Ingresso Clan Taimusu

Quest

Giocata di Clan

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Il sole splende in quel di Kusa e la giornata scorre via in tranquillità. Famiglie escono per far compere e godersi la vita estiva, alcuni invece frequentano l'accademia per aspirare a divenire un ninja del paese dell'erba. Insomma, la vita di tutti i giorni senza particolari pericoli o minacce. Taimusu, un giovane genin del villaggio, questa mattina presto ha ricevuto un messaggio, niente di meno che un piccolo biglietto da visito recante il logo di un caffè situato nel terzo cerchio di Kusa ovvero l'Asakusa. Sul retro di tale biglietto una piccola scritta che recita "Sei invitato formalmente a pendere e provare un caffè nel nostro locale". Essa è scritta col color oro ed è incisa sul biglietto stesso, il quale, a sua volta, è di cartoncino. Non si sa di preciso l'ora in cui è stato consegnato, quel che è certo è che Taimusu se lo è ritrovato oltre la soglia della propria porta, sul pavimento di casa. Insolito? Forse o forse è soltanto mera pubblicità per portare più clienti al locale. Lungo il viale dove si può trovare il luogo vi è un sostegno in legno sul quale è inciso "Asakusa - Caffè" appena affianco una porta, dotata di un campanellino, con vetri che danno a vedere parte degli interni del locale. Il locale all'interno è composto da una singola sala luminosa, causa le ampie vetrate presenti ad uno dei lati che danno a vedere sulle strade del villaggio. Agli angoli del locale dei vasi verdi privi di fiori, appesi alla parete d'ingresso quadri rappresentanti luoghi e paesaggi dei più disparati tipi. Pavimento in legno e pareti color panna, misti ad alcune luci che calano dal soffitto ed un sistema di ventilazione, creando uno stile misto tra moderno e tradizionale. Ad affiancarsi alle vetrate diversi tavoli in legno lucidato, attorniati generalmente da tre sgabelli. Al bancone presenti tre posti a sedere, quest'ultimo situato all'immediata sinistra della porta d'accesso, che riporta di fianco anche una seconda porta riservata allo staff. Dietro il bancone una zona adibita a preparare i più svariati caffè, generalmente occupata da un paio di membri dello staff che si danno il cambio ogni mezza giornata. La strada all'esterno pullula di gente e di persone i cui passi possono e vengono uditi all'interno del locale stesso.

11:36 Taimusu:
  [~ Pressi Asakusa Caffe'~] Sguardo delle smeraldine rivolte sul pezzo di carta, probabilmente cartoncino, rigido [...] si ritrova con una perdita improvvisa di parole e anche di idee, mentre le scarpe da ginnastica nere falciano i metri che lo dividono dal locale. Rialza il capo, giusto per controllare che sia nel punto giusto. Le vesti del genin sono semplici, ma regolate alla perfezione per essere adatte all'occasione e soprattutto al clima; Una maglia a maniche lunghe nera, con sopra il petto una grossa X rossa e un paio di pantaloni d'allenamento neri. Forse fin troppo semplici, ma non si sa mai. China il capo di lato, facendo crollare il crine nerastro, osservando l'insegna del locale [...]. Ancora una volta senza parole. Riprende il proprio incedere verso l'apparente entrata, limitandosi a guardare il piu' possibile il locale, sebbene quelle ampie vetrate gli potrebbero concedere uno scorcio dell'interno. Ormai nei pressi del locale, si fermerebbe in fronte ad una delle vetrate studiando l'interno andando appena ad aprire leggermente le labbra [ ohhh ]. Rubine che sgranano e con grande sforzo, lascerebbe le mani ad infilarsi nelle tasche, per paura di appoggiarle sul vetro e sbavare e sudare sopra di esso per l'eccitazione. Non era mai stato in un luogo del genere e indubbiamente sembrava di suo gusto. L'espressione del pulito volto del giovane, andrebbe ora ad illuminarsi, forse per le luci naturali o semplicemente per il sorriso soddisfatto che si e' stampato in faccia. Non esiterebbe dunque oltre ad avvicinarsi alla porta, notando solo ora il campanellino, probabilmente coperto dalla massa di gente che sembra occupare quella strada. La destrosa si alza, impunita e senza controllo, e piegando appena l'indice andrebbe a caricare una piccola schicchera alla volta dell'oggetto che sta di fronte al proprio volto. Dannatamente curioso il ragazzo. Sperando quindi di non destare sguardi o comunque problemi, eseguita l'azione andrebbe semplicemente a guardarsi attorno, rosso in volto, accortosi della propria azione per poi semplicemente chinare il capo e muovere l'arto colpevole verso la porta, cosi' da spalancarla, se non avesse avuto problemi in quell'azione ovviamente.

L'interno del locale si mostra vuoto. Non vi è traccia di clienti ne di altre persone se non colui che risiede dietro il bancone del caffè. Un bancone in legno su cui è appoggiato tutto l'occorrente per rendere al cliente un servizio degno di questo nome. L'entrata di Taimusu ne attira l'attenzione scostando lo sguardo proprio su di egli. L'uomo non è altro che un signore anziano con capelli bianchi e corti, numerose le rughe in viso ed un vestito di tutto rispetto da cameriere composto da una camicia bianca con papillon intorno al collo ma sotto il colletto. Maniche lunghe ed un gilet nero posto al di sopra della camicia stessa. Pantaloni neri accompagnati con delle scarpe nere lucide. La mano destra tiene uno straccio bianco mentre la sinistra una piccola caraffa in vetro che sta pulendo col medesimo straccio. Occhi lievemente socchiusi guardano in direzione del ragazzo lasciando che le labbra esibiscano un minuscolo sorriso <Prego, entra> invitandolo a sedersi su uno degli sgabelli difronte al bancone <Sono molti i ragazzi che scelgono noi> la voce è bassa, rauca ma allo stesso tempo delicata e rassicurante come fosse un nonno con i suoi nipoti <Gradisci uno dei nostri caffè? O una tazza di tè? Abbiamo anche dei biscotti appena sfornati> indicando i suddetti nell'apposita teca.

11:55 Taimusu:
  [~ Pressi Asakusa Caffe'~] Le orecchie sono le prime a captare la voce del barista o almeno, l'apparente tale. Potrebbe essere benissimo il proprietario. Inarca un sopracciglio voltando il capo alla volta del bancone, passando dapprima sull'interno del locale vuoto. China appena il capo, come a volersi scusare per l'intrusione. Quell'ambiente gli sembra quasi privato, un peccato da rovinare con l'entrata in scena di un personaggio che non ne fosse degno. Piccolo sguardo al proprio vestiario per poi rialzarlo alla volta del barista. "Non ne dubito!" Un sorriso composto appare stavolta sul di lui volto, come a volersi trattenere dall'essere troppo. Riprende il proprio moto, stavolta raggiungendo il bancone e sedendosi sullo sgabello che gli consentirebbe di stare il piu' vicino possibile all'uomo dietro il bancone. L'ultima frase dell'uomo viene colta, seppur in apparenza il genin sembra piu' preoccupato sul sistemarsi sullo sgabello. Studia per qualche secondo ancora il posto, soffermandosi su uno dei quadri, mentre aprendo le labbra abboccherebbe alla proposta dell'uomo. " Voglio provare Tutto! " Il capo si staccherebbe da uno dei tanti quadri per volare verso l'attempato signore sorridendogli in maniera fin troppo solare. Forse effettivamente, si sta facendo prendere un po' troppo dal loco e dall'entusiasmo. Braccio sinistro che finalmente esce dalla tasca e raggiunge il gemello sul bancone, appoggiandosi e sostenendo il capo e il busto, che si inclinerebbero leggermente in avanti mentre il capo si sposta ad osservare il bancone. " Da quanto siete aperti? Sembra quasi nessuno vi abbia messo mano!" Esordisce, forse un po' scortese nell'implicare la scarsita' di clientela o forse semplicemente ingenuo ed esaltato dalle luci. Rubine che si spostano infine sulle vetrate cercando di osservare cosa vi e' all'esterno. Alle persone che nonostante tutto, ignorano quel loco.

Il moto del ragazzo viene osservato dall'anziano signore sedersi sullo sgabello davanti al bancone, continuamente visto e scrutato. L'uomo annuisce lentamente alle di lui parole e quando arriva quell'affermazione un lieve sorriso va a crearsi sul viso di lui <Poi non farci causa se non riesci a dormire questa notte> evidente l'ironia della frase, accompagnata da un piccolo sorriso divertito dell'uomo il quale riempi una tazza di caffè appena fatto, caldo e fumante. Tazza posata su un piatto con a fianco tre bustine di zucchero, a seconda dei gusti. Inoltre viene portato un ennesimo piattino con sopra quattro biscotti con delle piccole gocce di cioccolato. Tutto perfetto e tranquillo e ancora non entrano clienti oltre al ragazzo. Dalla tazza fuoriesce del fumo, segno che è ancora caldo il caffè all'interno ma non è proprio un problema dopotutto. <Da un po' ma no, di solito abbiamo molta gente. Forse oggi è una giornata particolare, non saprei> scrollata veloce di spalle da parte dell'uomo il quale riprende a pulire la propria caraffa <Sei un ninja ragazzo?> domanda l'uomo scrutando Taimusu da capo a piedi per comprendere e capire chi egli sia. Tira su con il naso lasciando che le labbra restino dilatate da un leggero sorriso mentre ne ricerca gli occhi per osservarne la reazione e le emozioni in quel momento.

12:21 Taimusu:
  [~Asakusa Caffe'~] Al dire dell'uomo si blocca un secondo, come a temere che in fondo l'apparenza inganna, ma per fortuna, l'ironia evidente dell'uomo lo porta a ridacchiare sebbene ancora un pochettino in evidente disagio. Riprenderebbe quindi lo studio del locale, sebbene noterebbe comunque l'appropinquarsi sia del caffe' che dei biscotti. Attenderebbe l'arrivo di entrambi prima di allungare la destrosa verso il piattino del caffe', avvicinando ulteriormente la tazza ripiena del liquido caldo. Da li' quindi, andrebbe a staccare sempre la destrosa per portarla verso il gancio della tazza e alzandola si limiterebbe semplicemente ad osservare con le rubine il liquido nero. " Finche' il caffe' rimane di questo colore, direi che non ci saranno problemi " Evidente l'ironia di rimando del giovane che cercherebbe quindi di scrutare meglio il barista. "Sei il proprietario? " chiede distrattamente, mentre inizierebbe a soffiare per raffreddare il liquido e portarselo alle labbra, mentre la manca si allungherebbe distrattamente ad afferrare uno dei biscotti e portarselo alla bocca, spezzandolo con un rapido gesto della mano e il supporto dei denti, in due pezzi. Stante con quel pezzo di pasta frolla probabilmente in mano ascolterebbe incuriosito l'ultima domanda. China il capo di lato, lasciando lo sguardo sull'uomo sebbene in realta' stia piu' pensando se per sbaglio non si era messo il coprifronte, ma per quell'evento aveva voluto rimanere in borghese diciamo. " Genin No Kusa " Asserisce improvvisamente serioso, sebbene il capo chinato e il crine cadente, non siano proprio i migliori indizi di serieta' ritorna quindi diritto con il capo, mentre la destrosa avvicina finalmente il recipiente del caffe' alle labbra, per poi inclinarlo e far quindi sgorgare il liquido ancora caldo nella gola del giovane. " Adoro il caffe' amaro... E ovviamente questo caffe'" esordisce allontanando la tazzina ancora mezza piena e concedendosi quindi l'altra meta' del biscotto. " ... E tu ? So di molti ninja che si ritirano a vite... Migliori " Termine un po' troppo generico ma s'intende cosa voglia dire il giovane.

<Il nostro caffè ha una tradizione lunga di anni, non lo cambieremo facilmente> indicando la macchinetta con cui esso viene fatto, ancora piena di esso e rigorosamente pulita ed immacolata senza alcun tipo di sbavatura, segno di una cura per i dettagli quasi maniacale. Scuote lentamente il capo l'uomo posando la caraffa e prendendo un bicchiere di vetro da pulire col medesimo panno <No, solo un umile impiegato> strofina le labbra tra loro rendendole meno secche, più confortanti per lo stesso anziano. Nota ogni piccolo movimento del ragazzo, dal prendere il caffè al prendere i biscotti, sicuramente gustosi e buoni più di ogni altra cosa in quel local. Annuisce al grado dell'altro <Un ninja alle prime armi. Complimenti per la tua promozione dunque e ti chiami?> domanda inarcando un sopracciglio prima di portarsi il bicchiere dinanzi al viso ad adocchiare possibili macchie di sporco o piccole sfaccettature che non dovrebbero esistere. Cenno del capo a quel complimento ma non si dilunga a parola <E' vero e sono uno di quelli. Ho dato il mio e adesso mi diletto in questo posto> sospiro quasi malinconico e nostalgico per quella vita oramai passata <Sai ragazzo? Lascia che un vecchio ninja ti dia qualche consiglio> schiarisce la voce <Ho scoperto che se invii del chakra al solco centrale del cervello, puoi diventare più potente> umetta le labbra <Non chiedermi come e perchè, non lo so però potrebbe esserti utile in futuro, no> ridacchiando lievemente divertito <Perchè non provi?> domanda l'uomo posando il bicchiere e poggiando entrambe le mani sul bancone.

12:54 Taimusu:
  [~Asakusa Caffe'~] Il giovane ascolta con calma notando quasi distrattamente che i biscotti sono indubbiamente e miracolosamente stra buoni. Si ferma un secondo osservando gli altri nel piattino " ... Buonissimo... Se chiedessi la ricetta, temo di sapere gia' la risposta... " asserisce leggermente rammaricato per l'impossibilita' di rubare quel piccolo segreto. I discorsi continuano con relativa calma e in maniera altrettanto tranquilla ambo le parti si scambiano informazioni o comunque parole di puro diletto finche' l'argomento si sposta sul diretto " Solco centrale? ". Manca che vola a palpeggiare il loco sebbene sia leggermente incuriosito da quell'affermazione. "Mi perdoni, mi son fatto prendere dai biscotti! Mi chiamo Taimusu. Al vostro servizio... sebbene ora preferisco finire i biscotti" asserisce sorridendo sebbene le parole di lui lo incuriosiscano e non poco. Continua quindi il giovane ad osservare il vecchio barista mentre noterebbe che insisterebbe un po' tanto sul fatto di provare subito. Il giovane prenderebbe a sorseggiare nuovamente il caffe', lasciando le rubine a studiare l'uomo finche' sospirando andrebbe a poggiare la tazza e silenziosamente a formare il sigillo della capra. " Non mi costa nulla... E poi dopo ho gli allenamenti a casa... " Asserisce sospirando nuovamente all'idea degli allenamenti del padre e della madre. Riprende un attimo il controllo mentale della situazione, convergendo ambo le mani all'altezza del plesso solare formando con calma, dato che non e' di fretto il sigillo della capra. Modalita' ormai acquisita per lui ma non si sa mai, quindi inizierebbe ad eseguire dei respiri profondi, inalando e facendo fuoriuscire l'aria, mentre la mente andrebbe a concentrarsi. Forsa fisica e Forza Mentale, i due ingredienti base per formare un fine e decente chakra da usare il battaglia. Immaginerebbe tutto il suo corpo spezzandolo in due, concedendo alla testa un colore sul verde, mentre il corpo il rosso; piu' facile con i colori e immaginando il tutto. Dunque deciderebbe di inviare ambo le forze verso il plesso solare, la sua base del chakra, il suo pentolone. Prima la forza mentale e successivamente immaginando di far sgorgare la forza fisica, lasciando che i due si mescolino in un vortici che ruota in senso orario. Andrebbe a riversare continuamente le due forze fino ad ottenere un ripieno di un colore blu acceso. Se tutto dunque fosse andato per il meglio, ora dovrebbe ritrovarsi con la propria riserva di chakra attivata, risvegliando quasi il proprio corpo. "Bene" si lascerebbe sfuggire, senza riaprire gli occhi e decidendo finalmente di seguire il consiglio dell'anziano. Nuovamente concentrandosi, data la situazione di calma, immaginerebbe ora di riversare parte del proprio chakra nel famoso solco centrale del cervello. Indubbiamente una cosa un po' strana ma nessuno gli ha mai detto che il chakra inviato nelle parti del corpo faccia del male. Un semplice pensiero e un semplice tentativo dunque di rimettere in circolo il chakra eventualmente attivato, cosi' da riempire o forse... svegliare il solco centrale del cervello. Risultati? Indubbiamente un mistero per il genin. [tentativo attivazione chakra]

Lascia il panno sul bancone continuando a guardare il ragazzo con vivida ironia nei suoi occhi e nel suo modo di fare <Purtroppo, per quanto ne sappiamo, puoi lavorare per la concorrenza> una risposta schietta ma sincera dopotutto. Annuisce man mano che l'altro recepisce le informazioni necessarie, i suoi consigli in quanto ninja anziano di Kusa <Taimusu, figli di?> piccole domande di un anziano curioso e li attende quelle risposte prima di osservare il ragazzo in quelle pose che fin troppo bene conosce e riconosce, ovvero il semplice e basilare richiamo del chakra. Un'operazione che ogni ninja dovrebbe saper fare e Taimusu non è da meno riuscendo ad unire le due energie creando una terza energia in grado di donargli un nuovo tipo di forza. Annuisce l'anziano ma il tentativo successivo non ha il minimo effetto e non parte neanche. Un genin è ancora troppo inesperto per poter fare qualcosa come potenziarsi subito dopo aver impastato il chakra e per questo motivo non avverte cambiamenti <Tutti i genin odierni hanno voglia di strafare? Ti svelo un segreto: la calma è la virtù dei forti> un detto antico come il mondo ma sempre attuale e concreto <Forza, vediamo se anche tu sei in grado di sbloccare il potenziamento> e lo fissa incuriosito, cercando di captare e comprendere se ci riesca o meno. [Il richiamo del chakra ti richiede un turno intero, per quest motivo l'altra operazione non è andata in porto]

13:34 Taimusu:
 {Chakra ON ~ Attivo} Le rubine paiono ricomparire notando il miserabile fallimento dovuto alla semplice voglia e impazienza. Un sospiro nasce spontaneo dalle labbra di lui andando a studiare l'anziano. "Machika e Okuto No Kusa, Ninja ovviamente..." Non esordisce in altre informazioni. Non gli piace mai dire troppo di se' nonostante il suo modo di fare. Farebbe quasi per sciogliere il sigillo quando le parole dell'anziano lo raggiungono. Un sorriso d'imbarazzo nasce spontaneo sul di lui volto e annuendo con forza si limiterebbe quindi ad annuire e richiudere gli occhi. "OSS" esordirebbe, forse vittima di un addestramento spartano della madre o magari dovuto all'aspetto del ex ninja che gli sta di fronte. Ma di fatto non si arrende... Non ancora. Chiude di nuovo gli occhi ritornando a concentrarsi sul proprio flusso di chakra e serrando nuovamente ambo le mani, intrecciate a formare il sigillo della capra, cosi' da aiutarsi ancora di piu'. Un pensiero, un'idea per aiutarlo ad immaginarsi il trasporto, la sua preferita: il serpente. Si immaginerebbe dunque un piccolo serpente di chakra che dal plesso veloce, sguscerebbe fino al proprio cervello, passando dal collo e muovendosi rapido fino al solco centrale di questi, attorcigliandolo e quindi infine mescolandosi, unendosi a lui, come a voler confermare che lui e il chakra sono una cosa sola, che non e' del tutto sbagliato. Un semplice tentativo che si spera stavolta, con la virtu' della calma potrebbe andare a buon fine. "..." non proferisce nulla ma il solo pensiero di quella cosa... Gli ricorda stranamente gli allenamenti per quando doveva iniziare ad imparare a impastare il chakra o mantenersi sulle superfici... Una sensazione gia' sentita...

Ode e non commenta i nomi dei genitori di lui lasciando, almeno in apparenza, il discorso appeso o bollandolo come poco importante. Non si dilunga ma preferisce restare ad attendere il compimento dell'opera del ragazzo e la sua opera da i frutti sperati portando ad un cambiamento del colore degli occhi, dei capelli e della pelle del ragazzo. Ha sbloccato qualcosa, un potere, forse un vero e proprio potenziamento sotto gli occhi di quell'uomo anziano che lo guarda e lo scruta attentamente. Lo stesso Taimusu sente un cambiamento in se, anche nel proprio chakra <Ha funzionato> bisbiglia l'uomo guardando il genin con molta attenzione <Nonostante lo strafare, hai comunque talento in queste cose> va a commentare nei suoi riguardi <Adesso non ti resta che capire cosa hai scoperto> deglutendo mentre la porta del locale viene aperta permettendo l'ingresso di nuovi clienti tra cui un'intera famiglia con i propri figlioletti piccoli <Mi tocca congedarmi, ho del lavoro da fare, clienti da servire e caffè da preparare. Buona fortuna ragazzo> e con queste poche e semplici parole, l'uomo, va a dar retta al resto della clientela lasciando Taimusu in balia di questo suo nuovo potere. [END]

13:56 Taimusu:
  [~Asakusa Caffe'~] Permane un attimino confuso all'inizio e successivamente sorpreso e poi lucido, dannatamente lucido. Riapre le smeraldine che andrebbero a specchiarsi per un secondo negli occhi dell'anziano udendone le parole. Sguardo interrogativo il suo, come se si fosse appena svegliato. "Cosa?" domanderebbe vago mentre ambo le mani si porterebbero al capo. Il crine ha assunto delle colorazioni di un bianco simile alla neve, ma sono solo dei piccoli filamenti, non vi e' un cambiamento totale come nel caso degli occhi o della pelle: scuritasi di colpo, quasi avesse preso il sole per tutto il mese, ora il giovane genin sembra tutt'altra persona e per di piu' non capisce nemmeno perche' si trova il quel posto da fighetti. " Dove diavolo... " non finisce nemmeno la frase che la sua unica fonte d'informazioni sembra dileguarsi. Un sospiro andrebbe a sostituire la sua confusione riportandolo ad uno stadio di calma apparente mentre le smeraldine studiano i nuovi arrivati. Un pensiero e subito dopo un'azione: si rialza ringraziando distrattamente il barista e dimenticandosi pure di pagare. Passi calmi i suoi, mentre si dirige verso la porta che lo condurrebbe all'esterno. Ambo le mani si poserebbero sul legno della porta aprendo finalmente la visuale a Kusa. Alza appena il capo osservando il cartello. "Asakura caffe'... mmh?" Abbasserebbe lo sguardo osservandosi il vestiario e un sopracciglio si inarca in tutta risposta. "..." Silenzio e ancora confusione sebbene pian piano le risposte arrivino da sole, o forse e' meglio dire dall'altro. Un gesto veloce delle gambe a trattenere il tallone ed ecco che le scarpe vengono sfilate e lasciate tranquillamente e disordinatamente al fianco dell'entrata del locale. "tsk" schiocco di lingua alla volta di queste, mentre ambo le mani ritornano alle tasche. "Forse... e' ora di chiedere ai vecchi qualcosina!" Esordisce cosi' tra se' e se'. Si blocca un secondo. Non si e' nemmeno guardato allo specchio ma se lo sente tranquillamente che c'e' qualcosa che non va anche nel suo corpo. Non era sempre stato cosi'. Sempre piu' curioso e pieno di domande, il giovane genin inizierebbe a muoversi scalzo alla volta di una destinazione ancora poco chiara ma si spera, piena di risposte. {Chakra ON}{Innata}{USCITA}

Taimusu entra nei Goryo

Precisazioni fatte in privato