[ Entrata di clan ] - Promozione, innate e verità.

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Giocata di Clan

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16:25 Kaori:
 Azrael le ha comunicato di aver 'arbitrato' l'esame pratico di Harumi. La piccola Hyuga senza ricordi ha fatto passi da gigante in quel periodo trascorso lì a Konoha. Ha imparato a fidarsi di lei e a muovere da sola i primi passi fuori da quella casa. Ha imparato a muoversi per il Villaggio, a stare in compagnia di altre persone nonostante la disorientante sensazione di essere per la prima volta circondata da estranei e addirittura ha seguito diverse lezioni senza la compagnia della jonin arrivando persino ad affrontare i suoi esami genin. Più di ogni cosa ha deciso da sé di voler seguire quella strada dimostrando grande forza d'animo e determinazione. Kaori è fiera di lei e per questo, quando Azrael le ha detto dell'esito positivo del suo esame, gli ha chiesto se potesse essere lei a consegnarle il coprifronte a cui ha ora diritto. Il ragazzo ha accettato e così ecco che quest'oggi, Kaori, si trova a percorrere il corridoio di casa propria che conduce alla stanza della giovane Harumi. Dopo le recenti scoperte circa quanto riguarda la nascita della ragazzina e il suo coinvolgimento nell'orribile faccenda degli Hyuga puri, Kaori si sente ancora più bisognosa di tenerla stretta a sé e darle il proprio appoggio: inoltre il fatto di non poter ancora andare da Ren ad abbracciarlo e tenerlo stretto la porta a riversare sulla piccola il proprio affetto. Kaori indossa dei semplici abiti da casa costituiti da un pantalone da tuta grigio ed una maglia larga, bianca, a maniche corte che le lascia una spalla scoperta. I lunghi capelli viola sono legati in una lunga e morbida treccia che le scende lungo le scapole mentre alcuna arma o segno ninja è presente sulla sua figura ad eccezione dei sigilli dell'empatia e dell'Hiraishin apposti sulla sua nuca dal Dainin della Foglia. Stringe nella destrorsa, dietro la schiena, un nuovissimo coprifronte dal nastro azzurro e la lucente placca metallica priva di graffi o imperfezioni mentre la sinistra viene levata alta per bussare un paio di volte contro la porta della camera della piccola, ignara genin. < Si può? > domanderebbe, Kaori, a seguito delle sue bussate così da palesare la propria identità [ Chakra: on ]

16:36 Harumi:
 Tap tap tap – Passo dopo passo i piedini nudi della piccola principessa della Luna aderiscono al fresco pavimento della stanza in cui viene ancora ospitata dalla dolce Kaori; inizia col tallone destro per poi finire con la punta delle dita dello stesso piede e istantaneamente alle dita del piede destro inizia il tallone del sinistro ad appoggiarsi al pavimento e così via donando un moto continuo alle leve inferiori della piccola. Un movimento che però la porta a camminare in circolo per la stanza dimostrando una certa dose di ansia che non viene mostrata sull’apatico viso. Cammina leggiadra e eterea col crine albino sciolto dai riflessi argentati e le ciocche scarmigliate, la frangia lunga fino ad arrecarle un fastidio che non viene mostrato, agli occhi bianchi e perlacei. Indossa solo una lunga maglietta verde pastello che le copre il sedere e quindi la utilizza come un largo vestito, tanto grande da metterle a nudo una piccola spalla e mostrare parzialmente la vistosa cicatrice che le attraversa lo sterno come un marchio. Arresta il passo e leva il braccio destro per portare la medesima mano al petto e le dita gentili e delicate iniziano a tastare la cicatrice chiedendosi se la mancanza di capacità di esprimere le sue emozioni non sia dovuto a qualche difetto del suo cuore, cerca insomma un motivo per la presenza di quella cicatrice iniziando solo ora a farsi domande più mirate su ciò che non ricorda. Finisce col donare al proprio sedere la morbida seduta del materasso rimbalzando un paio di volte su di esso prima di prendere definitiva posizione e iniziare a far dondolare le gambe. Lo sguardo spento è fisso sulla porta e con la mano destra inizia a procurarsi forti pizzicotti sul braccio sinistro constatando ancora una volta di non avere la minima sensibilità al dolore e potendo perciò esprimere la propria ansia anche in quel modo. Ansia dovuta al fatto di non avere nessuna idea sul risultato del suo esame e ripercorre in continuazione ogni suo passo e ogni sua azione nel tentativo di rassicurare cuore e mente. Bussano alla porta e la voce di Kaori sovviene delicata e dolce alle di lei orecchie costringendola a fermarsi dal pizzicarsi e passarsi la mano destra distrattamente sull’avambraccio arrossato, non si muove e schiude le labbra avvertendo la consueta e mai noiosa gioia nel sentire la voce della donna e nel vederla. <Si, vieni pure.> le permette di entrare ormai non sente più alcun tipo di freno con lei, nessuna paura e nessuna costrizione. <E’ successo qualcosa?> vuol sapere il motivo della sua visita nella sua stanza, e vuole raccontarle del suo esame, nella speranza che forse ella possa tranquillizzarla meglio. [Chk: off]

16:47 Kaori:
 Ogni giorno che passa Harumi le ricorda sempre di più la piccola Kouki. Entrambe sono reduci di un passato costellato di esperienze dolorose per delle bambine ed entrambe hanno saputo far fronte a tali esperienze con forza e determinazione. Tutt'eddue inizialmente distaccate ed apatiche nei riguardi del mondo ma desiderose di trovare il proprio posto all'interno di questo. Kaori vorrebbe davvero tanto che le due si conoscessero perchè è convinta che Kouki potrebbe essere la speranza migliore, per Harumi, di sentirsi totalmente compresa e capita. Potrebbero essere la migliore possibilità, per l'altra, di trovare qualcuno che possa perfettamente capire i loro sentimenti ed i loro limiti nonché le loro paure ed emozioni. Pensa a come potrebbe lasciare le due sole a conversare e nel mentre la delicata voce di Harumi risponde alla sua domanda. Kaori sorride piano e, abbassando la maniglia, la spinge dinnanzi a sé per aprire la porta. La richiude successivamente alle proprie spalle e quindi avanza verso l'altra stando ben attenta a cercare di non mostrare da dietro la schiena la man destra e ciò che vi sta mantenendo. < Ciao Harumi. > la saluta con dolcezza aggirando il letto, sedendosi su questo e nascondendo il coprifronte sotto la coscia destra in un rapidissimo movimento praticamente invisibile all'altrui vista. < A dire il vero sì. Avevo proprio bisogno di parlare con te. > le dice la Hyuga guardandola negli occhi, andando ad inspirare a fondo e quindi proseguire. < Azrael mi ha detto che hai affrontato il tuo esame genin ieri e prima di dirti qualunque cosa in merito, ci tenevo a dirti quanto sono fiera di te. > sorride la Hyuga guardandola negli occhi, tentando di carezzarle la frangia con fare quasi materno smuovendo qualche ciocca con le dita della mancina. < Immagino che per te debba essere ancora difficile vivere qui, che Konoha sia ancora lontana dal sembrare la tua casa, ma volevo dirti che stai facendo progressi immensi anche se forse potrebbe non sembrarti così ancora. > vuole che Harumi sappia che lei vede i suoi sforzi ed il suo impegno e che nessuno di questi è mai passato inosservato. < Ma immagino che in questo momento è altro che preferiresti sentirmi dire, mh? > sorride, divertita, la jonin immaginando soltanto quanto la bambina debba sentirsi tesa all'idea di non sapere ancora se i suoi esami le siano valsi o meno il titolo di kunoichi della Foglia. [ Chakra: on ]

17:01 Harumi:
 Scruta la porta attendo il momento di vederla aprirsi per poter accogliere col di lei sguardo bianco la figura della donna che tanto accosta al dolce suono materno che avvertiva nel suo mondo, ogni tanto si chiede che fine abbia fatto. <Ciao.> è verso di lei che si sforza di donare un sorriso e di esprimere in questo modo la felicità che avverte nel cuore e si sforza perché i muscoli del viso non sono abituati a contrarsi in espressioni ma nel complesso risulta già molto più sciolto e spontaneo verso Kaori. Le permette senza alcun problema di sedersi e non coglie di certo il rapido movimento di lei nel nascondere quello che ha tra le mani sotto la coscia, inoltre la bambina è troppo concentrata a guardarla negli occhi e in viso per poter notare altro. <C’era Azrael, si. Non gli ho più parlato dall’ultima volta e ho provato una leggera ansia. Quindi mi sono concentrata sul combattimento.> l’unico modo che ha per far capire agli altri come si sente è quello di parlare e descrivere quello che prova. <Non mi è sembrato arrabbiato però, ma mi piacerebbe parlargli per chiarirci in via definitiva.> come al solito inizia a parlare rischiando di divagare con quel suo tono atono e privo di inclinazione emotiva, caratteristiche che la fanno assomiglia molto più a un robot o a una bambola di pezza piuttosto che a una bambina. Il resto che segue da parte della principessa della Luna è un assordante silenzio intanto che ascolta le parole cariche di orgoglio e fierezza che la donna mostra nei riguardi dello scricciolo albino e sono parole che le rallegrano l’animo e l’aiutano a far svanire l’ansia e la tensione che provava fino a pochi attimi prima. <Grazie.> abbassa lo sguardo sul proprio avambraccio martoriato. <Ho fatto progressi. Ho parlato con ragazzi che non conoscevo e ho conosciuto una ragazza dai capelli rosa e dai dolci colori. Ho imparato molto su questo villaggio.> torna a fissare negli occhi la donna per poi continuare le di lei parole. <Ma credi che questo villaggio sia la mia casa, perché non penso che lo sia, io vengo da un’altra parte e anche se non ricordo da dove, penso che quella fosse la mia casa.> il luogo dove è nata ed è cresciuta in questi anni, il suo bip materno, il suo mondo tranquillo e scuro che ancora ricerca nei sogni e nelle fantasie, nonostante il suo bozzolo grigio sia ormai distrutto e lei si senta quasi al passo ormai con questo nuovo mondo. <Però è vero… se hai parlato con Azrael del mio esame mi piacerebbe sapere cosa ha detto a riguardo. Sono andata bene?> e torna a martoriarsi il braccio senza rendersene conto nell’attesa di una risposta da parte della donna Hyuga. [Chk: off]

17:22 Kaori:
 E' facile notare come la piccola Harumi sia cresciuta in quel poco tempo trascorso nel mondo reale. Quel viso in principio sempre così inespressivo adesso mostra espressioni più chiare e naturali in presenza della Hyuga per quello che Kaori può vedere. Certo, forse per Harumi non è ancora semplicissimo o istintivo aprirsi in un sorriso o mostrare una espressione interrogativa, ma è pur sempre un inizio, no? Non è forse col tempo che i neonati imparano ad imitare gli adulti in ogni loro espressione e gestualità? Allo stesso tempo anche Harumi, col tempo, avrebbe imparato ad assimilare ed assorbire ciò che per chiunque altro è già qualcosa di normale e ben definito come il fare magari un occhiolino o una espressione scettica e imbronciata. Ascolta quanto la piccola le dice in merito alla presenza di Azrael all'esame e quindi annuisce piano al suo indirizzo. < Credo anche io che sarebbe un'ottima idea. E sono sicura che anche lui vorrebbe chiarirsi con te. > dice Kaori con voce calma, gentile, guardando negli occhi perlacei la piccola Hyuga. < Sono sicura che una volta che vi sarete chiariti ti piacerà stare con lui. Azrael tende a rassicurare chiunque abbia attorno. Non so come faccia... > sorride mestamente la ragazza abbassando piano lo sguardo mentre si perde in quella semplice considerazione. E quindi va a volgere nuovamente all'altra il proprio sguardo, la propria attenzione, ritrovandosi ad annuire quando lei elenca tutti i progressi che ha fatto fino a quel momento, concordando con lei. < Solo tu puoi sapere quale sia la tua casa. > le rivela Kaori alla fine inspirando lentamente. < "Casa" non è un luogo preciso o ben definito. "Casa" è ovunque tu senta di appartenere. Ovunque tu ti senta bene, accettate e appartenente. "Casa" non è necessariamente un luogo, può anche essere una persona. E' ovunque tu senta di voler essere quando hai paura e vorresti sentirti al sicuro. > mormora Kaori con dolcezza andando quindi a snudare di poco i denti candidi. < Per me, per esempio, Azrael è la mia casa. > rivela timidamente sentendo le guance arrossarsi appena prima di ridacchiare della curiosità della piccola genin. Solo quando questa le rivolge quell'ultima domanda Kaori va sfilandosi da sotto la coscia il coprifronte per tenderlo verso di lei con un moto carico di fierezza ed orgoglio. < Sei andata benissimo. Questo è tuo, Harumi. Genin della Foglia. > sussurra, allora, sorridendole con un pizzico di nostalgia al pensiero che quella tenera ed innocente bambina sia ora una kunoichi a tutti gli effetti. [ Chakra: on ]

17:37 Harumi:
 Il tempo per parlare con il moro Nara lo avrà e allora tutto potrà essere sistemato perché al momento quel loro non essersi chiariti apertamente le lascia una striscia stonata di colore, una sbavatura che non riesce a mandare via dal suo campo visivo, piccola ed insignificante però se vi concentra lo sguardo diventa fastidiosa. Un cenno di assenso alle parole che la donna dona nei riguardo di Azrael senza sentirsi in dovere di aggiungere altro che non sia già stato pronunciato. <Tu rassicuri me.> con la sola presenza nonostante si senta bene anche in compagnia di Mekura ma l’ultima volta dopo aver ascoltato le sue parole si è sentita confusa nei riguardi di questo mondo e anche se la donna ha provato a farle capire il contrario, la bambina ha iniziato a nutrire dei dubbi. <La mia casa allora è il mio mondo, non questo, quello precedente. Nel buio nel quale mi sentivo bene e al sicuro, ma soprattutto il mio mondo è la voce di mia madre.> stando alle definizioni fornite dalla donna, quel dolce bip bip è ciò che più le manca ed è quello che ha associato alla voce materna. <Come potrei ritrovare quel mondo?> ora che ha iniziato questa strada forse le risulterà più facile trovare delle risposte per se stessa ma ancora non sa nemmeno se ha superato la prova e ciò le procura un tacito nervosismo. Pensieri che vengono scansati brutalmente dal semplice gesto della donna che rivela finalmente alla bambina il successo da lei conseguito all’esame e quel successo è racchiuso nel bellissimo coprifronte su stoffa azzurra e questo fa nascere in lei una emozione talmente forte ed improvvisa da provocarle una reazione emotiva consistente in occhi carichi di stupore e in un dolce sorriso molto più spontaneo che colora le sue guance di un rosso appena accennato. <Mio. Ce l’ho fatta.> il cuore pulsa con violenza mentre prende il coprifronte che le viene offerto e lo tiene tra le mani osservandone la superficie metallica e il simbolo del villaggio che v’è impresso. <Il risultato dei miei sforzi, del mio studio. Anche la cenere può diventare una montagna…> metafora che si riflette su se stessa, un piccolo scricciolo come lei, una bambina senza ricordi e senza niente che può ambire a diventare qualcuno. Stringe il coprifronte al petto e chiude gli occhi per qualche minuto andando a ritmo col di lei cuore. <Ora… ora cosa faccio?> soffia delicata la sua domanda, ora che ha raggiunto quell’obiettivo primario, chissà cosa l’aspetta dopo. [Chk: off]

18:04 Kaori:
 Quanto rivela Harumi porta Kaori ad alzare il capo e guardarla per un istante con una nota di dolce stupore. Non pensava di aver significato così tanto per lei. Certo, è consapevole del fatto di essere stata la prima persona ad averla accolta a Konoha e di averla ospitata nella propria vita per darle una base dalla quale partire, tuttavia una parte della Hyuga ha sempre avuto timore nel pensare che forse Harumi non si sentisse ancora totalmente a suo agio con lei. Invece a quanto pare trova la sua presenza rassicurante e questo non fa altro che portare Kaori a sorriderle con sincera felicità e quindi illuminarsi in viso con fare spontaneo. < Davvero...? > domanda retoricamente, commossa da quelle parole, sentendo il cuore batterle forte nel petto. < Beh, ne sono felice. Vorrei davvero tanto riuscire a farti sentire al meglio possibile piccola. > le rivela la jonin con sincerità prima di boccheggiare in difficoltà all'udire il successivo discorso della bambina. Come può ritrovare il suo mondo precedente? Quello nel quale è nata e vissuta prima di essere lasciata libera di vagare nel mondo? < Io-- questo non lo so. > ammette alla fine, Kaori, dopo qualche attimo di tentennamento. < Io ed Azrael stiamo lavorando insieme per cercare di capire da dove sei venuta e chi ti ha tenuto con sé fino a questo momento. Stiamo cercando di scoprire il più possibile per tenerti al sicuro. Ti prometto che appena sapremo con certezza cosa è successo ti spiegheremo ogni cosa e allora cercheremo di trovare un modo, insieme, per farti sentire di nuovo a casa. > propone Kaori il massimo che può fare per lei con un sorriso malinconico e speranzoso al tempo stesso, porgendole lentamente la mancina in un lento movimento. < Ti va? > le domanderebbe, con dolcezza, prima di darle finalmente la bella notizia per la quale era andata principalmente a cercarla. Le dà quello che da ora in poi è, a tutti gli effetti, il suo coprifronte e osserva con tenerezza la genuina e spontanea reazione della piccola a quella scoperta. Osserva quel bellissimo sorriso, la sorpresa che le illumina lo sguardo e, per un momento, pensa che forse Harumi sia più vicina a chiunque di loro di quanto non avrebbero mai creduto. Una bambina come tante, forse può ancora esserlo. La jonin annuisce e quindi andrebbe a sorriderle con candore. < Sei stata bravissima. Azrael mi ha detto che sei stata davvero in gamba. > le rivela la Consigliera con tono cordiale prima di lasciar modo alla piccola di liberare quel genuino attimo di smarrimento. Kaori si umetta le labbra e va sistemandosi sul letto rimanendo in silenzio per un istante soltanto prima di gonfiare i polmoni d'aria e quindi proseguire. < Adesso... sei una kunoichi. Andrai in missione, difenderai persone, vedrai il mondo. > le spiega Kaori con semplicità ruotando ora il viso a cercare il suo sguardo. < Ma per farlo voglio che tu sia preparata e pronta ad ogni cosa. Voglio che tu non corra rischi, che tu sia sicura di poterti difendere in qualunque momento. > si ferma a questo punto mordendosi il labbro inferiore in un breve attimo di tentennamento prima di espirare e quindi farsi forza. < Harumi, vorrei insegnarti a risvegliare il potere del Byakugan assopito nei tuoi occhi. Vorrei renderti a tutti gli effetti una di noi... se lo desideri. > [ Chakra: on ]

18:19 Harumi:
 Il capo viene mosso in cenno di assenso alla domanda retorica e commossa della donna che si è ritrovata ad essere il soggetto che rassicura la piccola principessa, ma non aggiunge altro alle di lei precedenti parole ed ascolta quanto ha da donarle in risposta Kaori a quella sua disperata ricerca del suo mondo e della voce materna che ricorda. Bip bip bip. Un accurato e ampio piano le viene messo dinnanzi ai pallidi occhi insieme alla mano della donna che ricerca conferma per quello che lei e il Nara stanno eseguendo: una ricerca che riguarda la principessa della Luna con successivo racconto delle loro scoperte. La bambina però non stringe la mano e non ricambia quell’affare perché ha altro da aggiungere in merito e lesta schiude le labbra per dire la sua. <Voglio scoprirlo. Non voglio essere solo messa al corrente dopo, è il mio passato, è quello che non ricordo e mi piacerebbe scoprire. Mi sono impegnata tanto per percorrere questa via e raggiungere il coprifronte appunto per trovare me stessa, le risposte.> si porta una mano al petto ancora su quella cicatrice sconosciuta. Non pronuncia più nulla e sembra chiudersi nel suo mondo di colori e pensieri stringendosi ancora al petto il coprifronte per poi iniziare a legarselo intorno al braccio destro poco sotto la spalla in modo da donargli una posizione comoda e che non sia di intralcio. Si perde in quello e in altri pensieri dimenticando quello che si sono appena scambiate o non dandogli più la giusta importanza. <In gamba. Lo sono, si?> si ferma a guardarsi le ginocchia nude. <Kaori secondo te questo è un giusto villaggio?> vuole sapere cosa ne pensa anche lei, dato che la principessa della Luna si sta facendo una sua panoramica, pensieri che si infrangono contro le parole di Kaori e la sua proposta riguardo ai di lei occhi, la loro innata e quel loro essere speciali. Una Hyuga come quella voce maschile ed inquietante le ha detto di dover essere e non ha motivo per rifiutare di fatti va ad annuire con sicurezza per poi portare lo sguardo sulla dolce Kaori. <Certo che lo desidero, se no che principessa della Luna sarei?> non può esserlo se nemmeno può accedere al potere nascosto di quell’innata. <Cosa devo fare?> [Chk: off]

18:54 Kaori:
 La reazione di Harumi è perfettamente comprensibile e Kaori si ritrova a sospirare ritirando la propria mano. Può davvero non metterla al corrente di tale situazione? Della *sua* situazione? Dopotutto come lei stessa ha reso noto si tratta del suo passato e della sua storia e perchè sarebbe giusto pensare che debba venirne a conoscenza solo a situazione conclusa solo perchè è una bambina? Dopotutto è, al tempo stesso, anche una kunoichi e per questo abbastanza grande per poter sopportare persino una simile atroce verità. Kaori chiude gli occhi e, massaggiandosi una tempia, capitola. < Hai ragione. > espira piano umettandosi le labbra, risollevando solo a quel punto il proprio capo. < La tua storia si lega alla mia e a quella del nostro clan. Anni fa un membro della nostra famiglia ha sentito il bisogno di epurare il clan di tutti quei membri il cui sangue non è costituito da soli geni Hyuga ritenendo che la loro esistenza avesse indebolito il potere del nostro Byakugan. Per anni ha lavorato in segreto rapendo alcuni di noi per lavorare su esperimenti atti a creare uno Hyuga perfetto, puro, da utilizzare per ripopolare il nostro clan senza alcun tipo di gene esterno nel nostro codice genetico. > inizia a spiegare la ragazza non senza una certa difficoltà. < Un paio di anni fa venni rapita in quanto prescelta per dar vita alla nuova generazione di puri ma insieme ad altri ninja abbiamo sconfitto quell'uomo e distrutto i suoi laboratori. Almeno così pensavamo... > si ferma guardando la bambina negli occhi e quindi si alza iniziando a misurare la stanza a larghe falcate. < Quando sei comparsa tu e ci hai detto di essere la principessa della Luna, la promessa di rinascita per questa stirpe, ho avuto il timore che non tutti i seguaci di quell'uomo fossero stati annientati. Il fatto che tu non avessi ricordi, che sentissi questo continuo 'bip', mi ha fatto temere che potessi esser stata tenuta in un laboratorio per tutto questo tempo sotto controllo di macchinari atti a tenerti in vita anche senza lasciarti libera di uscire o muoverti da sola. Così io e Azrael siamo andati a cercare altri possibili laboratori... > si ferma davanti alla bambina guardandola ora con sguardo grave. < E ne abbiamo trovato uno. Sembra che tu provenga da lì dalle poche informazioni che abbiamo ottenuto, ma per esserne sicuri dobbiamo consultare la documentazione che siamo riusciti a portare via con noi. > spiega la ragazza fermandosi a quel punto e ripensando a Ren ed alle condizioni in cui era stato ritrovato in quella cella. Scaccia il pensiero deglutendo e quindi guarda Harumi con una nota di tristezza. < Non è esattamente la famiglia che speravi di trovare, immagino. > commenta, quasi ironicamente, con tono spento, prima di tornare a rivolgerle un sorriso gentile e cordiale seguito da un lento annuire. < Certo che lo sei. Più di quanto immagini! > la incoraggia Kaori con sincerità, prima di andare ad ascoltare quella domanda che la lascia un attimo interdetta. < Cosa intendi? Se il Villaggio è un posto 'buono'? > domanda un po' confusa prima di rifletterci su. < Io penso che non esistano Villaggi buoni o cattivi, giusti o sbagliati. Penso che i Villaggi siano composti da persone e che le persone possano fare cose belle o cose brutte. Cose giuste o cose sbagliate. Non esiste bene e male. Ognuno di noi fa cose buone e cose sbagliate: ma siamo cattivi solo perchè sbagliamo? > domanda la jonin guardando la bambina negli occhi. < Credo che tante persone facciano il possibile per fare le scelte giuste qui a Konoha, ma non per questo non facciamo anche errori o cose cattive talvolta. > Almeno questo è il suo punto di vista. Sorride allora alla volontà di Harumi di scoprire il potere dei propri occhi e quindi, guardandola, va indicandole il primo passo per quell'esperienza. < D'accordo. Allora impasta il tuo chakra per ora. > [ Chakra: on ]

19:06 Harumi:
 Non è per nulla facile rimanere concentrati ed ascoltare un discorso come quello che Kaori pone alle orecchie della piccola principessa, svelandole quanto più possibile su di lei e su quello che ha portato a termine insieme al Nara. Prova dentro di sé emozioni differenti che le fanno ringraziare il fatto di non riuscire a mostrarle col proprio viso, riuscendo ad apparire apatica e indifferente a tutto quello che in realtà le sta procurando dolore e curiosità allo stesso tempo. Il suo mondo era una macchina e la voce di sua madre a questo punto assume un altro significato se esse dovevano tenerla in vita, non era altro che il battito del proprio cuore lo stesso che di tanto in tanto si deve fermare ad ascoltare per trovare pace. E’ triste tanto da straziarle il cuore e insieme a questo v’è la consapevolezza però di essere speciale, di essere qualcosa che è riuscito dato che quella voce parlare di stirpe, di Hyuga e che lei ne era la capostipite. Lei è la promessa di rinascita è la principessa della Luna e le porta orgoglio tanto quanto le porta tristezza nello scoprire che il suo mondo non erano altro che macchine atte a tenerla in vita. Non mostra alcun segno di emozione guardando fisso un punto dinnanzi ai suoi bianchi occhi e senza muovere un solo muscolo che sia uno, ma qualcosa vuol pur dire. <Dov’è questo laboratorio? E perché pensate che provenga da lì? Potrò leggere anche io quello che avete trovato?> si concentra su quello perché si ritrova totalmente incapace di dare risposte e reazioni a quanto ascoltato precedentemente e con estrema apatia pone le sue domande per poi ricadere nell’oblio ed ascoltare l’idea di villaggio di Kaori, ma i colori si stanno mischiando insieme ai suoi pensieri rendendo il tutto difficile da comprendere e ragionare come se tutto stesse perdendo di importanza dopo quanto ascoltato. <Ho capito.> risponde solo questo e poi si concentrerebbe su quello che ora è diventato importante per lei ovvero impastare il chakra. Andrebbe a ricercare dunque nei cassetti della sua memoria il sigillo della capra e le manine e le dita libere della bambina andrebbero a comporsi cercando di produrlo in maniera ottimale e fedele. Dovrebbe ritrovarsi nel buio della di lei mente e del suo mondo perduto nel quale galleggia priva di ogni legge di gravità, figurerebbe il suo corpo in quel nero pece e proverebbe tranquillità e pace tornando allo stato che per lei rappresenta l’utero della madre. Nero intorno a lei se non fosse per quei due colori che sono rimasti all’interno del suo corpo dalla prima volta che ci ha provato, ovvero il colore blu e il colore bianco che ora andrebbero a raffigurare le due energie che sono presenti nel di lei corpo. La scia blu percorrerebbe la creaturina dall’interno andando a riversarsi nella sua testa in una danza elegante che vedrebbe il colore aggrovigliarsi su se stesso formando una mezza luna di colore blu scuro, espressione dei suoi pensieri e della sua energia psichica. Invece la scia di colore bianco pervaderebbe tutto il suo corpo essendo espressione dell’energia fisica del suo essere ma si concentrerebbe all’addome in linee di bianco che danzerebbero e si attorciglierebbero in tale punto formando una seconda mezza luna. Le due mezze lune se ben ricorda ora dovrebbe essere sospinte entrambe verso il plesso solare dove permanerebbe il sigillo effettuato con le mani, in due movimenti speculari che vedrebbero le due mezze lune vorticare verso il punto prestabilito. Lì la bambina cercherebbe di portarle ad unirsi e miscelarsi ruotando come se si volessero mangiare l’una con l’altra ma alla fine dovrebbero unirsi armoniosamente in un’unica luna piena azzurra, frutto di un blu slavato col bianco. Quella luna piena non dovrebbe essere altro che il chakra che dovrebbe essere quindi stato richiamato con questo processo appena effettuato, per poter brillare e divampare nel piccolo corpo e renderla capace di effettuare cose altrimenti impossibili. [Tentativo impasto del chakra | 4/4]

19:27 Kaori:
 E' frustrante non riuscire a scorgere sul visino della piccola delle reali emozioni a seguito di quanto ha appena scoperto. Kaori non sa se la piccola sia rimasta traumatizzata o impaurita da quelle informazioni o se, in fin dei conti, non significhino nulla per lei. Harumi si limita a guardare dritto dinnanzi a sé e solo a quel punto pone delle domande alle quali Kaori non sa esattamente come rispondere. < Si trova a Taki, un ex Villaggio non molto lontano da qui. L'entrata era nascosta da una grande discesa d'acqua scrosciante, per uscire devi essere passata da lì. Ricordi qualcosa in merito? > domanda Kaori alla bimba, così, tanto per avere ulteriori prove di quanto hanno scoperto in quel posto. < Lì abbiamo trovato un prigioniero. Mio- fratello. Ci ha detto che chi l'ha rinchiuso l'ha usato per fare degli esperimenti e che era arrabbiato perchè rivoleva la sua principessa. Immagino si riferisse a te. > spiega la ragazza con tono ora improvvisamente scuro, cupo, guardando altrove. < Ne sapremo di più appena avrò potuto parlare con lui. Per ora deve riprendersi, però... > mormora sconfortata chiedendosi cosa Ren possa star pensando di lei in questo momento. Ma prima di abbandonarsi a questo pensiero vuole dedicarsi ad Harumi e a quanto ora sta accadendo andando allora a passarsi una mano sul viso per sistemarsi qualche ciuffetto fuggiasco dietro le orecchie. < Non lo so ancora, Harumi. Appena avrò letto quei fascicoli deciderò se è il caso o meno che le informazioni lì contenute vengano divulgate. Se avranno a che fare con te te le farò leggere, però. > Non dice quando, ma può prometterle che avrebbe saputo tutto quanto, prima o poi. A seguito di questo discorso, comunque, la piccola Harumi procede con l'impasto del chakra che riesce perfettamente portando quindi Kaori ad annuire nel vederla sciogliere il sigillo della Capra a impasto concluso. < Bene. Quello che devi fare è semplice. Devi comporre il sigillo della Tigre e quindi cercare di portare il chakra agli occhi per tentare di riempirli di energia. Devi dosare la quantità di chakra di modo tale che sia abbastanza da risvegliare i geni Hyuga ma non troppa da farti male. Non so darti un modo più preciso per quantificare la dose di energia da utilizzare, è qualcosa che sentirai istintivo dentro di te. > le spiega, Kaori, con un sorriso gentile, prima di fermarsi e quindi sedersi nuovamente al suo fianco. < Prenditi tutto il tempo che desideri e prova. Io sarò qui accanto a te. > [
Chakra: on ]

19:48 Harumi:
 La principessa della Luna chiude gli occhi e cerca di far volare il pensieri e i ricordi a quello che le dice Kaori, cerca di ricordarsi del rumore che una cascata dovrebbe fare e alla sensazione di bagnato sulla pelle per averla attraversata e in questo modo tenta di rincorrere a ritrovo le sue movenze per cercar di comprendere se qualcosa nella sua mente sovviene. <Non riesco.> non sa essere più precisa con la di lei mente ora potrebbe ricordare come potrebbe invece essere solo suggestionata da tali parole quindi decide di non dire nulla in merito, nessuna conferma e nessuna smentita. <Si.> tuttavia non ha dubbio alcuno che si trattasse di quel posto dopo aver sentito dell’uomo che rivoleva la sua principessa, un comportamento possessivo e fanatico come quello che ha potuto evincere dal tono della voce che la idolatrava. <Si, la sua principessa.> vacua nel tono tanto quanto nello sguardo perlato mentre in più ora turbina il pensiero di questo altro ragazzo fratello di Kaori che era tenuto insieme a lei in quel posto. Tiene gli occhi serrati e cerca di farsi venire alla mente un qualche viso o struttura ma tutto è vano e questo porta a lei un grande senso di frustrazione che si traduce in due piccoli pugni chiusi. Non vuole più ricorrere a quei pensieri oggi e scuotendo la testa per liberarla da quelle parole decide di concentrarsi solo sul risveglio dei propri geni -perfetti-. Alla memoria richiama il sigillo della tigre e cercherebbe di effettuarlo con le mani nel miglior modo possibile andando a concludere quel primo step. Con ancora gli occhi chiusi passerebbe al prossimo step ovvero sentirebbe il chakra dentro di sé per poter tentare di muoverlo lungo il sistema circolatorio e gli farebbe raggiungere la zona della testa della piccola albina. Il chakra verrebbe fatto scorrere verso i nervi ottici e i muscoli che risiedono attorno all’organo della vista e cercherebbe di dosare la giusta quantità da poter immettere nei bulbi. Agirebbe di istinto cercando di dosare una quantità di chakra che potrebbe andare bene ai propri occhi quindi quanto basterebbe per ricreare due sfere che possano essere uguali per volume ai di lei occhi, così da poterci stare tranquillamente in essi senza eccedere. I suoi occhi sarebbero dei contenitori mentre il chakra in essi sono la linfa vitale che serve a loro per risplendere in tutta la loro gloria. Senza fretta proverebbe dunque in quello che le è stato detto in quel preciso modo e se ci fosse riuscita riaprirebbe gli occhi. [Tentativo attivazione Byakugan I | 2/4][Chk: 20/20, meno 1 se riesce]

Lanciare un D50 please ♥ E buona fortuna!

Harumi tira un D50 e fa 26

10:26 Kaori:
 Può notare il modo in cui la piccola Harumi cerchi di concentrarsi per ricordare qualcosa e una espressione ingentilita va dipingendosi sul suo volto quando la piccola rivela di non riuscire a ricordare null'altro del suo passato. < Non preoccuparti. Va bene così. > la rassicura Kaori con dolcezza, andando a tentare di carezzarle il capo con un gesto gentile se lei glielo avesse concesso e permesso. < Scopriremo comunque tutta la verità e tutto andrà per il meglio. Non ti porteranno via. Te lo prometto. > Lei non lo avrebbe permesso. E neppure Azrael. Ecco allora che Harumi decide di rimanere tranquilla in attesa di direttive su come procedere con l'attivazione del proprio Byakugan e, quando la jonin le spiega come fare, si concentra per tentare il proprio esercizio. Compone il sigillo con le manine e poi va impegnandosi in silenzio mentre il tempo par quasi congelarsi. Kaori la osserva in silenzio con espressione neutra: non vuole metterle fretta né ansia, attende semplicemente di vedere un qualche risultato dandole tutto il tempo di cui possa aver bisogno per riuscire in quell'impresa. Sedute, fianco a fianco, condividono quell'importante momento che si protrae e dilata per diversi istanti prima che qualcosa succeda. Le iridi della bimba si schiariscono ancora di più e ai lati degli occhi le vene si vanno gonfiando sottopelle, divenendo visibili e perfettamente individuabili. Il Byakugan si attiva e la Consigliera si ritrova a provare un moto come di orgoglio nel fondo dello stomaco nel vedere come la bambina sia riuscita nel suo intento. Una nuova, piccola Hyuga. A tutti gli effetti. Kaori le sorride con fierezza andando a distendere le rosee verso l'esterno. < Ce l'hai fatta, Harumi. > le comunica con tono rilassante. < Questo è il Byakugan. Inizialmente può essere disorientante vedere tutto in questo modo e probabilmente sarà difficile controllare la durata di attivazione di questo gene ma è solo questione di abitudine e pratica. > le comunica Kaori così da evitare che l'altra possa spaventarsi o preoccuparsi nel caso in cui il proprio Byakugan debba disattivarsi. < Se avrai domande da farmi in merito o vorrai imparare qualcosa vieni pure da me quando desideri. Ma per oggi... > la ragazza si alza dal letto e le si pone frontalmente dinnanzi con le mani sui fianchi e un gran sorriso sulle labbra. < ...per oggi si festeggia! > esclama allegramente snudando i denti bianchi con fare ricolmo di gioia. < Che ne dici? > le propone, con entusiasmo, chinando appena il busto verso di lei, piegandosi verso la sua altezza. < Abbiamo voglia di andare a mangiare un bel gelato? Ovviamente offro io! > Sarà anche una nuova guerriera Hyuga ma, più di ogni altra cosa, Harumi è pur sempre una bambina e Kaori non vuole mancare di festeggiare con lei ogni importante traguardo che questa si ritroverà ad affrontare lungo il suo cammino. A quel punto la Hyuga avrebbe semplicemente assecondato qualunque scelta Harumi avrebbe preso e sarebbe uscita dalla stanza con lei al fianco oppure da sola, per lasciare alla bambina un po' di riposo e di privacy. [ Se end ]

11:12 Harumi:
 Le ha promesso che non la porteranno via ma la piccola principessa della Luna non sente quel pressante pericolo che le viene descritto dalla donna sente invece il bisogno di comprendere e conoscere l’uomo al quale appartiene quella voce. Lei non ricorda nulla e potrebbe essere scappata come potrebbe anche che stia seguendo un preciso piano a lei sconosciuto in effetti però l’ipotesi della fuga non viene avvalorata dalla disperata ricerca dell’uomo della sua principessa, a meno che non esistano altri mille fattori in questa storia. <Mh.> mugugna appena un breve cenno di assenso e successivamente preferisce concentrarsi solo sull’attivazione dei suoi geni e composto il sigillo della tigre e concentrato il chakra negli occhi tutto cambia all’improvviso. La sua vista migliora a tal punto da permetterle una visuale molto più ampia e profonda arrivando ad attraversare muri oggetti e persone, scagliandosi in avanti e ai lati come un fiume in piena incapace di frenarsi se non dopo essere arrivato ad una distanza specifica che lei non può calcolare. Le immagini si catapultano nella sua visuale e si incastrano nella sua mente donandole un senso di soffocamento e disorientamento incapace di coordinare tutte quelle immagini provenienti da diverse direzioni contemporaneamente. La mente viene colpita da una forte fitta carica di dolore ma quello che le dona più orrore è la visione di qualcosa che intravede nel corpo di Kaori, il chakra che però fa assomigliare la donna come ad un fascio di nervi pulsanti degni di un bell’incubo. Questa visione le fa mozzare il fiato e le fa assumere un’espressione di profondo e carico terrore, a questo punto le parole di Kaori non vengono nemmeno più sentite. <IL MIO MONDO!> l’urlo che si leva è talmente acuto da far male alle stesse orecchie della principessa ed ella si alza dal letto allungano le braccia in avanti e gesticolando come se stesse nuotando, alla spasmodica ricerca di un punto fermo. Con la fatica ad abituarsi a quel mondo troppo vasto rispetto al suo nero e piccolo, questa visuale le butta incontro una versione ancor più vasta e disorientante. Le manine afferrano il vuoto e probabile che lo shock sia talmente grande per lei da non permetterle il controllo dell’innata che svanisce di colpo dai suoi occhi donandole nuovamente il mondo così come lo conosceva. <Ah!> il cuore pompa sangue velocemente e il respiro s’è fatto ormai affannoso e una volta ritrovata la sua realtà la mano destra si posa sul cuore al livello di quella cicatrice per cercare di ritrovare la calma e sentirsi rilassata dal suono tamburellante dell’organo. Gira su se stessa con espressione persa e terrorizzata ora le mani vengono passate sul viso e sugli occhi tremanti come l’intero corpo dello scricciolo e scatta lo sguardo di qua e di là alla ricerca di qualcosa che ben presto trova e velocemente corre all’armadio il quale viene aperto per permettere alla principessa di entrarci e rinchiudersi dentro. Un piccolo luogo buio, stretto, che le ricorda il suo mondo e nelle orecchie il battito del cuore e le pare di poter risentire la voce di sua madre in questo modo tramutando il tum tum del proprio cuore nel conosciuto: bip bip-bip bip. [Chk: 19/20][se fine]

Saputo da Azrael che Harumi ha affrontato il suo esame genin, Kaori decide di voler essere lei la persona a dare alla piccola la notizia della sua promozione.
Arrivata da lei si ritrova costretta a spiegarle della storia di Cappuccio Rosso e le insegna a sbloccare il Byakugan scatenando nella bambina una reazione totalmente inaspettata.

Voto dado: 26/50
Voto CapoClan: 44/50

Benvenuta negli Hyuga ♥