Mantenere una promessa e organizzare una proposta

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10:09 Kaori:
 L'incontro con Midori si è rivelato salutare per la giovane Hyuga. La ragazza si stava abbandonando alla tristezza ed alla malinconia in quei giorni a causa dei recenti avvenimenti che le hanno sconvolto la vita e la spensieratezza innocente della deshi si sono rivelate una ventata d'aria fresca per lei. A peggiorare le cose c'è stato anche il fatto che da quando hanno recuperato Harumi dal laboratorio, lei ed Azrael si sono visti davvero poco e la cosa non ha fatto altro che aggravare lo stato d'animo della Consigliera. Tramite empatia gli ha comunicato del suo incontro con Midori il giorno precedente e ha organizzato quell'incontro da Ichiraku promesso da entrambi alla Senjuu. Ha inviato una missiva alla giovane per comunicarle data e luogo del loro incontro e quindi si è preparata per recarcisi. Si è pettinata i capelli e li ha legati in un'alta coda di cavallo che, liscia, le pende dalla sommità del capo fino a metà schiena, ha indossato una casacca lilla dal collo alto, smanicata, stretta in vita da un obi scuro a sormontare un paio di shorts grigio scuro che le fasciano la parte alta delle cosce. Dei manicotti neri le coprono e riscaldano le braccia da poco sopra i gomiti fino ai palmi delle mani lasciando le dita scoperte mentre delle calze scure le aderiscono alle leve inferiori avvolgendosi attorno a cosce, stinchi e piedi. Un paio di stivaletti neri completano la sua figura assieme al coprifronte della Foglia legato come sempre attorno alla gola. Niente haori oggi addosso, niente ufficialismi: solo e soltanto Kaori Hyuga nella sua più naturale semplicità. Si ritrova ad abbandonare il Dojo ove ultimamente ha preso ad abitare lasciando una copia a controllare la situazione per dirigersi quindi verso il chiosco di ramen più conosciuto di Konoha. Si sente un po' malinconica, la notte continua a fare brutti sogni e il peso delle responsabilità che ha verso il clan ed il Villaggio si fa sempre più gravoso, ma l'idea di passare un po' di tempo in compagnia della deshi e dell'uomo che tanto ama le dà nuova forza. Non troppa, ma il minimo per andare avanti. Arriverebbe al chiosco fermandosi fuori dallo stesso in attesa del resto degli invitati, limitandosi a sorridere cortesemente a chiunque le rivolga un saluto per strada e a salutare con tono tranquillo i cuochi di Ichiraku alle prese con i fornelli dall'interno della struttura. [ Chakra: on ]

10:22 Midori:
  [Ichiraku (Esterno)] Il buongiorno si vede dal mattino, è questo che si dice giusto? Allora se il detto ha una verità questa sarà una bellissima giornata! Nulla potrebbe inquietare questa giornata, nemmeno le nuvole che occupano il cielo e fanno a gara a nascondere il sole, sgomitando per cercare di impedire ai suoi raggi di raggiungere con efficienza il suolo del villaggio di Konoha. Nuvole a parte… si stava dicendo che stamattina la nostra giovane eroina Senjuu si è svegliata del tutto riposata, con un gran sorriso sulle labbra e occhi privi di occhiaie, stiracchiandosi nel caldo letto che la invogliava a rimanere con lui ancora un altro po’. <Non oggi!> un amaro rifiuto per il letto che deve lasciar scivolare via la ragazza dalle morbide coperte per permetterle di alzarsi e iniziare i riti mattinieri. Prima di tutto una bella doccia calda, un bagnoschiuma profumato con erbe e fiori, shampoo e balsamo per i suoi corvini capelli e poi quel tanto che basta per asciugarli ed evitare che le venga una dolorosa cervicale. Si infila con calma e cura un maglioncino beige, di un caldo marroncino, sul quale si mischiano un rosa pallido e un rosso tenue solo sul busto creando una trama a larghi quadri mentre le maniche rimangono a tinta unita larghe e morbide a coprirle le mani lasciandole scoperte solo le dita. E’ un maglioncino un po’ troppo lungo anche se non largo in realtà, le calza a pennello seguendo le curve del corpo, il colletto largo e morbido e il capo d’abbigliamento finisce oltre la linea della vita in basso. Tutta questa cura nei dettagli per un semplice maglioncino, si. E ora arriva anche la gonna, a pieghe con un motivo a scacchi che imbriglia i colori rosso e verde, entrambi scuri, non troppo corta e le arriva alle cosce e invece le gambe sono coperte da un paio di collant neri che si concludono in un paio di scarpette dello stesso colore. Emozionata fino all’inverosimile con quel sorriso ebete stampato sul viso niveo, i lineamenti dolci e spensierati, gli occhi blu con qualche pennellata di viola che osservano la propria figura nello specchio mentre si prepara. La missiva di Kaori le ha messo una dolce ansia, sempre che l’ansia possa essere dolce! Ecco vediamo di spiegarci meglio, ansia perché sta per mangiare insieme a due figure importanti di Konoha, ma è dolce perché si è trovata bene con entrambi e vuole passare un bellissimo pranzo con loro. I capelli vengono raccolti in una mezza coda con un fiocco rosso, lasciando il resto del corvino manto a ricoprirle schiena e spalle, si prende una borsa a tracolla e si avvia alla porta. <Non aspettatemi per pranzo, mangio fuori!> avvisa sprizzante di allegria i genitori seduti in cucina ed esce di casa come un tornado, lasciandoli confusi e interdetti, e ora via! Verso Ichiraku, le rosee labbra piegate in quell’onnipresente sorriso e i passi che la portano a corricchiare lungo le vie per raggiungere il chiosco dove là, prima di tutti, c’è la consigliera di Konoha. <Ciao! Scusami, è da tanto che aspetti?> praticamente grida con la sua solita voce alta ancora prima di accorciare le distanze con la donna e una volta arrivata invece vicina continua le sue parole. <Come stai? Dormito bene? Io una favola! Non dormivo così da un sacco, anche se ho passato la maggior parte della notte a leggere praticamente… ma! Grazie ancora dell’invito! Tu tutto bene, si?> un turbinio di parole, se credevate che al mattino potesse essere priva di parola vi sbagliavate di grosso, non la ferma nessuno. E ora si ferma accanto a lei a guardarsi intorno, mani alla tracolla, e sguardo che spulcia i passanti.

10:40 Azrael:
 È ora di pranzo, lo stomaco borbotta ed il povero Dainin si ritrova a dover ignorare l’odore del pranzo cucinato da sua madre. Solo il pensiero che quel pranzo lo passerà con la sua donna lo rincuora. Gli ha detto che sarebbero stati in compagnia anche di Midori, la deshi che tanto lo ha colpito un paio di giorni prima in una lezione accademica, il ché non può che fargli piacere. Dopo essersi dedicato ai consueti rituali di bellezza, di un paio d’ore, essersi allenato ed essersi scrollato di dosso la tensione muscolare con una bella doccia calda, ha pensato di prepararsi di tutto punto per l’occasione. Non che vadano in un luogo di lusso, certo, ma ha voglia di stupire la Hyuga, cercando di mostrarsi al proprio meglio e rievocando anche qualche ricordo piacevole del passato. L’armadio del Nara, aperto dinanzi a lui, risulta come un arcobaleno cupo di camice su misura, giacche eleganti, qualche abito informale che non indossa da chissà quanto tempo ed accessori vari. Sull’anta è appeso il pesante haori viola scuro, oltre che quello nero dalle rifiniture dorate che, per oggi resteranno lì dove sono. Rapidamente sceglie il suo vestiario di oggi: una camicia bianca viene elegantemente posata sul letto dal corredo rosso scarlatto, sopra questa viene poggiato un panciotto di raso grigio, come quello che indossava al loro secondo primo incontro, alle Cascate dell’Epilogo. Il pensiero non può che farlo sorridere teneramente. Dopo aver indossato la prima parte del suo vestiario odierno prende un paio di semplici pantaloni neri di stoffa non particolarmente pesante che gli fasciano elegantemente i fianchi e le ginocchia, stringendosi sulle caviglie. I piedi vengono infilati in un paio di scarpe – che sembrano sempre uguali giorno per giorno perché ne ha almeno dieci paia – dal taglio classico ed elegante, un mezzo tacco sotto il tallone e la vernice scura a farle quasi luccicare. A completare il tutto va prendendo un fazzoletto in seta bianco, su cui sono ricamate nello stesso grigio del panciotto, le iniziali “A K”, da sistemare nellìapposito taschino. Un gentiluomo d’altri tempi, insomma. Fatto ciò scende al piano di sotto, ringraziando con lo sguardo un cenno d’approvazione da parte dell’anziana madre alle prese con la cucina e sistemandosi al centro delle sedute dei bambini. < Ken, Ai, papà va a mangiare fuori, vi porto qualcosa? > Non potrebbe che aspettarsi una reazione entusiasta sia dall’adolescente, che chiede i soliti dorayaki, sia dal piccolo bambino, fotocopia del Nara, che chiede una porzione di udon al manzo da consumare per cena. un paio di carezze sulle teste dei figli e poi si allontanerebbe dall’ala della casa ove sono soliti mangiare per concentrarsi e formare il mezzo sigillo della capra. Il chakra, come sempre impastato, lo avvolge totalmente uscendo dagli tsubo di tutto il corpo, senza lasciare nemmeno una singola piega del proprio organismo al di fuori di quel guscio di energia. Non gli sarebbe necessario focalizzarsi su un posto preciso, ma su una persona. Ne immagina la pelle nivea, il crine viola scuro ed il sigillo impresso sulla di lei nuca e, così, si ritroverebbe alle sue spalle, nel tempo di un battito di ciglia. Si guarderebbe attorno per capire dove si trovano, notando come un commensale di Ichiraku abbia quasi avuto un infarto per il suo arrivo così improvviso, ma come i cuochi all’interno siano assolutamente abituati a vederlo comparire completamente a caso nella zona. E poi, i suoi occhi sarebbero solo per la sua Kaori. Lo sguardo d’onice diventa ancor più brillante e profondo ogni volta che è in sua compagnia e le labbra si schiudono automaticamente in un sorriso che coinvolge tutto il volto, scoprendo la dentatura candida dai canini affilati. < Spero di non averti fatto attendere troppo, Signora Kazama. > Le mormora, benché sia perfettamente udibile da chi si trovi nelle immediate vicinanze, alla Hyuga, alla quale darebbe un leggero bacio a fior di labbra, qualora lei si fosse girata come al solito per accoglierlo. Solo dopo tale dolce gesto si renderebbe conto di non essere nell’intimità di casa, ma al centro di una Konoha vivace e brulicante di gente, oltre che della piccola Midori, solare come al solito, ma priva di quella tensione che le aveva vsto addosso durante la prima lezione. < Buongiorno Midori. Va tutto bene? > Domanda cordialmente, ben conscio del fatto che probabilmente l’ha spaventata con l’uso della dislocazione, ma ben intenzionato a non metterla a disagio. [ Dislocazione Istantanea | Chakra ON ]

11:00 Kaori:
 Non attende per molto prima che la voce squillante e femminile di Midori arrivi al suo orecchio. Ruota il capo con un sorriso gentile già ben stampato sulle rosee e osserva la figura della deshi avvicinarsi in tutta la sua grazia. I capelli legati da quel bel fiocco rosso, la gonna dai toni scuri e natalizi che le copre le gambe e quel maglioncino chiaro ma apparentemente piuttosto caldo che la avvolge come una coperta. Scuote appena il capo per rispondere all'iniziale domanda della Senjuu ruotando ora anche l'intero busto in sua direzione. < No, non preoccuparti. Sono arrivata solo pochi minuti fa. > la rassicura sorridendole con il suo solito fare cordiale. < Buongiorno a te, comunque. > la saluta subito dopo inclinando il capo e ascoltando la fiumana di domande che, d'improvviso, sorgono dalle labbra dell'altra travolgendola come una marea. Una risatina leggera sfugge alle rosee di Kaori che, tornando col capo dritto sulle spalle, l'osserva divertita. < Invidio così tanto la tua energia! Io mi sento stanchissima. Non ho dormito molto bene in effetti stanotte. > ammette la Hyuga senza però dar segno di tristezza né nel tono né nell'espressione. < Ma a conti fatti non mi lamento. > aggiunge poco dopo per rispondere alla domanda della Senjuu, minimizzando lo stress che di quei tempi le pesa addosso. Non vuole certo farla impensierire con i suoi mille problemi! Non è mai stata tipo, Kaori, da rovesciare sulle spalle altrui i propri drammi personali: solitamente cerca di affrontarli da sola nascondendo a chiunque le sia attorno ciò che realmente le passa per la mente e per il cuore. Non per mancanza di fiducia, sia chiaro, ma per il non voler gravare sugli altri ben sapendo che tutti, nel loro piccolo, hanno i propri Demoni da affrontare. < Che bel maglioncino! Ti sta davvero bene, Midori! > osserva poco dopo la Consigliera lasciando modo allo sguardo di scivolare sulla figura della deshi con approvazione. < Non indosso abiti così femminili da una vita ora che ci penso. Forse oggi avrei dovuto approfittare. > mormora storcendo appena le rosee nel passare ad osservare questa volta se stessa. Vestiti piuttosto pratici, comodi, ma che sembrano perfetti per un imminente scontro più che per un pranzo in compagnia. < Comunque vuoi prendere posto? Azrael probabilmente ti comparirà davanti da un momento all'altro senza che tu te ne renda nemmeno con- > prenderebbe a dire poco dopo prima di fermarsi nell'udire la voce del Nara arrivarla alle orecchie. < Per l'appunto. > sorriderebbe dunque aprendosi in una espressione assai più morbida e rilassata, gli occhi a scintillare mentre la consapevolezza della sua presenza le arriva al cervello. Basta questo, il semplice sapere che lui è lì, perché tutto vada al proprio posto ed ogni pezzo trovi il suo alloggio nella sua vita. La tensione e la malinconia che si era portata dietro vengono come dissipate o dimenticate per un istante, lasciando spazio soltanto al desiderio di averlo accanto a sé. Si volta solo a questo punto per osservarlo, rimanendo come sempre incantata dalla sua eleganza e bellezza. "Ogni istante che passo senza di te è 'troppo'. Ma posso perdonarti." comunica mentalmente alla volta del Dainin. < Niente affatto. Siamo appena arrivate entrambe, signor Kazama. > replica invece a voce non volendo risultare troppo melensa davanti alla giovane deshi. Non vuole certo farla sentire di troppo dopo che proprio loro hanno tanto insistito per invitarla! Accoglie con un sorriso quel rapido bacio per poi distaccarsi poco dopo da lui e ritrovarsi ad osservare i due con espressione leggermente impacciata. < A sapere che vi sareste vestiti di tutto punto avrei messo qualcosa di diverso. > borbotta gonfiando appena le guance nell'osservare le scelte dei due accanto a sé. < Pazienza. > scrolla alla fine le spalle ridacchiando leggermente, prima di voltarsi verso la ragazza e quindi sorriderle con dolcezza. < Ci sediamo? > le propone con un lieve cenno del capo rivolto verso l'interno del chiosco. [ Chakra: on ]

11:17 Midori:
  [Ichiraku (Esterno->Interno)] Parlare nuovamente con la consigliera le crea davvero molto piacere, si rilassa come se stesse parlando con un’amica di vecchia data, ma lungi da lei da avere questa presunzione! <Meno male, allora non sono in ritardo.> replica sospirando osservando con cura la donna, la sua bellezza e i suoi vestiti, ma arrossisce subito dopo alle aggiunge di Kaori sulla sua energia, ritrovandosi in imbarazzo. <In effetti sono stata troppo euforica…! Ogni tanto avrei bisogno di un freno.> qualcuno che le tappi la bocca più che altro. <Mi spiace tu non abbia dormito bene, posso consigliarti qualche tisana alle erbe? Mia madre ne ha un sacco!> non vuole intromettersi nei problemi personali della Hyuga, non è nemmeno sicura che non abbia dormito per quelli, ma l’eventualità è alta, comunque ora sono qui per distrarsi! <Diversi gusti e sapori…> ma per grazia dei Kami si blocca poco prima di iniziare un infinito elenco. <Oh, grazie! E’ davvero caldo, quindi perfetto per questo tempo, e poi ha dei colori che mi piacciono proprio, niente di eccessivo insomma! Però anche i tuoi vestiti sono belli, non servono per forza degli indumenti per rendere femminile una donna, sai?> afferma con una punta di espressione saccente replicando parole che le sono state dette dalla madre in qualche occasione. Sta tutto nel portamento e nell’essenza della persona, e la Hyuga è oltremodo femminile e aggraziata. Povera piccola illusa la giovane Senjuu, che credeva di dover spulciare tra i passanti per vedere l’arrivo della figura di Azrael Nara, pensava davvero che l’uomo sarebbe arrivato camminando, come i comuni mortali, e non comparendo alle spalle di Kaori, dal nulla, come il migliore degli spettri. Al commensale viene quasi un infarto, ma non è solo perché anche la Senjuu perde un’altra delle sue vite, nonostante sia stata quasi avvisata da Kaori, saltellando sul posto e lasciandosi sfuggire un gridolino che tenta di soffocare all’ultimo in un impacciato tentativo di far sembrare quella reazione non come uno spavento, ma come un gesto di euforia mal trattenuta. Un saluto alla povera tracolla che viene stretta con forza dalla presa della ragazza. Però si, appare decisamente e di gran lunga molto più rilassata rispetto alla prima lezione dell’accademia e lascia il tempo alla coppia di salutarsi nel miglior modo, rimanendo affascinata e sciogliendosi dalla dolcezza che entrambi dimostrano l’uno per l’altra… quindi si, esatto, li sta fissando con occhi grandi e brillanti, un sorriso emozionato e intenerito, come la peggiore degli stalker. La tenerezza è così tanta da lasciarle sfuggire il solito gridolino emozionato, una specie di “ow”, pigolando come un pulcino. <Buongiorno a te! Si, alla grande grazie. Tu tutto bene? Sembrate stare davvero bene insieme!> non solo come coppia, ma nel senso che psicologicamente sembrano sentirsi meglio alla presenza l’una dell’altro, comunque segue il consiglio e si dirige insieme a loro all’interno del chiosco per trovare un posticino adatto a quel pranzo. <Voi come lo preferite il ramen? Io con la carne, ho conosciuto un ragazzo che lo ha preso col pesce, nulla da ridire per il pesce, eh! Solo che personalmente preferisco la carne.> sembra che abbia da dire su ogni singola cosa, sarà un lungo pranzo poveri noi. Una volta preso posto comunque sarebbe proprio quella pietanza che andrebbe ad ordinare, e poi… un leggero nervosismo che la ammutolisce, di cosa potrebbe parlare con due ninja del loro calibro? Panico.

11:41 Azrael:
 La reazione dell’allieva, non del tutto dissimile da quella del povero commensale che ha perso almeno dieci anni, lo porta a ridacchiare sommessamente. È sempre così, quando si ritrova a comparire dal nulla. Da quando ha appreso la dislocazione, pare, ha smesso di raggiungere qualunque luogo come i comuni mortali, sulle proprie gambe. Ad ogni modo, comunque, si ritrova a rispondere mentalmene alla Hyuga, cercando di non sembrare profondamente toccato da quel suo pensiero che gli arriva dritto al cervello tramite il sigillo dell’empatia “Volendo passare ogni giorno della mia vita con te ogni tanto devo farti sentire la mia mancanza, o rischierò di annoiarti.” Le rivolge di rimando questo pensiero, tornando poi alla conversazione reale, in cui i complimenti della giovane Midori lo portano a grattarsi la nuca con fare piuttosto timido ed impacciato, emozioni che di certo non si affacciano spesso sul proprio volto, sempre coperto da una maschera di eccessiva arroganza e sicurezza di sé. < Grazie… cioè—spero proprio che anche per lei sia così. > Biascica, schiarendosi frettolosamente la voce e tornando con lo sguardo alto e fiero di chi non ha appena avuto una reazione da quattordicenne alla prima esperienza sentimentale. Il passo, menre si addentra nel chiosco, è sicuro e deciso, lo sguardo si punta immediatamente sul volto di Ichiraku, oltre il bancone, sorridendogli complice. Come sempre l’uomo coglie i desideri del Nara, uscendo dalla cucina per apporre il cartello di chiusura al locale ed andando ad esclamare a gran voce “Signori, il vostro pranzo è offerto dal signor Azrael Nara, quando avrete finito uscite tranquilli, che il locale è da deinirsi chiuso.” E dopo un leggero mormorio dalla folla, il Nara si occupa di scostare la seduta di Kaori per farla accomodare da buon cavaliere, prendendo posto a sua volta accanto a lei. Ichiraku stesso, da buon padrone di casa, scaccia in malomodo il cameriere intento a scribachiare l’ordine di Midori per prendere il suo posto. La domanda sul tipo di ramen che i Consiglieri preferiscono posta dalla deshi, giunge a pennello per le parole del Dainin che, come sempre, ha gran voglia di dar sfoggio di sé anche nelle minime cose. < Ramen di manzo per me e un ramen grande all’uovo per la mia signora. > Pronuncia, sorridendo all’uomo che, ad ordinazione avvenuta, si dirige i cucina per iniziare ad ordinare, lasciando i tre alla libera conversazione mentre il locale, lentamente, si svuota. < Allora, raccontaci un po’ di te. Parlando per me, beh, la mia vita è scritta nei libri di storia e ultimamente anche sui giornali, quindi non so quanto sia interessante parlarne. > Un gomito viene poggiato sul tavolo, con la mano chiusa a pugno a reggere il peso del mento, mentre l’altra mano scivolerebbe sotto il tavolo alla ricerca di quella della Hyuga, per intrecciare le loro dita in una calda e sicura stretta. [ Chakra ON – Ego smisurato sempre ON ]

11:56 Kaori:
 E' quasi galvanizzante stare ad osservare questa piccola giovane promessa che vive allegramente la sua vita. Ogni cosa è per lei fonte di spunto e osservazione, ogni cosa può entusiasmarla e sorprenderla ed allo stesso modo, ogni suo sorriso, ogni sua nuova e vitale osservazione è fonte di disarmo per la giovane Consigliera che rivede nella sua naturale genuinità la fu se stessa. E' come affascinata dal modo in cui Midori affronta la vita senza la minima esitazione: con tutta la sua euforia e la sua voglia di vivere e scoprire. La cosa è quanto mai meravigliosa e porta Kaori a scuotere istintivamente il capo al dire della ragazza: < No, ti prego. E' bello vedere qualcuno tanto vitale e genuino. Avremmo bisogno di più persone come te. > sorride la Hyuga in tutta onestà, andando poi a tentennare per un istante soltanto quando la giovane le propone un aiuto tramite delle tisane che potrebbero aiutarla a dormire. Non vuole certo essere scortese, ma dubita che queste possano essere una soluzione al suo problema. < Non sono sicura che una tisana possa servire... ma forse potrebbe aiutare. > azzarda la ragazza guardando Midori con riconoscenza. < Credo di avere solo troppi pensieri per la testa, ma sicuramente ogni piccolo aiuto è ben accetto. Provare non costa nulla dopotutto, no? > E sembra più cercare di convincere se stessa che la deshi, ma va bene così. Le due conversano poi sui loro rispettivi abiti mentre tutt'attorno Konoha continua la sua vita; gente che passeggia, qualcuno che riconosce Kaori ma che non osa avvicinarsi limitandosi ad additarla dalla distanza. Qualcuno si fa largo per entrare nel chiosco e poi c'è Azrael che le compare dal nulla alle spalle spaventando non solo i clienti del locale, ma anche la povera Midori. Kaori non può fare a meno di trattenere un risolino divertito nel notare la reazione spontanea e totalmente comprensibile della giovane e si ritrova a snudare i denti in un sorriso felice. < Anche io avevo sempre quella reazione quando mi compariva alle spalle i primi tempi. > le rivela la Hyuga andando poi a volgere lo sguardo verso il Dainin dietro di sé. < Si divertiva ad impressionare una povera genin con i suoi strabilianti poteri divini. > lo pungola andando ad incrociare le braccia al petto dal basso della sua statura. < Gli piace mettersi in mostra. > aggiunge poi tornando a guardare Midori per scoccarle un occhiolino e portarsi l'indice destro davanti alle labbra, quasi a voler intimare all'altra che quella è una confidenza super segreta solo per loro. In verità è un dettaglio del Nara che chiunque conosce ma che in quel momento le sembra divertente rimarcare. Le parole che poi l'uomo le rivolge mentalmente, la portano a tornare in posizione eretta e sorridergli con trasporto, incapace di rispondere altro al suo dire per donare tutta la sua attenzione alla conversazione reale in corso. Si salutano in quel modo tanto delicato e casto e Kaori avverte quel peso nel cuore svanire improvvisamente come scacciato via per sempre dalla sua anima. La reazione della Senjuu, invece, al piccolo bacio fra i due, porta la Jonin ad arrossire timidamente raggiungendo tinte sempre più purpuree man mano che la voce di Midori passa da un semplice versetto intenerito ad un commento che le fa battere forte il cuore. Sapere che la gente li trovi carini insieme la esalta in un modo che non aveva mai considerato prima. Kaori sente le guance bruciare e si ritrova a chiudere gli occhi piantandosi le mani sul volto per l'imbarazzo, tirando fuori quel lato di lei così buffo ed impacciato che porta la gente a sottovalutare la sua minaccia. Come una bambina imbarazzata inizia a dondolare sul posto scuotendo il capo, le dita a coprire il viso paonazzo e la voglia di sprofondare fino al centro della Terra a farsi sempre più intensa dentro di lei. < Nnnnnnnngaaaah. > mugugna indistintamente da dietro le mani, neanche fosse un bambino privo ancora di parola. Azrael, nonostante mostri a sua volta, un leggerissimo imbarazzo, mantiene intatta la sua dignità limitandosi a proferire un ringraziamento meno sicuro del solito, ma comunque sensato e ben comprensibile. Per fortuna arriva il momento di entrare nel chiosco e Kaori, tornando ad acquisire un briciolo di contegno, segue Midori all'interno ritrovandosi ad assistere, per l'ennesima volta, allo sfoggio di egocentrismo da parte del suo ragazzo. Alza gli occhi al cielo con fare intenerito, sorridendo quando Ichiraku li accoglie e fa quell'annuncio pubblico che già un paio di volte è stato fatto in sua presenza. Rivolge lo sguardo a Midori per vedere la sua reazione e quindi sorride tornando a muoversi nel locale per sedersi al posto scelto dal Nara. Lui le scosta la sedia e la Hyuga, sorridendogli con amore, si accomoda aggraziatamente, andando a sistemarsi il tovagliolo sulle gambe e ad osservare gli altri prender posto accanto a lei. Come d'istinto si ritrova a cercare sotto il tavolo la mano di Azrael, trovandola calda e ampia come suo solito. Lascia che Midori faccia la sua ordinazione e sorride quando Azrael ordina per entrambi: è sempre sorpresa di notare come lui ricordi i più piccoli dettagli di lei. < Non mi piace molto col pesce, se devo scegliere lo preferisco anche io con la carne. > risponde la Hyuga al dire di Midori mentre le dita s'intrecciano a quelle del Nara. < Ma il mio preferito è con l'uovo. > afferma con semplicità andando poi a guardare Azrael con espressione divertita. < Ultimamente però sono combattuta anche io con quello di manzo. Quello che fa sua madre è... indescrivibile. > spiega la Hyuga dando in un verso deliziato prima di ascoltare le parole di Azrael e ritrovarsi improvvisamente ad arrossire ancora una volta. < Non è colpa mia! > esclama a bassa voce facendosi piccola piccola al suo fianco, l'imbarazzo a trasudare da ogni poro del suo corpo. < Io non ho detto niente a nessuno, i giornalisti sentono e interpretano quello che vogliono e... e... > ...e si spegne facendo sporgere il labbro inferiore in modo infantile, come una bambina sul punto di piangere colpevole. [ Chakra: on ]

12:17 Midori:
  [Ichiraku (Interno)] Arrossisce a quello che è a tutti gli effetti un complimento verso il suo modo di essere, e nonostante sia imbarazzante le fa anche piacere. <Cercherò comunque di darmi un contegno!> anche se è molto difficile, sia chiaro, non è così anche durante le veglie che organizzano i suoi genitori, ci mancherebbe che si comporti in questo modo anche con persone in lutto, ma è affascinante vedere come la ragazza cambi il suo atteggiamento in quelle circostanze, sembra un’altra persona. Più seria e matura per lo meno. <Non si sa mai, potrebbero aiutare a rilassare, facilitare il sonno nonostante i pensieri.> afferma con sicurezza, ma non troppa in effetti, perché non sa cosa sta passando l’altro e non vuole passare come per quella che da soluzioni assolutistiche. <Dormire insieme a qualcuno che si ama se no è l’alternativa migliore!> sorride innocentemente, come se stesse accompagnando l’idea di un futuro matrimonio… insomma ha delle composizioni di fiori in merito da fare! Piccolo occhiolino, fugace e divertito. <In effetti deve essere divertente dal suo punto di vista apparire così… vero?> afferma rivolgendosi poi direttamente all’uomo, per dargli l’impressione di parlare di lui come se non fosse presente, ecco. Ridacchia, allegra, genuina, sinceramene felice. Non voleva intimidire l’uomo, a dir la verità non pensava nemmeno fosse possibile! Dunque vederlo alle prese con una reazione simile con tanto di risposta imbarazzata la stupisce appena, le fa però affiorare un sorriso. Sono tutti esseri umani dopo tutto! <Non ne dubito!> è sicura che anche per Kaori valga la stessa cosa, basta guardarli per qualche secondo per capirlo. Ha come l’impressione che il loro filo rosso non si spezzerà mai, un amore eterno, basta questo pensiero a illuminare il viso della giovane Senjuu rincuorata dall’amore altrui, un po’ troppo romantica e impacciata, si scioglie davanti a quelle piccole manifestazioni è più forte di lei. Per non parlare della reazione super tenere che ha invece Kaori, un lungo e intenso mugolio, nascosta dietro le sue stesse mani, il viso paonazzo… forse ha esagerato la Senjuu! <Mi spiace, non volevo imbarazzarvi così tanto.> ammette sinceramente dispiaciuta, ma non può nascondere quel lieve divertimento. Dentro al chiosco poi l’offerta dell’uomo si espande ad ogni persona presente lasciando di stucco la ragazza come forse la maggior parte dei commensali, immagina che non gli manchino certo i soldi con la fama che ha, ma non sono in molti ad essere così generosi. Si sente un po’ inadeguata e imbarazzata ma cerca di non darlo a vedere esprimendo con costanza il suo sorriso e quei modi di fare energici che la vedono saltare con un abile balzo sullo sgabello. Troppo slancio, infatti rischia di cadere all’indietro e si aggrappa al bancone con le mani con forza mugolando appena per lo sforzo e sperando di cuore che nessuno l’abbia vista. <Ottime scelte, approvo!> meglio del pesce in ogni caso, del ramen di carne e vengono serviti direttamente dal padrone del locale. <All’uovo anche l’ho provato, è buono è vero, ma continuo a preferire la carne, il manzo!> chiosa sicura di sé ed annuendo più volte. <Vero, i giornalisti sono decisamente invadenti…> così, una parola in merito che ritiene veritiere, che lavoro difficile e infamante a volte! Tiene la testa bassa per quel leggero imbarazzo che ancora prova, le gote leggermente arrossate e le mani giunte sulle gambe… aveva ragione Kaori, l’ego di Azrael è decisamente enorme! E’ passato per l’entrata del chiosco e si è espanso per il locale, non ci trova nulla di negativo in questo, ma avendo lei di basa una scarsa fiducia in se stessa, se ne sente un po’ soffocata. Eppure lui fa del suo meglio per metterla a suo agio e lo apprezza enormemente, anche se la sua richiesta è fonte di altro imbarazzo… e figlia mia, devi iniziare anche a imparare a vivere! <Non che ci sia molto da raccontare di me!> ammette nervosa, col tono alto. <Rispetto a voi, dico… ecco, vivo coi miei genitori che hanno un’attività di pompe funebri! Quindi organizzano le veglie, preparano i deceduti per conservarli meglio, forniscono le bare… be, il legno non ci manca di certo per le bare!> battuta pessima, andiamo oltre. <Eh, be le composizioni di fiori! E per quelle abbiamo un altro negozietto annesso, accanto, per la sola vendita di fiori! Non solo per i funerali, ma per ogni tipo di evento, o se solo si vuole comprare una pianta per l’appartamento. Ecco, io aiuto i miei genitori lavorando al negozio di fiori!> aiuto, le hanno dato il via e ora non si ferma più, nessuno ha avvisato il Nara di non fare domande troppo generali alla giovane? Con sempre più brio continua a parlare. <Assisto i miei genitori anche nella loro parte ovviamente, ma direi che preferisco i fiori e le piante. Anche se un giorno erediterò tutta la baracca!> certo che parlare di cadaveri e veglie a pranzo non è proprio il massimo, ma se solo le si da il via lei probabilmente si metterebbe a raccontare anche tutto il procedimento di preparazione delle salme. <E poi…!> si blocca, sta parlando troppo, veramente troppo, santi Kami tutti, si morde la lingua per azzittirsi. <E voi… che mi dite? Oltre ai paparazzi, insomma, i giornali scrivono quello che vogliono, ma non sempre i gossip sono tutti veri!> e nulla, si impone ora il silenzio forzato e mugola. Oh, ci sarebbe tanto altro da dire!

10:29 Azrael:
 La mano si stringe attorno a quella più piccola della Hyuga avvolgendola completamente, dipanando una serie di onde di cala e serenità nell’animo del Dainin che si assenta per qualche istante dalla conversazione per ruotare il capo ed osservare la propria compagna. È bellissima. Così colpita dal vedere in Midori tutta questa spontaneità, nell’avere le sue consuete reazioni da bambina, vederla arrossire e sorridere, assorta in un discorso frivolo, ma utile a staccare le proprie menti dai problemi che incombono sulle loro spalle. È semplicemente bellissima. Un sorriso gli nasce spontaneo a fior di labbra, sebbene lo stia scherzosamente rimbeccando riguardo il suo spropositato ego e si lascia andare ad ua rievocazione di ricordi che non può che esprimere ad alta voce < Il modo in cui ti sento sobbalzare ogni volta che ti compaio alle spalle è uno dei motivi per cui mi sono innaorato di te. > Le dice, senza pensare propriamente a quanto il suo sguardo e la sua espressione debbano sembrare rapiti e forse fuori luogo per un pranzo a più persone, ma non poteva tenersi nel petto quella sensazione che spingeva per uscire. < Per fin troppi anni ho mancato di farlo, così ora cerco di sorprenderti più volte che posso. > Le sorride ancora, tornando solo ora con la mente alla realtà, rendendosi conto che questo potrebbe mettere a disagio – o portare comunque a reazioni di esagitata ammirazione della loro dolcezza – la giovane Midori. È su di lei che si concentra lo sguardo color pece del Dainin, adesso che, però, si ritrova a stringere d’istinto la mano non appena Kaori esce dal suo campo visivo, come per accertarsi di averla ancora accanto senza rischio di lasciarla scappare. < Parlando del ramen di mia madre mi viene in mente che qualche volta potrei invitarti a pranzo, ho una figlia della tua età e… non so come funzionano queste cose, ma sarebbe carino farvi fare amicizia, credo. > Azrael non è tagliato per il ruolo di padre, ma questo lo si sapeva già. < Beh, anche se il lavoro è un po’ triste è pur sempre un lavoro. Se vi piace e vi consente di mangiare tutti i giorni ben venga. > Fa spallucce, scuotendo appena il capo per scostare un ciuffo ribelle di capelli corvini finitigli davanti la fronte < Io sono cresciuto con una coppia di agricoltori, ma trovo che lavorare la terra sia un danno irreparabile per la manicure, quindi nella vita ho preferito fare il tatuatore… diciamo l’artista, in generale. Dipingo, suono, scrivo, cose di questo genere. Una persona normale non riuscirebbe a pagarsi neanche un tozzo di pane con questo genere di cose, perlopiù per me è un hobby, ma per fortuna i soldi non sono mai stati un problema da quando sono diventato un ninja. > E si è visto, avendo perso centinaia e centinaia di yen solo entrando nel locale, con quell’assurda decisione di pagare il conto per tutti i commensali presenti. Anche il Nara è molto appassionato dalla propria voce, per cui non è molto saggio dargli da parlare in questa maniera. < Oh, i gossip non sono sempre veri… ma se riguardano me è più probabile che lo siano! > Esclama, dandosi in una risata siceramente divertita al pensiero del suo passato da dongiovanni per cui potrebbe attenderlo un pugno non gentile da un momento all’altro < Io li trovo divertenti. I giornalisti, intendo. Negli ultimi articoli hanno iniziato a fantasticare su relazioni tra Kaori e l’ex capoclan. > Termina, ridacchiando e tentando di portarsi la mano dell’altra alle labbra per baciarne il dorso, voltandosi successivamente verso la cucina per assicurarsi della celerità delle loro pietanze. [ Chakra ON ]

11:01 Kaori:
 E niente. Sia Azrael che Midori sembrano aver deciso che oggi è il momento più opportuno per far morire la Hyuga di crepacuore. La dolcezza degli sguardi e delle parole dell'uno e le reazioni tenere e trillanti dell'altra, portano la Jonin a sentire il cuore prossimo all'implosione. Non che sia una novità, per Azrael, rivolgerle tali simili dolcezze, ma ogni volta è come se fosse la prima: Kaori pensa che potrebbe non abituarsi mai al modo in cui l'altro tende a corteggiarla ogni giorno e, in parte, si sente rassicurata e coccolata dalle sue parole in maniera esponenziale rispetto al solito. Nell'ultimo periodo i due non si sono visti granché e considerata la mole di problemi e drammi che Kaori stava personalmente vivendo, aveva particolarmente bisogno di staccare per un po' per sentirsi semplicemente confortata dalla persona che ama. Sorride estremamente imbarazzata, arrossendo, quando l'altro si ritrova a pronunciare quell'iniziale dire e con le gote cremisi abbassa lo sguardo stringendo le sue dita alle proprie in segno di tacito ringraziamento. < Dai, adesso non sobbalzo più così tanto... > borbotta timidamente con la voce piccola piccola, ripensando a come alla fine abbia finito quasi con l'abituarsi alle improvvise comparsate del Dainin alle proprie spalle. < Non preoccuparti Midori, non hai fatto niente di male. > le sorride poi risollevando lo sguardo su di lei quando la giovane si scusa per l'imbarazzo causato. < E poi sembra che la gente trovi divertente l'idea di vedermi arrossire. > alza gli occhi al cielo malcelando una mezza risata. Midori quindi va commentando le scelte in fatto di ramen degli altri e l'accanimento dei giornalisti sulla vita privata dei due Consiglieri. Mentre Azrael lo trova divertente, la Hyuga non può fare a meno di trovarlo snervante: ogni volta che legge il suo nome sul giornale ha paura di vedere chissà quale panzana priva di qualsiasi fondamento. < Se è per questo hanno azzardato persino la possibilità che stessi con Hitomu... > brontola la Hyuga poggiando un gomito sul tavolo ed il viso contro il pugno chiuso della mancina. < Come se poi fosse affare loro con chi sto. > sospira storcendo appena le labbra per poi lasciare che Azrael e Midori continuassero a conversare su quelle che sono le loro vite. La giovane deshi parla dell'attività della sua famiglia e del suo lavoro come fioraia mentre Azrael le racconta del mestiere dei suoi genitori e successivamente del proprio. < Oh sì, credo che lei ed Ai potrebbero andare d'accordo. Sicuramente Ken cercherà di mostrarle la sua maschera ANBU, vero? > domanda alla volta di Azrael quando questi propone esitante di far conoscere la ragazza alla propria figlia. < Comunque sembri davvero una persona impegnata. Aiuti la famiglia e ora studi per proteggere il Villaggio: ti fa davvero onore. Non è vero che non c'è molto da dire su di te. Già questo dice tanto sulla persona che dimostri d'essere. > le sorride con gentilezza per poi ritrovarsi a titubare un attimo sulla propria storia. < In realtà.. non so bene io cosa potrei raccontare. Sono cresciuta fin da piccola con la consapevolezza di diventare un ninja un giorno. Quindi non mi sono mai impegnata in altre attività finché non sono diventata genin. Lì ho deciso di entrare nella squadra medica di Konoha perché volevo aiutare in tutti i modi possibili il Villaggio. > spiega la Hyuga evitando di citare tutti gli eventi della sua vita troppo tristi o complicati da spiegare in un pranzo tranquillo come quello. < Per il resto al momento vivo al Dojo Hyuga, ho una tigre domestica e... basta, direi. > scrolla le spalle con un mezzo sorriso, osservando alla fine Ichiraku avvicinarsi personalmente per portare ai commensali le rispettive ordinazioni. Nel mentre gli ultimi clienti si alzano lasciando il locale riservato ai soli Consiglieri e la bella Senjuu. [ Chakra: on ]

11:16 Midori:
  [Chiosco (Interno)] Per fortuna non è un vero e proprio disagio quello che la nostra eroina allieva sente in presenza di questa coppia sincera e piena di sentimenti positivi che potrebbero illuminare un’intera stanza buia. Ovviamente, non serve precisarlo, non interviene in quel loro momento lasciando la privacy che meritano anche se sono in un posto pubblico, e forse l’intimità non è proprio al massimo. Sorride gradendo quei momenti e si sistema la chioma corvina rinvigorendo quel fiocco che ha utilizzato per fare la mezza coda, prendendosi del tempo per perdersi in pensieri che solo ai Kami è dato saperne qualcosa. <Uh, serio?> esclamazione un po’ fuori luogo ma del tutto sincera nel comprendere quell’invito e la possibilità di conoscere e fare amicizia con niente meno con la figlia di Azrael Nara! <Mi piacerebbe un sacco fare amicizia con qualche mio coetaneo! Non ho molti amici a dire il vero, quasi nessuno, quindi sarebbe bello.> diciamo pure che ha zero amici, escludiamo animali vari in casa, le piante e i fiori per cortesia, che per quanto siano splendidi e lei ci passi le ore a parlarci, non sono esattamente degli amici in carne ed ossa. <Maschera anbu?> non ha capito il senso di quella frase, forse ha una maschera anbu per collezionismo! Istintivamente non può che abbassare lo sguardo sulle mani dell’uomo, constatare quanto siano ben tenute a sentirlo parlare di manicure, sono dettagli ai quali non presta molta attenzione solitamente. <Avere degli hobby penso sia un bene, aiuta a liberare la mente e a rilassarsi, io ho un sacco di hobby, ma niente di cosi artistico come te! A parte fare composizioni di fiori… uh! Cosa disegni solitamente? Quali soggetti preferisci? E cosa scrivi o quale strumento suoni?> non può frenare la curiosità, ci vorrebbe un tappo per quella boccuccia. <Credo che anche io inizierò a mettere qualcosa da parte lavorando come ninja, al momento tutto quello che guadagno al negozio di fiori ovviamente va ai miei, loro mi danno solo la mancia!> ridacchia spensierata, una risata gioviale e cristallina accompagnata dalla mano che viene portata davanti alle rosee labbra morbide. <Oh, giusto, la squadra medica!> quegli blu si illuminano come stelle nel cielo, ricorda quel suo personale obiettivo decisamente stanca di trattare o veder trattare cadaveri e la morte delle persone, le piacerebbe invece fare qualcosa per mantenerle vive, non sarebbe grandioso? <Ho pensato che potrebbe essere un bellissimo obiettivo per me, ma come al solito non so se ne ho le capacità! Ma a dir la verità non è proprio l'unico obiettivo, ho molte strade da vagliare per il mio futuro!> e ci ride sopra, perché anche se ci si sfiducia bisogna avere dello stile. Persino arrossire per quel complimento è tutta questione di stile! <Onore… insomma, credo che mi piaccia semplicemente aiutare, rendermi utile se posso!> non si definisce certo onorevole, forse una persona retta si, ma è dura per lei sfociare nel farsi qualche complimento, con la onnipresente paura di sembrare arrogante. <Comunque… quindi hai sempre avuto le idee chiare su che strada prendere?> domanda rivolgendosi ancora una volta a Kaori e al suo racconto, per distrarsi dalla sua bassa autostima. <Una tigre… domestica? E’ possibile? E’ come un enorme gatto?> si, decisamente dovrebbe essere come avere un enorme gatto da compagnia, anche se non riesce molto ad immaginarsi la scena e ride divertita. <Io ho un cane e un gatto, animali piuttosto comuni!> ammette scherzando. <Io non do’ quasi mai molto peso ai gossip sinceramente, preferisco sentire le cose dai diretti interessanti, che sono più vere!> infatti di relazioni con ex capoclan e addirittura con l’Hokage non ha mai dato nulla per veritiero, incentrare delle notizie solo su voci o cose per sentito dire, non lo ritiene bello per niente.

11:49 Azrael:
 Al commento della Hyuga per quanto riguarda il suo essersi abituata alla Dislocazione non può che ridacchiare e risponderle un semplice < Solo perché ti avviso o ti aspetti il mio arrivo! Se mi ci metto di impegno posso comparirti davanti anche mentre stai entrando in vasca da bagno. > Sarebbe una battuta scherzosa, non fosse che lìimmagine di una Kaori pronta per u bel bagno caldo e rilassante lo porta a soppesare quell’eventualità. “Mh. In effetti non sarebbe così male. Me lo segno.” Le comunica mentalente, consaevole del fatto che questa cosa potrebbe… ucciderla per arrossimento? Non sa se sia possibile, ma la probabilità c’è. Ad ogni modo, dopo aver ascoltato le parole di entrambe le donzelle ed essersi quasi preparato a rispndere, ecco che Ichiraku arriva con tre fumanti ciotole di ramen caldo, due al manzo per Midori ed Azrael ed uno all’uovo per Kaori, oltre che l’immancaile bottiglia di saké da sempre richiesta dal Dainin, quando non si disloca semplicemente nella dispensa del locale per rubarlo. All’arrivo del suo pasto i Nara si blocca come folgorato da migliaia di volt direttamente al cervello. La mano si scioglie dalla stretta con Kaori per poggiarsi sul tavolo, lo sguardo fisso nel caldo e profumato brodo di carne. “Non essere maleducato, Azrael. Non gettarti a capofitto nel ramen. È solo una pietanza. Hai anche fatto colazione stamattina, non-“ Ma nulla, il Dainin è sempre gentile ed educato con tutti, tendendo a punire senza problemi la maleducazione, ma il ramen di manzo è il suo più grande punto debole. La mancina afferra le bacchette con decisione, mentre la destra si avvolge attorno la ciotola, incurante di quanto essa sia calda. La porta alla bocca sollevandola leggermente ed inizia a prendere a grandi bocconi tutto il suo contenuto, riuscendo al contempo a non far cadere neanche una goccia, da vero mangiatore esperto di ramen. Non dovrebbe ordinarlo davanti agli sconosciuti, solitamente ci tiene a mantenere una certa reputazione, ma proprio non ce la fa. E resta silente, almeno questo, mentre divora quel pasto come se non mangiasse da un paio di mesi, chiudendo addirittura gli occhi per il montante piacere che prova nell’assaggiare il suo piatto preferito. Passano alcuni istanti, praticamente arrivando a metà ciotola, che si rende conto di non essere da solo e che, magari, non è il caso di dare segni di gravissima dipendenza da Ichiraku. La ciotola viene riposta con calma e cura sul tavolo, le bacchette immerse nel brodo speziato e lo sguardo del Nara muta in quello di un bambino colto con le mani nella marmellata. Tenendo gli occhi bassi si limita a raccogliere il fazzoletto per tamponarsi le labbra in un gesto quasi femminile, riponendolo subito dopo sulle proprie cosce < Ehm… buon appetito. P-posso versarvi del saké? > Domanderebbe alle due, cercando di glissare sulla figuraccia appena fatta ed eseguendo l’ordine riguardo la domanda che ha posto, qualora qualcuna delle due volesse, di versare il saké anche negli altri bicchieri oltre che nel proprio. < Mio figlio, il piccolo Ken, è ancora un bambino, ma da grande vorrebbe diventare un anbu, così gli ho dipinto personalmente una maschera come regalo, tutto qui. > Esplica, piuttosto imbarazzato dalla situazione e dal farsi vedere come il padre generoso ed amorevole che non sente di essere. < Ad ogni modo, senza parlare di valori morali e onore, è oggettivo il fatto che sei riuscita al primo tentativo in tutti gli esercii della prima lezione, non è affatto cosa da tutti. > Lo ha capito il tipo, la deshi sarebbe in grado di minimizzare qualunque complimento sia anche solo vagamente astratto, ma non crede potrebbe far nulla dinanzi ad un’osservazione assolutamente veritiera e che non può affatto essere smentita. < La squadra medica è un ramo di ninja che ammiro profondamente > ammette, quasi come ad invogliare la ragazzina a farsi un’idea più precisa su cosa fare < io non sarei mai in grado di farvi parte, sono troppo pigro e preferisco stare in prima linea a creare feriti, piuttosto che curarli. > Ecco, lui è uno di quelli che non è nei ninja di Konoha per fare del bene agli altri, ma semplicemente per picchiare i cattivi e sentirsi elogiato per averlo fatto. Prende una breve pausa, lasciando che le due parlino di Asia e delle aspirazioni della Hyuga, limitandosi unicamente ad aggiungere un qualcosa che significa molto per lui < Non è importante avere molte occupazioni, è importante essere i migliori nelle cose che si è scelto di fare, anche se poche. Kaori, beché sia modesta, è l’esempio perfetto. È il medico più attivo sia sul campo che in ospedale ed è la capoclan degli Hyuga. > Riferisce a Midori, consapevole del fatto che quelle parole non sarebbero mai uscire dalle labbra della stessa Hyuga. < E poi sta con me. Più illustre di così si muore. > Conckuderebbe, ridacchiando appena e prendendo un sorso dal saké per poi prendere molto lentamente ed educatamente un altro bocconcino di ramen < Io scrivo perlopiù poesie, canzoni. Suono il piano e disegno… > Sarebbe un po’ fuori luogo specificare quale sia il suo soggetto preferito, magari la deshi potrebbe impressionarsi al pensiero che il Nara è l’anbu torturatore più attivo della Foglia e che i risultati dei suoi interrogatori sono stati tutti ritratti su carta < …quello che mi ispira di più. Bei paesaggi, la mia Kaori, qualche dipinto astratto a volte. > Termina, lasciando che siano le due ragazze a proseguire il discorso mentre lui, quatto quatto, finisce il suo buon pranzo. [ Chakra ON ]

09:54 Kaori:
 Il pensiero che Azrael le rivolge mentalmente porta Kaori ad arrossire appena portandola a dare in una risatina leggera mentre alza gli occhi al cielo, come se semplicemente stesse reagendo a quella battuta che l'altro ha pronunciato ad alta voce invece che ad una proposta sconcia che solo lei ha potuto udire. “Azrael! Non qui!” esclama mentalmente con una sfumatura di divertito imbarazzo persino nel pensiero. Il momento però viene interrotto dall'arrivo delle pietanze le quali, in pochi istanti, catturano l'attenzione generale: l'odore speziato dei loro piatti fumanti arriva dritto dritto ai centri sensoriali dei tre presenti finendo inevitabilmente con il rapire le attenzioni del Dainin dal resto della converszione. Kaori sorride ben sapendo quanto l'altro non sia capace di resistere quando si trova con una ciotola di ramen fumante davanti e l'osserva mangiare di gran fretta con ancora le bacchette sollevate a mezz'aria. Intenerita da quell'atto così umano da parte del Nara va versando nel suo bicchierino e poi nel proprio un goccio di saké per poi fermarsi quando toccherebbe riempire quello di Midori. < Bevi? > le domanderebbe, non sapendo se la Senjuu sia avvezza o meno al saporte forte e bruciante di tale alcolico. Se l'altra avesse risposto positivamente, la Hyuga sarebbe andata a versare un po' di liquore anche nel suo bicchierino, ben attenta a reggere con una mano il ventre della bottiglia e con l'altro il suo fondo, come educazione le ha insegnato. Solo a quel punto Azrael lascia andare la ciotola, rendendosi conto di aver quasi dimezzato il proprio pasto prima ancora che le altre avessero assaggiato il primo boccone e Kaori sorride con dolcezza riponendo a posto la bottiglia. < Non preoccuparti. Mangia pure. Ci ho pensato io. > ridacchia divertita lasciando poi modo ad Azrael di parlare con Midori dei propri figli e di spiegarle cosa Kaori avesse inteso quando aveva parlato della maschera ANBU del piccolo Ken. Nel mentre la Consigliera va separando le sue bacchette per iniziare finalmente a mangiare e masticare rigorosamente a bocca chiusa e senza il minimo rumore di risucchio. Deglutisce pulendosi le labbra con il tovagliolo e quindi osserva i due con fare tranquillo. < Oh credimi, anche durante la sua seconda lezione non ha avuto il minimo problema. E' riuscita al primo colpo con straordinaria rapidità per essere la prima volta che tentava la Trasformazione. Sono rimasta colpita. > chiosa la Jonin rivolgendo a Midori un sorriso sincero, sicura che l'altra avrebbe cercato di minimizzare la cosa per poi ritrovarsi assai coinvolta quando la ragazza prende a parlare della squadra medica. A quanto pare l'idea di farvi parte l'ha stuzzicata ma l'avere tante altre possibilità davanti la confonde. Kaori si umetta le labbra e quindi manda giù un secondo boccone ritrovandosi alla fine a schiarirsi la voce. < Hai ancora tempo per decidere cosa fare. Dopo il diploma potrai capire più chiaramente verso quale arte sei più portata e che tipo di ninja vorresti diventare. Hai tutto il tempo che desideri per scegliere la tua strada, perciò non preoccuparti: quando troverai quello che ti piace davvero lo capirai all'istante. > la rassicura con fare tranquillo, per poi rivolgere ad Azrael uno sguardo provocatorio quando questi dice la sua in merito agli O.M.M. < Sì. Già ti ci vedo a fare il medico, a sfilarti la camicia per fasciare un piccolo graffietto. > lo punzecchia, memore di come andarono le cose quando per la prima volta incontrò Yakumo assieme a lui. < Continua pure a fare il tatuatore, va! > esclama alla fine con esagerata e giocosa gelosia prima di tornare a prendere un nuovo assaggio della propria ciotola col sorriso stampato sulle labbra. Midori minimizza la sua nobiltà d'animo, il suo desiderio di rendersi utile in maniera così disinteressata, proprio come Kaori aveva previsto e ben presto Azrael, nel cercare di confortarla, si ritrova ad elogiare la stessa Kaori in un modo tanto sottile e gentile da portarla a guardarlo con riconoscenza. Lui ha sempre amato far notare a tutti tutto l'impegno che la giovane mette in ogni cosa e l'ha sempre fatta sentire speciale. La Jonin osserva rapita e innamorata il profilo del suo volto, il modo in cui i capelli neri gli incorniciano il viso, la luce che brilla nelle iridi buie. E poi si ritrova a strozzare un verso divertito e alzare gli occhi al cielo con uno sbuffo esasperato a quell'ennesima, piccola battuta. < Oh sì. Stare con lui in effetti è il mio più grande merito. > asseconda il suo dire con fare ironico, liberando infine una risatina cristallina e leggera che nasconde dietro la mancina posta dinnanzi alle rosee sottili. < Diciamo di sì. Ho sempre trovato affascinante l'operato dei medici e ho sempre pensato che ce ne siano troppo pochi per il numero di feriti che tornano a casa ogni giorno dalle missioni. Volevo dare il mio contributo per migliorare le cose. > torna seria poco dopo per rispondere al quesito di Midori umettandosi le rosee e sorridendo quando questa parla di Asia. < Beh non consiglierei a nessuno di cercare di addomesticare una tigre. Con Asia diciamo che c'è stata una storia particolare... ma sì, per noi è come un enorme gattone. Ogni volta che vede Azrael gli salta addosso per leccargli la faccia e cercargli i grattini dietro le orecchie. > rivela con tono intenerito ripensando a quella scena tanto domestica da scaldarle il cuore. < OH! Brava Midori! Già mi piaci! Non credere mai agli articoli di gossip sul giornale! Specialmente se riguardano me: sicuramente saranno stra-gonfiati da quanto ho potuto vedere. > sospira stancamente la Hyuga prima di lasciar quindi modo ai due di continuare la loro chiacchierata. [ Chakra: on ]

10:25 Midori:
  [Chiosco (Interno)] Definire Azrael Nara vorace è dire poco, pochissimo. Esterrefatta lo guarda con gli occhi spalancati mentre si getta come un avvoltoio sulla sua ciotola di ramen, come se non mangiasse da mesi o anni. Anche lei è molto golosa e le piace mangiare, ma non ha mai visto una reazione simile prima d’ora, troppo ben educata dai suoi genitori ad essere composta e in qualche modo regale. Diciamocelo… consigli e insegnamenti che non sempre è in grado di rispettare. <Non me lo aspettavo…> pigola a bassa voce, non immaginandosi un ninja leggendario come lui accanirsi in questo modo sul ramen. Poveri spaghetti! <Uhm… Buon appetito!> cerca di ricomporsi notando il già presente imbarazzo sul volto dell’uomo e non vuole certo farlo sentire più a disagio con la sua bocca aperta dallo stupore e gli occhi a palla! Entrambi le fanno una proposta indecente… no, vabbè solo dell’alcool, e la situazione viene presa in mano da Kaori. <Grazie.> non se la sente di rifiutare un po’ di sakè offerto dai ninja, anche se non è per niente una gran bevitrice, ma sono quelle situazioni in cui non è in grado di rifiutare, ahimè, speriamo di non ritrovarcela ubriaca. <Che cosa carina.> sorride teneramente all’idea dell’uomo che regala una maschera fatta da lui stesso al figlio, è un gesto super tenero! E con questo spirito inizia a mangiare la sua porzione di ramen, gratificando le sue papille gustative come non mai, ma mettendoci come al solito quella mezz’ora per riuscire a dividere le bacchette di legno. <Ognuno ha le sue inclinazioni, tu sei portato più per combattere e qualcun altro per guarire, non c’è un giusto e sbagliato, è ammirevole anche quello che fai tu.> dispensa parole a tratti con la bocca piena e a tratti ha la decenza di deglutire. Poveri noi. Si blocca, mugugna qualcosa di indistinto osservando il ramen. <Oggettivo… be, si, è oggettivo che io ce l’abbia fatta subito.> l’uomo ci ha preso, ha capito come rigirare le cose per la giovane Senjuu, poco avvezza ai complimenti che non sente suoi, ma se si tratta di osservare i dati di fatto non ci vede nulla di male, è tutto sotto la luce del sole e non rischiare di sembrare arrogante. Poi ci si mette anche Kaori a farle i complimenti per la sua trasformazione, la sua rosa, l’aveva immaginata fin nei minimi particolari ed è felice che sia venuta bene. <Grazie… uhm…> niente da fare, impacciata ed imbarazzata anche per un minimo complimento che porta le sue gote ad arrossire. <C’è tempo è vero… ho ancora molto tempo… e nessuna fretta!> chissà quale strada sceglierà alla fin fine, ce ne sono diverse che la incuriosiscono ma non conosce il futuro e non siamo indovini, quindi chissà. Sorride rilassandosi e riprende a mangiare, soddisfatta di non sentirsi inadeguata per una volta e annuendo alle dichiarazioni dell’uomo sulle abilità di Kaori, facendola splendere ancora di più attraverso gli occhi e le parole di un uomo innamorato. Abilità e capacità che contornano la figura della donna rendendola ancora più una figura da seguire ed emulare. <Capisco… io una volta ho provato a disegnare, non sono emersi dei lavori bellissimi!> scuote la testa ridendo, rischiando di macchiarsi, ancora una volta, col brodo del ramen. <E’ un bel pensiero e non è nemmeno del tutto errato, pensi che in missione ci dovrebbe sempre essere un ninja medico in squadra?> chiede curiosa, volendo scoprire cosa ne pensa la donna e se in caso possa essere anche qualcosa di fattibile! Oppure un ninja medico per ogni squadra sarebbe complicato? <Be, certo, sempre se ce ne fossero abbastanza in effetti.> ridacchia appena in seguito pensando a un’enorme tigre coccolona e scuote la testa divertita. <Non penserei mai di addomesticare una tigre, mi bastano i miei due cuccioloni… ah! Avrai una dispensa piena di carne per la tua Asia, vero? Mangerà un sacco al giorno!> continua a mangiare i suoi spaghetti, insieme al manzo e alle verdure, un po’ di brodo ogni tanto ed eccola là, per tutti i Kami del mondo, si è appena sbrodolata col brodo. <Ugh…!> mugugna nervosamente sperando di cuore che nessuno dei due l’abbia notata. <Vero… le notizie su di te erano un po’ troppo gonfie per essere totalmente vere!> dribbla nel caso la conversazione rispondendo a quelle ultime parole e lasciandosi andare ad una risata che ha tutta l’intenzione di farla rilassare.

10:51 Azrael:
 La conversazione si dipana in diversi rami, scegliere la propria strada, l’utilità di un medico, persino il gossip, ma quel che preme di più al Nara è intavolare un discorso sugli stili di combattimento e sulle missioni in generale, cosa che – per ovvi motivi – non può fare nelle circostanze della prima lezione. < C’è una parte di conoscenza che non si apprende in Accademia, ma si apprende con l’esperienza. Se la tua innata è il Mokuton stai pur certa che fai parte di un clan che fa del controllo del campo e del ninjutsu la sua arte primaria. Ho avuto modo di avere molti compagni Senjuu in squadra, il mio migliore amico lo è… > Si ferma per un istante, accompagnando l’annuncio di quel nome tanto illustre con un sorriso affettuoso < Hitomu Kibou Senjuu. Era un maestro nell’arte del legno prima che gli crescessero le cose. > Ridacchia appena, ironizzando su quello che è il punto più alto della carriera di Hitomu, ovvero il divetare portatore della volpe a nove code, cosa per cui Konoha è stata in pericolo e salvata proprio da lui che ha scelto di fare da contenitore. Una potenzia enorme, ma un altrettanto enorme sacrificio. < Ora non è più in grado di richiamare il Mokuton, ma posso dirti che i Senjuu hanno delle enormi potenzialità in combattimento. Certo, non sono fatti per le brevi distanza, a meno che di appassionati di arti marziali-- > Si interrompe, lasciando il discorso a metà per versarsi dell’altro saké ed umettarsi con esso le labbra < --ma se si trovano sul giusto terreno e ad una distanza medio-lunga sono quasi imbattibili. > Termina così la sua breve analisi sullo stile dicombattimento di un Senjuu, mostrando tutta la sua capacità da Nara di analizzare ogni situazione per trarne un vantaggio strategico in combattimento, ma la mini lezione non termina qui < Per questo si sposano bene con la squadra medica. Un medico non è fatto per stare in prima linea, dove si prendono e si danno le botte, ma ben protetti sulle retrovia. Ad ogni modo, per recuperare i feriti in prima linea, hanno potenti capacità in grado di renderli letali anche nel corpo a corpo. > Sorride, voltandosi verso la Hyuga che, ricorda benissimo, è in grado di tranciare arti e teste con l’uso del bisturi di chakra. < Quindi la combinazione rende un combattente piuttosto completo, ecco. > Non sta tentanto di convincerla, ma unicamente di mostrare il suo approccio analitico alle cose. < Io che, come ha detto Kaori, sono portato per le arti mediche quanto un Akimichi per la danza classica, pagherei comunque oro per saper utilizzare il chakra medico. Alcune tecniche a loro disposizione fanno più male delle mie! > E conclude donando una breve risatina a mezza voce, riprendendo a dare un paio di bocconi al proprio ramen, terminandolo del tutto e prendendosi un altro istante per concedersi il terzo bicchierino di saké, di cui va ghiotto quasi quanto del ramen. < Se il giornale ti infastidisce tanto… > Si rivolge ora alla Hyuga con un sorriso pieno di candore ed innocenza. < …posso sempre dar fuoco alla redazione. > Chioda, infine, con l’ingenuità di un bambino dipinta in volto, dopo aver rivolto parole tutt’altro che innocenti che – Kaori sicuramente saprà – potrebbero tramutarsi in realtà se soltanto lei lo desiderasse, se soltanto la rendesse felice. [ Chakra ON ]

11:09 Kaori:
 Più la ragazza mostra quella sorta di reticenza ad accettare un complimento od una critica positiva alle sue capacità, più Kaori si rivede e riconosce in lei. Le viene da sorridere nel notare il candore sul suo volto, il modo semplice e genuino in cui la ragazza arrossisce e s'imbarazza semplicemente perché qualcuno le sta dicendo che ha talento in quel che fa. Tuttavia non replica decidendo di non voler mettere ancora più sotto pressione la giovane e di lasciarle modo di gustarsi tranquillamente il proprio ramen senza rischiare di andare in ebollizione da un momento all'altro per l'agitazione. Immerge nuovamente le bacchette nel brodo e cattura una porzione di spaghetti assaggiando il brodo speziato ed il condimento che galleggia caldo nella ciotola. Porta il boccone alle labbra masticando a bocca chiusa, con la grazia che la sua famiglia le ha insegnato fin da piccola mentre Azrael cerca di schiarire appena le idee della Senjuu con una sorta di mini lezione. Kaori ascolta in silenzio deglutendo e tamponandosi le rosee con la punta del tovagliolo ben piegata, andando dunque a bere un sorso di saké che le brucia lungo la gola per alcuni istanti prima di lasciare quel buon retrogusto dolciastro in bocca. Ricorda che fu proprio lì da Ichiraku, al fianco del Dainin, che bevve per la prima volta quella bevanda, ritrovandosi a tossire e quasi lacrimare per il bruciore del liquore. Sembra passato tanto tempo... scuote comunque il capo per ritornare al presente e quindi si accoda al discorso di Azrael per dire la propria alla giovane deshi. < Essendo i medici gli unici capaci di guarire efficacemente una ferita e tenere in vita gli altri in caso di pericolo, solitamente vanno protetti e tenuti in disparte al sicuro come dice Azrael. Tuttavia, ovviamente, anche i medici sono ninja e se c'è bisogno non ci tiriamo indietro dall'azione. > spiega la ragazza con fare tranquillo per poi sistemarsi una ciocca di capelli dietro l'orecchio ed accavallare le gambe sotto il tavolo nel sentire la domanda che Midori le pone. < In teoria sì, ci piacerebbe molto riuscire ad avere almeno un ninja medico per squadra. > chiosa la Hyuga con un mezzo sospiro sconfortato prima di umettarsi le labbra e tornare ad afferrare le bacchette. < Ma di questi tempi siamo sempre di meno in ospedale e perciò è numericamente impossibile realizzare questo progetto. > spiega con tono piuttosto abbattuto con un mezzo sbuffo dispiaciuto. Quindi la giovane manda giù un altro boccone e allora ridacchia quando Midori parla dell'alimentazione di Asia che, in effetti, le richiede non poco impegno. < Sì, è incredibile. Ormai sono diventata la cliente più affezionata del macellaio sotto casa. Ogni volta che mi vede arrivare con Asia al fianco gli brillano gli occhi. > ride divertita per poi porgere alla giovane un tovagliolo pulito nel notare quella piccola macchia di brodo espandersi sul suo maglioncino. < Tieni. Usa questo. > le propone con gentilezza per poi voltarsi verso Azrael e portare una mano sul suo avambraccio. < Non serve, davvero. Magari una notizia ufficiale li terrà a bada, prima o poi. > [ Chakra: on ]

11:18 Midori:
  [Chiosco (Interno)] L’analisi dettagliata di Azrael costringe la nostra giovane Senjuu a prestare parecchia attenzione alle sue parole, riuscendo addirittura a farla smettere di mangiare per tutto il tempo! Gli spaghetti rimangono a galleggiare nel brodo insieme a qualche pezzo di manzo sopravvissuto, per il momento, e le bacchette tenute agilmente tra le dita della mano destra. Il busto e appena ruotato verso di lui seguendo l’esempio della testa per poter osservare coi propri occhi l’uomo che le sta dando una visione completa del suo retaggio. Dall’Hokage e le sue code, che strappano un sorriso dolce e divertito anche alla ragazza, fino allo stile del combattimento prediletto da chi governa l’arte del Mokuton e su come si sposi bene con l’arte medica. Non riesce ancora a vedersi in un campo di battaglia o combattimento che sia, non riesce a vedersi a colpire qualcuno o a difendere qualcuno, ad eseguire tecniche in una reale situazione di bisogno o pericolo… è ancora tutto teorico nella sua testa! <Non so ancora quale sarà esattamente la mia strada, anche se quello che hai detto ha una ragione disarmante!> è proprio vero che i Nara hanno una capacità di analisi incredibile. Mica come lei, che è già tanto se gioca a scacchi. <Sicuramente una carriera medica è allettante e mi attira, la voglia di essere di aiuto e fare del bene, far star bene… mi rende felice! Non avere a che fare sempre e solo con cadaveri e con la morte insomma.> ridacchia appena e si concede qualche altro boccone. Bocconi enormi, che le riempiono le guance e che la portano quasi a vedere il fondo della ciotola ormai. <Solo che non voglio tralasciare niente! Ci sono anche altre strade molto utili… ma c’è tempo, c’è tempo!> ci sarà altro che si sposi con le sue future capacità? Che la renda completa? Non ha la stessa grazia, finezza e regalità di Kaori nel mangiare il ramen e lo ha ampiamente dimostrato, ma ha l’attenzione per ascoltare quanto le viene detto sui desiderati ninja medici in ogni squadra. <Chissà… si potrebbero ridurre i feriti o i morti.> solleva lo sguardo verso l’alto impensierita e ragionando per qualche secondo su cosa vuole lei e su quello che sarebbe giusto fare. Potranno combaciare le due cose? Solo i Kami lo sanno. Ride all’immagine del macellaio dagli occhi brillanti e un attacco di imbarazzo la coglie, inevitabilmente, quando Kaori le porge il fazzoletto per quella sua macchia di brodo. <Uh… grazie…!> lo prende con la sinistra e cerca di tamponare, dovrà lavarlo è ovvio, sua madre è ormai abituata a vederla cambiare vestiti con la velocità della luce. Ed è arrivato il momento di provare il sakè, un piccolo sorso mal gestito che le fa bruciare bocca, gola, stomaco e naso. Ottimo lavoro Midori! Cerca di non far notare il suo disagio, ma la nivea pelle si è fatta paonazza, gli occhi lucidi e si volta per nascondersi alla loro vista e cerca di trattenere piccoli colpi di tosse. Ancora un po’ e ci lascia le penne!

11:51 Azrael:
 Il ramen oramai è finito, almeno per il Nara. È abituato al fatto di finire da mangiare prima della Hyuga, data la sua innaturale fame e voracità. Un po’ rispecchia quel chw è lui. Un uomo che vive emozioni forti ed assolute. O tutto o niente. Ad ogni modo questa cosa gli consente di sbrigare la sua brevissima lezione sulle funzionalità di un ninja in battaglia. < Per concludere una missione, che sia di infiltrazione, combattimento o medica, ti serve conoscere perfettamente ogni tua singola capacità. Non c’è spazio per le insicurezze in battaglia. > Enuncia, in tono fermo ed estremamente professionale, figlio del retaggio militaresco che lo ha cresciuto sino a questo punto della sua vita e che adesso impartisce ai suoi allievi più prossimi. < Ma occorre anche conoscere le capacità dei propri compagni, cosa che si può fare studiando le peculiarità di ogni clan e di ogni stile di combattimento. > Una csa piuttosto semplice che apre un discorso più complesso, ma non prima di buttare giù il quarto bicchierino di saké che, solo ora, inizia a fargli sentire un po’ di pizzicorino in gola. Prima di continuare, comunque, resta ad ossservare Midori che si pulisce col fazzoletto fornitole da kaori. Non aveva assolutamente notato che la giovane si fosse sporcata, preso om’era dal discorso. È un Nara e sono dei fini osservatori, è vero, ma sono anche pigri quel tanto che basta da non volersi concentrare su più di una cosa contemporaneamente. < E bisogna conoscere i nemici, cosa che puoi fare solo ponendo abbastanza attenzione ai loro movimenti, parole e prime mosse in combattimento. Sperando che non ti colpiscano in pieno. > Taglia corto, chiamando al volo ichiraku con un celere gesto della mano e facendolo accorrere di gran carriera verso di lui. Va rivolgendogli qualche breve parole prima che lui sparisca in cucina e lasci i tre alla loro privacy. < Sì, in effetti un annuncio ufficiale potrebbe essere d’aiuto. > Risponde distrattamente alla Hyuga, attendendo Ichiraku che si ripresenta al tavolo poco dopo con una porzione di udon di manzo e una di dorayaki da portare a casa, un fazzoletto ed un pennino. Rivolgendsi in maniera tale da non far leggere alla Hyuga traccia qualche brevissima parola sul fazzoletto prima di allungarlo, piegato, a Midori. Su di esso ha inciso giusto qualche piccola richiesta. C’è l’indirizzo di casa sua e l’ordine di un centinaio di rose bianche e nere, anche di più se ne hanno a disposizione. Dopo aver fatto questo piccolo e furtivo gesto, torna semplicemente a guardare Kaori, rispondendo alle eventuali perplessità con la faccia più innocente che riesce ad esibire ed una scrollata di spalle ingenua. Insomma, se è una proposta ufficiale quello che vuole, ha bisogno di prepararsi. [ Chakra ON ]

12:15 Kaori:
 Quanto dice Azrael è sicuramente giusto ma Kaori immagina che ora come ora tutto possa risultare piuttosto soverchiante e travolgente per la giovane Midori. Tante informazioni, tante responsabilità a cui stare attenta prima ancora di aver ricevuto il suo diploma. Trova sicuramente corretta l'idea di informare la ragazza di quanto dovrà imparare a fare fin da subito, ma magari procedendo un passo per volta. Per questo, una volta mandato giù l'ultimo boccone di spaghetti e uovo, si ritrova a depositare le bacchette in orizzontale al di sopra della ciotola ormai contenente solo un po' di brodo e quindi a sorriderle con fare semplice e leggero, pulendosi un'ultima volta il viso con il fazzoletto bianco che, per tutto il pasto, ha tenuto depositato sulle gambe. < Ma ovviamente avrai tempo per imparare ogni cosa e per capire cosa vuoi fare delle tue capacità. Le missioni che svolgerai da genin ti aiuteranno per esempio a conoscere i tuoi compagni di Villaggio. Combattendo al loro fianco scoprirai cosa sono in grado di fare in battaglia e cosa le loro capacità uniche possono fare, per esempio. Anche gli allenamenti serviranno a questo scopo, per cui tranquilla: verrà tutto da sé man mano che ti abituerai ai ritmi della vita di un ninja. > cerca di rincuorarla sul fatto che non deve aver fretta di fare nulla già da ora, ma che è solo un discorso fatto per prepararla ai suoi doveri futuri. < Beh... i medici servono a questo: a ridurre i feriti e di conseguenza i morti. > ride a mezza voce la Hyuga inclinando il capo. < Se potessimo decidere di diminuire il numero di feriti per non necessitare di altri medici, penso che non avremmo bisogno dei medici in primo luogo essendo loro quelli capaci di curare gli altri. > un discorso un po' articolato e complesso ma che spera l'altra riesca a comprendere. Quando la giovane beve il saké, poi, Kaori nota gli occhi lucidi e le guance scarlatte e si ritrova in un istante a sentire un profondo moto di tenerezza nei suoi riguardi. < Ogni secondo che passa continuo a credere che tu sia esattamente come me, Midori, te lo giuro. > osserva con voce dolce prima di voltarsi verso Azrael quando questi concorda con lei nel fare un annuncio pubblico. < Beh niente di troppo grandioso, s'intende. Non penso che interessi a poi molte persone il fatto che stiamo insieme. Non abbastanza da richiedere un proclama ufficiale dalla Magione. > ride la ragazza snudando i denti candidi con fare divertito. < Però pensavo che al prossimo giornalista che ci disturba potremmo semplicemente dire che stiamo insieme così avranno una notizia reale da diffondere invece di elaborare chissà quali mirabolanti storie su gravidanze inesistenti e matrimoni mai celebrati. > si stringe nelle spalle buttando lì l'idea, accogliendo poi il ritorno di Ichiraku con un sorriso. L'uomo porta ad Azrael delle porzioni da portare ed un pennino che l'altro usa per scrivere qualcosa su un fazzoletto. Kaori l'osserva confuso quando poi l'altro passa il tovagliolo alla Senjuu, limitandosi a rivolgere a Kaori un semplice sorrisetto innocente. < Azrael... cerchi ancora di fare lo splendido con le allieve dell'Accademia? > domanda la Hyuga con le mani sui fianchi e l'espressione indagatrice palesemente divertita. < Aaaaaaah, come devo fare con te! > sospira alla fine scuotendo il capo e liberando una semplice e sincera risata. [ Chakra: on ]

12:25 Midori:
  [Chiosco (Interno)] Essere ninja sembra abbastanza difficile, bisogna tener conto di un sacco di cose: le tue capacità, quelle dei compagni e conoscere i nemici. Al momento forse le sembra troppo, ma chissà che con un po’ di pratica non possa diventare tutto molto naturale per lei! <Per questo è importante l’affinità tra i compagni e il lavoro di squadra!> si trova d’accordo con ogni singola parola, lungi da lei contraddire ninja della loro esperienza. Boccone dopo boccone purtroppo il ramen finisce ben presto e si assicura comunque di concludere avendo qualche pezzo di carne da mangiare insieme alla pasta, è tutto molto più gustoso in questo modo! <Nessuna insicurezza, o si mette a rischio compagni e missione. Quindi effettivamente… se un nemico ti corre incontro è più probabile che sia portato per le arti marziali, giusto? Mentre se rimane a distanza per le arti del ninjutsu?> aria pensierosa mentre dice l’ovvio. <Se maneggia armi, si destreggerà con quelle…> detta così in maniera teorica sembra semplice ma è sicura che ci sia molto altro. Fortuna che ci pensa Kaori ad addolcire il tutto, a darle quel respiro che non le permette di soffocare sotto tutte quelle cose da tenere a mente. Annuisce, conscia che il tempo è importante e sorride verso entrambi profondamente rilassata e grata per quel pranzo e quelle loro parole. <Capisco, era ovvio, certo!> si sente un po’ imbarazzata per aver detto qualcosa di ovvio, ma entrambi hanno ragione su quanto dicono e lei non può che imparare solamente! <Come te?> Afferra con entrambe le mani la ciotola e la solleva per poterne bere il brodo e portare sollievo alla povera gola bruciante. Annuncio ufficiale… ci mette un po’ per comprendere cosa voglia esattamente dire, e se ne rende ancor più conto quando le arriva quel messaggio segreto che ancora un po’ le fa andare di traverso il brodo. Se speravate in una buona faccia da poker, avete preso la ragazza sbagliata. Non dice nulla ma gli occhi si sgranano e le mani richiudono quel foglietto per infilarselo nella borsa, le gote diventano rosse e come ogni volta che è troppo emozionata, pigola. Il cuore che batte invaso da emozioni troppo forti e stupende che non la riguardano nemmeno, perché riguardano solo i due compagni di vita! Fa finta che sia tutta una reazione del sakè e imita qualche colpo di tosse. Le viene il dubbio però di aver compreso male quanto detto e richiesto, perché Kaori pensa a dire che loro due stanno insieme, semplicemente, mentre la 17enne forse è andata un po’ oltre pensando a una richiesta di matrimonio. Non c’è da biasimarla, tutte quelle rose non verrebbero mai richiesta solo per dire che due persone stanno insieme, nella sua testa tutti quei fiori vengono usati per una chiara e romantica proposta di matrimonio! Si sente ancora emozionata, ma inizia a dubitare di quello che ha capito sentendosi sciocca e addirittura un pochino delusa dalla probabile proposta mancata. <Io… ehm… vi ringrazio ancora molto per questo pranzo e per i vostri preziosi consigli!> la compagnia è senz’altro bella, ma forse è ora per lei che torni a casa e poi al negozio. Posa le bacchette sulla ciotola e ringrazia anche il cuoco ovviamente!

16:45 Azrael:
 La reazione all’idea che il Nara voglia regalare un centinai e più di rose alla Hyuga lascia Midori di stucco, quasi la fa affogare, il ché porta il Dainin ad una breve risatina, prima di riprendere in maniera assolutamente naturale il discorso, oltre che rispondere alle provocazioni evidentemente scherzose della sua compagna di vita. < Eh sì, purtroppo è così. Le ho chiaramente scritto una poesia d’amore su un tovagliolo, davanti a te, per conquistarla. > Scuote vistosamente il capo per intendere l’assurdità della cosa. < Ad ogi modo sì, c’è sicuramente tempo per imparare tutto… ma impararlo prima delle missioni migliora statisticamente le probabilità di successo del… > Un breve calcolo basato su non si sa esattamente cosa che lo porta ad alzare gli occhi al cielo per un attimo < novantanove percento, circa. Considerando sempre le condizioni ambientali e la fortuna o sfortuna, che non si può prevedere. > Termina, infine, andando a mettere mano alla tasca per tirarne un portafoglio con diverse centinaia di yen da consegnare direttamente ad Ichiraku per il conto totale dei commensali che ha mandato via, per quelli che ha fatto perdere al locale per la chiusura anticipata, per il pranzo dei tre e, ovviamente, un po’ di mancia da far tenere al personale. < Prima di pensare alla strada da intraprendere devi superare l’esame genin, magari mi premurerò personalmente di giudicare sia il tuo teorico che il tuo pratio per decidere se è il caso di farti diplomare, mh? > Strizza l’occhio alla povera deshi che ha attirato la sua attenzione, prima di alzarsi in piedi e tendere la mano a Kaori, per farla rialzare < Sai, Midori… > Le dice, senza però staccare mai lo sguardo nero pece dagli occhi perlacei della Hyuga < …quando conobbi Kaori eravamo proprio lì. > Solleva la mancina ad indicare due posti affiancati al bancone, seduti sui quali ha avuto inizio la storia dei due Consiglieri < Mi colpi per la naturalezza e l’ingenuità con cui viveva la vita, per il suo meraviglioso sorriso e per l’allegria contagiosa. Le donai addirittura il mio coprifronte prima dell’esame, le dissi che un giorno l’avrei vista bene scolpita sul Monte dei Volti. > Sorride teneramente nei riguardi della donna che ama, prima di concludere il discorso con un incoraggiamento ache nei confronti della Senjuu, così insicura e gioviale < Ho buone speranze per te, credo davvero che allievi come te potrebbero prendere il nostro posto un giorno senza sfigurare. > Tenterebbe ora di stringere la mano della Jonin per attendere che sia la stessa Midori a congedarsi per poi decidere cosa fare del resto della giornata, ma non prima di lanciare un’ultima bomba < Oh, dimenticavo… tieniti libera che in caso di matrimonio verrai invitata, giusto? > Ultima domanda rivolta a Kaori, accompagnata dal solito sorriso smagliante e sicuro, come se non avesse davvero fatto un riferimento concreto ad un matrimonio imminente. [ Chakra ON ]

17:13 Kaori:
 La Hyuga annuisce al ragionamento esposto dalla Senjuu in merito al modo di intuire che tipo di avversario si possa avere di fronte in base al modo in cui questi possa provare ad attaccare. < Esattamente. Tuttavia anche un taijutser potrebbe essere capace di combattere con le armi così come un ninjutser potrebbe essere dotato di resistenza fisica e forza muscolare non indifferente. Varia da caso a caso, diciamo. Ma in linea di massima il tuo ragionamento è valido. > le spiega con tono calmo finendo di bere il proprio saké per poi lasciar modo ad Azrael di dire la propria. Il pranzo è finito prima che la Consigliera se ne rendesse conto e il tempo di andare è ben presto arrivato. Midori avrà i suoi allenamenti e i suoi studi a cui dedicarsi, oltre che il negozio di fiori di cui ha parlato alla coppia, mentre i due hanno ancora le loro ricerche su cui lavorare. Mentre Azrael paga quanto dovuto -ed anche di più- ad Ichiraku, Midori inizia ad esibirsi in una serie di versetti inteneriti che sfociano in qualche colpo di tosse piuttosto strana. La Hyuga osserva la giovane con espressione confusa, un sorriso divertito sulle labbra, chiedendosi ora cosa Azrael possa averle mai scritto su quel tovagliolo. Alla sua battuta il Dainin risponde con altrettanta ironia portando la ragazza a ridere sinceramente e di cuore seppur a bassa voce. I tre si alzano dal loro tavolo -Kaori aiutandosi con il gentile aiuto del suo cavaliere- e la giovane ringrazia i Consiglieri per la giornata trascorsa assieme. Kaori le sorride tranquilla mentre Azrael, dal canto suo, rievoca il primo incontro dei due per incoraggiare la Senjuu ancora di più. La Hyuga la guarda con dolcezza, con uno sguardo che voglia quasi dirle "proprio come ti avevo detto", visto che entrambi -senza saperlo- le hanno praticamente rivolto lo stesso discorso. < Sono sicura che ci riserverai un sacco di sorprese. > aggiunge Kaori annuendo, stringendo quindi la mano del Nara in attesa di un congedo. Quando poi sente quell'ultimo dire da parte dell'uomo, un leggero rossore le tinge le gote, portandola solo alla fine a poggiare il capo contro la sua spalla abbracciando praticamente il suo arto superiore. < Scherzi? Lei si occuperà di tutte le decorazioni floreali! > ridacchia la Hyuga come se stesse pensando a qualcosa di impossibile e distante anni luce da lei. Ignora totalmente gli intenti sottintesi dell'uomo al suo fianco e si abbandona a quell'attimo di leggerezza prima di allontanarsi assieme a lui una volta che la giovane deshi li avesse salutati. [ Se End ]

10:15 Midori:
  [Chiosco (Interno)] Il novantanove per cento è una percentuale molto alta giusto? Ma certo che lo è, capra, e non fa altro che aumentare la sua ansia anche se di poco. Prima delle missioni però, non prima del termine delle sue lezioni e degli esami, eh già! C’è prima l’esame per il diploma da affrontare e non è una preoccupazione da poco. <L’esame genin… oddio.> è come se lo avesse elaborato solo ora, con quella frase scherzosa del ninja che pare quasi una minaccia, ma sa perfettamente che è stata detta per gioco. <S-spero di essere all’altezza della valutazione!> l’idea di avere qualsiasi ninja della loro fama a osservarla e valutarla le manda in pappa il cervello, come di consueto si immagina già sulla via del fallimento. Nonostante Kaori abbia tentato in tutti i modi di metterla a suo agio e rilassarla, ed entrambi abbiamo usato giuste parole per renderla consapevole in maniera oggettiva delle sue abilità. Entrambi hanno buona, ottime, speranze in lei… come i suoi genitori, il clan e Hashikuccio dall’alto, certo loro coronano qualcosa che sembra impossibile! Due grandi ninja che la spronano. Insieme all’ansia viene colta da un’improvvisa determinazione a non fallire, però. <Farò… farò del mio meglio per non deludere nessuno! Nemmeno me stessa!> stringe i pugni, ma il momento da eroina viene troncato da quelle due frasi sul matrimonio. Lei invitata! Lei che si occupa dei fiori! Il viso diventa un pomodoro e gli occhi brillano accompagnati da un sorriso emozionato. <Oh, si! Ci sarò, e sarà tutto perfetto, bellissimo, stupendo!> eccola che ricomincia a pigolare non riuscendo a trattenere a dovere le sue emozioni. Davvero un bel pasto, buono più altro, ma in bella compagnia. Ha mangiato, ha goduto dei sapori più buoni del ramen con la carne di manzo e il suo brodo che anche il maglione ha potuto degustare, e in più è stata in compagnia di due dei ninja più famosi e riconoscibili li al villaggio di Konoha, i quali le hanno dato consigli e spinte per il suo futuro. Cosa potrebbe desiderare più nella vita? Un Lucano! No, le è bastato il sakè, grazie. Scende dallo sgabello e compie un impacciato inchino verso i due compagni di vita. <Ancora grazie! Ma è meglio che vada ora.> un minimo di nervosismo per non sapere se sia il caso di andarsene così semplicemente, ma cosa vorrebbe fare? Nulla, sono persone normali e come tali dopo essersi salutati basta andarsene. Bene, è quello che fa, salutandoli un’altra volta ancora e si allontana di gran lena dal chiosco diretta a casa con un sorriso smagliante e felice sul viso. [END]

10:18 Azrael:
 La situazione è totalmente sotto controllo, non sta seriamente pensando di fare la famosa proposta alla Hyuga. Non ha appena chiesto un numero complessivo di rose probabilmente superiori a tutte quelle che crescono a Konoha, non ha appena scelto la prima invitata, non sta davvero pensando a chi scegliere come testimone. E invece il pensiero è molto più serio di quanto ci si possa aspettare. Sarà stato il ramen ad intontirlo così tanto. Ichiraku si gusta la scenetta da dietro al vetro della cucina a vista, mentre i cuochi si prendono la loro meritata pausa data la chiusura anticipata del locale per ordine del Dainin. Midori li saluta un po’ impacciata ed imbarazzata, forse non ha pensato che quella del Nara potesse essere un’effettiva minaccia, ma – Kaori lo sa bene – quando il Dainin dice di voler valutare personalmente un esame c’è da preoccuparsi certamente. Ad ogni modo, considerando che la conversazione si è del tutto esaurita, si limita a rivolgere un educato cenno del capo alla deshi, prima di ruotare il capo per posare un tenero bacio tra i capelli della compagna ed avviarsi a passo lento verso l’uscita. C’è una cosa che cattura la sua attenzione, pperò. Persone. Tante persone che li attendono fuori dal locale. Tengono nascoste rudimentali macchine fotografiche nei modi più assurdi possibili, sotto il cappello, nell’impermeabile color marroncino chiaro, in un passeggino che due reporter fingono di spingere avanti e indietro per le strade. < Oh, non ci voglio credere… > Mormora, unendo le mani al petto nel sigillo della scimmia prima di afferrare nuovamente la Hyuga e con l’altra mano raccogliere il pasto da portare a casa. Chakra in circolo, tsubo aperti per far sì che esso possa ricoprirlo come un caldo manto, assieme sia a ciò che porta in mano sia alla Jonin ben stretta al di lui braccio e, come di consueto, in un battito di ciglia sarebbero totalmente spariti, salvi da quell’asalto poco in incognito di un manipolo ben guarnito di giornalisti, per ritrovarsi a casa propria assieme alla donna che ama. [ end ]

Azrael, Kaori e Midori si danno appuntamento per mangiare assieme il ramen che si erano promessi.
La chiacchierata passa dalle vite personali dei tre alle loro aspirazioni ninja a brevi insegnamenti per la nuova leva e termina, alla fine, con un ordine di fiori per un gesto molto molto romantico... ♥