Una Cena per Due

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00:49 Norita:
 Dal Centro di Khonoa seguendo la strada principale in direzione della residenza dell'Hokage svoltando a destra in corrispondenza di quest'ultimo, dopo una decina di minuti si arriverà alla magione degli Hyuga, un Posto Enorme dall'esterno potrebbe sembrare un unico edifico, ma in realtà all'interno, si compone di un insieme di appartamenti, tutti dall'arredamento in stile Zen, con decorazioni che richiamano al giappone feudale di un era antica e dimenticata, l'ingresso della magione è rappresentato da un enorme portone in legno con un architrave che porta incisi i 2 Kanji che che identificano il Clan Hyuga, entrando si viene accolti in un ampio giardino Zen con una fontana alimentata ad'acqua che rende il tutto il rilassante e al contempo così solenne, col suono cadensato della canna di bamboo che ricade una volta vuoto, subito di fronte al portone principale nel lato diametralmente opposto troviamo il Dojo che pure essendo chiuso lascia trasparire l'ombra di giovani hyuga in allenamento nonostante l'orario, i lati sia a destra che a sinistra sono percorsi da un porticato sopraelevato in legno che conduce di volta in volta ai singoli appartamenti delle singole famiglie del Clan, tutta la magione così descritta descrive un quadrato perfetto.
è proprio all'esterno delle porte esterne che il Giovane Norita attende Tenshi, la quale dovrebbe arrivare a minuti e quando arriverà lo vedrà non con i soliti abiti, quelli sono per la battaglia oggi infatti è un occasione speciale, veste infatti un kimono maschile molto leggero, di colore scuro elegante, legato in vita da un cordino bianco perla, e con dei sandali in legno, mentre i capelli sono lasciati sciolti a cadere sulla schiena del ragazzo arrivando poco oltre metà schiena, è così che la giovane Senju lo troverebbe una volta giunta

01:02 Tenshi:
 E' una sera tranquilla quella. Le strade di Konoha pullulano di vita: amici che si riuniscono, coppie che passeggiano mano nella mano, bambini che corrono di qua e di là. Dopo una giornata di caldo insopportabile, in serata la gente riesce a prendere finalmente un po' d'aria. La genin cammina in mezzo alla folla, con i lunghi capelli rosa che ondeggiano da un lato all'altro. Indossa un kimono rosa, come i fiori di ciliegio; su di esso sono disegnati dei fiori di vari colori, dalle rose alle ninfee. Una fascia rossa tiene stretto il kimono in vita con un grande fiocco sulla schiena. Ai piedi ha delle infradito bianche, con la suola in legno. I capelli sono sciolti, ma tirati leggermente all'indietro dal coprifronte con inciso il simbolo della Foglia. Si direbbe che è proprio pronta per quell'evento. Infatti, si sta dirigendo verso la casa di Norita, il giovane Hyuga che, quella sera, l'ha invitata a cena. Eppure, c'è qualcosa che stona. Qualcosa che cozza con quell'atmosfera intorno e con i suoi vestiti. E' l'espressione della ragazzina. Occhi persi in un punto indefinito, labbra serrate. E' sempre così ultimamente. Sta cercando di prendere in mano la propria vita, di affilare le unghie. Ma nonostante questo, non è serena. E' anche vero che sta affrontando tutto con occhi diversi adesso, ma sente che il suo cuore si sta piano piano... indurendo. Le esperienze ti cambiano. E anche se la vita della giovane Senjuu è appena sbocciata, ha dovuto già affrontare troppe difficoltà. 'Ma coraggio. Almeno per oggi, sorridi' è ciò che pensa. Si sforza e ne viene fuori un mezzo sorriso. Meglio di niente. Ha appena svoltato a destra, dopo aver percorso la strada principale del centro della città e si sta dirigendo, quindi, verso il luogo prestabilito. Dopo una decina di minuti, eccola arrivare a destinazione. Proprio davanti alla magione, una figura maschile fa capolino. E' Norita, che la sta aspettando. Anche lui è vestito per l'occasione. A quanto pare entrambi, senza essersi messi d'accordo prima, hanno indossato il kimono. Gli si avvicina. < Ciao > dice, con tono tranquillo, cercando di sfoggiare un sorriso. Non sa perché, ma non si sente in vena di festeggiare. Ma ormai è fatta. Lei aveva accettato il suo invito e, adesso, è lì. Non si torna più indietro. Spera solo che quella possa essere una serata piacevole.

01:22 Norita:
 mentre attende la fanciulla volge lo sguardo un pò a destra un pò a sinistra e un pò a fissare le stelle dato che col cielo sereno di quella notte si possono vedere chiaramente un infinità di stelle, esattamente come la visione che gli appare poco dopo nel campo visivo anche nella penombra dell'illuminazione stradale la riconosce a distanza e aspetta che sia a portata visiva e dice <Buonasera Testolina> sorride guardandola, e appunto guardandola meglio osservando alcuni dettagli del volto di questa giovane donzella capisce che qualcosa non va è come che se qualcosa la turbasse quel mezzo sorriso come ha fatto in altre occasioni è forzato e si vede, se c'è un pregio in lei o quanto meno uno dei molti, è quello di non riuscire a fingere, la sua espressione e i suoi occhi tradiscono ogni minimo turbamento del suo animo, ma non è questo il momento di affrontare l'argomento, torna a guardarla e dice andando a indicare l'interno del giardino <benvenuta alla magione Hyuga Gentil Donzella> cerca di tirarla un pò su per il momento in un secondo momento affronterà la questione dei turbamenti della fanciulla sempre che lei ne voglia parlare, la fa passare avanti come qualsiasi bravo gentiluomo farebbe e la segue a ruota e ora le farebbe da guida <prego da questa parte> percorrendo tutto il cortile andrebbe a salire 3 gradini che portano al porticato e al dojo svoltando a sinistra e superate 3 porte aprirebbe la quarta illuminata ovvero la casa di norita <e benvenuta a casa mia> sorride di nuovo lasciando nuovamente passare prima lei e richiudendo poi la porta alle proprie spalle, e un lieve profumino inizia a giungere alle narici dei due

01:45 Tenshi:
 Fa un piccolo inchino con il capo alle parole di benvenuto di Norita. Attraversa, quindi, il porticato, ritrovandosi in un grande giardino. in perfetto stile zen. Al centro di esso, vi è una fontana ed il suono principale è rappresentato dallo scorrere dell'acqua. Un piccolo paradiso in terra. Segue il ragazzo, all'interno del grande giardino. Nota che nel dojo, nonostante l'ora tarda, qualcuno si sta ancora allenando. Quella magione è piena di vita. Un po' come quella del proprio clan. Vi è quella stessa tranquillità che il giorno prima aveva potuto sentire nel dojo dei Senjuu. Girando sulla sinistra, arrivano infine di fronte alla casa di Norita. < Grazie > ancora una volta, china il capo, in segno di gratitudine. Entra quindi all'interno e proprio all'ingresso, va a togliersi le infradito, rimanendo a piedi nudi e attendendo che il ragazzo la precedesse all'interno della casa. Già il profumo del cibo le arriva alle narici e, per questo, può sentirsi un po' più serena. Lei ama mangiare. Ma ancora, le giunge al petto quella sensazione strana di non poter godersi un po' di pace, nemmeno in quel momento. Le parole che, il giorno della promozione a genin, Azrael Nara le aveva rivolto, le ritornano adesso alla mente: 'Non aver paura di strafare'. Vorrebbe solamente averlo al proprio fianco, in quel momento, mentre le darebbe una pacca sulla spalla, ripetendole le stesse parole. Ma, ovviamente, lui non può di certo essere lì. E quella situazione deve essere affrontata. Si volta, quindi, verso Norita, rivolgendogli un tenue sorriso.

02:03 Norita:
 uno volta dentro toglie i sandali lasciandoli sull'ingresso la guarda fa un lieve sospiro rilassandosi adesso che la porta di casa è chiusa e dice <vieni andiamo in sala da pranzo che altrimenti diventa freddo> sorride guardandola e dice <così magari mentre mangiamo ne approfittiamo per conoscerci un pò> sorride guardandola e le metterebbe una mano al centro della schiena, andando lievemente a premere su noto punto di pressione al centro delle scapole dove spesso si accumula la tensione questa pratica dovrebbe darle un certo sollievo da tutta la tensione e dallo stresso accumulati, anche se il problema di fondo rimane ma intanto ciò l'aiuterà a rilassarsi, e a questo punto si avvia guidandola in sala da pranzo dove li attende un tavolino già apparecchiato per due con Ravioli al Vapore di varia farcitura tralasciando cose troppo pesanti come il maiale, cene dono di vitello ai gamberi e alle verdure, il tutto accompagnato da tè freddo e acqua, e dice <prego accomodati pure> sorride lieve guardandola <cerca di non farti problemi d'accordo vorrei che qui ti sentissi libera di agire come fossi a casa tua va bene ???> sorride ampiamente guardandola fisso negli occhi con i propri occhi bianco perla mentre va a prendere il proprio posto inginocchiandosi con i talloni che vanno a sorreggere il sedere tenendolo lievemente sollevato dal suolo, e dice <allora è da un bel pò che non ci si vede l'ultima volta è stato durante l'esame, che mi racconti di nuovo ti è successo qualcosa di particolare...???> sorride guarddandola attendendo replica, ovviamente cerca di farle dire cosa la turba anche se lui sa già che dovrà tirargli fuori le parole con le tenaglie, e tirando con molta forza.

17:25 Tenshi:
 Parlare con le persone non è il suo forte. Non lo è mai stato. Ma si sta sforzando. Sta cercando di non apparire troppo fredda e impacciata. < Sì > dice, continuando a sorridere. Sta cercando anche di essere serena. Non vuole rovinare quella serata a Norita. Di colpo, lui le appoggia una mano dietro la schiena. Probabilmente, lo fa per farla rilassare un po'. Allora è così? Si vede così tanto che non sta bene con se stessa? Effettivamente, si calma un po', con sorpresa. Ma quel tocco, quella mano poggiata su di lei, la infastidisce. Prova dei sentimenti contrastanti, quindi: da un lato, è più tranquilla, ma dall'altro, vorrebbe solo che Norita allontanasse quella mano da lì. Quando finalmente, il ragazzo si allontana, lei tira un lieve sospiro di sollievo. Non sa perché, ma i contatti le provocano tensione. Era sempre stato così, ma ultimamente questa reazione era cresciuta in lei. Probabilmente ciò è causato da quell'incontro. L'incontro con quella ragazza, che, in qualche modo, le ha cambiato la vita. Kouki le aveva preso il viso fra le mani, e l'aveva guardata dritta negli occhi. Quegli istanti erano stati interminabili. Segue il giovane Hyuga, dunque, in sala da pranzo. Qui vi è un tavolo, già apparecchiato e imbandito per la cena: su di esso, sono esposte varie portate, dai ravioli al vapore, alla carne di maiale e vitello, al pesce e alle verdure. < Va bene > dice, mentre i suoi occhi cerulei incrociano quelli di lui bianco perla. Si avvicina al tavolo e, piegando le gambe, si inginocchia su di un cuscino, posizionato proprio sotto al tavolo. < Non c'era bisogno di preparare così tante cose >. Non aveva mai visto tutto quel cibo riunito su un tavolo in vita sua. A casa dei suoi nonni, i pasti erano sempre di normali quantità e, di solito, consistevano solo in una portata. Da quando lei era andata a vivere da sola, si era limitata a cucinare solo riso e sporadicamente della carne, dato che non era un'appassionata di fornelli. < Eh sì, è proprio da un bel po' che non ci vediamo > risponde, mentre avvicina un piatto vuoto proprio davanti a lei. < Niente di speciale in realtà >. Non se la sente di vuotare il sacco adesso. Non vuole fare la depressa e non vuole farlo stare in pensiero. E poi, non le è così facile raccontare le ultime vicende della propria vita, dato che erano state l'una peggiore dell'altra. < Tu invece? >. Nel frattempo, prende in mano le bacchette, andando ad acchiappare con esse due ravioli al vapore e posizionandoli sul proprio piatto.

17:49 Norita:
 ascolta le parole della ragazza e come lei anche lui inizia a servirsi prendendo un piattino 2 bacchette e iniziando a servirsi, e almeno riferito alla pietanza e sorride guardandola <veramente questo non è nemmeno tutto> indica il tavolo <di là c'è anche il dolce ma siccome va mangiato freddo o comunque fresco l'ho lasciato in frigo> insomma almeno sul piano culinario la sta un attimino viziando e coccolando non che abbia altri fini, ma sapendo quanto lei sia golosa ha preparato una cenetta coi fiocchi con molto piacere <ma comunque tranquilla già io adoro cucinare a maggior ragione se ho dovuto farlo per te, credimi ho preparato tutto con estremo piacere> sorride guardandola poi sente che non è successo nulla di chè e ha come il sospetto che lei cerchi di non parlargli di ciò che la turba per non rovinare la serata, o per non passare per debole, e replice guardandola, quindi decide di rispondere prima alla domanda posta poi andrebbe ad'affrontare il "Niente di Speciale" che in realtà la Turba <beh se a te non è successo nulla di speciale io> fa una breve pausa e le prossime le dice con lo sguardo di Chi sa benissimo che in questo frattempo qualcosa l'ha molto scossa nel profondo solo non sa cosa e vorrebbe essere allo stesso tempo una forma di sprono a parlare come a volerle far capire che con lui può parlare di tutto senza venire in alcun modo giudicata <ho attivato il mio Byakugan per la prima volta è stata un emozione indescrivibile, non hanno torto a definirlo l'occhio che tutto vede, è incredibile> mantenendo lo stesso sguardo che mantiene puntato su quello ceruleo della fanciulla <ho scoperto di avere un chakra di Tipo Vento e ho già appreso due Tecniche, di cui ho scoperto poter massimizzare la precisione proprio grazie al Byakugan> dice guardandola <ehhh ultimo ma non per importanza adesso sono un Genin anche io, poco dopo aver fallito l'esame in comune> indica se stesso e lei continua <ho avuto modo di ripeterlo superandolo> e poi guardandola ancora negli occhi e dice <ti ricordi cosa ti dissi al nostro primo incontro su noi hyuga ???> chiede guardandola mentre attende la replica della ragazza andando a prendere un raviolo con le bacchette tenute nella mano destra andando poi ad assestrargli un morso dimezzandolo per poi una volta masticato per bene il boccone lo manda giù

18:18 Tenshi:
 Come si fa ad essere così cortesi ed amichevoli con una persona che si conosce a malapena? E' questo l'atteggiamento che Norita ha nei confronti di lei. E' sempre attento alle piccole cose, è sempre lì, a cercare di rasserenarla. Lei, invece, non ne è capace. Non riesce ad aprirsi con nessuno, a maggior ragione con una persona che conosce da poco tempo. E, addirittura, alcuni atteggiamenti del ragazzo le danno fastidio. Ma non è colpa di lui, assolutamente no. Il problema è lei, che, semplicemente, non è abituata a tutto questo. Il ragazzo, sapendo che lei è golosa, ha preparato anche il dolce. Un po' le dispiace per tutto questo lavoro al quale Norita si è dovuto sottoporre, solo per lei. Non pensa di meritarlo. < Grazie, davvero > dice, per poi portarsi la metà di un raviolo alla bocca. La mastica, mentre ascolta le parole del ragazzo. E' davvero buono. Al contrario di lei, lui ci sa proprio fare in cucina. Lo manda giù e subito si porta in bocca l'altra metà. Mentre mastica, lo guarda parlare del suo Byakugan. Sembra felice. Probabilmente, si tratta della stessa felicità che aveva provato lei quando aveva attivato la propria innata. Anche se quella felicità, in realtà, è durata ben poco. Ingoia, quindi il boccone, dividendo l'altro raviolo che aveva sul piatto. Norita sembra davvero entusiasta di tutti i miglioramenti raggiunti. Lei, invece, dopo l'esame, si era solo chiusa in se stessa, senza portare a termine quasi nulla. L'unica cosa che riusciva a farla andare avanti era il pensare ad Azrael Nara. Il dainin era diventato un appiglio per lei. Non aveva fatto niente di speciale, ma lei gli si è aggrappata. E lo ha fatto diventare il proprio modello di vita. < Mi fa piacere che tu abbia finalmente passato l'esame > dice, dopo aver mandato giù un altro boccone. Poi ascolta la domanda dello Hyuga e si ferma un attimo a pensare. Il loro primo incontro non era stato dei migliori. Lei voleva solamente scappare. E così poi ha fatto, in realtà. E poi, ha dimenticato quasi tutto della conversazione che avevano avuto. Erano successe troppe cose da quella volta. Troppe cose difficili da affrontare, troppe cose che le avevano cambiato il modo di vedere il mondo. < Mmm... non me lo ricordo proprio, scusami! > fa una risatina nervosa, dopo aver pronunciato queste ultime parole.

18:41 Norita:
 lei come al solito è di poche parole anzi molto poche lui in vece è molto locuace a quento parte quello sprono sottoforma di sguardo non ha funzionato e allora deve giocarsi la carta -rinfreschiamole la memoria- finisce il raviolo che ha tra le bacchette e dice dopo averlo accuratamente masticato e mandato giù <beh allora non mi resta che rinfrescarti la memoria> sorride nuovamente adesso guardandola e dice <vedi allora ti dissi che noi Hyuga abbiamo un talento speciale per capire se qualcuno nasconde qualcosa> sorride ancora continuando mentre prende l'altro raviolo e dice <in altre parole io posso capire se qualcuno nasconde qualcosa è turbato, o più in generale se qualcosa non va> dimezza anche questo raviolo con un morso mastica e manda giù pure quasto e continua <c'è poi un altro fattore, tu tra le altre cose positive che ho notato nei nostri pochi incontri, ne hai uno in particolarmente positivo, non sai ne fingere ne mentire, e se ci provi si vede al volo> ridacchia brevemente guardandola <io so benissimo che in questi giorni che non ci siamo visti qualcosa ti ha scossa profondamente, ma non l'ho capito parlando, ma appena sei arrivata nella penombra dell'illuminazione stradale> dice guardandola e finisce il raviolo deglutendo e ora seppur sorridendo dice parole serie <io vorrei aiutarti con me puoi parlare di tutto, o almeno vorrei che ti sentissi libera di farlo> sorride guardandola dritta negli occhi con i suoi perlacei e dice continuando <posso capire che magari cerchi un appoggio di qualcuno più aduto o con più esperienza, ma io e te abbiamo esattamente la stessa età e il passato di entrambi è stato difficile, noi due possiamo capirci e aiutarci a vicenda molto di più di quanto potrà mai fare chiunque altro> dice guardandola <e stai tranquilla che di qualsiasi cosa mi parlerai se vuoi farlo da parte mia non avrai giudizi ma solo appoggio sostegno e consigli se necessario> dice guardandola negli occhi e dice continuando <perdonami se affronto adesso la questione ma prima ne parli se vuoi farlo, prima ti togli questa montagna dalle spalle, che magari per te è una montagna ma magari qualcuno può ridurlo a un sassolino e potrai lancialo via liberandotene> sorride guardandola e continua <allora vorrei aiutarmi ad'aiutarti ???> sorride lievemente verso di lei con gli occhi bianco perla puntati in quelli cerulei di lei

10:53 Tenshi:
 Acchiappa l’ultimo pezzo di raviolo che è rimasto nel piatto e lo porta alla bocca. E’ strano come Norita volesse spronarla. Che motivo ha di farle vuotare il sacco? Perché è così interessato a lei? < Quindi credi che io stia nascondendo qualcosa? > risponde alle sue prime parole, dopo aver mandato giù l’ultimo boccone. Quel talento speciale di cui parlava, a lei non va a genio. Non le piace essere studiata così a fondo, alla ricerca di qualcosa. E’ vero, anzi verissimo, che le è capitato qualcosa. Ma non la sta nascondendo. Solamente, non le va di parlargliene. Prima d’ora, si sono visti soltanto due volte. Si sente scossa da quella conversazione. Quella, doveva essere soltanto una cena tra coetanei. Non una confessione, forzata tra l’altro. Voleva solo rilassarsi, dopo tutto quello che ha dovuto passare. E sperava di riuscirci quella sera. E invece no. C’è sempre qualcosa di sbagliato, nelle cose che fa, nei luoghi in cui va e nella gente che incontra. Per una sera, una sola, aveva pensato bene di dimenticare tutto e stare, anche solo per qualche ora, serena. < Semplicemente, non mi piace né fingere, né mentire > il suo tono è deciso. Si sta agitando. L’espressione del viso è dura, non c’è neanche l’ombra di un po’ di tranquillità. < So benissimo che con te potrei parlare di tutto > posa le bacchette, che poco prima teneva nella mano destra, sul piatto, per poi alzare lo sguardo verso gli occhi perlacei dello Hyuga. Gli occhi di lei sono distaccati e il colore, adesso, è virato su un azzurro ghiaccio. Quella freddezza che solo qualche giorno fa aveva visto negli occhi di suo padre, adesso lei la sta usando contro Norita. Non è mai riuscita, in vita sua, ad essere cattiva. E neanche vorrebbe riuscirci adesso. Ma sente una strana emozione dentro, quasi un fuoco che brucia tutto. Un fuoco blu, non rosso. Freddo, non caldo. Si sta proteggendo. Non vuole abbassare la testa per il resto della sua vita. Sta semplicemente… affilando le unghie. < Norita, noi siamo estremamente diversi. Forse ci legano simili esperienze di vita, ma sicuramente le abbiamo affrontate in modo diverso. Se io, adesso, volessi raccontarti qualcosa, lo farei. Ma non voglio. Io non conosco te e tu non conosci me. Io non ti ho mai forzato a parlarmi di te. Sì, dico ‘forzato’, perché è questo che tu stai facendo con me, forse senza rendertene neanche conto. E questo non mi piace. Non ho bisogno di essere forzata. Se un giorno deciderò di raccontarti la mia vita ed il mio passato, sarà un qualcosa che deciderò io di fare. Capito? > lo guarda fisso negli occhi. Forse lei ha un po’ esagerato. Non aveva mai parlato in quel modo con qualcuno. Ma non le importa. Per il momento, vuole essere solamente lasciata in pace. 'Kouki, va bene adesso? Kouki, sto affilando le unghie', è semplicemente questo ciò che pensa, mentre aspetta una risposta da parte di Norita.

11:37 Norita:
 ha le bbacchette in mano e sta per prendere un altro raviolo e quando lei le chiede se crede che gli stia nascondendo qualcosa si ferma, risponde <no non lo credo anzi...> non continua e ascolta il resto senza parlare almeno finchè spiega i motivi per cui non finge e non mente mai, ma poi infine arriva nota lo sguardo cambiare la sereno anche se forzato vira verso uno freddo come il chiaccio rappresentato pure dal colore degli occhi e arriva l'attacco Duro, un attacco in piena regola, non fatto di armi o di Jutsu, ma di parole che colpiscono nel profondo un Norita senza difese, lui voleva solo aiutarla a superare quelle cose che l'hanno turbata e che l'hanno scossa voleva solamente e unicamente aiutarla e farla stare meglio è profondamente scosso tanto che perde forza nella mano che teneva le bacchette che ora cadono disordinate sul tavolo è cambiata dal loro prmo incontro la tenshi timida e impacciata che semplicemente non ci sapeva fare con le persone non esiste più qualcosa l'ha scossa e cambiata dal profondo rimane per un pò a bocca aperta e gli occhi sgranati non capendo cosa possa aver fatto di sbagliato le aveva chiesto di aiutarlo a farla stare meglio e aveva per ben due volte sottolineato che lei poteva parlargliene "Se Avesse Voluto" se non voleva bastava dire "non mi va di parlarne al momento" poggia entrambe le mani sulle gambe quindi e abbassando lo sguardo dice solo una parola con un tono triste <Scusa> fa una lunga pausa ripensando a tutto quello che le ha detto e dice <mi dispiace io non volevo forzarti in alcun modo...volevo solo poter essere per te un aiuto> la guarda per un pò tornando ad'abbassare lo sguardo, e va sottolineato lei è l'unica persona di fronte alla quale abbia mai abbassato lo sguardo non ci era mai riuscito nessuno fin ora, <ho anche sottolineato il fatto che il parlarmene o meno dipendesse dalla tua sola volontà...non voglio per forza sapere cosa è successo...volevo solo alleviare quello che ti faceva stare male> dice guardandola in viso ma non negli occhi al momento non riesce a guardarla negli occhi non sa nemmeno il perchè...però allo stesso tempo dice <in ogni caso ti devo comunque ringraziare, perchè sono sicuro che già adesso mi hai mostrato un lato di te che non hai mostrato mai prima d'ora> abbozza in sorriso <io volevo solo farti stare meglio mi dispiace se hai visto il mio tentativo come una forzatura, ma forse tu non lo sai...ma ci sono diverse cose di cui devo rigraziarti> dice guardandola fa una lunga pausa ripensando alle cose che grazie a lei ha iniziato a fare <infatti prima di incontrare te io non sapevo perchè volevo diventare Ninja per uno Hyuga è normale anzi sarebbe strano il contrario> dice facendo una breve pausa deglutendo per ridurre la salivazione data dalla sensazione nervosa <ma tu mi hai fatto capire che si può diventrare ninja per un motivo diverso del semplice sono ogni membro del clan è un ninja devo esserlo anche io> altra breve pausa <poi sempre prima di conosceti non avevo idea di cosa avrei fatto dopo il diploma pensavo che avrei vissuto alla giornata di missione in missione sperando col tempo di trovare la mia strada...e di nuovo grazie a te ho capito che senza uno scopo non si può fare nulla> dice guardandola <forse tu non te ne sei resa minimamente conto ma tu hai fatto così tanto per me e in un modo così naturale> la guarda non è ne serio ne triste sta solo esponendo i fatti <quindi vedendoti stare male ho voluto provare a fare io qualcosa per te...non per forzati...non per farmi raccontare del tuo passato o di quello che ti turba...ma perchè mi sono molto affezionato a te e vorrei poterti evitare tutto ciò che possa farti soffrire...anche se adesso mi rendo conto che in questi casi la volonta non basta> dice guardandola negli occhi adesso finalmente riesce di nuovo a sostenere quello sguardo freddo come il ghiaccio attendendo la risposta della ragazza.

12:14 Tenshi:
 Lo guarda, segue ogni suo movimento con i suoi occhi gelati. Il ragazzo sembra... fragile. Debole. Senza difese. E' così che appariva lei di solito. Sempre lì, con il capo chino, lo sguardo abbassato. La debolezza va superata, è questo ciò che ha potuto apprendere nell'ultimo periodo. Affilare le unghie. Lei le sta limando, cercando di alimentare la propria forza ed il proprio coraggio. Lui non sa sostenere lo sguardo di lei. Le sembra di rivivere la scena di allora, quando lei non è riuscita a reggere lo sguardo magnetico di Kouki. A ruoli inversi, però. Stavolta è lei la predatrice e Norita è la sua preda. Solo adesso comprende a fondo le parole della ragazza. Solo adesso che vede con i propri occhi ciò che è lei, come in uno specchio. La propria immagine si riflette in quella di un Norita sconcertato e senza forze. < Non c'è bisogno che ti scusi. Volevi sapere ciò che penso, no? E' proprio questo ciò che penso. Sei andato troppo oltre, senza rendertene conto. E questo, beh... Mi ha un po' infastidita > prende a giocherellare con le bacchette poggiate sul tavolo: le prende, le solleva di qualche millimetro, per poi farle ricadere di nuovo. Non lo fa per gioco, ma semplicemente per sbollentare la rabbia. Per calmarsi. Perché è sicura che Norita non si meritava quelle parole così dure. Ma lei, in quel momento, ne aveva bisogno. Aveva bisogno di quella reazione, di quella rabbia, di quello sfogo. Perché, in fondo, era proprio questo ciò che aveva fatto poco prima: si era sfogata, si era liberata di tutto ciò che aveva dentro. Ma lo aveva fatto contro la persona sbagliata. Contro una persona che, nonostante le parole di lei, adesso la stava anche ringraziando. E quei ringraziamenti la fanno sciogliere un po'. Lo sguardo torna quello di sempre ed i lineamenti si addolciscono. Sì, sta affilando le unghie, ma non può negare il proprio modo di essere. Magari, quei ringraziamenti sono anche esagerati e lei potrebbe certamente ribattere. Riempirsi di nuovo di rabbia e scagliarsi nuovamente contro di lui. Ma decide di non farlo, per il momento. Non vuole farlo stare ancora peggio di così. Lei non è cattiva. Lei non è Kouki. Finalmente, il ragazzo torna a guardarla negli occhi. Può vedere , quindi, come lo sguardo sia più sereno. < Norita, va bene così. Adesso basta, mettiamoci una pietra sopra. E mangiamo, che sennò si raffredda tutto. Non vorrei che tutto il tuo lavoro fosse stato inutile >. Fa un mezzo sorriso. Se lo Hyuga è davvero bravo a capire ed interpretare le persone, si renderà conto che quel mezzo sorriso, è sincero adesso. Va bene così, dopotutto.

12:37 Norita:
 in tutto il tempo che lui ha spiegato le sue intenzioni finendo per confessarsi e andare direttamente a ringraziarla di tutto ciò che lei fa inconsapevolmente fatto per lui lo ha fatto riflettere su se stesso e sul proprio futuro, cose a cui prima di incontrare quella fanciulla della sua stessa età, alla fine lei spiega che è andato troppo oltre ma in maniera calma e pacifica, lo avesse fatto così pure prima, norita non si sarebbe scosso e probabilmente non avrebbe avuto modo di ringraziarla e dirle tutto ciò che lei ha fatto per lui, quindi non è stata del tutto negativa infondo...poi finalmente riesce a sostenere nuovamente quello sguardo trovandolo sereno, ma questa volta per davvero, e sentendo le ultime parole di lei sorride è rincuorato da quelle parole sente e vede che lei sta molto meglio rispetto a quando era arrivata a casa sua o più recentemente pochi minuti fa, e sta meglio pure lui e replica <si hai ragione mangiamo> sorride nuovamente e adesso non è solo sereno ma è proprio Felice in quel momento anche se non esattamente come avrebbe voluto ma l'ha aiutata a stare meglio, e l'importante è il risultato che ci sia andato di mezzo lui subendo uno sfogo e un attacco pesante non importa l'importante è che lei adesso stia meglio riprende le bacchette e vedendo quel mezzo sorriso capisce che quella cosa che la turbava e che la opprimeva o è messa di lato o non la opprime più, in ogni caso quel sorriso non è forzato è sincero e non potrebbe chiedere di meglio...guarda ora il piatto da portata e restano 2 ravioli tra una cosa e l'altra se li sono fatti fuori quasi tutti uno al gambero e uno alle verdure con le bacchette li indica e dice <scegli tu io vado di conseguenza> sorride guardandola e attendendo la relativa replica

23:42 Tenshi:
 Lui è troppo buono. Troppo. Lo sa benissimo. Sa benissimo che non voleva farla arrabbiare, non lo aveva fatto di proposito. Ma, purtroppo, lei è una tempesta in piena estate. E’ un tuono a ciel sereno. Un attimo prima può ridere e scherzare e un attimo dopo può arrabbiarsi e rattristirsi. I suoi cambiamenti d’umore sono repentini. Basta una piccolissima parola sbagliata per farle perdere la calma. Eppure lei, non era mai stata così. E’ come se si stesse affacciando solo adesso al mondo. Le esperienze, le persone che incontri… ti cambiano. Lei era rimasta chiusa nel proprio bozzolo per fin troppo tempo e, adesso, ne sta venendo piano piano fuori. Ma non riesce a capire se stessa. Non riesce a capire le proprie emozioni. Il problema è che non ci sa fare con la gente, figuriamoci con se stessa. Non riesce a controllarsi. Non riesce a volare via. Ha delle ali, ma non sa come usarle. E un po’ le dispiace per il ragazzo che ha davanti. Sicuramente, non meritava di essere trattato così. Ma lei non può farci niente. E’ questo ciò che è diventata. E vorrebbe capire perché tutte quelle attenzioni, tutte quelle parole, la infastidiscono. Dovrebbe essere contenta del fatto che per qualcuno lei sia importante. E invece non lo è. Smette di giocherellare con le bacchette e le posiziona fra le dita. Allunga la mano per andare a prendere un raviolo al vapore. < Prendo quello alle verdure >. Lo prende, quindi, posizionandolo sul proprio piatto. Fa poi una leggera pressione agli estremi, dividendo il raviolo in due parti. Ne prende una metà e la porta alle labbra, addentandola, mentre guarda Norita. L’umore del ragazzo è migliorato. Adesso è felice, nonostante quello che lei le ha detto poco prima. E per qualche strano motivo, ne è invidiosa. Anche lei vorrebbe essere felice. Qual è il suo segreto? Perché è sempre felice? Perché ha sempre un sorriso sulle labbra? Sì, è troppo buono. E probabilmente, lei non ne capirà mai il motivo.

23:55 Norita:
 è vero è felice in questo momento si la serata è iniziata in un modo non proprio sereno si è preso pure una sfuriata che altro non era che un urlo disperato di chi ha un peso sulle spalle e sul cuore cercando di mandare via quel peso la guarda fissa negli occhi e vedendola così con lo squarda a metà tra l'interrogativo e il dubbioso ma è serena sta molto meglio rispetto all'inizio e a questo punto dice immergendo i propri occhi perlacei in quelli ormai nuovamente cerulei di lei <sono pronto a scommettere quello che vuoi che ti stai chiedendo come mai adesso sono felice vero ?> sorride apertamente guardandola mentre con le bacchette che ha già in mano prende l'ultimo raviolo e lo addenta dimezzandolo e dopo aver masticato e deglutito la punzecchia un pò ridacchiando appena <facciamo così, se me lo chiedi per favore ti dirò il mio segreto mentre mangiamo il dolce> è palese come la stia provocando ma in maniera scherzosa finendo poi il raviolo che aveva tra le bacchette mandando giù anche quello...

00:16 Tenshi:
 Dopo aver ingoiato il boccone, acchiappa con le bacchette la parte di raviolo che era rimasta sul piatto. Lo porta alla bocca e comincia a masticare. < E' l'istinto degli Hyuga che te lo fa pensare? > dice, dopo aver mandato giù il raviolo. < Comunque... sì, me lo stavo chiedendo >. La sta studiando a fondo, ancora una volta. Ma stavolta, lei mantiene il proprio autocontrollo, senza sbilanciarsi. Certo che Norita è proprio bravo a capire le persone. Lei è esattamente il contrario: sembrerebbe impacciata, distratta e sempre confusa. Non percepisce i pensieri e le emozioni della gente. E lui, invece, è già riuscito ad entrare nella sua testa. Questo la turba un po', effettivamente. Ma l'espressione del viso di lei non cambia e resta sereno. Non vuole rovinare la felicità del ragazzo ancora una volta. Non vuole sembrare una folle a cui dà fastidio ogni minima cosa. Anche perché, lei prima non era così. E, anzi, le pare strano esserlo diventata. < Perché dovrei chiederti per favore? >. Quella di Norita è una provocazione. Ma perché la sta provocando? Non ha capito che ogni piccola cosa potrebbe infastidirla, adesso? < Se non vuoi dirmelo, perché dovrei spronarti a farlo? >. Lo guarda negli occhi, cercando di capire le sue intenzioni. E' ancora felice, e pare che stia scherzando. Ma, nonostante il tono sia scherzoso, che motivo avrebbe di provocarla? I loro sguardi sono fissi, gli uni sugli altri. Posa le bacchette sul piatto, mentre continua a tenere lo sguardo fermo su quello di lui. Anche lei lo sta provocando, adesso. Anzi, lo sta sfidando. Lo sta forzando a guardarla dritta negli occhi e a sostenere lo sguardo di lei, cosa che poco prima non era riuscito a fare. Le mani vengono portate sulle gambe, mentre il suo sguardo è ancora fisso in quello di lui.

00:40 Norita:
 domanda leggittima la sua dopo che norita le ha parlato di quella dote del proprio clan e per una volta l'istinto non centra <a dire il vero questa volta l'istinto nostro non c'entra nulla avevi un espressione così interrogativa che era palese che stessi pensando a quello> sorride guardandola e dice <in ogni caso non pensare a quell'istinto come a qualcosa di Volontaria che noi usiamo per analizzare o per entrare nella testa della gente, è una cosa immediata che nasce da piccole cose che la gente non nota normalmente> fa una breve pausa riflessivo e dice per essere più chiaro <uno sguardo diverso, uno zigomo leggermete più sollevato la forzatura di un sorriso, piccole cose che noi notiamo e gli altri no, ma è una cosa immediata ci basta un occhiata, infatti io non ti ho analizzata per capire che stavi male, è bastato lo sguardo in un attimo e in penombra per giunta> sorride guardandola e finalmente le ha spiegato come funziona quell'istinto non è una forma di analisi semplicemente loro riescono a vedere singoli dettagli meglio di altri e capirne il significato, poi si alza va in cucina e torna con due ciotoline di Anmatsu con due cucchiaini dentro e ne mette una di fronte a tenshi e una la tiene per se, e sentendo quelle parole sul perchè dovrebbe chiedergli per favore e ride <stai tranquilla, stavo solo scherzando, se ho accennato al discorso è ovvio che voglio dirtelo> la guarda e a questo punto coglie qualcosa di diverso al suo sguardo un detaglio espressivo che prima non c'era che sia una sfida? magari vuole che lui vada a sostenere lo sguardo con lei dato che non gli schioda gli occhi di dosso, o meglio li tiene proprio fissi sui propri occhi a questo punto torna a inginocchiarsi al tavolino poggia la ciotolina sul tavolo assume la stessa posizione di lei con le mani sulle cambe e la guarda fissa immergendo i propri occhi bianchi in quelli cerulei ed'estremamente espressivi della ragazza, e mantiene quello sguardo serenamente con un ampio sorriso in volto, è strano questa volta non capisce le intenzioni della fanciulla nemmeno dai piccoli dettagli che agli altri sfuggono, e questo gli piace crea un certo alone di mistero che non guasta mai, e sorridendo continua a tenere fissi gli occhi su quelli di lei aspettando divertito di capire a cosa poterà tutto ciò

01:14 Tenshi:
 Norita le spiega brevemente come funzioni quell'istinto. E' un qualcosa che lei non riesce a comprendere appieno, dato che le viene difficile capire le persone. < Mmm... capisco > mormora, pensierosa. Quindi non la stava studiando? La stava semplicemente comprendendo? Che stranezza. Sì, è proprio strano. Lo segue poi con lo sguardo, mentre va in cucina. Lo vede tornare con due ciotoline fra le mani, dentro le quali vi è il dolce. Lo ha aspettato per tutta la sera, quindi non vede l'ora di gustarlo. In fin dei conti, era stata una serata piacevole. Lei aveva avuto un piccolo sfogo, ma poi la situazione è migliorata. Menomale. Era riuscita a controllarsi, a riprendere la calma che aveva perso. < Allora, perché sei felice? >. Lui ricambia il suo sguardo. Lo sostiene, senza distoglierlo. Lo vede sorridere. Quella situazione la diverte. Si stanno fissando, come due scemi. E di colpo, quella sfida le appare ridicola. Scoppia a ridere, fortemente, non riuscendo più a guardarlo negli occhi. Si porta una mano alla bocca, per cercare di soffocare la risata, ma risulta inutile. Infatti, continua a ridere e le risa diventano addirittura più forti. Ora il motivo della sfida, le pare ancor più ridicolo della sfida stessa. E ride, ride, senza potersi fermare. Ride come non aveva mai riso prima. Finalmente, a quel punto, sente che la serata è veramente migliorata. Sente che quella cena, è una normalissima cena tra coetanei. Sente che Norita potrebbe diventare un suo amico. Sente che forse, un giorno, potrebbe raccontargli davvero il proprio passato. Sente che sta iniziando... a volergli bene. < Grazie > una semplice e piccola parolina, lasciata così, senza aggiungere altro. Sa che quella semplice e piccola parolina arriverà dritta nel cuore di Norita, più delle parole che sono state dette in precedenza. Gli sorride, calmando le risa. Lo sguardo di lei si addolcisce, mentre guarda le iridi perlacee di lui. Forse ha appena trovato un amico. [ END ]

01:52 Norita:
 dopo averle spiegato come funziona il loro istinto lei annuisce e capisce almeno in parte, e a questo punto arriva la domanda a cui risponde <beh sono felice perchè ho trovato in te una persona speciale, una persona per cui vale la pena combattere> sorride guardandola e continua <mio fratello mi ha sempre detto una frase che non ho mai capito finchè non ho incontrato te> fa una breve pausa e dice citando il fratello <non importa quanto Chakra hai, non importa quanti Jutsu Conosci, se non hai qualcuno per cui combattere non saprai mai cosa è la vera forza> sorride guardandola e dice <ecco perchè sono felice perchè per me sei tu quella persona per cui combattere e quando ti ho visto stare male avrei fatto di tutto pur di farti stare meglio, e appena ho visto che ti sei sentita meglio all'improvviso qualsiasi cosa fosse successa prima ha smesso di esistere> poi parte quella sfida degli sguardi in cui i due si fissano negli occhi senza un motivo apparente e poi lei esplode in una fragorosa risata ma una di quelle proprio divertite di gusto, e a questo punto Norita il controllatissimo (con gli altri) Norita anche lui Soppia a ridere andando a trattenere la pancia ridendo con Testolina e poi i due si rilassano piano piano con calma e lei dice una semplice piccola parolina, ma che vale 100.000.000.000 di volte tutto quello che è accaduto in quella serata e non solo ne è anche il suo perfetto finale "Grazie" quella parola racchiunde in se tutto un intero discorso che sarebbe troppo lungo da esprimere tutto e lui andrebbe ora ad'allungare la mano e se lei non si scosta la poggerebbe sulla testa agitandole i capelli e dice <è Stato un immenso piacere Testolina> sorride guardandola e finalmente un nuovo Legame si è formato, è davvero felice adesso [END]

Una cenetta intima tra Norita e Tenshi, nell'appartemento di Norita, che inizialmente è partita con un po' di fatica, ma poi ha ingranato prendendo il largo, culminando nella creazione di un nuovo Legame di amicizia che da ora in poi unirà i due Giovani Genin.