[Cura] - Cicatrici di guerra

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Giocata di Corporazione

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16:22 Yumiko:
 I suoi passi sarebbero lenti, ancheggiati ma leggermente più appesantiti del solito, a causa del vestiario e dell’armamentario che oggi la giovane avrebbe portato con sé: Leve inferiori avvolte in dei jeans azzurro chiaro, dove, all’altezza delle cosce e degli stinchi sarebbe presente una fantasia, dalla cromatura marrone-scuro, rappresentate dei petali…o macchie del pellame di mucca, come la si vuol intendere. Questi andrebbero ad aderire perfettamente alle leve della genin, ma non impedendo alcun tipo di movimento, data la loro natura elastica, nascondendo dei schinieri disposti a difesa delle di lei tibie. Alle estremità inferiori di questo capo di abbigliamento sarebbero presenti delle scarpe classiche, di stampo maschile, a punta e con un piccolo tacco, non superiore a due centimetri, dalla fattura in cuoio nero, leggermente logore, dato l’utilizzo che negli anni la giovane ne ha fatto. Sul petto non vi sarebbe presente alcun capo di vestiario, se non un reggiseno di raso nero aderente, che andrebbe a coprire le minute forme femminee, mostrando il tatuaggio presente sul petto: un grosso cuore, stilizzato attraverso dei rami di ciliegio, che andrebbero a ricoprirne tutto il busto, fino all’ombelico, dove il punto più spinoso della forma andrebbe a prender forma. Ma data la posa stoffa presente sul suo busto, e per non esser accusata di oltraggio al pudore, la giovane andrebbe ad indossare un lungo trench nero, aperto sull’avanti, il quale andrebbe a ricoprire i tatuaggi presenti sulle braccia, insieme ad un paio di vambracci, lasciando visibili solo quelli presenti sulle due mani, rappresentanti, per ogni dito di entrambe le mani, le lettere D – E – A – T – H, e un grosso sole stilizzato sul dorso delle mani, simbologia antica e di cui, per ignoranza, non conosce troppo il significato. Le dita affusolate, infine, sarebbero di nero smaltate su delle unghie non troppo lunghe, anche per non esser un disturbo durante i suoi combattimenti, in cui le mani sono la vera arma e non solo elemento di classe ed eleganza durante l’uso di sigilli. Ultimo capo di abbigliamento presente sul di lei corpo sarebbe un cappello, di bianca lana, che sarebbe, subito sopra la piccola visiera, adornato dallo stesso tema ricorrente sulle coglie dei jeans, ma di cromatura giallastra, andando, di fatto, a ricoprire il caschetto nero della giovane, ma non coprendo gli occhi dalle gialle iridi. Questo abbigliamento non dimostrerebbe alcun interesse a combattere…ma se solo fosse finito qui, infatti altri strumenti sarebbero presenti sulla sua figura: la sua wakizashi, ad esempio, posta dietro la schiena, all’altezza della zona lombare, infoderata in un fodero nero e, alla guardia, decorata da un pellicciotto bianco, seppur logoro. L’elsa sarebbe anch’essa nera, o almeno così parrebbe senza la dovuta attenzione, in quanto naturalmente sarebbe bianca, ma grazie al rivestimento di una fettuccia di stoffa nera potrebbe trarre in inganno sul suo reale aspetto…cosa se tutto questo modificasse il suo uso. Cosa che ne darebbe una caratteristica aggiuntiva, reale, sarebbe il bagno nel veleno allucinogeno C, con il quale il taglio della lama sarebbe più letale di quanto già un’arma di questo genere non lo sia, nei suoi sessanta centimetri di puro dolore. Sulla coscia sinistra sarebbe presente, invece, un posta kunai e shiriken, al cui interno, per ogni scompartimento, sarebbero presenti tre kunai, per un totale di nove pugnali lanciabili, per evitare di ritrovarsi in una condizione di non poter attaccare un bersaglio perennemente a distanza, mentre dietro la natica destra, nascosto dal trench, sarebbe presente un porta oggetti, al cui interno vi sarebbero 7 fuuda bianchi, una rocchetta di filo di nylon conduttore, 2 tonici recupero chakra speciale e due tonici coagulanti speciali. Altri fuuda, per la precisione quattro sarebbero, invece, disposti sul corpo della ragazza, per la precisione, tre fuuda, al cui interno vi sono confinati tronchetti da sostituzione, sarebbero posti lungo il braccio sinistro, mentre un ultimo fuuda, potenziante fisico, sarebbe posto sul braccio destro, così da esser preparata a qualsiasi evenienza ma riluttante all’idea di utilizzarlo, in quanto suo unico esemplare. Ovviamente un nuovo accessorio sarebbe evidente e unico nel suo genere, che molti Konohani le invidieranno di sicuro: una profonda ferita al fianco destro, sanguinolento e pulsante, a causa del quale sarebbe sporca di sangue lungo tutta la gamba destra, la quale verrebbe trascinata, ma continuando a sculettare come suo solito. Dopo aver finito la missione, recuperando lo specchio ed un cultista superstite, la giovane, quasi mortificata, si sarebbe presa la libertà di chiedere scusa per la sua fretta e dirigersi, in seguito, verso l'ospedale, dove, se fosse entrata, avrebbe avuto la premura di rilasciare tutte le sue armi allo sportello apposito, attendendo, infine, che un medico la visitasse...ma senza fretta, insomma...sta solo morendo.[chakra off][no equip]

16:34 Kaori:
 I giorni passano e di Frollo non si ha nessuna notizia. Harumi è al sicuro al dojo, Azrael è ancora vivo e vegeto a giudicare dai messaggi che i due continuano a scambiarsi telepaticamente e la madre di Kaori è ancora perduta. Una situazione snervante ma che per certi versi è persino positiva visto che nessun altro sembra essere stato rapito o ucciso dall'uomo. Solo quest'oggi una novità ha dato un po' di speranza alle alte cariche konohane: nei pressi del tempio del fuoco sembrano esser stati avvistati dei cultisti intenti a cercare qualcosa fra le rovine. Una squadra è stata immediatamente mandata a controllare e si spera a risolvere la situazione portando dagli ANBU sia l'eventuale oggetto d'interesse che un superstite da poter interrogare. In attesa di notizie e ulteriori informazioni su dove poter sgominare quest'ennesimo fanatico privo di umanità, la vita comunque prosegue e Kaori ha degli incarichi a cui adempiere. Partecipare alle riunioni in Consiglio, controllare che i giovani Hyuga siano al sicuro e operare in ospedale. In questo momento è proprio qui che la Consigliera si trova. Camice bianco e divisa medica indosso ed eccola muoversi per i reparti con ai piedi le comodissime ciabatte ospedaliere prive di tacco. Nessuna arma è con sé, nessuno strumento tranne uno stetoscopio attorno al collo ed il coprifronte della Foglia alla gola. I lunghi capelli viola sono legati in un'alta crocchia e sotto il camice bianco è visibile l'uniforme verdina dei medici. Si trova al pian terreno, al banco informazioni, intenta a firmare e compilare alcuni moduli da inserire in alcune cartelle da riporre poi negli archivi dell'ospedale. Ha appena terminato una procedura piuttosto delicata ed ora sta segnando sui documenti ufficiali dell'ospedale un resoconto dettagliato di quanto appena fatto. Proprio mentre sta apponendo l'ultima firma, ecco che la voce di una infermiera la riscuote dal suo fare: "Signorina, è ferita?" la sente domandare con tono piuttosto preoccupato. Kaori solleva immediatamente lo sguardo e lo ruota verso la fonte della voce ritrovandosi così a notare la sua collega avvicinarsi ad una giovane ragazza dall'abbigliamento poco femminile. La ragazza ha una grossa chiazza di sangue a ricoprirle il lato destro del corpo, almeno per quanto appare dai suoi jeans chiazzati e sembra avere un passo piuttosto trascinato. < Keiko, per favore, portala in ambulatorio. La visito io. > dice all'infermiera sorridendo con fare affabile alla giovane kunoichi. [ Chakra: on ]

16:45 Yumiko:
 Giunta in ospedale la giovane andrebbe a consegnare tutti i suoi averi e, dopo poco, delle parole le verrebbero rivolte da un'infermiera, verso la quale andrebbe girandosi e eviterebbe di dare la prima risposta che le verrebbe in mente: "noooo, ho litigato con un fruttivendolo armato di pomodori". Ma non avrebbe, comunque, il tempo di replicare a quella domanda, in quanto un medic...la consigliera Kaori Hyuuga andrebbe a chiedere alla giovane, ed intelligentissima, infermiera di accompagnare la Tetsuana in ambulatorio. I passi, ausiliati dalla stessa infermiera, andrebbero trascinando il corpo tutto verso la direzione dell'ambulatorio. Il sorriso della dottoressa verrebbe notato e ricambiato, assottigliando gli occhi e continuando a camminare, tra un gridolino strozzato e qualche sbuffo per evitare di produrne altri. Il piede andrebbe a non staccarsi mai dal suolo, trascinandosi su quest'ultimo, per evitare di continuar a sanguinare copiosamente, mentre la testa comincerebbe a girarle non poco. La mano destra andrebbe ad essere, per tutto il tempo, a premere sul fianco, quasi a voler contenere le perdite di fluido caldo e scarlatto, mentre, dopo qualche minuto, dovrebbe essere in procinto di entrare all'interno dell'ambulatorio, attendendo, però, l'arrivo della dottoressa, per evitar di contaminare qualcosa o di toccar cose o..qualsiasi cosa, non è mai stata in un ospedale.[Chakra off]

16:52 Kaori:
 L'infermiera sospira poco divertita dell'intervento della kunoichi e, prendendola sotto braccio, l'aiuta ad avanzare verso l'ambulatorio in fondo al corridoio alla loro sinistra. Kaori le segue poco distante andando a far roteare appena il collo per far schioccare le vertebre e iniziando a muovere le spalle in un lento moto rotatorio per sgranchirsi dopo essere stata diverse ore china su un corpo in sala operatoria. Segue le due superandole solo una volta giunta davanti alla porta del piccolo studio che andrebbe infine ad aprire. Qui si occuperebbe di accendere la luce e di sistemare della carta assorbente sterile sul lettino così da far stendere la ragazza senza rischiare di sporcare nulla. L'infermiera l'aiuterebbe in quella operazione e solo una volta fatto, Kaori si volterebbe verso la donna con fare gentile. < Grazie Keiko. Prepara una cartella pulita per la paziente, per favore. Appena avrò finito ti chiamo così me la porti e la posso compilare. > informa la signorina che, annuendo, lascia la stanza chiudendosela alle spalle. < Bene. Adesso veniamo a noi. > direbbe quindi rivolgendo a Yumiko la sua intera attenzione, avvicinandosi al lettino ove -teoricamente, dovrebbe trovarsi se non avesse opposto resistenza alle indicazioni dell'infermiera. < Puoi dirmi cosa ti è successo mentre ti togli questa giacca? Ho bisogno di analizzare la ferita per vedere la situazione. > le chiede mentre andrebbe a ricercare un paio di guanti in lattice bianco per infilarli uno per volta avvertendo la sensazione plastica e molliccia del tessuto aderire alle sue dita affusolate e bianchissime. [ Chakra: on ]

17:03 Yumiko:
 La giovane, una volta entrata nella sala d'ambulatorio, dopo esser stata aiutata dall'infermiera ed aver atteso, prima che le due donne ricoprissero il lettino con della carta, che non sa essere sterile, ed in seguito aiutata a raggiungere il lettino stesso, andrebbe ora a vedere, finalmente, l'infermiera allontanarsi e chiudere la porta, lasciando sole le due vere protagoniste, il medico e l'agonia della genin. La voce calda e rassicurante della Hyuuga andrebbe a erigersi potente nella saletta, andando a chiedere informazioni su cosa sia accaduto alla povera giovane, dai corvini capelli, per ridursi così. Rapida la giovane, ascoltando anche la seconda richiesta, andrebbe, con lenti movimenti degli arti superiori, inizialmente a scostare il cappotto, in modo da snudare entrambe le spalle, per poi, essendo l'unico metodo le che verrebbe in mente per non stuzzicare troppo la zona interessata, andrebbe a proiettarsi, roboticamente, all'indietro, con gli armi distesi verso il basso, in modo che le maniche scivolino da bicipiti e avambracci. Se questo fosse stata un'idea adeguata alla circostanza, il capo di nero vestiario sarebbe, ormai, al suolo, inerme sporco di sangue, ma fortunatamente non andrebbe a sporcare la pavimentazione, almeno al momento. Nel frattempo, con voce stretta, a causa del dolore, la giovane andrebbe a replicare alla domanda del medico...<stamane sono stata chiamata per svolgere la missione al tempio del Fuoco e lì sono stata ferita da...una qualche arma fatta d'acqua. Non so darti informazioni precise perché non sonno molto affine con l'arte magica e soprattutto con l'acqua.> direbbe in seguito, evitando il suo sclero riguardante la sua incapacità di schivare gli attacchi: all'esame genin si è trovata con un kunai nella spalla, ora questo...durante la prossima missione riporteranno le sue spoglie al pad...mad...a qualcuno a caso.

17:22 Kaori:
 Non appena la giovane va liberandosi della copertura offerta dalle proprie vesti, ecco che la ferita viene esposta in bella vista sotto lo sguardo attento della Hyuga. C'è molto sangue a circondare il taglio e pare continuare a fluire tanto da star inzuppando i jeans ormai fradici di sangue. La donna si siede sullo sgabello accanto al lettino e osservando la ragazza va porgendole uno sguardo di scuse. < Adesso farà male per un attimo, ma devo analizzare la ferita. > l'avvisa con tono cauto prima di andare a tastare appena il fianco con le mani per meglio osservare la ferita ed i suoi bordi -fortunatamente- piuttosto netti. < Mh. > mugugna a mezza voce assottigliando lo sguardo in un'attenta analisi, annuendo piano col capo e passando poco dopo a tastare l'addome della ragazza per assicurarsi che non risulti gonfio o duro al tatto. Il racconto della genin, poi, cattura immediatamente l'attenzione della jonin che si ritrova a schiudere le rosee nello scoprire che la missione al tempio deve essersi conclusa. < Come sono andate le cose? Siete riusciti a catturare qualcuno? > domanda cercando di misurare il proprio bisogno di sapere, rivolgendole una occhiata attenta. < Comunque sì, è possibile creare delle vere e proprie armi con gli elementi che ci sono più affini. Io solitamente le creo fatte d'aria per esempio. > spiega alla genin allontanando le mani dal suo corpo e sfilandosi i guanti per gettarli nel cestino lì accanto. < Il taglio non è particolarmente profondo per fortuna e i contorni sono netti, quindi non rimarrà la cicatrice. Non c'è emorragia interna, quindi non c'è pericolo, ma hai perso parecchio sangue per cui probabilmente ti sentirai abbastanza affaticata e debole per le prossime ore. > la informa la Hyuga così da darle immediatamente una rassicurazione sulle sue condizioni. Nel mentre, andrebbe a concentrarsi sul chakra che scorre nel proprio corpo al fine di riuscire a percepire all'interno di tale flusso le particelle che ne hanno dato origine: quelle fisiche e quelle psichiche precedentemente radunate e fuse. Andrebbe a ricercare il potere fisico del proprio chakra per sospingerlo lungo gli arti superiori e quindi verso le mani di modo tale da farlo uscire dagli tsubo presenti per avvolgere i palmi di un alone verdastro tiepido e piacevole. < Adesso vado a rimarginare la ferita. Non ci vorrà molto e non dovrebbe farti male. Potrebbe pizzicare e bruciare un po', ma si tratta di pochi secondi. > le sorride con fare cordiale prima di posizionare ambo le mani al di sopra della ferita a circa una decina di centimetri di distanza, senza quindi toccarla. Fatto questo andrebbe a far fluire il chakra medico appena richiamato dalle mani fino a dentro la ferita sul fianco della genin così da andare a colmare il taglio e raggiungere tessuti, vene, capillari e muscoli offesi. Il chakra dovrebbe andare a reagire con le cellule presenti e forzarne la riproduzione e rigenerazione così da avviare il processo curativo nell'immediato. < Comunque, se posso darti un consiglio, la prossima volta che succede una cosa simile e ti ritrovi a sanguinare, fasciati la zona il più stretto possibile se puoi e, ovviamente, se non pensi che ci siano frammenti o schegge dentro la ferita. Se il sangue continua ad uscire comprimi e fai pressione così da cercare di fermare il sanguinamento fino all'arrivo di soccorsi. > le consiglia con tono placido guardandola negli occhi. [Competenze curative B] [Mani terapeutiche A] [ Chakra: 115/130 ] [ Ps Yumiko: 78 + 10 = 88 ]

17:42 Yumiko:
 La giovane andrebbe, silentemente, ad aspettare che la giovane donna vada ad analizzare la ferita sul di lei fianco. Non osa guardare, non osa neanche fermare la dottoressa, le cui dita andrebbero a premere, leggere, ma provocando ugualmente un atroce fitta, con la fuoriuscita di una ennesima goccia di sangue. Da buon mendico, però, Kaori andrebbe a continuar la conversazione nella speranza che con le chiacchiere l'attenzione si allontani dal dolore per concentrarsi sui pochi neuroni di cui la houjutser è dotata, andando a spiegare che con il chakra, soprattutto elementale, è possibile la formazione e creazione concreta di armi da lanciare sugli avversari. Argomento diametralmente opposto allo stile di combattimento della diciassettenne, la quale è capace di adoperare, a quanto pare nemmeno troppo egregiamente, solo le armi in battaglia. La risposta sarebbe rapida e forse un po' stupida...<ma quindi uno shinobi il cui combattimento è basato sul corpo a corpo è destinato a trasformarsi in un colabrodo...> direbbe, sorridendo, per quanto la voglia di urlare sarebbe forte nel suo animo. In seguito andrebbe a replicare anche, in ritardo cronoligico, alla domanda riguardante la missione: <siamo arrivati lì ed erano già in posizione delle copie, delle carta-bombe sensore e uno shinobi in una nebbia...strana, mentre due piccoli operai erano intenti a spostare lo specchio. Grazie all'aiuto della mia compagna Harumi sono riuscita, oltre a farmi colpire ma quello è tutto merito mio...> direbbe facendo la linguetta biricchina <...a ferire il cultista, ammazzare un ragazzino per evitare che scappassero con lo specchio e a portare il superstite e lo specchio al sicuro>...<ah, se vedi che c'è anche un piccolo strappo è perchè ho fatto un ponte per evitare un altra di quelle armi in petto e in fronte> direbbe, per poi attender che quelle mani dal verdastro alone facessero il loro lavoro, qualsiasi questo sia, cominciando a pizzicare la ferita, ma sentendo una sensazione strana, forse causato quell'effetto curativo a cui la dottoressa si riferiva.[chakra off]

17:55 Kaori:
 L'osservazione della ragazza porta Kaori a sorridere appena snudando i denti bianchi in un riso leggero e silenzioso. < Non necessariamente. Un combattente di corpo a corpo deve volgere ogni sua tattica all'avvicinamento. Se un taijutser o un houjutser dovesse arrivare abbastanza vicino ad un ninjutser, se questi non conosce alcuna tecnica difensiva, rischierebbe davvero grosso. Solitamente chi predilige le arti magiche non ha una grande resistenza fisica, perciò un pugno ben assestato o la lama di una spada si rivelano assai pericolosi. > spiega la donna mentre l'energia verdastra continuerebbe a fluire dalle proprie mani fino al taglio dell'altra andando a rimarginare piuttosto rapidamente tessuti e muscoli feriti come se non fossero mai stati offesi in primo luogo. Poco a poco dolore e bruciore dovrebbero lasciare il posto ad una piacevole sensazione di tepore che dovrebbe solleticarle la pelle come una carezza o un massaggio benefico. La carne ricrescerebbe rapida, il sangue smetterebbe di fluire e vene e capillari ritornerebbero perfettamente sani sottopelle. L'attenzione della Consigliera, quindi, viene totalmente assorbita dal racconto della genin. Gli adepti avevano organizzato bene il piano... delle copie per distrarre, carte bomba perché nessuno si avvicinasse, una nebbia convenientemente a portata di mano... La Jonin assottiglia lo sguardo mentre i neuroni prendono a lavorare instancabili alla ricerca di una qualche spiegazione. Cosa stavano cercando così disperatamente nelle rovine del Tempio? E poi la risposta arriva rapida. Uno specchio. < Uno specchio? > domanda la Hyuga aggrottando le sopracciglia, confusa. Perché avrebbero dovuto elaborare un piano tanto ben organizzato per un semplice ornamento? La cosa è poco probabile. Quali poteri potrebbe mai avere un simile oggetto? Che avesse qualche collegamento con la luna o la fatidica Dea? < Mhh. > mugugna assorta prima di venir richiamata alla realtà dal dire ultimo di Yumiko. Kaori si riscuote e torna ad osservare la ferita che però non presenta particolari anomalie. Un sorriso le affiora alle labbra quando sente la spiegazione della giovane. < Deve essere stato doloroso. Piegarsi a quel modo con una ferita simile non deve essere stato semplice. > osserva la ragazza dedicandole un sorriso ammirato. [Competenze curative B] [Mani terapeutiche A] [ Chakra: 114.5/130 ] [ Ps Yumiko: 88 + 10 = 98 ]

18:10 Yumiko:
 Il sangue andrebbe a fermare il suo moto verso l'esterno del corpo, ormai tenuto celato all'interno di vene ed arterie..perché è lì che passa il sangue, giusto? Il dolore andrebbe a cessare, divenendo, sotto l'effetto di quell'energia benefica, un tepore ristoratore, che andrebbe, mano mano, a portare quel fianco come in natura dovrebbe essere. Nel frattempo le parole della consigliera andrebbero a rincuorarla, spiegandole come un ninjutser, se colto alla sprovvista i un combattimento corpo a corpo, in cui non dovrebbe essere molto addestrato, andrebbe ad esser sopraffatto alla forza bruta. Le cure continuerebbero per altri momenti, durante i quali la dottoressa andrebbe ad ascoltare le dinamiche della missione...insomma è la consigliera, avrà il diritto di sapere cosa sia successo, fino a quando una domanda andrebbe a levarsi nell'aere della sala, domanda alla quale la giovane andrebbe a replicare con una risposta molto indecisa, non avendo notizie sull'artefatto recuperato. <si uno specchio, era alto un metro e ottanta, non so dirti la larghezza perché l'ho visto quasi sempre in orizzontale e non ci ho fatto caso. Aveva una cornice e il vetro era solo in pochissimi punto macchiato dal mercurio, ma comunque era paradossalmente in perfette condizioni, quasi fosse nuovo.> direbbe, quasi tutto d'un fiato, mentre all'ultimo commento riguardo il ponte andrebbe ad evitare un commento, andando in seguito, girando il capo verso la direzione opposta alla consigliera ,a dire, mestamente, una sola frase...<so che avete eliminato mio padre...buon lavoro>. Parole quasi sussurrate, dette con un tono misto tra la tristezza e la soddisfazione. Era un escremento che camminava, ma era suo padre, e per quanto non se lo meritasse, lei gli voleva bene.

18:25 Kaori:
 Ascolta silente la descrizione che la samurai fa dello specchio ritrovandosi a cercare nei cassetti della propria memoria una qualsiasi informazione circa uno specchio famoso o dai poteri particolari. Una leggenda magari o un antico racconto, ma nulla sembra sovvenirle alla memoria portandola quindi a stringere le rosee ed espirare piano. < Chiederò di vederlo appena possibile. Ma non credo di avere idea di cosa possa essere o del perché qualcuno possa volerlo tanto da rischiare a questo modo la vita. Dubito sia solo per denaro... > replica la Consigliera con un mezzo sospiro, andando quindi, alla fine ad udire quella triste frase da parte della ragazza. Lo sguardo della Jonin si sofferma su di lei mentre alcuna parola verrebbe chiosata. < Non so i dettagli, non me ne sono occupata io. Ma... sì. > ammette alla fine con tono ora più basso, cauto. Più scuro. < Sappi che non sei costretta a fingere di esserne contenta. Sentiti libera di piangerne la perdita se desideri: nessuno ti biasimerebbe per questo. > ci tiene a dirle guardandola negli occhi. Quell'uomo era un ricercato e la Foglia lo aveva giustiziato per i suoi crimini, ma non di meno pretende che sua figlia non provi nulla in proposito, né che la sua sofferenza possa essere vista come una sorta di minaccia o tradimento. Nel mentre la ferita non diviene altro che un ricordo. Carne e tessuti ricrescono e si ricongiungono, la pelle ricresce e del taglio che le aveva ferito un fianco non resta neppure la cicatrice. Nemmeno una linea rosata che indichi il punto ove fino a pochi minuti prima la ragazza stava sanguinando. Il dolore dovrebbe essere svanito assieme al taglio e con questo la cura dovrebbe venir ultimata. Kaori andrebbe a rilasciare il flusso di chakra andando ad interromperlo così da abbassare successivamente le mani e quindi alzarsi dallo sgabello. < Ecco fatto. Finito. > direbbe alla fine con un mezzo sorriso, avvicinandosi al punto ove la giovane aveva fatto cadere il proprio indumento per scoprire la zona appena trattata. Si chinerebbe al suolo per afferrarlo e quindi porgerlo alla genin con fare gentile. < Come dicevo prima potresti sentirti debole adesso, hai perso parecchio sangue, perciò ti consiglio di mangiare qualcosa e reintegrare zuccheri e, soprattutto, di riposare almeno per un paio di giorni. Niente sforzi e cerca di non perdere altro sangue. > le raccomanda con gentilezza rimanendo dunque accanto al lettino così da offrirle, se necessario, il proprio aiuto per rimettersi in piedi. [Competenze curative B] [Mani terapeutiche A] [ Chakra: 114/130 ] [ Ps Yumiko: 98 + 10 = 100 ]

18:35 Yumiko:
 Dolore completamente sparito, quel tepore terminerebbe con quest'ultimo con conseguente indietreggiar di mani da parte della dottoressa, avendo finito di guarire quella ferita, di cui non vi è più traccia. Nel frattempo quelle parole della giovane Hyuuga, la quale la tranquillizzerebbe riguardo alla possibilità di piangere e di non tenersi tutto dentro, ma a questo punto la giovane andrebbe a voltarsi, nuovamente, verso la consigliera, arricciando le rosee e andando a verbiare, con il solito tono sfrontato e felice...<no tranquilla, il mio pianto di lutto l'ho già fatto, mi sono già sfogata e mi sono, però, presa il diritto di non parlare ancora con Azrael, ma penso che a breve dovrò farlo...voglio sapere come è morto mio padre> direbbe, mentre si farebbe aiutare dalla dottoressa a riprendere la posizione retta, per poi, una volta in piedi, lentamente, per evitare sincopi o altri piccoli problemi, andrebbe a recuperare dal pavimento dell'ambulatorio il suo trench nero, ma non indossandolo, poggiandolo sull'avambraccio, cacendo ricadere le due metà, rispetto alla piega, ai lati della suddetta zona dell'arto. Andrebbe, in seguito a ringraziare la dottoressa, andando a verbiare semplicemente < va bene dottoressa, per un paio di giorni eviterò sforzi> per poi andar via, se non ci fosse null'altro che la tenga in quel luogo.

18:41 Kaori:
 La ragazza a quanto pare si è già sfogata, a quanto dice. La cosa però non convince totalmente Kaori. Dubita che un semplice pianto possa bastare a sfogare i sentimenti che una simile situazione possono scatenarle dentro, ma non osa ribattere alcun ché: non sta a lei decidere dello stato d'animo altrui e se Yumiko non desidera parlare con nessuno e gestire da sola il proprio lutto, così sia. Dopotutto la Hyuga non ha idea del rapporto che c'era fra la genin ed il padre: con lei era violento? Era un despota? O forse con la figlia era solito comportarsi come un padre degno di tale nome? Kaori non lo sa e dubita che sia momento per chiedere. Si limita per cui ad annuire ed ascoltare il resto del dire della giovane abbozzando un sorrisetto amaro e comprensivo. < Mi sembra giusto. > replica semplicemente aiutandola a rimettersi in piedi e vedendola sistemarsi il trench sul braccio per poi accettare i consigli della dottoressa sulla immediata degenza. < Molto bene. Allora puoi andare. Prima di uscire però fermati al banco all'ingresso per firmare la cartella. Al resto ci penso io. > la informa Kaori prima di lasciarle modo di uscire e quindi di avviarsi verso casa. [ END ]

Yumiko si reca in ospedale dopo la missione al tempio del fuoco per farsi curare il fianco ferito.
Qui trova Kaori che si occupa di lei e che viene a conoscenza della natura del reperto che i cultisti stavano cercando: un vecchio specchio.

La cura è il premio di Yumiko che torna a 100% salute.