Il centro, come al solito, è gremito di persone. Che siano esse negoziante, ninja, civili o bambini che giocano non è importante, essi riempiono il Villaggio di vita, di colori e di suoni. Tra queste persone vi è anche un giovane Aburame, il nostro caro Onosuke che cammina tranquillo, equipaggiato poiché il suo obiettivo è dirigersi ai campi d’addestramento per allenarsi. La vita, tuttavia, riserva sempre qualche spiacevole sorpresa. Anni prima, per chi se lo ricorda, diversi attacchi terroristici hanno gettato la Foglia nel terrore e nella paura, ma da molto tempo oramai nulla accade, permettendo alla popolazione dij rilassarsi e divertirsi. Ed è proprio per questo, all’improvviso, un grido si leva a squarciare l’armonia creata dal basso vociare delle persone presenti per le vie del centro. < IO VI FACCIO ESPLODERE TUTTI! > Per chi volesse voltarsi in direzione della voce potrà vedere un ragazzo in piedi su una panchina, che trattiene sotto il proprio braccio una ragazza più o meno coetanea, ma più bassa. il giovane stringe tra le mani un coltello, veste un pantaloncino corto ed una canotta nera, da cui fanno capolino diversi fuuda che i ninja potranno certamente identificare come carte bomba. la testa della ragazza, ornata da una folta capigliatura rosata, gli arriva al petto, la sua gola è cinta dal braccio del ragazzo e viene minacciata dal coltello. < Allora? Dimmi chi è! Dimmi chi è lo stronzo, che si facia vedere! > Affari di cuore finiti male, pare. Ma la ragazza non risponde, singhiozza e piange, lasciando sgorgare lacrime a fiotti dagli occhi verdi, arrossati data la situazione. La folla attorno si raduna, lasciando attorno alla panchina uno spiazzo di circa un paio di metri, poiché non appena attirata l’attenzione generale, il giovane riprende a sbraitare < SE QUALCUNO SI AVVICINA MI FACCIO SALTARE IN ARIA! L’UNICA PERSONA CON CUI VOGLIO PARLARE E’ QUEL VIGLIACCO CHE MI HA SOFFIATO LA RAGAZZA, VOGLIO SOLTANTO LUI! > Insomma, una mattinata tranquilla per il Villaggio della Foglia. [ Ambient per Onosuke ]
La situazione on è certo delle migliori. Qualche ninja nella folla c’è, ma nessuno di loro sa bene cosa fare, qualcuno si allontana per evitare di essere colto da eventuali deflagrazioni, qualcuno sceglie di andare ad avvertire le autorità. Onosuke, unico coraggioso – o stupido – abbastanza da avvicinarsi, sgomita tra una folla piuttosto incredula e si para dinanzi la panchina. Ora che è più vicino, circa ad un metro al criminale, può guardare bene in volto la ragazza. Non avrà più di quindici anni, i colori gli potranno certamente ricordare la sua tanto amata Tenshi, ma i tratti facciali non corrispondono a quelli della Senjuu. Il ragazzo, invece, ha i capelli scuri di media lunghezza, poco curati, un accenno di barbetta e baffi adolescenziali mai tagliati gli sporcano il viso senza dubbio giovane, ma distorto in un’espressione di intensa rabbia. < COSA CAZZO VUOI TU?! > Sbraita contro l’Aburame, avvicinando di qualche millimetro il coltello alla gola della ragazzina. < NON TE NE DEVE FREGARE NULLA DI COME MI CHIAMO, SE NON TE NE VAI SUBITO AMMAZZO ANCHE TE! TUTTO QUELLO CHE VOGLIO E’ PARLARE CON QUELLO STRONZO! > Gli occhi del ragazzo sono puntati su Onosuke, le dita stringono la presa sul coltello, ma alle sue spalle l’Aburame potrà notare qualcosa di interessante. In quella zona, dove la folla non si è concentrata, tre Anbu si sono riuniti. Due di loro hanno maschere richiamanti animali dello zodiaco orientale, ma quello al centro ha una peculiarità. La maschera è vergata da due spesse strisce di vvernice nera, che dalla fronte giungono agli zigomi, passando per gli alloggi degli occhi. Il sorriso è largo da orecchio ad orecchio ed estremamente dettagliato, aguzzo ed affilato. Chiunque abbia un paio di orecchie a Konoha ha sentito parlare di quella maschera, corrispondente a quella del Generale Yami, famoso per il suo sadismo, la sua violenza, ma anche per le sue raffinatissime ed eccelse doti combattive e strategiche. I due anbu ai lati sembrano pronti ad intervenire, ma vengono fermati da un secco gesto della mano del loro Generale che par guardare, seppure a distanza di diversi metri, dritto negli occhi di Oosuke, accarezzando l’aria con la mancina compiendo un gesto che risulta inequivocabilmente dire: “Vai avanti, continua”. Successivamente, dopo aver composto il sigillo della capra, il Generale si trasforma, prendendo le sembianze di un ragazzino sui quindici anni, zazzera nera a coprire gl occhietti vispi ed azzurri, altezza non superiore al metro e sessanta, abbiglianto con semplici vestiti da civile, una maglietta a maniche corte ed un paio di jeans chiari. Fatto ciò, sperando sulla collaborazione di Onosuke, fa cenno agli altri due anbu di allontanarsi e comincia ad avvvicinarsi lentamente alla zona del misfatto. [ Ambient per Onosuke ]
Onosuke, coraggioso neo genin, si ritrova a fronteggiare un criminale che, per quanto in tenera età, sembra essere sufficientemente arrabbiato da essere pericoloso e che, soprattutto, non sembra aver intenzione di lasciar andare il suo ostaggio. La ragazza continua a piangere ininterrottamente, troppo stanca persino per pregare di essere lasciata andare, mentre l’Aburame cerca di far leva sui sentimenti del ragazzo che regge saldamente il coltello. < Non ci siamo capiti… io la ammazzo, ammazzo anche te se non fate venire fuori quel verme che me ‘ha rubata. Non posso averla io e allora non potrà averla di certo lui. Così lo ammazzo e poi me la riprendo e se non vuole ammazzo pure lei! > La voce si è leggermente abbassata, sembra non star più parlando alla folla, ma al solo Aburame che ha attirato la sua attenzione. < Se proprio ti interessa… non ho una famiglia, mio padre è in galera e mia madre è morta. Tutto quello che avevo era lei, ma quello stronzo me l’ha portata via! > Il discorso pare lo stia facendo arrabbiare particolarmente, al punto tale da stringere la presa sulla gola della ragazza, che strabuzza gli occhi e si lascia scappare qualche colpo di tosse. Proprio in quel momento il Generale Yami, trasformatosi in un generico ragazzino di quindici anni, arriva ad un paio di metri dalla panchina, cominciando a urlare, dissimulando alla pefezione la voce di un adolescente < EHI, SONO QUI, LASCIA STARE LA MIA RAGAZZA! > Ed ecc che, in un istante, la stretta sulla giovane si allenta ed il criminale si volta, dando le spalle ad Onosuke, sempre armato del suo fedele coltello tenuto nella mano destra, pronto ad attaccare il suo finto rivale in amore, sembra. E Onosuke, così vicino ed ora dotato della facoltà di salvare la situazione, cosa farà? [ Ambient per Onosuke ]
E’ un attimo, soltanto un attimo quello che intercorre tra le azioni che si susseguono. La voce di Yami, la distrazione del criminale e poi… l’azione di Onosuke. Si lancia contro la panchina per prendere di sorpresa il ragazzino. Fortunatamente il criminale non sembra essere granché preparato e la forza che utilizza per fare resistenza contro la presa dell’Aburame pare essere tutta quella a sua disposizione, neanche abbastanza per liberarsi fin da subito. La ragazzina riesce a divincolarsi, praticamente lanciandosi giù dalla panchina e fuggendo, raggiunta immediatamente dagli altri due ANBU che si erano precedentemente defilati < AH! CHE CAZZO FAI! LASCIAMI ANDARE, DEVO AMMAZZARLO, VI AMMAZZO TUTTI! > Grida e sbraita, ma alla fine della fiera occorre un solo istante al Generale Yai per materializzarsi nei pressi della panchina, facendo svanire la sua Trasformazione e troneggiare sull’Aburame e sul criminale, intent in quella prova di forza reciprica. La mancina del Generale raggiunge il retro del collo del ragazzino, sollevandolo di peso con una mano soltanto e tenendolo a mezzo metro da terra. La sua attenzione, però, è puntata su Onosuke. < Non preoccuparti, ho appena ricevuto la conferma che queste carte bomba non sono neanche cariche e che questo ragazzino non è neanche un ninja. Lo porterò alla polizia personalmente, farò in modo che non venga trattato troppo male. > Detto proprio da lui non parrebbe essere troppo vero, eppure la voce risulta ferma e sicura. < Per quanto riguarda te, invece. tu sei Onosuke Aburame, Genin della Foglia. Sei sato abile e coraggioso, questa sera riceverai i miei personali ringraziamenti direttamente a casa tua. > Gli dice, rivelandogli come il suo contibuto è stato necessario affinché altri ANBU potessero raccogliere informazioni, chiedere a degli utilizzatori di doujutsu di studiare la situazione e, poi, risolverla. Il ringraziamento, Onosuke non lo saprà prima di stasera, è null’altro che una maschera di gesso bianca ed un ninjato ancora nella sua fodera, oltre che un biglietto di congratulazioni. [ END ]