Ghiaccio e Cristallo

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con Gekko, Irou

16:14 Irou:
 C’è il sole. Questa dovrebbe essere una buona notizia, non fosse che Kaiba odia l’eccessivo sole. Ed il caldo, soprattutto il caldo. Non molto pronto alle alte temperature. Il suo armadio è composto da felpe, praticamente tutte identiche e la maggior parte è stata saccheggiata da Haran. Ragion per cui Kaiba, costretto ad uscire per fare la spesa, indossa sì una delle sue solite felpe con cappuccio blu oceano ed i suoi soliti pantaloni di cotone lunghi di color grigio scuro, ma ha la lingua penzoloni fuiori dalla bocca e sta cercando di scacciare il calore in eccesso nel suo corpo come farebbe un cucciolo di cane, alitando rumorosamente, con gli occhi sgranati ed il viso sofferente. I capelli argentei sono sparsi disordinatamente ai lati del viso e persino i suoi occhi color ghiaccio sembrano starsi sciogliendo a causa dei raggi solari, fin troppo forti per i suoi gusti. Sta girovagando per le strade del centro di Kusa, il suo obiettivo dovrebbe essere il mercato, ma l’eccessiva fatica nel muoversi lo porta a camminare lentamente, talmente tanto da farlo persino perdere nella miriade di vie che dividono il centro del villaggio dell’Erba. Ha da comprare diverse cose, non ha portato una lista con sé e la memoria non lo aiuta. Come al solito, probabilmente, comprerà solo tè freddo e merendine, cioè le uniche cose che gli piacciono e che lo attirano. Le mani corrono alle maiche, per tirarle su fin sopra i gomiti, cercando invano di combattere ancora il calore che lo sta sfiancando dal momento stesso in cui ha messo piede fuori casa. Si guarderebbe intorno, sperando che nessuno lo stia osservando perché giunto alla conclusione che l’unica soluzione per sconfiggere il caldo sia fare quel che fa a casa, spogliarsi. Purtroppo a quest’ora il Centro di Kusa non sarà di certo vuoto, il ché rende quella soluzione inattuabile, con grande disappunto da parte del Genin che, per tutta risposta a questa consapevolezza, ferma il proprio incedere per guardare verso il cielo terso e prounciare a gran voce < Ma a Kusa non dovrebbe piovere sempre?! > [ Chakra OFF ]

16:23 Gekko:
 Un ragazzo dagli occhi color dello smeraldo e dai neri ciuffi che sono tanto spettinati da sembrare che il loro disordine sia assolutamente voluto si muove con passo sicuro per le vie del Centro di Kusagakure no Sato. Molto tempo è passato dall'ultima spuntata ai ciuffi ribelli ed ormai quelli sulla nuca necessitano di essere legati in una coda che viene portata bassa, a differenza della maggior parte degli shinobi e degli uomini che portano i capelli legati. Come suo solito indossa il suo equipaggiamento al completo: pantalone aderente fino al ginocchio e lungo fino a metà tibia e maglia chiusa sul davanti da una zip, con maniche aderenti sino al gomito, schinieri e vambracci di cuoio, guanti ninja ed un'armatura leggera, anch'essa di cuoio a coprire il torace ed il lato delle cosce. In vita porta una cintura di cuoio, a cui è intrecciato il coprifronte di Kusa e da cui pendono ai lati un portakunai sulla destra contenente 9 di questi attrezzi shinobistici ed un portaoggetti sulla sinistra al cui interno trovano posto un set di fumogeni, 5 carte bomba, 5 bombe luce, 5 fili di nylon, 5 fili di nylon conduttori, 2 set di makibishi, 1 fuda con il kanji "fiamma", 5 fuda contenenti tronchetti da sostituzione ed altri 20 fuda bianchi, oltre naturalmente ad un pennellino ed un piccolo calamaio con dell'inchiostro per scrivere sui fuda. Prima di incamminarsi, il ragazzo raccoglierebbe anche le proprie energie e per far ciò comporrebbe un mezzo sigillo della capra davanti al plesso solare e figurerebbe nella propria mente il proprio corpo, come fosse tagliato in due metà da un piano orizzontale, sorretto proprio dalla mano manca che forma il mezzo sigillo. Focalizzerebbe la propria attenzione quindi in un punto al centro della fronte, dove visualizzerebbe comporsi la figura di un tetraedro dalle quattro facce a forma di triangolo equilatero. Un rubino a cui invierebbe le proprie energie psichiche colmandolo di una luce rossa ed intensa, che nutrendosi di conoscenza ed ambizione andrebbe a spandersi fuori dei bordi mentre il solido inizierebbe a ruotare intorno ai propri assi di simmetria, formando una sfera di luce rossa. Focalizzerebbe quindi la concentrazione nel punto da cui sorge la vita, l'ombelico, che è il punto di congiunzione con il ventre materno, rappresentante la vita e le energie del corpo, dove farebbe comparire uno zaffiro dalle otto facce in foggia di triangolo equilatero. Come il rubino, anche lo zaffiro prenderebbe a ruotare intorno ai suoi assi di simmetria,mentre verrebbe nutrito con la forza proveniente dai muscoli, la resistenza delle ossa, i riflessi dei nervi ed il talento del sangue. La luce azzurra si spanderebbe fuori dei bordi della figura fino a formare un'intensa sfera di luce azzurra. Quindi avvicinerebbe le due sfere, portandole alla porta del respiro, il plesso solare. Qui, le due sfere si toccherebbero e scontrerebbero, mandando i frantumi il piano orizzontale che divideva il corpo in due metà, come se fosse uno specchio e lentamente si amalgamerebbero e fonderebbero, dando origine ad una energia nuova ed antica al tempo stesso, origine dell'essenza stessa degli shinobi: il chakra. A rappresentare questa energia si plasmerebbe un icosaedro dalle venti facce in guisa di triangolo equilatero, colmo di una luce bianca e calda, che prenderebbe a ruotare al centro del petto dell'Ametista, facendo spandere la luce all'esterno, prima a formare una sfera di luce candida e quindi una serie di filamenti, che da questa si dipanerebbero lungo tutto il sistema circolatorio del chakra, per raggiungere ogni tsubo. Se tutto si fosse manifestato correttamente il ragazzo potrebbe sorridere, percependo i suoi muscoli più forti, le sue ossa più resistenti, il suoi nervi più scattanti ed il suo intelletto più acuto. Mentre passeggia, saluterebbe i vari passanti, che ormai iniziano a riconoscerlo, alcuni identificandolo come un rompiscatole che fa passare brutti quarti d'ora ai poveri delinquenti che cercano di sbarcare il lunario, altri come il benefattore che li ha protetti dai suddetti delinquenti. La sua attenzione sarebbe improvvisamente calamitata da un'esclamazione, fatta con decisamente poco garbo, da parte di un ragazzino, non molto distante e farebbe sgorgare naturamente una risata da parte dell'Ametista, che si avvicinerebbe, dunque ed osserverebbe l'altrui aspetto... non con fare da maniaco... quello è riservato alle belle ragazze (?) <Questo è il Villaggio dell'Erba.> ridacchierebbe <Mica quello della Pioggia.> ridacchierebbe <Ad ogni modo anche qui quando inizia a piovere non smette per giorni ma con questo caldo farebbe solo umidità, temo.> ridacchierebbe finendo per fermasi proprio a due passi <Kusa no Kesho Gekko Shoton.> si presenterebbe poi, come se avesse dimenticato di farlo in principio <Genin di Kusae conciatore.> preciserebbe <Se mai dovesse servirti acquistare delle protezioni.> perché sì... l'anima del commercio è la pubblicità (?)[Tentativo Impasto del Chakra][[se Chakra 25/25][Armatura Leggera, Schinieri, Vambracci, Guanti ninja, Coprifronte][Portakunai: 9x kunai][Portaoggetti: 5x fumogeni, 5x carte bomba, 5x bombe luce, 5x fili di nylon, 5x fili di nylon conduttori, 2x makibishi, 1x fuda "fiamma", 5x fuda "tronchetto", 20 fuda bianchi, pennello ed inchiostro]

16:50 Irou:
 Attimi di silenzio in cui il giovane Kaiba continuerebbe ad osservare il cielo, come se stesse aspettando una risposta dall’Altissimo. Risposta che, naturalmente, non arriva e che porterebbe il Kori a riabbassare il capo e formare dinanzi al petto il sigillo della capra. Magari col chakra impastato riuscirà a patire meno l’afa. Si concentrerebbe profondamente per richiamare a sé le energie fondamentali. Quella mentale, frutto di mille esperienze, insegnamenti, ricordi ed emozioni si formerebbe in prossimità della testa, laddove dovrebbe esserci il terzo occhio. Tale sfera sarebbe di colore blu ed andrebbe via via crescendo per diventare nitida e corposa. Allo stesso tempo ed allo stesso modo tutte le energie fisiche, dovute agli impulsi dei nervi, dei muscoli e alla resistenza delle ossa, formerebbe una sfera rossastra all’altezza dell’addome, laddove si trova l’ombelico. Tali sfere verrebbero sospinte l’una verso l’altra con la sola forza della concentrazione del Genin per essere portate al plesso solare. Qui inizierebbero a vorticaree in senso antiorario, rincorrendosi l’una con l’altra. La velocità sarebbe dapprima bassa, ma verrebbe via via aumentata sempre più, fino a creare un punto di contatto in cui andrebbero ad unirsi e fondersi per formare l’indissolubile essenza del chakra. Tornando con la mente al luogo ove si trovava prima di avviare questo processo, noterebbe che il suo corpo dovrebbe essersi rinvigorito… ma fa comunque maledettamente caldo. Solo a quel punto si avvedrebbe della presenza di uno sconosciuto, che gli spiega le condizioni metereologiche del luogo. Il diciottenne, con gli occhi chiari e pieni di stupore, andrebbe a chinare la testa verso la spalla sinistra, con fare abbastanza curioso. < Mmh… sei uno scienziato per caso? > Gli domanderebbe ancor prima di udire la sua presentazione e restare ancor più perplesso. < Ku—Kusa no Ken-- > Balbetterebbe, tentando di ripetere la complicata e fin troppo lunga serie di parole pronunciata dall’Ametista, per poi replicare semplicemente. < Posso chiamarti solo Gekko? Tutto il nome è difficile. > Gli rivolgerebbe un sorriso radioso e pieno di vita, prima di andare a tendergli la mano destra per ricambiare educatamente quanto dettogli dallo Shoton. < Io… sono Kaiba. solo Kaiba. e non ho la più pallida idea di cosa sia un concia… un conciacose. > Terminerebbe, stringendo la mano altrui, qualora essa gli venisse offerta. [ Chakra ON ]

17:07 Gekko:
 ridacchierebbe all'altrui reazione <Kusa no Kesho.> ripeterebbe <Significa Cristallo dell'Erba.> spiegherebbe con un sorriso <Io sono il primo Shoton a diventare genin in questo Villaggio, dai tempi della Quarta Grande Guerra dei Ninja.> mormorerebbe, con un tono tutt'altro che pretenzioso, anzi dando quasi per scontato che l'altro conosca tali informazioni <Però il mio nome effettivamente è solo Gekko.> ridacchierebbe andando ad accogliere la mano tesa dall'altro nella propria <Piacere di conoscerti Kaiba.> mormorerebbe solo ora contemplando quanto appena visto avvicinandosi... il ragazzo non aveva il chakra impastato precedentemente, quindi forse lo ha richiamato in risposta a qualche minaccia esterna, che potrebbe essere Gekko stesso oppure semplicemente il caldo, che effettivamente in questi giorni è impietoso. <Ad ogni modo non sono uno scienziato.> ridacchierebbe <La mia è una semplice constatazione dovuta all'esperienza.> mormorerebbe <Da quando sono in questo Villaggio ha piovuto spesso, ma da quando è iniziata la stagione estiva ed anzi già sul finire della primavera, dopo la pioggia sono spesso arrivate giornate molto calde ed afose per via dell'umidità rilasciata dal terreno che si era impregnato d'acqua.> spiegherebbe ridacchiando poi all'ultima constatazione dell'altro <Perdonami Kaiba.> si scuserebbe <Io sono cresciuto in mezzo a mercanti e la coppia che mi ha cresciuto svolgeva l'attività di conciatori, quindi per me è naturale come parlare di panettieri.> cercherebbe di giustificarsi <Un conciatore è qualcuno che prende la pelle degli animali e la trasforma in cuoio e poi in altri oggetti, come capi di vestiario, accessori come ad esempio i portaoggetti e i portakunai, oppure protezioni come vambracci, schinieri ed armature leggere.> sorriderebbe <Anche se forse trasformare non è proprio il termine più corretto.> ridacchierebbe <Sei anche tu uno shinobi?> gli chiederebbe pensando al richiamo del chakra ma non avendo notato un coprifronte e quindi ipotizzando possa essere ancora un Deshi.[chk on][equip invariato]

17:33 Irou:
 il giovane Kori prende atto del soprannome dell’Ametista, ma – probabilmente – non col giusto significato. < Credo di aver sentito di qualche droga che si chiamava così… > Mormora, sovrappensiero, ma sicuramente abbastanza ad alta voce da essere udito da Gekko, considerando la sua vicinanza ed il chakra attivo. La mano viene stretta attorno quella dell’altro e mossa in cenno d’educazione prima di essere lasciata cadere mollemente lungo il fianco. Le informazioni sul meteo lo confondono alquanto. Non ha la più pallia idea di come si trasformi il cielo sopra le loro teste, né delle conseguenze che della pioggia più avere, una vlta che cessa di scrosciare dalle nubi. < Oooooooooh… > Biascicherebbe, profondamente ammirato dalla spiegazione dello Shoton. < E tutte queste cose come le hai imparate? > Domanderebbe, prima di apprendere le specifiche sull’esperienza di Gekko sulla concia e sulle sue generalità familiari. < La mia mamma e il mio papà… > Lo sguardo si abbasserebbe, rabbuiando il volto solitamente solare del ragazzino che ora punta verso il basso, provando a superare il trauma di aver scoperto solo da poco che le persone che ha appena nominato non sono più di questo mondo, sebbene siano morti innumerevoli anni or sono. < …non so che lavoro facessero. So che mamma era brava in cucina e papà era uno Spadaccino, ma non so altro. > Rialzerebbe lo sguardo per puntarlo nuovamente sul volto di Gekko e tornare a mostrare un sorriso più piccolo e mesto di quello precedente. < Sì, anche io sono un Genin. Ma… dimentico spesso il coprifronte a casa. Lo lascio in camera mia e poi sparisce. Credo che la mia migliore-- > Una breve pausa che lo porterebbe a scrollare rapidamente il capo, prima di riprendere a parlare < --fidanzata me lo nasconde, credo. Dice che non posso tenerlo in frigo perché non è quello il suo posto. > Terminerebbe, portando la mancina alla nuca, per grattare l’attaccatura dei capelli con fare piuttosto perplesso. < Sai… se tu creassi un’armatura per me non saresti un conciatore, saresti un… > Ci penserebbe su un attimo, meditanto su quale debba essere la pessima battuta da sfornare – o scongelare, per meglio dire – sul momento < …un conciaKori! > [ Chakra ON ]

17:58 Gekko:
 questa poi... l'accostamento del Cristallo d'Erba ad una droga <Spero che nessuno venda una droga con questo nome.> sorriderebbe <La cosa mi contrarierebbe alquanto.> direbbe, senza specificare a cosa la sua contrarietà potrebbe portare <Beh la coppia che mi ha cresciuto e gli altri mercanti che ho avuto attorno erano parte di una carovana, quindi ho girato parecchio e ho fatto varie esperienze, tra cui quele legate alla pioggia ed i suoi effetti.> ridacchierebbe notando però la mestizia suscitata nell'altro al ricordo dei genitori <Oh. Mi spiace di avere sfiorato un nervo scoperto.> direbbe <Comunque quelli che mi hanno cresciuto non erano i miei genitori.> detto con un po' di leggerezza, anche perché forse ha avuto più tempo di Kaiba per elaborare la notizia della morte di sua madre <Io non so di preciso che genere di kunoichi fosse mia madre.> sorriderebbe <Non ne ho memoria. So solo che appartenesse ad Oto.> ormai effettivamente il dolore della notizia è passato e poi la sua vita non è stata priva di figure genitoriali <La tua migliore fidanzata?> chiederebbe, forse un po' ingenuamente <Ne hai più di una?> domanderebbe ridacchiando al pensiero del coprifronte in frigo <Sarebbe una bella idea, però. Sai come rinfrescherebbe un coprifronte bello freddo?> mormorerebbe <Certo, per come lo porto io forse non servirebbe a molto> commenterebbe alludendo al coprifronte intrecciato alla cintura <Ad ogni modo spero che non te lo nasconda nel forno.> ridacchierebbe ancora trovando il discorso molto buffo e poi si fermerebbe a riflettere <ConciaKori ehh?> mormorerebbe <Quindi Kaiba Kori?> chiederebbe... non che il nome del Clan possa accendere una qualche lampadina <Però poi dovrei creare armature solo per te.> protesterebbe stando al gioco <E non è che io possa cambiare nome al mio mestiere per ogni cliente diverso... poi conciaKokketsu sarebbe davvero troppo lungo come mestiere.> riderebbe [chk on][equip invariato]

18:51 Irou:
 Kaiba si guarda un po’ ovunque. Sul torso, sulle braccia, sulle gambe e persino le scarpe. Poi tornerebbe a guardare in volto lo Shoton, sbattendo le palpebre un paio di volte, piuttosto confuso < Non hai toccato nessun nervo. > Gli preciserebbe, ignorando totalmente il significato metaforico delle di lui parole. < Ad ogni modo, io ho sempre vissuto in mezzo alla neve e al ghiaccio. La pioggia mi piace, ma solo perché è fredda, a differenza del Sole. > Preciserebbe, come se fosse scontato che uno come lui venga da Kiri, dalle lande innevate che ricoprono parte del terreno del suo Villaggio di provenienza. Insomma, da dove altro potrebbe provenire un albino che soffre così tanto il caldo? Il discorso, poi, verte sull’errore fattto dal Kori riguardo Haran, che lo porta a sgranare i grandi occhi innaturalmente chiari e scuotere energicamente il capo in segno di diniego. < No, no! Solo una, solo una! > solleverebbe le mani per agitarle goffamente assieme al capo per un altro paio di volte, prima che egli torni ad un’espressione quasi colpevole di aver commesso questo grave errore < Se Haran dovesse pensare che ne ho altre mi chiuderebbe in casa! > Specificherebbe, tornando a grattarsi la nuca con la mancina < E’ solo che è successo da poco e… e io non è che ci ho capito molto di come funziona questa cosa dei fidanzati. > Ecco, adesso lo ha detto. In verità non ci ha capito davvero nulla. Ancra sta cercando di capire come mai tutti i migliori amici non si bacino tra di loro, figuriamoci sapere come si dovrebbe comportare un buon fidanzato. < Ad ogni modo sì, il mio nome è Kaiba Kori. Del clan Kori, del Villaggio di Kor—cioè, Kiri. > Terminerebbe, cercando anche di darsi un tono nella propria presentazione, così come ha visto e sentito fare anche a Gekko poco prima. Ma quello che, più di tutto, lo manda in confusione è la giustissima replica alla propria battuta da parte dell’Ametista. Il Kori arriccia il naso, annuendo alle sue parole per mostrarsi concentrato e ricettivo. < Sì… hai ragione. Ma se ci pensi Kori sta bene con tutto. ConciaKori, PescaKori… anche se il tuo ragionamento fila. Mi sembri un ottimo shinobi. > Come se il valore di un ninja si misurasse da questo tipo di sciocchi ragionamenti. < Tu che hai fatto tante esperienze… sai dirmi se il paese del Fuoco si chiama così perché va effettivamente a fuoco? > Una domanda apparentemente senza senso, ma – se avesse ragione – potrebbe tornare a casa da Haran per poterle dire che aveva ragione. Qualora non dovesse essere così, invece… beh, terrebbe l’informazione per sé. [ Chakra ON ]

10:29 Gekko:
 avete presente la faccia di uno a cui sia appena stato tirato in testa un secchio d'acqua, o altro imprecisato liquido non ustionante, da una finestra? Se ce l'avete presente avrete perfettamente idea di che espressione abbia ora l'Ametista, dopo che Kaiba abbia totalmente mancato il senso di quella semplice metafora... beh semplice almeno per Gekko, ma a quanto pare non per il Kori <No... beh... io... veramente...> insomma sta cercando di riprendersi dallo shock in cui l'improvvisa doccia lo ha precipitato <Io intendevo dire che mi spiace aver parlato dei tuoi genitori, dato che ti sei rattristato subito.> mormorerebbe, spiegando ora in questo modo il senso criptico delle sue parole di poco prima. Poi si rilasserebbe e riderebbe alla spiegazione riguardo al fatto che Haran, questo pare sia il nome della fidanzata di Kaiba, sia la sua unica fidanzata e non ce ne siano altre... e che se solo lei sospettasse la presenza di altre potrebbe persino arrivare a rinchiudere il povero Kori a casa <Deve avere un bel caratterino la tua fidanzata.> ridacchierebbe e poi alzerebbe le mani al cielo <Sul capire cosa sia una fidanzata, mi spiace, ma non ti posso aiutare.> ammetterebbe... brutto non è brutto... simpatico è simpatico... che ragione potrebbe avere per non avere una fidanzata? Forse il fatto che quella con cui ci ha provato lo abbia minacciato di usare qualche tecnica Fuuton se solo avesse provato ad andare oltre l'amicizia (?) <Finché vivevo viaggiando, non avevo proprio l'occasione di frequentare una ragazza per abbastanza tempo.> ecco svelato l'arcano... ma un momento... ora non vive più viaggiando <Ora come ora mi sto riuscendo a fare qualche amicizia, ma per ora nulla più di questo.> eh già perché pare le Onde d'Urto e le Armi di Vuoto siano molto in voga tra le ragazze... cavolo deve trovarne una che usi il Suiton per non avere sul collo questa spada di Damocle delle reazioni violente (?) <Così sei originario di Kiri? Dev'essere un bel posto... fresco, quanto meno.> ridacchierebbe <Purtroppo non ci sono mai stato, come non sono stato nel Paese del Fuoco.> ammetterebbe <Però ho un'amica che ci va di tanto in tanto e forse lei potrebbe aiutarti a scoprire se davvero vada a fuoco.> sorriderebbe... tendenzialmente lui escluderebbe una tale visione, perché se il Paese del Fuoco fosse una landa infuocata, difficilmente potrebbe piacere a qualcuno che arriva dal Villaggio della Pioggia <Però se ricordo almeno un po' di quello che ci hanno detto a lezione... e non è proprio scontato che mi ricordi questioni che non riguardino tecniche e combattimenti.> ridacchierebbe lasciando un attimo in sospeso la frase <I nomi dei cinque Grandi Paesi Ninja che esistevano prima della Quarta Grande Guerra dei Ninja, dovrebbero essere legati agli elementi del chakra, quindi probabilmente nel Paese del Fuoco sono molto legati al Katon, nel Paese del Vento al Fuuton, nel Paese del Fulmine al Raiton, nel Paese della Terra al Doton e nel Paese dell'Acqua al Suiton.> alzerebbe le spalle <Se ricordo bene, tu che vieni da Kiri e quindi dal Paese dell'Acqua dovresti usare il Suiton.> sorriderebbe, ma in fondo anche questo ragionamento è campato in aria come quello per cui il Paese del Fuoco vada a fuoco

11:16 Irou:
 Ecco prontamente spiegata la metafora utilizzata dallo Shoton per scusarsi. Kaiba non è particolarmente brillante o intuitivo, non è che sia scemo, ma ci mette un po’ di tempo ad arrivare alle cose. < Ora capisco! > Esclama, illuminandosi come se gli fosse appena stato svelato il mistero della creazione dell’Universo. < Non preoccuparti, comunque. Non è un problema, insomma… sto iniziando a pensare che forse avrei dovuto rendermene conto prima, ma… certe volte sono un po’ tardo. > Solleva le spalle, cercando di darsi un too, di non risultare triste a quella consapevolezza. Non sulle sue scarse qualità intuitive, ma sulla morte dei suoi genitori. Il discorso, fortunatamente, verte su Haran, il che lo porta istintivamente a riprendere il suo radioso sorriso e l’indole giocosa ed allegra. < Sì, ha un bel caratterino. Un bellissimo caratterino. E… anche lei è bellissima, insomma… > Abbassa lo sguardo, ma non per tristezza, uesta volta. Un leggero colorito rosso gli imporpora le guance, rendendogli il viso più caldo. Impacciato ed imbarazzato, sebbene l’altro abbia detto di non potergli dare una mano, cercherebbe di spiegare meglio la propria situazione e quel che lo mette in difficotà. < E’ che fino a qualche giorno fa eravamo migliori amici, ecco. L’ho conosciuta in orfanotrofio che avevo solo sei anni e da allora non ci siamo più separati. È la mia unica amica, il ché mi fa pensare adesso che… non ne ho più. > Alzerebbe solo ora lo sguardo, fissando l’Ametista con la tipica espressione di chi ha qualcosa in mente, qualcosa di grosso. E resterebbe così, in silenzio, ad osservarlo per un po’. < Ecco, io e te potremmo essere amici. Tu parli strano e hai tanta cultura. Io faccio le battute. > E’ una proposta che potrebbe andar bene ad entrambi, insomma. C’è un particolare, tuttavia, che il Kori si sente di specificare. < Però devi essere amico anche di Haran. Solo amico eh, altrimenti ti congelo anche le mutande. > Aggiungerebbe, sorridendo allegramente. Poi andrebbe ad assimilare le informazioni dategli sui grandi paesi ninja. < Davvero tutte queste cose le insegnano in Accademia? Forse non avrei dovuto dormire tutto il tempo… > Mormora tra sé e sé, benché lo stia comunque effettivamente dicendo a voce piuttosto alta. < Io conosco solo Kiri e Kusa. A Kiri c’è il mare, fa fresco, c’è la nebbia e piove. E c’erano gli Yoton. Odio gli Yoton. Speravo che venendo a Kusa me ne potessi liberare, ma sono anche loro qui… > Scuote il capo debolmente, alla propria affermazioone. Non odia nessuno, però gli Yoton hanno il suo elemento opposto e, cosa più grave, sono caldi. < Non ho ancora il Suiton, ma sarà sicuramente il mio prossimo elemento. Per il momento mi arrangio con il Fuuton. E tu? > Domanderebbe, infine, fornendogli tutta la sua debole attenzione. [ Chakra ON ]

11:34 Gekko:
 ridacchierebbe ala reazione dell'altro, che nonostante venga rivangato il discorso sui genitori, cerca di non intristirsi nuovamente ed in questo Gekko cerca di dargli manforte <Un po' lento di comprendonio.> ridacchierebbe ancora ed ecco ora svelato il mistero dalla "migliore... fidanzata", era la migliore amica ed ora sono passati a qualcosa di più... intimo <Beh per me non c'è problema a diventare amico anche della tua fidanzata.> mormorerebbe, implicitamente dando per assodato che accetterebbe di essere amico del Kori <Però non posso farci niente se lei dovesse interessarsi a me.> alzerebbe le spalle <Non è che possa impedirle di essere attratta da me, ti pare.> ridacchierebbe portando un po' oltre lo scherzo, ma del resto sta solo a Kaiba di fidarsi della sua Haran <Del resto pure in ospedale, le infermiere per continuare a tenermi lì non mi volevano far sapere che ero stato dimesso.> riderebbe calorosamente... però non è che scaldi l'aria intorno <Mi congeleresti le mutande? Sul serio?> ridacchierebbe <Potere interessante.> annuirebbe <Anzi molto utile con questo caldo.> ridacchierebbe ancora lasciando intendere come la cosa potrebbe non essere nemmeno spiacevole in estate <Yoton?> mormorerebbe <Perdonami me non conosco molto gli altri Clan e qui a Kusa ce ne sono così tanti...> mormorerebbe <Forse potrei anche averne incontrati senza nemmeno saperlo.> alzerebbe le spalle <Cosa sanno fare di particolare?> chiederebbe... del resto la conoscenza da la capacità di anticipare le mosse altrui e consente di difendersi meglio... più ne saprà e meglio potrà agire in futuro <Anche tu Fuuton eh??> mormorerebbe <Entrambi i miei compagni di squadra usano il Vento.> comunicherebbe <Io invece uso il Raiton ed il Doton.> sorriderebbe... del resto "tu gust is megl che uan" <E naturalmente l'Ekishoton.> quanto fa figo controllare un elemento che contiene il nome stesso del Clan (?)

12:00 Irou:
 Lo sguardo permane su Gekko per tutta la durata del suo dire, il capo si china verso la spalla sinistra quando egli parla di Haran e del fatto che lei potrebbe provare attrazione per lui, qualora si conoscessero. In effetti il povero Kaiba non potrebbe nulla contro il magnetico ed affascinante pitere attrattivo dello sciupafemmine che ha di fronte, ma la cosa lo porta a ridacchiare allegramente. Non di scherno, non si permetterebbe mai, ma soltanto per la consapevolezza di quanto sta per rispondergli < Naaaaaaaah! > Scuote il capo per rafforzare il concetto, senza mai perdere la vista del viso dell’Ametista < Forse tutte le ragazze normali cadranno ai tuoi piedi, ma lei è una ragazza speciale! > Preciserebbe, come se Haran avesse qualche strano e particolare potere rispetto alle altre < Vedi… io penso che lei sia completamente pazza. > Sembra un insulto, ma è ben presto spiegato da un Kori il cui sorriso si fa piccolo, dolce < Solo una pazza mi terrebbe al proprio fianco per tutti questi anni come migliore amico, figuriamoci come fidanzato. > Ridacchierebbe, poi, proseguendo col proprio dire < E poi gli amici non rubano le fidanzate. Questo l’ho studiato, ho passato tutta la notte a leggere libri al riguardo! Quindi sono tranquillo. E se non dovesse essere così… ti uccido. > Il sorriso si allagherebbe, mostrando la splendente dentatura. Non è serio, Kaiba non è quasi mai serio, però potrebbe davvero uccidere per preservare la propria relazione. < Non te l’ho detto, ma io ho una spada leggendaria. > Gli confida, infine, benché quello che ha a casa sia un semplice bastone, che gli hanno regalato con la promessa che, un giorno, lo avrebbe fatto diventare uno Spadaccino della Nebbia come suo padre. Il discorso verte poi sugli Yoton. Il Kori non ha idea di cosa ci sia oltre il luogo che ha vissuto e, per questo, ha sempre dato per scontato che tutti conoscessero le stesse cose che anch’egli conosce. Non si è mai trovato a doversi spiegare o a dover insegnare qualcosa a qualcuno e questo lo esalta molto, facendogli assumere improvvisamente un’aria più seria, come fosse un sensei d’Accademia. < Gli Yoton sono un clan di Kiri ed il loro potere è controllare ed emanare lava bollente. Non sembra neanche che provengano da Kiri, ma… sono le cose strane del mondo, suppongo. E sono caldi, sono tanto tanto caldi. > Ecco spiegate le generalità e le motivazioni del clan che Kaiba detesta maggiormente, soltanto per l’alta temperatura a cui lo sottoponevano quando era più piccolo. < Hai già due elementi… questo è interessante. > Direbbe, prima di spalancare le labbra in un’espressione sorpresa ed incerta < Ekichecosa?! > Domanda, sempre più perplesso sulle capacità dell’altro.

15:58 Gekko:
 la reazione di Kaiba è un po' strana... pare quasi che abbia preso sul serio lo scherzo sul fatto che tutte le ragazze si innamorino dell'Ametista... cosa niente affatto vera, in realtà è lui che praticamente ci prova in qualche modo con tutte, però in qualche caso potrebbe pure andargli bene... prima o poi diciamo (?) <Una ragazza speciale?> mormorerebbe con interesse... eh sì, questa cosa potrebbe complicare non poco la vita a Kaiba... le ragazze speciali attirano sempre l'attenzione e quindi non si tratterebbe solo di Gekko, però quello che dice dopo costituisce un'altra doccia gelata all'immaginazione dello Shoton, che ora immagina la povera fidanzata del Kori come una sorta di folle psicotica che... beh insomma la immagina come Rasetsu (?) o come Eiko quando era un po' su di giri. Poi però l'immagine sbiadisce all'ulteriore chiarimento... solo una pazza potrebbe tenersi vicino uno come Kaiba <Beh. Tu sei ben strano.> ridacchierebbe <Senza offesa eh. Però andare addirittura a dire che Haran sia pazza perché sta con te, mi sembra un po' esagerato.> ridacchierebbe ancora <Anche lei è di Kiri?> chiederebbe poi con leggerezza per poi precisare <Non serve minacciare. Io sul serio non sono uno che vada in giro a rubare le ragazze altrui e poi...> mormorerebbe <Di che spada si tratterebbe?> sorriderebbe, ma non per mettere in dubbio quanto detto dall'altro. Più che altro non conoscendo nulla di Kiri non conosce nemmeno i leggendari Spadaccini della Nebbia <Quindi tu sei uno spadaccino.> annuirebbe. Del resto che se ne farebbe un combattente corpo a corpo o uno specializzato nel Ninjutsu di una spada? Sarebbe tuttalpiù un ornamento e quindi uno spreco per una spada definita "leggendaria". poi viene svelata la realtà sul clan Yoton <Lava?> mormorerebbe <Cavolo allora quella tipa coi capelli arancioni era una Yoton.> batterebbe il pugno destro sul palmo sinistro. <Ha creato un minimo di problemi all'inizio.> se definiamo un minimo di problemi trasformare un'area del raggio di 10 metri in una fornace incandescente e bruciare uno shuriken lanciato da Kaime, oltre che tentare di far fare la stessa fine a Karitama <Era nel gruppetto di accoglienza che dei banditi si erano lasciati dietro.> sorriderebbe omettendo di dire che sia stata trucidata come il ragazzo che era con lei. <Beh sì. L'elemento del mio Clan è il Cristallo.> sorriderebbe <La mia capacità è quella di tramutare ciò che desidero in uno splendido cristallo.> mormorerebbe spiegando <Tu mi congeli le mutande, io te le posso trasformare in cristallo.> ridacchierebbe, rendendo però il paragone più preciso che sia possibile, vista la similitudine dei due Hijutsu.

16:16 Irou:
 Lo Shoton non solo dà dello strano a Kaiba, ma cerca anche di farla passare per un’asserzione non offensiva. E… in effetti il Kori non si offende affatto. E continua ad essere convinto del fatto che Haran abbia qualche rotella fuori posto per il suo semplice star con lui. < Ah, ma io lo so di essere strano. Sono stranissimo. > Direbbe, ridacchiando assieme all’Ametista. < Ho i capelli bianchi, gli occhi troppo chiari, la pelle troppo chiara e sono freddo al tocco. E faccio delle pessime battute. Ah, e sono anche ingenuo e stupidotto. Però a lei sembra piacere… per questo dico che non ci sta tanto con la testa. > Continuerebbe a ridere di quel proprio dire. In fondo è consapevole dell’idea che dà di sé. È da quando è piccolo che gli ripetono che è insopportabile,fastidioso, anche babbeo. Oramai è diventata abitudine, a lui non importa. Tutto quel che gli importa è che, nonostante i suoi difetti, Haran continui a stargli accanto, che – addirittura – li apprezzi. < E la mia non è una minaccia! Guardami, sono totalmente inoffensivo. > Un largo sorriso gli si allargherebbe sul volto, mentre la mancina andrebbe a raviare il crine argenteo perché non copra troppo la linea degli occhi < E’ solo una… come hai detto prima? Constatazione dovuta all’esperienza? So che sarei pronto a tutto per difendere quello a cui tengo, ecco! Ma non da te, tu non mi sembri cattivo, però è sempre meglio avvisare. > Specificherebbe, andando poi a trattare di argomenti un po’ più seri, che lo portano ad assumere un’espressione neutrale, quasi professionale. < Haran non è di Kiri, no. Non so bene da dove venga, se devo dirti la verità. E, parlando di verità… non sono ancora in possesso di una spada leggendaria. Mio padre ne aveva una e faceva parte del corpo di Spadaccini che proteggeva Kiri da ogni pericolo. Mi regalò un bastone e mi disse che era la mia personale spada leggendaria, ma… > Una breve pausa verrebbe presa, è la prima volta che dice ad alta voce che quel bastone è… solo un bastone. < …credo sia solo un’arma contundente qualunque. Ma un giorno, magari , avrò la mia spada leggendaria per davvero. Per il momento mi arrangio con le arti magiche. > Un ninjutser, per l’appunto. Apprende, quindi, le abilità dell’interlocutore, di cristallizzare gli oggetti, probabilmente allo stesso modo in cui lui li congela. La somiglianza è evidente, talmente evidente da non poter passare inosservata neanche agli occhi di Kaiba che si ritrova a mugugnare sovrappensiero < Mh. Mmmmh. Le nostre innate sono molto simili. Potrebbe essere bello collaborare insieme. > [ Chakra ON ]

16:37 Gekko:
 riderebbe alle osservazioni di Kaiba sul proprio aspetto <Ma no dai. Io non intendevo strano in quel senso. Ho visto gente coi capelli di due colori, gente che aveva gli occhi di colori differenti, gente pallida al punto da sembrare un cadavere, qualcuno con occhi dorati.> ridacchierebbe elencando tutte le stranezze che ha visto <I miei occhi cambiano leggermente colore a seconda del tempo.> sorriderebbe <Quando è scuro, per la notte o perché è nuvoloso e magari piove, hanno il colore di un prato bagnato.> ridacchierebbe <Però che tu sia freddo...> mormorerebbe <Quello è strano, però pensa a quanto sia contenta Haran con il caldo che fa in questi giorni.> ridacchierebbe a pensare alla ragazza che usa il Kori come un personale refrigeratore <Riguardo alle battute...> lascerebbe la frase un po' in sospeso <Certo non sei un comico, però in fondo mi piacciono.> sorriderebbe <Insomma sono un altro modo in cui puoi congelare le persone.> eccolo qui il comico di Kusa... potevano trovarsi due che facessero battute peggiori? <Forse allora sono strano anche io.> alzerebbe le spalle <Quanto alle altre cose che hai detto, non ti conosco abbastanza, però se davvero sei ingenuo, è meglio che cerchi di rimediare, perché potrebbe essere un grave limite alla tua capacità di proteggere la tua fidanzata.> direbbe con fare più serio, dando al momento per scontato che a Kaiba interessi maggiormente proteggere ed aiutare Haran piuttosto che sé stesso... anche in questo i due sono abbastanza simili... sarà che tanto il cristallo che il ghiaccio servono a preservare ciò che proteggono. Ascolterebbe poi il seguito... il fatto che lui non sappia esattamente le origini di Haran e soprattutto la storia della leggendaria spada di legno (?) <Beh... sei un Ninjutser ed usi il Fuuton, quindi attacchi che sono invisibili ai più...> mormorerebbe <Non mi sembri poi tanto inoffensivo, sai?> ridacchierebbe <L'unica cosa è che con buone probabilità saprei riconoscere le tue tecniche> aggiungerebbe con un sorrisetto orgoglioso <Beh sì... potremmo anche provare a lavorare assieme qualche volta.> annuirebbe all'idea proposta dall'altro... male che vada potrebbero aprire un baracchino in cui lo Shoton creerebbe i bicchieri ed il Kori li riempirebbe di ghiaccio(?)

11:05 Irou:
 Il Kori prende mentalmente appunti per quanto riguarda le personalità strane che lo Shoton ha elencato. È piuttosto affascinato dalla conoscenza che lo Shoton ha del mondo, che si pone in netto contrasto con l’inconsapevolezza di Kaiba nei conronti del mondo in cui sembra essere perennemente fuori posto. Il suo habitat naturale è la neve, il ghiaccio, non il territorio di Kusa. In quel coacerbo di clan e etnie di differente provenienza si sente spesso confuso, spesso ignorante nei riguardi delle terre di origine di tutti, persino di Haran. Neanche ha la più pallida idea che gli Uchiha siano di Oto. < Eh beh, di occhi strani ne ho visti tanti anche io. > Fa spallucce, cercando di accodarsi, almeno in parte, alle numerose esperienze altrui < Sei un uomo molto saggio, Gekko. Posso imparare tanto da te… non fosse che non sono bravo ad imparare. Sono bravo ad eseguire, però. Insomma, più pratica che teoria. Non sai che incubo è stato l’esame teorico! > Eppure lo ha passato a pieni voti, per vie traverse. Le parole dell’Ametista gli arrivano nella loro completezza, ma ce n’è una in particolare che attira l’attenzione del Kori. < In che senso essere ingenuo non mi permette di proteggerla? Come dovrei comportarmi per tenerla al sicuro? > Chiederebbe, prima di rispondere a quanto detto dal giovane genin riguardo le proprie capacità combattive < Sì, sulla carta sono in grado di fare del male, ma non mi piace molto. Mi considero inoffensivo perché non faccio male alle persone buone e a quelle cattive… dipende quanto sono cattive e perché. > Concluderebbe, con un mesto sorriso ed un lento annuire all’accettazione, da parte dello Shoton, riguardo una possibile e futura collaborazione < Devo chiederti un favore… > Mormorerebbe, lasciando fluire dalle labbra quell’idea prima ancora che si formi completamente nella propria testa < Vorrei una collana. O meglio, vorrei un cordino di cuoio, con una sprta di pendaglio alla fine, una sorta di escrescenza di cuoio. Stavo pensando di fare un regalo ad Haran, insomma, credo che sia una di quelle cose che fanno i fidanzati, ecco. > La sua idea sarebbe quella di regalarle una collana ed utilizzare il pensaglio, la linguetta di cuoio, per congelarla e darle sempre un pezzo di sé da portarsi dietro, [ Chakra ON ]

11:23 Gekko:
 ehh già... Kaiba è strano forte. Ma è strano in quel modo tenero in cui non puoi che avere una sorta di istinto di protezione nei suoi confronti... una stranezza ed una ingenuità che possono essere pericolose per uno shinobi... la stranezza maggiore è come il 15enne Gekko risulti più esperto delle faccende della vita rispetto a Kaiba, che invece avrebbe l'età legale per bere... ma non diciamolo a nessuno che Gekko sia minorenne (?) <Beh, io sono abbastanza bravo a dare ordini.> ridacchierebbe... non che questo sia proprio vero, però sa di essere capace di sviluppare buone tattiche... anche se alla fin fine non c'è quasi mai tempo di discuterle per spiegarle ai compagni <Solo che in genere i nemici decidono di fare mosse stupide come attaccare, prima che io abbia esposto ai compagni come catturarli invece di ucciderli.> alzerebbe le spalle come a dire "hey se vengono a suicidarsi non è colpa mia, io le strategie per tenerli vivi le trovo, ma loro attaccando le vanificano" <Ah beh... non mi parlare dell'esame teorico. Ho saltato a piè pari la domanda di storia e non ho fatto in tempo a leggere quella di riserva, quindi mi era stato detto che o facevo un esame pratico esemplare oppure il coprifronte me lo scordavo.> mormorerebbe... però la presenza del coprifronte fa comprendere come proprio la pratica gli abbia permesso di diventare uno shinobi <Alla fine siamo ninja mica scribacchini.> ridacchierebbe, pur se lo studio, ritiene che sia importante... certo nelle cose che gli interessano <Ah beh... alle persone buone non faccio del male nemmeno io.> sorriderebbe <E nemmeno a quelle cattive, a meno che non siano tanto sciocche da costringermi a farlo.> alzerebbe le spalle <Allora in questo senso sono inoffensivo anche io.> ridacchierebbe cercando di seguire la logica di Kaiba e poi ascoltando quello che vorrebbe per regalarlo a Haran <Mmm.> mormorerebbe <Una cosa decisamente semplice.> annuirebbe <Come mai una linguetta di cuoio, invece di un pendente?> andrebbe a chiedere non potendo sapere che il ragazzo vorrebbe ghiacciare quella parte.[chk on][equip invariato]

11:44 Irou:
 il discorso sul fare o meno del male è un discorso serio che, stranamente, cattura tutta l’attenzione del piccolo Kori che, per quanto più grande di Gekko anagraficamente, risulta molto meno maturo in quanto a ragionamenti ed esperienze < Ci sono persone a cui piace fare del male e basta… anche se lo fanno ai cattivi. Diciamo che io sono quel tipo di persona che, avendo la possibilità di farlo, colpisce alle gambe, piuttosto che alla testa, ecco. Questo non considerando offensive nei confronti di Haran. In quei casi… vedo tutto rosso e diventa piuttosto difficile mirare a punti non letali. > Concluderebbe quella piccola panoramica sul proprio modo di vedere le cose < Per esempio, l’altra volta ho fatto una missione con uno strano tipo dai capelli viola che ha ucciso un povero cavallino, invece di renderlo soltanto inoffensivo. Ecco… quello credo sia sbagliato. Cioè, la missione l’abbiamo portata a termine, ma… il povero cavallino… > Abbasserebbe il capo, preso dallo sconforto che l’atto crudele di Karitama ha generato in lui. Kaiba ha azzoppato il cavallo che gli competeva, certo, non potrà più correre, ma è ancora vivo. Ad ogni modo, passati questi pochi istanti di triastezza, il Kori tornerebbe a guardare Gekko nei suoi bellissimi occhioni color prato non bagnato, per proseguire il discorso e dargli qualche dettaglio in più sul proprio esame teorico, anche con un sorrisetto furbo a fior di labbra. < Beh, io ho passato il teorico a pieni voti… > Ridacchierebbe sotto i baffi, con la tipica espressione di un bimbo che è riuscito ad arrivare al barattolo di marmellata < Però… diciamo che ho—preso spunto dal compito di Haran. Ecco, sì, ho preso un po’ di spunto. > Perché dire che ha copiato passo passo ogni singolo tratto del pennino dell’Uchiha, quasi persino dimenticando di cambiare il nome al compito potrebbe risultare poco professionale. < Uh? > Mugugnerebbe, alla domanda del conciatore per quanto rigarda quella strana collana, rendendosi effettivamente conto che non ha reso palesi le proprie intenzioni, dando per scontato che l’altro gli llegga nella mente < Perché così posso congelarlo. Insomma… dovrebbe essere un pensiero carino, sai, darle un pezzetto di me da portare sempre in giro o qualcosa del genere. Come ti ho detto… non sono pratico di queste cose. Hai qualche consiglio? > Domanderebbe, infine, attendendo qualche preziosa informazione dalle altrui labbra, da cui il Kori pende sin dall’inizio della conversazione. [ Chakra ON ]

12:56 Gekko:
 persone a cui piace fare del male... sì effettivamente suppone che esistano, ma soprattutto crede esistano persone che non si contengono e scelgono sempre l'approccio più drastico... <Beh, come ho detto...> riferendosi a quanto la testa del Kori possa scaldarsi se qualcuno minaccia o colpisce la sua fidanzata <Se un nemico è tanto idiota da portare al punto di ucciderlo... beh se lo merita pure.> anche se a dirla tutta lui forse sarebbe più per esiti meno letali anche in quel caso... non per questo però meno dolorosi... anzi ci sono buone probabilità che la morte sia meno dolorosa di una "punizione" protratta nel tempo... <Uno strano tipo con i capelli viola?> ne conosce uno e uno solamente che risponda alla descrizione di "tipo coi capelli viola" <Era un tipo alto, magro e allampanato? Un po' pallido, magari?> ipotizzerebbe <In quel caso lo conosco.> mormorerebbe <Non penso che sia cattivo.> ridacchierebbe <Il fatto è che molto spesso quando una bestia ha una ferita molto grave, viene comunque soppressa, per evitare che soffra inutilmente...> err questo forse Kaiba non lo sapeva o forse nel caso di quei cavalli c'è stato qualcuno che abbia provveduto a curarli immediatamente per non farli soffrire <Beh, poi dipende come siano stati feriti.> cercherebbe di salvare in corner l'umore del Kori passando poi a svicolare rapidamente sul racconto dell'esame teorico dell'altro <Hai... preso spunto?> mormorerebbe ridacchiando, con tutti i sottintesi che questa domanda non domanda avrebbe... insomma, alla fine l'importante è passarli gli esami, figuriamoci se può avere importanza che le risposte siano state o meno farina del sacco di Kaiba... <Bell'idea.> mormorerebbe <Ma quindi una volta che hai congelato qualcosa non si scioglie?> chiederebbe <Nemmeno portandolo nel Paese del Fuoco?> concluderebbe rispolverando il quesito sul Paese del Fuoco e le fiamme che lo permeano. <Mi sembra una cosa molto dolce>... già lui con una cosa simile ci ha rimediato un casto bacio sulla guancia... ma da un'amica che lo aveva minacciato con attacchi Fuuton se ci avesse provato, quindi sì... queste cose funzionano alla grande. [chk on][equip invariato]

16:05 Irou:
 La breve ed imprecisa descrizione del Kori porta Gekko a riconoscere la figura. Alto, magro, allampanato. Sì, è decisamente lui. Kaiba annuirebbe con vigore alle precisazioni dell’Ametista. < Sì, sì, era proprio così. E in effetti… mi sembra abbia usato il fuuton. È uno dei tuoi amici? > Domanderebbe, ricordando come l’Ishiba abbia utilizzato la sua stessa mossa per colpire le zampe del povero cavallino. < Io spero che quello che ho colpito non sia stato ucciso, almeno so di averci provato. > Fa spallucce, arrossendo visibilmente quando lo Shoton, poi, si avvede del giro di parole del Kori per dire che ha spudoratamente copiato < E va bene, potrei aver integralmente copiato il compito di Haran. Ma non è colpa mia, le lezioni erano tutte di mattina presto, quando io dormo e quindi mi sono sempre appisolato sui banchi… e se anche avessi ascoltato quello che i Sensei avevano da dire, lei avrebbe comunque fatto di meglio. È una ragazza straordinaria! > Ed eccolo qui, a tessere nuovamente le lodi dellUchiha, non senza una fortissima dose di imbarazzo che gli colora la pelle altrimenti nivea tanto quanto il candido manto che ricopre le terre di Kiri da cui proviene. La domanda che riguarda il ghiaccio che il giovane Genin vorrebbe applicare sul ciondolo da regalarle, poi, lo spiazza leggermente, èortandolo a grattarsi il capo con la mano destra < Ecco… non lo so. Però posso ricongelaròlo ogni notte prima di andare a letto, oppure ogni mattina appena sveglio. Insomma, un modo lo trovo per risolvere il problema di quel cacchio di Paese del Fuoco. Ma dico io… chi accidenti vivrebbe al centro di un falò? > Domanderebbe retoricamente ed anche piuttosto piccato, alzando gli occhi al cielo per notare un qualcosa di estremamente importante. Il sole. L’Asto si è pericolosamente avvicinato al punto più alto del cielo, sintomo dell’avvicinarsi del mezzogiorno ed è proprio in quel momento che Kaiba realizza una cosa: era uscito per fare la spesa. Le iridi color ghiaccio si sgranano, il respiro si fa pesante e la bocca si spalanca in un’espressione di profondo disappunto e preoccupazione < Oh, cavolo! Se non passo al mercato non posso tornare a casa per pranzo… e Haran resterà a digiuno! > Direbbe, compiendo un frettoloso inchino di saluto nei riguardi di Gekko < E’ stato un piacere conoscerti, ma devo davvero fuggire. Ci si becca in giro, magari in qualche missione! > Gli direbbe e, se lui non lo avesse trattenuto, scatterebbe correndo verso il mercato, per evitare di beccarsi una partaccia dalla proprio ‘migliore fidanzata’. [ se end ]

16:28 Gekko:
 <Eh sì... probabile che sia Karitama, allora.> ridacchierebbe <Beh voi avete comunque agito nei limiti della missione, immagino.> ovvio che quando si tratti i poveri animali o civili, anziché ninja criminali, l'opzione "vivo e, magari, illeso" sia preferibile, soprattutto per non dare l'immagine del corpo ninja del Villaggio come di una spietata macchina omicida... cosa che per inciso sono quasi tutti... volenti o nolenti le loro capacità di assassinio sono certamente indubitabili, il che spesso rende le cose immensamente più complicate del dovuto... più complicate di come sarebbero se non avessero certe capacità <A dirla tutta per contenere delle bestie, senza ferirle, credo che avrei avuto una sola opzione.> mormorerebbe... già perché mica sono vestiti i cavolo di cavalli. Poi se la riderebbe ai commenti sui sonnellini a lezione da parte di Kaiba <Beh come ho detto, come si passa un esame teorico conta poco, secondo me.> mormorerebbe <Anzi, per alcuni può essere più semplice spiegare una tecnica piuttosto che realmente metterla in pratica.> alzerebbe le spalle <Forse mi è venuta un'idea, ma vedremo se funzionerà.> direbbe riferendosi al ciondolo di ghiaccio ridacchiando ancora quando lo scherzo sul Paese del Fuoco viene tenuto in ballo... perché è uno scherzo... questi due burloni sanno benissimo che le cose non stanno così... cioè dai... però in realtà Gekko nel Paese del Fuoco mica c'è mai stato (?) <Cavolo. Mi spiace averti trattenuto tanto.> mormorerebbe <Non ci penso mai a fare la spesa.> alzerebbe le spalle ed infatti, ora che ci pensa Torako quanche volta si può mangiare a casa, ma fosse per lui il frigorifero rischierebbe di essere sempre vuoto, ad eccezione delle bibite... pensa sempre ad avere qualcosa da bere a casa e non solo alcolici (?) soprattutto con questo caldo asfissiante. <Anche per me è stato un piacere e non vedo di conoscere la tua fidanzata.> ridacchierebbe mentre l'altro si starebbe già allontanando <Però ricordati che non posso garantire per lei.> riderebbe lanciando al Kori quest'ultima provocazione... chissà se rimarrà vigile sugli incontri che Haran potrebbe fare... anche se... beh... se le piace Kaiba, Gekko non sarà sicuramente il suo tipo.[End]

Un incontro casuale porta due individui molto diversi ma anche molto simili ad incrociarsi per le vie di Kusa. Diversi dal lato cromatico e da quello dell'esperienza, simili perché in realtà sono entrambi orfani, anche se con trascorsi diversi. Ma soprattutto accomunati da un senso dell'umorismo molto... particolare (?)
I due entrano rapidamente in confidenza, perché entrambi hanno il classico aspetto di qualcuno degno di fiducia... certo non per svolgere le commissioni dato che Kaiba rischia che le botteghe al mercato chiudano e di non poter preparare il pranzo alla sua dolce metà...
Ma c'è già un regalo in vista con cui potrebbe farsi perdonare.
Però ciò che tutti ci stiamo chiedendo ora è... il Paese del Fuoco si chiama così perché si tratta di un enorme falò?

Dovrebbe essere la prima della settimana per entrambi