Fede per la Dea

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E' un pomeriggio soleggiato in quel di Konohagakure. L'estate è terminata e le temperature fino a poco tempo prima afose hanno lasciato spazio ad una brezza fresca e ad un periodo di brevi piogge e temporali. Il sole brilla in cielo attraversando alcune nubi bianche, ovattate, che proiettano banchi d'ombra sul Villaggio mentre qualche uccellino cinguetta tranquillo. Sembra essere una giornata tranquilla a Konoha. L'ora di pranzo è terminata da poco e la popolazione si riversa in larga parte per le strade: bambini che giocano a rincorrersi per strada, operai che tornano in cantiere, negozi che aprono e passanti che passeggiano tranquilli o in cerca di qualcosa da acquistare. Tutto par essere normale, quotidiano per le vie della Foglia, così come la presenza di ANBU che sorvegliano dalla distanza il Villaggio e ninja non necessariamente operativi che avanzano per le vie del centro chiacchierando tranquilli passando davanti a bancarelle e vetrine. [ Ambient ] [ Turni: ? ] [ Ore: 15.51 ]

15:59 Furaya:
 In quel di Konoha, il cielo soleggiato è un refrigerio per molti ninja e cittadini, i quali si preparano a tornare a lavoro oppure a bearsi di quel bel cielo terso. La giovane Nara, invece, è sol diretta alla Magione dell'Hokage, presasi una pausa pranzo. Indossa un pantaloncino di colore nero, arrivante sino a metà cosce, con un paio di sandali ninja del medesimo colore, rinforzati metallicamente e raggiungenti la base delle ginocchia. A coprire l'addome, ha una maglia a rete, tipicamente utilizzata dai Ninja, con un lieve scollo a V, ma niente di veramente eclatante, anche perché se porta una terza di seno è un miracolo per lei. Ovviamente, è rigorosamente nera e non lascia intravedere granché al di sotto. Sulle spalle, è poggiato anche un haori grigio scuro, quasi nero, con il simbolo del Clan Nara, in bianco, tra le scapole. I capelli della giovane son raccolti in una coda di cavallo non molto alta, con il coprifronte posato sulla sommità del capo e legato tramite una cinghia in tessuto di colore grigio scuro. Attorno al collo, porta una fascia rossa, aderente allo stesso, memore d'una storia passata, assieme ad un altro pendaglio con il simbolo del Clan Uchiha. Contro il rispettivo fianco mancino, sorrette tramite una cintura nera attorno alla vita, son presenti due Katane: la prima ha un'elsa bianca e nera e pare in ottimo stato, nel proprio fodero; la seconda, invece, ha l'elsa sfilacciata ed è difficile interpretare di che colore realmente sia il tessuto che la compone. Agganciata attorno alla coscia destra, quindi dal lato opposto delle due Katane, vi è anche una Tasca Porta Kunai e Shuriken con un totale di nove Kunai avvelenati e con carta bomba. Sul gluteo dal medesimo lato, quasi fosse un'armeria vivente, v'è anche una Tasca Porta Oggetti con Tonici di Recupero Chakra, Coagulanti, Fili di Nylon e Fuda. Ulteriori Fuda sono sparsi per il corpo della giovane: due si trovano sui rispettivi polsi, nei quali ha sigillato la Falce e la Zanbato ( rispettivamente, destra e sinistra ed entrambe avvelenate ). Sul petto, infine, ve ne sono almeno un'altra decina, ovviamente nascosti dagli abiti in più parti; stessa cosa per il tatuaggio Anbu sulla spalla destra, coperto persino da una fascia bianca. La cicatrice attorno al collo è invece coperta dalla fascia rossa di proposito. Le di lei iridi azzurre vagano per le vetrine, non avendo molta fretta ed essendo ancor in orario per giunger a destinazione. < Che carino. > Commenta, soffermandosi su un oggetto visto in vetrina, probabilmente un giochetto per animali conoscendola. [ Chk ON | Equip ON ]

16:08 Yumiko:
 Il Sole splende alto nel cielo sul villaggio di Konohagakure. La giornata si trova poco dopo la sua metà, portando il nostro astro nella prima fase di un moto discendente, andando a formare delle ombre, se pur corte, dove si potrebbe trarre sollievo dall'afa...ma questa ormai non è più presente, lasciando spazio ad autunnali brezze e al canto di uccellini, i quali a breve andranno a migrare verso luoghi più caldi ed ospitali. La giovane Yumiko sarebbe intenta ad uscire dalla locanda dove, temporaneamente, alloggia. In una fase poco remota si sarebbe rinfrescata e vestita con il suo solito, e particolare, abbigliamento: lunghi jeans azzurro chiaro andrebbero a fasciare le leve inferiori della genin, decorati su cosce e tibie da un motivo muccato, o associabile a dei neri petali, presenti solo sulla zona anteriore del capo. Scarpe classiche di stampo maschile, con tacchetto e punta, andrebbero ad esser indossate richiamando il colore di quella fantasia presente sui pantaloni, mentre, sul dorso, andrebbe ad esser indossato unicamente un reggiseno di raso nero, il quale andrebbe a coprire le minute forme della diciassettenne, ma, per aver un minimo di dignità, andrebbe ad esser indossato un lungo e nero trench, aperto sul davanti, andando a nascondere, anche se in minima parte, il grosso tatuaggio che sul petto della giovane sarebbe situato: un grosso ramo di ciliegio che, con delle curve, andrebbe a rappresentare un grande cuore e, dalle mani nude, potrebbe esser visto un ennesimo tatuaggio: la scritta DEATH tatuata, per ogni lettera, sulle dita di entrambe le mani. Altri tatuaggi sarebbero presenti sul di lei corpo, ma al momento non sarebbero visibili, al contrario di quel cappellino di lana bianco, dove in giallo sarebbe decorato con gli stessi petali dei jeans, il quale cingerebbe il caschetto corvino della giovane. Non mancherebbe, infine, portare con lei una wakizashi dietro la zona lombare, con l'elsa sul lato destro e un'arma a cui raramente arriva ad usare, ma sempre meglio averla con sé...il chakra. Mani congiunte all'altezza dello sterno, in prossimità del centro energetico della 'Manipura', andando a rappresentare il sigillo della capra, facendo attensione a portare le falangi di medio ed indice della destrorsa leggermente sovrastanti quelle della gemella. Occhi che vanno a celare le gialle iridi, alla ricerca di una calma interiore, dell'allontanamento di qualsiasi sentimento che nella propria mente possa rendere difficoltosa la procedura. La concentrazione sarebbe somma, come negli anni di studi presso la roccaforte dei Kami Kashin, andando a rappresentare, mentalmente, la sagoma vitrea e vuota del proprio corpo, etereo, andando a figurare, in seguito, due sfere, una blu, la Ajna, rappresentante l'energia psichica, posta al terzo occhio, ed una rossa, la Muladhara, rappresentante l'energia fisica. Per quanto molti shinobi vadano a concentrarsi sulle esperienze positive, sui ricordi felici e sulle soddisfazioni avute nella loro vita, Yumiko andrebbe a controllare le sue energie attraverso l'odio, l'odio verso un genitore troppo imponente, troppo menefreghista, legato solo ai suoi fini, per i cui comportamenti la giovane avrebbe pianto molto volte, come quella sfera azzurra, la quale, come attraverso una lacrima, andrebbe a far delineare nel keirakukei, ovvero il sistema circolatorio del chakra, un flusso di energia azzurra. D'altra parte andrebbe a lavorare sulla sfera dell'energia fisica, temprata da lunghi e dolorosi allenamenti, come se la giovane fosse stata semplicemente un soldato, un'arma e non una figlia, andando a far fluire una linea di rossastra energia, come una goccia di sangue, che più volte dalle sue membra è brillato sotto le flebili luci di quella palestra, andando, infine, a dirigersi contro la lacrima gemella, se non fosse per la cromatura. Infine queste energie dovrebbero andar ad incrociarsi all'altezza dello Svadhishthana, alla bocca dello stomaco, andando a collidere e 'abbracciarsi', un abbraccio che andrebbe ad essere ristoratore, caldo, fondamentale, che andrebbe a portare queste energie a fondersi in un'unica sfera azzurra, un azzurro limpido, alla cui creazione andrebbe ad esplodere in innumerevoli filamenti di energia, i quali, diretti verso gli infiniti canali del keirakukei, andrebbero ad irradiare tutto il corpo della houjutser, la quale dovrebbe, ivi, rinvigorita ed energizzata da tale forza. Fatto ciò andrebbe ad uscire dalla sua attuale residenza per poter, così, camminare per quelle serene vie del villaggio, avviandosi, principalmente, verso la zona mercantile.[tentativo richiamo chakra]

Le due kunoichi stanno vivendo tranquille le loro vite. Furaya sta tornando come sempre ai propri doveri in Magione ove da tempo risiede nelle vesti di Consigliera fidata al fianco di Hitomu, Yumiko esce dalla locanda ove alloggia da qualche tempo dopo aver correttamente impastato il proprio chakra così da affinare i propri sensi e le proprie capacità. Entrambe si ritrovano immerse nella vita quotidiana di Konoha e nella sua strada principale senza aver ancora alcun tipo di contatto. Camminano tranquille, ognuna per proprio conto, fino a quando, distanziandosi di una decina di metri dal loro punto di partenza, non si ritrovano entrambe attratte da qualcosa di peculiare: qualcuno richiama gente a gran voce in un piccolo spiazzo per strada in un punto preciso della strada fra un piccolo pub ed una fucina molto rinomata fra gli utilizzatori di houjutsu del Villaggio. Un capannello di gente si è ormai formato attorno ad una panchina al di sopra della quale è presente una figura assai singolare. Guardando al di sopra della piccola calca di curiosi, si può notare la sagoma d'un ragazzo dai lunghi capelli neri a scivolar fuori dal cappuccio calato sul capo che indossa una maschera bianca ad oscurargli metà del volto. Tale maschera ha la forma di una mezza luna e copre parte del viso lasciando visibile di quella metà il solo occhio, mentre il resto del viso è perfettamente visibile. Ha un'aria giovane, la pelle chiara e un filo sottile di barba a delineare la forma del viso per quel poco che si può vedere di lui sotto la maschera. Gli occhi paiono essere scuri così come le vesti ch'egli ha indosso costituite per lo più da un mantello nero che arriva alle caviglie. < Venite! Venite signori e signore, ragazzi e ragazze! > grida a gran voce il giovane con quello che par essere un sorriso entusiasta sulla parte visibile del viso, le braccia a sollevarsi a richiamare i passanti per avvicinarsi ad ascoltare. < Permettetemi di raccontarvi la storia della Dea! Il tempo della luna è ormai vicino, lasciate che su di voi cali benevola la mano salvatrice della Grande Signora! > esclama l'uomo con genuina estasi e convinzione, con la sincera gioia d'un seguace fedele che predica la storia del proprio Dio. "Ma di che sta parlando?" mormora una donna alla sua amica coprendosi le labbra con una mano come a voler impedire al proprio sussurro di raggiungere il predicatore. "Ma non lo so, secondo me è fuori di testa" risponde la compagna alzando gli occhi al cielo, senza tuttavia allontanarsi quasi a volersi fare due risate nel sentire questo bislacco racconto. "Ha detto Dea?" domanda qualcun altro incuriosito, persino interessato, tentando di alzarsi sulle punte per meglio guardare l'uomo sulla panchina. "SMETTILA DI GRIDARE, DISGRAZIATO! QUI C'E' GENTE CHE LAVORA!" si lamenta un uomo grande, grosso e nerboruto uscendo dalla fucina con un pesante grembiule di cuoio addosso ed un martello apparentemente molto pesante ben stretto in pugno. [ Ambient ] [ Turni: Furaya - Yumiko ] [ Ore: 16.33 ]

16:51 Furaya:
 Ancor con gli occhi fissi sulla vetrina presa di mira poc'anzi, non si cruccia molto di chi le passa di fianco o ai lati. Par esservi un clima piuttosto tranquillo, motivo per il quale si sente a sua volta priva di preoccupazioni: il che è raro. Nonostante questo, una piccola luce nel di lei cerebro le ricorda che c'è ancora un caduto da commemorare, per il quale è doveroso il suo impegno. Ridestatasi dal suo momento di trance, persasi a guardar chissà quale oggetto nella vetrina d'un negozio, sente vociar non molto distante dalla sua attuale posizione. Yumiko risulta essere una tra tante in mezzo alla folla, motivo per il quale non si sofferma più di tanto sul di lei volto, per quanto vi glissi comunque. S'avvicina a passo svelto al manipolo di persone attorno a questo fantomatico uomo con una maschera sul volto. < Che sta succedendo? > Chiede a gran voce nei dintorni, cercando di farsi udire a propria volta e, magari, ricevere delle risposte da chi s'è avvicinato prima di lei. Cerca di sollevarsi sulle punte e osservar l'uomo in questione, nel caso in cui non riesca a passare oltre e sia impossibilitata a vederlo anche parzialmente. L'altezza, d'altronde, non l'aiuta, bassina com'è. < Signori, state calmi! > Invita chiunque stia urlando o si stia facendo prendere dal panico per niente, di calmarsi. < Se ha qualcosa da dire, lasciatelo fare. Finché non lede in nessun maniera, perché vietargli anche solo di dire la propria? > Che male fa, del resto? < Inoltre, se ci fossero problemi, gli Anbu sono sempre pronti ad intervenire. Ed essendo qui presente io, non sono esente. > La voce cerca di essere sì altisonante e seria, ma che si conclude con un piccolo sorrisetto di circostanza per tranquillizzare chiunque, qualora ve ne sia la necessità. Sempre troppo buona! [ Chk ON | Equip ON ]

17:02 Yumiko:
 I passi, lenti ed ancheggiati, andrebbero a muovere la femminea figura con classe e sinuosità, mentre la sua mente viene catturata da un vociare lontano, ma che si insinuerebbe nelle orecchie come il fastidioso fischio dell'acufene. Attirata la sua attenzione, la giovane andrebbe a dirigersi verso la nuova meta, trovando dinanzi un agglomerato di persone che andrebbe a circondare uno strano tizio, vestito con una strana tunica, una strana maschera e che dice cose strane...poi era lei la pazza che si vestiva male?! I passi continuerebbero, così da ascoltare il dire di quel ragazzo, che in fondo sarebbe anche piacevole alla vista, ma come ogni bel ragazzo...o è gay o è stupido ed in questo caso, bhe, si spera solo la seconda. Insomma... 'La Dea','La Signora'...<ma che c****o sta dicendo?> Andrebbe a sussurrare tra sé e sé, mentre andrebbe a giungere un nuovo elemento a quella 'riunione': Furaya Nara, consigliera del villaggio e proclamatrice di pace ed ordine, ma per come si è espressa una semplice domanda, sempre sussurrata, andrebbe ad esser chiosata...<ma è un'anbu?>...ma probabilmente, dall'alto della sua poca esperienza nel villaggio di Konoha, avrebbe semplicemente capito un kunai per una katana. Non si muoverebbe da dove avrebbe preso posizione, se non per evitare che il frenetico gruppo antropologico lì presente possa spingerla e sballonzolare qua e là.[chakra on]

Come sempre in queste situazioni le reazioni alla gente ad una simile personalità sono molteplici. Chi incuriosito rimane ad ascoltare concedendo al ragazzo il beneficio del dubbio, chi scettico resta solo per ridere di lui, chi si allontana sbuffando e chi invece resta solo perché non sa in che altro modo passare il pomeriggio. "Oh, Consigliera!" esclama un uomo quando avverte la domanda di Furaya giungergli all'orecchio. "Non saprei dire. Quel ragazzo è salito sulla panchina e ha iniziato a cercare di attirare l'attenzione per parlare della sua Dea" spiega l'uomo scrollando le spalle. "Io e mia moglie siamo sicuri che sia solo un qualche fanatico un po' troppo esuberante" osserva con una bassa risatina alla quale segue il sorriso della donna al suo fianco. Quando però il fabbro vicino mostra la propria rimostranza alla confusione generata dall'uomo, la confusione sale alle stelle interrotta solamente dall'intromissione della Gran Consigliera che richiama l'attenzione generale. Tutti si voltano a osservarla e un vociare stupito si ripete per la folla facendo calare il più totale silenzio. La folla si divide praticamente a metà lasciando una sorta di corridoio libero che parte dalla Nara e termina alla panchina dove il predicante osserva sorpreso. Di sicuro adesso non avrà problemi ad osservare bene la scena, ecco. Nel mentre che la folla rimane in silenzio ad attendere che chiunque dica qualcosa, Yumiko osserva a sua volta quanto succede, ritrovandosi a ponderare sulle parole pronunciate dalla Consigliera che, effettivamente, risultano pericolosamente ambigue. Paiono comunicare una certa appartenenza all'ordine speciale ANBU da lei citato, oppure lasciano intendere che essendo presente una Consigliera in persona non serve chiamare rinforzi in caso di bisogno. Ai presenti l'interpretazione delle sue parole. < Oh grazie, grazie sorella! > esclama il ragazzo alla volta di Furaya, lieto che qualcuno apparentemente in potere lo lasci libero di divulgare la parola. < Non ho alcuna intenzione di far del male a nessuno, parola mia! Non sono altro che un mezzo attraverso il quale la parola della mia Signora viene diffusa per i Villaggi: tutto ciò che desidero è che mi diate ascolto. > principia il ragazzo ruotando il viso da un punto all'altro della folla con espressione genuina e sincera. < Sono un fedele servo della Luna, della misericordiosa Dea Tsukuyomi, antica e potente tanto da aver regnato sull'umanità per secoli difendendo gli uomini e donando loro pace e prosperità. > inizia il ragazzo e dalla sua voce trasuda, gronda venerazione e devozione, la sincera adorazione d'un suddito fedele. [ Ambient ] [ Turni: Furaya - Yumiko ] [ Ore: 17.18 ]

17:35 Furaya:
 Risulta essere molto ambigua come frase. Peccato che si riferisse soltanto al fatto che, trovandosi lì in quel momento, nel caso in cui ci sia qualche problema evidente e di importanza rilevante, può a sua volta intervenire. Non per questo al comando degli Anbu o sol con questi ultimi. Ad ogni modo, ignora qualsiasi commento a tal proposito, dal momento che le parole vengon già proiettate verso altre questioni, in particolar modo sul fedele della Dea Tsukuyomi. < Beh, stiamolo a sentire. > D'altronde, che male fa? Attualmente, nulla. Lei stessa è incuriosita dalle parole che potrebbe egli rivolgere alla folla, per quanto quest'ultima si sia aperta e lasci alla Gran Consigliera tutto lo spazio che vuole e la visibilità che poc'anzi le mancava. Non s'intromette oltremodo nella discussione e presentazione dell'altro, poiché si sofferma or sui particolari della maschera, del vestiario nonché sulle parole e sui noi da egli pronunciati. Gli occhi son fissi su quest'ultimo, prendendo parola sol dopo qualche attimo di silenzio da parte sua, qualora abbia terminato il discorso. < Tsukuyomi? > E' un nome già sentito? Storce lievemente la punta del naso, facendosi lievemente pensierosa. Molteplici gli interrogativi che le volteggiano nel capo, ma or come ora preferisce che sia il fedele suddito a proseguir nella finalità delle altrui azioni. [ Chk ON | Equip ON ]

17:46 Yumiko:
 Parole del ragazzo ad andar a intrattenere il suo pubblico, mentre un corridoio viene formato avanti la figura della Gran Consigliera e, giusto per una semplice voglia di non esser più spintonata, andrebbe ad attraversare la folla per ritrovarsi, se non le fosse impedito, alla destra della consigliera stessa, facendo finta di nulla e, finalmente, osservar meglio il dire del ragazzo sulla panchina. Non capirebbe assolutamente nulla di quello che questi sta dicendo, anche perché lei è da sempre stata atea e devota solo al bushido, per quanto non insegnatole dal padre. Il peso andrebbe a gravare sulla leva sinistra, mentre la destra andrebbe, divaricata, a distendersi e portare il piede in orizzontale. La mano sinistra andrebbe al corrispondente fianco, mentre la destra sarebbe lasciata inerme lungo il corpo. Gli occhi, dalle gialle iridi, andrebbero a vagare, soffermandosi solo sul giovane e, a quella domanda retorica, sul viso della Nara, non aspettandosi, però, una spiegazione a riguardo. [Chakra on]

Alla fine la folla si calma -forse merito particolare della presenza della Gran Consigliera davanti la quale nessuno vorrebbe mettersi negativamente in mostra, e la predica da parte del ragazzo mascherato comincia, portando la gente lì radunata ad ascoltarlo chi interessata, chi poco convinta, chi persino affascinata dal principio del suo racconto. Qualcuno mormora qualcosa al vicino, qualcuno sbadiglia, qualcun altro ascolta incuriosito il ragazzo e poi c'è Yumiko che, approfittando dell'area sicura creatasi attorno a Furaya, le si fa vicino così da poter osservare liberamente il predicatore senza il rischio di venir spintonata o di vedersi pestare i piedi da qualche vicino un po' distratto. Un uomo la osserva sistemarsi accanto a Furaya e si ritrova a studiarla con un sorrisetto ammiccante e vagamente inquietante considerando che a guardarlo dimostra almeno una quarantina d'anni. < Sì, Tsukuyomi. Questo è il nome della Dea. > annuisce e conferma il ragazzo alla domanda retorica della Consigliera, prima di riprendere il discorso. < Amava gli umani ed è sempre stata benevola con noi ma il suo affetto è risultato mal riposto, alla fine. > Il suo tono par quasi oscurarsi, indignarsi a questo dire. < Gli uomini l'hanno ripudiata e la nostra Signora ci ha abbandonati perché solo in pochi siamo rimasti a credere in lei. La sua Parola è stata divulgata attraverso i secoli dai pochi fedeli che le sono rimasti accanto, ma più il tempo passava e più siamo diminuiti in numero, fino ad oggi. > continua il ragazzo osservando un lato e l'altro della folla ormai divisa in due parti distinte e separate in mezzo le quali permangono isolate Furaya e Yumiko. < Ma il credo è forte in noi! Sappiamo che la Dea tornerà fra gli uomini: punirà gli infedeli che hanno tradito la sua fiducia e salverà invece i suoi fedeli portandoli, dopo la morte, con sé in quello che alcuni descrivono come un giardino di luce ma che per i più è noto come il regno dei Cieli di cui ella è Regina e Sovrana. > il tono sognante del ragazzo risalta la luce espressa dal suo sguardo, sottolineando l'espressione quasi ebbra di euforia che traspare dalla parte visibile del suo viso. Qualcuno sbuffando e alzando gli occhi al cielo, si allontana dal capannello di curiosi borbottando qualcosa, qualcun altro si fa più vicino interessato a quella storia. Qualcun altro mormora col vicino di posto in merito al racconto appena ascoltato. < Aiutatemi a spargere la parola! Abbiate fede, come noi, nella Luna. La nostra Signora tornerà fra noi per perdonare i nostri errori e guidarci nel suo mondo di luce! > [ Ambient ] [ Turni: Furaya - Yumiko ] [ Ore: 18.04 ]

18:20 Furaya:
 Flette e conduce gli arti superiori a ridosso dello stomaco, piegandole e mantenendo una posizione ben eretta e comoda. Muove anch'essa il capo in segno di assenso nei di lui confronti, senza ancor interferir in alcun modo nella di lui propaganda. Le domande, tuttavia, sorgono spontanee. < Intendi dire che, col tempo, non siete riusciti a trovar nessun altro accolito che fosse disposto a professare questa Dea? > Piega il sopracciglio destro verso l'alto, volgendo poi un'occhiata a Yumiko e ai dintorni, poiché avvicinatisi all'uomo con la maschera sul volto. < Posso chiederti il motivo di quella maschera? > Gliela indica con un gesto dell'indice, mantenendo un tono pacato e tranquillo, poiché la di lei intenzione non è sicuramente quella di infastidir l'altro con domande inutili o poco consone. Tuttavia, s'è lì per far "propaganda" su questa fantomatica Dea, vuol dire che chiunque ascolta possa far delle domande sull'argomento. < Dunque, sei qui per cercare nuovi seguaci. Posso chiederti perché proprio Konoha? Oppure siete stati anche in altri Villaggi? > Piega il capo verso la spalla destrorsa. Ovviamente, la suddetta domanda è sempre mirata alla salvaguardia e protezione del Villaggio in questione, onde evitare che succeda qualcosa di sgradevole. Come sempre. [ Chk ON | Equip ON ]

18:39 Yumiko:
 La ragazza andrebbe, ora libera di respirare, andrebbe a portare lo sguardo prima sul ragazzo dallo strano abbigliamento, intento a professare il proprio credo attraverso quel sermone, ed in seguito alla ragazza al suo fianco, la quale, con fare autoritario, andrebbe a porre quelle domande un po' pungenti, o almeno lo sarebbero per quanto ha capito fino a questo momento, ma non farebbe nulla per capirne di più, se non con una semplice domanda, con la quale andrebbe a risolvere un profondo dubbio esistenziale...<scusami...> Portando i gialli iridi sulla figura della Grande Consigliera <...ma non è illegale tutto ciò? Non è inquinamento acustico, disturbo della quiete pubblica o ca...volate del genere?> Chiederebbe, osservando solo ora quell'uomo, verso il quale, come per stiracchiarsi, andrebbe ad allungare la bellissima lettera A tatuata sul dito e, essendo scritto death, i calcoli sarebbero semplici da fare, per poi tornar retta e pronta ad imparare cose nuove sulla legge konohana, o semplicemente per non sembrare muta[chakra on]

La folla diminuisce poco a poco finché solo un manipolo di gente non resta ancora nei dintorni della panchina ad ascoltare dubbiosa il racconto del ragazzo. Qualcuno sembra essere attratto dalla cosa come ad esempio una ragazza dai capelli unti e disordinati e le vesti logore, sporche che sembra non avere nient'altro in cui riporre fiducia al momento se non la flebile speranza di un Dio che guardi a lei con occhio caritatevole, qualcun altro sembra solo incuriosito dall'idea di saperne di più: magari si tratta di qualche studioso pungolato dall'idea di scoprire qualcosa fino a quel momento sconosciuta. Furaya tuttavia pone le uniche domande e porta i presenti a far altalenare lo sguardo fra lei e il ragazzo con fare incuriosito. < No, no. Qualcuno si è unito alla nostra causa ma... guarda tutta questa gente! Sono ben poche le anime che scelgono di prestar orecchio. La fede pura e incondizionata è qualcosa di raro oggi giorno... > mormora scuotendo il capo con fare afflitto. Dunque rialza il viso sfiorandosi la maschera e stringendosi nelle spalle. < E' un modo per dimostrare la nostra appartenenza al culto. Un simbolo del nostro amore per lei. > liquida la cosa con semplicità prima d'ascoltare quell'ultima richiesta da parte della Consigliera che par quasi star interrogando il giovane sul suo fare. Egli, per parte sua, non pare affatto infastidito da quelle domande ma, anzi, sembra quasi felice all'idea di qualcuno così interessato alla sua amata Dea. < Oh sì, certo! Tempo fa siamo stati ad Oto e poi anche a Kusa. O meglio, i miei fratelli e le mie sorelle ci sono stati. Io mi sono unito solo da poco al credo. > ammette con un sorriso innocente il ragazzo, grattandosi la nuca. < A quanto pare avevamo trovato persino una sacerdotessa ma poi l'abbiamo perduta e molti fedeli ci hanno voltato le spalle senza la sua guida... A volte è difficile rimanere aggrappati alla propria fede quando le avversità ci assalgono. > spiega con un sospiro comprensivo scuotendo appena il capo, prima di osservare Yumiko e sentire le sue domande. Apparentemente ferito da quell'atteggiamento, spalanca le braccia con fare teatrale. < Capite? Capite perché dobbiamo continuare a cercare e predicare? Gente senza fede come lei quasi repelle l'idea di credere davvero in qualcosa! E come lei tutte le persone che ci deridono e offendono senza neppure provare a credere alla possibilità che la Dea ci stia davvero osservando. > spiega l'uomo apparendo quasi rattristato da quella situazione, prima di scendere dalla panchina e guardare le ultime persone rimaste attorno a lui con fervente speranza. < Se c'è un briciolo di fede in voi, un briciolo di speranza per un mondo migliore, lasciate che vi porti dal Padre. Lui sa tutto della Dea, è il suo più leale compagno e nostro mentore. Sarà felice di accogliervi nella nostra famiglia, nel nostro credo, così come la nostra Signora sarà benevola verso di voi e vi tenderà misericordiosa la mano, salvandovi. > A quelle ultime parole la folla finisce di scomporsi. Gli ultimi scettici si allontanano e solamente un paio di persone restano al fianco del ragazzo, guardandolo con timorosa speranza, quasi avessero paura a credere che una simile fortuna sia capitata loro in sorte. Si tratta di un ragazzino smilzo e ricoperto di polvere e della ragazza dai capelli biondi e unti che poco prima si era avvicinata alla panchina per meglio ascoltare. Entrambi si portano al seguito dell'uomo che, rivolgendo un'ultima occhiata alle due kunoichi, si ritrova a rivolger loro un semplice cenno del capo. < Spero che sia rimasta abbastanza fede, in voi, per mirare alla luce della Dea. Se doveste cambiare idea e volervi unire a noi, io, i miei fratelli e le mie sorelle, saremo qui in giro anche nei prossimi giorni. > E, detto questo, il ragazzo saluta con un breve inchino del capo, incamminandosi quindi con i due ragazzi al seguito verso la via centrale di Konoha, rispondendo alle loro domande e sorridendo alle loro espressioni ricolme di speranza. [ END ]

Al centro di Konoha un capannello di gente si riunisce attorno ad una panchina.
Furaya e Yumiko si uniscono per capire cosa sta succedendo e assistono alla predica di un uomo che si dichiara essere seguace della Luna.
Questi cerca di diffondere la storia della Dea Tsukuyomi per attrarre al proprio credo nuovi fedeli.
Fra lo scetticismo generale e diverse domande da parte della Consigliera, alla fine l'uomo se ne va portando con sé solo un paio di curiosi.

Si trattava di un semplice ambient e per questo ecco a voi un semplice mezzo px per la partecipazione ♥
Spero non vi abbia annoiato troppo ~