Oh shit, here we go again

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Giorno di sole in quel di Konohagakure, esso brilla e splende alto nel limpido cielo, azzurro e libero da qualsiasi impedimento. Il vento è assente ed il caldo è ancor oggi presente seppur sia in procinto di farsi da parte per permettere all'inverno di arrivare e prendere il suo posto. Ultimi scorci di bel tempo, almeno nel villaggio della foglia. Oggi è una giornata abbastanza importante in cui viene presentata, dinanzi a tutta l'alleanza ninja, la nuova Kage ed i suoi consiglieri. Nella piazza situata nel centro del villaggio si è radunata la folla, ogni singolo abitante della foglia si trova li e non solo, è possibile vedere ed intravedere anche i popolani degli altri villaggi ninja compresi i suddetti shinobi. Tutti sono pronti ad ascoltare e ad osservare ciò che verrà detto e verrà fatto in questa mattinata. Le strade sono di difficile percorrenza, intasate, piene. Gente che spintona, senza forza, propri compaesani, bambini a farsi largo tra la folla per osservare meglio la Nara e non solo. Con lei, al suo fianco, i vari Kage degli altri paesi insieme ai suddetti consiglieri della foglia ed alle personalità di spicco del villaggio, tutti riuniti e richiamati all'ordine dalla Nara stessa. Un evento più unico che raro si è andato a verificarsi ed è probabilmente questo che ha attirato così tanta gente scatenando la loro curiosità, ansiosi di ascoltare ciò che han da dire. Non è difficile notare popolani che bisbigliano tra se o bambini che indicano le varia figure davanti a loro. I visi dei Kage, però, non sono allegri, al contrario, presentano una certa serietà al momento ma a cosa si dovuta non è dato saperlo, l'unica cosa certa è che anche questo scaturisce curiosità nella gente. [AMBIENT][Turni liberi][30 minuti di tempo per inviare tutte le azioni][Orario 15:00]

15:12 Furaya:
 In quel di Konohagakure, si sta per tenere un importante riunione o manifestazione ( che dir si voglia ). Ciò ch'è veramente giusto sapere è che prendervi parte potrebbe rivelarsi necessario. La donna, nominata recentemente come Decimo Hokage della Foglia, veste con un abito leggero, per via delle temperature prettamente estive, e lungo sin a metà coscia. Non mostra la pelle in maniera eccessiva, ma ha scelto d'indossare qualcosa d'elegante che facesse al caso proprio, vista la situazione. E' nero, con due righe bianche oblique; scendono dalla spalla sinistra sin ad arrivare al termine dell'abito sulla destra. Tutt'attorno, invece, son disseminati svariati fiori di ciliegio rosei come preferisce sempre essere agghindata. Che le piacciano quei fiori non è sconosciuto ai più, avendo un albero enorme e rigoglioso nel periodo di fioritura proprio nel Quartiere Nara e nel proprio giardino personale. I capelli rosei son raccolti in uno chignon alto, tenuto fermo da un fermaglio avente la forma d'una rosa rossa. Alcuni ciuffi scendono lungo le spalle e le adornano il viso tondo e roseo, non più eccessivamente pallido come una volta. Le guance son più piene e rosate, le labbra coperte da un sottil rossetto dello stesso colore. L'haori bianco, poggiato sulle spalle, tien riportato su di esso la dicitura di Decimo Hokage con il consueto simbolo del Paese del Fuoco. Ai piedi, calza un paio di sandali ninja neri aventi il rinforzo metallico ad altezza del polpaccio, seppur sembri un normale calzario. Non ha alcuna arma con sé, se non le due Katane poste sul fianco sinistro come di consueto. Sull'interno del braccio manco, coperto dalla manica dell'abito, vi son due Fuda aventi, in essi, una Falce ed una Zanbato. Non si sa mai. Per quanto sia un periodo di pace, chiunque potrebbe arrivare a scocciare o a rovinare il momento, specialmente quando si tratta di questi incontri. Gli stessi Anbu dovrebbero lavorare come si deve quando vi son simili manifestazioni. Inspira profondamente, ma ancor non pronuncia alcunché. Anzi, probabilmente, sta ripassando in mente il discorso che dovrebbe fare alla folla sottostante. Ma davvero? Assurdo. E' anche vero che quando venne nominata Gran Consigliera, fece un discorso analogo. Eppure questa volta è fondamentalmente diverso, ne ha passate di cotte e di crude, così come lo stesso villaggio. Una mezza idea su come iniziare e sul come proseguire ce l'ha, ma metterla in pratica potrebbe essere diverso. Inspira ancora, tranquillizzandosi. Non ha motivo d'essere così agitata dal momento che occupa un ruolo importante e che aveva promesso al padre di raggiungere. No? Ad ogni modo, il Chakra è già impastato e non resta altro da fare se non andare in SCENA! [ Chk ON - Se serve, metto Equip ]

15:14 Rin:
 Ha saputo dell'evento, e non ha potuto fare a meno di fiondarsi lì il più velocemente possibile. Si è vestita in fretta, sistemato casa altrettanto in fretta, e indossati gli amati sandali si è chiusa la porta alle spalle iniziando a correre lungo le strade. Si è resa subito conto di quanto sarà difficile muoversi tra le innumerevoli persone, ma per sua fortuna, è piccolina, bassina, e sguscia facilmente tra gli spiragli disponibili. E' una ragazzina dai capelli scuri, corti, che le circondano il viso morbido. Indossa una semplice maglietta a mezze maniche e un paio di pantaloncini lunghi fino alle ginocchia. La prima è bianca, i secondi neri. Gli occhi color tempesta sfrecciano velocemente da una parte all'altra così da capire in che direzione conviene andare, i pugni stretti che nel loro movimento accompagnano e facilitano la corsa. <Sumimasen> è quello che dice ogni volta si ritrova a spintonare qualcuno per sbaglio, ma senza voltarsi, che solo questo la rallenterebbe. Sembra così entusiasta. Quando si ferma, soddisfatta della vicinanza che è riuscita a ottenere, saltella quasi sul posto cercando di superare le teste che le bloccano la visuale. Il sorrisone che le dipinge il viso le fa brillare gli occhi, ridacchia, ed è con un'ultimo dire di scuse che supera l'ennesima fila di gente. Da qui riesce a vedere meglio. E' con le labbra schiuse che alza lo sguardo per incontrare le figure dei Kage, al centro della piazza, e nel notera l'espressione austera di questi, quasi vacilla. Si guarda intorno, ma non c'è nessuno di conosciuto in vista. Alcuni bambini vengono presi sulle spalle dai genitori, nota, per essere aiutati a vedere meglio. Quindi, sorride, e torna con l'attenzione di fronte a sé. Vogliamo specificare che la curiosità di tutti la percepisce, ma non la possibile gravità della cosa. Sembra la stia prendendo come una festività, anche quando nota i profondi sospiri dell'Hokage. A lei in particolare rivolge uno sguardo pieno di ammirazione, ed eccolo che torna, il sorrisone che sprizza felicità.

15:16 Kaori:
 Indossa i suoi ormai tipici abiti, Kaori. Un corsetto nero dallo scollo a cuore che le cinge i fianchi, una cintura dorata a circondarle la vita reggendo anche una tasca porta oggetti sul fianco sinistro, ed un paio di pantaloni aderenti neri che le fasciano cosce e stinchi. Degli stivaletti color pece calzano comodi ai piedi, rialzati di qualche centimetro così da slanciare ancora di più la tonica figura della Consigliera. Sulle spalle indossa un haori bianco dai contorni dorati sul cui dorso, all'altezza delle scapole, spicca cucito a mano il simbolo del clan Hyuga: un cerchio giallo con al centro una fiamma rossa stilizzata. I capelli della donna sono lasciati sciolti, liberi di ricadere lungo la schiena, viola scuro tendenti al nero. Il coprifronte della Foglia spicca come sempre attorno alla sua gola, il laccio dietro la nuca copre il sigillo dell'empatia e dell'Hiraishin impressi da Azrael ormai diverso tempo addietro. Ed è proprio accanto a questi che, al momento, la Hyuga si trova, nel bel mezzo della piazza centrale di Konoha, alle spalle della Decima, in veste di Consigliera. Quest'oggi la nomina della donna sarebbe stata resa ufficiale anche ai Kage degli altri Villaggi giunti fin lì in visita proprio per l'occasione, infatti, e -assieme ad ella- anche gli stessi Consiglieri sarebbero stati presentati agli stessi. Una semplice cerimonia atta a presentarsi, nulla di particolarmente ostico o lungo, che però trattiene ai loro piedi l'intera popolazione della Foglia. Kaori resta immobile al fianco del marito, lo sguardo a scivolare austero ed elegante sulla folla che li circonda, le labbra appena incurvate agli angoli in un sorriso composto e accomodante. Attende che venga dato inizio all'evento in religioso silenzio, praticamente come tutti gli altri presenti attorno a sé, il chakra a divampare vispo nel suo corpo mentre un alito di brezza fresca smuove di poco la chioma corvina. Lancia un rapido sguardo ai Kage presenti notando sui loro volti una sorta di rigidità che quasi stona in una occasione formale e diplomatica come questa. Tuttavia non chiosa alcunché, limitandosi ad inspirare e ruotare il viso dai tratti delicati per osservare la folla davanti a sé. [Chakra: on]

15:17 Kizuko:
 Per la prima volta la mocciosa ha dei vestiti puliti e quasi nuovi, glie li hanno dati al dojo Hyuga dove Kaori l’ha portata dato che alla fine in casa sua non ha dovuto prendere nulla, non aveva nulla di suo. E’ ancora scossa da quello che è successo e non sa se esserne felice o triste, la bambina non sa neppure come si deve comportare da adesso in avanti, sicuramente in questo momento ha paura ed è spaventata ma l’orgoglio la obbliga a nascondersi dietro un’espressione arrabbiata e spigolosa come da sempre è abituata ad essere, non si può cambiare da un giorno all’altro. I corti capelli blu scuri/neri sono puliti e ben pettinati, sul viso ci sono le solite due cicatrici: una che attraversa l’occhio sinistro e l’altra che le sfregia la guancia destra; sulle cosce e gli avambracci si vedono le altre cicatrici e si intravedono anche sul collo, lasciato nudo dopo tanto tempo. I vestiti infatti sono diversi dai suoi soliti e consistono in una maglietta larga arancione e un paio di pantaloncini neri e attillati, novità del giorno è che indossa anche un paio di sandali e non è più scalza. La pelle è pulita e profumata e i lividi sono ancora presenti ma in via di guarigione, per una volta ha passato una notte tranquilla e di questo ne è felice anche se non lo dimostra. Anche se non voleva e ha paura di uscire con quegli uomini ancora liberi, la mocciosa è uscita lo stesso e per una motivazione più che sufficiente: vuole soddisfare la sua curiosità e sapere cosa accadrà nella piazza del villaggio dove i Kage e i Consiglieri sono riuniti perché non è cosa di tutti i giorni. Cerca di non stare vicino a troppa gente, perciò lei non è una di quei bambini che spintonano per farsi strada ed essere il più vicino possibile, perché non vuole avere folla intorno a lei anche se le strade sono intasate di persone. <Non sarei dovuta uscire.> già si pente e sbotta stizzita a bassa voce intanto che osserva il Decimo Hokage e le persone affianco a lei, e nessun altro perché non ha bisogno di guardarsi intorno, non le interessa.

15:19 Onosuke:
 In centro oggi c'è un incontro importante per presentare la nuova Kage e Onosuke da buon cittadino vuole partecipare. Così si è messo con d'accordo con Tenshi per andare insieme. Il programma è di andarla a prendere a casa per poi dirigersi verso il centro. Dunque corre a prepararsi e decide di mettersi una maglietta nera a maniche corte con il simbolo verde scuro del suo clan all'altezza del pettorale sinistro, un paio di pantaloni corti che si fermano poco dopo il ginocchio di colore marrone chiaro e un paio di sandali ninja neri. A coprire naso e bocca c'è sempre la sua mascherina di colore nero e attorno al bicipite porta il coprifronte della foglia. È tutto pronto quindi decide di partire in modo da non far aspettare la sua amata e per evitare di arrivare in ritardo. Le strade sono piene di gente. Si vedono persone di tutte le età e di villaggi diversi. A causa del casino bisogna spintonare per farsi spazio. Finalmente arriva a casa di Tenshi. La vede. È bellissima. Appena la trova davanti a se la abbraccia come se non la vedesse da un sacco di tempo anche se così non è e poi le da un bacio sulla fronte. "Siamo pronti? Bisogna far veloce altrimenti non riusciamo a trovare un posto vicino". E così parte con la sua amata per mano. Arrivato al luogo indicato la folla è enorme. Tra semplici abitanti e shinobi quasi non ci si riesce a muovere.

15:19 Tenshi:
 L'estate è quasi giunta al suo termine, ma il caldo è ancora insopportabile. Quel giorno, Onosuke era andato a prenderla direttamente a casa, per dirigersi verso la piazza e trovare, magari, un po' di sollievo dall'afa. Uscita di casa, l'Aburame la abbraccia, come se non si vedessero da tempo. La genin ricambia, affettuosamente l'abbraccio, nonostante quel gesto l'avesse colta di sorpresa. Poi, lui le lascia un bacio in fronte, prendendola successivamente per mano. Lei gli rivolge un grande sorriso, contenta di rivederlo e di ricevere quei gesti riservati solo a lei. < Sì, andiamo! > Oggi è un giorno speciale a Konoha: la nuova Kage e i suoi consiglieri verranno presentati alla folla. I lunghi capelli rosa sono raccolti in uno chignon, tenuti insieme dal nuovo nastro rosso che l'Aburame le ha regalato. E' un nastro particolare, dal quale non si separa mai: con del filo bianco, vi è cucito il nome di lei, e, dalla catenina che lo tiene legato, pende una pietra verde a forma di angelo. Sulla testa, inoltre, vi è una fascia nera, che riporta la placca in metallo con il simbolo della Foglia. Solo la frangia rosata è lasciata ricadere libera sulla fronte. Indossa un abito rosso senza maniche, per cui ha le spalle completamente scoperte, lungo fino alle caviglie, con una fascia rosa in vita. Due spacchi laterali partono da metà coscia; dallo spacco destro si intravede una fascia bianca, legata alla coscia, che tiene fermo il porta kunai, nel quale sono presenti varie armi per ogni evenienza. Ai piedi, ha dei semplici sandali ninja. I due camminano velocemente, quindi, per le strade del centro, cercando di non fare tardi all'assemblea. Nel volto, la genin ha un sorriso: è felice. Felice di tutto ciò che è capitato nell'ultimo periodo. Felice di avere trascorso gli anni più belli della sua vita. Felice di avere Onosuke accanto. Si volta, adesso, a guardare il viso di lui, alzando il capo quanto basta, data la loro differenza d'altezza, mentre i passi continuano ad avanzare. Ne conosce perfettamente i delineamenti: i capelli corvini sempre scompigliati, che a volte cerca, invano, di sistemare; gli occhi dorati, che risplendono ancora di più alla luce del sole; la sua solita mascherina nera, che disegna la forma del naso, delle labbra e del mento. Ed in quel momento, le sente di nuovo: le farfalle allo stomaco. Le capita spesso, quando si sofferma a guardarlo. Un lieve rossore le invade le guance, per cui, adesso, abbassa lo sguardo sulla strada, chinando il capo e continuando a camminare. Finalmente, i due genin arrivano in piazza: una grande folla, composta da gente di ogni tipo ed età, si è riunita ed aspetta, trepidante, l'inizio della presentazione. Alla presentazione sono presenti anche i kage degli altri paesi ninja. Ma la Senjuu, nota subito che c'è qualcosa che non va: i volti dei Kage, infatti, risultano troppo seri per un evento del genere. [Chakra off][Equip: 3xkunai - 3xshuriken - 1xcarta bomba]

15:34 Azrael:
 È una giornata solenne in quel di Konoha, col Sole alto e la folla riversata tra le vie e nella piazza centrale. Tra i paesani vi sono anche diversi gruppi di ANBU, organizzati in modo tale da stare sia tra la folla che nei punti strategici e di maggiore interesse, prnti ad intervenire nel caso qualcosa dovesse andar storto, guidati dal Generale Yami – o quantomeno una sua copia – che, con indosso la sua tipica maschera ed il mantello scuro, se ne sta ad aministrare le operazioni, vicino l’entrata per il Villaggio della Foglia. L’originale, invece, è al fianco della nuova Kage di Konoha, di Kaori e di Hitomu, suoi consiglieri, in attesa che la presentazione venga fatta al pubblico. Indosso porta i suoi abiti più classici e riconoscibili: una camicia bianca allacciata fino al collo, un paio di pantaloni neri cuciti su misura ed un paio di scarpe di pelle scura. Il coprifronte della Foglia viene sempre portato fieramente allacciato al collo, con la placca metallica a protezione della gola ed il nastro nero annodato e poggiato fra i capelli corvini e sulla nuca. Con sé, proprio in virtù del fatto che si tratta di un’occasione importante, porta il ninjato appeso al fianco destro. Il chakra naturalmente è già impastato, ma la sua attenzione non viene calamitata da nulla se non dalla vista della sua Kaori, a cui volge gli occhi d’onice, assentandosi da tutto quel che vi è attorno, sebbene la cosa non sia consona alla situazione che si sta svolgendo. O, insomma, che sta per svolgersi sembra. [ C on – Equip: Ninjato al fianco destro | Copia in veste ANBU ]

Ancora gente, ancora persone si muovono e cercano di arrivare per poter ascoltare. Non solo popolani semplici ma anche i vari ninja. L'attesa è alle stelle ma tutti i Kage sono in silenzio ed anche i consiglieri, nessuno proferisce parole limitandosi ad osservare la scena, attendendo che gli interessati si avvicinino per ascoltare meglio. Una leggera e calda brezza inizia a soffiare in quel della foglia smuovendo vesti, capelli e tendoni li presenti. Tra i Kage, colui che si fa avanti è Hotsuma Oboro di Kiri, qualche passo verso il resto del villaggio andando a lanciare uno sguardo a Furaya facendole un cenno del capo <Anni fa i nostri villaggi si sono alleati formando una grande alleanza ninja e da allora abbiamo collaborato per rendere ogni giorno più sicuro. Siamo uniti più che mai e siamo qui per dare il benvenuto tra noi la nuova Hokage di Konoha> una pausa di qualche momento viene presa dall'Oboro <Hitomu Kibou, nono Hokage, è stato un valente alleato ed è un amico di tutti noi, ha fatto tanto per quest'alleanza e tutti noi degli altri villaggi lo vogliamo pubblicamente ringraziare> un cenno verso il resto del villaggio per poi fare qualche passo indietro rimettendosi al fianco della Nara e facendole l'ennesimo cenno del capo per poi smuovere il destro indicandole di avanzare e di andare avanti, mostrarsi a tutto quanto il suo villaggio e non solo. Un altro cenno viene fatto dal Kazekage ai consiglieri della Nara ed al Tessai, essendo loro le personalità più influenti dello stesso popolo. [AMBIENT][Turni Liberi][30 minuti di tempo per inviare tutte le azioni][Orario 15:45]

15:57 Rin:
 Attende con ansia - perché l'ansia è uno stile di vita(?) - ed è per questo che non riesce a stare ferma. Il peso continua a spostarsi da una gamba all'altra, lo sguardo che va in tutte le direzioni, passando sempre sulla figura della Nara. E' grazie ad uno dei tanti sguardi fugaci e disattenti, che una figura distante attira la sua attenzione: la figura di Kizuko. Si ferma sul posto, assottiglia lo sguardo, imbronciata per concentrarsi meglio, e si, è proprio lei. Fa velocemente altri due passi in sua direzione, e saltella nello stendere un braccio in aria e a muoverlo per attirarne l'attenzione. Sorride, ampiamente, come al solito, e come se non bastasse si metterebbe anche a strillare <PICCOLA HYUGAAAA> con tanto di mani ai lati delle labbra, come se non fosse bastato per farsi sentire strillare a quel modo. Che poi era necessario, no? Con tutta la gente che c'è, non l'avrebbe mai sentita se non ci fosse andata di diaframma. Ride, ancora, cordialmente verso la minore, e indovinate un po'? E' verso di lei che proverebbe a dirigersi, facendosi spazio dalla folla come aveva fatto in precedenza, fino a superarla e raggiungere Kizuko, che è più in disparte. Precisiamo che non le si fionda addosso, figuriamoci, e neanche troppo vicino. Sono circa tre passi a dividerle, ed è con una mano sulla nuca che le rivolge un sorriso impacciato. <Pensavo che, ecco, magari posso farti compagnia> ridacchia <C'è tanta gente e sei tutta sola...> lo sguardo che adesso le rivolge è quasi apprensivo. Nota le cicatrici, e i lividi, ma non ci si sofferma sopra - che è maleducazione fissare la gente, le hanno insegnato - e quindi le rivolgerebbe un ultimo sorriso prima di tornare a voltarsi verso i Kage. Quindi uno di loro ecco che ricomincia a parlare, ed eccoli tornare gli occhi luccicanti di ammirazione <sugooooi>, le labbra schiuse nell'ascoltare ciò che dice, e l'attenzione che nuovamente si sposta sulla Nara. Non si perde neanche una virgola di quel che viene pronunciato, torna pure a saltellare sul posto - tra le due, è lei a sembrare una bambina.

15:59 Kaori:
 Finalmente qualcuno prende la parola fra loro, portando Kaori a distogliere lo sguardo dal viso del marito per portarlo sulla figura di Hotsuma Oboro. Avevano instaurato una sorta di legame, anni addietro, loro due. Si erano conosciuti per via del suo fidanzamento precedente con l'allievo del Mizukage e da quando questo era venuto meno non avevano più avuto motivo d'incontro. La donna, comunque, ascolta silente le parole pronunciate dall'uomo limitandosi ad annuire di tanto in tanto come in segno di accettazione delle sue parole. E' felice di sentire che il cambio avvenuto ai vertici della Foglia abbia riscontrato l'accordo degli altri Villaggi o, quanto meno, di Kiri in questo momento e lascia che gli eventuali applausi da parte del pubblico vadano a scrosciare in onore della nuova Hokage. Dal canto suo, Kaori si sarebbe unita a sua volta al gesto, fino a quando il silenzio non fosse nuovamente disceso sulla Piazza. A quel punto sarebbe stato il momento di Furaya di farsi avanti e parlare: oltre all'Oboro, anche il Kage di Suna ha fatto cenno alla donna di avanzare e prendere quindi la parola, con i Consiglieri al suo seguito quasi a formare una sorta di coda alle sue spalle. Dopotutto loro sono lì per dimostrare a tutto il Villaggio e tutti i Villaggi il loro sostegno ed appoggio a quanto il nuovo leader avrebbe detto. Permane dunque in silenzio, accanto alla ex Gran Consigliera, assieme ad Azrael ed Hitomu, in impaziente attesa di sentire cosa ella avrebbe comunicato a tutti quanti i presenti, non sapendo davvero cosa potersi aspettare da lei in questo momento: non la conosce abbastanza a fondo da poter immaginare quali saranno le sue successive parole. [Chakra: on]

16:05 Kizuko:
 E’ un’attesa snervante per la mocciosa che la fa sbuffare più e più volte, si guarda intorno e aspetta il momento in cui qualcuno dirà finalmente qualcosa, ha fretta e si vede, non vuole rimanere allo scoperto per troppo tempo. Incrocia le braccia al petto e tutta incarognita torna a guardare i Kage e i consiglieri vari, un broncio che mette in sporgenza il labbro inferiore e sembra voler unire le sopracciglia al centro della fronte. Ma una voce alta e squillante la costringe a sgranare gli occhi come mai prima d’ora e a voltarsi lentamente verso Rin in pericoloso avvicinamento. L’espressione della mocciosa è sconvolta, gli occhi grandi grandi e un leggero terrore che inizia a farsi strada man mano che si rende conto di chi sia la ragazza e che sta venendo proprio da lei dopo aver urlato in quel modo. Le braccia tornano lungo i fianchi, fa un paio di passi indietro e si guarda intorno sperduta come un animale che è stato spaventato un po’ troppo. Cerca una scappatoia e una via di uscita ma Rin è già lì vicino a lei, le rivolge la parola e la mocciosa a bocca aperta non sa nemmeno come reagire a questo che è nuovo per lei. <Tu.> stilettata con la voce sottile e stizzita, finalmente riprende il controllo di sé e lo sguardo torna ad imbronciarci, goffamente incrocia ancora le braccia al petto sprizzando orgoglio e testardaggine. <Se mi sono tenuta lontana dalla folla è perché voglio stare sola.> replica sbottando alle parole di Rin ma non si allontana da lei, rimane ferma e incarognita. Ai suoi occhi bianchi finalmente qualcuno prende la parola e la bambina ascolta ciò che viene detto, andando però a muovere la bocca facendo il verso silenzioso a quello che viene pronunciato. <Ogni giorno più sicuro. Certo.> borbotta non riuscendo a vedere oltre a un pugno di persone che si mettono al di sopra di altre, si domanda se davvero sono queste le ragioni che spingono le azioni dei potenti Kage: alleanze e sicurezza; se è così hanno ancora tanto lavoro da fare. Il cinismo si fa sentire a frotte dalla mocciosa, ma è seriamente incuriosita da Furaya, dopo aver conosciuto parte della sua storia è davvero interessata a quello che potrebbe dire e in un certo senso è pronta ad iniziare a ricredersi, poiché non è facile cancellare anni di educazione come quella che ha ricevuto lei.

16:11 Furaya:
 E' più forte di lei. Non si potrebbe mai permettere d'essere al di sopra degli altri, pur ricoprendo un ruolo maggiore. In qualunque contesto, si metterà sempre al pari della folla sottostante pur essendo al comando d'un intero Villaggio. Mai superiore. E' sin troppo umile, quest'è vero, ma sa ben tirare fuori i denti e gli artigli quando è necessario. O la lava, dipenda dai contesti. Or come ora, non resta da far altro che proseguire con la cerimonia e mettere fuori il muso. Il volto degli altri Kage, in effetti, tradisce il fomento della popolazione sottostante. Perché hanno uno sguardo così tetro e scuro? Cos'è successo esattamente? Al momento, neppur lei sa darsi una risposta effettiva, poiché è concentrata anche su quel che deve dire. Inspira ancor profondamente, riempiendo d'aria i polmoni e facendo in modo che lo stesso respiro venga regolarizzato. Hotsuma Oboro è un Ninja d'alto livello, nonché famosissimo. Per questa ragione, la stessa Nara lo conosce per quanto non sia granché informata a proposito del suo Clan. Kiri l'ha visitata molti anni prima, seppur ne conservi soltanto un vago ricordo. Se non va errata, proprio l'innata Yoton dovrebbe derivare da quell'isolotto distaccato dal resto delle terre ninja. Non è questo, però, il momento per star dietro ad una serie di pensieri simili, poiché bisogna tener conto di quel che la Nara deve rivolgere al suo popolo. Muove il capo in direzione dell'alleato, con un piccolo sorriso che vien fatto affiorare sulle labbra della donna. Lo esterna genuino e solare, come sempre si dimostra nei confronti degli altri. S'appresta a varcare la soglia che la porterà verso le luci della ribalta, dove sarà totalmente visibile a chiunque stia di sotto. Cerca di non pensare al volto serio e nervoso che hanno gli altri Kage, poiché probabilmente la loro potrebbe essere solo.. tensione? No? Impossibile? Scaccia ancor una volta questo temibile pensiero, cercando le parole giuste e aprendo bocca sol quando le avrà avute. Questo dovrebbe far sì che passi qualche secondo abbondante, prima che possa.. < Buon pomeriggio, Konoha. > ..salutare gli astanti. Diamine, è stata a capo dell'esercito Anbu, perché dovrebbe andare nel panico proprio adesso? Sfrutta alcune delle capacità apprese proprio tra quelle fila. < Sono felice di vedervi tutti qui riuniti, poiché ci tenevo particolarmente a parlarvi. Non sono qui per dirvi che farò grandi cose, non sono qui per promettervi le stesse ed identiche parole. La realtà dei fatti è che, attualmente, ricopro questo ruolo e voglio farlo nel migliore dei modi. Ciò che mi è stato concesso è di grande portata.. > Allarga, infatti, le braccia verso l'esterno in un gesto che è sol teatrale. < ..e voglio fare in modo di non essere da meno, rispetto a grandi altri volti del passato. Ciò che gli altri Hokage hanno fatto prima di me.. > E si sente, però, in dovere di aggiungere - forse un po' fuori luogo. < ..eccetto uno in particolare che ha soltanto macchiato ed infangato il nostro nome.. > Kuugo, ovviamente. Il peggior Hokage della storia che, appunto, merita d'essere dimenticato piuttosto che ancor ricordato per quel che ha fatto passare al villaggio. < ..è per me di grande esempio. > La mancina vien posta ad altezza del cuore, cosicché possa proseguire nel suo dialogo. < Ciò che vi prometto è che non farò MAI gli errori del passato. Konoha è un grande e bellissimo villaggio: NESSUNO deve osare nuovamente distruggerlo, NESSUNO deve osare nuovamente oltraggiare il nostro monte. > Che venne, per l'appunto, quasi distrutto durante l'ultima guerra. < NESSUNO deve più permettersi di portare morte e distruzione nella MIA, nella NOSTRA terra. > E' chiaro che, al momento, stia parlando alla SUA popolazione, e non direttamente alle altre cinque terre. Verranno dopo. Ora. < L'Alleanza resterà sempre SOLIDA, affinché tutti noi possiamo darci una mano ed un aiuto collettivo, così da proseguire verso il nostro intento di PACE. > I volti dei Kage, però, le fanno comprendere che qualcosa sotto c'è. < Sono aperta a qualsiasi domanda vogliate farmi, perché - com'è altrettanto giusto che sia - io non vi guardo dall'alto. Prima di essere qui, sono un cittadino di Kohona esattamente come voi. Sono un ninja esattamente come tutti gli altri che si sono sacrificati per la causa e che stanno crescendo per prendere parte al nostro mondo. > Il cuore aumenta lievemente i battiti, ma permane ancor perfettamente calma per quanto stringa forte la mandritta. < ... > Si morde l'interno della guancia, lo sguardo è serio. Non sta per frignare, ci mancherebbe altro. Però, è convinta di quel che ha detto e ha, dalla sua, una ferrea convinzione. Non l'ha mai abbandonata e se ha raggiunto quel posto è perché, evidentemente, ha fatto del suo meglio. < Prendere il posto del Nono Hokage Hitomu non sarà sicuramente facile.. > Non lo nega. < ..ma sono onorata che mi abbiano concesso l'onore.. > E l'onere. < ..di poter dare il mio contributo. > Ancora ed ancora. < Ringrazio, inoltre, sia Kaori Hyuuga e Azrael Nara.. > Convolati a nozze, tra l'altro. < ..che mi son sempre rimasti affianco e hanno sempre svolto un incarico impeccabile, oltre ad essere dei validissimi Ninja.. > Famosissimi, aggiungerebbe, ma non è strettamente il caso. < ..son anche degli ottimi compagni ed amici. > Un sorrisetto vien loro rivolto, prima di mettersi finalmente a tacere e ad aspettare che qualcun altro prenda la parola. [ Chk ON ]

16:13 Tenshi:
 Un caldo vento, va a far svolazzare i lembi dell'abito rosso di lei, mentre i capelli, accuratamente acconciati, rimarrebbero intatti, se non fosse per la frangia, che va leggermente a scompigliarsi. Di colpo, un grande silenzio invade la piazza, ricolma di gente. Infatti, il Mizukage, Hotsuma Oboro, si è appena fatto avanti e sembra che stia per prendere parola. Egli si appresta a dare inizio all'assemblea, ringraziando dapprima il nono Hokage, Hitomu Kibou, che tanto aveva fatto per mantenere la pace all'interno del mondo ninja. Nel frattempo, però, viene strattonata e spinta dal lato sinistro da una ragazzina dai capelli castani, intenta a cercare tra la folla una 'Piccola Hyuga'. Va a guardarsi il braccio sinistro. La botta non era stata forte, ma le aveva comunque lasciato un piccolo graffio vicino al gomito. Ma non è niente, il giorno dopo, quel graffio sarebbe già scomparso. Istintivamente, stringe la mano di Onosuke, che non aveva mai lasciato, per paura di perderlo tra la folla. Guarda la scena, con aria interrogativa. Chissà chi è quella ragazzina... tutta quella felicità le ricorda tanto qualcuno di sua conoscenza, che però oggi non ha visto in giro. < Scusami, qualcuno mi ha spinto > dice ad Onosuke. L'attenzione, poi, viene riportata ai Kage, i quali stanno invitando la Nara a fare la sua presentazione. Una breve pausa di silenzio avvolge i Kage ed i consiglieri, nell'attesa che la nuova Hokage prenda parola. Quell'attesa le mette una strana ansia in corpo, poiché le loro espressioni le ricordano che c'è qualcosa che non va. Ma cos'è quella strana tensione? Guardandosi intorno, capisce di non essere l'unica ad averla notata. Ancora una volta, va a stringere la mano dell'Aburame, in quell'attesa che sembra non finire mai. [Chakra off][Equip: 3xkunai - 3xshuriken - 1xcarta bomba]

16:13 Onosuke:
 La folla è in trepidazione. Tutti stanno aspettando impazientemente che la riunione inizi, tra cui Onosuke che si trova in mezzo al gruppo tenendo Tenshi per mano. Finalmente qualcuno rompe il ghiaccio. Si tratta del Mizukage che decide di spendere qualche parola per il Nono Hokage Hitomu Kibou. Parole molto carine da parte del Kage di Kiri e nel caso fossero seguite da applausi, il giovane Aburame non esiterebbe a unirsi a ciò. Osservando meglio, Onosuke riesce a vedere affianco al Decimo alcune figure di spicco del villaggio e dell'intero mondo ninja oltre al Nono tra cui Kaori Hyuga, che al tempo gli fece una lezione all'accademia, e Azrael Nara. Tra la folla nota anche il Generale Anbu Yami accompagnato da altri Anbu sotto il suo comando. Ora a chi toccherà parlare? Ad un tratto il ragazzo viene percosso dalla compagna quindi si gira prontamente. "Nessun problema. Tranquilla." le dice con un sorriso guardandola negli occhi. Quegli occhi che cambiano sempre colore in base al tempo, ma che potrebbe riconoscere tra un migliaio di occhi. Poi si riconcentra sui Kage. Vederli là tutti insieme è qualcosa di unico, qualcosa da raccontare sui libri. Aspetta. Furaya sama ha cominciato a parlare.

Scusate, mi ero allontanato dal pc

16:25 Azrael:
 Il discorso non lo riguarda in primis persona, ma certamente riguarda molte persone a lui care. In primo luogo Hitomu, che è da sempre il suo migliore amico e Furaya, che ha visto crescere personalmente, che si è ritrovato in alcune occasioni persino ad avere come allieva per qualche jutsu o anche solo per qualche consiglio e che, alla fine, è divenuta una sua carissima amica. Il fatto che lì vi sia anche sua moglie, Kaori Hyuga, lo porta a sentirsi perfettamente al proprio posto. Gli ANBU restano tutti sull’attenti, quali che siano copie e quali che siano reali ninja che si sono sottratti alla celebrazione per adempiere al loro compito nelle forze speciali. Per il momento nulla si muove, se non qualche spintone nella ressa per chi vuole gettarsi in avanti per assistere meglio al discorso, nulla su cui intervenire direttamente insomma. Il Tessai non ha alcuna voglia di rubare la scena, per quanto la sua vena istrionica gli stia quasi imponendo di prendere anch0egli parola, in ogni caso per farlo attenderà l’eventuale discorso della Decima. Discorso che arriva a mettere forza e coraggio in tutti i membri della Foglia e che termina con un ringraziamento speciale proprio ai tre ninja che le sono alle spalle. Ed è a questo punto che il Nara poggerebbe una mano sulla spalla di Furaya, chiedendo implicitamente il permesso di prendere finalmente parola, che – se accordato – lo porterebbe a prendere posto accanto a lei per avere una visuale migliore sulla folla che li ascolta. < Salve a tutti. Non sono qui per parlarvi in qualità di Consigliere o di maestro, né tantomeno di Tessai, ma in qualità di uomo. Volevo ricordarvi che voi tutti siete la linfa vitale di questo Villaggio, più di quanto lo siamo noi. Voglio inoltre fare le mie personali congratulazioni alla Decima Hokage, ad Hitomu, che ha preso Konoha e l’ha risollevata in uno dei suoi momenti più bui e a Kaori, che rende ogni giorno più glorioso il nome degli Hyuga, infangato dai nemici della Foglia. Ci impegneremo al nostro massimo per non deludere ognuno di voi che, un giorno, potrà e dovrà prendere il nostro posto, quando sarà giunto il momento di farci da parte e lasciarvi le redini del Villaggio che tutti noi amiamo. > E, detto ciò, farebbe battere le mani un paio di volte sia per congratularsi con quel piccolo gesto con Furaya, sia anche per dare il via ad un eventuale applauso del pubblico, indietreggiando per tornare al fianco di Kaori e, facendole passare il braccio sinistro dietro la parte bassa della schiena, prenderle la mano nella propria, perr godersi la celebrazione. [ Stessi tag ]

Il discorso di Furaya viene ascoltato da tutto il villaggio il quale fa vari cenni di assenso, concordando su quello che è successo in passato e su quello che non deve più accadere. Nessuno escluso si trova in disaccordo, al contrario la seguono con interesse prima di posare lo sguardo su Azrael e sulle sue parole, brevi ma concise ed efficaci con un battimani a favore non solo della Kage ma del villaggio stesso, un battimani condiviso da tutti gli altri Kage presenti i quali cominciano a batterle annuendo, d'accordo con quello detto dal Tessai. Un qualcosa che coinvolge tutte le persone li presenti, anch'essi iniziano a battere le mani all'unisono mostrando di più ancor di più il loro consenso per le parole spese. Un lungo battere le mani che finisce molto ma molto lentamente e, nel frattempo, Hotsuma va nuovamente avanti guardando Furaya Nara per poi guardare Azrael Nara, Kaori Hyuga <La foglia non è mai stata così tanto in mani sicure. Avete uno spirito forte ed un'unione invidiabile> piccolo complimento che fa a tutto il villaggio e non solo <Purtroppo, insieme a queste buone notizie ce ne sono altre altrettanto negative> fa un piccolo sospiro prendendosi il proprio tempo per pensare e ripensare a come dirlo <In questi tre anni un evento decisamente "spiacevole" per la nostra sicurezza e non vogliamo che l'alleanza corra pericoli inutili a causa dell'ignoranza> altra piccola pausa <I bijuu, i demoni codati si sono liberati e di conseguenza rappresentano un pericolo per tutti noi. Ancora non sappiamo dove sono ne come sia stato possibile ma sappiamo che sono una grande minaccia per questo la nostra alleanza è più importante che mai adesso e ognuno di noi deve prestare la massima attenzione. Non sono bestie comuni come tutti voi sapete> pronuncia la cattiva notizia purtroppo prima di andare a guardare i propri colleghi, i propri alleati, compresi i consiglieri. [AMBIENT][Turni Liberi][30 minuti per inviare tutte le azioni][16:46]

16:56 Rin:
 Se si era resa conto di aver spaventato la piccola Kizuko? In realtà no, ma vederla così sulla difensiva la porta a ricredersi. Come si fa ad aver paura di una tipetta come la Senuu? A quanto pare Kanako non aveva esagerato parlando della minore - è un pensiero che le sovviene, ma non lo esterna. Dopotutto, la Huyga non è scappata via, e non le ha espressamente detto di andarsene, quindi sarebbe inutile parlarne. <Io> ribatte, indicandosi anche <puoi chiamarmi Rin> sorridente lo dice, ma subito dopo lo sguardo si fa assente posandosi sulla propria mano prima, e sulla figura altrui dopo. La mancina si poggia nuovamente sul proprio capo, impacciata <...che poi è il mio nome, eheh> ma va, davvero? Non ci saremmo mai arrivati. Il successivo dire la porta ad accigliarsi, il capo si china anche, e con la punta dei sandali calcierebbe anche una pietruzza nel mettere su un broncio poco convinto. Che si stia rendendo conto di avere un po' esagerato? <Si, lo immaginavo, però...> però? Si drizza di scatto, i pugni stretti davanti a sé <Non ti darò fastidio, te lo prometto!> con tono convinto quanto lo sguardo che le rivolge, le labbra strette. Comunque, ecco che la kage inizia il suo discorso, e l'attenzione di Rin si concentra unicamente su di lei. Con le labbra schiuse e le braccia distese lungo i fianchi, ascolterebbe ipnotizzata ogni parola che viene pronunciata. Gli occhi scuri diventano man mano sempre più grandi, così come il sorriso, che non smette di espandersi mostrando pian piano la dentatura. A discorso finito, i pugni si stringono nuovamente, e non sembra intenzionata a trattenersi. <YAAAAAAAAAAAAA> salta, euforica, e quando atterra è più entusiasta che mai <L'HOKAGE E' COSI'... COSI'...> inspira profondamente, ed eccolo che arriva <SUGOOOOOOI> se è dotata di un'ottima educazione? si. Se è dotata di un vocabolario esteso? a quanto pare no, proveremo a sopportarla. <Non lo pensi anche tu?> il tono di voce resta squillante, nel rivolgersi alla minore e voltarsi di conseguenza, ma per lo meno ha smesso di urlare... si spera. A prendere parola poi, sono Azrael - di cui non è sicura del ruolo, da quel che ha capito Consigliere - e poi il Kage di Kiri. Alle parole del primo, non può fare a meno di continuare a tenere su il sorrisone affabile. A quelle del secondo, invece, on può che reagire accigliandosi di nuovo, le nocche che diventano biancastre a furia di stringere i pugni. <Questo non è per niente sugoi...> sbofonchia, aggrottando le sopracciglia.

17:05 Kaori:
 I discorsi che vengono fatti da Furaya ed Azrael portano Kaori a sorridere con la consueta pacatezza ed una punta di riconoscenza. Non ha mai amato essere al centro dell'attenzione, fare discorsi pubblici o sentirsi pubblicamente 'osannata', per questo non ha mai partecipato ad eventi di questo tipo in maniera attiva. Quando necessario ha fornito pareri ed opinioni, ma non ha mai sentito di doversi esprimere in altro modo. Non quando c'erano persone più indicate per farlo, comunque. E' felice della reazione generale a quelle parole e assieme al pubblico applaude con convinzione agli interventi della Decima e di suo marito, andando poi a sentire la mano di lui scivolarle dietro i fianchi per cercare la propria. Stringe le dita alle sue, le loro fedi nuziali a risultare fresche a contatto con la rispettiva pelle, e ascolta incuriosita l'intervento di Hotsuma quando questi decide di prendere la parola al termine dell'applauso. Quanto dice porta il gelo sulla coppia di neo sposi. Kaori si ritrova a sbiancare all'improvviso lasciando la presa sulla mano del marito e muovendo ora un passo avanti. <Cosa significa che in questi tre anni i Demoni si sono liberati?> domanda sconvolta, trattenendo a stento quello che è chiaramente sdegno. <Cosa stavate aspettando per avvisarci? Che un enorme Demone codato arrivasse a Konoha senza controllo?> il tono è duro ma la voce non è alta. Non vorrebbe far udire il rimprovero alla folla che, come teme, probabilmente inizierà ad urlare e disperdersi per il Villaggio cercando riparo. E' sinceramente e profondamente turbata dalle parole di Hotsuma: cosa vuol dire che si sono liberati? I Cercoteri sono quindi tutti morti? E i Demoni? Sono spariti nel nulla? Dovranno pur essere stati avvistati una volta usciti dai corpi ospiti: delle montagne che camminano non sono difficili da ignorare! Mille e più idee frullano nella mente della Hyuga mentre lo sguardo va a sostare serio e preoccupato sulla figura di Hitomu. <Okay. La cosa più importante è che almeno sappiamo che Kurama è ancora qui. E' il Demone più forte e averlo dalla nostra sarà sicuramente un enorme aiuto. Ma dobbiamo comunque cercare di capire cosa fare...> a questo punto volgerebbe lo sguardo verso la nuova Hokage, l'espressione seria in volto. <Dovremmo spostarci alla Magione, non trovi? Parlarne qui davanti al Villaggio non farebbe altro che far dilagare il panico. Otto Demoni in libertà tutti in una volta sono praticamente--una minaccia di sterminio.> sussurra al suo indirizzo con espressione contrariata, le labbra a farsi sottili e piuttosto bianche. "Non ci credo che stia succedendo davvero. Non ha senso... Come si possono *perdere* dei Demoni grandi come veri e propri monti?" direbbe, mentalmente, alla volta del marito tramite il sigillo dell'empatia che, da anni ormai, unisce le loro menti. [Chakra: on]

17:06 Onosuke:
 Le parole del Decimo hanno scaldato il cuore di tutti. La mano di Onosuke stringe la presa dall'emozione. Successivamente prende la parola Azrael Nara. Anche le sue parole sono molto toccanti. La successione di questi due discorsi fanno partire un applauso generale. Dopo che l'ultimo battito di mani va a svanire, il Mizukage riprende la parola. Altri complimenti per il villaggio della Foglia escono dalla bocca di Hotsuma. Ma le belle notizie non arrivano mai da sole. Infatti subito dopo Il villaggio della Foglia e tutta l'alleanza viene alla scoperta di qualcosa di orribile: i Bijuu si sono liberati. Il silenzio cade sulla folla per poi trasformarsi in un brusio unico. Le persone tra di loro si parlano a bassa voce come per non farsi sentire. Anche Onosuke rimane impietrito dopo aver sentito la notizia. Si gira verso Tenshi, la quale si trova proprio di fianco a lui e comincia "Cosa ne pensi? Ora.. dobbiamo impegnarci molto. Ancora di più di ora.". Lui, come i suoi colleghi giovani, come Tenshi, ha vissuto l'esperienza da ninja in pace. Ora la cosa cambia completamente e lo sa. Non è così sciocco da pensare che non cambierà nulla. Si porta la mano che non è stretta alla mano di Tenshi ai capelli e riporta lo sguardo ai Kage. "I Bijuu sono.. non ci voleva.". Sinceramente non sa cosa dire. La cosa che lo solleva di più è che al momento la Volpe è la con loro.

17:07 Tenshi:
 Finalmente, il decimo Hokage prende parola. Il suo discorso, è un discorso tranquillo e speranzoso, che infonde grande coraggio negli animi della gente presente. E la Senjuu non potrebbe essere più felice, nell'ascoltarla. Sente che quella donna, conosciuta qualche anno prima in altre vesti, possa mantenere la pace già stabilita e rendere il villaggio rigoglioso. Sul volto della genin, compare un grande sorriso. Adesso, la Nara va a ringraziare i suoi consiglieri, tra i quali vi è Azrael-sensei, che prontamente prende parola.Come al solito, le parole del Tessai la rassicurano sempre. Adesso, la genin sembra quasi aver dimenticato quelle espressioni così serie dei Kage. Lascia per qualche secondo la mano di Onosuke, per andare a fare un applauso, che intanto si era levato in tutta la piazza. La mano, adesso, va a cercare nuovamente quella dell'Aburame. Una volta che l'applauso si è concluso definitivamente, il Mizukage riprende la parola. Il tono della sua voce è completamente diverso rispetto a prima. Appare, infatti, agitato, come se stesse per annunciare qualcosa di tremendamente brutto. E le sue parole, infatti, confermano quella strana sensazione che la genin aveva provato. I bijuu... si sono liberati. Cos'è quella storia? Com'è possibile? Un brivido le attraversa la schiena, mentre il battito cardiaco risulta alterato. Come fermare una minaccia così grande? Come mantenere la pace adesso? La Senjuu ha troppe domande nella mente e non sa dove trovare le giuste risposte. Non sa dove trovare il giusto coraggio per affrontare quella situazione. Lei è un ninja, e, come tale dovrebbe proteggere il villaggio. Ma come dovrebbe proteggerlo, una povera genin, da delle bestie così fuori controllo? Anche Onosuke sembra aver pensato alla medesima cosa e lei, agitata, va a stringergli ancor di più la mano. < Credo che... ho paura > lo guarda, con voce tremante < noi siamo solo... dei semplici genin >. Abbassa lo sguardo, mentre Kaori-sama prende parola. Anche lei sembra agitata, quasi in preda al panico. [Chakra off][Equip: 3xkunai - 3xshuriken - 1xcarta bomba]

17:09 Kizuko:
 <Ma davvero? Non lo avrei mai detto.> replica nell’ascoltare il nome della ragazzina che ribadisce sia suo, senza presentarsi di rimando e non replica altro lasciando che la ragazzina rimanga pure al suo fianco, l’importante è che non faccia chiasso dato che le ha detto che non le darà fastidio. Furaya, il Decimo Hokage, prende la parola e fa quello che ci si aspettava da lei: parla; pronuncia un grande e lungo discorso, pregno di punti fondamentali ai quali la donna da’ più importanza con il tono della voce. Afferma cose e dice una cosa sola che attira l’attenzione e l’interesse della mocciosa ovvero che lei non guarda dall’alto in basso, perché è un cittadino e un ninja prima di tutto, si mette sullo stesso piano di tutti e questo trova riscontro con le parole di Kaori e in più sembra proprio che Furaya l’abbia letta nel pensiero. Ora il tutto sta nel credere o non credere a parole simili, la mocciosa sbuffa e rincara la dose di quell’espressione scettica e cinica, le braccia ancora ancorate al petto e le manine che stringono la maglia. E il fastidio improponibile invece arriva dal suo fianco: Rin salta, si sbraccia e urla, la mocciosa assottiglia gli occhi infastidita e quando Rin si rivolge alla Hyuga, lei la fissa con quello sguardo tagliente e infastidito. <Ha detto solo quello che ci si aspettava di sentire.> sbotta con testardaggine. <Aspetterò i fatti e non delle semplici parole che sono bravi tutti a pronunciare.> il succo del pensiero della bambina Hyuga è quello, acido e simpatico come un mattone sul mignolo del piede, parole di chi mette intorno a sé molti aculei per evitare di essere ferita e questo vale anche per l’Hokage, perché tutti potrebbero ferirla. Con lo stesso spirito, che è pessimo, ascolta anche le parole del Tessai Azrael ma qualcosa di piccolo che lui stesso va a dire pone la mocciosa in un atteggiamento astioso verso di lui e quindi di conseguenza anche le sue parole. <Tzk.> a rendere tutto più difficile poi è Rin che sembra una ragazzina troppo esagitata e fuori controllo, che fa soltanto chiasso e basta, urtando il suo udito e il suo sistema nervoso. Non si unisce all’applauso anche se vorrebbe, il massimo che può concedere è un blando battimani che dura giusto qualche secondo e va a scemare molto in fretta per ascoltare le repliche da parte del Kage di Kiri e lui va a dare non delle belle notizie. <I bijuu?> sussurra corrucciando la fronte e una bambina come lei ora come ora non può comprendere la gravità del fatto comunicato, non riesce ancora a comprendere quanto in pericolo ora siano tutti quanti. Tutti conoscono i demoni codati ma la bambina non li ha mai sentiti come un pericolo e per questo ora non riesce a dare la giusta importanza a una notizia del genere che a quanto pare preoccupa tutti. Ma è proprio vedendo il panico intorno a lei che la mocciosa può lentamente rendersi conto del pericolo, ed è una paura che lentamente cresce in lei e si fa strada nonostante cerchi di rimanere testardamente corrucciata, le fa battere forte il cuore, sebbene la sua mente è ben lontana da riuscire a comprendere a fondo la notizia, una cosa è certa, si sente anche molto sconcertata. <Come diavolo hanno fatto a perdere dei demoni? Non sono dei dannati cagnolini!> sbotta ad alta voce, troppo alta ma non le importa. <E dovremmo anche sentirci al sicuro con questi incapaci!> il suo modo di reagire alla sorpresa e alla paura non è molto diplomatico, ma lei non ha mai avuto fiducia nel villaggio, voleva ricredersi e invece ora non ha fiducia nemmeno nell'Alleanza.

17:20 Azrael:
 il discorso si conclude e la folla applaude, seguendo l’input dato dal Tessai, ma qualcosa in particolare viene poi detta da Hotsuma. Qualcosa che, semplicemente, non ha alcun senso. Qualcosa che lascia il Nara a fissare il volto del Mizukage per diversi attimi. Basito, sconcertato, totalmente annichilito. È una otizia talmente tanto improvvisa e data con talmente poco tempismo che Azrael, dopo aver passato anni a cercare di autocontrollarsi, in questo preciso momento vorrebbe prenderlo per il collo e spaccargli la faccia a suon di pugni. Il cervello viaggia rapidamente, non tanto sulla notizia in sé, ma prima ancora sulla reazione che potrebbe scatenarsi qualora questa voce fosse giunta anche a qualcuno tra la folla. Di certo tra nija di alto rango ed Inuzuka con i sensi affinati qualcuno potrebbe averlo udito più che bene. Lascia immediatamente la mano di Kaori, il volto ridotto ad una maschera di gelo atta a non far trapelare né rabbia né qualsivoglia altro tipo di emozioni. Si distanzia di vari metri, incurante di chiunque possa averlo notato, ma allontanando chiunque dovesse cercare di seguirlo, per poi mettere mano alla trasmittente che, essenndo anche a capo degli ANBU in quel momento, ha con sé – invece che indosso alla copia che ricopre le veci di Yami in quel momento. < Sedate qualunque forma di panico si dovesse scatenare nella folla, formate cordoni per evitare che i civili possano accalcarsi e farsi del male, state attenti a qualunque bambino dovesse cadere a terra. Trattate la situazione con la massima urgenza, ma senza indurre altro panico nella folla. Se anche solo una di quelle persone dovesse morire, farete meglio a non farvi ritrovare alla fine della giornata. > Ringhia, quasi sputa quelle parole strozzate nella ricetrasmittente collegata alle maschere di ogni singolo ANBU che sia in servizio in quel preciso istante. E chi conosce anche solo un minimo sia Yami che Azrael sa che ciò che ha detto non è né uno scherzo né tantomeno un’esagerazione. Torna, dunque, assieme agli altri, tentando di trattenere l’ira e la collera nei confronti di chi ha smarrito questi cuccioli codati. E tace, non ha nulla da dire perché se in questo momento aprisse bocca non sarebbe sufficientemente concentrato a trattenere il marchio che già gli pizzica sul petto. Non ha alcun senso. Non ha senso che si siano liberati senza che nessuno se ne accorgesse – insomma, la zona in cui erano sigillati di certo non era sguarnita - , non ha senso che la notizia si sappia solo ora, non ha senso che otto bestioni grandi quanto lo stesso Villaggio di Konoha siano passati inosservati per tutto questo tempo. non. Ha. Senso. Il Tessai si schiarisce la voce, cercando di ritrovare un attimo di calma. < Hotsuma. Noi siamo in grado di fermare i Bijuu, siamo perfettamente i grado di prenderli uno per uno e rimetterli nel luogo da cui si sono misteriosamente liberati, abbiamo con noi persino il Bijuu più forte che non solo potrebbe dare una mano, ma vuol dire anche che non dobbiamo affrontarlo. Ma il punto è un altro-- > Un profondo respiro, mentre il Tessai si accarezza le tempie per cercare di non farsi scappare un chidori che possa finire direttamente al centro del petto del Kage di Kiri < --il punto è che se la vostra incompetenza fosse contagiosa saremmo tutti fottuti. > Termina, cercando di mantenere il tono quanto più calmo e basso possibile, non aspettando altro per voltarsi in direzione di Furaya < Attendo direttive, intanto vado a sistemare la situazione tra la folla. > Conclude, afferrando d’istinto la mano di Kaori per tirarla poco più distante dal resto del gruppo. < Se resto qui ammazzo qualcuno. Se hai bisogno di me usa l’empatia. Ti amo, a stasera. > Detto ciò, se gli fosse reso possibile – e qualora così non fosse pregate per le vite di chi voglia impedirglielo – si allontanerebbe per indossare, lontano da occhi indiscreti, la sua tenuta ANBU, ed andare a dare una mano in prima persona in mezzo alla folla, dando soltanto un altro ordine al suo esercito, tramite la ricetrasmittente < Tenshi Senjuu, capelli rosa, occhi verdi, probabilmente in compagnia di un Aburame, proteggetela da qualunque reazione della folla e ditele che il Generale sta arrivando a guardarle le spalle per conto di Azrael Nara. > [ Stessi tag – perdonatemi, ma penso che per me questa è una end, devo fuggire ]

Come previsto le reazioni alla notizia risultano negative ed i vari Kage si dimostrano a loro volta afflitti seppur mantengano la loro risolutezza anche in un momento del genere. Rivolgono lo sguardo verso Kaori ed è il Kazekage a prendere la parola, non prima di aver guardato sia lei che la Nara <Ci duole non avervi avvisato prima ma Konoha ha ancora sotto controllo il suo Demone grazie ad Hitomu, noi no e abbiamo cercato, inutilmente, di arginare la minaccia e riportare tutto com'era prima> una breve spiegazione la sua, non si dilunga molto mentre i commenti tra la folla si sprecano. L'allarme è stato dato e la paura negli occhi dei Konohani e di tutti i presenti. L'agitazione prende il sopravvento e fissano i vari membri del consiglio cercando in loro aiuto, osservano per lo stesso motivo i vari Kage. Azrael da gli ordini ai suoi Anbu e questi ultimi eseguono senza battere ciglio seguendo ogni sua minima indicazione mentre l'originale si rivolge al Kage di Kiri <Attento alle parole giovane Azrael> viene fermato dall'Oboro <Qua non si tratta di incompetenza nostra ma di qualcosa che ha causato la loro liberazione> concludendo il discorso prima che il Nara se ne vada dando altre direttive e svolgendo il suo lavoro come ninja per impedire alla folla di farsi del male tra loro. In tutto ciò Furaya Nara interviene su tutti <Non è il momento di litigare. Risolveremo la situazione come ogni volta, restando uniti. L'alleanza è anche questo> prendendosi una piccola pausa <Kaori e Azrael incontriamoci alla magione per discutere di questa emergenza> per poi rivolgersi agli altri Kage <Avete sbagliato a dirlo in pubblico, organizziamo un meeting tra di noi per discuterne> rimprovera anche la Nara lo stesso Oboro e gli stessi Kage per ciò che hanno fatto ma senza aggressività <A tutti i ninja, sorvegliate i nostri confini e il villaggio, raddoppiate le ronde. Konoha e l'alleanza vinceranno anche questa volta> e detto questo la Kage si congeda richiamano a se i suoi consiglieri e anche gli altri Kage ma la paura nel villaggio resta e il mormorio inizia a farsi sentire. Paura dette ad alta voce e dubbi verso i Kage dell'alleanza. [END][Furaya si scusa ma ha problemi tecnici e non può concludere. Grazie a tutti per aver partecipato]

17:46 Rin:
 La piccola Senjuu adesso è confusa. Accigliata, circondata dal panico che sta esplodendo, anche direttamente di fianco a lei, la piccola Kizuko che alza il tono della voce col suo solito modo di fare stizzito. Rin dal canto suo cerca conforto nella figura dell'Hokage, cercando di mettere in disparte tutto il resto - le parole di Azrael, di Kaori, e della stessa ragazzina di fianco a lei - e di mantenere la calma. Perché non sembra affatto che le cose resteranno serene come lo erano fino a qualche attimo fa. Stringe le labbra, la testa adesso china, la mente che viene attanagliata da pensieri sempre più fitti. E' difficile sorridere quando vieni a sapere che otto demoni potrebbero distruggere tutto da un momento all'altro. <E' l'unica cosa che possiamo fare> è ciò che riesce a dire, ancora a capo chino, come risposta a Kizuko. Il tono di voce sottile, piatto, che tradisce l'intento di far risuonare quelle parole con note leggere. <Sono loro ad avere la forza di difenderci> continua, alzando finalmente il capo, e voltandosi verso la Huyga. Il viso, adesso, non ha nulla di allegro, o solare, da esprimere. Soltanto fredda preoccupazione. <E se non dovessero essere in grado di farlo...> Torna con lo sguardo in direzione del centro della piazza, i pugni che vengono ancora una volta stretti lungo i fianchi. <Diventeremo più forti e ci difenderemo da soli, dattebayo!> la sicurezza con cui pronuncia queste parole è disarmante; non sembra escludere il fatto che lei di ninja non abbia proprio un bel niente. Non è nemmeno Genin, del mondo ninja sa soltanto che è pericoloso, e adesso sembra prenderne sempre più coscienza. <Non morirà più nessuno> si blocca, deglutisce, stringe i denti <l'Hokage l'ha appena detto. Non ha senso perdere fiducia in loro proprio adesso quando ne hanno più bisogno> si volta in direzione della minore, le rivolge un sorriso che l'unica sfumatura presente a colorarlo è una sfumatura triste <Gomen nasai, ho finito per disturbarti> prende un bel respiro profondo <Ci si vede in giro> ed è così che si congeda prima di dirigersi nuovamente verso casa. [exit]

17:58 Kizuko:
 I Kage e i Consiglieri parlano tra loro, dopo aver lanciato senza riguardi un allarme simile in piena piazza, scatenando il panico. Magari a loro piaccia vedere le persone che come formiche si agitano corrono in giro spaventate. <Ma che dice loro la testa a quelli là.> sbotta ancora una volta mentre la folla si ritrova a muoversi, spingere, correre, e meno male che la mocciosa non ha voluto ritrovarsi nel mezzo per una volta il suo disagio l’ha messa più o meno al sicuro, per poco, dato che la gente si disperde e quindi inevitabilmente va anche nella sua direzione come un fiume in piena. <Dovrebbero fare un corso di aggiornamento su come dare le notizie.> a denti stretti e pugni chiusi ora la principale preoccupazione della mocciosa è di non essere travolta e calpestata, tutta quella gente nel panico la fa sentire male e l’idea di sentirsi soffocare non le piace per niente. Ha tantissima paura e quando ha paura lei attacca con le parole e quel suo essere acida, sfacciata, maleducata, non può farne a meno, ma le parole di Rin sono qualcosa di spettacolare per lei, illuminano la sua testa e la sua visione. Osserva quel viso serio, freddo e determinato, le parole che le rivolge sono piene di una verità assoluta che solo ora la bambina riesce a comprendere. Lei ha sempre fatto l’errore di affidarsi agli altri ed è per questo che è sempre stata ferita, per questo ha perso la fiducia, ma non ha fatto niente altro, e invece la soluzione è sempre stata lì. <Sta a noi diventare più forti.> contare solo sulle proprie forze o se non solo almeno in parte. Lei fa parte di un clan e che diamine, del clan Hyuga, e non ha mai pensato di essere lei a dover diventare più forte. <Ci difenderemo da soli.> dispiace per tutta la buona intenzione di Rin, ma lei la fiducia in quelle persone non ce la mette, a mala pena è riuscita ad avere uno sputo di fiducia in Kaori ma non basta ora. Stringe i pugni e con rinnovata determinazione osserva le sue mani, sono piccole ma non per questo non potrebbe avere dentro di sé la forza e la possibilità di diventare forte e difendersi. Non saluta la ragazzina che se ne va e dovrebbe anche lei levarsi dai piedi il più in fretta possibile. <Tzk.> corre via sulle sue gambette diretta al dojo Hyuga. [end]

18:08 Tenshi:
 La folla è in preda al panico. Urla, schiamazza, spinge. La Senjuu rimane immobile, a fissare il vuoto, mentre viene strattonata da ogni parte. Che fare adesso? Guarda Onosuke, con i suoi occhi cerulei, nei quali è visibile l'agitazione. Porta lo sguardo sui Kage. E' arrabbiata. Perché i piani alti non ne sapevano nulla? Perché annunciare una notizia del genere davanti all'intero villaggio? Davanti ai civili? L'intera faccenda, appare senza senso agli occhi della genin. Nota Azrael-sensei agitarsi, sbraitare contro il Mizukage, ma, purtroppo, non coglie le sue parole, dato il vociare della folla. Degli ANBU si avvicinano, nel frattempo, a lei ed Onosuke, annunciandole che il Generale sta arrivando a guardarle le spalle per conto di Azrael-sensei. In cuor suo, è grata al suo maestro e quella notizia la fa rasserenare un po'. Ma quei dubbi, quelle domande, attanagliano ancora la sua testa. Si sente...confusa. Non sa che fare. Non sa come calmare la folla, dato che anche lei è in preda all'agitazione. Furaya-sama, finalmente, prende parola, intimando tutti i ninja di sorvegliare i confini ed il villaggio. La Senjuu, però, ha paura. Anche se dietro di lei vi è il Generale degli ANBU, è tremante. Tutta quella situazione... è pesante da digerire. E la gente, intanto, continua a strattonarla. Gli occhi, lucidi adesso, vanno a posarsi sul volto di Onosuke. La forza che le manca, la prenderà da lui e da Azrael-sensei, i punti fermi della propria vita. E, con voce tremante, dice al ragazzo < Andiamo... dobbiamo proteggere il villaggio >. Non sa come proteggerlo, ma sa che vuole farlo. Vuole proteggere i suoi nonni, i suoi amici, Onosuke e tutti i konohani, ad ogni costo. Non importa quanto sia debole. Non importa quanto sia agitata in quel momento. Lei è pur sempre un ninja. Tenendo ancora Onosuke per mano, si allontanerebbe dalla piazza. I due ubbidirebbero, poi, agli ordini del Decimo Hokage. [END][End anche per Onosuke, che è dovuto scappare]

Furaya viene presentata come nuovo Hokage e viene reso noto della liberazione dei Bijuu sotto lo sgomento dei consiglieri e della stessa Furaya

Note: Semplice ambient ma vi do lo stesso 0,5 px per la partecipazione