[Entrata Clan Senjuu] Una nuova Radice

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Questa mattina qualcuno ha deciso di mettere un po’ di brio nella vita della giovane Tenshi, lasciando per lei una busta. Una busta che è stata fatta scivolare sotto la sua porta, ed è una metodologia che ha già avuto modo di osservare nella sua vita giusto qualche settimana fa. Prima o poi tale busta salterebbe agli occhi della giovane, ovviamente, e questa potrebbe portare più di un tuffo al suo cuoricino… oppure no, dipende da lei! Fatto sta che potrebbe riconoscere la carta usata, addirittura, se aperta, potrebbe anche riconoscere la calligrafia di chi, ancora una volta, le scrive. E’ lui o non è lui? Ma certo che è lui: Natsuo Senjuu. Quali potrebbero essere le emozioni che tale nome potrebbe suscitare nella nostra giovane promessa? Lui le scrive ancora, forse per un’altra sfida? Forse per farla sentire ancora una volta inadatta? Sia come sia, la lettera recita quanto segue: “Cara Tenshi, ho molto da fare e non ho molto tempo soprattutto da dedicarti, tuttavia come ormai avrai saputo, in te scorre il mio sangue. Il sangue dei Senjuu. Dunque questo è un invito da parte del nostro Capoclan a raggiungere il Dojo.” Nient’altro è stato scritto, solo la comunicazione abbastanza fredda e frettolosa di raggiungere il centro nevralgico dei Senjuu, una richiesta difficile da ignorare. Meglio mettersi in marcia, e una volta giunta a destinazione non bisogna certo disperare… perché la ragazzina è attesa da qualcuno proprio davanti all’entrata del Dojo. [Entrata clan Tenshi][No tempo]

11:07 Tenshi:
 Come ogni mattina, appena alzata, si veste. Indossa dei pantaloni da tuta color senape, stretti in vita e alle caviglie, con delle grandi tasche ai lati delle cosce, e un top corto nero. Va verso il bagno: lava la faccia e i denti, per poi sistemarsi i capelli arruffati dalla notte appena trascorsa; li spazzola, lasciandoli sciolti, e indossa il coprifronte come fosse una fascia. Sulla fronte, lascia la frangia, mentre tutte le altre ciocche sono leggermente tirate all'indietro dal coprifronte. Si guarda allo specchio, toccando con le dita della destrorsa la placca metallica sulla quale è inciso il segno della Foglia. Ce l'aveva fatta. Era diventata una genin. Ma il bello, comincia adesso. Va verso la cucina, per mettere qualcosa nello stomaco e prepararsi quindi ad una nuova giornata. Ultimamente, le sue giornate erano state molto frenetiche, quindi si sta già chiedendo cosa sarebbe successo in quel giorno. Dirigendosi verso il frigo, il suo sguardo cade sul pavimento. C'è qualcosa, di fianco al frigorifero, proprio di fronte alla porta. Raccoglie, quindi, quella che sembra essere una lettera. E' la terza lettera che riceve nel giro di qualche mese. La tiene fra le mani, ferma, fissandola. Ha un po' paura di aprirla, dato il contenuto delle lettere che aveva ricevuto precedentemente. Ma, di certo, non poteva stare ancora lì per molto, con la busta in mano. La apre, lentamente, tirando fuori una lettera. Quella carta le è stranamente familiare. Le dita sono percorse da un leggero tremolio quando riconosce quella scrittura. E' suo padre. Di nuovo lui. Gli occhi scorrono veloci su quella scrittura. E' una comunicazione, fredda, da parte di un uomo che sicuramente andava di fretto nel momento in cui l'ha scritta. Il cuore della neo genin sembra quasi scoppiare nella cassa toracica. E' arrivato il giorno tanto atteso. Il giorno in cui avrebbe affrontato il proprio clan di appartenenza. Alza gli occhi, tirando un lungo respiro e cercando di calmare il proprio battito. Deve trovare e raccogliere tutta la forza che ha in corpo. 'Non aver paura di strafare'. Le parole di Azrael Nara, pronunciate durante la sua promozione, le risuonano in testa, adesso più che mai. E 'Affila le unghie'. Kouki. Forse, adesso, può prendere coraggio da quello strano incontro che l'aveva fatta stare male in quel momento. Sì, affilerà le unghie, stavolta. dopo aver preso nella propria camera alcune armi che le sarebbero potute servire in quell'occasione, esce di casa, lasciando la lettera sul tavolo. I passi sono veloci e sicuri, mentre si dirige al Dojo dei Senjuu. I lunghi capelli rosei, ondeggiano da un lato all'altro, a passo con i propri movimenti. Una scarica di adrenalina le percorre il corpo. Sta davvero andando ad affrontare il clan. E suo padre. Poco prima di arrivare all'entrata, decide, per ogni evenienza, di attivare il proprio chakra. Porterebbe, quindi, al petto le mani, unendole e muovendole, a formare il sigillo della capra. Immaginerebbe due sfere: una rossa, in corrispondenza della fronte, a raffigurare la forza spirituale; una blu, in prossimità del ventre, che simboleggia, invece, la forza fisica. Le farebbe, dunque, ruotare, prima sul proprio asse, per poi spingerle in direzione del petto. Qui, cercherebbe di unirle, andando a formare un'unica sfera, quella del Chakra. Qualora il richiamo fosse riuscito, sentirebbe il Chakra invadere ogni singola cellula del proprio corpo. Fatto ciò, si dirige verso l'entrata del Dojo. Nota che qualcuno è fermo, proprio lì davanti. Possibile che stesse aspettando proprio il suo arrivo? [ Tentativo richiamo del chakra ][ Chakra 25/25 ][ equip: 3xShuriken - 3xKunai - 1xCarta bomba - 1xFuuda con tronchetto sigillato ]

Il chakra viene correttamente impastato e la giovane decide di farsi forza e fare appello alla propria determinazione per affrontare questo giorno, il Clan. E’ sicuramente un buon inizio, non c’è che dire, ma vediamo come le cose andranno avanti. Innanzitutto colui che attende Tenshi di fronte all’entrata principale del Dojo non è altro che… un ragazzo. Ad occhio e croce potrebbe avere circa 20 anni, alto e coi capelli neri, mentre gli occhi sono di un bel colore celeste; l’espressione è seria e dura, e quegli occhi sono proprio puntati sulla ragazzina, non lascia spazio ad alcun dubbio quindi… sta aspettando proprio lei. La osserva e la analizza, sembra studiarla e giudicarla al tempo stesso, ma rimane a lungo in silenzio. Indossa il copri fronte di Konoha, legato ad un braccio, ma niente che lasci intendere il suo grado all’interno della gerarchia dei ninja. <Tenshi Senjuu, immagino.> la voce è giovanile e pulita, ma spigolosa, poco smussata e non molto morbida. La ragazza è conosciuta da quando è diventata Genin, almeno ad alcuni del Clan, e questo ragazzo sembra essere uno di questi. <Prego, seguimi. Il mio nome è Yusuke Senjuu, faccio parte del Clan e mi è stato affidato il compito di accoglierti.> inizierebbe ad avviarsi per far strada alla ragazza ed accompagnarla all’interno del Dojo. <Perché a quanto pare hai in te il suo sangue.> non spiega a chi si riferisca, ma sembra che ci sia una sorta di insofferenza in questo ragazzo. Il Dojo appare agli occhi della ragazzina più che imponente, si sono proprio impegnati, non c’è che dire. Una struttura quadrangolare composta da più piani e un giardino interno nel quale nasce un imponente Albero mastodontico e gigantesco che, con le sue radici, sostiene l’intero Dojo. Vi sono quattro entrate, tante quanti sono i punti cardinali e tutte confluiscono al giardino interno da dove è possibile raggiungere il primo piano, composto da diversi Dojo di eguale grandezza adibiti per i bambini e per i giovani del clan; non hanno pavimento e appoggiano direttamente sulla terra dalla quale compaiono di tanto in tanto le radici del grande Albero. Il ragazzo porta la giovane Tenshi esattamente nel giardino, vicino al mastodontico Albero. <Questo Albero è ciò che c’è di più importante e sacro per il nostro Clan.> gli occhi del giovane scorrono su quel tronco nodoso con delicatezza e dolcezza, salvo poi tornare a fissare la ragazzina con tutt’altro sguardo. <Hai idea del perché tu sia stata convocata qui?> che sia una domanda a trabocchetto? Eppure egli ora rimane in assoluto silenzio, in un’attenta attesa della risposta della giovane. [Entrata clan Tenshi][No tempo]

11:49 Tenshi:
 Accanto a lei, vi è dunque un ragazzo, alto, dai capelli neri e dagli occhi celesti. Nota che è più grande di lei di qualche anno. L'espressione, però, sembra quella di un uomo maturo: seria e dura, quasi severa, oserebbe dire. Ha il coprifronte di Konoha legato al braccio, quindi anche lui è un ninja. La sta guardando, analizzando con gli occhi di ghiaccio. L'espressione della ella genin, si fa adesso più seria e non lascia trapelare nessuna emozione. Si limita soltanto a guardare gli occhi del ragazzo. Sì, adesso è sicura del fatto che stesse aspettando proprio lei. < Sì, sono io >, dice con estrema freddezza. Non aggiunge altro, non domanda neanche come facesse a saperlo. E' ovvio che qualcuno stava aspettando il suo arrivo. Non sa da dove le venga tutta quella forza, tutto quel coraggio, per sembrare, anche se in parte, più sicura di sé. Probabilmente, fino a qualche settimana fa, si sarebbe presentata timidamente, chinando il capo, senza incrociare lo sguardo analizzatore del ragazzo che ha davanti. Sta cercando di cambiare e dare meno peso ai propri sentimenti. < Piacere >. Adesso ne è certa, qualcuno la sta aspettando. Segue, quindi, il ragazzo, all'interno del Dojo. 'Perché a quanto pare hai in te il suo sangue'. Rabbrividisce, per un attimo. Il suo sangue. Si riferisce a suo padre. Ma chi è in realtà Natsuo Senjuu? Riprende la calma, che aveva perso per una manciata di secondi. La sua espressione è distaccata, mentre si guarda intorno. Al centro, un grande Albero si erge imponente, a sostenere l'intero Dojo. Quest'ultimo, ha una struttura quadrangolare, con quattro entrate, una per ogni punto cardinale. Sembrerebbe un piccolo paradiso terrestre. Ma, di certo, non sarà l'ambiente a rassicurarla. Il ragazzo si ferma, vicino al grande Albero, e così fa anche lei. < Capisco >, risponde all'affermazione del ragazzo sull'Albero, guardandone la spessa corteccia. Se fosse riuscita a farsi accettare, anche lei avrebbe onorato quell'Albero, che con le proprie forze sembra sostenere ogni membro del clan. Poi torna a guardare Yusuke, la cui espressione, adesso, è mutata. < Mio padre è Natsuo Senjuu. Quindi è giusto che io, sua figlia, mi presenti al clan >, una domanda astuta, quella. Dice queste poche parole, con sicurezza. Non vuole apparire come una stupida bambina, che ha paura di tutto. Non adesso. [ Chakra On ][equip: 3xShuriken - 3xKunai - 1xCarta bomba - 1xFuuda con tronchetto sigillato ]

Il ragazzo si lascia sfuggire un piccolo sorriso. Sembra soddisfatto e a tratti divertito, ma non spiega certamente il motivo di ogni muscolo che va a muovere, quindi si limita ad ascoltare ed osservare, posando con delicatezza una mano sul grande Albero mentre attende che la ragazzina risponda. Chi sia suo padre non è dato saperlo, e il ragazzo non si lascia andare a spiegazioni in merito. <Quest’Albero è il nostro protettore e guardiano. Quando un Senjuu muore è sotto di esso che viene custodito il suo corpo, e un albero viene piantato come suo ricordo… un albero che andrà ad intrecciarsi con il Sacro Albero.> per questo il tronco è così spesso, grosso e nodoso, non è altro che la somma di molti altri alberi che diventano un tutt’uno. Il ragazzo sembra perdersi in qualche ricordo, in qualche sua parola, ma la risposta della ragazzina, ma soprattutto quel nome che viene pronunciato, lo riportano bruscamente alla realtà. Irrigidisce la mascella e prende un profondo respiro. <Seguimi.> si avvierebbe dunque verso una di quelle stanze senza pavimento, adibite per i giovani del Clan, esattamente come lo è Tenshi del resto. Se lei lo seguisse, dunque, egli si fermerebbe all’interno di una di queste stanze dal terreno in vista, con alcune delle radici del grande Albero che sbucano dal terreno. <Sei sua figlia, ma sarai in grado di far fiorire l’innata Senjuu? Questo è il posto e il momento affinchè tutto ti venga spiegato, e ovviamente è per te l’occasione di mostrare le tue abilità.> sembra che egli conosca il padre della ragazzina, il quale è assente. <E’ un uomo molto impegnato.> si lascia sfuggire solo una piccola e personale osservazione prima di scuotere brevemente la testa e socchiudere appena gli occhi. <Dunque.> allarga le braccia respirando a fondo. <Noi Senjuu siamo i padroni dell’Arte del Legno, il Mokuton, essa non è altro che l’unione di due elementi del chakra: il Suiton e il Doton. Avendo tu il sangue Senjuu nelle tue vene immagino che avrai il controllo di uno di questi due elementi, giusto?> il tono e lo sguardo sembrano essersi ammorbiditi leggermente ora, come se una sorta di pressione o nervosismo stesse svanendo. <Dentro di te, sopito, c’è anche il secondo elemento, anche se non ne hai la padronanza… per attivare l’innata infatti bisogna unire questi due elementi, un po’ come si fa con l’impasto del chakra. Dovrai cercare dentro di te l’elemento sopito e unirlo a quello a te affine, così si crea il Mokuton.> la osserva, poi va ad analizzare il terreno sotto di loro. <Una volta creato questo nuovo elemento, dovrai provare ad convogliare il chakra all’esterno del tuo corpo, provare a unirlo a una di queste radice e provare a muoverla, plasmarla… te la senti di tentare?> lascia ora a lei il campo libero, lui si limiterà a rispondere ad eventuali domande e ad osservare con molta attenzione, a braccia conserte.[Entrata clan Tenshi][No tempo]

14:03 Tenshi:
 Il ragazzo fa un piccolo sorriso. Questo piccolo gesto, mette finalmente la genin a proprio agio. Fa un respiro liberatorio, per poi ricambiare il sorriso di Yusuke. Sta meglio adesso, è meno tesa e nervosa. Bastano piccole cose per far mutare il suo umore. Ascolta la spiegazione del giovane, con più entusiasmo stavolta. < Tutto ciò è... bellissimo > afferma, guardando ancora il grande Albero. La sua corteccia, la fa sentire quasi serena. Di colpo, però, il ragazzo si irrigidisce, non appena sente le parole della giovane kunoichi. Che abbia detto qualcosa di sbagliato riguardo al padre? Non lo sa e si limita solamente a seguirlo, proprio come le aveva detto. Si ritrovano, dunque, in una stanza, con il terreno a vista, dal quale spuntano alcune radici. < Io mi sono impegnata a fondo, proprio per questo momento. Spero di farcela > sorride. Si sente sollevata, quando capisce che il padre è assente. E' un peso in meno da sopportare in quel momento così speciale. Poi ascolta con attenzione ogni singola parola di Yusuke, guardandolo dritto negli occhi. < Sì, esatto, ho il controllo del Suiton > annuisce lievemente. Il tono della propria voce è più tranquillo e più pacato, adesso che ha potuto raggiungere una certa serenità. Anche il tono e l'espressione del ragazzo sembrano essersi ammorbiditi ora. Si vede che Yusuke ama il proprio clan. E Tenshi è affascinata dalle sue parole, da tutti gli elementi che le sta fornendo. < Sì, mi piacerebbe molto tentare >. Fa un grande sorriso, continuando ad annuire. Decide quindi di provare. Si siede direttamente a terra, a gambe incrociate, per sentire il contatto con il suolo e con le radici accanto a lei. Chiude gli occhi, come è solita fare per concentrarsi. Porterebbe le mani al petto, congiungendole e muovendole a formare il sigillo del serpente. La terra. La sente, sotto le proprie gambe. Ne immagina la vita, che scorre all'interno di essa. E' quasi un flusso, una forza che sorregge il mondo. E' un po' come il proprio flusso sanguigno, che è ciò che la tiene in vita. Scaverebbe nei meandri del proprio corpo, come quando le formiche scavano il terreno in una grande galleria, composta da vicoli bui e stretti. Immaginerebbe il doton come una pompa. Come se fosse il proprio cuore. Sì, è proprio lì che lo troverebbe, nel proprio cuore. Qualora ciò fosse riuscito, spingerebbe il Suiton ed il Doton a fondersi, in una sola cosa. Qualcosa di ancora più vitale: il Mokuton, legno. Se fosse riuscita nell'intento, aprirebbe gli occhi e scioglierebbe il sigillo del serpente. Poggerebbe entrambe le mani sulla radice dell'Albero, per facilitare il passaggio del proprio Chakra verso di essa. Lo spingerebbe, quindi, verso l'esterno, in direzione della radice e cercherebbe di unirlo ad essa. Cercherebbe di farla muovere, per creare un cerchio, una banale figura geometrica, che in realtà potrebbe celare un grande significato. [ Chakra 24/25 ][ equip: 3xShuriken - 3xKunai - 1xCarta bomba - 1xFuuda con tronchetto sigillato ]

14:05 Tenshi:
 [ Tentativo di attivazione innata ]

I motivi che hanno spinto il ragazzo a mutare atteggiamento, sebbene in maniera leggera, non sono dati. Non è cosa che la ragazzina potrebbe comprendere senza che non sia egli stesso farla partecipe e al momento non sembra intenzionato a farlo. Tuttavia il legame che egli sente col proprio Clan c’è ed è vero, lui ama i Senjuu così come ama il grande Albero e Konoha stessa, anche se nel suo piccolo c’è qualcosa che stona, qualcosa che lo irrigidisce nel trovarsi di fronte a Tenshi. Un altro sorriso nel vedere la concentrazione della ragazzina e quel suo successivo tentativo. Il Doton dentro di lei viene ricercato con cura e una volta trovato si unisce al Suiton, elemento a lei affine, per potersi mischiare e dare vita a qualcosa di unico e prezioso che solo i puri di cuore, secondo il Clan, sono degni di usare: il Mokuton. Ci riesce, non è certo immediato, ma quel contatto con la natura e la vegetazione, col legno, viene marcato. Buono, niente male. La radice da lei toccata trema, si muove, ma non così tanto da andare a formare quanto desiderato… dopo tutto non è che la prima volta, ma quel cenno già basta per fare di lei un’Iniziata all’Arte del legno. <Non male, dico sul serio. Direi che per il momento può bastare.> un cenno della mano ed annuisce. <Hai dimostrato quanto dovevi, Tenshi.> si guarda intorno solo per qualche attimo e poi ecco che anche il ragazzo andrebbe a sedersi a gambe incrociate sul terreno, di fronte alla ragazza. <Allenati e pian piano ti verrà sempre più semplice manipolare la vegetazione circostante, ma attenta… a questo livello non potrai creare nulla dal niente. Capito?> la guarda dritta negli occhi per assicurarsi che abbia compreso. <Ovviamente esclusi certi Jutsu che potrai aver modo di imparare.> un’altra pausa durante la quale il ragazzo sembra tenere sotto controllo l’area circostante, la quale è stata sgomberata per l’occasione, quindi non hanno il pericolo che qualche bambino o giovane vada lì a disturbare questo momento davvero speciale per la ragazzina. <Cosa hai provato durante questo processo? Secondo te un’innata come questa come potrebbe essere utile, come potrebbe venir sfruttata?> semplici domande, anche se ovviamente è pronto a rispondere nel caso invece sia l’altra ad avere dubbi. [Entrata clan Tenshi][No tempo]

14:50 Tenshi:
 La radice sulla quale erano state poggiate le mani della genin, si limita a tremare. Nonostante lei non fosse riuscita a creare la forma desiderata, apprezza ugualmente quel piccolo tremolio della radice. Per lei vuol dire molto. Vuol dire che lei è davvero qualcuno e che dentro di sé ha un potere magnifico. Un potere capace di dare forma, plasmare e dare vita. Allontana, quindi, le mani dalla radice. Andrebbe poi a scindere gli elementi del Suiton e del Doton, per far cessare il Mokuton. < Grazie > porta lo sguardo sul ragazzo, sorridendogli. E' davvero felice, in quel momento. Perché, finalmente, la propria identità sta venendo fuori. Lo segue con gli occhi, mentre Yusuke si siede di fronte a lei. < Mmm! > mormora, annuendo < Capito! >. Ecco ritornare la bambina che è in lei. Ha cercato di sembrare più matura, più simile ad un'adulta, ma, in fondo, è pur sempre una tredicenne. Un altro sorriso fa capolino nel volto, mentre continua ad ascoltare le parole del ragazzo. E' tranquilla, in quel momento. Aveva temuto quel giorno per troppo tempo. E, invece, adesso che è lì, è serena. Probabilmente a metterla a proprio agio, è la disponibilità del ragazzo, nonostante ci sia qualcosa che lo infastidisce. < Ho sentito una grande forza vitale scorrere dentro di me... come se il mio corpo si stesse mescolando con la terra, con l'acqua e alla fine con il legno. Eravamo come un tutt'uno. E ciò che sentivo era... coraggio > gesticola a mezz'aria, con la mano destra. Si vede che questo momento così particolare l'ha messa di buonumore. < Beh... in missione potrebbe servire per creare degli accampamenti, quando non ci sono altri luoghi disponibili. Oppure... > Si porta l'indice e il pollice della destrorsa sotto il mento, mentre pensa a qualcos'altro < potrebbe servire per modificare il paesaggio circostante, se ce ne fosse di bisogno! > il tono è entusiasta ed euforico allo stesso tempo. [ Chakra 24/25 ][ equip: 3xShuriken - 3xKunai - 1xCarta bomba - 1xFuuda con tronchetto sigillato ]

Le parole della giovane vengono ascoltate ed accolte dal ragazzo, che nel silenzio più totale si limita ad annuire un paio di volte. Tenshi si è ormai rilassata, complice quel momento importante e la disponibilità che ora Yusuke mostra nei suoi confronti. Un cambiamento ancora misterioso ad occhi altrui. Il ragazzo posa il gomito su una gamba e si sorregge la testa con il palmo della mano. <E’ una bella sensazione. Ricorda che molti valorosi ninja erano del Clan Senjuu… apparteniamo alla stessa famiglia del Primo Hokage e non è poco.> condividono parte di quelle cellule ed è un testamento genetico molto importante. <Il Clan ha a cuore il bene del villaggio e vive per proteggerlo e servirlo da qualsiasi minaccia…lo stesso capoclan, anche se non sembra, ci tiene molto ai noi e cerca di essere come un grande padre per tutti.> ha un carattere un po’ complicato, ma non è cattivo insomma. Dopo quel breve divagare, che indica come l’altro sia ora a suo agio e di conseguenza anche la giovane, egli riprende la concentrazione per ascoltare le risposte della ragazzina. <Esatto, modificare il paesaggio circostante. Sempre nei limiti delle proprie capacità ovviamente. Modificarlo come per esempio? Come potrebbe, secondo te, essere qualcosa di utile per avvantaggiarci contro i nemici?> cerca di farla ragionare, di capire se sarebbe in grado di sfruttare a pieno tutto quel potenziale. [Entrata clan Tenshi][No tempo]

15:19 Tenshi:
 Adesso, anche Yusuke sembra essere più tranquillo. < Già... > dice solamente questo, ascoltando con grande attenzione le parole del ragazzo, completamente presa da quella conversazione. < Anche io sono pronta a proteggere il villaggio. E' per questo motivo che ho deciso di diventare un ninja >. Chissà che tipo è il capoclan. Non lo chiede, per il momento, per non sembrare troppo invadente. E poi, probabilmente, avrebbe avuto il piacere di conoscerlo successivamente. Tutto quel discorso e l'ambiente in cui si trovano, la affascinano. Si sente quasi come se fosse a casa sua. In un posto in cui nessuno avrebbe potuto farle del male. O, almeno, così spera. Poggia le mani sulle proprie gambe, ancora incrociate, e comincia a sfregarle sopra di esse, mentre pensa a delle possibili risposte. < Beh, credo che possa essere utile per bloccare il passaggio ai nemici. Oppure si potrebbe creare un nascondiglio migliore di quelli già presenti > ha un'espressione leggermente crucciata e pensierosa. Spera che queste risposte possano essere soddisfacenti. Non vorrebbe fare una brutta figura proprio adesso che tutto è andato bene. Purtroppo, è l'esperienza sul campo che le manca. Se solo avesse avuto più esperienza, sarebbe riuscita a rispondere in modo migliore. Tra l'altro, essendo cresciuta in una famiglia nella quale nessun componente è un ninja, per lei certe cose sono ancora difficili da capire e sta cercando di dare il massimo e apprendere più nozioni possibili. [ Chakra 24/25 ][ equip: 3xShuriken - 3xKunai - 1xCarta bomba - 1xFuuda con tronchetto sigillato ]

E’ una bella giornata dopo tutto, quello sembra proprio un luogo dove ognuno può sentirsi protetto e a casa, vero? La natura, l’armonia e quel mastodontico Albero che abbraccia tutto e tutti. Nessuno potrebbe mai fare del male alla ragazzina lì dentro… o forse si? <E’ un bene sentirtelo dire.> afferma il ragazzo annuendo un paio di volte. <Spero che tu non verrai mai meno a queste tue parole.> un augurio che le fa, anche perché non si sognerebbero di insegnare i segreti dell’Arte del Legno a chi potrebbe sfruttarle per fare del male al proprio villaggio. La giovane inoltre sembra concentrarsi e farsi più pensierosa per rispondere alla domanda inerente all’utilizzo dell’Innata, e il ragazzo ascolta con calma e alla fine annuisce. <Esatto.> dritto con la schiena, si guarda intorno ancora una volta. <Intralciare i nemici è un’ottima strategia, così come creare un qualche tipo di nascondiglio… magari per nascondere qualche trappola.> la mentalità del ragazzo invece va sul pratico. <Potresti anche far del male al tuo nemico muovendo una radice, tienilo a mente. Può essere una difesa ma anche un attacco, poiché il chakra conferisce al legno in cui lo immetti una maggiore resistenza.> conclude così le sue parole e anche lui si fa pensieroso, come se stesse cercando di capire qualcosa di importante. <Hai altre domande, dubbi o anche osservazioni in merito all’Arte del Legno?> ultima domanda mentre torna a guardarla negli occhi, più rilassato certo, ma sempre con quel qualcosa di teso. [Entrata clan Tenshi][No tempo]

16:11 Tenshi:
 < Lo prometto > ammette, sorridendo. E' una promessa vera, quella. Nonostante tutto quello che ha dovuto subire fino ad ora, lei darebbe la vita per proteggere il proprio villaggio e i cittadini di Konoha. E' il suo obiettivo. Salvare vite umane, con quel che può fare ovviamente. Non vuole che altre persone soffrano. Annuisce alle parole di Yusuke. E' felice di aver detto qualcosa di giusto e non aver sbagliato a rispondere. Finalmente, sta imparando a pensare come un vero ninja. E ne è fiera. In poco tempo, è riuscita a cambiare il proprio modo di pensare. Sta diventando più analitica, più sicura di sé. Questo, è dovuto sicuramente al percorso affrontato in Accademia, ma anche ai vari incontri che aveva avuto ultimamente. < Effettivamente, non avevo pensato al fatto di poter ferire qualcuno >. Nota il cambiamento dell'espressione di Yusuke. E' pensieroso a tratti teso. Avrebbe voluto chiedergli come mai, ma, non conoscendolo, non sa quale sarebbe potuta essere la sua reazione. < Per il momento mi è tutto chiaro, grazie! >. Lo studia, guardandogli il volto. Sta cercando di capire cosa c'è che non va. Magari è stata lei a renderlo così teso? Poi, azzarda una domanda, nonostante fino a qualche secondo prima non avesse voluto farlo. < Se posso chiedere... c'è qualcosa che ti preoccupa? > spera in una reazione non troppo negativa da parte del ragazzo. L'espressione della genin è interessata alla situazione, ma tranquilla, invece. [ Chakra 24/25 ][ equip: 3xShuriken - 3xKunai - 1xCarta bomba - 1xFuuda con tronchetto sigillato ]

Tenshi è migliorata molto e sta lentamente crescendo, questo lo possono notare quelle persone che le sono più vicine, ed è senz’altro un bene in un mondo come quello portare a se stessi tali migliorie. <Bene, allora. Il tuo cammino è appena iniziato.> detto questo si alzerebbe da terra distendendo le gambe e andando nuovamente a guardarsi intorno. La ragazza invece sembra non avere più domande e per il momento, riguardo al Mokuton, il ragazzo ha detto tutto. <Puoi scegliere se ferire o meno, ma non fare in modo che la tua volontà di non ferire porti danno a te stessa, ai tuoi compagni o al villaggio.> insomma se necessario bisogna sapersi difendere, anche ferendo il nemico. Non dice nulla sull’uccidere, non gli sembra il caso e la ragazzina potrebbe turbarsi. <Se è tutto allora puoi andare, per qualsiasi domanda o qualsiasi cosa, ricordati che questo posto è anche casa tua.> un sorriso, forse più tirato, ed eccolo andare nuovamente a irrigidirsi mentre sposta lo sguardo verso l’esterno del luogo, verso il giardino interno da dove sono arrivati. <Buona giornata.> un saluto freddo quello che ora va a darle, le indica l’uscita e quindi tornerebbe ai suoi doveri. La ragazzina è dunque libera di andare con una nuova consapevolezza su se stessa e il suo futuro, conscia di aver superato un’importante sfida, ma di dover ancora allenarsi al meglio. Nell’attraversare il giardino per poter uscire dal Dojo, però, potrà notarlo… un uomo, sul perimetro del cortile stesso, all’ombra di qualche grosso ramo dell’Albero. Ha i capelli neri, lo sguardo ceruleo arrogante e freddo, la sta osservando con occhio critico a braccia conserte. Uno sguardo che brucia, lineamenti duri e solo dopo qualche secondo di silenzio sarà l’altro a voltarle le spalle per poi dileguarsi ai piani superiori del Dojo. E’ sempre stato lì, ad osservarla. [END]

16:36 Tenshi:
 Ascolta le ultime parole del ragazzo. 'Ricordati che questo posto è anche casa tua'. Ce l'aveva fatta. Ci era riuscita. E' riuscita a trovare il proprio posto nel mondo. Un posto in cui può sentirsi accettata per ciò che è veramente. < Grazie > è un ringraziamento sincero. Gli è davvero grata per quello che ha fatto per lei oggi, non avrebbe potuto desiderare di meglio. < Buona giornata anche a te >. Si alza e si dirige verso l'uscita. Adesso, è veramente una Senjuu. Dentro di lei, scorre il sangue del fondatore di Konoha. Ne è orgogliosa, nonostante tutto. Attraversa il giardino. Lo guarda, mentre cammina, ancora per un po': le radici che circondano tutto e il grande Albero al centro. Sì, avrebbe dato la vita per tutto questo. E' in quell'istante, però, che nota una figura che la sta osservando. Un uomo, alto, con i capelli neri. Sembra la stia studiando con quei suoi occhi... cerulei. Nel guardarlo, si porta una mano al viso, senza un motivo ben preciso, e con le dita sfiora una gote. Il suo sguardo è freddo e arrogante. Fa male. Si sente come bruciare dentro. Le mani cominciano a tremarle. Perché quell'uomo la sta osservando in quel modo? E da quanto tempo è fermo lì? Proprio quando tutto sembrava andare bene, ecco che le paure della giovane genin tornano a galla. Chi è quell'uomo? E perché lei si sente così sofferente da non poter reggere il suo sguardo? Poi si volta, senza dire una parola, lasciandola lì. Lei sta ferma per qualche secondo, mentre il panico comincia ad inondarla. Prende a camminare verso l'uscita, velocemente. Forse ha capito. Era suo padre. Ed era rimasto lì ad osservarla per tutto quel tempo. Sì, deve essere così. [ END ]

Entrata nel Clan Senjuu per Tenshi, più relativa spiegazione dell'utilizzo dell'Innata, con qualche chicca finale.
No exp, il premio è il Clan e l'aumento dell'affinità dell'Innata ^^

Alla CV l'ultima parola!