La principessa rapita
Quest
Missione di Livello B
Giocata del 30/10/2018 dalle 09:41 alle 13:03 nella chat "Campi d'Addestramento"
Prova una strana sensazione, Kaori, nel sapere cosa sta per accadere. Ha sognato quel laboratorio per anni, ha temuto di non riuscire ad uscirne mai davvero ed ora eccola lì, pronta a tornarci di sua sponte nel tentativo di cercare la bambina che solo pochissimi giorni prima aveva accolto nel suo cuore come una nuova figlia. Si sente tesa, nervosa, sebbene non sia propriamente preoccupata per sé e per la propria incolumità: Azrael è al suo fianco, l'accompagna in questa missione e sa che le loro forze -unite- sono pressocché inarrestabili. Tuttavia più si avvicina a quel luogo, più sente prepotente l'ansia stringerle la gola, mescolandosi al timore di non trovare Harumi, di essere tornata lì per niente. Il cuore batte forte nel petto, il sangue scorre rapido nelle vene e le fa pulsare dolorosamente le tempie mentre par quasi assordarla riempiendole le orecchie col suo sciabordio. Indossa il suo completo da kunoichi composto da un paio di pantaloni elasticizzati neri ed un corsetto rinforzato del medesimo colore che le protegge busto e schiena. Un coprispalle nero va a fasciarle le braccia mentre il coprifronte della Foglia è posto attorno al collo con la placca metallica a protezione della gola. I lunghi capelli viola sono legati in una morbida treccia che scende fra le scapole e gli stinchi sono protetti da degli schinieri che fanno il paio con i vambracci che ha ben assicurati agli arti superiori, dai gomiti ai polsi. Alla vita è presente una cintura di cuoio da cui pende -sulla zona lombare- una tasca porta oggetti contenente un set di fumogeni, tre tonici coagulanti speciali, tre tonici per il chakra speciali, dei fuda vuoti ed un pennello con dell'inchiostro. Sul petto, a contatto con la pelle e sotto i vestiti, sono invece stati assicurati tre fuuda: un fuuda potenziante speciale per il ninjutsu e due contenenti dei tronchetti di legno per poter utilizzare la tecnica della sostituzione del corpo. Si ritroverebbe, adesso, al fianco del Nara nei campi d'addestramento, lì dove un tempo è stata rapita e rinchiusa. Guiderebbe i passi del Dainin verso il punto ove ricordava di essere sbucata fuori dal terreno anni prima e quindi inspira a fondo stringendo i pugni lungo i fianchi. < E' più o meno da queste parti. > mormora guardandosi attorno, deglutendo. A quel punto piomba in un assordante silenzio per diversi secondi fissando con fare distante il terreno ai suoi piedi, attorno a sé, ricercando la forza di proseguire con quanto dev'essere fatto. Si aggrappa al ricordo della piccola Harumi e del suo sorriso nato con così tanta fatica e solo grazie a questo pensiero trova la concentrazione necessaria a proseguire. Andrebbe a comporre il sigillo della tigre all'altezza del petto e quindi andrebbe a concentrarsi sul chakra che scorre nel proprio corpo. Entrerebbe in comunione con tale energia percependone il flusso e divenendo parte integrante dello stesso. Lo guiderebbe attraverso i canali del proprio keirakukei per spingerlo con particolare forza all'altezza degli occhi. Lo raccoglierebbe in una modesta quantità per andare ad addensarlo nei bulbi nel tentativo quindi di andare a nutrire il gene Hyuga lì presente e risvegliarne l'antico e portentoso potere. Se vi fosse riuscita la sua vista dovrebbe ora divenire perfetta: capace di vedere fino a 1500 metri davanti a sé e 120 lateralmente per un raggio complessivo di 359°. Dovrebbe essere capace di vedere attraverso cose e persone, mura e pareti vedendo il chakra come fiammelle azzurre danzanti o un fiume in piena a seconda della sua concentrazione mentre ai lati degli occhi le vene dovrebbero gonfiarsi al punto da divenire evidenti sottopelle. Se vi fosse riuscita la ragazza cercherebbe l'ingresso sotterraneo per il laboratorio -un tempo schermato alla sua vista- e porterebbe il Nara esattamente sul punto d'ingresso. "E' qui sotto" gli direbbe nel caso dovesse effettivamente individuare il punto preciso, per poi sentire il cuore battere ancora più rapidamente nel petto e ritrovarsi a sentirsi impreparata a quanto starebbe per verificarsi. Eccola quindi che concentrandosi ancora sull'energia che le scorre in corpo, andrebbe a tentare di guidarla questa volta verso le leve inferiori al fine di farla scivolare lungo ginocchia, stinchi e caviglie per raggiungere i piedi. Qui vorrebbe sospingere il chakra oltre i punti di fuga presenti per andare a formare con questo una patina adesiva e aderente sotto le suole, una patina che abbia la perfetta forma dei propri piedi e che quindi dovrebbe garantirle un equilibrio perfetto e stabile in qualunque situazione e su qualunque superficie. [ Se chakra: 116/120 ] [ Tentativo Byakugan IV - 2/4 | Tentativo Rilascio del Chakra - 2/4 ] [ x3 tonici coagulanti speciali; x3 tonici recupero chakra speciali | x1 set di fumogeni (5) | x1 pennello e inchiostro; x10 fuuda vuoti| x1 sigillo potenziante speciale (ninjutsu); x2 fuuda con tronchetto | schinieri e vambracci ] [ Sigillo Empatia e Hiraishin legati ad Azrael ] La situazione non è delle migliori. La madre di kaori si è alleata col nemico e ha rapito Harumi per portarla a quel pazzo che sta portando avanti un culto che, fin dal pricipio, il Nara pensa non aver senso. L’unica logica pista che hanno è quella dei campi d’addestramento: vecchio laboratorio di Cappuccio Rosso, dismesso e distrutto nel periodo in cui egli metteva a ferro e fuoco gli Hyuga, abbastanza vicino da non essere raggiunto con grandi spostamenti ed abbastanza vecchio da passare inosservato agli occhi e alle orecchie di Konoha, che non avrebbe pensato – perlomeno come prima ipotesi – di andare a scavare in un luogo diroccato e distrutto, preferendo allontanarsi per vagliare altre piste. Non è venuto armato di tutto punto come al solito, ma – anzi – porta con sé unicamente le due fide katane poste sui fianchi ed il proprio chakra attivo ed impastato. Indosso porta una camicia nera, come suo solito, olre che un paio di pantaloni di tela del medesimo colore. I piedi alloggiano, come sempre nelle scarpe in cuoio scuro dal basso tacco, decisamente non adatte ad una missione, ma che contraddistinguono la sua figura da innumerevoli anni. Accanto a sé, elemento più fondamentale, v’è Kaori, la capoclan e consigliera del villaggio della foglia, oltre che la donna che sosterrebbe ed aiuterebbe anche a costo della propria vita. Lo informa della locazione precisa di quel che sarebbero venuti a cercare, accompagnando il tutto con l’attivazione del suo particolare doujutsu, perfetto per situazioni come questa. Inspira ed espira profondamente, cercando di scacciare i pensieri che legano la sua donna e questo luogo, per favorire un clima di concentrazione. Non le risponde verbalmente, ma un semplice cenno di assenso testimonia la sua coprensione di quanto gli ha appena riferito. Anche lui sceglie di prepararsi, dovendo scendere in un sotterraneo, nella maniera più ovvia ed efficace possibile. Dal centro del plesso solare fue flussi di chakra si diramerebbero per superare la linea del bacino e divergere nelle due cosce, oltrepassando quadricipiti e polpacci sino a giungere ai piedi. Gli tsubo corrispondenti a quella parte del corpo verrebbero aperti lasciando fluire la cerulea energia al di fuori, coprendo con due patine uniformi le piante dei piedi. Tali membrane verrebbero controllate al fine di modificare le loro capacità, rendendole viscose ed adesive, adatte per percorrere qualsivoglia terreno, sia liquido che solido, in qualunque angolazione. Attenderebbe dunque delle risposte dalla Hyuga essendo lui lì unicamente per far quello che gli riesce meglio: distruggere ed uccidere. [ Chakra ON | Rilascio del chakra finale | Equip: 2 katane (una per fianco) – Sigillo empatia (Kaori) attivo ]I campi di Addestramento, luogo di innegabile fascino, non per come esteticamente si possa presentare, ma per cosa rappresentato: luogo in cui i più grandi ninja del villaggio, dall'alba dei tempi, hanno affinato le loro capacità, hanno formato il proprio carattere e hanno sbagliato da deshi per divenire dainin, sannin o kage futuri. Il cielo, per quanto macchiato da piccole ma minacciose nubi, andrebbe a rendere il tutto più poetico, più solenne, ma, a causa del motivo per cui i due consiglieri si trovano in tal luogo, il luogo diviene solo indegno santuario di ansie, preoccupazioni e rappresentazione teatrale di antichi dolori e traumi. La coppia Nara-Hyuuga lì presente andrebbe a prepararsi per entrare in un luogo dove, probabilmente, la giovane Kaori non sarebbe più voluta entrare nella sua intera vita. Grazie al suo doujutsu, arte oculare dovuta al suo antico e nobile retaggio, la Consigliera riesce a trovare l'ingresso al laboratorio ove ella stessa fu prigioniera e cavia. Questo ingresso è composto da una botola in legno, ben decorata in modo da non esser evidente a tutti, con terriccio e pietre, sotto il quale, ad una decina di metri andrebbero a svilupparsi, lungo un unico corridoio, diverse sale, nelle quali la giovane Hyuuga potrà notare la presenza di quindici individui dalla maschera a mezzaluna e, nell'ultima sala, vi sarebbe la piccola Harumi, i cui polsi sono prigionieri di manette anti-chakra, ma sembrerebbe star bene, in quanto cosciente e viva, a differenza dei cinque cadaveri che su quel pavimento sono riversi. [Turni: Kaori - Azrael][NO TEMPO][Dimensioni: botola - pavimento 10metri|corridoio lungo 4 metri fino alla prima sala larga 6 metri e profonda 10 - corridoio 5 metri - seconda sala (stesse dimensioni) - corridoio 10 metri - terza sala (stesse dimensioni) - corridoio 3 metri - prigione di Harumi 4 metri per lato][OFF:per qualsiasi cosa contattatemi]
Osserva ogni cosa grazie al proprio doujutsu rimanendo per diversi istanti immobile, al di sopra della botola ai suoi piedi, a puntare con lo sguardo il terreno. Esternamente potrebbe quasi apparir bizzarra, ma in realtà sta analizzando e studiando la situazione. Quando si rende conto dell'effettiva presenza di Harumi sente al tempo stesso un brivido di gioia e un tuffo al cuore. Deglutisce nervosamente stringendo i pugni lungo i fianchi e quindi comunica mentalmente ogni informazione di rilevante importanza al suo compagno, unica nota positiva in una situazione altresì da incubo per lei. "Un unico corridoio, tre stanze a frammezzarlo piene di adepti -sono quindici in tutto-, in fondo c'è la cella di Harumi." rivela con tono pratico e conciso riassumendo quanto ha appena visto così da dare una vaga idea anche al Nara di quanto sta per affrontare. Non menziona i cadaveri che adornano la camera della bambina, il solo pensiero è sufficiente a farle salire il sangue al cervello. Non che Harumi -per quel che le ha detto- dovrebbe essere spaventata dalla presenza di qualche cadavere, ma comunque una bambina non dovrebbe avere dei morti nella sua stanza. Il solo pensiero è oltremodo raccapricciante. "Lei sembra star bene, è ammanettata però. Le presenze che vedo hanno pochissimo chakra. Chi ne ha di più ne ha più o meno quanto ne avevo io ai tempi della mia nomina a chuunin." spiega poi sentendosi improvvisamente nauseata da quella consapevolezza. Quelli che hanno contro non sono che-- formiche. Non che la quantità di chakra sia necessariamente sinonimo di forza o debolezza, ma dubito che esseri con così poca forza vitale possano essere capaci di tecniche particolarmente distruttive e quella consapevolezza la fa quasi sentire colpevole della probabile fine che potrebbero fare trovandoseli contro. Tuttavia, al tempo stesso, sa che non c'è Kami in cielo o sulla Terra che potrebbe impedirle di farsi strada fino a quella cella in fondo alla struttura per riabbracciare e liberare la piccola Harumi. A quel punto, Kaori, decide di non temporeggiare oltre. Riempiendo i polmoni d'aria va a chinarsi per aprire la botola e quindi a rialzarsi per guardare con nuova determinazione il passaggio apertosi ai suoi piedi. Stringendo le labbra va richiamando dentro di sé il chakra medico che negli anni ha imparato a padroneggiare andando ad estrapolare dal normale flusso della sua energia cerulea la sola parte fisica. L'andrebbe a convogliare lungo il braccio destro superando la spalla, il gomito ed il polso per andare a portarla alla mano, in particolar modo alle dita. Qui andrebbe a far uscire l'energia verdastra per modellarla di modo tale da formare una lama sottile e molto appuntita che richiami la forma dello strumento medico dal quale prende il nome: bisturi. Attenta a non avvicinare tale mano ad Azrael, Kaori ruota verso lui lo sguardo e ricerca nei suoi occhi la forza per andare avanti. "Andiamo." direbbe solo dopo qualche istante per poi espirare e quindi incamminarsi verso l'apertura nel terreno al fine di raggiungere la base della discesa e quindi avviarsi verso la porta, tenendosi a circa un metro alle spalle del Nara. [ Chakra: 97/120 ] [ Bisturi di Chakra A - 2/4 | Movimento - 1/4 ] [ Byakugan IV | Rilascio del Chakra ] [ x3 tonici coagulanti speciali; x3 tonici recupero chakra speciali | x1 set di fumogeni (5) | x1 pennello e inchiostro; x10 fuuda vuoti | x1 sigillo potenziante speciale (ninjutsu); x2 fuuda con tronchetto | schinieri e vambracci ] [ Sigillo Empatia e Hiraishin legati ad Azrael ] Un certo senso di rilassamento pervade le membra del Dainin. Non deve fare assolutamente nulla. Tutto ciò che è chiamato a fare è attendere direttive sui bersagli da eliminare ed eliminarli. C’è un certo senso di familiarità e di assoluta serenità in questa consapevolezza che quasi lo porta a dimenticare tutto quel che c’è dietro la loro sortita in questo posto. < Almeno sappiamo di non essere venuti qui a vuoto. > Le mormorerebbe, apprendendo tutte le indicazioni su quel che v’è al di sotto della botola. < Quando avremo finito dovremmo far murare questo posto, in modo che non vi sia più punto di accesso in alcun modo. > Concluderebbe, lanciando un’occhiata alla figura della sua donna che attiva una tecnica che non le ha visto utilizzare spesso. Le sopracciglia si corrugano e le labbra si dischiudono in un’espressione fintamente preoccupata < Ouch… qualcuno ha voglia di uccidere più di me, ah? > Tenterebbe di smorzare la tensione, osservando poi come la donna va posizionandosi dietro di lui che si abbasserebbe per aprire la botola – anche forzandola qualora essa sia sigillata in qualche modo – per voltare il capo in direzione della Jonin ed esibirsi in un galante < Prego, madame. > accompagnato da un radioso sorriso, prima che anch’egli inizi la discesa in quel sotterraneo. Essendo il luogo interrato non trova particolare utilità in molti dei suoi devastanti jutsu ad area e, non avendo la possibilità di controllare la terra, forse è proprio l’arte del ninjutsu a non essere particolarmente funzionale per questa missione. La mancina andrebbe al fianco destro, stringendo le falangi affusolate attorno l’elsa della ktana corrispondente e così farebbe la gemella col fianco opposto. In un singolo sibilo farebbe scivolare entrambe le lame fuori dai loro foderi col filo rivolto verso terra e le punte in direzione della loro avanzata. < Fermami, se sotto una delle maschere dovessi vedere tua madre. > Le direbbe, incurante di essere o meno scoperto, dato il ruolo di giustiziere che ha intenzione di ricoprire in questo posto. Continuerebbe ad avanzare in passo lento, cadenzato, senza tentare in alcun modo di ascondere od occultare la propria presenza, bramando l’odore del sangue e che esso si riversi sulle pareti del laboratorio, sino a lasciare coloro che sono nel giusto come unici superstiti di quella missione improvvisata. Per tale motivo proseguirebbe in avanti nel corridoio, tentando di giungere sin dove riesce senza incontrare forme di vita. [ Chakra ON | Rilascio del chakra attivo | Equip come sopra | ?/4 Movimento fino a dove non ci sono nemici ]Il momento è giunto, la botola viene aperta ed i due Consiglieri, dopo aver estratto le loro armi, fisiche o magiche che siano, entrano in quell'antro dove solo la luce delle torce andrebbe ad aiutare la loro visuale, o almeno quella del Nara. Per i due quel baratro non è altro che un gradino e dinanzi a loro andrebbero trovandosi il corridoio, in poco tempo superato, e la porta della prima sala, aperta e dalla quale andrebbe a provenire più luce, da una fonte elettrica e, data la cromatura di tale luce, associabile a dei neon. La sala è occupata da cinque individui, vestiti con una toga nera e adornati in viso da quella famigerata maschera di gesso a mezzaluna, che andrebbe ad occultare solo metà del loro viso. Tre sembrano giovani, tutti maschi, un altra figura andrebbe a dimostrar una trentina d'anni ed ,infine, l'unica donna del gruppo dimostrerebbe una sessantina d'anni, ricurva sulla schiena ma, palese soprattutto a Kaori, dotata di un doujutsu, per la precisione lo Sharingan. Non dimostrano avere molto chakra, se non l'anziana, che comunque non andrebbe ad averne più di un comune chuunin. In ordine: i tre giovani sarebbero vicini, sulla sinistra, nell'atto di posare tutta la documentazione presente in uno scaffale all'interno di una scatola di cartone, l'uomo sarebbe posto alla soglia a voi di fronte e la donna sarebbe posta sulla destra della stanza, nell'atto di bruciare l'ultimo fascicolo medico di chissà cosa. Il vostro ingresso non sarebbe immediatamente percepito, se non, dopo un paio di secondi, dalla donna stessa che, senza urlare, andrebbe verbiando...<intrusi>. Da lì il caos andrebbe a nascere, caos tramutatosi, una volta visto il consigliere, in odio profondo. I tre ragazzi, quasi contemporaneamente, andrebbero a comporre dei sigilli, gli uni diversi dagli altri: riconoscerete i sigilli delle armi di vuoto, dei colibri e del disco roccioso, quest'ultimo il consigliere andrà a riconoscerlo solo se visto in precedenza, mentre la consigliera potrà semplicemente associare sigilli all'alterazione elementale delle suddette tecniche, per quanto riguarda l'uomo, questi si posizionerebbe avanti la porta per difenderla, così da fermare il vostro passaggio e, la donna andrebbe a girarsi verso di voi non facendo nulla se non dei sigilli del drago, serpente, tigre e cavallo, mantenendo quest'ultimo fino alla fine degli attacchi precedenti, per poi rilasciare dopo aver portato la mano destra ad anello avanti la bocca, due sfere di fuoco che andrebbero scagliate in direzione del Nara. [Turni: Kaori - Azrael][NO TEMPO][difesa: tre attacchi 2/4 - Palle di fuoco giungeranno alla fine del 3/4][distanze: tre giovani 7 metri sulla sinistra - uomo 10 metri avanti a voi - donna 9 metri sulla destra.]
Annuisce al dire di Azrael affidandosi allo stesso minimo sollievo che alberga in lui. Per lo meno avevano ragione a pensare che Harumi fosse lì. < Sì. Me ne occuperò personalmente. > concorda poi in merito al piano del Nara di rendere definitivamente inaccessibile quel posto così che mai più sarebbe stato utilizzato in futuro per piani folli e perversi di questo tipo. Il ragazzo è concentrato, attento, ma allo stesso tempo cerca di rendere l'atmosfera più leggera per la ragazza stemperando la tensione con qualche battuta ed un pizzico di galanteria. Kaori apprezza sinceramente i tentativi del Dainin di darle conforto, soprattutto è grata della sua presenza al proprio fianco e gli mostra un sorriso non propriamente luminoso ma carico di gratitudine. I due camminano in silenzio per il corridoio sotterraneo fino a quando non raggiungono la prima sala ove cinque adepti sembrano intenti ad occuparsi di documenti e fascicoli. Kaori assottiglia lo sguardo concentrando in particolar modo la sua attenzione sulla donna che -come lei- è detentrice di un particolare tipo di doujutsu a giudicare dalla concentrazione di chakra al livello degli occhi. Inoltre la presenza di quelle tre piccole tomoe da cui l'energia fuoriesce identifica all'istante la natura di quelle iridi come Sharingan. La Hyuga stringe le labbra. "Una Uchiha." dice al Dainin tenendo lo sguardo fisso su di lei. "E' quella con più chakra." aggiunge prima di notare come lo sguardo dei vari presenti vada a fissarsi non tanto su di lei quanto più sullo stesso Azrael. Uno sguardo carico di urgenza e di qualcosa simile al risentimento o la rabbia, che porta la ragazza a digrignare i denti con forza. < Avete sbagliato obiettivo. Mi dispiace. > Un sussurro gelido, tagliente, senza quasi alcun tipo di inflessione particolare della voce. Kaori agisce prima ancora di rendersene conto: riconosce i sigilli che la donna sta compiendo e sa cosa sta per verificarsi. "Vado da lei." pensa solamente così da coordinare le proprie azioni a quelle dell'altro, dandogli la sicurezza -o presunta tale- di potersi occupare dei restanti presenti senza il timore di doversi difendere dall'attacco dell'anziana. Kaori andrebbe a salire sulla parete alla propria destra grazie all'ausilio del rilascio del chakra precedentemente attivato e percorrerebbe i nove metri che la distanziano dall'anziana al massimo della sua rapidità. Porterebbe i piedi a poggiarsi sulla parete, orizzontalmente, andando quindi a flettersi appena sulle ginocchia per darsi maggior slancio e quindi ad alternare il moto delle leve inferiori sulla parete aggirando la donna ed il tavolo da lavoro ove era china per poi farsi vicina a lei (che sia rimanendo sulla parete nel caso in cui la donna fosse vicina a questa) o scendendo sul pavimento per continuare la sua corsa sul pavimento. Quale che sia la posizione dell'anziana, l'avvicinerebbe per poi caricare semplicemente un fendente col proprio braccio destro piegato a 45° con il gomito a puntare dietro di sé e l'avambraccio perfettamente orizzontale perpendicolare al busto. Il palmo sarebbe tenuto rivolto all'insù, il pollice piegato verso l'interno e le dita ben tese in avanti, attaccate le une alle altre per i lati, con la lama di chakra a puntare minacciosamente verso il ventre della donna. A questo punto, caricato il braccio all'indietro, Kaori andrebbe semplicemente a distendere, con tutta la rapidità di cui è capace, l'arto superiore destro in avanti così da far incontrare alla lama verdastra del suo bisturi la carne teoricamente morbida e sensibile della donna che dovrebbe semplicemente aprirsi e squarciarsi alla semplice pressione del chakra affilato contro il suo addome. Mirerebbe attentamente ad un punto vitale affidandosi alle sue conoscenze mediche, così da non farla soffrire e da garantirle una morte rapida e quanto più clemente. [ Chakra: 92.5/120 ] [ Movimento 1/4 - Fendente con bisturi 2/4 ] [ Agilità: 125 | Ninjutsu: 150 | Competenze curative B ] [ Byakugan IV | Rilascio del Chakra | Bisturi di Chakra ] [ x3 tonici coagulanti speciali; x3 tonici recupero chakra speciali | x1 set di fumogeni (5) | x1 pennello e inchiostro; x10 fuuda vuoti | x1 sigillo potenziante speciale (ninjutsu); x2 fuuda con tronchetto | schinieri e vambracci ] [ Sigillo Empatia e Hiraishin legati ad Azrael ] L’apertura della botola avviene in maniera tranquilla, la discesa avviene in maniera tranquilla, persino l’avanzata nel corridoio avviene in maniera tranquilla, ma come la figura del Nara si affaccia oltre la prima porta < Oh cazzo. > Una volgarità che suona male da una personalità elegante e da sempre legata alla buona educazione quale è il Nara, ma chi lo conosce bene sa che l’adrenalità è una delle sue peggiori dipendenze e che, quindi, quando si ritrova in situazioni di questo genere, è facile che perda il controllo del filtro che solitamente pone tra mente e linguaggio. Attenderebbe qualche istante, come se volesse notare qualcosa in particolare, facendo attenzione a non ostacolare qualsivoglia movimento della propria compagna, lasciandola una porzione di porta da cui entrare e compiere qualunque spostamento ella voglia compiere. Attende, inoltre, per perdersi nel ricordo di altre figure che ha notato con quella maschera, con quegli atteggiamenti metodici e che quasi i distinguono dagli esseri umani, rendendo gli adepti quasi delle macchine da combattimento al servizio di una mente più grande. L’attesa, tuttavia, non porta a nulla se non alla composizione di alcuni sigilli da parte dei tre ragazzi intenti a mettere gli ultimi fascicoli nei propri scatoloni. “Stanno mettendo tutto in ordine. Volevano lasciare il posto per andare altrove.” Pensa, semplicemente, il Nara volendo rendere la Jonin partecipe delle proprie elucubrazioni. Tali pensieri, però, lasciano il tempo agli adepti di attaccarlo con tre tecniche differenti, che conosce piuttosto bene. Armi di vuoto, colibrì e qualcosa che non comprende nell’immediato, ma che – per esclusione – può assimilare ad una tecnica di tipo doton. Quali che siano le tecniche non gli importa particolarmente, i pensieri della ragazza lo informano dei di lei piani e lui, nella piena e forte volontà di supportarla, non può che essere in pieno accordo. Resta immobile, in un primo momento, per continuare a dare un bersaglio fisso a tutti i presenti, permettendole di agire indisturbata. Avvenuto ciò, però. Anch’egli avvertirebbe il bisogno di far qualcosa. Fletterebbe le gambe in maniera tale che possano dargli la spinta in avanti, per la precisione verso i tre giovani che lo stanno bersagliando coi loro ninjutsu, totalmente incurante dell’effetto che essi potrebbero avere su di lui, scatterebbe in quella direzione dandosi lo slancio con la gamba sinistra e procedendo con la prima falcata. In rapida successione le gambe tenterebbero di ricoprire la distanza che li separa, portando gli avambracci dianzi al volto, incrociandoli a formare una X sia con le lame delle due spade che regge saldamente, sia con le braccia stesse. Non ha bene idea di dove hanno intenzione di colpirlo, ma di certo il volto è la parte che più gli preme proteggere. Durante lo scatto il busto sarebbe leggermente chino in avanti, dando al proprio scatto la forza necessaria per infrangere eventuali barriere o ostacoli, fino a giungere – se tutto fosse avvenuto con successo – dinanzi ai tre, per la precisione rivolto faccia a faccia con colui che occupa la posizione centrale. A questo punto abbasserebbe le braccia, scostandole dal proprio viso, rivelando la consueta gelida freddezza che tiene sempre nel momento di attaccare. Il braccio destro verrebbe tenuto lungo il corpo, co gomito leggermente flesso per permettersi di utilizzare con efficacia la spada in qualunque momento successivo all’attacco che vorrebbe portare, mentre il braccio sinistro oscillerebbe verso l’esterno, aprendosi quasi del tutto per poi richiudersi in un fendente a mezzaluna che sarebbe idirizzato all’altezza delle gole dei tre adepti. Non sono particolarmente distanti gli uni dagli altri e l’apertura del proprio braccio, assieme alla lunghezza dell’arma che impugna dovrebbe dargli una portata di circa due metri, che dovrebbe essere sufficienti a colpirli tutti. Imprimerebbe tutta la forza di cui dispone in quel singolo colpo, rivolgendo il filo della lama alla zona più sensibile del corpo umano o – per eventuali differenze di altezza – al viso o al petto, mantenendo il fendente in una linea perfettamente dritta. Una breve rotazione del busto accompagnerebbe il tutto ed il polso verrebbe tenuto rigido per evitare sbavature nella traiettoria del colpo dovute all’impatto con i tre bersagli. Dopodiché, se tutto fosse andato come previsto, si limiterebbe a ritrarre la spada in una posizione del tutto simile alla gemella, voltando il capo in direzione dell’uomo che blocca il loro passaggio alla stanza successiva, rivolgendogli un’unica, secca e minacciosa parola < Vattene. > [ Chakra ON | Rilascio del chakra finale | ¼ attesa – ¼ scatto di 7 metri – 2/4 fendente | Equip invariato ]Freeze
Giocata del 30/10/2018 dalle 16:09 alle 17:27 nella chat "Campi d'Addestramento"
[Kaori]La consigliera, notando i sigilli, forse riconosciuti grazie alla vecchia conoscenza di qualche Uchiha, andrebbe a scagliarsi verso la veneranda Otoana, effettuando una corsa aggraziata lungo la parete dove la stessa donna era posta. La tecnica della stessa sarebbe stata fastidiosa da evitare per il suo amato, soprattutto a causa dello spazio così angusto. Movimenti rapidi ed esecuzione chirurgica porterebbero, infine, la Hyuuga a colpire un punto vitale, colpito il quale, la donna andrebbe ad accasciarsi al suolo, spegnendosi come un automa. Non è stato un combattimento difficoltoso, ma comunque l'omicidio di una anziana signora ha provocato nella Hyuuga il desiderio di terminarla nel modo più indolore e rapido possibile.
[Azrael]Per quanto riguarda il Nara, questi andrebbe ad permettere, inizialmente, i movimenti della sua compagna di vita, lanciandosi, solo in un secondo momento, all'attacco verso i tre giovani. Le spade verrebbero portate a 'X', a causa della stessa posizione replicata dagli avambracci dinanzi il suo viso. Le tecniche andrebbero a colpire, senza ostacoli, il corpo robusto del dainin, ritrovandosi ferito, per quanto superficialmente [-8 PV]. L'attacco pensato dai tre era il più potente a cui potevano ricorrere, ma erano preparati al fatto che le loro tecniche genin non avrebbero potuto far molto contro il Nara, Nara il quale, giunto alla sua destinazione, ovvero di fronte il giovane centrale, andrebbe a rompere la guardia, per poi, con un fendente portato orizzontalmente con la mano sinistra, andrebbe a tagliere loro la gola, per quanto in punti diversi a causa delle diverse altezze. Basta un solo minuti con la presenza dei due consiglieri che il campo di battaglia diventa il laboratorio di un macellaio, sporco di sangue e budella varie. Alla minaccia del nostro, calmissimo, Dainin, l'ultimo uomo presente andrebbe ad ascoltare il suo consiglio, ma non nel modo in cui il dainin si aspetterebbe: infatti la sua corsa sarebbe rivolta verso la stanza successiva, andando ad emettere un fischio molto fastidioso, come dei pezzi di metalli che stridono tra loro. Chiaro allarme a tutti i presenti, ma la cui presenza non sembra provocar suoni. Solo la nostra consigliera potrà notare come tutti i dieci membri del culto, ancora non incontrati, si siano riuniti ella stanza successiva, immobili, braccia lungo i fianchi e con lo sguardo posto alla porta della loro sala, aperta e pronti a dare il benvenuto agli intrusi.[Turni: Kaori - Azrael][NO TEMPO][distanze: Kaori-porta 4metri|Azrael-porta 3metri - Stessa distanza dall'uomo vicino la porta-in allontanamento| corridoio lungo 5 metri ]
La donna non fa in tempo a liberare il jutsu che stava caricando che la lama della Hyuga le strappa via la vita. Il suo corpo s'accascia al suolo spargendo sul pavimento sangue cremisi in una pozza scura e brillante dalla quale Kaori s'allontana per osservare il resto della scena. Azrael incassa gli attacchi in arrivo da parte dei tre giovani e con un solo fendente va privandoli della testa senza la minima esitazione portando la ragazza a distogliere lo sguardo. “Sbruffone” penserebbe, però, con una sfumatura ironica nel tono dei propri pensieri, volgendo conseguentemente tutta la propria attenzione all'ultimo cultista rimasto. Questi ascolta il consiglio di Azrael ma nel farlo tenta di allertare il resto della struttura. Kaori osserva il modo in cui la stanza si riempie della gente rimasta a difesa della prigione di Harumi. Inarca un sopracciglio notando la bizzarra linea formata dai presenti. < Dieci. Tutti immobili con le braccia a pendere lungo il corpo, osservano verso di noi. > spiega al Nara mentre va a spezzare la concentrazione che mantiene attivo il bisturi di chakra. In un combattimento di una simile portata un'arma da corpo a corpo sarà ben poco utile a paragone con uno dei suoi numerosi ninjutsu. < Che dici? Andiamo? > domanderebbe, quindi, alla volta di Azrael facendo cenno verso il corridoio, prima di fare quanto probabilmente l'altro accetterà di eseguire. Prenderebbe a correre lungo il corridoio tenendo il busto basso, le braccia semi tese all'indietro con fare morbido ma non molleggiante, lo sguardo socchiuso a concentrarsi sulle figure presenti nella sala alla ricerca dei possibili familiari lineamenti di sua madre. Il cuore le batte furiosamente in petto, la paura di vederla fra quelle figure la terrorizza e l'orrore di quella possibilità si confonde con l'adrenalina che le pompa nelle vene. Le leve inferiori s'alternano di movimento coi piedi che avanzano lungo la via mentre le mani andrebbero ad unirsi al petto a comporre i sigilli del bue e del drago. Si concentrerebbe sul chakra che le scorre in corpo per andare a focalizzarsi sull'alterazione elementale della terra e tentare di sospingere tale energia così modificata verso i punti di fuga disposti per tutta la sua figura. Andrebbe a spingerlo fuori dai vari tsubo per plasmare attorno a sé una patina di chakra e terra con le sue fattezze, perfettamente modellato così da adattarsi alle curve del seno, delle cosce, delle spalle, nonché sulla forma delle braccia, delle gambe, del viso. Uno strato di chakra protettivo altamente resistente che, tuttavia, risulterebbe poco evidente ad occhio nudo. Una protezione atta a respingere, eventualmente, qualsiasi tipo di offensiva quei dieci figuri lì davanti possano voler attuare nel disperato tentativo di fermarli. [ Chakra: 79/120 ] [ Movimento ¼ – Armatura di terra 2/4 (Turni: 10, resistenza: 27) ] [ Byakugan IV | Rilascio del Chakra | Bisturi di Chakra ] [ x3 tonici coagulanti speciali; x3 tonici recupero chakra speciali | x1 set di fumogeni (5) | x1 pennello e inchiostro; x10 fuuda vuoti | x1 sigillo potenziante speciale (ninjutsu); x2 fuuda con tronchetto | schinieri e vambracci ] [ Sigillo Empatia e Hiraishin legati ad Azrael ] Le gole degli adepti che aveva preso di mira, come previsto, sono state mozzate. Vite recise che fluiscono via dalle ferite inferte dal Dainin, lasciando null’altro che una pozza vermiglia che decorera il pavimento asettico di quel vecchio laboratorio, finché il contatto con l’aria non lo rapprenderà. Dovrebbe provar pena, forse, per quelli che erano null’altro che dei ragazzini, ma non prova assolutamente nulla. Quel che sente è astio, astio puro nei riguardi di quelle persone che hanno deciso di indossare la maschera. Ai tempi di Kuricha gli adepti erano quasi costretti a seguirla, ma coloro i quali seguono Frollo non sembrano forzati. Sembrano volenterosi, sicuramente plagiati mentalmente, ma di loro sponte da principio. E questo è un male. Questa è come una malattia da debellare. Questi sono i pensieri che ripete più e più volte nella propria mente, per evitare di provare anche solo un istante di incertezza. L’uomo che ha minacciato fugge dalla direzione sbagliata, avvisando tutti gli altri della loro presenza. Senza far troppo caso a quanto la ragazza accanto a sé ha fatto o ha intenzione di fare, le mani si incrocerebbero al ventre per rinfoderare le spade e scattare fuori dalla porta, seguendo la direzione di fuga dell’uomo. Dovrebbe essere in grado di raggiungerlo in qualche istante, spera, prima che egli possa raggiungere la stanza successiva. Vorrebbe arrivargli alle spalle, alternando rapide falcate compiute con il busto leggermente chino in avanti. Ragggiunta la schiena dell’uomo solleverebbe entrambe le braccia per porre i palmi contro le di lui tempie. Tenterebbe di far forza per fermare la sua corsa e, infine, tenterebbe di torcere l’asse del suo collo in maniera innaturale, per spezzarglielo di netto, confidando sulla sua enorme forza fisica. Compiuto questo efferato omicidio, qualora la cosa gli fosse stata possibile, si volterebbe indietro, dando solo ora una risposta verbale e mentale alla donna. “Lo so.” Avanzerebbe di un passo, accorgendosi solo ora delle piccole ferite che, sommate, non lo impensieriscono più di tanto, ma che comunque lo portano ad assicurarsi che ogni parte del proprio corpo sia al proprio posto. Dopodiché un cenno del capo ed un secco < Andiamo. > accompagnerebbero la sua camminata verso la stanza, spavaldo ed arrogante, ignorando del tutto qualunque cosa stia per pararsi dinnanzi al duo di consiglieri. [ Chakra ON | Rilascio del chakra | ¼ corsa verso il fuggitivo – 2/4 spezzacollo – ¼ camminata verso e dentro la stanza | Equip invariato ]Freeze
Giocata del 31/10/2018 dalle 10:11 alle 12:59 nella chat "Campi d'Addestramento"
La stanza, lentamente, si riempie di sangue, sgorgato dalle tre giugulari dei giovani e dalle intere viscere dell'anziana, perforate e danneggiate fatalmente in diversi punti di vari organi interni, ma la scena dell'orrore non finirebbe qui: dopo quell'allarme, annunciato tramite quello strano e metallico fischio, anche l'ultimo uomo, inizialmente presente nella prima sala, verrebbe ucciso dal Dainin, tramite una torsione delle vertebre cervicali, con conseguente distacco tra cervelletto e apparati adiacenti, ma non era lui colui che avrebbe dovuto preoccupare i due consiglieri. Questi comincerebbero ad avanzare, a passo svelto, verso la seconda sala, dove sanno esservi la fila di cultisti, pronti ad accogliere i due Konohani, mentre Azrael andrebbe ad avere le mani libere, avendo rinfoderato le armi prima del suo più recente omicidio e Kaori andrebbe a sfruttare, correttamente, l'energia di elemento Doton, andando a richiamare la tecnica difensiva dell'armatura di terra. La dottoressa, in più, potrà trovare un minimo di pace ulteriore, riuscendo, ora che li studierebbe meglio, la assenza della sua genetrice tra la schiera di nemici. Entrambi i consiglieri andrebbero a giungere verso la seconda sala, ma non avrebbero loro la prima mossa. Dieci sono gli avversari, tutti in fila, l'uno al fianco dell'altro e rispettivamente andrebbero a svolgere una semplice tattica: i primi tre e gli ultimi tre della fila andrebbero, rapidamente, a svolgere i sigilli della lepre, cavallo, cinghiale e serpente, richiamando energia elementale del Fuuton, mentre i quattro cultisti posti al centro della fila andrebbero a svolgere altri sigilli...drago, serpente, tigre ed, infine, scimmia. Sapete perfettamente che le tecniche richiamate sono quelle dell'onda d'urto(attacco sonoro), per un totale di sei attacchi fuuton, e quatto palle di fuoco. La tattica sarebbe molto pericolosa, molto aggressiva, ma lenta in confronto alle capacità dei due consiglieri, i quali, però, dovranno trovare una soluzione adeguata al pericolo imminente, in quanto la combinazione di elementi affini di tal numero potrebbe esser fatale anche per loro. [Turni: Kaori - Azrael][NO TEMPO][Difesa: 2/4 per entrambi][Dimensioni sala: 6x10 metri - Distanza Kaori/Azrael - 10 cultisti: 9 metri]
Anche il fuggitivo perisce sotto l'elegante furia di Azrael ma non prima di aver allertato il resto dei presenti. Tutti si preparano a quella che dovrebbe essere un'offensiva finale e anche piuttosto ben congeniata che porta Kaori a cercare con ancora più fretta i lineamenti di sua madre fra loro. Per fortuna non sembra notarli sebbene ci sia qualcosa di assolutamente strano in loro. Non riesce a vedere sotto le maschere a mezzaluna, è come se queste fossero parte integrante del loro viso e non qualcosa di posto sopra di esso. Il solo pensiero le risulta tanto perverso da smuoverle lo stomaco più della visione delle interiora dell'anziana che colorano adesso i pavimenti della sala precedente. I sigilli composti dai dieci elementi sono tutti estremamente familiari alla ragazza: conosce perfettamente l'onda d'urto che sei di loro stanno tentando di caricare e conosce la tecnica delle palle di fuoco avendoci avuto già a che fare in passato. La combinazione di elementi è micidiale e ben pensata e se anche tutti loro singolarmente non siano elevate minacce per loro, l'unione delle loro forze e lo sfruttamento delle alterazioni elementali come potenziamento alle loro tecniche mette un po' di preoccupazione addosso alla Hyuga. Non deve permettere alla loro strategia di funzionare. "Mi occupo dei quattro al centro" comunica semplicemente ad Azrael andando immediatamente a convogliare una piccola dose di chakra nel proprio petto per farla fluire nel sigillo potenziante speciale impresso su di questo. Andrebbe a ricercarne il potere e una volta che avesse sentito la propria energia rafforzarsi ecco che andrebbe a ricercare dentro di sé, ancora una volta, l'alterazione elementale della terra. Andrebbe a pervadere il proprio chakra di tale forza e cercherebbe quindi di incanalarlo lungo le cosce, le ginocchia, gli stinchi e poi verso i piedi. Qui andrebbe ad aprire gli tsubo presenti per far fluire l'energia della terra fin dentro il suolo per farla scorrere come un fiume dinnanzi a sé e farla emergere successivamente esattamente sotto i piedi dei quattro cultisti che stanno preparando il jutsu katon. Il chakra doton andrebbe ad esplodere innalzando dai loro fianchi delle mura che si alzano da ogni lato fino ad incontrarsi sopra di loro richiudendosi e fondendosi, andando a generare una cupola di terra di 3 metri² resistente e massiccia atta ad isolarli dagli altri e a trattenere l'eventuale esplosione di chakra katon che dovrebbero generare con le loro tecniche. Se fosse riuscita in questo, ecco che a questo punto la Hyuga, contando sull'aiuto provvidenziale di Azrael ed il suo intervento sugli altri sei, andrebbe ad avanzare dinnanzi a sé per raggiungere la cupola e, una volta raggiunta, andrebbe a camminare anche sopra di questa per entrarvi in contatto diretto. Camminerebbe orizzontalmente ed in perfetto equilibrio grazie al rilascio del chakra fino a salire in cima alla cupola (se questa non fosse stata distrutta in precedenza) da cui andrebbe ad osservare gli eventuali prigionieri grazie all'ausilio del proprio Byakugan. [ Chakra: 60/120 ] [ Sigillo potenziante speciale: nin + 15% = 150 > 172. (35% = 60) ] [ Cupola di terra 2/4 (3 m², resistenza 85) - Movimento 1/4 ] [ Byakugan IV | Rilascio del Chakra | Armatura di terra (Turni: 9/10; Resistenza: 27) ] [ x3 tonici coagulanti speciali; x3 tonici recupero chakra speciali | x1 set di fumogeni (5) | x1 pennello e inchiostro; x10 fuuda vuoti | x2 fuuda con tronchetto | schinieri e vambracci ] [ Sigillo Empatia e Hiraishin legati ad Azrael ]Kaori usa Sigillo Potenziante Ninjutsu Speciale!
Un altro cultista ucciso, altri dieci da sgominare. La sicurezza del Nara non vacilla mai, spavaldo com’è potrebbe trovarsene davanti altri mille e non battere ciglio, se non per esibirsi in qualche pessima battuta per sdrammatizzare la situazione. Giunge nella stanza successiva, consapevole che quelli sono gli ultimi nemici da eliminare, col consueto sguardo arrogante e baldanzoso di chi è sicuro di vincere. Ma è quando comprende cosa hanno intenzione di fare gli adepti che persino il Dainin si ritrova a perdere il suo stoico aplomb. Sei di quei pazzi vogliono scatenare un altrettanto numero di attacchi sonori, mentre gli altri quattro vorrebbero portare a compimento delle palle di fuoco. Il risultato, considerando anche il luogo in cui si trovano, sarebbe devastante e persino letale per i due consiglieri. Il pensiero che Kaori possa ritrovarsi immersa in un inferno di vento e fiamme lo terrorizza ancor di più che pensare di poter perdere la propria vita. Le iridi ero pece dello shinobi delle ombre si sgranerebbero, mostrando una vulnerabilità che Azrael stesso tende a nascondere con tutto se stesso in situazioni di questo genere. Nella propria mente passano immagini di quel che potrebbe accadere, più di quel che potrebbe fare per impedirlo. Non ha portato armi con sé, non ha strumenti da lanciare per evitare che il destino funesto si compia, sicuro che le proprie arti magiche sarebbero bastate. Ma quale jutsu potrebbe utilizzare per abbattere sei nemi non adiacenti tra di loro senza far collassare i sotterranei in cui si trovano? È stato stupido a non pensare ad una simile eventualità, ma è abbastanza flessibile e agile nel proprio pensiero da poter trovare una soluzione che sia efficace anche in un momento tanto drammatico. Le mani correrebbero celeri al petto, intente nella formazione dei sigilli del gallo e della tigre. Dal più profondo del proprio essere ricercherebbe la primordiale alterazione del fuuton, un turbinio di venti che agiterebbero l’energia cerulea sino a fondersi con essa. Verrebbe trasportata presso gli tsubo delle mani, attraversando impetuosamente il keirakukei attraverso spalle, bicipiti ed avambracci. La mancina e la destrorsa verrebbero poste innanzi a sé, coi palmi rivolti verso l’altro in maniera tale da liberare tre piccole sfere di puro vento per lato. La propria concentrazione sarebbe volta, adesso, alla modellazione di tali nuclei secondo una forma ben precisa: sei parallelepipedi di cinque centimetri di lunghezza ciascuno. Essi verrebbero filettati su entrambe le estremità come farebbe un vasaio con un’informe mole di ceramica grezza e, nella medesima modalità, farebbe roteare le forme appena create sul loro asse orizzontale, smussando gli spigoli della forma solida che aveva in mente da principio. Il risultato dovrebbe essere una serie di armi piccole, lisce e letali, in grado di tagliare e perforare qualunque tessuto, anche abbastanza resistente. Si prenderebbe un istante per calcolare mentalmente le altezze dei duoi sei bersagli, disegnando nella propria immaginazione delle traiettorie rettilinee che dovrebbero portare ognuna di quelle piccole porzioni di tagliente vuoto al centro delle fronti di ognuno dei sei adepti intenti a preparare le tecniche Fuuton. Tenterebbe di indirizzarle tutte in maniera che non colpiscano la machera, ma appena più giù, poco sopra il setto nasale che, per la conformazione delle mezzelune di gesso, dovrebbe essere scoperto. Il dispendio di chakra e la fatica che occorrerebbe per compiere questo complicato, preciso ed impulsivo gesto sarebbero enormi, al punto tale da ridurre immediatamente il Nara in una posizione inginocchiata al suolo, con la gamba sinistra a far da perno contro il terreno e la destra posta innanzi, col piede ben piantato in modo da non farlo capitolare del tutto. Il petto sarebbe smosso da un respiro pesante ed affannato ed anche le braccia si posizionerebbero con le mani a palmo aperto contro la pavimentazione. Il capo basso, gli occhi socchiusi, incapace persino di assicurarsi della buona riuscita delle proprie azioni, ma unicamente intento a concentrarsi sul proprio corpo e sulla sua energia per non cedere all’enorme dispendio di chakra. [ Chakra 13/130 | Rilascio del chakra attivo | 2/4 Armi di vuoto x6 (117 pc di consumo) | Equip invariato ]I due consiglieri, entrati nella sala dove i dieci adepti li attendono, andrebbero a notare immediatamente il piano ideato da quest'ultimi. La tecnica che si andrebbe a creare sarebbe di lunga più distruttiva di qualsiasi altra tecnica presente nel repertorio dei due consiglieri. Le reazioni sonno differenti: Azrael andrebbe, spavaldo come sempre, a notare il comportamento degli avversari, e, per a causa della realizzazione di cosa stiano programmando, la paura attanaglia la tua mente, una paura che di rado va ad intaccare con la nobile e vanitosa personalità che ti contraddistingue, ma non abbastanza da renderti incapace di agire al meglio. Le sei armi da vuoto vengono create facilmente, essendo una tecnica genin che spesso ti sei ritrovato ad utilizzare nella tua vita e, con una precisione, dovuta forse alle conoscenze anatomiche acquisite attraverso la tua professione di tatuatore, il terzo occhio di ognuno dei sei bersagli verrebbe colpito, incapaci di difendersi, impegnati nell'ultimare i loro jutsu. Questi andrebbero a cadere uno ad uno, come sotto esecuzione Kuugoista, ma non sei in grado di notare tale genocidio, in quanto il petto di duole, la sfera fondamentale del chakra va contraendosi, la mente di annebbia e i muscoli vanno ad indebolirsi di colpo, provocando la tua caduta al suolo, per quanto non completa. Per quanto riguarda la consigliera, la tattica sarebbe leggermente diversa: non andrebbe a mirare alla rapida uccisione dei suoi bersagli, ma al contenimento delle di loro tecniche, creando, intorno a questi, una cupola di terra capace di assorbire enormi danni e dalla capacità di risanare le proprie fondamenta, ma qualcosa non è andato del tutto come previsto. La potenza magica della Hyuuga è innegabile, invidiabile e, se non bastasse, potenziata da quel fuuda particolare, che le conferirebbe ulteriore potenza, ma per quanto possa esser forte un ninja, quattro più deboli possono, comunque, sopraffarlo. Le sfere di fuoco vengon soffiate dai loro ardenti polmoni e, all'impatto con la barriera di terra, parte di questa energia andrebbe a ritorcersi contro gli stessi ninjutser, ma la barriera non può contenere una forza tanto gravosa, per cui andrebbe a creparsi ed esplodere un istante dopo, rilasciando la forza in eccesso verso i due Konohani, prima ancora che la donna possa incamminarsi verso la propria creazione terrestre. Le fiamme giungono ai due consiglieri ma, per loro fortuna, solo in minima parte, comportando dei danni superficiali, grazie anche all'armatura di terra precedentemente innalzata dalla stessa Hyuuga. Come nelle stanze precedenti, questa sala è divenuta il cinema di un bruttissimo film horror, ove i morti sono riversi sul pavimento asettico. La missione si può considerare compiuta, essendo ormai priva di guardie, la piccola Harumi potrà esser facilmente recuperata e tratta in salvo, distante da voi solo una ventina di metri.[Turni: Kaori - Azrael - Harumi][NO TEMPO]
[EDIT: Azrael - KAori: -5 PV]
Le cose non vanno esattamente come progettate. La cupola eretta da Kaori è resistente, certo, ma non riesce a frenare la corsa delle palle di fuoco che sfondando la parete riescono comunque a raggiungerla disintegrando la sua armatura di terra che le si scioglie attorno e lasciando qualche piccolo bacio bruciante sulla pelle. Stringe i denti nel sentire il bruciore sparso sul corpo, una sensazione fastidiosa più che propriamente dolorosa, e si affretta a chinarsi accanto ad Azrael nel vederlo inginocchiato al suolo con pochissimo chakra ancora in circolo. < Azrael! > esclama profondamente impensierita, la mancina a posarsi sulla sua spalla, la destrorsa a cercare un punto preciso della sua gola dove poter sentire -tramite una certa pressione di indice e medio- il suo battito cardiaco. E' enormemente sotto sforzo, esausto, ma sembra star bene. < Non è rimasto nessun altro, puoi riposare qui mentre vado a prendere Harumi, okay? E' nella prossima stanza, ci metto un istante. > mormora con dolcezza carezzandogli piano la spalla, prima di lasciargli -se avesse un concesso- un rapido bacio sulle labbra. A quel punto si sarebbe rialzata e avrebbe corso lungo il corridoio con tutte le sue ultime forze, sentendo il corpo fiacco, pesante, il respiro corto. Le fa male un po' ovunque, è debole, sa di aver consumato molte energie ma deve fare -ancora- un piccolo sforzo. Gonfiando i polmoni va richiamando ancora una volta dentro di sé il chakra medico andando ad estrarre dal la sola componente fisica dal flusso di chakra che già fluisce nel suo keirakukei. Una volta fatto la incanalerebbe lungo il braccio forte, il destro, raggiungendo la spalla e scorrendo giù verso il gomito ed il polso per andare a terminare quindi nella mano, nella fattispecie alle dita. Qui andrebbe a far uscire l'energia verdastra per modellarla di modo tale da formare una lama sottile e molto appuntita che richiami la forma dello strumento medico dal quale prende il nome: bisturi. Con affanno e stanchezza, Kaori raggiungerebbe la stanza e col cuore in gola cercherebbe disperatamente lo sguardo di Harumi. < Harumi! Harumi stai bene? Sono qui! Sono venuta a portarti a casa bambina mia! > le direbbe con apprensione e preoccupazione, la speranza che nulla di male le sia accaduto a divampare nel suo cuore mentre, avvicinandosi, cercherebbe di utilizzare il bisturi per spezzare le manette che porta ai polsi. < Non muoverti, taglio le manette. > l'avvertirebbe onde evitare che la bambina si muova andando ad urtare l'affilatissima lama del jutsu della Hyuga. Se fosse riuscita in tutto questo e se tutto fosse andato come sperato, Kaori prenderebbe la piccola per mano e con lei correrebbe a ritroso lungo quei corridoi per tornare da Azrael e, guardandosi attorno per assicurarsi che tutto sia libero e sicuro, guiderebbe la sua famiglia verso l'esterno, verso il porto sicuro di Konoha. [ Chakra: 41/120 ] [ Bisturi di chakra ] [ Byakugan IV | Rilascio del Chakra ] [ x3 tonici coagulanti speciali; x3 tonici recupero chakra speciali | x1 set di fumogeni (5) | x1 pennello e inchiostro; x10 fuuda vuoti | x2 fuuda con tronchetto | schinieri e vambracci ] [ Sigillo Empatia e Hiraishin legati ad Azrael ] [ If end ] Inspira ed espira affannosamente, troppo convolto dall’enorme spesa di chakra per potersi rendere conto di qualunque cosa, in un primo momento. Dopo pochi istanti, però, un calore bruciante lo travolge, portandolo a ripararsi semplicemente sollevando l’avambraccio sinistro per frapporlo tra il proprio viso ed il fuoco < Diamine. > Sibile, riabbassando stancamente il braccio e percependo solo in quel momento la mano della Hyuga sulla propria spalla. Solleva il capo, guardandola negli occhi perlacei ed ancora brillanti del doujutsu che è da sempre parte del suo DNA. Abbozza un sorriso goffo, quasi imbarazzato, nel notare soltanto adesso come egli sia riverso a terra e quanto l’abbia fatta preoccupare, al punto tale da misurargli il battito alla gola. < Ehi, ehi. > La rimbecca dolcemente, lasciandosi andare a sedere a terra e continuando a tener gli occhi puntati su di lei < Ho solo speso troppo chakra tutto insieme, non è nulla di grave. Riprendo fiato per un secondo e ci sono. > Rifiuta persino l’eventualità di chiederle un tonico per il chakra, non volendo farla ulteriormente preoccupare, ma comunque non azzardandosi a sollevarsi in piedi prima di essere certo di aver ripreso le forze. Accoglie e ricambia il bacio della ragazza con profondo sollievo, prendendosi il tempo da solo per ammirare quanto accaduto in quella stanza. Adepti caduti come birilli sono i colpi dei due Consiglieri. < Mh. > Mugugna, facendo ora forza su gambe e braccia per sollevarsi in piedi e dirigersi verso i dieci cadaveri, passando il tempo in cui Kaori è andata a salvare la piccola Harumi per strappare, una per una, le maschere dai volti degli adepti, scoprendo con sorpresa che esse sono in qualche modo fuse coi loro volti. Questa nuova scoperta non lo fermerebbe affatto, anzi, lo porterebbe soltanto a strappare con maggiore convinzione quei pezzi di gesso e carne dal volto dei cadaveri, lasciandoli con la muscolatura facciale e le relative ossa scoperte. Questa sorta di macabro rituale gli prenderebbe qualche istante, prima che possa sollevar lo sguardo verso il duo di Hyuga per rivolgere ad entrambe un sorriso innocente. Si raddrizzerebbe sulla schiena, assolutamente intenzionato a mostrarsi il più in forze possibile dinanzi alla piccola Harumi, prima di seguirle in tutta calma nel rientro a Konoha. [ end ] La piccola Principessa non sa cosa sta avvenendo là fuori, anche se potesse sentire suoni e rumori non pare essere interessata a nulla in questo momento, le di lei celluline grigie hanno ricevuto un forte shock e non sa nemmeno quanto tempo sia passato da allora, però nemmeno le interessa. Le orecchie ovattate e i perlacei occhi affossati in un profondo distacco dove l’anima ha deciso di isolarsi completamente dalla di lei mente. Il crime albino screziato d’argento è totalmente sfatto per via dell’esplosione -dalla quale è stata comunque protetta- e se ne stanno sfatti sul suo capo senza un ordine preciso e persino sporchi. Indossa persino ancora gli stessi indumenti che aveva in casa ma sono passati chissà quanti giorni e non ha potuto di certo lavarli, tutto quello che ha fatto da quando la porta blindata si è chiusa l’ultima volta è stata quella di prendere un pezzo del macchinario esploso ed eviscerare con tutta calma l’adepto morente che si trovava accanto a lei. Ha fatto in modo che soffrisse il più a lungo possibile -per quanto stesse già soffrendo- e con la calma di essere vuoto ne ha aperto il ventre per poterne tirar fuori le viscere a mani nude. I polsi per quanto bloccati tra loro dalle manette sono comunque posti avanti al corpo e quindi le permetterebbero una minima manualità. Avrebbe tirato fuori l’intestino e ha adornato il di lui collo con esso, borbottando parole che sono state donate a lui in maniera flebile e sussurrata unico accenno di espressione sul suo visino è un sorriso a tratti gentile e a tratti inquietante. Ha cercato di farlo rimanere vivo fino all’ultimo ma non ha idea di quando egli abbia smesso di respirare eppur lei ha continuato estraendo il pancreas per metterlo nella bocca di lui, un po’ fuori e un po’ dentro, come se stesse mangiando una pannocchia; qualcosa che l’ha fatta persino ridere divertita. Con il resto delle viscere ha cercato di adornare il corpo altrui come un albero di natale di fatto di carne e sangue, lo avrebbe anche messo in una posizione comoda, seduto con la schiena contro il muro e se avesse avuto il tempo avrebbe fatto anche la stessa cosa sugli altri cadaveri, nel caso fossero rimasti almeno un po’ integri dall’esplosione. Se possibile dal suo tempo a disposizione avrebbe anche cercato di adornare la stessa stanza con pezzi di carne e organi provando una sorta di estasi macabra per quanto fatto nella più totale calma e inespressività se non fosse per quel sorrisino che cozza con gli occhi privi di qualsiasi espressione, non riesce a sentire nemmeno il di lei animo troppo concentrata sulla sete di vendetta e sangue, sulla voglia di sfogare il dolore provato su qualcuno e le hanno lasciato solo questi giocattoli coi quali si sarebbe dovuta arrangiare. Le manine e i vestiti sporchi di sangue, tracce scarlatte che si espandono come pennellate anche sul suo collo e il mento e sul viso. Da ognuno avrebbe cercato di strappare un paio di denti per tenerli stretti nelle sue manine, e se fosse riuscita a compiere il suo operato poi si sarebbe semplicemente messa al centro della stanza, inginocchiata a terra seduta sui di lei talloni, gli occhi bianchi e perlacei fissi in maniera vuota sulla porta blindata e il sorrisino pronto ad accogliere chiunque possa fare il suo ingresso, come un cucciolo soddisfatto del suo operato e in attesa di complimenti e coccole. Inebriante sensazione solo per metà, perché purtroppo non ha potuto ucciderli con lei sue mani cosa che invece desidera fare con ogni singolo membro che rimane di questa setta. Tutti, nessuno escluso, vuole donare morte e sofferenza a chiunque le abbia mancato di rispetto in quel modo credendo di fare di lei ciò che voleva, senza tenere conto di lei come persona. Non le interessano scuse e motivazioni, non più e non in questo preciso istante. Da quella porta entra Kaori, la sua dolce Kaori, e la osserva mentre si avvicina carica di apprensione e lascia che ella le tagli le manette senza muovere un singolo muscolo ma continuando a fissarla in quegli occhi così uguali ai suoi. <Hai visto, mamma?> donerebbe a lei quelle parole vuote ma cariche di aspettativa e orgoglio nel voler a lei mostrare quanto potrebbe essere riuscita a fare in quella stanza con quei cadaveri. <Li devo uccidere tutti.> una missione personale ed è l’ultima cosa che va a donare alle orecchie altrui prima di prenderle la mano e fare con lei la strada verso l’uscita e la propria libertà, ed è lì che vedrebbe anche Azrael, al quale donerebbe lo stesso sorriso e la stessa espressione, attendendo qualche complimento da parte di entrambi. A lui mostrerebbe con un certo orgoglio -ma li potrebbe vedere anche Kaori essendo lì vicina- il palmo della mano che si apre a mostrargli i denti presi, se mai ci fosse riuscita. E’ felice di vederli ma non riesce ad esprimere nulla col di lei volto se non quel sorrisino e lo sguardo vacuo, nel cui profondo si cela un forte sentimento di rabbia e vendetta. E’ consapevole ormai che nessun posto può essere considerato sicuro, nemmeno la propria casa e che il nemico si può nascondere ovunque e dietro al viso di chiunque, anche da chi meno te lo aspetteresti. [fine]