Tramonto infuocato

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18:41 Kaori:
 Konoha è alla vigilia di una rivoluzione. Una di quelle silenziose, invisibili, di cui la gente non s'avvede fin quando la voce non arriva insidiosa alle sue orecchie. Kaori vorrebbe poter nascondere questo tumulto per sempre ma sa che non sarà possibile: lei ed Azrael dovranno organizzare la difesa del Villaggio. Avvisare gli ANBU, Hitomu, gli Hyuga... la notizia verrà trattenuta agli enti necessari, non si farà circolare la voce, ma si potrà davvero nascondere a tutti quanti ciò che sta per accadere? Ma, soprattutto... *cosa* sta per accadere? Kaori ha letto notizie orribili, piani disgustosi, ma ancora non sa come questi si realizzeranno concretamente. A questo pensa mentre ammira la bellezza della Foglia dalla sommità del monte dei volti. Il vento qui soffia fresco e deciso, il sole picchia non più troppo caldo avendo ormai avviato la sua parabola discendente oltre l'orizzonte. La Consigliera inspira a pieni polmoni l'aria fresca che si respira lassù, osserva il Villaggio con sguardo protettivo e pensoso, mentre i lunghi capelli viola si smuovono attorno a sé come un'aura silenziosa. Indossa, Kaori, l'haori bianco con l'effige del suo clan cucito fra le scapole ed una canottiera bianca aderente al petto che le arriva a mezza coscia. Dei pantaloni neri elasticizzati coprono e fasciano gambe e curve fino a terminare dentro degli stivaletti da kunoichi leggeri e color pece. Non ha armi con sé, non ha tasche od oggetti, solo e soltanto il coprifronte della Foglia legato attorno alla gola come sua abitudine. Si trova in cima al monte, più precisamente sulla parte che si trova in linea d'aria al di sopra della testa del Nono, quindi vicina alle scale che da valle arrivano fino in cima alla parete rocciosa. [ Chakra: on ]

18:47 Azumi:
 Anche oggi il pomeriggio sta volgendo alla fine, lasciando il posto ad un tramonto e ad un sole che getta un’ombra rossiccia su tutto il villaggio, lasciando che i cittadini della Foglia godano ancora per diversi minuti del sole prima che lo stesso cali in favore della luna. La giovane Azumi si è inerpicata lungo la scalinata che dalla parte sottostante di Konoha porta alla sommità del Monte dei Volti, ovvero il luogo che la ospita ogni qualvolta devi pensare, ragionare o riflettere su qualcosa di importante o semplicemente quando vuole rimanere sola a contemplare il paesaggio sottostante. Come sempre i lunghi capelli rosa sono lasciati sciolti lungo le spalle e le arrivano a metà schiena mentre la frangia le copre completamente la fronte e le incornicia il volto pallido dai lineamenti poco marcati e gentili sui quali troneggiano due grandi occhi di un celeste chiaro. Indosso la ragazza ha solamente una canottiera nera con scollo a “v” che le lascia scoperte le spalle magre ed un paio di pantaloni del medesimo colore leggermente attillati per permetterle di muoversi senza l’impaccio di un tessuto troppo abbondante mentre ai piedi calza un paio di scarpette di tessuto nero con suola in gomma, piuttosto usurate da un uso continuo. La sua figura si muove veloce ma non in maniera troppo silenziosa dopotutto non deve occultare a nessuno la sua presenza, è una ragazza magra sebbene gli allenamenti a cui si sta sottoponendo hanno reso la sua muscolatura più soda ed ora si intravede sotto la pelle diafana, soprattutto delle bracci e anche l’altezza è scarsa, queste due caratteristiche insieme all’espressione mite e gentile del volto la rendono la figura meno minacciosa, probabilmente di tutta Konoha. Dunque gli ultimi passi la porterebbero in cima alla scalinata dove si fermerebbe per riprendere fiato perché, nonostante tutto, quelle migliaia di scalini sono pur sempre faticosi da salire specialmente senza il chakra impastato e le hanno appesantito il respiro ed ora la giovane è costretta a respirare tramite le labbra dischiuse forse proprio per l’esercizio di respirazione che sta facendo non si avvede della figura di Kaori già presente nel luogo.

19:01 Kaori:
 Tutto sembra così tranquillo in questo momento. Il sole che s'avvia a tramontare, il Villaggio che si anima nella festa di un sabato sera qualunque ed il cielo che si tinge di sfumature pastello in una meravigliosa sintonia di colore. L'azzurro si fonde al rosa, al viola e ad un principio di rosso fuoco che inizia a brillare in distanza. Risate e chiacchiere lontane arrivano attutite fin lassù, mascherate e confuse dal fischio del vento, dal cinguettio di qualche uccellino tardivo. Konoha brilla di vita e Kaori si ripromette, una volta ancora, di ergersi come suo baluardo per proteggerne ogni singola vita. Avrebbe protetto e difeso quel Villaggio, quelle risate, con tutta se stessa. Determinata osserva in silenzio la vita che scorre sotto i suoi occhi: a volte ha bisogno di salire lassù solamente per abbassare lo sguardo e ricordarsi il motivo per cui, in origine, ha deciso di diventare kunoichi. Per salvaguardare quelle strade affollate, quelle case silenziose, quei negozi pieni di gente. Inspira a fondo dalle narici prima di udire il suono di passi scontrarsi con i gradini metallici della scalinata lì accanto. Ruota verso quel punto il capo osservando la figura della ragazza mostrarsi poco a poco fino a raggiungere la cima del monte. E' strabiliante come il loro abbigliamento sia così simile. Canotta, pantaloni neri e scarpe nere. Inoltre persino il taglio è simile, con una folta chioma liscia ed una spessa frangia dritta a celar le loro fronti. Un sorriso le incurva le rosee mentre riconosce in quei lineamenti quelli di una deshi che ha, tempo prima, incontrato durante una lezione all'Accademia. < Buonasera. > saluta la Hyuga, per prima, scacciando per un istante i suoi pensieri così da donare all'altra tutta la propria attenzione. < Ti consiglio di inspirare con il naso più che con la bocca. Riempirai prima i polmoni d'aria. > aggiunge, poco dopo, nel vederla col fiato corto a causa della dura salita, ritrovandosi a fornire l'ennesimo consiglio medico non richiesto. [ Chakra: on ]

19:13 Azumi:
 Ancora intenta a riprendere fiato, la giovane porta entrambe le mani all’altezza dei fianchi, lasciandole lì mentre gli occhi chiari vagano lungo la piazzetta e vengono attratti da una voce. Osserva Kaori per qualche attimo, sbattendo le palpebre e le lunghe ciglia rosa come se non fosse certa che la donna stia parlando con lei tanto che volta anche il capo, un movimento appena accennato in realtà, per osservare con la coda dell’occhio dietro di sé se la Hyuga stia parlando realmente con lei. Eppure la rosa impiega diversi istanti per ricollegare quel volto e quella voce ad un nome e nel momento in cui lo farebbe è troppo tardi. <Vi.. vi ringrazio pe il consiglio.> Afferma mentre le gote si tingono di un leggero rossore mentre, intanto, segue il consiglio che le è stato dato ed inizia a respirare con il solo ausilio del naso. <Buona sera anche a voi. > Si affretta ad aggiungere, chinando il capo in un inchino rispettoso ed intanto le braccia vengono portante nuovamente immobili lungo i fianchi. Alcuni attimi dopo rialza il capo ed ormai ha ripreso a respirare normalmente. <Questo percorso dovrebbero proporlo come allenamento in Accademia.> Ma lo dice quasi più rivolta a se stessa che davvero a Kaori mentre con il dorso della mano si pulisce qualche gocciolina di sudore dalla fronte, spostando appena la frangia verso destra in quell’atto. <mi dispiace, vi ho disturbato?> Domanda verso una donna mentre l’arto viene abbassato e la giovane inizia a muovere qualche passo verso di lei ma per qualche ragione, lo sguardo della deshi si alza e si abbassa ripetutamente, non rimanendo mai per troppi secondi sul viso della donna.

19:22 Kaori:
 Un sorriso gentile e sereno viene rivolto ad Azumi in risposta al suo ringraziamento. Kaori non replica, non risponde, limitandosi ad accogliere le sue parole ed il suo successivo saluto con un lieve cenno del capo. Il busto ruota così da trovarsi totalmente rivolta in direzione della deshi e le sue braccia rimangono molli e prive di rigidità lungo i fianchi in una posa rilassata e tranquilla. Osserva il modo in cui la ragazza si asciuga il sudore dalla fronte ed una leggera risata scivola via dalle sue labbra rosse quando ascolta il commento sussurrato della studentessa. < Sì, effettivamente è un ottimo allenamento. > concorda con lei girando il viso a cercare il profilo della lunga scalinata, ricordando i tempi in cui il suo corpo non reggeva il peso di tutti quei gradini. Arrivare in cima era difficile e le sue gambe dolevano per giorni, soprattutto se non procedeva con la dovuta cautela e lentezza fra un gradino e l'altro. Ma ripetere quell'esercizio ogni giorno, insieme ad altri allenamenti, l'hanno portata a temprare il proprio corpo, a mettere alla prova la propria resistenza, ed ora.. salire quei gradini non è altro che una passeggiata. < Col tempo sarà sempre meno faticoso, vedrai. > aggiunge poi, la Hyuga, tornando a sorriderle, prima di udire quella domanda che la porta ad inclinare appena il capo verso la spalla sinistra. < No. > chiosa alla fine con semplicità, rialzando il capo così da tenerlo ben dritto. < Stavo solamente pensando. E osservando il paesaggio. Fra poco il sole tramonterà. > rivela ruotando ora nuovamente il corpo in direzione dello strapiombo, puntando il viso in direzione del sole calante. < E tu? Speravi d'esser sola venendo qui? > domanda, senza però voltarsi, continuando ad osservare la stella brillare nei suoi ultimi minuti di luce. [ Chakra: on ]

19:56 Azumi:
 Annuisce al dire della donna mentre gli angoli delle labbra si piegano verso l’alto a creare un sorriso divertito che però sfuma quasi subito in favore di un’espressione sempre estremamene gentile ma più controllata. Non aggiunge altro, però, riguardante l’argomento scale lasciando cadere quella parte di discorso nel silenzio. E’ sulle successive parole che si sofferma, mentre si ferma a circa un metro di distanza da dove si trova Kaori, rimanendo lateralmente rispetto a lei. <Anche io vengo spesso qui sotto per pensare.> Afferma lasciando che lo sguardo si spinga verso l’orizzonte. <Si credevo di essere sola ma a quanto pare questo è un posto che aiuta tutti a riflettere.> Le labbra si tirano ancora in un sorriso gentile. <Forse è perché abbiamo tutto il villaggio sotto gli occhi e possiamo vedere l’orizzonte, come se guardassimo lontano da dove siamo ora in un certo senso.> Il capo si piega leggermente di lato mentre torna ad osservare la donna. Rimane per lunghi secondi in silenzio, con le labbra strette tra di loro in maniera talmente serrata da essere diventate una sottile biancastra. <Kaori sama..> La chiama solo alla fine, inspirando una grande quantità di aria dal naso che le fa gonfiare i polmoni e che le riesce dalle labbra schiuse. <So che probabilmente questo non è un buon momento e so anche di risultare piuttosto maleducata ma …> Torna ancora una volta a chiudersi nel proprio silenzio come se fosse difficile per lei esprimere quelle parole o forse si vergogna semplicemente di chiedere tanto che ha iniziato a torturarsi una pellicina che le spunta intorno all’unghia del pollice, pellicina che gratta insistentemente con l’indice della stessa mano. <Avrei una richiesta da farvi.> Completa alla fine la frase, rivolgendo ancora una volta lo sguardo imbarazzato verso la pavimentazione della piazza.

15:49 Kaori:
 Le rosee della Hyuga si distendono verso l'esterno in un sorriso appena accennato. Un'espressione tranquilla, quasi comprensiva quella che le appare in volto nell'udire la voce di Azumi arrivarle all'orecchio. < Sì. Nel corso degli anni mi sono accorta che molti di noi vengono qui su per riflettere, per cercare un po' di pace. > conferma e concorda Kaori sulla riflessione appena esposta dalla giovane dal roseo crine prima di andare a volgere verso lei lo sguardo quand'ella prosegue nella sua osservazione mentre lascia vagare lo sguardo verso l'orizzonte. < Personalmente vengo qui per ricordarmi per cosa combatto ogni giorno. > rivela la Consigliera tornando a guardare Konoha sotto di loro, brulicante di vita e di gente. < Perchè tutti loro possano continuare a vivere questa vita serena e felice in questo Villaggio antico di anni e ricco di storia. Perché nessuno possa ferirli o strapparli via dalle loro case. > mormora pensando che, tutto sommato, non sta facendo un ottimo lavoro stando a quelli che sono i fatti attuali. Si adombra appena il suo sguardo man mano che questa consapevolezza le appesantisce il cuore e quindi si ritrova a venir riscossa dalla voce di Azumi che, nuovamente, cattura la sua attenzione. La Hyuga solleva lo sguardo e lo volge verso di lei avvertendo l'intensità e la serietà del suo tono. Punta le iridi color perla in quelle chiare e brillanti della deshi ascoltandola con sincero interesse. < Dimmi pure. Ma prima, ti prego, ricordami come ti chiami. Ricordo di averti avuta come allieva ad una lezione, ma temo di non ricordare il tuo nome. > chiosa la Jonin prima di aprirsi, dolce, in un gentile sorriso. [ Chakra: on ]

16:04 Azumi:
 Qualche passo ancora e si avvicina maggiormente alla donna evitando, in questo modo, di dover alzare troppo la voce per parlare ed in quel luogo quasi religioso le sembra la cosa meno opportuna e forse anche per questo motivo che tiene un tono di voce piuttosto sommesso. <Forse è proprio Konoha qui sotto a darci la pace ed è come se il villaggio rappresentasse le radici di ognuno di noi, radici che ci hanno permesso di essere chi volevamo essere e chi realmente siamo.> Afferma, allungando la mano destra per portare una ciocca di capelli dietro l’orecchio lasciando la parte destra del viso libera . Si volta ancora una volta verso Kaori, annuendo lievemente alla sua affermazione con un lento cenno del capo che è accompagnato da un profondo sospiro che le fa alzare il petto per qualche attimo prima che l’aria sia ricacciata fuori dai suoi polmoni. <Oh certo..> Ancora una volta arrossisce visibilmente per quella mancata prontezza nel presentarsi. <Scusatemi, il mio nome è Azumi Heru.> Si presenta, dunque, e torna a mostrare un’espressione più calma, pacata e controllata. <Ecco..> Lo sguardo si sposta appena sul cielo in lontananza come se in esso stesse cercando la forza o meglio la sfrontataggine di parlare e di avanzare quella richiesta. <So che voi siete il primario dell’ospedale di Konoha..> Prende il discorso molto alla larga, iniziando a giocherellare con le proprie dita in maniera del tutto distratta. <Volevo sapere come posso diventare un ninja medico perché questo è uno dei miei più grandi sogni.> Sbatte lentamente le palpebre rialzando il viso verso la donna con un’espressione del tutto seria sul volto e con gli occhi chiari che le brillano di determinazione. <Voglio poter aiutare le persone anche in questo modo.> dichiara con una certa fermezza nel tono della voce, segno che è una cosa che vuole davvero, dal profondo del suo cuore.

16:19 Kaori:
 Un nuovo alito di brezza scosta le loro chiome fluenti portando la consigliera a sollevare una mano per impedire alle ciocche laterali di danzare fastidiosamente attorno al suo viso. < Forse. > replica con un mezzo sorriso sulle rosee e lo sguardo a cercare ora quello della bella studentessa al suo fianco. < Credo che ognuno di noi provi qualcosa di diverso nel venire qui, nel guardare il Villaggio laggiù. > commenta la Consigliera tenendo lo sguardo fermo in quello della ragazza. < Tu vedi questo guardandolo? Le tue radici? Quello che sei davvero? > le domanda ora incuriosita dal suo possibile dire. Quindi attende che la giovane le avanzi la propria richiesta domandandole però prima il suo nome. Questo viene ben presto rivelato e Kaori si ritrova a ripeterlo un paio di volte nella propria mente così da non lasciarselo sfuggire dai cassetti della memoria. < Piacere di conoscerti allora, Azumi. > le sorride pacatamente prima di lasciarle modo d'avanzare la propria richiesta. Quello che ascolta giunge inatteso: non si era sinceramente aspettata questo tipo di conversazione e schiudendo le rosee si ritrova ad osservare la evidente sicurezza dell'altra nel porgere quella domanda. La notizia naturalmente non può che far piacere alla Jonin e per questo Kaori si ritrova a sorriderle ruotando ora il busto verso di lei. < E' una nobile aspirazione, Azumi. > dice di principio la Hyuga sorridendole con dolcezza. < E ti posso assicurare che avremo sempre bisogno di ninja desiderosi, come te, di imparare a curare il prossimo. Di questi tempi è una specializzazione che in pochi considerano... > sospira appena Kaori quasi sconfortata da questa verità, andando quindi ad umettarsi le labbra e ritornare presente a se stessa. < Per diventare un ninja medico devi innanzitutto diventare un ninja. Quindi una volta che avrai ottenuto il tuo coprifronte vieni pure in Ospedale a cercare il Luminare. Avrai un colloquio con lui e se ti riterrà idonea inizierai l'addestramento. > le spiega la Hyuga guardandola dritto negli occhi. < Dovrà verificare se sei capace di utilizzare il chakra medico e dovrai studiare l'anatomia umana, nonché le varie malattie, i farmaci, le terapie... insomma, tutto quello che rende un medico quello che è. > continua la Consigliera fermandosi solo a quel punto. < Non è una strada semplice. Ma se davvero è quella che hai scelto, potrà darti grandi soddisfazioni. > le sorride, alla fine, con candore. [ Chakra: on ]

16:47 Azumi:
 Il vento che si è alzato fin lassù le sferza leggero il volto ma non le da fastidio, anzi inspirerebbe a pieni polmoni quell’aria che la rinvigorisce, eliminando dalle proprie gote quel rossore che normalmente non appartiene affatto al suo volto. <Si credo che rifletta quello che ognuno prova, in realtà..> continua inclinando lievemente il capo come a studiare meglio quello che ha sotto gli occhi ovvero il villaggio vero e proprio. <esattamente, è questo che sento quando vengo qui su, le mie radici ed è piuttosto buffo..> interrompe il proprio dire per sbuffare una piccola risata. <.. perché qualche mese addietro non sapevo nemmeno che cosa fosse un ninja e sentivo Konoha come una prigione, adesso invece è tutto cambiato e sono sicura che non troverei mai un luogo più familiare di questo..> Scuote lievemente il capo, sfregadosi entrambi gli occhi che si arrossano leggermente sotto quel tocco un po’ rude. <Il piacere è tutto mio!> Risponde avendo messo da parte quella sorta di pensieri cupi in favore di altri più allegri che le hanno donato nuovamente il sorriso. <Lo so, molte persone considerano l’arte medica come qualcosa di superfluo eppure sono le stesse persone che poi corrono in ospedale alla prima ferita superficiale.> Arriccia le labbra con una nota di sdegno nello sguardo che la fa apparire contrariata alle sue stesse parole. <Vedete, mia madre da quando ricordo è sempre stata malata e fin da piccola sono stata costretta a prendermi cura di lei, so bene cosa significa quando si ha un parente ammalato in famiglia e non voglio che altre persone soffrano come ho sofferto io o come lo sta facendo mia madre ed è per questo che ho deciso di diventare un ninja medico, per cercare di alleviare la sofferenza degli altri e dare un piccolo barlume di speranza dove prima non c’era.> Ammette, eppure si accorge troppo tardi di aver parlato troppo e di essersi lasciata sfuggire dettagli personali non richiesti. Si morde il labbro inferiore con il canino destro in risposta al proprio dire. <Mi dispiace forse ho parlato troppo.> Lascia la presa sul proprio labbro prima di continuare. <Ma è per questo motivo che sono estremamente motivata nei miei propositi e non mi interessa quanto dura la strada possa essere!> E ancora una volta torna a parlare con quel tono deciso eppure rimane in silenzio subito dopo ascoltando tutto quello che le viene detto. <vi ringrazio per le informazioni Kaori sama, dovrò sbrigarmi a diventare una kunoichi allora.>

17:01 Kaori:
 Le parole della deshi vengono attentamente memorizzate dalla Hyuga la quale le lascia modo di esprimere il proprio parere senza interromperla o fermarla in alcun modo. Rimane ad ascoltare quella specie di confessione privata ritrovandosi a sorridere appena quasi con fare ammiccante nel momento in cui ella tace. < Ah sì? > chiede giocosamente inarcando appena un sopracciglio. < Hai per caso trovato qualcuno d'importante da non voler lasciare andare, qui? > le domanda con quella sorta di complicità femminile mista ad una leggera traccia di scherzo. Vede che Azumi va pian piano sciogliendosi mettendo da parte quel leggero imbarazzo che poco prima le aveva tinto le gote di un rosa vivace e brillante. Inizia a parlare più tranquillamente, con meno timore, andando a spiegare il proprio punto di vista circa l'arte medica alla Consigliera. Kaori approva il suo pensiero o, per meglio dire, lo condivide. Anche lei si è spesso ritrovata a pensare che in molti sottovalutino tale branca shinobistica forse considerandola qualcosa di meramente femminile, quasi un qualcosa di supporto e di poco adatto a ninja forti e valorosi più incentrati sullo scontro in campo aperto. Un pensiero per lei ridicolo e piuttosto sessista in verità, ma preferisce tenere la cosa per sé. Lascia che Azumi continui a parlare, comprendendo ancor di più il motivo che tanto fortemente la spinge a voler seguire tale specializzazione, provando una stilla di affetto per lei, per la sua natura premurosa e protettiva. < Non temere, non hai detto niente di male. Anzi, ti fa onore ciò che dici. > la rassicura Kaori sorridendole con fare decisamente più caloroso, più gentile. < Mi dispiace per tua madre. Ma sono contenta che nonostante la difficoltà incontrata tu abbia trovato il modo di trarne qualcosa di positivo come un'aspirazione di vita. Molti si ritrovano ad essere ben più vecchi di te e a non sapere ancora cosa fare delle loro esistenze. > le dice con tono pacato, basso, fermandosi solo per un istante prima di umettarsi le rosee. < A che punto del tuo percorso accademico sei arrivata, Azumi? > [ Chakra: on ]

17:25 Azumi:
 La domanda di Kaori la fa sorridere a tal punto da scoprire la dentatura bianca sotto le labbra rosse. <Diciamo che ho sbattuto contro l’amore.> Ammette forse leggermente sorpresa dall’intuizione di Kaori o forse per il fatto che probabilmente le si legge in faccia. <Quindi direi di si ma sentimenti come l’amore o l’affetto generano quasi sempre altri sentimenti negativi come la paura.> E la mente la riporta indietro alla lezione di qualche giorno fa quando quel Genjutsu l’ha fatta stare male per una notte intera ed in risposta un brivido le scende lungo la schiena e la fa tremare appena ma riesce quasi subito a concentrare la propriamente altrove, sulle parole che vengono pronunciate dalla Consigliera.<Diciamo che spesso sono le avversità che decidono il tuo futuro, o le inclinazioni personali.. chi non decide ciò che vuole fare della sua vita è perché, forse, non si è guardato abbastanza dentro.> spiega lentamente e con un tono fermo ma sempre estremamente gentile e pacato. Eppure, nonostante si stia trovando a proprio agio in quella conversazione, la successiva domanda che le viene posta le getta un’ombra scura di vergogna sul viso come sempre quando viene messa davanti alla realtà di non aver completato ancora gli studi ed essere diventata un genin. <Devo affrontare solamente l’esame pratico!> Nuovamente alza lo sguardo sulla donna, cercando di imprimere una qualche allegria nel suo sorriso appena forzato dal fatto che si sente troppo indietro rispetto agli altri e che, soprattutto, vorrebbe già potersi rendere utile in un modo o in un altro.

17:45 Kaori:
 Quella che voleva essere una semplice battuta porta Kaori a rendersi conto di aver invece indovinato. Non che poi fosse così assurdo: non è forse per lo stesso motivo che Azrael aveva deciso di lasciare le file dell'Akatsuki per tornare stabilmente a Konoha? Non era stato forse quel sentimento a portare il Nara a considerare nuovamente "casa" il Villaggio che al loro primo incontro non considerava più tale? < Sono contenta per te. > le dice sinceramente la Hyuga sorridendole. < La mia voleva essere una battuta ma alla fine non è così strano che avessi ragione. A volte non sentiamo come casa il posto dove ci troviamo quanto più la persona che scegliamo di avere accanto. Perciò... > lascia la frase così, in sospeso, continuando a sorriderle con quella luce brillante nello sguardo che le anima l'espressione solo quando il pensiero vola alla figura del leggendario Dainin. Tuttavia la leggerezza che le ha riempito il sorriso va appena scemando quando l'argomento si fa più serio e il suo sguardo si perde verso l'orizzonte. < Beh è naturale. Quando hai qualcosa da perdere sei più sensibile di quando non hai altri che te al mondo. > replica la Consigliera inspirando a fondo, pensando a quanto il pensiero delle mire di Frollo su Azrael la atterriscano. < Cerca solo di non farti soggiogare da queste paure e di controllarle, mh? Non lasciare che siano loro a controllare te, ma non ignorarle. Sono queste a darti un motivo per combattere più duramente. > aggiunge, poi, tornando a guardarla con fare quasi materno. Quindi annuisce quando Azumi offre il proprio punto di vista e risponde con tono tranquillo. < Hai ragione. O almeno credo anche io che sia così. > ridacchia appena non sentendosi capace di poter dire se il pensiero che condivide con la ragazza sia universalmente riconosciuto oppure no. Dopotutto lei è solamente più alta in grado di lei, questo non la rende necessariamente più esperta in questo genere di considerazioni. In merito a questo tipo di riflessioni le due sono praticamente allo stesso livello. Non comprende bene come mai la propria domanda sembri mettere la deshi quasi in imbarazzo e si ritrova a collegare questa specie di malinconia alla preoccupazione per l'imminente esame finale. < Oh quindi ormai sei vicina al diploma! > osserva Kaori ricordando l'ansia che aveva dovuto affrontare nei giorni precedenti il proprio esame. Alla vigilia di questo, ricorda, incontrò per la prima volta quello che ad oggi è l'uomo della sua vita. Il solo pensiero le strappa un sorriso intenerito. < Allora ti auguro buona fortuna Azumi. Sono sicura che finirà prima che tu te ne renda conto. > le sorride incoraggiante prima di fermarsi. < Se hai qualche domanda da fare sull'esame non farti problemi a chiedere. Se posso aiutarti lo faccio volentieri. > [ Chakra: on ]

18:08 Azumi:
 Lo sguardo si perde ancora verso l’orizzonte, con il volto totalmente privo di qualsiasi espressione ma quello sguardo vuoto lascia il posto ad uno più sereno subito dopo, e ancora una volta la giovane sembra lottare contro qualche pensiero cupo che le affolla la mente e che l’ha spinta ad arrampicarsi fin li su a riflettere sul successivo da farsi. <Avete pienamente ragione.> Afferma con un lieve sorriso che le increspa le labbra e che le dona ancora una volta quel buon umore che normalmente le anima quel viso pallido ma che ultimamente deve fingere. <No credo di essere abbastanza dura per non farmi soggiogare in questo modo poi purtroppo scopri il vero carattere che possiedi solamente quando questo viene messo davvero alla prova quindi..> Si stringe per qualche attimo nelle spalle, incassando il capo tra di esse. <…Spero di riuscire a vincere qualsiasi paura, sia essa grande che piccola!> Se deve fingere allegria, di tanto in tanto, la convinzione con cui parla di determinati argomenti è spontanea e genuina e si riflette negli occhi che le brillano nel pronunciare anche solo quelle brevi frasi in cui, però, mette tutte le proprie convinzioni. <Si e spero davvero di non fare qualche passo falso portato dall’agitazione, significherebbe che non ho nemmeno controllo su me stessa.> Stringe per qualche istante le labbra contrariata da quello che potrebbe avvenire durante lo scontro ma subito dopo le parole di Kaori le lascerebbero sciogliere le labbra in un piccolo sorriso. <Vi ringrazio ma credo di aver analizzato già ogni possibile modalità di attacco e di strategia, sfortunatamente vorrei essere solo un po’ più forte per poter utilizzare al meglio qualche colpo di Taijutsu ma credo che sia un’arte che non fa affatto per me.> Sorride allegra, abbassando per un attimo lo sguardo sul proprio corpo magrolino ma che, pian piano, sta prendendo sempre più forma soprattutto per quanto riguarda i muscoli sollecitati dai vari allenamenti a cui si è sottoposta.

18:39 Kaori:
 La determinazione della deshi è ammirevole e Kaori è davvero felice di vedere in una ragazza all'apparenza così fragile e semplice un simile carattere. Decisa, sicura, con delle idee già piuttosto chiare su chi è e su cosa vuole dalla vita. Kaori è colpita dalla ragazza e pensa che potrebbe aspettarsi delle belle sorprese da lei. Le sorride annuendo quando sente il suo dire e quindi osserva il sole iniziare a svanire oltre l'orizzonte in un meraviglioso tripudio di sfumature oro e arancio che, come un incendio avvolgono la Terra a perdita d'occhio. < Ne sono sicura. > le dice cercando di darle forza e un piccolo incoraggiamento. Forse poca cosa visto che lei non è altro che un'estranea per la deshi, ma magari potrebbe farle piacere sapere che una ninja assai più esperta di lei crede nelle sue potenzialità: insomma, a suo tempo l'appoggio di Azrael le aveva dato una enorme carica per il proprio esame. Ascolta i timori della ragazza in merito la paura di fare qualche passo falso il giorno del suo esame e quindi ruota il capo a cercare il suo sguardo per sorriderle con fare tranquillo. < Tutti noi a volte cediamo alla tensione. Certo, più riusciamo a resisterle e meglio è, ma non essere troppo dura con te stessa. Per quanto forti possiamo aspirare a diventare, siamo e saremo sempre-- umani. > mormora Kaori andando ora a reclinare all'indietro il capo per osservare il cielo infuocato sopra di sé, il vento a smuovere i capelli attorno al suo viso senza quasi che se ne renda conto. Cerca di offrire la propria esperienza in dono alla deshi ma Azumi non sembra avere domande da volerle rivolgere. La Hyuga non insiste assecondando la decisione della ragazza e quindi riabbassa il capo per tornare a guardarla. < Come desideri. > le sorride, appena, prima di inspirare a pieni polmoni e quindi ravviare una ciocca di capelli violacei dietro l'orecchio. < Allora in tal caso penso che tornerò indietro. Ho una cena da preparare a casa. > ride appena, a mezza bocca, lasciando ricadere il braccio lungo il fianco. < Mi ha fatto molto piacere incontrarti. Ti auguro buona fortuna per il tuo esame. > continua quindi Kaori guardando Azumi dritta negli occhi. < E spero di vederti presto in Ospedale. > aggiunge poco dopo con un sorriso gentile, lasciandole infine un semplice e cordiale occhiolino. < Alla prossima, Azumi. > e, detto questo, ecco che andrebbe semplicemente a superarla per prendere la via di ritorno verso casa. [ Se end ]

18:53 Azumi:
 Solo ora, dopo ore che si trova in quel luogo riesce a mostrare un sorriso realmente allegro e carico di una vitalità che sembra ravvivarla completamente. <Vi ringrazio cercherò di fare del mio meglio!> Esclama con quello sguardo di fuoco mentre, con veemenza, alza la mano destra che serra a formare un pugno e la porta all’altezza del viso in un gesto grintoso che, però, ricade subito dopo lasciando il braccio all’altezza del rispettivo fianco. <In realtà essere dura con me stessa mi fa concentrare su altro e molto meno sulla tensione quindi è un metodo che ho per sentirmi meglio!> Spiega allargando il proprio sorriso mite. <Perdonatemi ma voglio provare a vedere se i miei ragionamenti sono esatti, solo in questo modo meriterò davvero di diventare una kunoichi a tutti gli effetti!> La grinta sembra non abbandonarla e la conversazione avuta con la donna sembra averla messa nuovamente di buon umore e averle dato una nuova carica. <Certamente, anche io devo tornare a casa.> Fa una piccola pausa di silenzio. <Vi ringrazio, ce la metterò tutta e spero anche io di potervi vedere il prima possibile in ospedale!> Ribatte chinando il capo in un piccolo inchino. <Buona serata!> La saluta a sua volta e per qualche attimo la osserva andar via mentre, lei, probabilmente indugerà ancora qualche attimo prima di tornare a sua volta verso casa. [end]

Kaori e Azumi si incontrano in cima al monte dei volti.
Le due iniziano a parlare circa quello che provano nell'osservare il Villaggio da lassù ed Azumi trova il coraggio di chiedere a Kaori come fare per diventare un ninja medico come lei.
Fra qualche rivelazione e un paio di battute, le due si salutano in vista della cena.