo e quando lei parla del padre nota un particolare ne parla al passato, quindi o è morto o ha abbandonato la sua famiglia, o magari i motivi sono altri non lo sa ma comunque non è che sia così determinante in quel momento e dice <vedi le coincidenze> ridacchia brevemente per poi continuare verso rin e dice <io non posso permettermi di segnare le note semplicemente perchè non saprei come farlo, non sono mica un musicista> sorride guardandola <anche se mi rendo conto che la musica per un Ninja possa essere molto simile concettualmente ai Ninjutsu> dice guardandola poi lei gli dice che fare qualcosa per gli altri quando si è bravi a farla è una bella sensazione e dice <si è vero, è una bella sensazione, l'aiutare gli altri da questa sensazione> sorride guardandola e dice <è per questo che sono diventato un Ninja per Proteggere le persone a cui voglio bene e per esteso tutto il villaggio, ma non sempre è facile> dice guardandola e spiega perchè è lì a quell'ora e annuisce comprensivo e alla sua presentazione dice <io sono Norita Hyuga> non lo fa mai ma la ragazzina si presenta mettendo in mostra il proprio clan e allora si adegua anche lui e sorride dicendo <Senjuu ehhh> breve pausa guardandola e dice <sai conosco una ragazza del tuo stesso clan si chiama Tenshi e siamo amici da tantissimo tempo, e sai è una genin anche lei> sorride guardandola <comunque il piacere è mio Rin> sorride guardandola e picchiettando sulla panchina dice <mi faresti un pò di compagnia..???> chiede guardandola

00:10 Rin:
  [Strada] Ridacchia piano <E' vero, non sembra facile scrivere le note> ammette. Dopotutto mica si può improvvisare. Ed è vero, il verbo al passato se l'è lasciato sfuggire - ma magari anche no, c'avrà fatto l'abitudine. Viene naturale parlare di qualcuno al passato quando nel presente non c'è più, qualsiasi siano le motivazioni. Annuisce, poi, quando si parla della sensazione positiva nell'aiutare gli altri. L'ammirazione che gli rivolge nel guardarlo aumenta, quando le rivela che è uno dei motivi per cui indossa il coprifronte, ossia proteggere ed aiutare gli altri. Si incupisce quasi, o così sembra, quando lo Hyuga allude a quanto non sia sempre facile aiutare gli altri - ma scaccia subito via il pensiero, il sorriso che si accentua ancora di più <Certo che sembri davvero un bravo ragazzo, Norita-san> dice, sincera, nell'unire le mani dietro la schiena. Adesso però, tutto si aspettava, tranne che l'altro le dicesse di conoscere un membro del suo Clan - una certa Tenshi, che a quanto pare è anche una Genin - e l'espressione cambierebbe repentinamente, le labbra che si schiudono e gli occhi che vanno a sgranarsi. Sembra ragionarci a lungo, a riguardo, e soltanto dopo essersi presa questi attimi di silenzio tornerebbe a parlare. <Questa Tenshi di cui parli...> inizia, cautamente <...per caso, ha i capelli rosa?> e glie lo domanda con una certa insistenza nello sguardo - perché di questa informazione ne ha bisogno, glie lo si legge in viso. All'invito altrui di sedersi a fargli compagnia, poi, annuisce con cordialità, anche se ancora pensierosa riguardo l'argomento preso precedentemente. Mettere in mostra il proprio Clan è qualcosa che non fa spesso, quest'oggi le è venuto naturale farlo dopo l'incontro con l'Hokage - sentirla elogiare il proprio Clan in quel modo l'ha resa ancora più orgogliosa di farne parte più di quanto già non lo fosse. Andrebbe, quindi, a prendere posto vicino allo Hyuga, le mani sulle proprie gambe.

00:25 Norita:
 sorride sentendo la battuta sulle note lascia cadere li il discorso ritenendolo concluso e poi lei lo definisce un bravo ragazzo e lui non può che sentirsi felice di quelle parole e replica <Grazie davvero, beh diciamo che mi impegno per esserlo, cercando di rendermi utile dove posso> sorride guardandola e dice <anche tu però sembri una brava personcina> sorride guardandola e infine iniziano a parlare di Tenshi e lei chiede dettagli su di lei <si esatto, capelli rosa occhi azzurri, una bella ragazza, ha 16 anni è genin, ama le ninfee e i fiori di ciliegio, è una golosona innamorata sopratutto dei Dango alla Norita> qui ridacchia brevemente riflettendo <e quando si mette in testa una cosa combatterà con tutte le sue forze per ottenerla> finita la descrizione di tenshi la guarda cercando di capire se possa davvero conoscerla o menoe la segue con lo sguardo mentre lei si avvicina per poi sedersi al proprio fianco e dice <per caso frequenti l'accademia> chiede guardando quella ragazzina che senza coprifronte o non è ninja e non vuole esserlo, oppure sta studiando per diventarlo, sorride guardandola mentre attende la replica di lei e intanto porta entrambe le mani dietro alla nuca stiracchiandosi sulla panchina e andando per qualche secondo a fissare le stelle

00:47 Rin:
  [Strada] Il discorso sulla musica scivola via in fretta, e alle parole del ragazzo riguardo al suo essere una -brava personcina- non può far altro che ridacchiare impacciatamente <Si, beh, credo sia merito dei miei genitori> e con questo si riferisce all'educazione che ha ricevuto, si intende. Per questo motivo svia i complimenti altrui dando tutto il merito a loro, incapace di tenerseli, ma soddisfatta nel crederci. Quindi, eccolo descriverle la ragazza, come sarebbe in grado di fare soltanto chi davvero la conosce a fondo, e la reazione della Deishi non può che essere quella di ascoltare attentamente. La conferma, riguardo il colore dei capelli altrui, viene data. Il resto delle informazioni, seppur superflue, cerca di stamparsele in testa, gelosamente. Quando poi il dire altrui finisce, le labbra vengono strette fra di loro, lo sguardo, quasi, si fa lucido, e il sorriso, ancora una volta, si espande - stavolta, con un fare che sembra malinconico. Quasi quanto la melodia che fino a poco fa risuonava nell'aria - o forse un pelino di più. <E' diventata Genin, eh?> commenta, ridacchiano debolmente <Arigatou gozaimasu, Norita-san> direbbe, dolcemente come è solita fare <Sono sollevata... di sentire sue notizie> ammette. Poi, va a prendere posto accanto al ragazzo, e lui, stiracchiandosi, le chiede se frequenta l'Accademia. Con un annuire sereno, gli risponderebbe <Si, anche se fin'ora ho soltanto fatto una lezione... voglio essere sicura di aver capito tutto prima di andare a sentire spiegazioni riguardo altro> lo sguardo ha smesso di essere lucido, con la stessa velocità con cui aveva iniziato. La solita espressione serena che porta, è tornata. E adesso, le stelle le guarda anche lei.

01:02 Norita:
 lui le fa un complimento riferito al fatto che sembri una brava personcina e dice <beh non è sempre detto, ci sono persone che pur avendo una solida educazione diventano poi dei criminali> sorride guardandola e dice <ma per fortuna non è questo il caso> sorride guardandola poi mentre le parla di tenshi la guarda e nota che lei ha gli occhi lucidi e alla fine quelle parole "è diventata Genin" poi "sono sollevata...nel sentire sue notizie" lo fanno riflettede e dice guardandola <ahhh ma quindi vi conoscete già...???> chiede curioso guardando la ragazzina e dice, e infine sente dell'accademia e dice <che ricordi l'accademia> sorride guardandola e dice <credo che non la scorderò mai Yume Sensei> sorride ancora rivivendo i ricordi delle lezioni lei buttata a peso morto sulla cattedra mebre sbiascica la spiegazione agli allievi con una noia pazzesca, oppure quando lo ha sottoposto all'allenamento per il combattimento, all'esamente Genine e dice <se oggi sono Genin lo devo solamente a lei> sorride guardandola e continua <è un pò strana lo ammetto ma è un ottima sensei> dice guardandola negli occhi ora <seguila con attenzione puoi imparare molto da lei> dice sorridendo guardando Rin e attendendo la risposta di Norita

01:04 Norita:
 [edit] attendendo la risposta della Ragazzina

01:20 Rin:
  [Strada] Si ritrova in disaccordo con le parole del Genin, ma è con la solita cordialità che ribatte con fare pensieroso <Beh, più o meno... una buona educazione comprende il rispetto per gli altri> in realtà è proprio su questo che si basa, ma andiamo avanti <quindi, se hai rispetto per gli altri, difficilmente violi le leggi> è un ragionamento lineare che espone con tranquillità, senza curarsi troppo di quelle che potrebbero essere tutte le variabili del caso. Il discorso si sposta sulla ragazza dai capelli rossi, e alla domanda altrui non può far altro che rispondere per come può, con fare risentito <Si, beh...> una piccola pausa, nello stringere le labbra <...siamo parenti> ma non aggiunge altro - nel dirlo, l'altro potrà perfettamente notare, l'intero atteggiamento della ragazzina cambia. Da malinconica sul punto di frignare, sembra risollevarsi notevolmente e sorride anche. Uno di quei sorrisi che vanno da un orecchio all'altro, illuminano il viso e lo sguardo, e ti fanno sentire più leggero. <Anche tu eri allievo di Yume Sensei?> chiede, incuriosita, ascoltando poi il suo darle il merito di essere diventato Genin e il consiglio di seguirla con attenzione. China la testa di lato, confusa <A me non è sembrata strana, anzi, è stata molto disponibile!> si ma perché tu sei troppo ingenua per capire quando qualcuno c'ha piene le scatole, Tin Tin. <Comunque, posso chiederti una cosa?> direbbe, voltandosi quindi in sua direzione, in attesa. Solo e soltanto se l'altro dovesse farle cenno, continuerebbe così <Mi chiedevo... ecco...> ma vah, non c'aveva nemmeno la domanda pronta <...conosci Kizuko, per caso? Kizuko Hyuga. E' una bambina, circa alta così> e muove la mano a mezz'aria per indicare il "così".

01:23 Rin:
 [EDIT] <conosci una certa bambina? E' una Hyuga, circa alta così, piena di cicatrici>

01:42 Norita:
 lascia andare il discorso sull'essere brave persone sia perchè dopo si prendono altri discorsi sia perchè per lei non è ancora il momento di trovarsi a confronto con questi concetti, e sentendo che lei e tenshi sono parenti dice <Parenti...???> stupito, che tipo di parentela avranno mai sorelle cugine, addirittura la genin potrebbe magari essere sua zia in effetti norita salvo pochi accenni non ha mai saputo i dettagli della storia di Tenshi del suo passato e non vuole forzarlo, un giorno quando lo vorrà le parlerà di ciò e quindi le chiede, <parenti in che modo non sarai per caso la sua sorellina perduta> chiede curioso guardandola...ma poi la ragazzina fa una domanda si rabbuia si piega in avanti lo sguardo di fa scuro e triste poggia i gomiti sulle ginocchia e lascia gli avambracci a penzoloni verso l'interno e dice sentendone la descrizione <Minihyuga> fa uno sbuffo col naso <io la chiamo così non so il suo nome dice che il nome è una cosa troppo importante per essere dato a tutti, e forse ha ragione lei> dice guardandola <l'ho incontrata una notte da sola al monte dei volti sulla testa del primo hokage abbiamo parlato e lei ha sempre lasciato trapesare il suo cinismo e la sua aggressività verso il mondo, ho cercato di farla sfogare di aiutarla e lei mi ha chiesto perchè mi interessavo cosa volevo in cambio> dice guardandola è triste ma in quella tristezza si può leggere anche qualcos'altro serra adesso i pugni e dice <quanto vorrei mettere le mani su chi l'ha ridotta in quello stato lei che non ha più di 10 anni> dice guardandola non riesce a dire altro mentre serra a mascella è palese la rabbia nei confronti di chi ha ridotto Kizuko in quello stato è così nervoso e cosi incazzato che serra i pungni talmente tanto da tremare

01:57 Rin:
  [Strada] Non si stupisce della reazione altrui al sentir quella parola. Dopotutto, Tin stessa aveva completamente rimosso il ricordo della ragazza fino a quel momento; sarebbe stato strano se dall'altra parte fosse successo diversamente. Quando lui chiede spiegazioni, si gratta la nuca con fare timido <No, no... nessuna sorellina perduta...>, e lo guarda a lungo, facendo passare gli attimi in un silenzio che impiega per, forse, riflettere. Ed è ritornando dalle nuvole in cui si era cacciata che continua <Siamo cugine ma, ecco, non ci siamo mai frequentate davvero> ammette, con una nota di rammarico <Ci siamo viste soltanto una volta tempo fa. Probabilmente neanche lei si ricorda di me...> si stringe nelle spalle <Forse non sono una brava persona come dici> un mormorio basso <mi ero convinta di essere rimasta da sola, quando non è così> incredibile come fino a poco prima i due parlavano tranquillamente, discorsi pieni di sorrisi ed emozioni leggere, e adesso si passi da sensazioni pesanti ad altre. Quando infatti la Senjuu gli chiede se conosca Kizuko, lui sembra alterarsi nel confermarglielo, ma soprattutto nel riferirsi a chi le faccia del male. E' un sorriso triste che si fa spazio sul volto della deishi, adesso. Con chiunque parli, nessuno sa la verità, ma ha potuto anche notare come tutti vogliano saperla. E' un gesto delicato quello che fa, nel provare a posare la mancina sul pugno stretto del ragazzo, che ha notato star tremando. Poi, fosse riuscita nell'intento o meno, gli rivolgerebbe lo stesso sorriso. <Fa rabbia anche a me> ammette, lei che di rabbia ne esterna ben poca <ma sono sicura che presto riceverà l'aiuto che merita. E' una bambina sveglia, sai? E presto sarà in grado di difendersi anche da sola> fa una pausa, ritirando la mano, e di punto in bianco ridacchia <Ieri, in piazza, dopo l'annuncio dei Kage> e lo dice velocemente, proprio per non soffermarcisi, per far scorrere via le parole <Le ho detto che se il pericolo dovesse arrivare, allora noi diventeremo più forti, per poterci difendere da soli> il sorriso si rinnova di dolcezza <E credo che lei abbia preso sul serio le mie parole>

02:32 Norita:
 tralascia il discorso Tenshi è troppo incazzato sul fronte Kizuko per poter deviare il discorso su altro <Minihyuga non è solo Sveglia, è furba intraprendente, ma è anche qualcos'altro> dice guardandola qualcosa che la ragazzina non può vedere in Kizuko ma lo Hyuga si <lei è stata indurita dagli eventi, plagiata e plasmata da qualcuno, terrorizata dal mondo nella convinzione che tutti vogliano solo farle del male, io l'ho sorretta perchè stava perdendo l'equilibrio dal testone di Hashirama, per evitare di farla cadere, è diventata una Statua di marmo, non credo che dimenticherò mai quel momento> poi lei le mette una mano sul pugno e le dice <Togli Quella mano per favore, non ho la minima intenzione di calmarmi> dice guardandola con uno sguardo che lascia pochi dubbi suoi sentimenti del ragazzo in quel momento <Minihyuga è piccola è fragile ha passato chissà quale Girone del Naraka ma> dice guardandola con gli occhi lucidi adesso <il Mio Clan avrebbe dovuto intervenire molto prima> Norita con gli occhi lucidi manca poco che pianga dalla rabbia??? segnatevelo perchè questa è una cosa più unica che rara da vedere <e invece ho trovato una Hyuga di 10 anni sola in balia di chissà quali atroci sofferenze, non voglio credere che Nessuno nel clan sapesse Nulla di tutto ciò perchè Non hanno fatto Niente per lei, Cazzo!!!> breve pausa mentre scorrono le prime lacrime <PERCHE' !!!> lo urla adesso, è furioso non sembra trovare una spiegazione a tutto questo e in qualche modo si sta sfogando, e dice continuando a far scorrere copiose lacrime sul suo viso ben visibili alla ragazzina e poi con un filo di voce dice <Non è giusto...> fa una pausa e continua <Non lo è per Niente Cazzo !!!> si asciuga le lacrime guardando il terreno, cerca quindi è Arrivato al punto NORITA di diventare volgare nell'esprimere la sua rabbia non è per niente da lui questo lascia presagire il livello di raggia raggiunto dallo hyuga fa fatica molta fatica a calmarsi ma alla fine smolla i pugni che ricadono molleggianti tra le gambe e sente poi dell'annuncio del giorno prima e dice <ahhh già ci mancava pure sta storia> ha tralasciato il discorso Tenshi ma ha sentito che tipo di parentela hanno e dice <mi ha informato ieri stesso tua cugina, che brutta faccenda> dice guardandola col viso ancora rigato dalle lacrime e continua <Sbrigatevi a diventare Genin Sbrigatevi a Crescere, tu Kanako Minihyuga Himawari tutte voi datevi una cazzo di mossa, non c'è tempo da perdere dovete diventare forti tutte voi e non smettere mai di crescere adesso siamo davvero nella merda in qualsiasi momento possiamo tutti rischiare la vita, quindi Crescete migliorate e fatelo in fretta> dice perentorio verso Rin, stasera Norita è drasticamente diverso dal solito è volgare cosa che non fa mai ha pianto ha urlato di rabbia, e solo adesso dice <mi dispiace che mi hai visto così ti assicuro che normalmente non sono così> la guarda negli occhi ora attendendo una sua rezione o replica

03:20 Rin:
  [Strada] Se immaginava che il ragazzo avrebbe avuto una reazione del genere? No, per nulla. Lui le chiede agitato di togliere la mano e lei, accigliata, la ritira. La stringe a pugno in un gesto spontaneo e la ripone sulla superficie della panchina. L'altro urla, e lei non sa che fare. Non può far molto, in effetti - non vuole calmarsi, glie l'ha detto, quindi non proverà a farlo con un secondo tentativo. Tutto quel che può fare, e diciamocelo, le sembra poco, è ascoltarlo. Ascolta tutto quel che dice con lo sguardo basso e il capo chino, ogni tanto chiudendo gli occhi quando il tono dell'altro si alza. Alza lo sguardo su di lui solo quando lo sente parlare con un filo di voce, ed è adesso che nota che lacrime che gli scorrono sul viso pallido. In un gesto istintivo la mano si muove a mezz'aria, in direzione di lui, ma la ritira velocemente con una smorfia. Non può permettersi di peggiorare la situazione, ma allo stesso tempo, non sa come aiutarlo. Vorrebbe molto, ma non sa come fare. Si maledice quasi - lei, che dice di voler aiutare le persone e di rendersi utile, adesso, davanti una cosa semplice come questa, si sente impotente. E questo sentimento non le piace, non le piace affatto. Aspetta che finisca, e soltanto quando lo farà, rivolgendosi a lei con delle scuse, finalmente torna a guardarlo. Il sorriso torna, ma è forzato, e si volta nuovamente verso il pavimento. Prende un respiro profondo, si umetta le labbra <Sai, quando sono morti i miei genitori> il tono di voce è talmente flebile che sembra si possa spezzare da un momento all'altro <sono entrata in camera loro e mi sono messa sotto le coperte> le scappa uno sbuffo, quasi divertito <Perché lì c'era ancora il loro odore. Se chiudevo gli occhi, mi sembrava di sentirli respirare> fa un'altra pausa, i pugni si stringono <Ma era una cosa stupida, perché loro non c'erano più> lo dice lentamente, scandendo ogni parola, e per quanto si sforzi di non alterarsi, la voce trema <E io dovevo semplicemente ammetterlo, non potevo fare altro. Piangere non me li avrebbe ridati, neanche urlare - ti assicuro che le ho provate tutte> è scossa da una risata ironica nel pronunciare l'ultimo dire. Nel silenzio della sera, sente bagnarsi all'improvviso propri pugni chiusi, e si accorge di star piangendo. Tuttavia, non singhiozza, né singulta - solo, i rubinetti si sono aperti. <Quindi ho cambiato le lenzuola e messo via le foto. Sai, non penso di aver avuto una vita difficile. Penso di aver capito che se scegli di essere uno Shinobi, il sacrificio per la tua gente è una cosa inevitabile - e che tutti, alla fine, siamo soli> si passa un braccio sugli occhi, cercando di asciugarsi le lacrime, e tira su col naso <Ma la Piccola Hyuga non lo è> afferma, convinta <Non più almeno. C'è Kanako con lei, e anche se non ci ha dato alcuna confidenza, ci siamo io e te a impensierirci per lei. Sono certa che avrà avuto anche una mano da qualche altra parte, perché quando l'ho vista ieri, profumava di pulito.> dice il tutto con fermezza, poi sospira, e il parlare diventa un mormorio <Se dovessi stare a pensare a quanto sia ingiusto che i miei genitori siano morti> la voce si spezza, ma si schiarisce la voce, e sorride <ogni giorno della mia vita, non riuscirei a sopportare. Tutto quello che posso fare è pregare per loro, conservare la loro memoria, sorridere, e renderli fieri di me> finalmente alza il capo, e si volta verso il maggiore, rivolgendosi un caldo sorriso <E' per questo motivo che molto presto anche io avrò il mio coprifronte>

03:50 Norita:
 il tono è molto più calmo ora ma sempre teso duro e inflessibile, <tu hai potuto in un certo senso digli addio> dice guardandola negli occhi <tu non sai cosa è successo al Clan Hyuga tanti anni fa, ha coinvolto tutti, è stato un disastro, tutto causato da un uomo solo> da come parla sembrerebbe aver ritrovato la ragione e la razionalità, <uno Hyuga come tutti noi con gli stessi occhi bianchi, per ordine suo 10 uomini entrarono in casa mia quando avevo solo 3 anni forse 4 hanno distrutto casa tramorito i miei genitori 2 Jonin e li hanno portati via davanti au miei occhi> la guarda con gli occhi al suolo <per la paura mi nascosi sotto il letto e non mi mossi da lì finchè non fu mio fratello a trovarmi, anni dopo quando avevo 12 anni finalmente quell'essere fu scoperto sconfitto ucciso e i suoi laboratori distrutti> dice guardandola <si perchè lui era un genetista, e voleva creare una razza di hyuga purosangue al 100% la mia famiglia discende da diverse generazioni di Hyuga purosangue, e lui fece esperimenti sui miei genitori li torturò li seviziò e infine dopo anni di questa vita alla fine della loro utilità li uccise, quando li ritrovarono erano messi talmente male che non hanno nemmeno capito da quanto tempo fossero morti> dice guardandola negli occhi <ti sembra una storia triste...??? Terribile ???> breve pausa sempre guardandola <bene sappi però che per avere quel genere di reazioni a Minihyiga fu fatto qualcosa di 10 volte peggio di questo, io ho sofferto molto ma lei 10 volte di più> dice guardandola ancora <non so cosa sia succeso cosa abbia subito, ma farò di tutto per aiutarla anche a costo di farmi picchiare per farle sfogare la rabbia accumulata di questi anni> poi la guarda e dice <no Rin il sacrificio non fa parte dell'essere shinobi, il Non arrendersi mai anche davanti a un nemico più forte ne fa parta, anche il continuare a rialzarsi sempre e comunque e continuare a combattere con tutte le tue forze anche se sai benissimo che non puoi farcela> è serio il suo tono ma calmo <ti chiedo scusa davvero per la mia reazione di prima, ma era solo uno sfogo ti prego di personarmi Rin davvero non avevo intensione di farti piangere mi dispiace> dice guardandola e ora le mette una mano sulla spalla e dice <però ti prometto una cosa, io vi proteggerò tutte, dovesse essere anche l'ultima cosa che faccio> dice guardandola <voi pensate a crescere e diventare forti, io studierò con la mia Sensei, non chiedermi chi è non posso dirtelo ma con la sua guida diventerò estremamente forte così tanto da poter respingere un giorno ogni possibile minaccia, per questo villaggio, e finchè non sarete forti abbastanza proteggero anche voi quattro, a qualsiasi costo e contro chiunque, e digli a Kanako che può fare cinica e l'acida quanto gli pare non mi frega nulla proteggerò pure lei> dice estremamente serio nelle parole e nell'espressione irremovibilmente determinata, ma calmo nel tono ora la guarda attendendo la sua reazione

04:24 Rin:
  [Strada] Le lacrime si asciugano con la stessa velocità con cui sono arrivate. Il discorso appena trattato dalla deishi viene velocemente accantonato e messo da parte - e a pensarci bene, è meglio così. Se possibile, il ragazzo parla anche più di prima, e le rivela il proprio di passato. La Senjuu, ovviamente, ascolta. Ascolta tutto quello che le viene detto, le orecchie ben aperte, e il rossore che le circonda gli occhi che pian piano svanisce. Lo hyuga afferma anche con fermezza che Kizuko abbia subito qualcosa 10 volte peggiore, pur non avendo fatti su cui basarsi, e quindi rende chiara la sua volontà ferrea riguardo l'aiutarla. Nega, anche, come il sacrificio sia parte dell'essere Shinobi, quindi le dice che a far parte di essere uno Shinobi è il non arrendersi mai. Si morde l'interno guancia, e lascia che continui a parlare, restando lì a guardarlo. Soltanto quando lui avrà finito di parlare, quindi, sarà con un altro debole sorriso che, con lentezza, afferrerebbe la mano che le è stata poggiata sulla spalla, in modo da fargliela riporre <Non sei stato tu a farmi piangere, Norita-san. Ti chiedo scusa, piuttosto, per essermi lasciata andare a quel modo.> poi, si alzerebbe in piedi, e notando di aver totalmente perso la cognizione del tempo, trasalisce. <Cavolo, si è fatto davvero tardi....> si volta verso il Genin <io devo veramente andare... ti ringrazio della compagnia, e della musica> resterebbe qualche altro attimo per ascoltare ciò che l'altro potrebbe volerle dire, e se dovesse capitare, anche di accettare una proposta di compagnia lungo la strada di casa, nella quale spera segretamente. E una volta arrivata a casa, si fionderà direttamente sul proprio letto, distrutta dalla moltitudine di emozioni che ha provato quest'oggi. [Exit]

04:40 Norita:
 ritira la mano dalla spalla di Rin quello è stato un gesto istintivo voleva essere un gesto rassicurante e ma a quanto pare <non devi chiedermi scusa non hai fatto nulla di sbagliato ogni tanto aiuta ed'è salutare lasciarsi andare e sfogarsi Minihyuga non lo ha ancora capito, quindi tu non devi preoccuparti se ti sei lasciata andare, evidentemente avevi, qualcosa di accumulato da sfogare> dice guardandola e continua <come me prima in questi 3 anni sono successe tante cose ma mai ho avuto una crisi come quella di prima, e non è successo mai in tutta la mia vita, e se fosse stata una persona adulta, non avrei avuto questa reazione, ma si tratta di una bambina che dovrebbe essere innocente, e invece ha sofferto più di quanto tutti noi possiamo mai immaginare> poi le sente dire che è tardi e che deve andare si alza pure lui e la raggiunge dicendo <e secondo te ti faccio andare a casa da sola a quest'ora di notte ???> dice guardandola e dice <fammi strada ti accompagno a casa almeno poi sono sicuro che stai bene> da come reagisce alle ingiustizie da come parla e da come e con che tono ed'espressione parla del voler proteggere il villaggio e i suoi abitanti, è sempre più evidente che si è instillata in lui la cosiddetta Volontà del fuoco, e questa volontà Brucia ogni giorno Più forte e con la guida giusta potrà non solo alimentarla ma anche Trasmetterla [END]

Norita e Rin si incontrano in centro a Konoha lui suona un Ocarina su una panchina la ragazzine si avvicina attirata dalla musica e i due fanno conoscenza iniziando a parlare, ma la nottata prende una strana piega quando, escono fuori discorsi di Minihyuga (Kizuko), e dell'annuncio dei Kage del Giorno prima, il tutto culminerà poi in Norita che riaccompagna Rin a Casa.