Esame pratico - Jikan

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16:04 Jikan:
  [Accademia | Quinto piano, tetto] Quest'oggi il giovane Deshi è stato convocato all'accademia per sostenere il suo esame pratico. Una miriade di pensieri gli passa per la mente, mentre si avvia verso l'accademia. I giorni precedenti, tuttavia, non sono stati impiegati in nullafacenza, anzi, seguendo il consiglio del sensei con cui si è allenato, il ragazzo dai capelli corvini, si è prodigato in numerosi esercizi in preparazione. Dall'utilizzo di tecniche, al compimento di movimenti motori, al lancio di armi: tutto aveva praticato al fine di potersi garantire un esito positivo. Il suo vestiario è sempre lo stesso: una felpa nera e dei pantaloni con alcune figure ricamate sul loro tessuto. Il tempo non è dalla sua parte e lo costringe a coprire il capo con il cappuccio. In tutto ciò permane anche l'elemento più caratteristico di lui, nonché l'assenza di calzature. Questo è forse ciò su cui più si è impuntato col passare degli anni, poiché per lui non c'è niente di meglio che poter vivere un contatto diretto con il terreno e tutte le sue sfaccettature. A tenere i suoi piedi "puliti", tra un passo e l'altro, avrebbe contribuito la pioggia. Giunto all'accademia, conviene che è meglio non far aspettare l'esaminatore e dunque si dirige immediatamente all'interno. Diversi piani separano la sua posizione da quella in cui avrebbe sostenuto l'esame, il che lo costringe a farsi cinque rampe di scale prima di raggiungere il tetto. Li è dove sarebbe avvenuto il tutto, con la tempesta a decorare l'intera prova, come se i kami avessero deciso che il suo esame sarebbe stato caratterizzato da essa. I suoi occhi ambrati, lo specchio della sua anima, osservano i gradini mentre le dita dei piedi vi si appoggiano, compiendo brevi movimenti accompagnati da qualche istante di spasmo, probabilmente per via della superficie fredda. Arriva sul tetto e lo spettacolo naturale sembra ripetersi, la pioggia ritorna a essere la costante. Il cielo non sembra collaborare quel giorno, nient'affatto, ciò tuttavia non deve forzatamente essere un male. L'acqua cadente, spesso, da origine a pozzanghere e rende i movimenti scivolosi, entrambi elementi che avrebbe potuto sfruttare per ottenere vantaggi. Tutto, però, può ritorcersi anche contro di lui, ragion per cui avrebbe dovuto prestare molta attenzione. La notte precedente si è premurato di preparare tutto ciò di cui avrebbe potuto fare un buon utilizzo, il che includeva un paio di shuriken e kunai, posti nel corrispettivo porta oggetti, un paio di quanti, che avrebbe indossato e un sigillo per potenziare gli attacchi fisici, quest'ultimo l'avrebbe attaccato al petto. Ora, non gli resta altro da fare se non concentrarsi. Tutti i rumori diventano più attenuati, mentre la sua mente inizia a racchiudersi in sé stessa. Le mani, poste a formare il kanji della capra e posizionate in corrispondenza del suo petto, altro non sono che il primo passo per dar via al richiamo del chakra. Egli prova a visionare l'energia fisica, dentro di sé, contenuta in ogni cellula del suo corpo, come se fosse una vernice a imbrattarlo quasi del tutto. Dopodiché l'attenzione si sposta su quella spirituale, il cui origine si trova nella sua mente. Quest'ultima lui la vedeva coma una sfera di inchiostro nero intenta a rigirare su sé stessa all'infinito. Una volta preso atto di queste due energie, note anche come Yin e Yang, avrebbe cercato di porre fine al vincolo che teneva l'una separata dall'altra. Le avrebbe, dunque, fatte fluire attraverso i numerosi tenktsu presenti all'interno del suo corpo. Miscelarle è l'obiettivo principale, la cui riuscita avrebbe generato la base di ogni organismo vivente, nonché prerequisito per eseguire ogni arte ninja: il chakra. Una forma di energia così unica, così formidabile, eppure dedita solo a coloro in grado di saperla richiamare e controllare. Una volta terminato, in caso di successo, avrebbe portato entrambe le braccia in posizione naturale. Da lì sarebbe iniziata l'attesa di ulteriori indicazioni. [Tentativo richiamo chk][Guanti ninja | Porta kunai e shuriken: 2 shuriken, 2 kunai | 1 Fuuda con tronchetto da sost. | 1 sigillo potenziante fisico speciale sul petto]

Il tetto dell’academia di Kusa troneggia sul cerchiio del Villaggio a cui appartiene. trattasi di un piano a piata rettangolare di dieci metri per sette, adibito allo svolgimento degli esami degli aspirantij genin. Il perimetro è strato transennato per evitare a qualche allievo provveduto di cadere tramite un’inferriata di un metro e venti circa dij altezza. La scalinata da cui esce il nostro sfortunato Jikan è posta sul perimetro del tetto e, esattamente opposta alla sua posizione, si erge una figura femminile e ammantata di nero. Un lungo mantello ne ricopre le fattezze lasciando comunque intravedere la pelle chiarissima e i dettagli del volto color pece. Occhi scuri e penetrati, capelli corvini ed una tuta di pelle che, aderentissima, le fascia il fisico. Non è possibile intravedere altri dettagli da parte di Jikan, data la scarsa visibilità dovuta alla pioggia ed il mantello che la copre, ma di certo l’elemento che potrà saltargli allìocchio è la lunga frusta che le si snoda dall’avambraccio sinistro, ricadendo a terra in numerose spire. Ella attende di vedere il giovane prontok all’inizio di quell’esame, ma – invece di dargli informazioni o u semplice benvenuto – scatta in sua direzione bruciando i metri che li separavano per trovarsi ben presto, di certo molto più in fretta di quanto i riflessi del deshi possano concepire, a circa due metri da lui, col braccio già teso in avanti a far schioccare la lunga frusta verso le caviglie del giovane, col chiaro e preciso intento – seppur al termine dello scatto la sua velocità si potrà chiaramente notare come limitata e alla portata del deshi – di agguantarlo e farne la sua preda. [ Distanza: 2 metri (frontale) – ¼ di schivata (il ché vul dire che l’attaccok arriverà alla fine de primo quarto di turno entro il quale potrai schivare o tentare qualunque manovra ti sembri fattibile, i restanti tre quarti invece sono liberi e puoi utilizzarli come meglio credi ossia anche per contrattacchi et similia) – Chakra impastato correttamente ]

17:12 Jikan:
  [Accademia | Quinto piano, tetto] Un avversario misterioso, questa è la prima cosa di cui si accorge. Il viso non si riesce a intravedere, il che rende tutto più difficile giacché dagli occhi si possono cogliere molte informazioni, anche se non sembra. Un mantello nero la ricopre completamente, forse non vuole palesarsi oppure il fattore ignoto è il protagonista di quella prova. Si sa, tutti hanno il terrore di ciò che non si conosce, di quel che non si è in grado di misurare, eppure il telo nero permette lo stesso di vedere parte della sua figura. Candida la sua palle e, per via della corporatura, riesce a stabilire che si tratta di una donna. A prescindere del suo aspetto, deve comunque impegnarsi affinché non venga sopraffatto come nell'ultimo allenamento. La sua esaminatrice aveva un'arma dall'aspetto decisamente spaventoso per chiunque non sappia come trattarla, una frusta nera modestamente lunga. Il giovane Deshi sa ben poco su come funzioni quell'arma, tuttavia, a rigor di logica, crede che il suo utilizzo possa avere un senso solo se effettuato dalla distanza. Questo ragionamento è dato dal fatto che la lunghezza dell'arma si concretizza quando viene in contatto con l'aria e può finalmente distendersi del tutto, non quando è legata al braccio e arrotolata su sé stessa. Attacchi ravvicinati, anche a mezzo metro di distanza, gli avrebbero garantito un netto vantaggio perché una frusta necessita di alcuni metri per ottenere il giusto slancio. Nessuna forma di rispetto, nessun inchino, nessuna spiegazione; la donna scatta in sua direzione fermandosi a giusto un paio di metri da lui, dopodiché apporta il primo colpo, verso il basso, punta alle gambe. La priorità in quell'istante raggiunge il suo cervello, facendo scattare il primitivo istinto di sopravvivenza, ergo togliersi dal pericolo o schivare. Le gambe si piegano di poco, il peso viene concentrato sul piede sinistro, mentre entrambi i talloni si sollevano di poco. Questi movimenti servono poi a tentare di fare un balzo di un metro verso destra. Ad attutire la cadute ci avrebbero pensati entrambi i talloni che, una volta toccato terra, si assumono il compito di conservare tutto il peso e farlo restare in equilibrio. Quell'azione, tuttavia, non può terminare lì, deve sfruttare quel breve momento per ottenere un vantaggio. La mano sinistra si avvicina celermente alla gamba destra, apre il bottone del porta kunai e ne estrae uno. Quella sarebbe stata la sua arma, almeno per la prima azione, e viene impugnato per il manico, tenendo la punta verso la sinistra. Deve accorciare le distanze per apportare il colpo. Il piede destro compie il primo passo, dando il via al meccanismo di corsa, in concomitanza con quello sinistro. Avrebbe scattato in avanti per due metri, portando, nel mentre, il braccio sinistro verso l'omonima direzione, tenendolo teso. Così facendo, avrebbe attaccato durante il movimento in corsa, mirando al ventre della donna. La posizione del kunai è proprio per favorire un attacco in movimento, dettato soprattutto dalla lama affilata, più che da particolari movimenti di Houjutsu, che di certo non sa come effettuare. La sua azione si sarebbe esaurita giusto dietro la donna, nel caso in cui l'attacco in movimento abbia sortito un effetto positivo. Una volta eseguito tutto ciò, in caso di un successo chiaramente, si sarebbe girato verso le spalle di quella figura, pronto ad apportare un ulteriore attacco o a difendersi. [ChkOn: 10pt.][1/4 schivata con salto di 1mt. verso destra |1/4 movimento per 2 mt. | 2/4 attacco armato con Kunai verso l'addome]

Un deshi, per definizione, è un combattente inesperto, che sta studiando per apprendere le basi ed essere effettivamente considerato un ninja. L’allievo che oggi, sotto il cupo cielo e la fitta pioggia di Kusa, sta affrontando il suo esame, però, osserva bene la scena e ne trae senza alcun dubbio delle giuste conclusioni. Questo, perlomeno, in teoria. Quel che però concerne la pratica è ben diverso. Quel che vorrebbe fare è saltare per evitare l’aggancio della frusta avversaria, una mossa sicuramente ben oculata, ma realizzata male. Il salto di un metro lo obbliga a dover caricare maggiormente le gambe, raggiungere la postura giusta occupa tempo, più di quello che ha inizialmente calcolato per il salto. Questo piccolo errore di calcolo si traduce nel suo sentirsi avviluppare le cavglie prima che il salto possa venir effettuato ed è in quel momento che Jikan potrà sentire la terra mancargli sotto i piedi. La coordinazione del ragazzo, tuttavia, è notevole e ciò lo porta a non subire alcun danno quando il suo corpo viene tirato a terra e trascinato ai piedi della figura ammantata di nero. Il kuai, così come nei suoi iniziali piani, viene raccolto dall’apposito alloggio e ben stretto nella mano forte del deshi, che potrà utilizzarlo per offensive future, ma tutto il resto del suo piano non può essere messo in atto per via di quell’iniziale errore di calcolo. Una volta trascinato sul suolo bagnato del tetto fino ai piedi della donna ella, con la mano destra, lascia scivolare il cappoccio del mantello all’indietro rivelando la lunga chioma corvina, ora appesantita dalla pioggia, gli occhi scuri e lucenti, evidentemente divertiti dal fatto di aver preso nelle spire della sua arma la preda e le labbra sottili, da cui fuoriesce una lingua sottile, biforcuta, quasi volesse fargli la linguaccia imitando il sibilare di una serpe. Lo sguardo, osservandolo bene, era reso scuro dalle ombre gettate sul volto dal cappuccio, ma adesso si rivelano increspati da striature dorate e dalla sottile pupilla a taglio, tipica dei rettili. < Abbiamo già finito, ragazzino? > Lo sfida, rivelando una voce giovane, ma cpondita da un acceno di sadismo e divertimento. La frusta viene ritratta, lasciando la presa – non eccessivamente forte – dalle caviglie del ragazzo, lasciandolo ai di lei piedi stesok a pancia all’aria e col kunai stretto tra le mani. [ Distanza: corpo a corpo (jikan steso a terra) – OFF: la tua azione era ben descritta, l’unica cosa che ci tengo a farti notare è che il salto (così come anche mostrato dalla scheda statistiche) segue la stessa logica dei movimenti fatti a terra, quindi ¼ di turno per quanto riguarda spostamenti fino alla metà della massima distanza raggiungibile e 2/4 per valori superiori alla metà. Fare un salto di un metro, quindi, per te richiede 2/4 di turno, motivo per cui la schivata non è riuscita. In caso di dubbi o domande, sai dove trovarmi. ]

18:06 Jikan:
  [Accademia | Quinto piano, tetto] A volte la determinazione non basta. Gli sembra di aver pianificato tutto nel modo più opportuno, eppure la figura riesce comunque nel suo intento di avvolgerlo con la frusta. Pur cadendo per terra, non sente il dolore della caduta, come se il suo corpo se ne fosse altamente fregato di esso, oppure si tratta semplicemente di una buona coordinazione. Il suo corpo a quel punto è totalmente in balia del volere della donna, avvolto da quella frusta si sente impotente, incapace di fare qualsiasi cosa, perfino di svincolarsi. Si sente trascinato verso di lei, mentre questa si è decisa a mostrarsi per quello che è. Difficile se la sua si potesse definire più bellezza o stranezza, giacché per come appare si può dire che incarni perfettamente un terrore. Le sue parole sono affilate quasi quanto l'apparenza della sua lingua e raggiungono il giovane Deshi che le interpreta come chiaro segno di una provocazione. Non riesce a evitare di farsi coinvolgere, quando si tratta di parlare durante uno scontro è il primo a partecipare e a rispondere a tono. Per un attimo, tuttavia, si sofferma sulle gocce di pioggia che, cadendo sul suo viso, iniziano ad accarezzarlo. Lo percorrono come farebbe un avventuriero su di un sentiero inesplorato, fino a raggiungere le sue estremità, per poi appoggiarsi sul tessuto della sua felpa. E' steso a terra, le gambe e le braccia sono state tenute compattate tra di loro per via della rigida morsa di quella frusta. Per quanto possa sembrare fastidiosa come posizione, in realtà gli avrebbe permesso di compiere una rapida azione una volta svincolato. Chiaramente si trattava di un esame quello, altrimenti quella persona non l'avrebbe liberato con cotanta tranquillità. Le iridi si spostano verso le ciglia inferiori, come se volessero scrutare il suo corpo, così facendo riesce a notare che la sua mano destra è proprio vicina all'omonima gamba, nonché dove è situato il porta kunai e shuriken. Prima di fare qualsiasi cosa, decide giustamente di farsi una mappa mentale di ciò che avverrà. La vicinanza in realtà è un vantaggio considerevole per lui, poiché una frusta non è utile nelle corte distanze. La mano destra è alla portata di un altro kunai, che sicuramente avrebbe utilizzato in maniera più effiace. Con un celere movimento il mignolo destro verrebbe infilato verso il cerchietto in ferro posto alla fine dell'arma. Dopodiché lo spingerebbe vero il basso per avvicinare l'impugnatura al palmo della mano. Il fatto che il porta kunai e shuriken fosse stato lasciato aperto in precedenza rende tutto più facile. Da lì avrebbe disteso il braccio verso destra di una distanza sufficiente a raggiungere i piedi della donna, su cui avrebbe conficcato la punta del kunai senza alcuna esitazione. Incredibile, se ciò avesse successo probabilmente i movimenti della sua esaminatrice sarebbero stati inibiti. La mano destra avrebbe rilasciato l'arma una volta che questa fosse stata conficcata, per poi usufruire della posizione per favorire il Deshi a rialzarsi. La porta poco dietro di sé e poi esegue una pressione verso il terreno. Le gambe nel frattempo vengono portate verso il corpo, poggiando i piedi sul terreno. Si sarebbe dato una spinta sufficiente ad alzarsi, ma attenzione perché l'azione non sarebbe finita lì. Ha ancora il kunai sulla mano sinistra. Mentre si rialza avrebbe compiuto un'arcata con il braccio sinistro in aria, per portare l'arma con la punta verso il ventre della donna, anche questo l'avrebbe conficcato. E' tutto vero, stranamente il giovane Jikan ora sembra stare giocando per ferire, piuttosto che per allenarsi o far vedere di essere capace. Certo, c'è da considerare il fattore vicinanza, ma da quella distanza lui non si sente in pericolo, non reputa la frusta un oggetto adatto alla vicinanza. < No > Avrebbe affermato, una volta compiuta quell'elaborata serie di azioni, seppur effettuata in un breve arco di tempo. [ChkOn: 10pt.][2/4 attacco armato con Kunai, conficcare sul piede][2/4 attacco armato con Kunai, conficcare sul ventre][Guanti ninja | Porta kunai e shuriken: 2 shuriken, 2 kunai | 1 Fuuda con tronchetto da sost. | 1 sigillo potenziante fisico speciale sul petto]

La posizione in cui è finito l’allievo sembra particolarmente scomoda, ma il modo in cui egli l’affronta la rende quasi vantaggiosa per lui. Mentre la donna è intenta a guardarlo, a mostrargli il peggio di sé, ecco che la punta del kunai retto dalla mano destra di Jikan si conficca nel piede della donna che spalanca le fauci in uno srrepito acuto di dolore che la porta in quel momento a fare effettivamente attenzione alle mai armate del giovane. Il che si traduce, per fortuna della sensei, in un balzo all’indietro che le evita la pugnalata al ventre, ma le causa un ennesimo strepito ed una copiosa fuoriuscita dij sangue dal piede offeso. Digrigna i denti, mostrando uno sguardo molto più incattivito e meno divertito di quello precedentemente mostrato < Voi allievi e i vostri fottuti colpi di fortuna! > Sputa parole di veleno e, nel farlo, forte della distanza che quella schivata ha nuovamente messo tra i due, ecco che la donna parte con l’ennesima frustata, stavolta più potente e meno rapida, con l’intenzione di colpire il petto del ragazzo in una diagonale che va dalla sua spalla sinistra al fianco destro. Jikan, osservando meglio la superficie del tetto, potrà notare che dai fianchi dei limiti del tetto distano entrambi cinque metri, essendosi mossi solo in verticale e mai in orizzontale, mentre le spalle della donna distano dalla balaustra di ferro soli tre metri, mentre Jikan è a due metri dalla balaustra alle sue spalle e due sono anche i metri che, dopo quel balzo all’indietro, intercorrono nuovamente tra ij due avversari. [ Distanza 2 metri (frontale) – 2/4 per schivare ]

19:12 Jikan:
  [Accademia | Quinto piano, tetto] La destrorsa percepisce l'arma mentre penetra la pelle dell'avversario, una sensazione a cui lui non è mai stato abituato. Partecipa, in parte, al dolore sentito dalla donna per il semplice fatto che ferire in quel modo non gli è mai capitato prima di allora. Il suo, più che essere dolore, è un misto tra orrore di sé stesso e soddisfazione, perché dopotutto quella mossa gli ha dato un buon vantaggio in quello scontro. Il combattimento, d'altra parte, non è ancora terminato. L'esaminatrice prende di nuovo le distanze, probabilmente sa perfettamente che la sua arma è forte solo in circostanze come quelle. Viene caricato un altro colpo, questo, tuttavia, pare molto più lento, il che fa scaturire un'idea interessante nella mente del giovane Deshi. Un attacco come quello è possibile anticiparlo, ma è altrettanto saggio crearsi una situazione ottimale per attaccare. Nel vedere la frusta pronta a essere impiegata, il ragazzo dai capelli corvini lascia cadere il Kunai a terra, mentre le sinistra preleva un fuuda dalla tasca. Attraverso un breve contatto con quest'ultimo, necessario per far avvenire l'impulso di chakra, fuoriesce il tronchetto sigillato in precedenza. Per un osservatore esterno può risultare facile prevedere la prossima azione, perché Jikan inizia a comporre alcuni Sigilli, dopo aver avvicinato le mani tra di loro. Esegue prima quello del serpente, poi quello del drago, segue quello del cinghiale e infine, a completare la tecnica, il sigillo del cavallo. Quella combinazione è sicuramente familiare a ogni ninja, si tratta dell'insieme di sigilli necessario per la tecnica della sostituzione. Ha cercato di fare tutto con i giusti tempismi, facendo sì che la composizione dei sigilli coincida con l'apparizione del tronchetto. Dopodiché avrebbe divaricato di poco le gambe, concentrando il peso sul piede sinistro, mentre quello destro è posto poco più davanti. Esegue il primo passo, dando via a un moto di movimento diagonale, per circa 35° gradi rispetto alla sua posizione, verso destra. Conviene che se il colpo parte dalla spalla sinistra, allora eseguire un movimento verso destra limita la possibilità di essere colpiti. Scatta per il limite di metri che gli è possibile attraverso la tecnica, non avrebbe risparmiato uno di meno, avvicinandosi circa per 1.8 metri. Ovviamente, compiendo un movimento in diagonale, la distanza tra lui e la balaustra sarebbe diminuita, ma ciò non lo preoccupa. I metri percorsi sarebbero stati sufficienti ad accorciare notevolmente le distanze tra i due, d'altronde c'era da aspettarselo da un deshi come lui, che preferisce il ninjutsu piuttosto che l'approccio fisico. Chiaramente, seguendo lo scontro fino ad allora, non si può dire che non sfrutti le armi. Diciamo che per le limitate conoscenze che ha non sono molte le tecniche che può eseguire. L'azione, tuttavia, non si sarebbe esaurita lì. Avrebbe cercato di inviare un minimo impulso di chakra al sigillo posto sul suo petto, affinché questo venga attivato. Le distanze, secondo la sua visione, si sono accorciate, favorendo un approccio corpo a corpo. Ciò, ovviamente, grazie al considerevole movimento compiuto. Il bacino si sarebbe girato verso destra, mentre il braccio del medesimo lato verrebbe caricato poco indietro. Avrebbe, successivamente, disteso il braccio in avanti per la totalità della sua lunghezza, apportando un pugno verso il volto della donna. Il bacino, nel fare ciò, avrebbe assunto di nuovo la sua normale posizione. Le gambe, per un'azione come quella, altro non sono che pilastri necessari a mantenere l'equilibrio. [2/4 Sostituzione I° tipo: Serpente, Drago, Cinghiale, Cavallo; Metri percorsi: 15/8= 1.8][2/4 Attacco a manu nude, mano destra potenziata da sigillo potenziante fisico][ChkOn: 10 - 3(Sost.) - 1(Attivazione sigillo) = 6 pt.][Guanti ninja | Porta kunai e shuriken: 2 shuriken, 2 kunai: USATI. 1 Fuuda con stronchetto da sost: USATO. 1 sigillo potenziante fisico: USATO]

Jikan usa Sigillo Potenziante Fisico Speciale!

La frustata, indubbiamente più lenta rispetto a quella adibita all’agguantare le caviglie del deshi, non trova il suo bersaglio sul petto di Jikan che, per schivare, decide di adottare la tecnica della sostituzione. Recupera il fuuda, preferendolo giustamente al kunai, e ne libera il tronchetto, eseguendo poi uno scatto in diagonale opposta a quella dell’attacco che sta subendo. Il movimento viene effettuato correttamente, certo, anche se con un po’ più di lentezza rispetto a quello che la tecnica normlmente richiede. Questo è dovuto, e lo stesso ragazzo potrà capirlo immediatamente, al fatto che il chakra non è stato adeguatamente condensato all’interno delle gambe per effettuare lo scatto. Questo fattore, tuttavia, non rappresenta in alcun modo un ostacolo per la schivata, di fatto la frusta si abbatte sul tronchetto ancora sospeso a mezz’aria, squarciandolo a metà nello stesso modo in cui sarebbe successo se quella fosse stata una lama tagliente, invece che una semplice frusta. < Grrr-- > Ringhia la giovane, voltandosi di scatto nella direzione attualmente occupata da Jikan, che sta caricando la sua prossima offensiva. Un pugno ben sferrato, coadiuvato anche dal sigillo potenziante fisico che fa andare il colpo a segno sul volto della ragazza. L’incasso del pugno, però, non sembra essere un problema per lei dal momento che le ossa non sembrano avere una vera e propria consistenza, risultando molli e particolarmente flessibili al tatto. Ella sorride malignamente ancora col volto sotto le nocche del deshi. Non sembrando più molto intenzionata all’incontro amichevole ecco che si prepara ad un ennesimo attacco che, stavolta non implica la frusta retta bella mano sinistra, ma la mano destra che, infilandosi sotto il mantello, estrae una qualche sorta di lama che il giovane Jikan non avrà il tempo di identificare da subito, ma che può certamente capire essere diretta al suo vente in un semiarco da destra verso sinistra. [ Distanza corpo a corpo – ¼ per la schivata – OFF: la descrizione dei movimenti è molto molto buona, ma ti consiglio caldamente di dare un’idea anche del percorso del chakra all’interno del corpo per lo svolgimento delle varie tecniche. ]

12:29 Jikan:
  [Accademia | Quinto piano, tetto] Il pugno raggiunge la figura senza problemi, eppure non sembra gli arrechi alcun danno. C'è qualcosa sotto, una capacità di cui il giovane non ha mai sentito parlare. Senza contare che quel colpo era stato corroborato dal sigillo potenziante, come minimo, in altri casi avrebbe, avrebbe provocato un serio livido. I suoi occhi ambrati osservano il ghigno beffardo della donna, mentre la sua fronte si corruga. Non è bastato quel colpo a decretare la fine dello scontro, anzi, in realtà non sembra aver fatto nulla. La situazione, però, si evolve, mentre Jikan inizia a domandarsi che tecnica stesse usando quella donna. Ella sembra abbandonare l'idea di utilizzare la frusta, anzi, la sua mano sinistra viene portata verso il corpo e quella risata non allude di certo a qualcosa di amichevole. Qualsiasi cosa fosse, deve essere schivata il prima possibile. In tutto questo, c'è un però, poiché data la vicinanza, l'idea di un contrattacco inizia a covarsi nella mente del giovane. Le sue pupille si spostano verso il Kunai, nota che è ancora conficcato nel piede dell'esaminatrice. Ecco, quello può essere un buon punto di partenza, prima però, deve evitare l'attacco. Le gambe, dapprima divaricate, ora si piegano leggermente su loro stesse. Il piede sinistro raccoglie gran parte del peso, mentre quello destro si inclina leggermente. Quel gioco di inclinazioni, pesi e spostamenti altro non è che il meccanismo base per favorire un ottimo scatto nel massimo dell'equilibrio. D'un tratto quello sinistro si sarebbe alzato, per compiere un passo in diagonale di mezzo metro verso sinistra, a seguire ci sarebbe il destro. Questo movimento obliqui sarebbe apportato approssimativamente con un'inclinazione di circa 20°. Corta è la schivata che ha eseguito, tuttavia necessaria ad evitare di essere colpiti senza però allungare troppo le distanza tra lui e il suo avversario. A quel punto sarebbe giunto il momento del tanto meditato contrattacco. Come prima vuole sfruttare tutto ciò che ha a disposizione, per quanto ancora non abbia ben capito il funzionamento di quella sua strana tecnica. Il braccio sinistro verrebbe disteso in avanti, con l'obiettivo di avvicinare le mani al braccio della donna. Una volta accorciate le distanza tra la sua mano e il braccio della figura, l'avrebbe afferrato a mano distesa, infilando poi le unghie nella carne di lei. Questo passaggio è necessario al fine di assicurare una buona presa e impedire movimenti bruschi. Nel frattempo il piede destro viene poggiato sopra l'occhiello del Kunai conficcato, lo scopo di questo movimento, che può parere naturale, è in realtà quello di conficcare ulteriormente l'arma. Non è finita lì, perché con il braccio sinistro a tenere fermo quella della donna, che chiariamo, è posto in corrispondenza del suo tricipite avrebbe cercato di arrecare una lussuazione. Chiaramente il giovane Deshi non sa ancora di cosa si tratta questo trauma fisico, eppure il movimento successivo avrebbe, in caso di successo, provocato quel tipo di ferita. La mano destra viene portata di poco indietro, per poi essere liberata in avanti con celerità e forza. Il suo sguardo è puntato esattamente sul gomito, ed è la medesima direzione in cui avrebbe apportato il colpo, a mano aperta. Il bacino, in tutto ciò, si sarebbe mosso in modo armonioso, girandosi verso destra e poi scaricando l'energia meccanica accumulata, tornando, di fatto, alla posizione naturale. Così facendo avrebbe spinto il braccio verso una posizione innaturale, provocando una lussuazione. [1/4 schivata per mezzo metro in diagonale di 20°][2/4 attacco a mani nude][ChkOn: 6pt][Guanti ninja | Porta kunai e shuriken: 2 shuriken, 2 kunai: USATI. 1 Fuuda con stronchetto da sost: USATO. 1 sigillo potenziante fisico: USATO]

Lo scontro si consuma senza esclusione di colpi. Un avversario apparentemente indistruttibilee pienok dij risorse ed un Jikan che ce la sta mettendo tutta per essere all’altezza. Il colpo che sarebbe indirizzato al suo ventre non affonda elle carni del deshi, ma davvero per un soffio. Quel che vuole fare successivamente è prendere il braccio dell’avversaria per spezzarlo a livello del gomito. Ciò che il nostro allievo non ha compreso, tuttavia, è che il braccio della ragazza si piega esattamente seguendo la spinta della mano di Jikan. Approfittando della mossa non andata a buon fine da parte del ragazzo, lei ne approfitta per rivelare la sua prossima mossa, la sua arma segreta. Jikan potrà percepire, ad una velocità talmente elevata da non essere percepibile dalla mente di un povero allievo, la stretta della frusta attorno alle gambe, che sale e sale fino ai fianchi. Ma il braccio sinistro della donna è immobile, così come il suo corpo, la sua sola testa è voltata verso Jikan, lo sguardo orgoglioso ed arrabbiato, palesemente desiderosa di far del male. Le spire della frusta si stringono, continuano a salire sul corpo del ragazzo bloccandolo e ferendolo, giungendo sino a portata di visrta per rivelare che la punta altro che non è se non la bocca di un serpente pronta a divorarlo e… < SAYURI YAKUSHI! > La voc squillante di una donna provien dalle scale da cui anche Jikan era precedentemente salito. < Ma-mamma… > Balbetta la ragazza, lasciando cadere la sua frusta-serpente e facendo un passo indietro, gemendok sommessamente di dolore per la ferita al piede venendo immediatamente affiancata da una donna che altro non è se non la sua versione più adulta e matura, sprovvisa di frusta e con il giubbotto chuunin a dichiarare incontrovertibilmente il suo grado ninja. < Quante volte ti devo dire che non devi intervenire agli esami assegnati a me! > La regarguisce la madre, tirandola per l’orecchio e guardando solo successivamente l’allievo < Ragazzo, te la stavi cavando non male. Ho osservato il tuo esame dalle scale per tutto il tempo, quindi per il momento puoi andare, tij faremo avere i risultati presto. > E, tirandosi la figlia per le orecchie, scompare giù per le scale dellaccademia per lasciare a Jikan l’onere di recuperare le sue cose ed andar via. [ end per me ]

13:58 Jikan:
  [Accademia | Quinto piano, tetto] Un corpo di gelatina: è questa la prima cosa che pensa il giovane Deshi mentre la sua mano, posta contro il gomito della ragazza, finisce quasi per sprofondare e portare la pelle in avanti a dismisura. Succede poi un evento inaspettabile: la frusta, da quella vicinanza, inizia ad avvolgerlo. Com'è possibile? No, non può essere. I suoi calcoli erano differenti, quell'arma si può usare solo a una certa distanza, è impossibile che l'abbia impiegata da così vicino. < Cosa... > Mormora, quasi soffocato dalla potente stretta in cui è stato vincolato. Come se non bastasse, il filo sembra arrampicarsi fin sopra il suo corpo, per poi prendere le sembianze di un serpente in procinto di fare di lui la sua preda. Il ragazzo dai capelli corvini non ha nemmeno il tempo di pensare al peggio, giacché nello stesso istante tutto viene interrotto da una voce sonora. Invoca un nome, poco dopo si capisce che il riferimento menzionato è proprio il presunto avversario. Quel richiamo si trasforma in un rimprovero, a quanto pare è stato esaminato dalla persona sbagliata, eppure, il lato positivo è che le sue azioni non sono passate inosservate. < Da... d'accordo > Risponde, quasi incredulo dell'accezione buffa che quella situazione ha assunto. Insomma, si è un pochino sentito preso in giro. Lui preferisce gli scontri ufficiali, quelli in cui il rispetto per l'avversario è la base, ecco perché fin dall'inizio non sopporta quella ragazza. Nemmeno un inchino, nemmeno uno scambio di parole, si tratta del minimo. Mentre le due lasciano la "scena", il giovane Deshi ripercorre il campo di battaglia con l'intento di recuperare alcuni suoi oggetti, tra cui i kunai, il fuuda e il tronchetto. Dopodichè avrebbe lasciato la struttura dell'accademia, pronto a dedicare il resto della giornata al riposo. Dopo tutta quella fatica, sia fisica che mentale, stare tranquillo e recuperare le energie sarebbe stato solo il minimo [END]

Classico esame per il passaggio al grado Genin per Jikan, che si trova a fronteggiare una genin Yakushi.

OFF: iniziamo dalle note positive, quali descrizioni molto buone e altrettanto buone tattiche. Nulla da dire su questo, sei stato sia coerente che abile nel combattimento. Le note negative, che più che errori sono difetti di inesperienza, sono le turnistiche per quanto riguarda i salti (già spiegati e spero compresi) e quella piccola minuzia riguardo la descrizione sul chakra e sul suo percorso nel corpo. Tu, che vuoi fare il ninjuutser, dovrai sempre tenerlo a mente in quanto tua arma principale. Il responso finale spetta a Ryuuma, naturalmente, ma mi permetto di dire che ti considero adatto per il passaggio a Genin, perché mi sei sembrato bravo e disposto ad imparare le piccolezze che si prenderanno con l'abitudine.

P.S: non c'è stato esame teorico in quanto abbiamo deciso di sostituirlo con delle domande più tecniche e che ho preparato io personalmente, ma non ho avuto sottomano in questi giornij il file su cui sono scritte. Mi premurerò di farti rispondere lo stesso appena potrò, anche in via non ufficiale, giusto per assicurarmi che il tuo esame sia completo.

See ya.