Lezione di storia

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con Samael

12:18 Samael:
 <Sotto di me c’è il primo Hokage.> mormora la piccola figura in piedi sul monte dei volti di pietra in corrispondenza del viso scolpito di Hashirama Senjuu. Un semplice kimono lungo raccoglie il corpicino magro del ragazzino che appare in tutto e per tutto una femmina. Porta infatti lunghi capelli neri come la pece e il viso è segnato da lineamenti delicati e femminili, il tessuto del kimono sopra la fascia è stato sistemato in modo che faccia difetto e faccia sembrare che abbia un accenno di curve femminili. Il kimono blu chiaro ha disegnato su di sé dei ghirigori fantasiosi di un colore blu più scuro e invece la fascia è di colore gialla e verde, porta delle calzine bianche e dei sandali di legno ai piedi. La dodicenne unirebbe le mani al petto e formerebbe il sigillo della capra come ha imparato in accademia e cadrebbe in una profonda concentrazione dove intorno a lei c’è solo il buio e il silenzio. Così le verrebbe più semplice fa fluire i pensieri e le emozioni come se a livello della testa ci fosse un punto di raccolta che chiama li chiama a sé e li concentrerebbe tutti in quel punto per formare e raccogliere l’energia mentale della ragazzina. Questa energia sarebbe più variabile e imprevedibile dato che è dettata dalle emozioni, diversamente dall’energia fisica che verrebbe raccolta all’addome. Le sue forze fisiche anche se minime verrebbero raccolte lì e tale sfera fisica prenderebbe un colore blu, in contrasto col colore rosa che invece pitta la sfera mentale. Le unirebbe a livello del petto in modo da farle amalgamare e farle andare d’accordo in un equilibrio ricercato e così formerebbe il chakra, un’unica energia che sospingerebbe lungo tutto il corpo. Scioglie ora le mani e rimane immobile dove si trova. <Si. Hashirama Senjuu fu scelto come primo Hokage sancendo la supremazia del suo clan rispetto agli Uchiha. Questo scatenò la prima grande guerra contro Madara Uchiha, il quale voleva ristabilire l’ordine delle cose, e si concluse con la sua morte.> sembra stia parlando con qualcuno ripassando la storia del villaggio conosciuta e letta sui libri. [4/4 tentativo impasto chakra][Ch: 10/10]

12:26 Samael:
 Sposta il passo lasciando la zona che corrisponde alla testa del primo Hokage per passare e posizionarsi sopra la testa del secondo. Con un passo leggero e senza ansie, piccoli passetti per via del kimono che le fascia le gambe e si guarda intorno prima di fermarsi. Si trova lì non solo per ripassare ma perché in un desiderio inconscio spera di rivedere qualche altra gente di quel culto. <Del resto lo vedi anche tu, sono completamente sola. Invisibile in questo villaggio, se sparissi nessuno se ne accorgerebbe.> parla puntando i suoi occhi profondi e neri sul villaggio sotto di lei. Allunga un braccio e apre la mano secondo un divertente gioco di prospettiva tramite il quale riesce a stringere il villaggio nella sua mano. <Quelle persone mi darebbero qualcosa, forse riempirebbero il vuoto che tu hai lasciato.> abbassa nuovamente il braccio e torna ancora in silenzio e dopo pochi attimi ricomincia a parlare tenendo lo sguardo fisso. <Tobirama Senjuu, fratello minore di Hashirama. Nominò il clan Uchiha come forza di polizia del villaggio, per tenerli sotto controllo. Istituì l’accademia e gli esami per il passaggio di grado, aveva a cuore le nuove generazioni.> i piedi iniziano già a posizionarsi per passare alla prossima testa. <Morì in una delle molte battaglie della seconda grande guerra.> non spende altre parole e prosegue. [Ch: 10/10]

12:34 Samael:
 Raggiunge la testa del terzo Hokage con molta calma e ancora si guarda intorno. Non c’è traccia di altre persone e sicuramente non di gente in tunica e mascherata, non li va certo a cercare dopo tutto sa che non è gente tanto a posto. <Lo so, ma è comunque un’alternativa migliore. La gente qui vive nell’ipocrisia.> rimane ferma sulla testa del terzo Hokage e guarda verso il villaggio ancora una volta. <Sono disgustosi.> con voce secca e infantile, con occhi disillusi osserva il villaggio non riuscendo a trovare nessun tipo di vero appiglio. Decide che dopo questo lungo silenzio è giunto il momento di spendere qualche parola di storia anche sul terzo Hokage. <Hiruzen Sarutobi fu successore di Tobirama, ostacolato inizialmente da Danzou Shimura, ma nonostante le difficoltà iniziali riuscì a portare il villaggio fuori dalla seconda grande guerra.> guarda i suoi piedi e il terreno, gioca con qualche sassolino cadendo in un profondo silenzio riflessivo unendo le mani dietro la schiena. In attesa che qualcos’altro le venga in mente dai libri di storia. <Era soprannominato il Maestro perché conosceva un sacco di tecniche.> solleva lo sguardo e sbuffa indispettiva. <Non c’è altro, si dimise forse perché troppo stanco o vecchio.> inizia a muoversi verso la prossima testa. [Ch: 10/10]

12:43 Samael:
 <Al suo posto venne nominato Minato Namikaze.> afferma raggiungendo tale volto e fermandosi, si accuccia piegando le ginocchia e abbracciando le gambe con le braccia rimanendo in perfetto equilibrio sui piedi. <E scoppiò allo stesso tempo la terza grande guerra.> solleva la testa verso l’alto osservando il cielo sereno e il sole, non direttamente, che illumina questa giornata monotona e solitaria. E’ così piccola rispetto a qualsiasi cosa e così insignificante, aveva valore solo per suo padre. <Mi manchi.> sussurra piano qualcosa che conoscendo la sua storia farebbe rabbrividire chiunque. Serra le labbra e si incupisce per via di troppi pensieri che affollano la sua testa, tutti scuri e che spingono la ragazzina verso diverse direzioni, a lei decidere se concedersi alla rabbia e all’odio oppure alla depressione e infine la morte. Quel grande grande vuoto che si allarga sempre più dentro di lei, come un buco nero fagocita qualsiasi cosa che incontra. Torna a guardare il villaggio. <Il quarto Hokage era soprannominato Lampo Giallo, morì in seguito allo sconto col demone volpe che riuscì all’ultimo a sigillare all’interno di Naruto Uzumaki.> si rialza lentamente. <Lo scontro fu così memorabile che da quel giorno parte l’anno 0 e da allora calcoliamo il passare del tempo con questo riferimento.> rimane ancora ferma sulla testa del quarto Hokage. <Alla sua morte tornò in carica Sarutobi.> e lo sguardo si volge ancora verso quella testa senza raggiungerla. <Il vecchio morì anni dopo per mano di Orochimaru, traditore di Konoha.> [Ch: 10/10]

12:51 Samael:
 Cammina verso il volto del quinto Hokage. <Tsunade fu nominata come successore di Sarutobi, prima e unica donna a comando del villaggio.> passetto dopo passetto, la ragazzina si sofferma a livello della testa della donna appena nominata. Non sa cosa dire, la storia è lunga e lei non ha studiato esattamente e molto bene tutto quanto, rimane in silenzio annuendo un paio di volte in maniera impercettibile. <Si, ci sono un sacco di cose da dire.> non ha alcuna voglia di dilungarsi però, tuttavia rimane in ascolto e dopo qualche altro attimo annuisce. <Va bene.> prende un profondo respiro e ricomincia. <Durante il suo mandato Sasuke Uchiha lascia Konoha diventando un traditore. L’Akatsuki si organizzò per attaccare Konoha e lo scontro fu cruento, in questa quarta guerra persero la vita molti ninja storicamente importanti.> solleva la mano destra e di quella il dito indice. <Jiraya.> solleva un secondo dito. <Kakashi Hatake.> ne solleva altri due. <Naruto Uzumaki e la stessa Tsunade.> poi sventola la mano gesticolando e riportandola lungo il fianco. <Morirono quasi tutti tranne Shikamaru Nara.> scuote la testa e inizia a camminare verso il volto del sesto Hokage. <Il mandato di Tsunade ha portato un sacco di morte, Shikamaru Nara è stato il più intelligente a sopravvivere.> raggiunge la testa del sesto Hokage e rimane in silenzio a lungo, osservando il villaggio dall’alto. Una magnifica visione ma che non la colpisce particolarmente. [Ch: 10/10]

12:58 Samael:
 Non c’è un solo Hokage che abbia ispirato in positivo la giovane dodicenne, ognuno di loro ha portato guerra e morte, i periodi di pace sono stati davvero pochi. <Shikamaru Nara fu eletto sesto Hokage dopo aver sconfitto Danzou Shimura e la sua Radice.> si siede ora sul terreno con le ginocchia, incurante di sporcarsi il bel kimono e appoggiando il sedere sui talloni, la schiena rimane dritta e le mani poggiate sulle cosce. <Che ne pensi? Sembra che Konoha abbia raggiunto un po’ di stabilità. Forse il periodo più lungo di tranquillità anche se c’era l’ombra del famoso criminale Shin che doveva mettere un’ansia piuttosto profonda.> è colta pur essendo una ragazzina che non ha niente. Ha studiato e si è informata in quelle cose che le interessano, mostrando invece noia per altri argomenti che per altri potrebbero essere interessanti ma non per lei. <Shin uccise diversi capi di stato e alla fine uccise anche Shikamaru Nara. Un vero peccato, si.> abbassa la testa e guarda le sue mani distese sulle gambe. <Ed ecco che ricominciano anni di dittatura e oblio. E la guerra civile, tra il dittatore e Khalux Nara. Ancora guerra, ancora instabilità, ancora sofferenza.> si rialza lentamente e si avvia verso la prossima testa. [Ch: 10/10]

13:08 Samael:
 I passi della ragazzina si fermano sul terreno, sul punto che corrisponde al volto di Khalux Nara. <Settimo Hokage di Konoha, Khalux Nara.> mormora recitando la lezione a chi ha davvero voglia di starla a sentire. <Lui è quello che ha governato Konoha con criteri di pace e giustizia, cercando di risanare il villaggio stremato dai numerosi conflitti precedenti.> una pausa e poi ancora scuote la testa lentamente, anche questo non sembra andare bene per la ragazzina, non tanto come Hokage in sé, ma per la durata effimera di questa pace. <Non durò molto, venne ucciso anche lui da Shin alla fine, dopo un anno o due, comunque dopo poco.> cammina avanti a indietro sulla testa del settimo, senza dire nulla per molto tempo e solo annuendo ogni tanto a qualche parola che sente. <Ora ci sono 12 persone che governano un villaggio, perché nessuno ha avuto il coraggio di prendere il titolo. Chissà che confusione, in questo periodo Konoha deve ancora fare i conti con diversi attacchi.> si ferma e si sistema la lunga coda nera, posta sul lato della testa, si stringe l’elastico e poi prosegue il cammino verso la prossima testa. <In questi anni scoppia una violenta carestia, si soffre la fame.> senza dire altro si sofferma sul volto dell’ottavo Hokage, ancora presente, mai frantumato. Questo suo viso continua ad osservare Konoha deridendola e facendosi beffe di lei, il suo ricordo rimarrà sempre vivo forse come monito. [Ch: 10/10]

13:19 Samael:
 <Kuugo Gaito, ottavo Hokage. Nominato tale perché grazie a lui finì il lungo periodo di carestia.> si accuccia piegando le ginocchia ma invece che abbracciare le gambe con entrambe le braccia, lo fa solo con la sinistra, la mano destra invece viene posata sul terreno. <Regna per due anni e difende Konoha da un attacco di Suna, ma poi scoppia l’ennesima guerra civile, perché si scopre che Kuugo era il responsabile della carestia.> si rimette in piedi e torna a osservare il villaggio. <Perché?> non ottiene nessuna risposta significativa, non distoglie lo sguardo. <Perché creare una carestia, fare tutto questo giro per essere poi il salvatore di Konoha eliminando la fame? Tutto per essere eletto Hokage.> si guarda intorno lei continua a sussurra come se il suo interlocutore fosse davvero vicino a lei. <Non so quale sia la storia esatta, ma non basta candidarsi? No… doveva essere il migliore, l’unica ad avere a tutti gli effetti le carte in regola.> abbassa lo sguardo ora come se volesse osservare il volto dalla sua posizione. <Una volta Hokage ha governato bene. Non era un dittatore, o forse si? Ero troppo piccola per saperlo. Ma ha difeso Konoha e tutto stava andando bene fin quando altri non hanno scatenato l’ennesima guerra civile interna.> si volta verso la sua destra con un piccolo sorriso. <Dopo un po’ uno perde anche la pazienza.> Kuugo svanisce, scappa o non sa cosa gli succeda, sa solo che in seguito altri ninja hanno governato Konoha, fino a quando non si è scelto un nuovo Hokage. I passi tornano a muoversi. [Ch: 10/10]

13:31 Samael:
 Raggiunge l’ultimo volto, quello più recente e che possiede i tratti di Hitomu Kibou, nono ed attuale Hokage, ancora in vita miracolosamente dopo anni. <E’ un record.> sussurra ironica intanto che arresta il passo. <Nono Hokage, Hitomu Kibou, ancora in vita, ancora regna.> si sofferma a guardare il villaggio, le case e le strade per quanto possa vedere da lì. Immagina le persone che passeggiano e che portano avanti la loro vita come se nulla fosse, ingrassate dalle loro comodità. <Avevi già deciso da tempo che questo villaggio non meritava niente, vero? Hitomu governa tranquillo, cerca di mandare avanti un villaggio marcio pieno di gente illusa.> scuote appena la testa e sospira, è un grande peso quello che porta, nonostante sia vuoto, ma ingurgita una quantità tale di emozioni negative che hanno un peso maggiore del piombo. <Konoha viene ancora attaccata poi. Da Ryota Nara e altri traditori come Kuugo, che torna. Un attacco contro l’alleanza tutta, su larga scala. E tu… avevi già deciso da che parte stare.> a conti fatti è figlia di un traditore di Konoha che ha scelto di seguire Ryota fino alla morte, lasciando a lei il peso di una eredità che le è stata inculcata nella testa. <Ryota, Kuugo, muoiono tutti, la maggior parte almeno. Hitomu vince, i…> solleva le mani e forma due virgolette le dita <’buoni’> abbassa le mani. <Vincono. Non importa a nessuno di chi viene lasciato indietro. Non importa se quelli che hanno ucciso erano importanti per qualcuno, se qualcuno per colpa loro è rimasto solo.> sceglie di farsi trasportare dalle emozioni di rabbia e odio invece che della depressione. [Ch: 10/10]

13:37 Samael:
 Prende un respiro e osserva Konoha dall’alto con gli occhi carichi di odio e tristezza, la consapevolezza di non essere nulla, mai considerata da quel villaggio che dovrebbe solo in teoria pensare a tutti ma che non ci ha pensato due volte a renderla orfana. Non importa chi fosse suo padre, non importano le motivazioni, ai suoi occhi è semplicemente rimasta sola perché nessuno ci ha pensato. <Che schifo.> il seme del veleno è stato messo in lei da suo padre molti anni prima, e sempre lui ha continuato ad alimentarlo fino a questo punto, ma la ragazzina non può esserne consapevole per lei è accaduto tutto con una facilità indescrivibile, non ricorda come era all’inizio, non ricorda a volte di essere un maschio. <Kaori-sama è stata gentile ad offrirsi come persona con la quale parlare, ma non posso certo dirle tutto.> non ne ha l’intenzione, con una base simile non riesce a vedere in nessuno della bontà sincera, vede solo del marcio. <La lezione sugli Hokage è finita, sono andata bene?> domanda mentre inizia a lasciare la sua posizione per dirigersi verso le scalette e lasciare il monte. <Lo so, dopo tutto sono una brava bambina.> [ch: 10/10][END]

E' una giocata dove Samael ripassa un po' di storia del villaggio attraverso gli Hokage. Mi annoiavo e avevo voglia di giocare, ho fatto una sciocchezza probabilmente a livello di contenuti, ma ho voluto anche approfittarne per mettere Samael a confronto col villaggio e i suoi sentimenti senza che indossi nessun tipo di maschera o recita.