[ Cura ] - Il dopo esame

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10:10 Kazenoyoni:
 viene teletraspostata dall'esaminatore direttamente all'ospedale cittadino, dimostrando per l'ennesima volta la differenza di livello e tecnica che passa da un ninja esperto a un ninja ancora in erba coma Kaze. Dopo la fine del combattimento si è praticamente spenta, con la faccia cupa china verso il basso con il mento che tocca il collo senza muoversi, con le mani che vanno a stringere la grave ferita che sanguina copiosa al fianco destro, che però non le ha impedito di dare il meglio di se durante la prova e l'esaminazione. Stinge forte la ferita dimostrando una base di conoscenza medica cercando di fermare in parte l'emorragia che la sta svuotando sia di sangue che di energie. Le sue vesti nere sono macchiate e sporche, i suoi capelli scompigliati ed arruffati per via dello scontro. Non parla, ma sembra cosciente e sveglia. Forse è più ferita nell'orgoglio che fisicamente. Dopo il viaggio istantaneo non si guarda attorno, non ha particolare curiosità di dove si trovino e che cosa possa accadere, sa perfettamente che la ferita è grave e che necessita di cure immediate, motivo per cui si è optato per un teletrasporto invece che un semplice viaggio verso l'ospedale, ma Kaze per il momento ha ben altri pensieri per la testa, ben altri motivi di essere ferita e delusa.

10:21 Kaori:
 Kaori si trova nel suo ufficio a leggere e compilare alcuni documenti quando un infermiere bussa alla sua porta. La Jonin alza lo sguardo sfilandosi gli occhiali e invita il giovane ad entrare. Questi la informa del bisogno di un medico per una deshi ferita e sanguinante in pronto soccorso e subito distoglie l'attenzione della Consigliera dalle cartelle che ricoprono gran parte della sua scrivania. < Arrivo. > chiosa semplicemente la ragazza annuendo, alzandosi quindi dal suo posto e infilando il camice bianco fino a quel momento tenuto appeso all'attaccapanni lì accanto. Sotto al camice indossa una camicia lilla chiaro con le maniche a sbuffo ed un paio di pantaloni a vita alta con una cintura doppia e alta a tenerli ben distesi. Le pantofole ospedaliere sono calzate ai piedi e i capelli sono tenuti legati in un'alta crocchia da cui scivolano un paio di ciocche ai lati del viso. Attorno al collo porta il coprifronte di Konoha ma al di là di questo non ha null'altro addosso: niente armi in ospedale. Non che, in ogni caso, la Hyuga sarebbe capace di utilizzarle. Ecco dunque che si fa guidare dall'infermiere fino alla stanza dove la giovane è stata portata e, sorridendogli, lo ringrazia dell'aiuto fornito. Il giovane annuisce e la lascia sola davanti alla stanza. Kaori quindi apre la porta senza bussare rivelando la propria figura alla giovane Kazenoyoni attualmente distesa nel suo letto. Con passo rapido ma elegante la Consigliera aggira il letto avvicinandosi a lei portando lo sguardo sul suo viso. < Ciao. Come ti chiami? > le chiede inizialmente al solo scopo di metterla a suo agio -il più possibile per quelle che sono le circostanze, e mostrando un piccolo sorriso affidabile. Il suo tono di voce è tranquillo, non lascia intravvedere alcun tipo di allarme sul viso nonostante il sangue che coli evidentemente dal fianco della ragazza. < Puoi dirmi cos'è successo mentre analizzo la tua ferita? > le domanda con cortesia cercando al tempo stesso sia di capire cosa l'abbia ferita e sia di distrarre la giovane dal dolore facendola concentrare sul racconto. Intanto, se la bionda avesse concesso, Kaori sarebbe andata ad infilare un paio di guanti in lattice bianco per poi scostare i lembi di tessuto sul suo fianco per analizzare la ferita con occhio clinico ed attento. Osserverebbe i lembi di pelle ed il modo in cui essi appaiono, se frastagliati o netti, la profondità della ferita e la quantità di sangue che sgorga da questa. [ Chakra: on ] [ Competenze curative B ]

10:32 Kazenoyoni:
 l'arrivo di Kaori non attira l'attenzione di Kaze, che rimane immobile in quella sua posa rigida e difensiva fino a quando la donna non inizia a muovere i lembi del tessuto e la ragazza lascia la ferita libera dalle mani per permettere il lavoro e l'analisi delle sue condizioni <Kaze> dice a denti stretti con la posa rigida, non tanto per il dolore che è comunque molto pronunciato ma per una tensione probabilmente derivante dalla sua psiche <Kazenoyoni> afferma con il nome completo, abituata più alla versione abbreviata che a quella estesa <l'esame pratico: un attacco con kunai e non ho schivato con attenzione il colpo, sottovalutando la pericolosità> dice in breve, sempre tesa ed a denti stretti, con la mandibola che si deforma per lo sforzo e la rabbia <stupida> si affibia quell'epiteto <l'avversario si è arreso, ma non dovevo farmi colpire, non posso riportare una ferita simile in una missione od in territorio ostile, non posso mettere in pericolo le persone che mi assistono solo perché non riesco ad evitare un banale fendente a mezzaluna su un fianco> qui trapela tutta l'analisi analitica che Kaze ha già fatto circa l'avvenimento e probabilmente è proprio questa sua analisi che la colpevolizza come inetta ed incompetente: spesso per un'adolescente il critico e la critica peggiore è quella che si fa il ragazzo stesso, forse troppo duro ed eccessivo nei suoi confronti. Nel frattempo che Kaze descrive l'analisi e la scena, le nocche delle mani sbiancano per lo sforzo e qualche sonoro CRACK esce dalle falangi, non per la rottura ma per l'energia con cui la ragazza stringe. La ragazza è ferita non solo nel fisico ma anche nell'orgoglio e la ferita che può essere intuita forse si sta aggravando per il continuo rimuginare di Kaze e l'incessante autocritica che probabilmente sta facendo dentro di se. Gli occhi iniziano a velarsi di lacrime, lacrime che hanno uno spiccato senso di amaro e di rabbia.

10:53 Kaori:
 La ragazza neppure alza lo sguardo a cercare la figura di Kaori. Rimane sofferente nel suo letto mostrando tutta la delusione e la tristezza che sta provando. La Hyuga, per rispetto a tali sentimenti, decide di non dire nulla in un primo momento limitandosi ad ascoltare il suo resoconto e ad analizzare attentamente le condizioni della ferita della ragazza. Il kunai ha tagliato in profondità di diversi centimetri e il sangue che sgorga è di un rosso vivo e brillante. La ferita non è di per sé grave, non sembra aver intaccato organi ma l'emorragia va fermata. Ecco dunque che la Hyuga distacca le mani dalla pelle della giovane e quindi va richiamando il chakra medico concentrandosi sull'energia azzurrina che scorre nel suo corpo. Andrebbe a focalizzarsi su questa tentando di intravvedere nella fusione fra energie fisiche e psichiche la sola componente fisica per prelevarne una parte e farla fluire verso le mani, così da cospargerle del tiepido e piacevole alone verdognolo noto fra i ninja curatori come "chakra medico". < E' proprio a questo che serve l'esame. Per dimostrarvi a cosa andate incontro una volta ottenuto il coprifronte: c'è chi di fronte a questa sfida capisce che non vuole rischiare la vita in battaglia, chi invece trova la sua aspirazione e la sua strada. > inizia a spiegare la Consigliera mantenendo il tono calmo mentre le mani verrebbero sollevate per venir poste, entrambe, al di sopra della ferita con i palmi a circa una decina di centimetri di distanza dal taglio sanguinante. < Inoltre è con questo tipo di esperienze che si impara a difendersi meglio. Non sei la prima e non sarai l'ultima a ricevere una ferita in uno scontro. Anzi: non sarà l'ultima volta che verrai qui a farti risistemare. > sorride Kaori facendole intuire che sia come medico che come ninja ha una certa esperienza in merito. < Non farti abbattere da questa delusione, ma sfruttala per imparare qualcosa e non ripetere lo stesso errore. Il prossimo esame avrà un esito differente. > la incoraggia con voce decisa e bassa prima di lasciar fluire il chakra medico dai propri palmi fino alla ferita sul corpo della bionda. Andrebbe a far fluire l'energia verdastra all'interno del taglio così da raggiungere la profondità della ferita e velocizzare il normale processo di rigenerazione cellulare. In pochi istanti il sangue dovrebbe cessare di uscire, il dolore diminuire notevolmente e carne, tessuti e muscoli tornare a rigenerarsi come se non fossero mai stati offesi. [ Chakra: 105/120 ] [ Mani terapeutiche A - PS: +10 ] [ Ps Kazenoyoni: 80 + 10 = 90/100 ]

11:06 Kazenoyoni:
 le parole di Kaori hanno lo stesso potere della luce verde che esce dalle sue mani e lo spirito ferito di Kaze inizia pian piano a cogliere il punto positivo di quello scontro, di quella prova: una dimostrazione, una preparazione a quello che affronterà fuori, ai sacrifici che saranno necessari per proteggere le persone che ama ed il villaggio che vuol tenere al sicuro. Per un attimo il bagliore delle porte, della strada che ha già deliberatamente deciso di intraprendere le tornano prepotentemente alla memoria: la via delle porte del chakra non è solo potere, protezione e combattimento, significa avere la spinta necessaria a sacrificare la propria vita in vista di una minaccia inimmaginabile, di qualcuno con un potere tale da costringere l'apertura dell'ultima porta, la Morte, un nome che non è stato dato a caso e che ha un significato molto profondo. Da un lato Kaze si rilassa e sente la ferita guarire rapidamente, dall'altro anche la sua tensione e rabbia diventano determinazione e coscienza di quel che vuole fare <non lo sa, ma ho già il mio credo> sì, ogni ninja che si rispetti ha un credo per cui combattere <voglio addestrarmi nell'uso delle porte del chakra, da poter usare quando un potere inimmaginabile minacciasse il villaggio> gli occhi non sono più velati o riacondi, ma determinati e saldi, cercando lo sguardo della donna per trasmettere la sua fermezza, il suo credo <il giorno in cui qualcuno o qualcosa mi obbligherà ad usare l'ultima porta, a liberare il potere estremo per il sacrificio necessario affinché le giovani foglie possano sbocciare, come una foglia autunnale che si stacca dall'albero per diventare nutrimento> spiega seria, determinata, precisa: non sembra più la ragazzina che si era tagliata per uno sbaglio, in questo attimo di determinazione <questa ferita doveva ricordarmelo, ma l'idea di essere un'inetta mi aveva avvelenato> sì, qualcosa di ben peggiore di un taglio che può rimarginarsi: lo spirito sconfitto che non vuol guarire <ho tanto da imparare e tanto da migliorare, ma diventerò la migliore Taijutsuer del mondo, pronta a sconfiggere chiunque minacci Konoha> conclude con un sospiro, chiudendo gli occhi, forse immaginando quel momento e quelle sensazioni.

11:34 Kaori:
 Poco a poco la ragazza sembra passare da uno stato di totale svilimento ad una specie di piccola ripresa. Il chakra medico continua la sua opera curativa andando a ripristinare il sangue perduto, rigenerare la ferita e i tessuti in precedenza tagliati. Kaori sorride nel sentire le parole della ragazza, sorprendendosi del fatto che ella sia a conoscenza di un potere così raro e potente come quello delle porte: lei stessa ne ha scoperta l'esistenza solamente da pochi anni, quand'era una special jonin e aveva assistito alla tecnica di Cappuccio Rosso capace di aprire le porte del chakra del suo avversario per consumarne il corpo. Raido, in quel frangente, era quasi morto. Il pensiero viene rapidamente scacciato dalla sua mente proseguendo dunque nel suo fare fino a quando non si ritrova ad inarcare un sopracciglio e guardarla con una espressione divertita. < Davvero un bell'obiettivo. Ma sarà dura: sei pronta a diventare forte abbastanza da raggiungere il livello di Sanosuke? > chiede, incuriosita, pensando al Taijutser più forte che Konoha abbia mai visto, la leggenda di quel ragazzo di cui si sono perse tracce e notizie ormai da molti anni. Nel mentre che la conversazione procede, comunque, la cura va avanti e la ferita -pregna del chakra medico di Kaori- va velocemente a risanarsi. Ad occhio nudo dovrebbe essere infatti possibile vedere il taglio che si rimargina poco a poco fino a svanire del tutto sotto l'alone verdastro proiettato dalle mani della Consigliera, non lasciando che le macchie di sangue sulla sua pelle e sui suoi vestiti come uniche testimoni di una ferita adesso totalmente scomparsa. < Fatto. > affermerebbe solo a quel punto Kaori andando ad annullare il jutsu ed abbassando le mani per scostarle dal corpo della ragazza. < Senti ancora dolore? > le domanderebbe per assicurarsi che tutto sia stato risolto per il meglio, sicura -per la maggiore- che la ragazza dovrebbe sentirsi perfettamente ora che la sua ferita è stata rimarginata e rigenerata. [ Chakra: 104.5/120 ] [ Mani terapeutiche A - PS: +10 ] [ Ps Kazenoyoni: 90 + 10 = 100/100 ]

11:45 Kazenoyoni:
 alla domanda diretta di Kaori risponde con un netto assenso di testa <sì, ho seguito e studiato tutti i Taijutser che si sono allenati all'accademia fin da bambina> svela senza alcun segreto, affascinata da quella branca da sempre, anche con le storie del famoso Sanosuke e delle sue gesta, prima della scomparsa <no> risponde secca alla domanda sulla ferita <sono tornata come nuova> sorride candidamente non guarita solo nel fisico <devo tornare dal sensei e rifare l'esame!> la sua energia, simile ad un uragano esplode improvvisamente <devo diventare genin!> il pensiero è oramai proiettato a quel comprifronte, al cammino che momentaneamente era stato arrestato e forse nemmeno quello, con esperienze che vanno comunque ad arricchire una bambina che sta crescendo fisicamente e caratterialmente. Balza dal lettino precipitandosi fuori, spalancando la porta ed uscendo come una furia, ma improvvisamente com'é uscita rientra <grazie...> fa un profondo inchino con la mente che le ha ricordato di non aver nemmeno ringraziato la persona che ha davanti e che l'ha guarita <...non le ho chiesto nemmeno il suo nome> dice con il corpo ampiamente piegato nell'inchino tanto che difatto parla col pavimento <grazie, non sarà l'ultima volta che ci vedremo, ma grazie> dice ancora, mentre aspetterà in quella posizione il nome della donna, per poi inchinarsi nuovamente, salutarla genuinamente con un gesto della mano ed un sorriso solare, per poi precipitarsi fuori come l'uragano che è a combinare chissà quale altro disastro alla Kaze. <END>

12:00 Kaori:
 Tutto sembra essere andato per il meglio. La ferita è rimarginata e la ragazzina sembra essersi anche ripresa a livello emotivo. A volte, specialmente in queste fasi della vita e del cammino ninja, un incoraggiamento da parte di qualcuno con un po' di esperienza in più può fare la differenza in modo sostanziale nell'animo di un giovane shinobi in erba. Anche Azrael fece la stessa cosa per lei alla vigilia del suo esame e proprio il desiderio di non deluderlo la portò a dare il meglio di sé durante la prova pratica. Kaze si alza dal letto e si dirige verso la porta piena di nuove energie e nuova determinazione strappando alla Hyuga un sorriso intenerito. Un sorriso che diviene muta sorpresa quando questa rivela di non sapere chi lei sia: di questi tempi capita piuttosto spesso e la cosa la lascia sempre basita. Un po' si rabbuia nel sentirsi, una volta ancora, così poco influente per la gente del proprio Villaggio. Fra tutti i Consiglieri è quella che viene considerata di meno nonostante la grande attività in ambito accademico, medico e politico. Stringe le labbra senza aggiungere altro e quindi annuisce soltanto al ringraziamento e all'inchino della ragazzina, ritrovandosi a vederla fiondarsi via prima di sospirare ed uscire dalla stanza per andare a cercare un po' di caffè: sicuramente l'avrebbe aiutata a non pensare a quella triste considerazione appena nata nella propria mente. [END]

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