{Addestratori} Fai miao!

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Quinto Cerchio. Non è esattamente il luogo più ricco di Kusagakure, ma al tempo stesso anche la povertà è andando diminuendo col passare del tempo. Fortunatamente, il "regno" dell'Hasukage par dare i propri frutti senza molte ripercussioni negative. In quella precisa zona del Villaggio, oltre ai Portoni per uscire dallo stesso, vi son anche piccoli negozietti, campi di allenamento e parchi giochi. Non soltanto. Esiste anche un allevamento di animali, poco più isolato rispetto al resto dei negozi, per via del giardino e del ranch che v'è sul davanti ( il primo ) e sul dietro ( il secondo ). Il giardino non è ampissimo, ma è ricco di fiori rigogliosi, poiché evidentemente trattato e ben conservato. Ci son rose e fiori colorati di quasi ogni genere, ma non è esattamente questo quello che potrebbe attirare l'attenzione della giovane Torako. Innanzi all'ingresso del giardino, il quale si disloca su due quadranti con una stradina sterrata al centro, v'è una volta con su scritto: "Allevamenti Mesubi" con scritte dorate su sfondo ocra. Dopo circa una decina di metri, l'ingresso è in legno e la casetta, nascosta parzialmente da un giardino rigoglioso, è fatta interamente in mattoni di varie tonalità di grigio, dandole un aspetto del tutto rustico. Al di fuori, non sembra esservi ancor nessuno, ma già dall'esterno si possono udire dei nitriti, relativi probabilmente a dei cavalli, nonché l'abbaiar d'un cane ed il belare di qualche pecora. Segni inequivocabili di come sia un vero e proprio Allevamento, in tutto e per tutto. [ AMBIENT ]

16:17 Torako:
  [Quinto Cerchio] Oggi, la ragazzetta dai capelli biondi girovaga tranquilla nel Quinto Cerchio di Kusa,dove vive più o meno da sempre. Come al solito veste con una maglia senza maniche color verdone militare che nega ancora di più le sue già misere forme. Porta inoltre un paio di pantaloni neri a pinocchietto e dei sandali dello stesso colore. In vita un porta oggetti in stoffa con dentro cinque Fuuda vuoti e altrettanti contenenti dei Tronchetti da Sostituzione. Oramai ha preso l'abitudine di andare in giro sempre e solo con quelle cose, tutto il resto lo lascia quasi sempre a casa di Gekko. E' stato prima di uscire dalla casa dello Shoton che ha cercato di impastare il chakra, più per abitudine che per reale necessità. Era ancora seduta sul letto a lei 'assegnato' quando ha posto le mani congiunte davanti al petto, poi le ha abbassate finchè non sono arrivate all'altezza dello stomaco. Fatto ciò ha abbassato mignolo e anulare della mano destra, alchè ha fatto lo stesso con quelli della mano sinistra, ma ponendoli sopra ai gemelli, trovandosi così ad avere la mancina leggermente più un alto della destra. Indice, medio e pollice di entrambe le mani erano puntati verso l'alto, componendo il sigillo della Capra in modo vagamente decente. Ha chiuso gli occhi, concentrandosi, aggrottando leggermente la fronte, mentre avrebbe cercato di visualizzare dietro le sue palpebre abbassate un figurino umano. Per semplificarsi la vita, avrebbe provato ad immaginare quello che era stampato sulle fotocopie usate a lezione per mostrare il Keirakukei. Nel caso in cui fosse riuscita in questa prima operazione, avrebbe proseguito con il secondo passo, ovvero quello di visualizzare la sua energia mentale. Si sarebbe andata a concentrare sulla testa di quel figurino e, conseguentemente, sulla sua, finchè non sarebbe riuscita a scorgere una sfumatura rossastra che avrebbe dovuto rappresentare, per l'appunto, la sua energia mentale. Se fosse riuscita anche in questo secondo step, sarebbe passata quindi al terzo: visualizzare l'energia fisica. Concentrandosi sul ventre del figurino, avrebbe fatto lo stesso, in modo quasi speculare, sul proprio ventre. Sarebbe rimasta concentrata su quello, con la fronte aggrottata, finchè non sarebbe riuscita a vedere una sfumatura bluastra che, in teoria, avrebbe dovuto proprio rappresentare la sua energia fisica. Nel caso in cui fosse riuscita a visualizzare correttamente entrambi i tipi di energia necessari per richiamare ed impastare il chakra, sarebbe passata alla quarta ed ultima operazione. Ancora mantenendo il Sigillo della Capra davanti alla bocca del proprio stomaco, avrebbe provato a visualizzare quelle due sfumature, quella blu nella testa del figurino e quella rossa nel ventre dello stesso, immaginando che queste abbiano iniziato a vorticare l'una a scendere e l'altra a salire fino a provare a raggiungersi a metà strada, all'altezza del plesso solare, davanti a cui erano poste le mani della ragazzetta. Se le due energie fossero riuscite a raggiungersi e a fondersi insieme, allora la biondina avrebbe dovuto essere riuscita ad impastare correttamente il chakra. Che fosse riuscita o meno in questo suo tentativo, comunque ora si trova a camminare non troppo distante da un posto a cui non aveva mai fatto troppo caso. Ferma il passo di colpo, notando un giardino che stona davvero parecchio con i vari vicoletti che compongono la parte del Quinto Cerchio in cui di solito lei bazzica. <Mh?> Mugugna avvicinandosi. Alza gli occhi azzurri sulla volta. Ci mette forse più del dovuto per leggere quanto vi sia scritto sopra. <Allevamenti... Mesubi> Legge lentamente e a bassa voce. Il viso le si illumina non appena sente i versi di quegli animali. Entusiasta, fa un saltello sul posto. Se le fosse permesso e non ci fosse nulla a fermarla, prenderebbe a trotterellare veloce verso la casetta. Se fosse riuscita a raggiungerla, andrebbe a bussare alla porta. Vuole chiedere a chiunque sia il proprietario di quegli animali di poterli vedere! Non capita spesso di poter vedere degli animali in un posto come quello e la ragazzetta è curiosa come una scimmietta male ammaestrata. [Equip: Porta oggetti - Fuuda Vuoti x5, Fuuda con Tronchetto da sostituzione x5] [Tentativo di Impasto del Chakra] [Se Chakra 10/10]

Torako s'avvicina alla volta dell'ingresso, bussando. < E' aperto! > Pronuncia una voce dall'interno, presumibilmente femminile. Una volta aperta la porta ed entrata, Torako potrà vedere una donna sulla quarantina: capelli rossi, lunghi sino a metà spalle; occhi verdi e piccole lentiggini sulle guance. E' alta poco più di un metro e sessanta ed indossa una salopette in jeans, con sotto una maglietta di cotone azzurra. Ha poche e rarefatte rughe ai lati degli occhi, ma niente che possa etichettarla fuori dalla portata di una bella donna. Con occhietti vispi, nascosti da un paio di occhialini dalla montatura nera, scruta la ragazzina appena entrata. < Posso fare qualcosa per te? > Chiede, piegando il capo verso la spalla destrorsa. E' in piedi dietro un bancone, sul quale sta tagliando i gambi di alcune rose rosse. Accanto, vi sono un foglio per fasciarle - colorato di bianco e di rosso - con un nastrino d'egual tinta. Nella dritta, ha le cesoie, mentre la sinistra, con un guanto annesso, regge le rose in questione. Il locale in sé non è molto grande. Dietro le spalle, c'è un mobile formato da svariati quadrati, tutti verdi su uno sfondo celestino. Vi son riposti alcuni oggetti, quali boccettine, alcuni vasetti con piante grasse. A destra, vi sono altri scaffali, ben più alti delle normale mensoline citate, con sopra disposti vari oggetti: mangime per cavalli, cani, conigli, gatti e, in genere, qualsiasi altro animale possa trovarsi in un allevamento. Guinzagli, collari, giochini. Non è soltanto un allevamento, in soldoni, ma s'occupa anche di vendere simili oggetti e cibo, nonché probabilmente dispensare consigli utili. [ AMBIENT ]

16:49 Torako:
  [Quinto Cerchio - Allevamenti Mesubi] Al sentire quella voce femminile, la diciassettenne apre la porta lentamente. Prima sbircia l'interno della casetta, con espressione meravigliata, nemmeno fosse una bimba che sta entrando in un negozio di dolciumi. <E' permesso?> Chiede comunque, anche se (pare) le sia già stato dato il permesso di entrare. Si fa avanti di qualche passo, rimanendo con il naso per aria a guardare tutto ciò che la circonda e le labbra appena dischiuse, presa dalla più totale meraviglia. Le sembra il paese dei balocchi. La voce della donna la 'risveglia'. <Mh, sì!> Esclama convinta mostrando un ampio sorriso sulle sue labbra sottili. Trotterellando, cercherebbe di andare a raggiungere il bancone dietro a cui si trova la donna dai capelli rossi. La guarda per un attimo forse un po' troppo lungo, rimanendo in silenzio, non potendo fare a meno di pensare che sia davvero una bella donna. Quei capelli rossi e quegli occhi verdi l'affascinano. Ha già visto capelli e occhi di quel colore, una sola volta, su un certo 'Demone Sama'. E da qui la sua prima domanda idiota <Ma lei è un demone?> Chiederebbe ancora più ammirata, con la speranza dipinta su quel volto dalla carnagione pallida. Dopo un poco, prenderebbe di nuovo la parola, facendo un piccolo saltello sul posto. <Ho sentito dei versi di animali... Mi piacerebbe tanto vederli, se fosse possibile> E in seguito a questa richiesta, si inchina un poco in avanti, di circa trenta gradi, sperando di ricevere una risposta positiva. Nonostante a vederla dimostri i suoi diciassette anni, è evidente che abbia un comportamento molto più infantile rispetto alla sua età anagrafica. [Equip invariato] [Chakra On]

La donna dietro il bancone la scruta con attenzione, lasciando per un attimo star le rose, le quali vengono poggiate sul foglio precedentemente citato. < Dimmi pure. > Esordisce con un grazioso sorriso, il quale s'allarga sul volto, illuminandole gli occhi. Resta particolarmente sconcertata dalla domanda che le viene rivolta, a proposito dell'esser un Demone. < ..prego? > Ridacchia nervosamente, poiché non sa come rispondere ad un'affermazione simile. Non sa cosa risponderle, dal momento che la prende praticamente in contropiede. Si discosta da dietro il bancone, per poter avvicinarsi ad una porticina che conduce all'esterno. < Oh, per me va bene! Ma come mai ti piacerebbe tanto vederli? > Le sorride ancora, nonostante le abbia chiesto se sia un Demone, aprendo la porticina che conduce al sogno segreto di Torako. Quivi, potrà vedere un recinto suddiviso in più parti che si disloca sulla destra e sulla sinistra come il giardino. Metà d'esso è coperto per via delle probabili piogge che potrebbero causare più di qualche problema. Un altro telone, invece, è piegato per lasciar traspirar aria e raggi solari. E' notabile come essi possano venir tolti o messi, a seconda delle intemperie o degli animali presenti nel recinto. Un gattino arancione e bianco s'avvicina alle gambe della donna, sfrusciandosi con un sonoro: "Miao!~". La donna dai capelli cremisi, chinando il capo, non può far a meno di sorridere: "Ciao, piccolo!", lasciandolo però andare. Sta pur sempre lavorando. Ciò che Torako potrà vedere per prima cosa, sono una coppia di cavalli sulla sinistra intenti a brucare l'erba. Sulla destra, invece, vi è un recinto adibito solo per le pecore: ce ne sono almeno una decina. Più avanti, poiché ogni recinto è suddiviso e distante almeno un metro l'uno dall'altro, potrà intravedere il porcile, con collegato un pollaio in legno, ai cui piedi vi son svariati galli e alcuni piccoli pulcini. < Ecco qui, questo è il mio Allevamento. > Discreto, non eccessivo. [ AMBIENT ]

17:27 Torako:
  [Quinto Cerchio - Allevamenti Mesubi] La ragazzetta annuisce decisa alla risata nervosa della donna. <Sì!> Esclama tutta presa da quest'argomento che tanto le interessa da quando ha conosciuto Demone Sama <Ho conosciuto un Demone, e ha i capelli rossi e gli occhi verdi, proprio come lei> Si spiega meglio, muovendo lentamente la mano sinistra per indicare in modo quanto più discreto possibile le caratteristiche appena elencate. <Quindi mi chiedevo se anche lei fosse un demone> Annuisce tutta convinta. Lei oramai è davvero certa di aver conosciuto un demone e che ce ne siano molti altri in giro per il mondo, quindi è sempre a 'caccia' per conoscerne di nuovi. Poi le piacerebbe anche sapere se hanno un covo e dov'è, ma quello sarebbe un eventuale passo successivo. Non appena le viene consentito il permesso di vedere gli animali, il volto le si illumina. Il sorriso si fa così ampio da spingere gli zigomi tanto in alto da costringerla a socchiudere gli occhi azzurri. <La ringrazio, signora!> Esclama inchinandosi ancora più profondamente di prima. Trotterella dietro la (si suppone) proprietaria delll'allevamento. Osserva la porticina aprirsi e rimane estasiata. Non ce la fa a tenere la bocca chiusa e si ritrova con una faccia da pesce lesso, con le labbra dischiuse e gli occhi spalancati. Non ha mai visto così tanti animali in vita sua. Si gira a guardare la donna <Ha anche gli unicorni?> Chiede speranzosa. Se non facesse domande idiote non sarebbe lei, non ci si può fare nulla. Solo ora abbassa lo sguardo su quel micetto bianco e rosso che si va a strusciare sulle gambe della donna. Se possibile, gli occhi le si illuminerebbero ancora di più. <Ma è bellissimo!> Esclama abbassandosi verso terra, piegando le ginocchia fino a che i glutei quasi non vanno a sfiorare i talloni, ora sollevati da terra, si regge infatti in equilibrio solo sulle punte dei piedi. Allungherebbe la mano sinistra in avanti, verso il micetto, nella speranza che questo l'annusi, o comunque si avvicini. <E' un posto fantastico, signora!> Esclama Torako alzando gli occhioni sulla donna e mostrando uno dei suoi enormi sorrisoni. <Oh! Giusto! Non le ho ancora risposto!> Si accorgerebbe con forse un po' troppo ritardo. <A me piacciono tanto gli animali> Risponderebbe annuendo con convinzione <E vorrei diventare un'addestratrice> Spiega, con gli occhi che ora vanno a spostarsi di nuovo sui vari animali, prima sul micetto e poi sui vari che si trovano all'esterno. Non ci sta nemmeno pensando al fatto che potrebbe chiedere il lavoro alla donna lì vicino a lei. E' troppo presa da tutti quegli animali, e poi dalle questioni demone e unicorni. [Equip invariato] [Chakra On]

La donna non sa cosa sia meglio rispondere alla ragazzina, la quale l'ha presumibilmente scambiata per un Demone di nota conoscenza. < Oh, penso proprio di no, piccina! > Ridacchia, ponendo la dritta innanzi alla bocca per coprir la dentatura. Sbatte velocemente le palpebre innanzi alla domanda di Torako, la quale chiede se, effettivamente, abbiano anche degli unicorni. < A- Ehm- N-No, quelli no, purtroppo! Ma mi piacerebbero! > Ridacchia, cercando di non darle troppo peso dal punto di vista negativo. < Vuoi diventare Addestratrice? > Chiede, piegando il capo verso la spalla destrorsa e puntellandosi il mento con l'ausilio della destrorsa. < Posso insegnarti qualcosa, qualcosa da cui partire per diventare un Addestratore degno di questo nome. > Ammette, stringendosi nelle spalle. D'altronde, Torako, con quegli occhioni, le fa quasi tenerezza ed è piuttosto volenterosa. Come potrebbe mai dirle di no? < Che ne dici? > Propone, ancor ferme sulla soglia della porticina che dà all'esterno, aspettando sol che Torako possa dire o fare qualcosa. Il micetto, dal canto proprio, si sfruscia tra le gambe della padroncina, miagolando, di tanto in tanto, in direzione della biondina stessa. [ Ambient ]

16:21 Torako:
 Certo che qui c'è una delusione dietro l'altra! Quella donna non è un demone e non alleva nemmeno uniformi. Sempre che gliela stia raccontando giusta... Magari è un demone che si nutre di sangue di unicorno e ha il suo allevamento segreto di unicorni di cui si nutre! Sì, dev'essere così... adesso Torako si deve per forza guadagnare il favore della rossa finché non le farà vedere il suo allevamento segreto di unicorni! <Uh?> bofonchia la ragazzetta sentendo la proposta della donna <Davvero lo farebbe, Mesubi Sama?> chiede con gli occhioni azzurri che si spalancano e iniziano a luccicante quasi di luce propria. Quasi si prostra al suolo a questo punto. Si mette a terra in ginocchio, quindi pone le mani a terra appena più in largo rispetto alle spalle e abbassa il busto, piegando i gomiti, finché la fronte quasi non sfiora il pavimento. <La prego, Mesubi Sa ma, potrebbe insegnarmi?> chiede ancora, rimanendo prostrata a quel modo. [Equip invariato] [Chakra ON]

La signora, che poi tanto grande non è, non può che mettersi nuovamente a ridere. Torako, infatti, sceglie di inginocchiarsi al suolo, prostrandosi letteralmente ai di lei piedi. Nel farlo, il micetto, finora gironzolante tra le gambe della proprietaria, allunga una zampina per pigiarla sulla testa di Torako. Il fastidio è minimo: un paio di capelli restano impigliati tra gli artigli, tirandoglieli via. E' pur sempre un cucciolo, rispetto ad altri animali presenti nell'allevamento. < Dai, non c'è bisogno di fare così. Alzati, su! > Ridacchia nervosamente, tendendola la mandritta per aiutarla a rimettersi in piedi, casomai ad ella servisse una ulteriore mano per salire in piedi. < Vieni, allora. > Le intima, tornando all'interno della struttura, anziché proseguir all'esterno verso i recinti degli animali. < Possiamo provare da qualcosa di basilare, come farti seguire dal mio gattino. > Il quale, sentendosi preso in causa, piega la testolina verso destra, smuovendo le orecchie feline. Si dirige verso il bancone, tirando fuori, da sotto lo stesso, un contenitore con dei croccantini per gatti. "Meow!", avvistato il cibo, si mette già pronto all'attacco. Si inginocchia al suolo, con il gatto ancor distante che, però, è fermo ed immobile ad ascoltar il rumore del cibo contro il suo contenitore. < Fermo lì. > Intima con voce seria, ma al tempo stesso pacata. Vuole dargli un ordine, ma non deve essere aggressiva. Apre il contenitore, assicurandosi che il felino resti lì dove. < NON ti muovere. > Prosegue nello stesso modo di poc'anzi. Trae qualche croccantino nella dritta, intimandogli, con l'indice di restar lì dove ancora. Il gatto, scodinzolando, non si muove dal suo posto ad un paio di metri di distanza. < Vieni. > Lo invita adesso: e non se lo fa ripetere due volte. < In sostanza, cerca di usare un tono serio, ma privo di timore o aggressività. Gli animali queste cose le sentono. E prova a fare quel che ho fatto io. I croccantini solo il premio per il buon lavoro. > Spiega, aspettando che Torako s'avvicini, in caso, recuperando il cibo e ponendosi a distanza dal gatto, così da replicar le movenze della donna dai capelli cremisi. [ Ambient ]

17:18 Torako:
 Ridacchia quando sente la zampetta del micio sulla sua testa. è divertente, secondo lei. e poi quel micetto è cosí carino. non si lamenta nemmeno qundo le vengono tirati alcuni capelli. Aiutata dalla Mesubi, Torako scatta in piedi sull'attenti. trotterella seguendo la rossa, fino al bancone. osserva con attenzione i movimenti di lei e del micetto. <mh!> esclama annuendo convinta, pronta a mettersi alla prova per vedere se possa o meno essere portata per fare l'addestratrice. crocchette, fermo, fermo, vieni qui, premio. questo è quello che entra in testa alla ragazzetta mentre osserva il fare della rossa con il micetto. <seria senza cattiveria o timore... capito!> esclama dopo aver ripetuto a modo su ciò che deve fare. trotterella fino ad arrivare al bancone, a prendere, se le fosse permesso, uno dei croccantini da dentro la confezione. fatto questo si allontanerebbe di qualche passo. andrebbe ad abbassarsi, piegando le ginocchia fino a che le natiche non sfiorano i talloni ora alzati da terra, rimanendo in equilibrio sulle punte. <micio!> cercherebbe di richiamare l'attenzione delnpiccolo felino <fermo lí!> esclamerebbe con tono serio, ma senza riuscire a fare a meno di sorridere <fermo lí... non ti nuovere...> andrebbe ancora a dire al micetto. nel caso in cui effettivamente il felino non si fosse mosso e fosse rimasto a debita distanza, allora torako avrebbe allungato la mano che tiene il croccantino in avanti. <bravissimo!> esclamerebbe nel caso in cui lei fosse riuscita a far fare al micetto quanto richiesto <ora vieni qui!> aggiungerebbe, donandogli il piccolo premio se si fosse anche avvicinato. [equip invariato] [chakra on]

Torako cerca di imitare la donna dal rosso crine, inginocchiandosi per poter trattare con il micetto. Questi, nel momento stesso in cui Torako cerca di dargli un ordine, la fissa come se non capisse. La proprietaria, in piedi, cerca di non intromettersi, volendo però valutare le reali intenzioni della biondina. Come primo tentativo, per quanto positivo, non riesce come vorrebbe. Il gattino, difatti, muove un passo in avanti, scodinzolando. E, anziché star fermo, passeggia nei dintorni, annusando l'etere circostante, volendo capir da dove provenga l'odore del cibo che sente. "Meow!", miagola infastidito dal non trovarne neanche un po'. < Riprova. > La esorta la donna, con le mani poste dietro la schiena. < Devi essere seria, devi fargli capire le tue intenzioni e deve ascoltarti. Inizialmente, sarà difficile perché devi instaurare un legame con l'animale che vuoi addestrare. Tuttavia, se non ci provi neanche, non sai mai se ci riuscirai. > Il di lei tono è amichevole, per niente distaccato: vuol darle una mano, come precedentemente detto. Il gattino, dal canto proprio, resta distante un paio di metri appena da Torako. < Un'ultima volta. > Tocca ancora alla Deshi! [ Ambient ]

17:50 Torako:
  [Quinto Cerchio - Allevamenti Mesumi] <No, no...> Fa la ragazzetta vedendo il micio farsi avanti a cercare il cibo, mentre lei, invece, preferirebbe di gran lunga che se ne stesse fermo. Alza lo sguardo sulla rossa <Mh> Mugugna annuendo. deve rimanere seria. Va bene, ci può provare. Si mette ora seduta a terra, con le gambe incrociate. Si sistema per bene, mantenendo la schiena dritta e puntando gli occhi sul felino <Micio> Lo chiama per attirare la sua attenzione. Questa volta si sforza di non sorridere, cercando di prendere dvvero molto sul serio il compito, o meglio, la prova affidatale. Una volta richiamata l'attenzione del felino, proverebbe di nuovo ad ordinargli di stare lì, senza muoversi nemmeno di un pelo. <Fermo lì!> Esclama ripetendo l'ordine che precedentemente la signora Mesumi aveva dato. Stavolta la voce sarebbe seria e gli occhi azzurri cercherebbero quelli gialli del felino, come nel tentativo di stabilire un qualche tipo di contatto che potrebbe aiutarla a farsi capire dal cucciolotto fulvo. Nel pugno della mano sinistra tiene ancora il croccantino precedentemente preso dalla confezione. <NON ti muovere> Intimerebbe ancora, tornando a ripetere pari pari le parole prima pronunciate dalla donna. Proverebbe ad imitarne anche il tono, pacato e serio, nella speranza di non metterci però alcun accenno di aggressività... Anche se, beh, immaginarsi una Torako aggressiva è davvero dura. In aggiunta alzerebbe anche l'indice della mano destra, come a confermare anche con i gesti che deve starsene lì, fermo fermo. Se il felino fosse rimasto fermo fino a questo momento, cercherebbe di imitare anche i precedenti movimenti dell'Addestratrice. Andrebbe ad allungare il braccio sinistro in avanti verso il felino, aprendo la mano con il palmo rivolto verso l'alto e il croccantino posto su di questo <Vieni> Ordinerebbe in un invito gentile, rimanendo in attesa di vedere se le sue parole ed i suoi gesti hanno sortito l'effetto sperato. [Equip invariato] [Chakra On]

Questa volta, Torako si mette decisamente più d'impegno dell'altra volta, tant'è che il di lei obiettivo vien finalmente raggiunto. Il gattino, nel sentir la di lei voce altisonante, quasi paragonabile - ma non del tutto - a quella utilizzata dalla rossa, e del tutto seria, resta or fermo sul proprio posto, per quanto risulti essere ancora incerto sul da farsi. Però, tutto sommato, la osserva e non si muove fintantoché non gli vien detto di farlo proprio dalla Ryuu. < Ecco, bravissimi! > Esclama la donna, applaudendo un paio di volte per congratularsi con questi. Infine, il micio potrà prendere la sua "ricompensa". < Per oggi, penso ti basti, no? Devi ancora imparare, ma va bene. Se vuoi, posso procurarti dei tomi dai quali partire, leggendo qualche nozione che potrebbe esserti oltremodo utile. > Spiega. Tra una chiacchierata e l'altra, cercherà di darle altre consigli mentre cerca i manuali dei quali ha parlato, per poi lasciarla ovviamente andare incontro al suo destino. Ecco a voi, una nuova addestratrice! [ END ]

Torako visita un allevamento, curiosa di incontrare degli unicorni (?).
Contrariamente, vede svariati tipi di altri animali, per poi essere istruita sulle basi di un buon allevatore.

NO EXP, il lavoro è il premio~