Missione D

Free

Missione di Livello D

0
0

16:16 Rasetsu:
 Certe volte, ci si chiede per quale assurdo motivo Rasetsu sia scontroso e fastidioso. Perché sia cresciuto con un totale odio e ripudio verso chiunque, nonostante ben poche persone siano riuscite a conoscer il suo vero io. I lunghi capelli rossi, gli occhi dal color paglierino e smeraldini, un fisico secco, per niente tonico. Come potrebbe mai venir scambiato per una donna? Eppure.. < Perché mi son dovuto conciare io così!? > ..è successo. In una missione per la quale eran necessari una Colf e dei maggiordomi o camerieri, non hanno scelto una donna qualsiasi. Con la rabbia che ancor dentro gli monta, andiamo ad enunciar il vestiario di siffatta creatura. La divisa da Colf, che le segretarie dell'Hasukage han scelto per lui, è formato da un singolo vestito nero e lungo. Un grembiule per i bambini delle elementari, sostanzialmente, con tanto di colletto ben ricamato bianco, tondo che poggia sulle spalle e sul petto. A differenza delle donne, ovviamente, lui è privo di seno quindi il petto sarà in parte visibile, piatto, glabro, del quale quasi si possono contar le costole per quanto sia magrolino. Non possiede neppur una grandiosa forza fisica, dal momento che utilizza perlopiù Arti Magiche ed Illusorie. L'abitino gli arriva sin a metà coscia, dalla quale partono delle calze munite anche di autoreggenti. Ma chi gliel'ha fatto fare di acconsentire? Ah già, l'Hasukage è TEORICAMENTE suo COGNATO, nonché CAPO CLAN dei Kokketsu. In verità, è come se non avesse proprio avuto scelta né voce in capitolo. Le maniche son corte e gonfie sulle spalle, volendo esattamente apparir in tutto e per tutto carino e femmineo al sol sguardo. Possiede anche un paio di guanti neri, i quali coprono le mani e giungono sin ad altezza dei gomiti. Spera vivamente che non debba usufruire della di lui innata, in tal senso. Agganciato in vita, ha un grembiulino, anch'esso ben ricamato e bianco, con un piccolo taschino sulla destra. E' allacciato dietro la schiena, tramite un piccolo fiocchetto che pende sulle natiche. Per quanto esse non siano chissà quanto sode, dan comunque una forma a ciò che indossa. Ai piedi, vi son un paio di scarpette bianche, tipiche degli ospedali perlopiù. Sotto la balza della gonna, ha una tasca Porta Oggetti con svariati Tonici - Coagulanti e di Recupero Chakra - e appena due PILLOLE di Sbrilluccica 2.0. Due. Di numero. Promesso. Non vuole causar nessun problema, anche se potrebbe buttarle nel cibo-- BLOCCATELO. Sul cranio, ha anche una piccola fascetta bianca, ricamata allo stesso modo del grembiulino. < NO, ASPETTATE! > E gliela stanno or ora appioppando. < NON VA-- EHII! > Gli scompigliano anche i capelli, i quali vengon rapidamente raccolti in una coda di cavallo lungo la schiena. < I MIEI CAPELLI! > Sbraita. Quantomeno non son ancor arrivati gli ospiti. Gli occhialini sul naso fanno la loro sporca figura, con tanto di catenella tipica dei vecchietti. [ Chk ON | Equip ON ]

16:30 Jikan:
  [Primo palazzo] E' arrivato il momento di mettersi un po' alla prova, per quanto questa prova possa rivelarsi facile o inutile, ne vale comunque la pena. Quest'oggi un sole cocente si abbatte sulle teste dei cittadini dell'erba, il che è un toccasana visto i precedenti giorni di pioggia. Le piante stesse possono trarre grandi benefici da una giornata di sole. Il Kakuzu è uno di quei Kusani e anche lui sta apprezzando i raggi di sole. Proprio per il cambio di temperatura il suo vestiario è leggermente cambiato, i pantaloni rimangono invariati, stesso vale per l'assenza di calzature, mentre sopra indossa una maglietta a maniche corte color nocciola. Il buon proposito di mettersi alla prova verrebbe concretizzato in una missione: ancora non ha preso parte in una ma si dovrà pur iniziare da qualche parte. Una missione D avrebbe fatto a caso suo, nulla di particolarmente rischioso, se non altro può passare la giornata a fare dell'altro rispetto allo studio. Già, perché ultimamente non ha fatto altro che dedicarsi a questo; le tecniche non si imparano di certo in automatico, richiedono approfondimenti, tentativi, sforzi, non è affatto cosa da poco. E' venuto a conoscenza di quella missione qualche giorno prima, difatti sa benissimo a cosa va in contro. Lo scenario è, senza dubbio, piuttosto comico. Due maggiordomi e una colf servono l'Hasukage: sembra l'inizio di una barzelletta. Forse quello può essere un modo di farsi notare, ma ne vale veramente la pena? Insomma, non viene mostrata la propria capacità come ninja, semmai la propria conoscenza di bonton. Il giovane Genin, da questo punto di vista, non può dirsi un esperto. Lui, che cammina scalzo, non rappresenta affatto la figura del gentiluomo. Pantaloni neri e stretti con una microfantasia proseguono fino alla caviglia, più in alto una bianca camicia coperta da un gilet grigio con alcuni ricami neri. Sul collo un papillon, stretto come solo pochi nodi possono essere. Guanti bianchi, sì, guanti bianchi e stretti. Ok, fin quì si può anche tollerare, se non fosse che, in basso, gli vengono preparate delle scarpe. < Scarpe... devo mettere delle scarpe? > La verità è che non si ricordava come si mettevano delle scarpe. Era da molti anni che non le indossava, non sapeva come infilare i piedi dentro, tantomeno come allacciarle. < Chi ha inventato questa... cosa?! > Sta cercando di infilare prima il tallone e poi la punta del piede, ma evidentemente ciò non funziona. Dopo vari tentativi, però, ci sarebbe riuscito. A prendere parte a quella tortura, tuttavia, c'è anche una faccia familiare. Il Rosso, sì, proprio lui. < Da mostro a colf... > Avrebbe mormorato, ridacchiando tra sé e sé. In effetti, dopo averci parlato in contesti più seri, vederlo conciato così è piuttosto divertente. [ChkOff]

16:31 Irou:
 Ci ha messo qualcosa come un paio d’ore per entrare nel vestito a quantok pare necessario per questa missione D. una camicia bianca, un paio di pantaloni neri, una giacchetta dello stesso colore e, dulcis in fundo, un papillon che Haran ha tanto faticosamente annodato nel modo corretto, dato che il Kori non aveva la più pallida idea di come si facesse. Non si è informato particolarmente su quel che dovrà fare prima di giungere al palazzo governativo, ma ha capito che ha qualcosa a che fare con il golf- ragion per cui, dietro la schiena, porta un lungo contenitore di stoffa da cui traboccano mazze di legno e metallico, adatte per lo sport che il giovane Kaiba crede di dover affrontare per questa missione. I capelli argentei sono scarmigliati e totalmente spettinati sulla testa, andando a coprire parzialmente la fronte e gli occhi glaciali del ragazzino sempre allegro, il cui sorriso brilla sul volto pallidissimo. < Eccomi qua! > Si annuncia, una volta giunto nella sala ove si dovrebbe tenere la missione, per notare una bella signora che urla e sbraita perché non le si rovinino i capelli < EHI! > Urla anche lui, correndole accanto pwr darle man forte < Ma non avete idea di come si tratta una signora?! Screanzati! > Dice, prima di guardarsi attorno e portare la mano alla spalla per poggiare a terra la sacca con le mazze da golf < Beh… non è un po’ scomodo giocare al chiuso? > Domanda, totalmente inconsapevole di quel che sta andando a fare in quel palazzo. [ C off ]

16:53 Rasetsu:
 Le ragazze finalmente si tolgono di mezzo, mostrando ai presenti quel.. quello. Quel Mostro. Rasetsu. Lo sguardo è adirato, tipico di chi vorrebbe fulminar con lo sguardo tutto quello che incontra sul proprio cammino. Gli angoli delle labbra volgono dabbasso, ogni tanto vibranti per via dei ringhi che da esse fuoriescono. Piega ambedue gli arti superiori, muniti di quei superbi guanti, sulla bocca dello stomaco. Non ha alcuna ombra di seno, ovviamente. Volge un rapido sguardo verso Jikan, avendo sentito provenir da questi un lieve borbottio. Non ha capito cos'abbia pronunciato, però può immaginarlo. E, solitamente, immagina sempre il peggio, avvezzo com'è a ricever pregiudizi dalle persone che lo circondano. < Cos'hai detto, moccioso? > Ringhia, assottigliando lo sguardo da dietro gli occhiali dalla montatura cremisi. "Questo tono non è adatto ad una signorina!", replica qualche ragazza che l'ha finora vestito e la quale, giustamente, riceverà in risposta commenti ancor più piccati e risposte fuori luogo. < TI FACCIO VEDERE IO CHI E' LA SIGNORINA SE ANDIAMO NEI BAGNI! > Indignata, gli spinge addosso uno.. Swiffer? Un panno per pulire le superfici, tenuto su da un'asticella fatta in plastica azzurra. Gli volge rapida le spalle e s'allontana dalla stanza col mento sollevato e gli occhi chiusi, superba. Farà sicuramente rapporto all'Hasukage(?). E questo non piacerà di certo a nessuno. < Ehi, tu.. > Indicando Kaiba appena entrato nella stanza dove, in teoria, dovrebbero attender di venir poi chiamati. < ..signora a chi?! > Il ringhio aumenta, permea il loco in cui or si trovano. < E cosa sono quelle? > Vomita fuori le parole con un tono acidulo, il che rende la voce meno roca e molto più acuta. Da femminuccia. Non è mica colpa loro se Rasetsu è fatto così e lo confondono. Non è neppur colpa del Demone, poverino! [ Chk ON | Equip ON ]

17:09 Jikan:
  [Primo palazzo] Niente, niente, niente: ciò che avrebbe potuto dire per difendersi. Ora è proprio agitata - sì, agitata - la nostra colf, tant'è che sembra volersela prendere con tutti. No, seriamente, come biasimarlo? Vestirsi in quel modo non dev'essere facile, soprattutto se la tua opinione di te stesso è giusto un pochino sopra le righe. In ogni caso lui era l'unico con le caratteristiche giuste per impersonare quel personaggio. Personaggi, ecco cosa sono diventati e presto, probabilmente, inizierà la messa in scena. Jikan, di preciso, non ha la più pallida idea di cosa dovrà fare. Ancora non gli è stato detto molto, se non che l'Hasukage a bisogno di queste tre figure, che si sono concretizzate in lui, il bianco e il rosso. Bianco, Rosso e Nero, non male come abbinamento, per quanto ciò concerna solo i loro capelli. < Nulla. > Risponde secco, quando viene preso in causa, meglio non creare ulteriori conflitti, per quanto possano essere divertenti: la colf sembra già nervosa di suo, non si può rischiare di presentarla con lo sguardo da omicidio. Ora però, meglio concentrarsi sul suo collega, colui che lo affianca nel ruolo di maggiordomo. I loro vestiti sono molto simili, l'unico elemento che cambia è il soprabito; forse non hanno una giacca per entrambi o semplicemente devono occuparsi di questioni diverse, chi può dirlo. Con sé ha portato quelle che sembrano mazze di ferro, ma non per fare male, per giocare. Giocare a golf... ok, giocare a golf. Il Kakuzu non ci arriva, ma meglio così, sinceramente. < Mi sono perso qualche dettaglio? > Forse non ha letto bene la descrizione in bacheca, oppure non è stato informato. Strumenti come quelli sembrano adatti a scacciare i topi dal seminterrato, non di certo a presentarsi con galateo. Avrebbero dovuto aspettare il segnale prima di agire, nel frattempo rimane da decidere come impiegare quel tempo. [Chk Off]

17:24 Irou:
 Non viene accolto benissimo, il giovane Kaiba, che in fin dei conti non voleva fare nulla di male. Deve aver preso una svista, insomma, quella bella cameriera dalla folta chioma rossa sembra proprio una bella ragazza, non fosse che non è una ragazza. Pare. Non sembra esserne proprio sicuro sicuro, ma tanto vale fare silenzio. In fondo se avesse fatto una gaffe non vorrebbe affrontare la figuraccia, mentre se fosse davvero una ragazza non vorrebbe affrontare Haran in caso si accorgesse che ha parlato con qualche ragazza che non sia lei. < Io sono Kaiba! > Ecco, questa è la cosa più intelligente che gli viene da dire quando il Rosso lo aggredisce con quel tono acifulo e acuto, mentre per rispondere alla domanda sia del Demone, sia del suo compagno in abiti eleganti è uno sguardo profondamente perplesso, iniziando solo ora a pensare che quella c in Colf non fosse solo un errore di scrittura, ma che davvero quella missione non abbia a che fare con lo sport. < Queste sono… mazze da golf. Ma inizio a pensare che con questa missione non c’entrino… > Una breve pausa. Ad effetto. < …una mazza! > Una delle sue fantastiche e richiestissime battute. Potrebbe essere una bella missione senza una freddura? Bando alle ciance, comunque, il Kori lascerebbe cadere la sacca con le mazze per andare a rivolgersi sia verso Jikan che verso Rasetsu, domandando la cosa più ovvia arrivati a questo punto, quando lo sport non sembra parte integrante della giornata di oggi. < Cos’è che dobbiamo fare quindi di preciso? > La voce innocente ed il sorriso sempre largo e allegro lo fanno sembrare quasi più giovane della sua, effettiva, maggiore età, ma è fatto csì, che ci si può fare. [ C off ]

17:35 Rasetsu:
 Una vocetta sopraggiunge dall'angolo destro della stanza, vicino alla porta che conduce al grande salone dei ricevimenti che hanno sistemato di tutto punto. "SIAMO QUASI PRONTI!" pronuncia, ad indicar come a breve dovranno entrar in scena. Un brivido gli percorre per intero la colonna vertebrale, visto e considerato come non voglia assolutamente farsi vedere in quelle circostanze. < Qui, i dettagli se li son persi quelle megere del cazzo.. > Bofonchia, seppur sia assolutamente e perfettamente udibile verso coloro le quali or lo guardano con disappunto. < ..e questo tipo appena entrato, invece, non ha semplicemente capito perché cazzo è stato chiamato qui. > Sbotta, scuotendo il capo. "SIGNORINELLA..", la tipa cicciotta ch'è venuta ad avvisarli che, a breve, dovranno iniziare. "..E' MEGLIO CHE TI SCIACQUI LA BOCCA PRIMA D'ENTRARE IN SALA!". Contrariata, gli agita un dito, maggiormente simile ad un salame, sotto il naso. La vena sulla tempia destra inizia a pulsar più del dovuto, segno inequivocabile che, di lì a breve, esploderà in tutta la sua cattiveria. Borbotta frasi sconnesse a bassa voce, ignorandola se non con un'occhiataccia delle sue da dietro gli occhialini. "Dovresti togliere quegli occhiali. Sono orribili!". Commenta un'altra ragazzina, più minuta e carina. < E tu dovresti toglierti i vestiti, ma non ho voce in capitolo neppure sui miei, figurati sui tuoi! > Se sol ci fosse Kouki, in questo momento ne avrebbe prese così tante anche dalla piccola che se le ricorderebbe sin all'indomani. Prima della fine della giornata, poco ma sicuro, qualcuno cercherà di fargli la festa. Yukio, probabilmente. E non di benvenuto né di buona riuscita della missione. Ne approfitta di Kaiba, affilando il lungo sorrisone con i denti aguzzi. < Devi indossare i miei vestiti. > Ci prova, lui. Non si sa mai. [ Chk On | Equip On ]

17:49 Jikan:
  [Primo palazzo] Ci siamo, manca poco e inizia lo spettacolo. Gli attori sono pronti, vero? No, non esattamente. Questo Kaiba non sembra avere la più pallida idea del perché si trovasse lì. Forse bisogna fare un po' di chiarezza, prima di tutto prende lo spunto fornitogli da quest'ultimo e si presenta a sua volta. < Jikan... > Afferma con fare svogliato, dovuto al fatto che presto dovrà spiegare a quella nuova conoscenza cosa andranno a fare. In realtà, però, non c'è molto da dire, giacché nemmeno Jikan è sicurissimo su cosa dovrà fare. Forse è proprio questo il succo della missione, devono improvvisare, impersonare la figura di un maggiordomo e cercare di apparire i più normali possibile. Il suo senso lo ha, quella missione, perché può aiutare in altri contesti, come in un'infiltrazione, ad esempio. La colf improvvisata, tuttavia, sta già tentando di svincolarsi dal suo destino, proponendo quella sorte a Kaiba. Eh no, non è così che funziona, il Kakuzu conviene che è meglio intervenire il prima possibile, soprattutto perché non dà l'idea di essere un tipo molto sveglio, quel Kaiba. < In verità dobbiamo fare i maggiordomi... e tu la colf. > Punta l'indice della destra verso Ryuuma, mentre la mano sinistra viene portata verso la bocca, meglio evitare di farsi vedere mentre si sghignazza. A quel punto, Jikan, coglie gli ultimi attimi a disposizione per correggere la sua postura, data quasi sicuramente dall'utilizzo delle scarpe, anche se difficile. Effettua alcuni passi, poi si guarda allo specchio, cerca di mettersi in posa, di alzare il volto. < E' una missione, no? Dobbiamo fare bella figura, credo. > Il che vuol dire comportarsi come veri maggiordomi e come una vera colf, nel caso del Rosso. [ChkOff]

18:13 Irou:
 Rasetsu ci prova a far fesso il povero Kaiba, che lo fissa un po’ perplesso, scuotendo energicamente la testa e facendo un gran passo indietro. < Non lo faccio per cattiveria, ma se la mia ragazza dovesse sapere che mi tolgo i vestiti in missione me la vedrei davvero troppo brutta. Scusa! > E detto ciò va ad affiancare Jikan davanti a quello specchio in cui il ragazzo si sta esercitando per apparire al meglio. Approfitta anche per notare le differenze tra loro. Il Kori è più alto, sembra vagamente più fisicato, oltre cheper i colori profondamente diversi tra loro. < Pss pss… > Bisbiglia, facendo sibilare l’aria attraverso le labbra strette tra di loro < Ma quel tipo lì che problemi ha? Cioè… sembra molto arrabbiato. Forse se gli dicessi qualche bella battuta si potrebbe fare una risata. > Mormora il più solenziosamente possibile, cercando di non farsi sentire dal diretto interessato. Non che stia dicendo qualcosa di male nei suoi confronti, comunque. Sta, invece, cercando di renderlo felice come fa ormai da quando ha memoria, con scarso successo data la qualità delle sue battute. < Che ne pensi se provassi tipo con… > Ci riflette un attimo, corrugando la fronte e specchiandosi all’interno della cornice che ha di fronte < L’altro giorno ho dovuto consolare le mie tende. Erano tende da sole. > Si vola per fissare Jikan, per saggiarne la reazione e, quindi, testare l’efficacia di quella freddura. Ad ogni modo, imitando proprio Jikan, inizia a cercare di mantenere la postura dritta, sforzandosi anche di non sorridere come un ebete davanti agli eventuali ospiti. [ C off ]

18:36 Rasetsu:
 La voglia di commettere seppuku è tanta, in questo preciso momento. Specialmente se poi ci si mette Kaiba con delle battute più fredde del ghiaccio. < E' QUESTO il problema! > Sbraita ancora in direzione di Jikan, mentre la donna cicciotta torna a farsi vedere con un sonoro: "SHHHT!" verso la quale rivolge un dito medio. Quasi le vien un infarto. Si tasta il popputo petto con la dritta, sorpresa in negativo e fissandolo con rinnovato astio: "Io la faccio licenziare quella lì! Ma cos'ha in mente il sommo Yukio per chiedere l'aiuto di certe psicopatiche?". Il volto del Rosso, solitamente pallido come un cadavere, diventa man mano dello stesso colore dei capelli per i quali, spesso e volentieri, lo etichettano e lo scambiano per una donna. < TI HO SENTITO-- > Ma si blocca immediatamente, sgranando gli occhi giallo-verdi poiché avverte un brivido lungo la schiena. Yukio-sama è nei paraggi. La voce dell'Arufa inizia a farsi sentire, ancor distante, ma comunque più vicina di poc'anzi. Non può venir meno ad un ordine impartito da CHI gli ha concesso quel potere fantastico ch'è il Sangue Nero. < Devi comunque metterti qualcosa di adeguato- ma che te lo dico a fare? > Agita la dritta nell'etere come se stesse per mandar a quel paese ( Suna, ovviamente ) tutti quelli presenti in quella stanzetta. La porticina è ancor socchiusa ma, di lì a poco, dovranno in qualche modo sorpassarla conciati in quella maniera. < Sentite, facciamo così.. > Così come? < ..io mi metto in un angolo.. > Non è ciò che fa una Colf. < ..e voi vi preoccupate di servire quel che c'è da servire. > Perché deve farsi vedere così conciato dal CAPO? < Siamo tutti d'accordo.. > Hai fatto tutto e solo tu. < ..BENE! > Ma bene che cosa? Fortuna vuole che Kaiba stia dialogando con il suo compagno, altrimenti l'avrebbe minimo fulminato.. con lo sguardo. "SI INIZIA!", bercia la signora di poc'anzi, mentre il Rosso sbianca di nuovo. < N-NO-NO-NO. > Una nenia fastidiosa. [ Chk ON ]

18:52 Jikan:
  [Primo palazzo] Un clima di tensione si è venuto a creare, l'atmosfera peggiore per un qualsiasi ricevimento. Il Kakuzu viene presto avvicinato da Kaiba, il quale sembra voler indagare sul comportamento del Rosso. Ma il giovane sa benissimo che c'è poco da fare, è impossibile decifrare quel suo modo di fare, misto a minacce, provocazioni e urla: un vulcano di emozioni. L'ha capito la prima volta in cui l'ha incontrato, quando con poche frasi è riuscito a metterlo in difficoltà, anche se per via di un fraintendimento. < No, meglio di no. > Ma ormai è troppo tardi per prevenire il peggio, perché la battuta arriva ed è atroce. Qualcuno potrebbe anche interessarsi a come una persona riesca a formulare una frase come quella in modo consenziente. Le palpebre degli occhi si socchiudono di poco, mentre quest'ultimi vengono portati verso l'alto in modo spasimante, giusto per un istante. Chiaro segno, quello, di non aver affatto gradito la battuta. Cioè, come si fa a reagire positivamente a quell'umorismo? Impossibile, di solito i comici devono essere bravi a trattenersi dal ridere delle proprie battute, ma in quel caso non c'è alcun pericolo. < Ok, ok. I maggiordomi non parlano, vero? Ecco, risolto il problema! L'unica cosa che diremo sarà "prego". > Poi, però, qualcuno sembra volersi tirare indietro dal suo importante compito. La colf è solo una e, proprio per tale motivo, deve spiccare rispetto a tutti. Deve mostrarsi, rendere visibili le proprie curve, insomma, portare del pathos in tutta la stanza. < No, aspetta. Credo che sarà proprio la colf in persona a doversi occupare dell'Hasukage. > Dettaglio che forse Ryuuma non ha considerato. Poi però viene dato il segnale, non c'è più tempo, bisogna uscire allo scoperto. Il Kakuzu inizia a fare alcuni passi in avanti, nella speranza che anche i suoi compagni lo seguano in quella marcia solenne. Nel farlo cerca di rimanere il più dritto possibile; l'entrata di maggiordomi e colf, in genere, è molto teatrale e composta, generalmente necessità di una buona postura e uno sguardo fisso. Le cose si sarebbero presto complicate. [ChkOff]

17:14 Irou:
 La giornata non va per niente bene. È in compagnia di un tipaccio che non ha ben capito di che sesso sia, antipatico, volgare e fannullone. E non è neanche la cosa peggiore, la cosa peggiore è che l’altro suo compagno non ha apprezzato la sua battuta. È una cosa a cui il Kori è assolutamente abituato, ma la speranza che una sua battuta possa far ridere qualcuno c’è sempre. Il labbro inferiore tremola appena, gli occhi si lucidano, ma immediatamente si ritrova a tirare su col naso, perché il segnale è stato dato ed è il loro momento di entrare in scena. Lo sguardo chiarissimo si volta immediatamente verso la colf, la quale dichiara di non voler fare assoltamente nulla. Kaiba, serio per la prima volta in vita sua, le (gli) rivolge parole severe e determinate < L’Hasukage non sarebbe contento di sapere che ha assoldato degli sfaticati èer il suo ricevimento. > Lo sguardo duro e la bocca ridotta ad una fessura sottile rende il volto gelido come una lastra di ghiaccio, molto diverso da quello sempre sorridente mostrato in precedenza. Lo stesso sguardo e portamento che sceglie di adottare nel momento in cui si affianca a Jikan con la schiena dritta e la testa alta, imitando quasi la postura di un soldato < Sono pronto. > Bisbiglia, intenzionato in tutto e per tutto – perlomeno in teoria – a non far andare tutto male, mentre le domande si affacciano numerose nella sua mente riguardo cosa ci sia dall’altra parte. quanta gente, quanto nobile, quanti piatti o chissà cos’altro da sentire, magari della musica e delle danze in corso, chi lo sa. [ C off ]

17:43 Rasetsu:
 Ma chi gliel'ha fatto fare? Perché non s'è rifiutato? Ahimé, è arrivato il momento d'uscire allo scoperto e affrontar quest'assurda missione. Cammina sin all'esterno, ma il di lui passo diventa man mano più lento e rigido, come se non volesse andar avanti. Il volto sbianca ulteriormente, quasi gli sovvien una tremarella. < No, ragazzi-- > Si gira su se stesso, desideroso di tornar indietro. < --mi son ricordato d'aver un IMPEGNO *IMPOOOORTANTISSIMO*! > Spacciare droga? Beh, in effetti, non può che dirsi importante per il ruolo che ricopre all'interno della Yakuza. Una delle tante cameriere che, quest'oggi, seguiranno lo stesso trattamento dei tre ninja presenti, lo prende dalle spalle e fa sì che si giri. "Non fare storie, Clotilda!", come l'ha chiamata? < Io sono-- > Non ha tempo, poiché vien spinto totalmente verso l'interno di quella stanza enorme. E' una delle stanze principali della Magione in questione, con un tavolaccio bello grande che occupa il centro della suddetta. E' tutto dorato e con intarsi argentati, assieme ad un pavimento lucido e pulito, trattato perfettamente. Vi son dei candelabri appesi alle pareti e sul tavolo, ogni tot persone importanti sedute al tavolaccio. L'Hasukage si sta facendo attendere come al solito, la qual cosa non sconfinfera assolutamente le cameriere che ben lo conoscono. Molti appartenenti all'alta società son seduti attorno al tavolo, altri invece in piedi affianco al buffet. Una cameriera se lo tira per la mano, portandolo proprio in prossimità di quest'ultimo dove stanzia un omaccione bello grassottello. Son tutti vestiti in modo formale, eleganti, con giacca e cravatta. Le donne, invece, indossano abiti di lusso. Non per niente, è una serata di gala o, comunque, di molta importanza per l'Hasukage stesso e il Consiglio in generale. < ... > Resta in piedi, con le gambe lievemente divaricate ed una posizione BEN POCO attinente ad una pulzella alla quale dovrebbe somigliare. Si sposta i capelli dietro l'orecchio, volgendo rapide occhiate negli immediati dintorni, cercando di non incrociar lo sguardo di nessuno, purché non venga interpellato. Piega le braccia sul petto, digrignando i denti e cercando di diventare invisibile. < Appartengo alla stessa stirpe dell'Hasukage.. > Borbotta a bassa voce. < ..e vedi tu cosa sono costretto a fare. > Ha delle pillole con sé, però. Potrebbe usarle per far sì che questa luuuunga giornata, finisca il PRIMA POSSIBILE. L'idea non è totalmente da buttare. [ Chk ON ]

17:58 Jikan:
  [Primo palazzo] Non capita tutti i giorni di finire tra l'aristocrazia del paese e, guarda caso, a lui è successo proprio attraverso una semplice missione D. Eppure, seguendo quest'affermazione, qualcosa non torna: di solito missioni di questa difficoltà hanno un ché fastidioso, un qualcosa che, appunto, le fa definire come D e quindi da distillare ai gradi più bassi. Giunto nella sala principale impiega poco a realizzare in quale contesto si è cacciato e, dopo un breve dialogo con sé stessa, conviene che, in fin dei conti, non gli è andata così male. Il soggetto della loro prova, tuttavia, non è ancora presente in quella sala, forse perché si sta ancora vestendo. La missione specificava bene che loro sarebbero stati in servizio all'Hasukage, perciò il loro intervento non sarebbe stato necessario fino al suo arrivo. Però, poi, rimane tutto il resto, cioè l'insieme di procedure formali che vanno praticate con lui. Cosa di preciso? Questo non lo può sapere, forse i suoi colleghi, solo per quella sera, per fortuna, lo sanno. < Cosa facciamo appena entra? > Bisbiglierebbe in direzione di Kaiba. Certo, avrebbe potuto porre la stessa domanda a Ryuuma, ma qualcosa gli suggeriva che i loro ruoli sarebbero stati leggermente diversi. Non è solo questo il motivo, infatti, proprio mentre parla con il coetaneo, ode chiaramente il brontolio dell'Oste. A quel punto il suo sguardo si poserebbe sugli altri camerieri, nel tentativo di osservare il loro modo di operare. Non c'è molto da dire, impeccabili e composti. Tengono i piatti con un'eleganze impeccabile e hanno un occhio molto attento nel servire i clienti; solitamente una cena di gala segue dei ritmi diversi, in tal caso funziona a buffet, ciò significa che i commensali sono dotati da subito di tutte le posate. Ciò che varia, durante la serata, è il tipo di bicchiere e di vino. Vini diversi richiedono bicchieri diversi, dettaglio del tutto ignoto a Jikan. < Guarda guarda... tengono il piatto in alto con la mano sotto. > Continuerebbe in quel sussurro a Kaiba, nel tentativo di far notare anche a lui quei preziosi dettagli. [ChkOff]

18:12 Irou:
 Il giovane ed impacciato Kaiba non ha assolutamente letto il briefing della missione, non ha idea né di cosa fare né di quando farlo. Ryuuma non è particolarmente d’aiuto, con il suo comportamento scortese e del tutto inappropriato, al contrario di Jikan che, invece, si dimostra molto più affabile. Lo sguardo color ghiaccio saetta tra gli invitati e gli altri camerieri. I movimenti non gli sembrano particolarmente difficili da iitare, ragion per cui si vollta in direzione di Jikan rispondendo ai suoi dubbi < Quando arriverà lo serviremo personalmente, ma per il momento penso sia il caso di buttarsi in mezzo alle danze. > Annuisce, dando forza alle proprie stesse parole, prima di compiere una grande falcata in avanti e virare in direione di uno dei caerieri che sta or ora per servire una bottiglia di vino da versare ai commensali già presenti in tavola. Forte del proprio addestramento ninja, sicuramente più ferreo dij quello da cameriere, gli sottrarrebbe la bottiglia dale mani assieme allo strofinaccio che il ragazzo gli aveva avvolto attorno per poi andare in direzione del tavolo. Un solo sguardo verrebbe rivolto in direzione di Jikan, accompagnato da un rapido gesto della mano libera e le labbra a mimare lea parola < Vieni! > per poi iniziare a versare il vino a quelli seduti al tavolo che avevano ancora il calice vuoto. Prima le donne, questo lo ha apito, ha persoino capitok qual è il bicchiere giusto in cui versare, quel che non ha compreso è il non far toccare calice e bottiglia e il non riempire troppo il suddetto con il vino, grossolani errori che farebbe una, due, tre volte, finché qualcuno non si premurasse di fermarlo e trascinarlo via di lì. [ C off ]

18:34 Rasetsu:
 Quello stesso signore ben piazzato che s'avvicina con la bava al buffet, adocchia anche.. lui. O lei, in questo caso. Cerca di non guardar nessuno negli occhi, preferendo tener gli occhi giallo-verdi posati sul tavolo da buffet. "Ehi, bambolina". Non sa ancor che sta compiendo l'errore più grosso che mai s'è visto. "Sai dirmi cosa c'è su quelle tartine?". Da come lo dice, però, par proprio che delle tartine non gliene freghi nulla. Da dietro gli occhialini che anch'esso indossa, sta sol cercando d'intuir quanto sia disponibile e ben disposta la cameriera di quest'oggi. La scruta come se volesse altresì spogliarlo con il pensiero, curioso di veder cosa v'è sotto quell'abito da camerierina. < Perché non lo assaggi.. > Magari strozzandosi. < ..e me lo dici tu cosa c'è sopra? > Schiocca la lingua sotto il palato. Ha una voce prettamente a metà tra il femminile e maschile, seppur non sia rauca né troppo dolce. La sua androginia, in effetti, ne complica anche l'aspetto e come vien visto dagli altri. Fortuna vuole che, tramite quell'abito, non si veda bozza alcuna dabbasso, altrimenti avrebbe già perso in corso d'opera. Ma a cosa pensava Yukio-sama quando ha voluto convocar quei tre per la Missione odierna? "Come siamo scontrosi.." Commenta con voce affabile, avvicinandosi di sottecchi alla Colf. "..perché non vieni a farti un giretto con me?", ghigna pure. Dalla tasca, estrae qualche banconota: un modo come un altro per fargli intendere che è ricco sfondato, che non le ricapiterà mai più un'altra occasione del genere. < ... > Lancia un'occhiata alla volta dei due suoi compagni di missione, ai quali sta praticamente supplicando aiuto. Ma gli daranno retta? < ..vada via. > Ci prova anche a tener un contegno, allontanandosi di mezzo passo indietro. "Oh, ma non fare così!", ancor ci prova, mentre Rasetsu indietreggia ulteriormente. Fortuna vuole che.. "BENVENUTI, MIEI STIMATI COLLEGHI!" ..una delle figure più FAMOSE e LEGGENDARIE faccia il suo ingresso nel locale in questione. Altri non è che.. YUKIO KOKKETSU, HASUKAGE di KUSA, in persona. [ Chk ON ]

17:31 Jikan:
  [Primo palazzo] Non è d'accordo con l'idea del ragazzo, anzi, è totalmente in disaccordo. Per lui sarebbe stato meglio rimanere fermi a osservare l'operato dei colleghi e solo dopo mettersi al lavoro, in seguito all'entrata dell'Hasukage. Nonostante il dissapore, lo seguirebbe, soprattutto dopo l'invito, in quel che vuole fare. Mentre Kaiba versa il vino, lui tiene il secchio pieno di ghiaccio con ambedue le mani. Tuttavia, non appena realizza che il servizio offerto dal ragazzo non è come ciò che ci si aspetta, afferrerebbe il secchio con un solo braccio, avvolgendolo. Prenderebbe un cubetto di ghiaccio e lo infilerebbe nel colletto di Kaiba, cosìcché quest'ultimo possa riflettere su quel che sta facendo. Una nuova figura, nel frattempo, si presenta in quella sala: niente po' po' di meno che l'Hasukage. Impossibile non guardare quell'uomo con ammirazione. < E' arrivato, andiamo. > Parlotterebbe in direzione del coetaneo, nel tentativo di svincolarlo dal servire, malamente, quei signori. Dopodiché si dirigerebbe, con una certa celerità, verso il posto su cui si sarebbe seduto l'Hasukage. Avrebbe preso la sua sedia e l'avrebbe tirata di poco in dietro, sfilandola dal pattern del tavolo. Una volta che il Kage si fosse messo davanti ad essa l'avrebbe spostata in avanti, permettendo a lui di sedersi. Infine, per rendergli nota della loro presenza, pronuncerebbe:<Al suo servizio, Hasukage-Sama >. Forse quel galateo improvvisato non è poi così male, bisogna solo sperare che i suoi colleghi non rovinino tutto... come fatto fino ad ora. Eppure l'arrivo di quell'uomo è problematico sopratutto per uno di loro, il rosso, improvvisato colt per quell'importante occasione. Avrebbe atteso, dunque, poco dietro la sedia del pezzo grosso, eventuali ordini. La missione prevede che loro lo servano, quindi presuppone un sistema di ordini da eseguire, no? Spera che sia così, altrimenti può contare di aver fatto una terribile figura davanti a tutti loro. [ChkOff]

18:06 Irou:
 Quello che Kaiba pensa sia un buon lavoro, chiaramente, non lo è affatto. In fondo è solo un ragazzino che ha voglia di fare bene, di farsi notare e dij portare a termine una missione sulla carta incredibilmente facile, come biasimarlo? Eppure Jikan, quel cattivone, decide di fermarlo infilando un cubetto di ghiaccio nel colletto del Kori. Ghiaccio. Kori. E il risultato è che il ragazzo si blocca sul colpo, socchiudendo le palpebre per bearsi della piacevolissima sensazione del freddo glaciale che scende lungo la schiena. < Oh... grazie amico! > Si volta verso Jikan, dimenticando in toto qualunque cosa stesse facendo prima, intenzionato a mostrare la sua gratitudine, ma è proprio in quel momento che la figura del sommo Hasukage fa il suo ingresso in sala. Il ragazzo daij capelli d'argento sij allunga verso il compare, sussurrando un gioioso e per nulla ironico < Eccolo lì! E' proprio Julio Kokketsu! > La voce, naturalmente, è teuta bassa per evitare di farsi sentire, ma unicamente perché teme di disturbare, non perché abbia il benché minimo sospetto dij aver sbagliato il nome del governatore del Villaggio. Seguirebbe, dunque, Jikan in direzione di "JULIO" con la bottiglia di vino ancora stretta nella mano destra, affiancandosi al medesimo lato del mandante di quella strana missione < Al suo servizio, Signore! > Esprime, infine, la sua dedizione molto più adatta ad un militare che ad un cameriere o maggiordomo, ma cosa ci si può aspetare da un ragazzo il cui orlo dei pantaloni sta iniziando a gocciolare acqua gelida del cubetto di ghiaccio oramaij sciolto? [ Chakra non mi ricordo ]

18:33 Rasetsu:
 Non vuole proseguire in questa inutile farsa, dal momento ch'è vestito con quel completino da camerierina. < Ma chi me l'ha fatto fare? > Continua a ripetersi, prima d'adocchiare l'Hasukage e capire da sé il motivo. < Ah, giusto. > Non può sottrarsi al volere del suo Arufa, figurarsi se poi è persino il marito della sorella del Demone Rosso! E ci aggiungiamo il fatto ch'è un Tessai sgravissimo ed Hasukage del Villaggio dell'Erba? L'uomo che gli si è avvicinato, fortunatamente, viene richiamato dalla presenza del Kage in questione. Prima di farlo, tuttavia, allunga una mano verso la chiappa del malaugurato Rasetsu. [ Palp! ] ..e gliela stringe nel palmo, saggiando la durezza di quest'ultima. "Uh, sode!", ghignando mentre s'allontana, pur tenendolo ancor sotto controllo. Tempo addietro, non nega, è finito a letto anche con degli uomini. Come sia andata a finire, è cosa ben nota, ma è lungi dal riprendere queste deplorevoli pratiche. Or come ora, va dietro a ben poche fanciulle, poiché rischia che la Yakushi le si ritorca contro per l'alta infedeltà alla quale continua a sottoporla. Contrariamente deve tenersela buona per molteplici ragioni. Una riga cremisi risale, man mano, il volto del Demone fino all'attaccatura dei capelli. Il volto assume la tonalità di questi ultimi, sin a diventare un tutt'uno con questi. < ... > Deve restare tranquillo. Non deve fare e dire niente di quel che pensa. Non deve attivare l'innata Kokketsu e mostrarsi come il cupo mietitore ch'è. Calmo, Rasetsu. E' tutto okay. Va tutto be-- < KYAAAAAAAAAAAAAAH! > E con un urlacchio che par decisamente più femminile che altro, lo troveranno probabilmente stipato in uno sgabuzzino, dietro la Madre delle Cameriere che, con quel culone, potrà difenderlo da tutti mali del mondo e dalle mani dei maniaci. COME CI SI SENTE A SUBIRE LA STESSA SORTE CHE DONI ALLE PULZELLE NEL LOCALE KUKOKU? EH, RASETSU? [END]

18:45 Jikan:
  [Primo palazzo] Come anticipato, presto tutto sarebbe stato rovinato. Lo sguardo del Kakuzu saetta da una parte all'altra, fino a inquadrare con precisione Ryuuma. E' ancora con quell'uomo, ci aveva fatto caso che lo stava importunando da un po', tuttavia conviene che il rosso è perfettamente in grado di gestire una situazione come quella, o forse no? I due sembrano avere un contatto fisico, un evento terribile che avrebbe presto segnato la fine di quella messa in scena. Lo osserva da lontano, mentre sul suo volto si palesa l'evidente tentativo di autocontrollo. Inizialmente sembra riuscirci ma poi, inevitabilmente, finisce per scoppiare in un urlo decisamente poco mascolino. Ecco, quello è il momento adatto per dileguarsi, bisogna sfruttare il "diversivo", se così si può definire, per andarsene. < Andiamo! > Mormorerebbe in direzione di Kaiba, facendo un cenno con la mano per fargli capire di stare basso e non destare sospetti. Così sarebbe sgattaiolato via, facendosi strada tra i camerieri e i tavoli del buffet. Avrebbe ripercorso i suoi precedenti passi, tornando allo spogliatoio in cui si erano cambiati all'inizio. Prima di tutto si toglie le scarpe. < Mmmhhh... Che sollievo. > Solo in pochi apprezzano la sensazione della pelle che respira. < Chissà dove si è cacciato quello la. > Direbbe, infine, presupponendo che la nuova conoscenza sia lì con lui a cambiarsi. Certo che questa è stata una missione proprio strana.[END]

19:15 Irou:
 Sta andando tutto bene, sta andando tutto meravigliosamente bene. Jikan e Kaiba eseguono gli ordini e Ryuuma… lui dà spettacolo. E porta la missione a finire con esiti del tutto inaspettati e anche molto sconvenienti. Il giovane albino si guarda intorno per qualche attimo, osservando come il Kakuzu si rannicchia e fugge via, tornando probabilmente in camerino. In fondo il Kori non vedeva l’ora di potersene andare, ma non prima di aver fatto una cosa fondamentale, senza la quale il ragazzo non potrebbe mai tornare a casa. Si fletterebbe sulle ginocchia, tenendo il busto in avanti e percorrendo a grandi passi, come soltato un ninja potrebbe fare, la sala in maniera furtiva e cercando di destare quanti meno sospetti possibili, giungendo così al secchio del ghiaccio. A questo pinto tirerebbe su le maniche del completo elegante che ijndossa per mmergersi fino ai polsi nel secchio e ritrarre le mani solo dopo aver caricato i palmi di due pugni di cubetti di ghiaccio. Solo a quel punto sgattaiolerebbe anche lui nello spogliatoio, lasciando una sca di acqua gelida dietro di sé. Solo a quel punto si toglierebbe le scarpe anche lui, emettendo un sonoro e sgraziato sbuffo di soddisfazione ed allargandosi il colletto della camicia per zvuotare il contenuto dei pugni sotto la stoffa, per prendersi un po’ di meritato refrigerio. [ end ]

Jikan e Kaiba vengono convocati dall'Hasukage per fare da camerieri ad una serata di gala, mentre Ryuuma viene convocato/a per fare da escor-- governante. La cena si svolge nella maniera più strana possibile, con risvolti indicibilmente trash.