Non tutti gli incontri sono calmi

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16:27 Azumi:
  [Strada principale] Il caldo afoso del primo pomeriggio sconforta quasi tutti i cittadini della Foglia a mettere il naso fuori da casa e pochi sono i coraggiosi che si agirano per la strada principale del villaggio sfidando il sole che, cocente, brilla alto nell’azzurro cielo pomeridiano. Tra i pochi coraggiosi, appena nominati, vi è Azumi che, decisa a non voler rimanere tra le mura domestiche che risulterebbero ancora più calde dell’esterno, è uscita per prendere una boccata di aria rovente. La giovane, che cammina lungo la via principale di Konoha, è una figura di scarsa statura, dal fisico minuto e leggermente sottopeso ma dalla muscolatura tonica. I lunghi capelli rosa chiaro, che quest’oggi sono stati lasciati sciolti, le arrivano a metà schiena ed ondeggiano seguendo l’andatura ed il ritmo dei propri passi. Il volto è pallido e dai lineamenti gentili, lambito da due ciocche di capelli che le ricadono lungo il petto mentre la fronte è coperta da una frangia che le lascia scoperti i grandi occhi celesti che sono impegnati ad osservare, seppure in maniera quasi annoiata, le poche facce dei concittadini che incontra sulla propria strada, sperando di incontrare qualcuno di conosciuto per spezzare la monotonia di quella passeggiata che, ormai, va avanti da diversi minuti. La giovane indossa una maglietta rosso scuro con uno scollo bianco a “v” e maniche corte mentre le gambe sono coperte da un paio di pantaloni neri piuttosto aderenti per evitare che il tessuto possa intralciarle i movimenti degli arti inferiori. L’orlo dei pantaloni finisce in un paio di scarpette nere di tessuto allacciate sul davanti e con la suola nera che sembra essere appena rovinata in più punti, soprattutto lateralmente e vicino al tallone. La giovane sembra non avere più altro con se, almeno non di visibile. Lentamente, dunque, continua a camminare con un’andatura lenta sebbene sia leggermente cadenzata, seguita dall’oscillare continuo delle braccia che le ricadono pigramente lungo i fianchi.

  [Strade Konoha] porta rapidamente la mano al viso, l'indice e il medio sotto la narice sospingono questa verso l'alto mentre il capo si curva all'indietro e gli occhi si chiudono strizzandosi sul viso. < EEEEETCIIIIIIII>. Uno starnuto ben udibile si propaga per la via, i muscoli tutti contratti, dal viso all'addome fanno si che la sua figura appaia accartocciata per un istante. Nel ricomporsi, sfregandosi con le stesse dita il naso, ridacchia come divertito dal suo stesso starnuto e riprende a camminare sereno in cerca di qualcosa da sgranocchiare. Veste la solita giacca del kimono bianca da cui fa capolino una camicia nera aperta sull'addome che nasconde delle fasce bianche giusto sotto il petto e i pantaloni neri fermi sulle caviglie nude; ai piedi i geta che annunciano solenni il suo andare. Cammina allegro per le vie del centro, non usciva di casa da parecchi giorni e crede di portare con se ancora l'odore di quelle quattro mura in cui si è rinchiuso in questo periodo tra un ramen in scatola, una partita a carte e del buon sakè. Scruta con gli occhi vivaci ogni angolino, ogni piccolo dettaglio mobile che per la strada attira la sua attenzione, i colori della Foglia, la sua gente e il brusio animato del pomeriggio, Mani in tasca, andatura spedita, sembra che nulla possa levargli di dosso la spensieratezza di cui è impregnato ogni suo gesto oggi.

16:43 Azumi:
  [Strada principale] Continua a camminare, con l’andatura di chi non ha nulla da fare, lenta e calcolata che la porta man mano sempre più vicina al centro del villaggio. E’ talmente annoiata la giovane che si concede perfino uno sguardo ad una vetrina che vende oggettistica per shinobi, fermando il proprio passo e scrutando per qualche attimo la merce esposta che, però, non suscita nessuna emozione nella ragazza se non un’alzata veloce del sopracciglio destro probabilmente in reazione ai prezzi scritti sui cartellini bene in evidenza. <A questo punto è meglio combattere a mani nude.> Borbotta voltandosi e riprendendo a camminare con lo stesso lento ritmo di prima. Intanto il gioco di osservare tutti quelli che la circondano continua ed è proprio per questo che gli occhi celesti si soffermano su qualche istante sulla figura di Eikichi in lontananza, lo vede starnutire e per un istante riabbassa lo sguardo ma è costretta a spostare leggermente la propria traiettoria, spostandosi di qualche centimetro più a destra, per evitare di andare ad impattare contro il ragazzo che continua ad osservare con la curiosità stampata negli occhi chiari, probabilmente senza rendersi conto di essere tremendamente invadente e fuori luogo e dimenticandosi delle solite buone maniere che solitamente sfoggia con disinvoltura.

  [Strada Principale] cammina sereno portando la mano all'interno della tasca destra del pantalone mentre ruotando il capo a destra e a manca osserva la strada senza soffermarsi di preciso su nessun dettaglio. Qualche passo in più prima che una strana sensazione s'impossessi del suo corpo. Una specie di peso sull'addome, all'altezza del diaframma gli provoca dei brividi lungo la schiena: qualcuno lo sta fissando. Gli appare, senza motivazione alcuna, chiaro il motivo del suo disagio. Ferma l'andare provocando un leggero polverone dato dallo strisciare dei geta al suolo terroso, erge il busto respirando profondamente e si mette così a scandagliare la zona con lo sguardo concentrato. Non pare nemmeno fare lo sforzo di dissimulare, le sopracciglia si curvano sulla fronte e gli scatti del capo indicherebbero anche ad un cieco il suo obiettivo. Sofferma così lo sguardo su Azumi, una ragazza dai capelli rosa che non aveva mai visto prima. Le fissa il viso scoprendo anche lei fare lo stesso. < TU! > grida alzando di scatto il braccio e puntando il dito insolente in direzione della giovane < MI FAI VENIRE I BRRRRRRRIVIDI!> commenta allarmato agitando in aria il dito, scocciato ma non per questo minimamente arrabbiato. < Che succede?> le domanda < Ho qualcosa di strano?> torna a chiedere spostando adesso lo sguardo su se stesso alla ricerca di qualche cosa che possa avere attirato l'attenzione della ragazza su di lui, salta sul posto come cercando di compiere con lo sguardo un giro completo per riuscire a guardarsi la schiena e nel fare alza ancora più polvere con i geta che sembrano marcare un ritmo ogni volta che colpiscono il suolo. < CHE HO!?!? > dice spazientendosi

17:12 Azumi:
  [Strada principale] Finalmente distoglie lo sguardo dal ragazzo, continuando a camminare quando quella sorta di urlo le inchioda i piedi al terreno tanto da rimanere con la gamba destra avanzata rispetto alla gemella il cui tallone del piede è fermo in aria e solo le dita poggiano sul terreno. Sembra bloccarsi come se qualcuno l’abbia congelata all’istante ma è solo lo stupore che l’ha portata ad arrestarsi di colpo. Il volto lentamente viene voltato ancora il direzione del ragazzo dai capelli bianchi ascoltando le sue parole agitato e per un istante lo sguardo chiaro della giovane appare visibilmente preoccupato, soprattutto perché odia essere al centro dell’attenzione e tutte quelle urla scomposte hanno richiamato l’attenzione di alcuni passanti verso cui Azumi sorriderebbe in maniera nervosa tanto che quel sorriso di allegro non ha nulla. Velocemente si avvicina a Eikichi, allungando il passo per bruciare quei pochi metri che li separano.< Stai tranquillo> Lo intima eppure anche la sua voce sembra essere agitata. <Non hai nulla addosso, non hai niente!> esclama andando ad alzare entrambe le mani con i palmi aperti e rivolti verso di lui nel tentativo di farlo calmare . <Mi dispiace è stata colpa mia.> Ammette mentre con la coda dell’occhio osserva quel piccolo gruppetto di curiosi formato da circa quattro persone che si allontanano come se nulla fosse stato, tranquillizzando maggiormente la ragazza che, solo ora, torna completamente con l’attenzione sull’altro. <Scusami non volevo fissarti ma volevo solamente capire se ti conosco perché mi sembravi un viso conosciuto ma mi sbagliavo.> Afferma chinando il viso e parte del busto in avanti per esibirsi in un piccolo inchino rispettoso che vuole rincarare il significato delle proprie scuse. Durante l’inchino, che comunque dura pochissimi secondi, parte della chioma le scivola in avanti, lungo il petto costringendola a sistemarla dietro le orecchie una volta tornata con il capo ben dritto, giusto per non aggiungere altro caldo a quello che già sente. <Adesso ti calmi, per favore?> Ripete e nonostante l’agitazione il suo tono rimane pacato e gentile anche in questo frangente come estremamente gentile è l’espressione del volto e degli occhi che continuano a scrutare il ragazzo.

17:21 Eikichi:
  [Strada principale] ascolta le parole di Azumi e si ferma osservandola stranito. Si passa la destra sulla giacca del kimono come a volverlo spolverare e osserva la giovane avanzare rapidamente verso di lui cercando di farlo calmare. Gli occhi si posano sul gruppetto di passanti e poi sul viso nervoso della ragazza e capendo il suo imbarazzo compone un sorriso gigante sl volto mentre la mano va rapida dietro la testa < No no, niente scuse...> ridacchia sventolando adesso la mano a paletta in aria su e giù. < Mi sono fatto prendere dal momento... non so avevo una sensazione strana e mi sono allarmato...> ridacchia ancora cercando di calmare la situazione. Sgrana adesso le iridi soffermandosi con attenzione sul viso di Azumi < Non mi pare di conoscerti...ehehe Eikichi! > dice distendendo i muscoli del viso mentre allunga la mano in segno di amicizia < Allievo dell'Accademia degli shinobi della Foglia> gonfia un poco il petto, comunque orgoglioso di poter sentirsi anche se in parte, membro attivo del villaggio.

17:32 Azumi:
  [Strada principale] Quando l’altro sembra calmarsi all’improvviso la giovane tirerebbe un sospiro mentale di sollievo, inspirando un grande quantitativo di aria dalle narici tanto da gonfiare il petto, lasciando poi uscire tutta l’aria incanalata nei polmoni dalle labbra appena dischiuse mentre gli occhi che si erano chiusi per un breve istante vanno a riaprirsi sulla figura del ragazzo. <menomale, mi hai fatta spaventare.> esclama mentre le labbra si sciolgono in un sorriso allegro. A sua volta allunga la propria mano destra verso quella tesa dell’altro per stringerla ma senza imprimere in quel gesto alcun tipo di forza. <Il mio nome è Azumi Heru> Si presenta mentre ritira la mano che torna lungo il proprio fianco. <Piacere di conoscerti!> Il sorriso gentile sembra non voler scomparire dalle sue labbra i cui lati rimangono leggermente incurvati verso l’alto. <Anche tu?> Domanda ascoltando le ultime parole di Eikichi, sbattendo piano le lunghe ciglia rosee in maniera perplessa. <anche io sono una deshi dell’accademia ma non ti ho mai visto, forse non frequentiamo le stesse lezioni..> Afferma dandosi perfino la risposta da sola per il motivo di non aver mai visto l’altro in accademia. <Allora Eikichi dimmi, metto davvero così paura alla gente?> Domanda sciogliendosi in una piccola risata cristallina che argina mettendo la mancina davanti alle labbra per rendere quel suono maggiormente ovattato, questa volta non dimenticandosi appunto delle buone maniere e riferendosi ancora all’ evento di poco prima ma come sempre, senza smettere di sorridere bonariamente.

17:54 Eikichi:
  [Strada principale] <A- zu- mi> ripete sillabandolo per fissarlo meglio nella memoria mentre lo sguardo scivola su i suoi lineamenti acarezzandone le curve come a voler esplorarlo con gentilezza. I fili rosa che formano i suoi capelli le incorniciano gli occhi chiari ed il sorriso che gentile gli mostra. < Un'allieva anche tu?> risponde ridacchianomanda offrendo un sorriso alla ragazza mentre qualcosa pare distrarlo nuovamente. dice come se all'improvviso gli fosse sorta una nuova necessità do gentile. Sposta lo sguardo ruotando di poco il capo per osservare la strada e i vari negozietti che su essa si affacciano < eheheh sto aspettando per fare l'esame pratico, magari per questo non ci siamo mai incrociati...tu hai completato già le lezioni? > d<dango! > esclama avendo visto la piccola taverna dove servono quei deliziosi spiedini < dango?> ripete chiedendosi se anche ad Azumi possa andare.

18:07 Azumi:
  [Strada] Annuisce con lenti cenni d’assenso del capo quando sente pronunciare il proprio nome e intanto la giovane sembra essersi rilassata maggiormente dopo l’infarto che il ragazzo le ha fatto venire. <già.. >Conferma ancora una volta sempre sorridendo ma la sua espressione cambia nel momento in cui l’altro le pone quella domanda sull’accademia e per un istante, negli occhi della ragazza, sembra passare un velo di malumore che le rende il viso più torvo e scuro ma è solo un istante e tornerebbe a sospirare scuotendo il capo e facendo, per quel gesto, svolazzare la chioma rosea intorno alle proprie spalle. <Purtroppo no, sono ancora alla terza lezione ma spero di poter finire presto le lezioni.> Sorride ancora ma quello che mostra, ora, è un sorriso più tirato e quasi imbarazzato segno che il fatto di essere ancora una studentessa quasi alle prime armi la mette grandemente a disagio. Inspira ancora una volta per allontanare quei pensieri dalla propria mente e poi tornerebbe ad osservare l’altro sul volto. <allora in bocca al lupo per il tuo esame.> Afferma subito dopo, questa volta, tornando ad adottare la gentilezza di sempre e sta per aggiungere ancora qualcosa ma rimane in silenzio, chiudendo nuovamente le labbra, nel momento in cui l’altro riprende a parlare e le nomina i dango e quasi per istinto la ragazza volterebbe il capo per poter osservare il chiosco che vende i dolci non troppo lontano dalla loro posizioni. Rimane ad osservarlo e poi annuisce velocemente aggiungendo un veloce. <Perché no? Dopotutto inizio a sentire un certo languorino. > Sorride e con un movimento veloce del capo fa cenno la ragazzo di seguirla mentre riprende a camminare verso il locale che le è stato indicato.

18:18 Eikichi:
  [Strada principale] ascolta le parole di Azumi circa la sua esperienza all'Accademia notando un pizzico di malumore attraversarle il viso; muove la testa all'indietro, quasi la lascia cadere per poter fissare un istante il cielo ed assicurarsi che non sia qualche nuvola ad aver semplicemente oscurato il cielo per un momento. Tornato ad osservare la ragazza porta la sinistra al petto battendo un piccolo pugno sullo stesso al sentire i suoi incoraggiamenti < lo supererò! > esclama contento mostrandole poi il segno di vittoria nella mano, l'indice e il medio retti mentre il pollice mantiene piegati anulare e mignolo, sventolandolo in aria contento. < Aaaaah Dango! > annuisce seguendo con lo sguardo la curva che la chioma rosa di Azumi disegna in aria al voltarsi della ragazza che rapida si muove in direzione del chiosco < ahaha non te lo sei fatto ripetere!> commenta seguendola. Il rumore dei geta riprende a marcare il ritmo dellapasseggiata e quasi si direbbe del suo stesso umore. Le mani vengono portate in tasca, il kimono bianco svolazza ad ogni suo movimento e lo sguardo affamato studia con dedizione il chioschetto ancora non raggiunto. < Così anche tu vuoi diventare uno shinobi> dice distratto dall'insegna colorata che gli si para in fronte. Una serie di corte tendine bianche pende dalla soglia dell'edificio, le sposterà con la sinistra, una volta arrivato, per facilitare l'entrata.

18:32 Azumi:
  [Strada principale] Sorride maggiormente notando il buon umore dell’altro tanto e la sua sicurezza. <Questo è lo spirito giusto!> Afferma ridacchiando ancora una volta e ancora una volta andrebbe a coprire velocemente le labbra per poi lasciar ricadere il braccio con un moto veloce. Intanto prende a camminare verso il locale in cui non si ricorda di aver mai mangiato e per questo lo scruta in maniera quasi incuriosita, voltando il capo per guardare l’altro. <Diciamo che quando si tratta di dolci non me lo lascio ripetere più di una volta e ne approfitto.> Il sorriso si espande e le labbra si distendono sopra la dentatura bianca che, ora, viene messe in evidenza. <A te piacciono i dolci?> Domanda candidamente mentre il suo passo si ferma essendo arrivata davanti al chioschetto. <Esatto, nello specifico vorrei diventare un ninja medico ed è per questo che spero di conquistare presto il coprifronte. Tu invece hai qualche grande sogno nel cassetto?> Spiega velocemente ma non entrando troppo nei dettagli. <La cosa belle del caldo è che la gente non affolla i locali!> Esclama avendo notato che il locale è quasi praticamente vuoto fatta eccezione per il cuoco e per un altro avventore seduto in disparte. Lei non ha bisogno di scostare la tendina visto la sua altezza esigua, le basta chinare lievemente il capo per passare senza problemi e dunque accedere all’interno del locale dove il solito lungo bancone è l’unico posto dove sedersi. <Buon pomeriggio!> Saluta allegramente i presenti e con qualche passo si avvia verso uno degli sgabelli liberi al centro e si siede su di esso con grazia, schiarendosi la voce per richiamare l’attenzione del cuoco dietro al bancone che dopo aver salutato i due ragazzi ha subito abbassato di nuovo il capo trafficando con qualcosa che loro non possono vedere.

18:43 Eikichi:
  [Strada principale] alza la sinistra utilizzando il dorso per spostare la tendina, dunque alza le spalle e ritira la testa incurvandosi il giusto per passare comodamente ed accedere dentro al locale. Pochi passi dentro, uno sguardo all'intera sala e qualche istante di attenzione all'unico altro avventore di questo pomeriggio estivo, dunque torna a concentrarsi su Azumi < anche io vado matto per i dolci> dice socchiudendo gli occhi dolcemente mentre gli zigomi si marcano espressivamente in un sorriso gentile. Con la destra afferra uno sgabello libero, vicino a quello scelto da Azumi e spostandolo si ferma di scatto, apre gli occhi e fissa la giovane con una espressione entusiasta < wa! super! > esclama ruotando adesso il capo verso la spalla sinistra < fai in fretta con le lezioni > commenta scherzoso ormai sedutosi < perchè nel mio team voglio proprio una come te!> ridacchia ancora appoggiando i gomiti sul bancone mentre passa distratto sulla figura del cuoco a cui non riserva molte attenzione < non vedo l'ora di essere un genin > afferma tornando a guardare Azumi < ...sogni dici?> domanda retorico fissando istintivamente il tetto, come se le aspirazioni, i grandi progetti e i sogni si trovassero tutti nello stetto punto dove il legno si annoda sul tetto, quell'unico punto in questo momento racchiude tutto il futuro a

18:46 Eikichi:
 < Sogni....> ripete senza specificare nulla. Il viso gli si riempie di gioia, la respirazione si fa più udibile e pare che anche il petto si stia gonfiando leggermente < eheheheh proteggere il mio villaggio, la Foglia...> dice orgoglioso ripensando a nonna e al suo orticello nella periferia del villaggio. < Essere utile...ecco, diciamo così> ammette abbassando di nuovo il capo, fisso verso il bancone, ma con gli occhi indirizzati verso Azumi.

19:00 Azumi:
  [Chiosco] Dopo essersi accomodata rivolge nuovamente gli occhi celesti verso il ragazzo ascoltandone le parole <Oh sembra che la golosità per i dolci sia una cosa comune in questo villaggio!> Dice con un vago sorriso mentre sposta lo sguardo sul cuoco che nonostante il suo schiarirsi la voce non sembra curarsi dei suoi nuovi avventori. <Mi scusi…> Puntando i gomiti sulla superfice lignea del tavolo e facendo forza su di essi per sporgersi con il capo e con gran parte del busto verso l’uomo. <Mi scusi vorremmo ordinare.> Il tono della giovane si fa meno gentile, più tagliente ed infastidito e solo ora l’uomo sembra rendersi conto del loro arrivo, borbottando qualche frettolosa scusa. <Per me due porzioni di dango e per te..?> Lascia la frase in sospeso lasciando che sia Eikichi stesso ad ordinare per se. Completata quell’azione andrebbe a ringraziare l’uomo con un cenno del capo e con un sorriso, appollaiandosi nuovamente sullo sgabello. <Una come me intendi un medico?> Domanda sorridendo. <Va bene allora ma vedi di sbrigarti anche tu a svolgere il tuo esame!> risponde in questo modo mentre poggia entrambe le mani sulle proprie ginocchia prendendo quella posizione piuttosto rigida e non troppo plastica. <ti capisco.> Commenta dopo che il ragazzo le ha rivelato il suo sogno. <Credo che tutti vogliono proteggere questo villaggio ed i suoi abitanti più di qualsiasi altra cosa al mondo. Suppongo che questa sia una parte dell’eredità che i vecchi Hokage ci hanno lasciato.> Sentenzia mentre lo sguardo si sposta sul cuoco che si è allontanato per preparare le loro ordinazioni. <Allora impegnamoci per diventare ottimi shinobi ok?> Un grande sorriso che le scopre i denti le compare sul volto mentre il braccio destro si alza con il palmo aperto rivolto verso il ragazzo come se gli stesse chiedendo di battere il cinque e quindi suggellare, in questo modo, le parole appena pronunciate.

19:13 Eikichi:
  [Chiosco] osserva i movimenti della ragazza e ridacchiando fa leva sui i piedi per alzarsi di poco dalla sgabello, anche lui in direzione del cuoco come ad accompagnare la giovane fisicamente nella richiesta. < due porzioni anche per me! > esclama con un tono che potrebbe sembrare chissà un pò esagerato, ma è fatto così e quando è emozionato, per del buon cibo, o per un bell'incontro, non riesce bene a gestire le sue emozioni. Torna dunque seduto, ruota il busti in direzione della ragazza ed allarga le gambe sulle quali appoggia il braccio a riposo. Fissa dunque Azumi, ascolta la domanda e rapido risponde < intendo una persona con dei sogni!> dice mostrando il gran sorriso e ripensando agli Hokage e alla loro storia, alla guerra e alla loro eredità si ferma un momento, il mento si avvicina al petto come se stesse riflettendo su qualcosa < Non li possiamo tradire...> sussurra < esatto! > dice rivolgendosi ad Azumi < è una bella responsabilità, ma ne saremo certamente in grado> dice contento alzando adesso la mano per poter raggiungere quella della ragazza < i migliori!> esclama contento battendo il cinque alla compagna. Nel frattempo i dango vengono serviti sul bancone, non resta che mangiarli.

19:26 Azumi:
  [Chiosco] Osserva con la coda dell’occhio il ragazzo che si sporge a sua volta, già perché lei con quel fisico minuto e magro non può davvero fare paura a nessuno, almeno non fisicamente ed è per questo che gli rivolge un sorriso di ringraziamento ed intanto torna a sedersi. <esatto!> Ribadisce ricopiando l’entusiasmo del ragazzo al quale sorride apertamente e allegramente e tirando leggermente indietro il braccio batte il proprio palmo della mano contro il suo in un tocco leggero. <Certo che ne saremo in grado, basta solo allenarsi con costanza e dedizione e vedrai che i miglioramenti arriveranno a vista d’occhio!> E la voce sicura e confidente con cui lo dice sottolinea il fatto che la ragazza ne sia ciecamente convinta. <a proposito…> Lascia la frase in sospeso mentre si agita appena sullo sgabello ed alza entrambi i piedi per poggiarne le punte sulla parte orizzontale di legno che regge insieme le gambe dello sgabello stesso. <Ho letto nella bacheca dell’accademia che sono disponibili alcune missioni di rango D, molto basse però potrebbero aiutarci a vedere se siamo affiatati come squadra o se ci detestiamo..> Sorride riprendendo fiato e schiudendo nuovamente le labbra per continuare a parlare mentre gli occhi chiari risplendono di una certa eccitazione oltre che di puro entusiasmo. <Che dici, ti va di unirti a me?> Alza poi l’indice della mancina ponendo davanti al viso del ragazzo come in un segno di ammonimento ma sempre sorridendo. <Basta che non mi fai prendere più infarti come quello di prima!> Lo ammonisce in questo modo ma è chiaro che, in fin dei conti, stia scherzando perché il tono con cui parla è chiaramente scherzoso. <allora..> Riprende subito dopo seguendo con lo sguardo i movimenti del cuoco compie per poggiare sul tavolo le loro ordinazioni o meglio per poggiarle davanti il piatto con i due dango. <Che cosa mi racconti su di te?> Domanda subito dopo, afferrando dal bastoncino il dolce, formato dalle solite tre palline rosa, bianca e verde dai tre differenti gusti, e portandolo al disotto delle narici per inspirare lentamente il suo odore per poi riallontanarlo senza ancora portarlo alle labbra.

19:46 Eikichi:
  [Chiosco] ridacchia sentendo il rumore dei palmi che battono insieme dunque si volta osservando i dango sul piattino che si trovano di fronte a lui < dedizione...> borbotta ormai distratto dal succulento piattino. La sinistra rapida va ad afferrare il bastoncino nel quale sono infilzati i tre dango e senza nemmeno aspettare apre la bocca. Il viso pare deformarsi vergognosamente mentre la mandibola aprendosi lascia intravedere addirittura la gola e una vocina di soddisfazione anticipa il morso < ahhhhhmmmm> dice chiudendo gli occhi che dal piacere si sono fessurizzati trasformandosi in due curve linee di felicità < ...mmmm mi mmm ssioni?> dice mentre mastica voracemente i dolcetti. Ingoia praticamente subito, chiunque potrebbe ragionevolmente chiedersi se abbia almeno masticato a sufficienza, ma non lascia tempo a dubbio alcuno e riprende a parlare mentre qualche pezzetto di dango salta da un lato all'altro della bocca: ah se nonna lo vedesse < Senza dubbio! > commenta eccitato non si sa bene più se solo dal cibo o dall'idea di far squadra con la ragazza < appuntiamoci al più presto! > dice ancora lanciando lo spiedo verso il piatto mentre con la mano libera va ad afferrare l'altro rimasto li. < Mi sembra un'idea eccezionale !> dice ora osservando il secondo gruppo di sfere che già si avvicinano pericolosamente alla bocca < tu allora smetti di guardarmi fisso come prima > commenta seguendo l'ironia della ragazza per poi scoppiare in una risata fragorosa che lascia andare liberamente alcuni pezzetti di dolce in giro per l'aria attorno al suo viso - non proprio educatamente -. Deglutisce dunque e lasciando andare anche l'altro spiedino sistema meglio i piedi sullo sgabello tornando a ruotare il busto verso la giovane per guardarla in viso con fare amichevole < Ho sempre vissuto con mia nonna...almeno così credo...> dice borbottando assumendo l'espressione più seria che può in questo momento < ... > resta silenzioso come se stesse conducendo una riflessione interna cui pensieri sono esternati solo da una serie incomprensibile di espressioni facciali che di certo confondono chi lo guarda...< ahahaha > ride in fine senza che si possa trovare un senso a quello che è appena successo. < Avremo modo di parlare meglio Azumi...adesso credo sia ora di andare> dice osservando la luce che proviene dalla strada < nonna mi starà cercando> ridacchia scendendo con un salto dallo sgabello.

19:57 Azumi:
  [chiosco] Solo ora avvicina il dango alla bocca e morde la prima pallina quella rosa fatta con i fagioli rossi e dopo averne addentato un pezzettino lo masticherebbe lentamente sempre con fare educato, ora le buone maniere le ricorda perfettamente. Intanto, con lo spiedino ancora in aria, volta il capo per rivolgersi al cuoco. <Può portarmi anche una tazza di the verde per favore?> Domanda con gentilezza mentre l’euforia le cresce dentro alle parole dell’altro che accetta di fare squadra con lei per le missioni di rango più basso a cui i due possono accedere. <Oh perfetto! Ne sono felicissima!> esclama, sventolando il dango in aria per qualche secondo, prima di accorgersi di star parlando a voce un po’ troppo alta e che l’altro avventore si è voltato. Lo guarda con un’espressione di scuse stampata sul volto per poi tornare con attenzione alle parole che vengono pronunciate da Eikichi. <Va bene promesso!> ridacchia mentre solleva la mano libera dal dolce ed intreccia il pollice con l’indice come a sugellare ancora una volta quella promessa, ma anche questa volta quasi con fare spiritoso. Prende un altro morso, sfilando il rimasuglio di dolcetto dallo stecchino e masticandolo ancora una volta piano ascoltando il ragazzo ma senza interromperlo e riprendendo a parlare solamente una volta masticato per bene.<Capisco, si avremo tempo per parlare con tranquillità in un altro momento!> Conviene annuendo appena con il capo mentre osserva quasi in maniera confusa i veloci cambiamenti di espressioni del ragazzo ma non commenta neppure la sua risata. <Va bene, non farla stare in pensiero.> Sorride socchiudendo gli occhi ed inclinando appena il capo verso la spalla sinistra.

Azumi ed Eikichi si incontrano al centro del villaggio ed il ragazzo fa prendere un infarto alla giovane che subito dopo cerca di calmarlo. I due iniziano a chiacchierare arrivando a parlare dell' accademia e dei loro sogni decidendo di fare squadra nelle future missioni.