Palle di neve e sangue.

Quest

0
0

14:23 Samael:
 Le nuvole alte nel cielo difendono la neve caduta dai raggi del sole impedendole di sciogliersi e permettendo una bella visione di un bel paesaggio innevato. China sul terreno appare ai presenti la dodicenne piccola e magrolina, con le ginocchia piegate ed accucciata, il sedere sfiora il terreno innevato e invece le manine a conchetta hanno appena raccolto un po’ di neve anche se non più tanto fresca. Si sta congelando le mani visto che non è provvista di guanti e infatti queste sono tutte arrossate però lei persiste in questo suo gesto dando l’impressione che non le importi del freddo che sente. Fissa quel piccolo cumulo di neve che ha appena raccolto con intensità, gli occhi scuri e profondi persi in qualche pensiero lontano e le labbra serrate. Appare in tutto e per tutto come una ragazzina anche nei lineamenti delicati e infantili, con quei suoi lunghi capelli neri raccolti in una coda alta e laterale, sul lato sinistro della testa, tenuta con un bel fermaglio rappresentante un fiore rosso. Indossa un kimono blu chiaro che la ricopre interamente, con disegni fantasiosi di colore blu scuro e una fascia stretta in vita gialla e verde. I sandali sprofondano in quello strato di neve bagnandole le calze bianche e infreddolendole i piedi ma lei ignora questa sensazione.

14:36 Mekura:
 Oggi aveva voglia di passare il tempo con tutta la famiglia: Ai, Ken, cane compreso. Andoss era dietro a correre per le scale come un ossesso, inseguito dal figlio minore lasciando tracce nella neve, spargendola ovunque fino ad arrivare al di sopra del monte. Mekura e Ai intanto osserverebbero a poca distanza con la Hyuga preoccupata che il figlio non pericolasse troppo. Indosso la donna come i figli porta degli abiti invernali. Partendo da lei, la donna porterebbe un cappotto lungo e nero il quale si stringe al livello del seno per poi allargarsi fino ad arrivare al ginocchio. Al di sotto di questo si può intravvedere un paio di stivali neri anche questi di pelle. Sulle spalle invece si trova una sciarpa blu cobalto rigirata attorno al collo ed alle mani un paio di guanti di pelle bianca con una trama stampata sopra nello stile tradizionale giapponese che ricorda la trama di un pesce o di un serpente bianco. Come l'ultima volta porterebbe quella coda rossa a valorizzare le palpebre mentre il rossore alle gote è provocato dal freddo. Ha tra le mani un sacchetto di caldarroste, il cui fumo e la fragranza le riempiono le narici. <hum..è stata una buona idea uscire fuori, guardali> ridacchia osservando sempre il cane, Andoss, ed il figlio, Ken il quale al momento è stato atterrato da Andoss e si rigira nella neve dopo aver corso fino alla testa del settimo Hokage. Ha un cappotto verde pistacchio non troppo appariscente, aperto sul davanti ove tuttavia si trova una doppia cerniera interna, chiusa di colore giallo, in modo che Ken avesse libertà di movimento e non si sentisse ingolfato dal cappotto. Pantaloni neri e scarponi dello stesso tono della cerniera, mentre alle mani ha un paio di guanti rossi. La ragazza di diciasette anni Ai, invece indosserebbe un lungo cappotto giallo e sotto questo si intravedono solo delle calze nere e delle scarpe basse rosse. Una sciarpa bianca adorna il collo e i capelli bianchi sono intrecciati in una coda a spina di pesce che scende fino a metà schiena. Tuttavia nessuno dei due figli assomiglierebbe alla madre in alcun modo: Ken, il quale ha 10 anni, ha i capelli neri, mossi e per la sua età è particolarmente bello e particolarmente simile ad un'altro ninja del villaggio piuttosto famoso. Possiamo dire che è la fotocopia sputata di Azrael Nara. L'altra invece ha i capelli bianchi, una faccia delicata e piacevole ma per nulla simile a quella di Mekura, anche gli occhi sono differenti: bicromia. Uno è verde, l'altro è azzurro. La Hyuga intanto allunga il passo in modo da avvicinarsi di più al figlio più giovane esclamando <Voi due! non rotolatevi troppo che prendete freddo> in quel momento si accorgerebbe che non si trova da sola, ma una recente conoscenza ha deciso di passare il tempo sopra il monte: una ragazzina della accademia per la precisione. Farebbe un mezzo sorriso verso questa prima di allungare il passo di nuovo verso Ken seguita da Ai. [ch on]

14:48 Samael:
 Davanti a lei abbandonati sulla neve ci sono un cappottino rosso, una sciarpa bianca e dei guanti neri, appallottolati e lasciati al loro destino perchè la ragazzina non aveva molta voglia di tenerli indossati a quanto potrebbe sembrare. Sposta le mani in modo da abbandonare quel mucchietto di neve raccolto alla sua destra poi le scuote per togliere i residui di acqua gelida derivati dalla neve e per ristabilire un po' di circolazione sanguigna e calore. Ripete poi lo stesso procedimento di prima e raccoglie davanti a sè un altro po' di neve con le mani a conchetta, solleva e osserva, poi ancora rilascia il mucchietto alla sua destra, sopra quello precedente e inizia così a creare una specie di piccola collinetta. Si desta dal suo operato quando sente del chiasso sopraggiungere da parte di un bambino e di un cane e verso i quali sposta lo sguardo per osservarli con aria infastidita ma solo di sfuggita. Il viso si corruccia ma poi noterebbe la presenza della sensei della lezione appena svolta qualche giorno prima, Mekura Hyuga, famosa ninja del villaggio e dalle sue parole comprende che cane e bambino sono con lei, insieme a un'altra ragazza dai capelli bianchi. Cerca di rilassare al volo l'espressione e accenna un sorriso in risposta a quello che la donna le manda, il solito sorriso che però non coinvolge gli occhi. <Buongiorno.> saluta educatamente verso di lei e le persone che l'accompagnano, si solleva in piedi diritta e compie un delicato inchino piegando il busto. Come sempre è brava a recitare sempre che non sia stato colto quel fugace sguardo infastidito, unico accenno sincero del suo stato d'animo.

15:01 Mekura:
 <Buongiorno> risponde la donna con un sorriso di circostanza andando a guardare verso Ai e verso Ken per poi cambiare percorso e dirigersi verso Samael. Ai a sua volta saluterebbe con educazione insieme ad un leggero inchino verso la ragazzina, Ken invece deve prima sollevarsi dalla neve e raggiungerli, inseguito dal cane, un pastore tedesco, il quale rimarrebbe tra le gambe di Mekura. <Ken saluta> E anche questo educatamente saluterebbe nella direzione di Samael anche se con il respiro leggermente affannato: Mekura piegherebbe le ginocchia e si porta al livello del cane per spazzolargli il pelo prima che questo decidesse di scrollarsi tutta la neve di dosso in mezzo alle persone. Nel frattempo ne approfitterebbe per afferrare con la mano sinistra un pugno di neve che stringerebbe tra le dita cercando di nasconderlo alla vista del figlio più piccolo. <Lui è Ken, lei è Ai, sono i miei figli> specifica velocemente buttando un occhio sui vestiti a terra. La donna si solleverebbe velocemente e affiancherebbe il figlio decenne. <stai costruendo qualcosa?> domanda osservando il mucchietto di neve ed i vestiti davanti a questa: magari deve costruire un pupazzo di neve. Intanto porterebbe le mani dietro la schiena e li, compatterebbe il pugno di neve che avrebbe appena raccolto per renderlo una sfera di neve compressa. Continuerebbe fino a quando non si fosse convinta del risultato e senza farsi vedere da Ken gli infilerebbe la fredda sfera nel cappuccio cercando poi di riportare le mani dietro la schiena. Samael vista la posizione sarebbe in grado di vedere interamente la mossa intrapresa dalla donna e possibilmente informare Ken al riguardo. [ch on]

15:12 Samael:
 Abbassa lo sguardo per guardare anche il pastore tedesco molto esagitato, scorrazza in giro fino a che non si ferma tra le gambe della donna e lei lo ripulisce dalla neve. E' un gesto utile che forse dovrebbe fare anche col bambino in quanto anche lui si è rotolato nella neve, ma il bambino non è un cagnolino ma i pensieri della dodicenne non arrivano a differenziare le due cose. <Non sembrano suoi figli.> parla a Mekura dandole del lei portando in ogni caso il rispetto che la donna merita. Diretta e senza peli sulla lingua, fa sentire la sua voce femminile e cauta, solleva la mano destra tenendo la manica con le dita che poi viene portata davanti al viso per coprire il naso infreddolito e tentare di scaldarlo. <Sono completamente diversi sia tra di loro che rispetto a lei.> parla sempre a Mekura ovviamente, non avendo cura di non farsi sentire dai figli della donna, non le importa particolarmente di sembrare indelicata. Dopo aver dato un suo personale parere alla faccenda ed aspettando in maniera indiretta una risposta a riguardo dalla donna, ora tocca alla dodicenne rispondere alla domanda che le viene fatta. <Vorrei fare un pupazzo di neve, ci vorrà un po'.> con la lentezza con la quale sta accumulando la neve è già tanto se riesce a finirlo entro sera, ma il rimanere fuori fino a tardi non è cosa che la preoccupa minimamente. Il gesto della donna nei confronti del figlio non viene invece compreso dalla ragazzina che solleva un sopracciglio osservando il bambino e poi Mekura. <Voi... giocate a palle di neve?> affila il sorriso e torna a guardare Ken. <Se è così avrai una bella sorpresa!> non lo avvisa in maniera diretta, ma appare comunque divertita dal gesto.

15:33 Mekura:
 La donna piega la testa di lato andando a guardare Samael e successivamente i suoi bambini. Non è una sorpresa che gli estranei se ne accorgano, ma sembra comunque strano il modo diretto con la quale è stato detto, mancante di tatto, tipico dei bambini in effetti. Prende un lungo respiro, sorride comprensiva alla bambina e poi si rivolge agli altri due <Ai, tu sei mia figlia?> alla risposta positiva la donna sorride anche verso questa portando indietro una ciocca di capelli e poi guardare Ken <e tu Ken? sei mio figlio?> attenderebbe la risposta positiva andando ad allargare le braccia in modo che prendesse uno per braccio e poi donerebbe un bacio ad Ai sulla fronte e successivamente si abbasserebbe verso la fronte di Ken in quale cercherebbe di scrollarsi per allontanarsi dal gesto affettuoso della madre. <si sono miei figli anche se sono diversi da me su ogni aspetto...per fortuna aggiungerei> afferma la donna continuando a coccolarseli con Andoss che continua ad agitarsi. Solleva gli occhi al cielo quando Samael fa quella domanda sulle battaglie di neve e cercherebbe di allontanarsi di lato con un sorriso sotto i baffi mentre Ken, ci metterebbe poco a capire la situazione cercando di portare le mani sul cappuccio per cercare di togliere la neve rischiando di infilarsela ulteriormente dentro i vestiti, Ai riderebbe di entrambi. <bhe...la guerra è stata appena provocata, ti vorresti unire?> domanda la Hyuga guardando in direzione del ragazzino tenendo sempre le mani dietro la schiena. [ch on]

15:45 Samael:
 Li osserva con attenzione e cura a quello strano modo di ricevere chiarimenti in merito a tutta quella diversità presente in quella famiglia, non si preoccupa di essere stata indelicata e non si pente delle osservazioni fatte ma si limita a fare spallucce quando Mekura le conferma che sono figli suoi anche se diversi. La ragazzina era uguale a suo padre nell'aspetto per poi diventare uguale a sua madre, questo stando a quando suo padre le ha sempre detto, ora invece non assomiglia più a nessuno se non ai fantasmi di quello che entrambi i genitori sono stati. Non c'è più appartenenza, somiglianza e famiglia, la ragazzina si sente infastidita nel vedere quegli scambi affettuosi che la donna fa nei confronti dei figli. Solo per quell'istante lo sguardo della ragazzina si incupisce, richiamando a lei le ombre di sentimenti negativi alcuni dei quali rincorrono l'odio più profondo. Per nascondere questo sguardo poco idoneo alla situazione, la ragazzina si volta e si accuccia tornando a raccogliere la neve con le mani a conchetta e cercare di costruire quel pupazzo di neve. Ci mette foga e i movimenti sono più secchi e violenti mentre compatta quella piccola collinetta. <Unirmi?> la domanda la riporta alla realtà e la spinge a rialzarsi e voltarsi verso la famigliola felice, dando diverse occhiate ai presenti ma senza avere su di sè più nessuna ombra. Sorride invece, brava solo con la bocca e incapace di recitare per bene con lo sguardo. <Va bene, ci sono delle regole?> le labbra si tendono in un sorriso più affilato e raccoglie un po' di neve che inizia a plasmare come può per farla assomigliare a una sfera.

15:53 Mekura:
 Solleva un sopracciglio, affilando un sorriso sinistro che non nasconderebbe continuando ad osservare la ragazzina ed intanto tenere d'occhio anche gli altri figli i quali, guarda un po' avrebbero lo stesso sguardo determinato e già con le mani immerse nella neve, pronti e guardando nella direzione della Hyuga. Meglio così no? è giusto che i giovani se la prendano con chi ha scatenato la guerra. Porterebbe le mani dietro la schiena, tranquilla nel modo di fare, in attesa delle azioni di tutti e due i figli e Samael. Schiena dritta, le gambe leggermente divaricate per avere maggiore appoggio al terreno, testa in linea con la schiena, bilanciata nella divisione del suo peso nel corpo. <nessuna> commenta la donna rispondendo a Samael con convinzione. In effetti potevano anche fare delle squadre ma...sarebbe un po' troppo sbilanciato, almeno possono fare tre contro uno, quattro se si conta il cane, ma Andoss potrebbe prendere di mira tutti, dipende da come gli gira. Per ora rimarrebbe in attesa, pronta a schivare qualsiasi cosa le arrivasse addosso da parte dei giovani [ch on]

16:05 Samael:
 E' un'occasione più unica che rara per la ragazzina, poter stringere qualcosa fra le mani che somigli a un'arma seppur innocua e poter sfogare parte di quella enorme mole di rabbia repressa che gorgoglia dentro di lei come una bestia demoniaca. Gratta la gola e al petto, bisognosa di un po' d'aria però la ragazzina è cauta e conserva parte di quella razionalità che le permette di recitare in maniera ottima. Sottile il sorriso che si allarga, non conscia forse la donna dell'errore a non voler mettere delle regole anche se non ce n'è il bisogno con un gioco innocuo come questo. La dodicenne non ha mai giocato con le palle di neve ma ha visto come si fa in questi anni: divarica le gambe per mettere distanza tra il piede destro e il piede sinistro, le loro piante ben adese al terreno innevato. Non è comodo giocare con un kimono lungo come il suo, ma piega le ginocchia e porta indietro il peso della schiena per portare indietro il braccio destro perchè in quella mano stringe la palla di neve. Si bilancia tenendo il braccio sinistro avanti e poi fa scattare in avanti il braccio destro allungandolo in una parabola che porta il braccio da dietro a davanti, dal basso dietro la schiena verso l'alto sopra la testa e poi ancora verso il basso in avanti, lanciando la palla di neve quando il braccio è parallelo al suolo e in linea con la figura di Mekura. Cerca di mirare al petto, una piccola e innocua palla di neve. Non dice niente, gli occhi sono attenti e determinati, le labbra ancora sorridono.

16:29 Mekura:
 Era curiosa di vedere le capacità combattive di Samael anche in un frangente così innocuo: si tratta comunque di una battaglia, si tratta comunque di scegliere quando schivare, come schivare e come comportarsi rispetto al terreno dove sta combattendo. Si tratta di applicare una strategia solida e nel caso della Hyuga anche schivare con adeguata velocità. Nel suo caso infatti sarebbe circondata: Ai sulla sinistra, Ken sulla destra Samael davanti a lei. Una triangolazione del genere è pericolosa in particolare perché tutti e tre sembrano puntare alla parte più larga del corpo: un facile bersaglio rispetto alle articolazioni ed alla testa. Mekura dopo quella veloce considerazione della sua attuale situazione, farebbe forza sulle proprie gambe allargando la distanza tra un piede e l'altro portando il destro indietro rispetto al sinistro, piegando il busto in avanti mentre terrebbe le mani legate dietro la schiena bilanciandosi solo con il suo baricentro che si abbasserebbe verso il terreno. I muscoli della gamba sinistra si gonfierebbero per lo sforzo mentre manterrebbe quella posizione abbastanza da potersi caricare per uno slancio all'indietro ed attendere il momento giusto in cui tutti e tre avrebbero lanciato così da poter schivare all'ultimo. Infatti come un colpo di frusta, la donna spingerebbe indietro la schiena e distenderebbe le gambe indietro completamente in modo da compiere un salto di circa 4m indietro in modo tale che il lancio calcolato per una distanza inferiore venga vanificato dalla sua attuale posizione, compiendo una curva discendente tale che la sfera di neve non la colpisca al petto ma piuttosto arrivi in prossimità dei piedi al massimo, Lo farebbe tuttavia non al massimo della sua velocità, si limita volontariamente in modo tale che non vi sia troppo sbilanciamento tra lei i figli e Samael [velocità 50]. DOpo di che, se avesse schivato adeguatamente, la donna a questo punto, devierebbe verso destra facendo in modo che la gamba destra facesse da perno per il corpo in modo tale da girarsi nella direzione premeditata, cercando di raggirarli e arrivare a fiancheggiare Samael ma mantenendosi a 4m di distanza laterale. SI muoverebbe rapidamente, cercando di raggiungere il punto premeditato e strisciando con la punta dei piedi frenerebbe approfittandone per mettersi in ginocchio portando la gamba destra in avanti e la sinistra in appoggio appunto per il ginocchio con il busto curvato nella direzione della ragazzina, le mani guantate si appoggerebbero nel terreno stringendosi attorno alla neve. <bene ragazzi, fate il vostro peggio> afferma con una provocazione aspettando la reazione dei tre. [ch on - 1/4 attesa attacco + 1/4 schivata + 1/4 movimento]

10:06 Mekura:
 Era curiosa di vedere le capacità combattive di Samael anche in un frangente così innocuo: si tratta comunque di una battaglia, si tratta comunque di scegliere quando schivare, come schivare e come comportarsi rispetto al terreno dove sta combattendo. Si tratta di applicare una strategia solida e nel caso della Hyuga anche schivare con adeguata velocità. Nel suo caso infatti sarebbe circondata: Ai sulla sinistra, Ken sulla destra Samael davanti a lei. Una triangolazione del genere è pericolosa in particolare perché tutti e tre sembrano puntare alla parte più larga del corpo: un facile bersaglio rispetto alle articolazioni ed alla testa. Mekura dopo quella veloce considerazione della sua attuale situazione, farebbe forza sulle proprie gambe allargando la distanza tra un piede e l'altro portando il destro indietro rispetto al sinistro, piegando il busto in avanti mentre terrebbe le mani legate dietro la schiena bilanciandosi solo con il suo baricentro che si abbasserebbe verso il terreno. I muscoli della gamba sinistra si gonfierebbero per lo sforzo mentre manterrebbe quella posizione abbastanza da potersi caricare per uno slancio all'indietro ed attendere il momento giusto in cui tutti e tre avrebbero lanciato così da poter schivare all'ultimo. Infatti come un colpo di frusta, la donna spingerebbe indietro la schiena e distenderebbe le gambe indietro completamente in modo da compiere un salto di circa 4m indietro in modo tale che il lancio calcolato per una distanza inferiore venga vanificato dalla sua attuale posizione, compiendo una curva discendente tale che la sfera di neve non la colpisca al petto ma piuttosto arrivi in prossimità dei piedi al massimo, Lo farebbe tuttavia non al massimo della sua velocità, si limita volontariamente in modo tale che non vi sia troppo sbilanciamento tra lei i figli e Samael [velocità 50]. DOpo di che, se avesse schivato adeguatamente, la donna a questo punto, devierebbe verso destra facendo in modo che la gamba destra facesse da perno per il corpo in modo tale da girarsi nella direzione premeditata, cercando di raggirarli e arrivare a fiancheggiare Samael ma mantenendosi a 4m di distanza laterale. SI muoverebbe rapidamente, cercando di raggiungere il punto premeditato e strisciando con la punta dei piedi frenerebbe approfittandone per mettersi in ginocchio portando la gamba destra in avanti e la sinistra in appoggio appunto per il ginocchio con il busto curvato nella direzione della ragazzina, le mani guantate si appoggerebbero nel terreno stringendosi attorno alla neve. <bene ragazzi, fate il vostro peggio> afferma con una provocazione aspettando la reazione dei tre. [ch on - 1/4 attesa attacco + 1/4 schivata + 1/4 movimento]

10:32 Samael:
 La ragazzina è frontale rispetto a Mekura e vuol dire che ha il bambino alla sua sinistra e la ragazza alla sua destra. Tutti quanti cercano di colpire la donna al petto, come parte più larga del corpo, certo il vero obiettivo della dodicenne non è proprio la donna, il suo sfogo non sarebbe tale e veritiero ma soprattutto non è verso di lei che vuole sfogare quell'improvvisa rabbia. La bestia dentro di lei ruggisce e gorgoglia, il desiderio sempre più profondo di manifestare una violenza che non ha motivo e nemmeno logica per lei. Non sa da dove provenga e non sa perchè nasca, sa solo che deve sfogarla in qualche modo e sembra strano e inverosimile ma lei detesta quel bambino, per via di qualcosa che in lei si è rotto ormai da tempo figlia di una mentalità deviata. La donna evita tutti i colpi spostandosi indietro e corre veloce alla sua destra per fermarsi al lato quindi sinistro della ragazzina. Si accuccia anche lei e piegherebbe le ginocchia per portare il sedere in basso, curverebbe la schiena in avanti e infilerebbe le mani nella neve per prenderne un mucchietto. La compatterebbe e poi si rialza senza distendere del tutto le gambe, distanzierebbe i piedi e farebbe pendere il peso del corpo verso destra. Si darebbe la spinta con entrambi i piedi e si volterebbe verso la direzione per correre di quattro metri e cercare di raggiungere la posizione originaria della donna prendendone il posto. Nella corsa le gambe si alternano tra di loro, e non è una corsa facile con quel kimono lungo, piccoli passettini resi difficili dai sandali e le calzine bagnate. [movimento 4 m - 1/4] Se fosse riuscita a raggiungere la distanza si volterebbe ancora verso la donna che si troverebbe anche nei pressi del bambino. Però non farebbe nulla al momento, terrebbe solo la palla di neve nella mano per compattarla ancora per bene e osserverebbe quello che gli altri due faranno nei confronti della donna, studiando la situazione e cercando di stare a distanza. [1/4 movimento 4 m, resto del turno in osservazione]

Wait for fato

Il primo pomeriggio. Un momento rilassato, il sole tiepido, la neve lucente posata sul suolo di Konoha. Bambini e adulti che giocano con le palle di neve. E poi un urlo. Un grido maschile, seguito dallo sferragliare della scaletta metallica che porta alla cima del Monte dei Volti su cui si divertono tranquilli il piccolo Ken, la meno piccola Ai, Mekura e Samael. Pochi istanti seguono quel suono, prima che la cima della scaletta riveli un uomo sulla quarantina, vestito di una maglietta bianca e di un paio di jeans. I capelli ner e corti scompigliati sulla testa. Una volta salita la scaletta la figura risulta affannata, spaventata. Si guarda intorno, reggendosi il fianco con la mancina. Dalla zona che il palmo ricopre si potrà notare una macchia di sangue che si sta allargando al di sotto della stoffa candida. Si guarda intorno, puntando con lo sguardo bruno il volto della Hyuga. < Signora Consigliera! > La voce è alta, ma rotta dal dolore che gli provoca la ferita. Arranca in sua direzione, lasciando una vermiglia traccia di sangue sulla neve bianca. < Hanno preso la mia famiglia, mio figlio ha tentato di attaccarli, ma loro lo hanno preso! Io gli avevo detto di farsi gli affari suoi, ma non mi ha ascoltato e ora lo hanno preso… sono in troppi non sono riuscito neanche a difenderli, la prego mi aiuti! > L’uomo parla rapidamente, tra un sospiro affannato e l’altro. Non appena finisce di parlare la scala comincia di nuovo a sferragliare, sebbene non sia possibile capire chi stia causando quel rumore, non senza che la Hyuga attivi la sua peculiare capacità. L’uomo si volta verso la cima della scala, poi guarda di nuovo Mekura, terrorizzato, ma con abbastanza lucidità da sollevarsi la maglietta e posare al suolo un panno di stoffa che reca al suo interno due kunai, un set di fumogeni ed una carta bomba < Questi li aveva mio figlio, io non sono un ninja e non so come si usano, ma voi… > La frase viene interrotta da dei violenti colpi di tosse, da cui fuoriesce uno spruzzo di sangue, sebbene l’uomo sebri stare ancora in piedi. [ Tempo: // | Turni: Mekura – Samael | Per qualunque cosa contattatemi in privato – Passatemi la registrazione della giocata ]

11:08 Mekura:
 Afferra la neve con la mano destra, portando la sinistra a cupola sopra la gemella per compattare e modellare la neve così da renderla quanto più sferica possibile. Lo sguardo puntato sui figli e su Andoss, il cane, incognita della "battaglia". Sempre che non vi fosse altro, e altro arriva. <!> lo noterebbe immediatamente l'uomo in pericolo, la perdita di sangue che si allarga sempre di più. Non ha il byakugan attivo, non saprebbe neppure da dove arriva la ferita, fatto sta che deve fare qualcosa. La prima cosa che fa è occuparsi di chi è più sensibile attualmente nel combattimento: di Ken si fida, ma Samael ha bisogno di una mano considerando anche la presenza del cane e che sono praticamente disarmati. Ai può darle una mano per portare via quell'uomo, ma ovviamente in prima fila per proteggere tutti ci starà lei. <Ken, ragazzina, state lontani dalle scalette e tenete Andoss con voi se ci sono dei problemi andate da Azrael, AI seguimi> darebbe ordini veloci enfatizzati da un movimento del braccio, non vuole sentire ragioni al momento non se c'è un possibile rischio per loro. A questo punto facendo attenzione a dove mette i pedi per non finire su quale lastrone di ghiaccio la donna scatterebbe in direzione dell'uomo rapidamente, ad ampie falcate per ridurre quanto prima la distanza tra lei e il civile ferito, per raggiungerlo e portarsi sul suo fianco destro dando una rapida occhiata verso l'uomo mentre la scaletta intanto sferraglia. Perde sangue tossendo, che abbia sangue nei polmoni? sarebbe grave, più che di lei quell'uomo ha bisogno di Kaori. Non attiverebbe il byakugan al momento: preferirebbe invece sollevare le difese dato che, qualsiasi cosa stia arrivando deve essere una branca del gruppo che ha rapito quella famiglia. La donna concentrerebbe il chakra all'interno del proprio corpo cercando di prenderne il controllo di una quantità di energia. Sollevando le mani al livello dello sterno comporrebbe i sigilli di drago, cinghiale e tigre, afferrando un certo quantitativo di energia per plasmarlo cercando di fonderlo alla propria alterazione naturale del suiton. Cercherebbe perciò di immaginare il proprio chakra liquefarsi, mantenersi in costante movimento all'interno di un contenitore e lo controllerebbe verso i punti di fuga del corpo. Farebbe attenzione a controllare il chakra e quindi, successivamente a ricreare attorno a se una sorta di aureola azzurra la quale sfiorerebbe appena il terreno, adatto alla situazione visto il terreno nevoso. Se fosse riuscita quindi ad alzare le proprie difese adeguatamente, si abbasserebbe in ginocchio, allungando il braccio destro per afferrare il panno con quegli oggetti...strano, perché un panno? perché non una tasca porta oggetti, sono strumenti da ninja perché non ha un supporto da ninja?. Ad ogni modo dopo aver fatto questo controllerebbe l'interno dando un set di fumogeni verso Ai insieme ad un Kunai Se Ai l'avesse seguita a questo punto darebbe un'altro ordine veloce < Ai, porta via quell'uomo, prendi Ken, Andoss e la ragazzina e tenetevi distanti, cercherò di aprirvi la strada prendi uno dei set di fumogeni per sicurezza ed un kunai, lasciami il resto> darebbe questo ordine aspettandosi che la figlia prendesse gli oggetti e portasse via l'uomo senza battere ciglio, Mekura intanto rimarrebbe davanti a tutti per fare da scudo a qualsiasi individuo arrivasse dalle scalette. [1/4 movimento + 2/4 colonna d'acqua + 1/4 raccolta oggetti] [chakra tot 95/100 ]

11:16 Samael:
 L'urlo rovina tutta l'atmosfera calando la ragazzina in uno stato di allarme e improvvisa ansia, molla la palla di neve all'istante e punta lo sguardo verso la scala di metallo che trema e sferraglia al passaggio di qualcuno che sta salendo molto velocemente. E' un uomo ferito che si rivolge a Mekura Hyuga, la scia di sangue che lascia dietro e sotto di sè attira lo sguardo della piccola, le piace il contrasto di colori e come il rosso macchi e renda impura quella candida neve. Nel frattempo ascolta il racconto di quanto accaduto e il cuore batte allo stesso ritmo veloce dello sferragliamento che segue ancora una volta da parte delle scale, lo sguardo terrorizzato dell'uomo lascia intendere che si stia avvicinando qualcosa di poco bello. Non è colpita dal sangue o dal fatto che lui sia ferito e stia male, non sembra interessarsi minimamente alle sue condizioni e butta solo l'occhio sulla strumentazione ninja che egli mette a disposizione, li vorrebbe per sentirsi più sicura, ma ci pensa Mekura a prendere tutto. <Chi sono questi loro, chi vi ha attaccati? E lo sa il perchè?> Si rivolge all'uomo, non le importa se fa fatica a parlare per via dello sputacchiamento di sangue, lei non è medico e ora le interessa altro. Istintivamente le manine formerebbero il sigillo della capra davanti al petto sperando di riuscire ad avere la concentrazione e la prontezza di poter impastare il chakra come le hanno insegnato in accademia. Non può fare molto però le sembra giusto avere quella forza in più, respirerebbe profondamente cercando di isolare i rumori intorno a lei, soprattutto quello sferragliare della scala che le mette fretta ed ansia. Cercherebbe di calare in una concentrazione profonda e cercherebbe la sua calma. Vorrebbe in questo modo radunare verso la fronte tutti i suoi pensieri e lo stato d'animo, i suoi sentimenti che si raccoglierebbero nella sfera mentale, più spirituale e variegata rispetto alla sfera fisica che verrebbe raccolta all'addome, figlia di forze che derivano dai suoi muscoli e dai legamenti. Due colori differenti per distinguerle: il rosa per la sfera mentale e il blu per quella fisica, due colori per le due diverse identità di genere che albergano dentro di lei e che inizialmente lottano fra loro ma poi cercherebbe di unirle e spingerle al petto cercando di farle unire in maniera omogenea. Impasterebbe così il chakra come risultato finale di quell'armonia forzata e poi lo sospingerebbe lungo tutto il corpo. Rimane con i figli della donna come lei stessa ha ordinato, perchè non può fare altro di utile e non vuole certo mettersi in pericolo come una stupida. [4/4 tentativo impasto chakra][Ch 10/10]

L’uomo, alle direttive della donna, si posiziona acanto ad Ai, che raccoglie sia il kunai che il set di fumogeni. Si volta in direzione di Samael per vedere lei che impasta – correttamente – il suo chakra e Ken che imbraccia un piccolo ninjato di legno, accigliandosi ed adottando un’espressione che sembra voler dire tutto, tranne che abbia intenzione di scappare. Mekura, intanto si prepara, prendendo i restanti oggetti e creando attorno a sé un cerchio d’acqua che fungerà da protezione al di lei volere. L’uomo, smossok dalle dmande della ragazzina, arranca in sua direzione accompagnato da Ai < Gli uomini della Luna, quelli del giornale… erano in giro per strada e io volevo ignorarli, ma mio figlio si è lanciato contro di loro. > Spiega brevemente, continuando a reggersi il fianco insanguinato. Ai, intanto, dopo aver preso Ken per il colletto ed averlo tirato un metro più indietro lascia che l’uomo si appoggi al suolo seduto, pronta a fargli un bendaggio di fortuna per permettergli di camminare più agilmente senza rischiare il dissanguamento. Gli occhi bicromi si puntano su Samael, decisa e perentoria, ma non per questo severa o arcigna < Ti ho vista impastare il chakra. Vai a dare una mano a mia madre, io devo fermare questa emorragia. > Si appresta a togliere la maglia all’uomo, riducendola a strisce per cercare di bendarlo, mentre la mancina si allunga per poggiare praticamente tra le mani di Samael sia il fumogeno che il kunai. Ma cosa c’è sulla cima della scaletta? Ben presto una serie di cinque ombre si apprestano a salire. Tutti uguali, altezza di circa un metro e settanta, mantello nero a coprirli interamente e la stessa maschera di gesso bianca, a mezzaluna, che gli copre il volto. Hanno unicamente l’occhio destro, il naso ed una parte della bocca scoperti, l’altro occhio comunque visibile da una fessura nel gesso. I loro sguardi si puntano sul circondario, tre di loro avanzano mentre due di loro, uno dei quali tiene sottobraccio un ostaggio di circa dodici anni, capelli neri e occhi castani, il coprifronte della foglia legato alla cintura. I tre si parano dinanzi alla Hyuga, a circa dieci metri di distanza frontale, mentre tra di loro passa un paio di metri. Gli altri due, quelli che tengono l’ostaggio, fanno il giro largo sulla destra con l’intento di sbucare alla destra – appunto – del gruppo formato dalla famiglia della Hyuga e dalla deshi, fino a ritrovarsi a circa cinque metri di distanza da loro, aggirando accuratamente la Hyuga che dovrebbe essere concentrata sui suoi tre avversari che, osservandola un po’ spaesati, riflettono attentamente sul da farsi. [ Tempo: // | Turni: Mekura – Samael | Distanza Mekura-3 temini: 10 metri frontale (i nemici sono posti uno accanto all’altro, ad una distanza di due metri l’uno dall’altro) | Distanza Samael-2 nemici: 5 metri (i nemici arrivao da destra, uno più avanti di appena un passo, l’altro è quello che ha con sé l’ostaggio) ]

12:51 Mekura:
 Sono ottime domande quelle poste da Samael, lo scopriranno presto in ogni caso, lei per ora doveva solo occuparsi di quello che sta accadendo nell'immediato: proteggere la famiglia, la denshi e il . Si solleva in piedi controllando il terreno di fronte a lei e la distanza dalla scaletta alla sua attuale posizione. Prende un lungo respiro puntando lo sguardo verso la direzione dalla quale presuppone debbano arrivare i nemici, i quali alla fine fanno la loro comparsa. Sono loro. Corruga la fronte mentre guarda i tre nemici davanti a lei per poi guardare velocemente in direzione degli altri due: il problema al momento sono i due che hanno raggirato la scaletta e si trovano troppo vicini ai bambini, Ai non può combattere senza lasciare il civile, hanno anche un ostaggio dalla loro parte. Se attacca l'ostaggio potrebbe morire. Le stanno dando tempo di agire, fin troppo e questo potrebbe essere grave se trovasse il modo giusto per risolvere il problema, ma la verità è che non può fare tutto da sola sopratutto perché non ha chiara la posizione delle varie persone senza l'uso del Byakugan o di copie: le verrebbero in mente vari metodi per liberarsi del problema principale subito, ma richiedono precisione e ci sono troppe persone che rischiano di farsi male se agisce in modo non prudente, ed è altrettanto vero che ci sono molte persone addestrate li dentro: gli adoratori della luna prendono chiunque, quanti di loro sono realmente una minaccia? prende un lungo respiro e con calma parla a tutti mentre porta il panno all'interno della tasca del cappotto <Molto bene, signori, la fortuna vi ha portato lontano fino a bussare alle porte della sua sorella> sbotta seria guardandoli con un sincero sguardo gelido. Concentrerebbe parte del chakra verso gli arti inferiori accumulando abbastanza verso i muscoli in modo tale da gonfiarli e rafforzarli per lo slancio che di li a breve avrebbe fatto per raggiungere il trio. Raccoglierebbe quanta più energia possibile e nel mentre allargherebbe le gambe portando indietro la sinistra, curvando la schiena in avanti e portandosi in una posa simile a quella di un corridore pronto a scattare <neanche gli dei sfuggono alla sfortuna amici cari e di certo la vostra e bambini, rispondete voi: cosa succede alle persone sfortunate? > domanda malignamente la Jounin buttandola quasi come un gioco per Ai e per Ken quello che sta accadendo, o quanto meno per dargli coraggio e fiducia che questi qui non escono vivi dai monti. Fatto sta che prenderebbe un lunghissimo respiro e mantenendo il controllo del chakra all'interno del corpo e finito di comprimere il flusso concentrandolo nei punti di fuga, Con la gamba destra, quella avanti spingerebbe con il piede sul terreno arrivando a distendere la gamba completamente cercando di dare il via allo scatto cercando di aiutarsi con il braccio sinistro che a frusta si porterebbe dal davanti all'indietro mentre la gamba sinistra si piegherebbe in avanti e toccherebbe il terreno con il piede continuando la corsa in direzione del trio, puntando per la precisione a quello centrale. Cerca di tenersi bassa, con il busto che quasi toccherebbe le ginocchia ogni volta che queste si sollevano per procedere nel movimento intrapreso attraverso la corsa. Prenderebbe in considerazione anche il terreno nella quale starebbe correndo ad una velocità elevata, tale che se gli avversari non fossero pronti ed attenti, potrebbe quasi sparire alla loro vista, se fosse abbastanza farinoso o se rischiasse di scivolare rovinosamente se lo sottovalutasse. Farebbe quindi molta attenzione, nel movimento cercando di arrivare nelle vicinanze dell'uomo al centro.Se arrivasse a distanza di ingaggio dal tizio dopo aver ridotto la distanza da questo di 9m, la donna prenderebbe di mira il mento di questo e portando avanti le braccia poggerebbe le mani sul terreno facendo forza sugli arti in modo tale da sollevare il busto ed il bacino, facendo una mezza rotazione che la porterebbe in equilibrio sugli arti superiori con le ginocchia piegate verso il petto ed i piedi a martello. A quel punto farebbe forza con le braccia cercando di distenderle darsi lo slancio in alto insieme alle gambe che a sua volta distenderebbe con la destra che punta in direzione del mento avversario ove, se arrivasse a prenderlo cercherebbe di rilasciare l'intero flusso di chakra concentrato per la tecnica in modo tale da sollevarlo da terra per rompere la formazione iniziando ad indebolire il gruppo e lei usare il colpo stesso per completare la rotazione riportando i piedi per terra mettendosi una posizione abbassata, con le ginocchia allargate verso l'esterno, in punta di piedi e con le braccia allargate verso l'esterno in modo tale da mantenere l'equilibrio. Se quell'attacco fosse andato a buon fine la donna porterebbe le mani al livello dello sterno cercando di comporre una serie di sigilli: Gallo e tigre. Concentrerebbe un'altra quantità di chakra cercando di fonderla con l'alterazione naturale del vento in modo da plasmare il chakra per renderlo quanto più sottile e affilato. Muoverebbe il composto manipolato verso i punti di fuga del corpo cercando di rilasciarlo verso l'esterno in modo tale da raccogliere l'aria accanto a lei e comprimerla per poi allungarla e plasmarla in modo tale da creare due armi di vuoto della lunghezza di 12 cm, uno per lato, a destra ed a sinistra invisibili ad occhio nudo. al livello della sua testa. Se avesse creato adeguatamente le due armi di vuoto, le lancerebbe in direzione dei due avversari rimasti cercando di mirare al petto di entrambi, il punto più ampio e più facile da colpire generando al loro lancio un rumore flebile. Per ora manterrebbe alte anche le difese date dalla colonna d'acqua che avrebbe attivato precedentemente. [chakra tot 67/100 ][turno 2/4 tifone della foglia + 2/4 armi di vuoto (x2)]

12:57 Mekura:
 [precisazione] l'ultimo metro di distanza nello slancio del tifone della foglia, sarebbe ricoperto dalla stessa mezza rotazione con conseguente slancio del calcio al mento.

15:27 Samael:
 La gazzetta di Konoha ne ha parlato e se si ricorda bene c’è stato anche un comunicato da parte dell’Hokage riguardo alla pericolosità di questi individui citati dall’uomo insanguinato. La ragazzina non ha nessuna voglia di ritrovarsi invischiata in queste storie, si sistema il kimono, piccola e magrolina, si volta poi alla ragazza che le parla e le offre il fumogeno e il kunai, glie li da in mano senza chiedere ma pretendendo. Solleva un sopracciglio, scettica e cinica. <Oh, si, penso che sarò molto utile con le mie due lezioni di accademia. Potrei aiutare tua madre trasformandomi in un albero.> poi li vede spuntare dalla scaletta quei cinque uomini travestiti a carnevale, tre si mettono davanti a Mekura Hyuga, e altri due cercano di aggirare i presenti passando alla destra della ragazzina, uno dei due, quello più indietro, ha con sé un giovane ostaggio con coprifronte. La dodicenne infila il fumogeno nella fascia del kimono, tra essa e il kimono stesso, e stessa cosa farebbe col kunai, nascondendolo lungo il fianco destro. Farebbe attenzione a non essere vista dal duo mentre lo fa, e fa attenzione a non metterlo in modo che si possa infilzare da sola. Dato che il duo più ostaggio si è fermato, la ragazzina inizia ad avanzare verso di loro, porrebbe il piede destro avanti e il sinistro a seguire in una semplice camminata sulla neve, che il kimono così lungo e stretto sarebbe solo un impedimento se corresse. Desidera avvicinarsi a loro percorrendo la distanza che li separa e cercherebbe di fermarsi davanti al loro cammino, nel mentre certo è che Mekura Hyuga potrebbe fare una strage, non ha certo bisogno dell’aiuto di una deshi. Se fosse riuscita ad arrivare fin lì parlerebbe solamente. <Che ne dite di uno scambio? Sarebbe più facile per voi trascinarvi una ragazzina piuttosto che un ninja come lui, che potrebbe tentare di colpirvi e scappare con qualsiasi sua tecnica.> li osserva e sorride. <Darei anche meno problemi in effetti, non vi rallenterei, dato che non dovreste trascinarmi nemmeno. Ne avreste solo da guadagnare con questo scambio.> il tono femminile e infantile risulta calmo alle orecchie di chiunque in ascolto, appare sincera mentre parla perché quanto sta dicendo è la pura verità anche per lei. <Io ci guadagnerei una vita nuova, magari migliore.> sussurra verso la fine cercando di fare in modo che sia udibile solo al duo. E’ consapevole dei vaneggiamenti di questo culto che si sono sparsi nel villaggio, vuole solo sfruttarli a suo vantaggio ora dando idea di una ragazzina sola e effettivamente orfana, che vuole solo cogliere l’occasione al volo. [Ch 10/10][1/4 movimento 5 m]

Un assalto improvvisato e certamente non preparato da parte degli adepti al culto della Luna di cui si è tanto sentito parlare in giro. Si vede dal modo in cui sembrano spaesati, quasi impauriti all’idea di combattere dei ninja esperti, una di loro che addirittura ricoprono cariche importanti all’interno del Villaggio. Dopo essersi vanamente guardati in volto in attesa di ricevere ordini dati da non si sa bene chi, eccoli sgranare gli occhi sgomenti all’o scomparire della Consigliera dopo le di lei parole minacciose. < Eh? > Rispondono i tre dinanzi a lei, mentre i suoi figli si limitano a rispondere con uno stentato < Finiranno molto male… > da parte di Ai ed un < Oh… > ammirato da parte del piccolo Ken, più per il vedere la madre adottiva scomparire alla sua vista, più che verso la fine che la donna vuole far fare ai tre. Il primo, quello che la Hyuga bersaglia col suo Tifone della Foglia viene colpito in pieno mento, ma non viene sbalzato in alto, anzi. Un sonoro CRACK s’ode nel momento in cui la donna impatta con la pianta sotto la sua testa e lui cade, esanime, col collo in una posizione tanto innaturale da non necessitare di un parere medico per accertarsi del fatto che la vertebra che collega colonna e cranio ha ceduto alla forza del colpo. Gli altri due, avendo giusto il tempo gi voltarsi, la vedranno compiere dei sigilli e liberare le armi di vuoto. Invece che da sopra le spalle, tali armi compaiono in prossimità DELLE SUE MANI (ndr. Vedi descrizione tecnica: Armi di vuoto), ma ciò non preclude la riuscita della tecnica che va conficcarsi prima nel petto di quello a destra, che tenta una goffa schivata laterale che, però, è compiuta in maniera talmente lenta da farlo capitolare al solo col petto toalmente trapassato da parte a parte, mentre l’altro, che tenta di indietreggiare, seppur solo di qualche centimetro, viene appena ferito. L’arma di vuoto è arrivata a bersaglio, certo, ma un suono metallico ne annuncia il termine della corsa e una piccola e poco copiosa perdita di angue, che gli ausa comunque un rantolo di dolore. < Ugh—lei… lei non è la Hyuga… > Biascica il ragazzo, rivelando un’età non di troppo superiore a quella di Ai. Il giovane si piega sulle ginocchia, affondando le mani nella neve in un gesto che potrebbe quasi parere un inchino, un invito di resa, salvo poi rialzarsi con un pesante disco fatto della roccia del Monte dei volti delle dimensioni di circa tre metri di diametro che viene lanciato come fosse un frisbee dritto alle cosce della Jonin, nel chiaro intento di metterla in difficoltà. Per quanto riguarda il gruppetto più giovane, Ai prosegue nel cercare di tamponare l’emorragia eseguendo un bendaggio di fortuna davvero ben fatto per non essere una specializzanda in primo soccorso, mentre il piccolo Ken si frappone tra il civile ferito ed i nemici imbracciando il giocattolo di legno dalla forma di un pericoloso ninjato, arma in dotazione alle forze speciali ANBU. Non appare spaventato, anzi, tiene gli occhi fissi sul duo di nemici e pare star studiando un possibile piano per salvare l’ostaggio, ma la deshi lo precede. Avanza in direzione del duo e fa quello che nessuno si aspettava: parlare. I due adepti stanno ad ascoltarla di buon grado, senza dar segni di ostilità e, anzi, non appena la dodicenne enuncia il suo volersi dare ad una nuova vita i due sembrano quasi sorridere dietro le loro maschere e lasciar andare quasi immediatamente il ragazzino che, sconvolto, ma non eccessivamente ferito, corre piangendo dal padre. < Quindi tu sei pronta a diventare fedele alla Luna. > Dice il ragazzo che teneva il piccolo in ostaggio, con la voce che tradisce una certa contentezza nel non dover combattere < Noi non dobbiamo fare del male ai fedeli, ma solo agli impuri, eretici ed infedeli che ancora popolano questo disgustoso Villaggio. Proprio come la Consigliera. Se le dici di cessare il suo tentativo di trucidare i nostri fratelli potremmo andarcene tutti insieme, cosa ne dici? > Le dicono, voltandosi in direzione dello scontro entrambi, dando così le spalle a Samael per urlare < Non potete proibirci di professare la nostra religione, Consigliera Mekura! La smetta di fare del male a degli innocenti! > gridano entrambi, quasi all’unisono, come se stessero recitando parte di un copione già scritto, [ Tempo: // | Turni: Mekura – Samael | Distanza Mekura-avversario: 2.5 metri ; Samael-2 avversari: corpo a corpo (nemici di spalle) | Mekura 2/4 per schivare ]

17:27 Mekura:
 Non apprezza quando qualcuno si offre volontario per fare da esca, neppure se è lei, più o meno dai tempi di Hiashi. Ha un flash di quanto è successo con il cannibale e per un breve momento l'immagine di Hiashi si frapporrebbe a quella di Samael. Rimane con gli occhi sgranati tornando di nuovo sugli altri avversari.Come detto, non sono capaci di una grande reazione combattiva, probabilmente sono anche persone del villaggio, ma non può farci molto: non sono innocenti, sono un gruppo che ha cercato di ferire una persona e rapire il resto della famiglia: possono parlare, si affidano molto alla parola, ma non pregiudica i fatti: sono pericolosi e vanno fermati. Ma faceva davvero per finta quella ragazzina? non lo sa, non la conosce quella ragazzina e se hanno convinto diverse persone ad unirsi perché anche non una denshi? La donna ha davvero una espressione sorpresa sul volto, stravolta a dire il vero. La donna solleva le mani al livello dello sterno appena noterebbe quella sorta di disco di roccia lanciato verso di lei da quello che invece sembrava un gesto di resa...non proprio una reazione da innocente anche se può essere vista come "autodifesa" ma, comunque viene fuori un commento interessante. Non si muoverebbe da li ma senza troppa preoccupazione attenderebbe il momento giusto prima di attivare le sue difese. Le dita si muoverebbero veloci unendosi tra loro in modo da comporre il sigillo del drago cercando di prendere il controllo del chakra mescolato alla alterazione Suiton ancora attivo attorno a lei in quella forma ad aureola nel terreno. Ne prenderebbe il controllo e la solleverebbe come se fosse un torrente d'acqua o una cascata che invece di discendere ascende impetuosamente, facendola vorticare in senso orario attorno a se fino ad arrivare a creare una vera e propria colonna d'acqua che si eleverebbe al di sopra della propria figura per rallentare e si spera bloccare l'avanzata del disco di roccia e di conseguenza proteggersi in quel modo dall'attacco avversario. Alla fine se ne fosse uscita illesa dall'attacco farebbe decadere la colonna d'acqua sciogliendo il sigillo. <vuoi provarci di nuovo? magari hai più fortuna "innocente"> Poi, si mettono a parlare. La Hyuga rivolgerebbe prima una occhiata di fuoco a chi ha cercato di colpirla e poi tenendolo sempre d'occhio anche lei si unirebbe al discorso. <A dire il vero si se si tratta di una setta che basa il culto sulla violenza verso gli "infedeli" che in generale sono chi non è a favore della vostra fede> lo corregge severamente <ah si, considerando poi le bugie che avete detto per convincere la gente a seguirvi, il fatto che avete DISSACRATO l'immagine di Tsukuyomi per i scopi della setta, i rapimenti, i tentativi di omicidi e altre cose che mi disgusta apertamente parlarne> Detto questo ancora una volta solleverebbe le mani al livello dello sterno e comporrebbe il sigillo della tigre cercando di richiamare a se il flusso di chakra dalla bocca dello stomaco. Si concentrerebbe e prendendone il controllo, lo spingerebbe verso l'alto così da andare a toccare i punti di fuga annessi agli occhi. Comprimerebbe e rilascerebbe all'interno dei bulbi oculari in modo da poter risvegliare il Byakugan . Se ci fosse riuscita la ragazza a questo punto presenterebbe le venature attorno agli occhi ramificate e grottesche e dovrebbe essere in grado di riuscire a vedere attorno a se con un grado di 359 gradi con un unico punto cieco per almeno 120 m di raggio mentre con la visione di frontale con un massimo di 1.5 km, senza contare l’utilità che comporta degli occhi del genere nell’individuare la presenza di Genjutsu attivi. Ha bisogno, ora, dato che vogliono parlare, di vederci chiaro sulla faccenda e mirarli uno per uno se la discussione prendesse una piega sbagliata. <Non si discute quando hai la testa tra le fauci di un leone, e voi non siete innocenti: siete degli illusi, dei succubi, delle persone tristi e sole che hanno ceduto ad una idea utopica ed hanno abbandonato ogni tipo di ragione andando a fare del male ad altre persone, siete degli schiavi che non si possono neppure togliere una maschera dal volto e la cosa ancora più triste è che voi siete dei fedeli...fedeli del nulla> non è una vera provocazione anche se risulterà tale a quelle persone, ma una dichiarazione di quanto ci sia poco da discutere con loro e allo stesso tempo avvertire Samael e convincerla in un modo, con la logica prima che dovesse adoperarsi per fermarla. <ma non sono un mostro, parlate pure con chi vuole ascoltarvi, sia mai che non lasciassimo prendere ad una bambina delle decisioni della quale si sente responsabile> Afferma sarcasticamente alla fine continuando a sperare che la ragazzina si ravvedesse. [1/4 attesa + 1/4 attivazione difesa con colonna d'acqua + 2/4 tentativo di richiamo del Byakugan liv IV][chakra tot 61/100]

17:49 Samael:
 Il ragazzino è salvo, libero di correre da un padre che è stato troppo debole per proteggerlo, così come lo è stato lui stesso nel farsi prendere, oltre che sciocco nell’essersi lanciato contro cinque uomini che a quanto pare sono pericolosi. <Fedele alla Luna…> sussurra ponderando le parole e la frase, ragionando e pensando su quello che le stanno dicendo per cercare un modo di cavarsela anche se non ha tutte le possibilità che avrebbe un genin. Osserva quanto Mekura Hyuga sta combinando senza soffermarsi troppo sulle conseguenze, vede solamente uno di loro a terra, l’altro trafitto ma poi distoglie lo sguardo per osservare i due davanti a lei, vicinissimi. <Siamo d’accordo che sia un villaggio disgustoso.> risponde con quel tono basso che vuole essere sentito solo da loro, sono così vicini, così a portata di mano. <Ma dubito che Mekura Hyuga prenda ordini da me e smetta di trucidarvi.> le danno anche le spalle ora, le fanno tenerezza, sembrano così inadatti a quello che stanno facendo, così ciechi e controllati. Intanto tira fuori l’arma dalla fascia, impugna il kunai con una impugnatura così detta a martello, la mano avvolgerebbe saldamente l'impugnatura del kunai e formerebbe con il braccio un angolo di novanta gradi. La lama e la sua punta sarebbero rivolte verso l’alto, una presa che permetterebbe un pieno controllo sui colpi stoccati con forza dal basso verso l’alto, quello che convengono a lei vista la sua statura. I movimenti lenti ma cerca di fare ciò mentre i due sono occupati a urlare in direzione di Mekura e a darle le spalle. Non è alta la ragazzina e non può arrivare a colpire chissà quali punti vitali, ma può cercare di impedire loro di scappare procurando molto dolore. Sorride, affilata. Distanzierebbe i piedi e piegherebbe le ginocchia, entrambe le braccia si piegherebbero a formare un angolo di 90 gradi. Si abbasserebbe e punta lo sguardo e la sua attenzione al sedere dei due uomini, prende la mira e tirerebbe indietro il gomito destro per dare maggiore rincorsa al braccio. Gonfierebbe i muscoli del braccio e delle gambe e nemmeno pensa se sia giusto o sbagliato, se farà male o no, solo farebbe scattare il braccio destro in avanti e verso l’alto cercando di portare un colpo ascendente diretto al sedere dell’uomo sulla destra. Vorrebbe far entrare con tutta la violenza che dispone la lama esattamente tra le gambe dell’uomo, ma da dietro e dal basso verso l’alto, come un calcio ma col desiderio malato, insano, di dilaniare tutto quello che trova la in basso. Se ci riuscisse si sforza scagliando il suo peso contro di lui per far entrare tutta la lama e solo in seguito la estrarrebbe con altrettanta forza e violenza e senza perdersi più in chiacchiere farebbe scivolare il piede sinistro verso l’uomo di sinistra, il ginocchio ancora piegato ma distenderebbe la gamba destra e si piegherebbe verso di lui per raggiungerlo, allungherebbe il braccio destro per cercare di pugnalare anche lui nel medesimo punto con un altro movimenti ascendente. Approfitterebbe del fatto che sono di spalle e che non si aspettano probabilmente un attacco simile fatto di rabbia, odio, disgusto e violenza. Mekura sta parlando, ma lei vuole e deve sfogarsi in qualche modo e quelli sono nemici, nessuno la rimprovererà per questo anche perché non c’è nessuno per lei. Ha ragione la donna, non è lei il mostro. [Ch 10/10][2/4 tentativo colpo primo uomo + 2/4 tentativo colpo secondo uomo]

La colonna d’acqua di Mekura si innalza, trasportata dalla forza del suo chakra, lasciando che il disco di roccia vi si sgretoli contro, seppur facendo quasi fatica a trattenerne l’irruenza. Ad ogni modo la Jonin non viene in alcun modok scalfita dall’attacco altrui ed avvia una paternale che i presenti accolgono con una grassa e fragorosa risata. Il primo a parlare è lo stesso che ha urlato in direzione della donna per invitarla a fermarsi < Voi non capite. Siete voi ad essere schiavi delle vostre stesse menzogne, siete voi a non capire la verità e a pensare che tutto vi sia dovuto, che non vi sia nulla sopra le vostre teste, ad aver rinnegato la benevolenza della Luna unicamente per orgoglio e supponenza! > Lo sproloqui di Mekura ha attratto l’attenzione di tutti i membri della setta, così come anche la sua attivazione del Byakugan, che la porta a vedere tanti dettagi che prima potevano esserle nascosti. Ciò che ha salvato la vita del ragazzo che ha di fronte è uno spesso pendaglio il cui ciondolo d’acciaio a forma di mezzaluna ha fermato l’avanzata dell’arma di vuoto, finendo col bucarsi, ma col proteggere il suo portatore. Quel che dovrebbe inquietarla di più però, sono le tante – troppe – fiammelle di chakra che cospargono i corpi ancora in vita. Fuuda. Fuuda con kanji palesemente riconoscibili. Carte bomba attive, per la precisione cinque per ogni membro della setta, persino i cadaveri ne hanno cosparse per il corpo, sebbene siano inoffensive a causa della loro morte. l’individuo che le sta di fronte sorride, beffardo, consapevole di quel che sta accadendo, del fatto che Mekura col suo doujutsu potrebbe aver notato. < Hai ucciso a sangue freddo due dei nostri senza neanche guardare sotto la loro maschera col tuo byakugan. E se ci fosse stata la madre della tua amica, lì sotto? > Domanda, nel silenzio generale, la parte della bocca nascosta dalla maschera immobile, priva di alcun topo di nerbo < Non sei tu la Hyuga che stiamo cercando e avrei avuto di conseguenza l’autorizzazione a ferirti e ad ucciderti. Fallire sarà il mio più grande rammarico. > Quasi in contemporanea con le sue ultime parole due urla si librano nell’aria, il kunai impugnato da Samael affonda nel gluteo di entrambi, causandogli un forte dolore ed una copiosa perdita di sangue, essendo quella una zona ricca di vasi sanguigni, portandoli a crollare al suolo per l’eccessivo sforzo dij stare in piedi con i muscoli offesi dalla lama. L’uomo che fronteggia Mekura le si lancia contro, mezzo sigillo della capra innanzi al petto, tentando di raggiungerla e, nel farlo, prenderebbe fiato per urlare la medesima parola che, dopo a er formato lo stesso mezzo sigillo, anche gli altri due pronunciano a gran voce e per nulla spaventati da ciò che questo estremo gesto comporterà: < Kai! > [ Tempo: // | Turni: Mekura – Samael | Distanza: corpo a corpo per Samael – 2.5m/corpo a corpo (in avvicinamento) per Mekura | ¼ per tutti per schivare (Per Samael: quando il fato ti indica un tot di quarti di turno per la schivata ciò implica che l’attacco arriverà alla fine del quarto indicato dal fato, in questo caso avendone soltanto uo non cambia molto, ma quando ti capiterà di vedere 2/4 per esempio valuta bene cosa scegli di fare, poiché spostarti nel ¼ e stare ferma durante il 2/4 potrebbe portarti ugualmente ad essere colpita.) ]

19:18 Mekura:
 Osserva le azioni di Samael attraverso il Byakugan e non può non ammirare il lato insidioso di quella ragazzina. Ha un talento come attrice, sicuramente, il modo e la violenza con cui ne parla sono anche più intense di quando le diceva lei, in passato. Il che potrebbe portare a diverse considerazioni: che ci fosse qualcosa o che semplicemente la Hyuga si lamentava troppo di quello che la circondava. La seconda opzione è sicuramente vera, ma comunque ha fatto una azione pericolosa ed ha funzionato bene perché anche la Hyuga c'è cascata: ha fatto esattamente quello che tutti si aspettavano ed ha tolto l'attenzione da chi invece non si aspettavano nulla. Intanto ancora una volta continuano a parlarle, a dirle quanto sia ipocrita e che abbia ammazzato a freddo due dei loro. appunto: due dei loro. Per quanto in effetti non colga che ci sia una realtà in quello che ha detto. Ha ammazzato a sangue freddo, è una assassina, ma lo sapeva già da tempo, ma se deve fare lei per proteggere i suoi figli e evitare che facciano loro quella scelta allora meglio così: meglio che sia lei l'assassina e che gli altri siano degli innocenti, meglio che lei sia il serpente che strangola il leone. <Mia madre mi applaudirebbe se si facesse infinocchiare ancora una volta da persone come voi> afferma fredda senza bisogno di guardarlo direttamente. <i miei amici o sono morti, o sanno chi siete> potevano essere i suoi figli, potevano essere i suoi vicini..potevano essere molte persone che conosceva anche di vista e le ha uccise come se fossero un semplice bersaglio. Ma del resto i mukenin anche loro hanno delle famiglie, anche loro sono esseri umani eppure muoiono: <non è una questione di giusto o sbagliato> ma solo di chi vive e muore. Intanto il byakugan mostra la bellezza di diverse carte bomba: altro che innocenti, questi sono dei martiri, non si fanno prendere vivi. Sgrana gli occhi notando la pericolosità: AL momento non le importerebbe neppure di se stessa, vuole solo evitare che i suoi figli finiscano in mezzo alla esplosione e si facciano male, il problema? il civile e l'altro ragazzino, ma può fare poco se non avvertirli e sono abbastanza distanti se sono abbastanza reattivi possono farcela. Il tizio cerca di arrivarle addosso, con un mezzo sigillo cercando di farla esplodere e succederà se non si sbriga. <CARTE BOMBA, ALLONTANATEVI!>
avverte tutti Mekura, gridando e abbasserebbe il suo corpo verso il basso, allargando le gambe portando la gamba sinistra indietro e il braccio inverso in avanti al livello della spalla mentre il braccio sinistro viene leggermente abbassato ed allungato indietro in modo da mantenere l'equilibrio. Il busto è curvato in avanti, con il seno che tocca quasi il ginocchio destro mentre si carica per lo slancio indietro. La donna Comprime e gonfia i muscoli cercando di prendere abbastanza slancio fisico per potersi spostare in tempo all'indietro. Spingerebbe con le braccia utilizzandole come pale nell'aria spingendo al contempo con le gambe in modo da saltare indietro di circa 6m staccando i piedi da terra e postando la schiena a tornare dritta cercando di fare il più velocemente possibile e tenersi al di fuori del raggio di azione dell'esplosione piegando le braccia a croce davanti agli occhi e facendo attenzione anche a non finire nel raggio dell'esplosione più vicina a Samael, la quale ha anche lei i suoi problemi...ma rientra esattamente nella pericolosità della sua intraprendenza. Cercherebbe di atterrare facendo strisciare i piedi a terra ed ammortizzare con il baricentro e i muscoli delle gambe in modo da non cadere a terra e farsi ulteriormente male, non farebbe null'altro andando a cercare con lo sguardo ed attraverso il Byakugan la figura di Ken, Ai, Samael, il civile ed il figlio. [1/4 salto indietro tentativo di schivata]

Il master va un istante in pausa, voi azionate tranquille, vi leggerò a breve.

19:25 Samael:
 Non le interessa dei vaneggiamenti di questi pazzi, un folle culto di chissà chi che non ha ne capo ne coda per la ragazzina, non rientrano nei suoi interessi e li trova anche noiosi. Quello che interessa a lei è che il kunai abbia fatto il suo dovere e si sia infilato dove voleva e questo provoca urla di dolore e conseguente perdita ingente di sangue, con entrambi che si accasciano al suolo, nulla di più sublime per lei. Lascia fuori dal suo interesse ogni altra cosa e persino lascia cadere nella neve il kunai che ormai non vuole più usare, le sfugge un sospiro di sollievo e un sorriso affilato e sornione, soddisfatta di quanto compiuto. Poi sente tutti quanti quelli vivi urlare una sola e semplice parola che nella sua mente viene attribuita facilmente alle esplosioni, ed è accompagnata all’avvertimenti di Mekura Hyuga, cosa istintiva è quella di allontanarsi da lì. Cerca di voltarsi alla sua sinistra per correre dritta verso il punto dove la ragazzina si trovava in origine, prima di camminare verso il duo, ma questa volta correrebbe. Cercherebbe di darsi abbastanza slancio con le gambe e i muscoli a piena potenza, porterebbe prima il piede destro e poi il sinistro, velocemente li alternerebbe per correre e distanziarsi il più possibile, peccato che sia così difficile col kimono a fasciarle le gambe e la neve sul terreno ad affondarle i sandali, ma fa del suo meglio e cerca anche di darsi lo slancio con il movimento delle braccia che dovrebbe aiutarla nella corsa. [Ch 10/10][1/4 movimento, 5 m]

Il pericolo è iminente e concreto. Il potenziale di tutte quelle caarte bomba potrebbe senza ombra di dubbio ucidere tutti quelli che dovessero sfortunatamente trovarsi nel raggio d’azione. Non sono soltanto i inja ad essere in pericolo, ma tutti, civili e bambini compresi. Le esplosioni avvengono tutte nello stesso momento, la Jonin balza all’indietro per evitarla, finendo solo per essere colpita da sassolini sospinti in avanti per via della detonazione, mentre per l’altro gruppo il discorso è un po’ diverso. Il potenziale è rzddoppiato per loro, ragion per cui trovarsi al limitare massimo dellìesplosione potrebbe comunque risultare minimamente èericoloso. Ken e Ai, invece di abbandonare lì i civili, decisono di chiudersi entrambi a riccio attorno a loro, la prima all’adulto, mentre il piccolo si metterebbe ad abbracciare il ragazzino, per proteggerlo. Samael, scattata senza problemi alla sua posizione iniziale, potrà vedere le scintille ed il trambusto creato dall’esplosioni, pezzi di corpo che si staccano, pietre e rami secchi sparati a grandissima velocità verso di loro. Sembrerebbero essere tutti in pericolo, ma ecco che un lampo nero compare ai loro occhi, una fugace ombra e poi… più niente. Senza traccia né dei cadaveri, né delle schegge prodotte dall’esplosione. Quello che potrebbe a tutti sembrare una sorta di miracolo è presto svelato agli occhi di chi possiede il byakugan, tramutandosi semplicemente nel consueto entrare ad effetto da parte di Azrael Nara che si è limitato a dislocare via qualunque cosa potesse nuocere a chi si trovasse dietro di lui in quel momento. Il terreno ancora trema e fuma per le esplosioni, ma la minaccia è rientrata, l’uomo sembra essersi ripreso ed essere andato a osolare il figlio, ringraziando le figure che li hanno salvati con un caloroso < Grazie mille, vi dobbiamo la vita > per poi apprestarsi a scendere per deporre il figlio a casa e procurarsi delle professionali cure mediche. E così la scena è finita nella neve e nel sangue, ma con nessun ferito e per quel che riguarda i morti, stavolta, ce ne sono stati solo dalla parte del cattivo. [ end fato ]

21:16 Samael:
 La ragazzina non potrà mai dimenticare una simile esperienza, nonostante il suo vissuto, non aveva mai visto dei corpi esplodere e i loro pezzi volare in giro. Alla fine della sua corsa si ferma e si accuccia sulla neve, pronta per il peggio e preoccupandosi solo per se stessa e nessun altro perché lei è la sua famiglia, se stessa è tutto ciò che ha. Il peggio però non arriva se non un lampo nero, qualcosa di effimero che gli occhi della giovane non riescono a concepire e dopo quel lampo il nulla. Non ci sono corpi, cadaveri, non ci sono detriti e nemmeno feriti, solo la terra che trema e sbuffa. Gli occhi neri e profondi della ragazzina si sgranano esterrefatti, la bocca si apre sorpresa e si guarda intorno, nota i civili indenni e l’uomo ferito che dopo aver ringraziato se ne va col figlio. Mekura Hyuga sta bene e anche i suoi figli, tutto bene, rimangono solo macchie di sangue fresco sulle sue mani e sulle maniche del kimono, residui dell’accoltellamento dei due uomini e per lunghi attimi rimane accucciata ad osservarle. Interdetta per un po’ poi però sorride ancora una volta, soddisfatta e con espressione affilata e ferale, snuda i denti in quel sorriso e poi si alza, raccoglie le sue cose ovvero cappotto, sciarpa e guanti, e senza dire una sola parola se ne va. Lei è soddisfatta per oggi, scossa ma soddisfatta si può dire che ha fatto un buon lavoro e si è anche sfogata, non le rimane che tornare all’orfanotrofio. [end]

21:24 Mekura:
 Vede quello che fanno Ken e Ai e impallidisce: si sono messi a proteggere i civili andando a coprirli con i loro corpi <AI! KEN!> grida istintivamente andando verso i figli. Una cosa giusta, si sono comportati da veri ninja, ma se non fosse stato per Azrael il quale è comparso dal nulla, l'esplosione li avrebbe presi. SI sente in colpa, spossata e ancora con la voce che dice chiaramente che non è riuscita a proteggere i suoi figli, che è stato Azrael alla fine a salvarli. Lo vorrebbe ringraziare se non fosse che se ne va via costantemente come un fantasma, impedendo la possibilità anche solo di interagire con lui. stringe i denti allungando il passo verso Ken e Ai cercando di prenderli uno per uno, abbracciandoli e quasi mettendosi a piangere per il nervoso, ha visto troppe volte questa cosa, vederli in pericolo e lei che non poteva fare nulla: sperava che in un modo o nell'altro vista la distanza anche i civili avessero possibilità nel fare pochi metri per fuggire, invece no, non ce l'hanno fatta e loro rischiavano di farsi travolgere dalla esplosione. Sente vagamente quello che l'uomo dice, solleva la testa con un magone alla gola. <no, aspettate...prima di andare via, ditemi i vostri nomi, ho bisogno di parlare con voi riguardo all'attacco che avete subito in principio: li stiamo cercando e tutto quello che potrete dirci potrebbe essere utile per trovarli e fermarli una volta per tutte> detto questo tornerebbe sui figli quasi con le lacrime agli occhi. <IO SONO ARRABBIATA CON VOI, SONO ESTREMAMENTE ARRABBIATA CON VOI> grida guardando Ai e Ken con una certa disperazione nella voce e sensi di colpa che esplodono ad ogni acuto che fa <e sono così orgogliosa di voi> detto questo li abbraccerebbe più forte. Doveva essere lei a mettersi di fronte a loro, doveva essere lei a proteggere loro, non loro proteggere gli altri civili. Ma sono ninja, si sono comportati davvero bene. Rimarrebbe senza parole continuando a piangere sommessamente <non sono riuscita a proteggervi neppure questa volta..mi dispiace bambini miei, ho fatto il possibile, perdonatemi> si sentiva malissimo...ancora una volta non era riuscita a proteggerli, ancora una volta li ha quasi visti morire. <andiamo a casa> si asciuga le lacrime mentre è ancora scossa dai tremori. <andiamo a casa e non vi allontanate da me. Volete prendere qualcosa che vi piace? direi che oggi ve lo siete meritati> una parte di lei vorrebbe metterli in punizione, ma hanno capito cosa significa essere ninja: sacrificio. Cosa dovrebbe punire dato che hanno fatto la cosa giusta? li porterebbe con se a casa, diretta senza dire nulla e con la testa rivolta verso il basso mentre procede tenendoli controllati a vista mentre cerca di calmarsi [end]

Durante un avvincente scontro a suon di palle di neve, Mekura e Samael incrociano la strada di un civile ferito a cui è stato sottratto il figlio da parte del culto di Tsukuyomi. I cinque adepti, quasi immediatamente, vengono sgominati da una pompata Mekura e da un'ingegnosa Samael che, seppur senza addestrameto completo, è riuscita a metterne fuori gioco ben due.

OFF: assolutamente nulla da dire, era una vostra free e ho voluto trasformarla in un giochetto sadico e malato a caso. Ottimo battesimo del fuoco per Samael, ho apprezzato tantissimo l'intraprendenza che hai avuto nel gettarti nelle cose sia in off che in on. Ad ogni modo, solitamente darei 0.5 per una missione così semplice, ma sento di essere in dovere di premiare con un mezzo punticino in più il nostro nuovo acquisto.

See ya.