Salvate il soldato Ren

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12:45 Azrael:
 È mattino presto. Il duo di ninja di Konoha si è premurato di dormire in un albergo nei pressi di Kusa, per recuperare un po’ di forze, mangiare ed essere pronti a quella che, soprattutto per la Hyuga, è una missioone di vita ed il Nara, avendo deciso di votare ogni singolo giorno che gli resta a lei, l’ha presa a cuore allo stesso modo. Ed il pensiero di scacciare quell’uomo che oramai neanche più chiama per nome dalla Magione degli Hyuga è sempre un piacevole incoraggiamento. Il Dainin, vestito solo della sua fedele camicia nera, di un paio di pantaloni di tela del medesimo colore, retti in vita da una cintura di cuoio. I piedi alloggiano in un paio di calzari di pelle scura, dal taglio classico ed elegante. Non indossa coprifronte, non indossa guanti, non indossa assolutamente nulla di quel che normalmente porterebbe con sé in una missione. Quello che stanno vivendo, tuttavia, non è una vera e propria missione, bensì un qualcosa di improvvisato. Ed il Nara si ritrova, suo malgrado, ad essere senza equipaggiamento. Salvo per un tonico recupero chakra, che ha messo nella propria tasca sinistra. Cominciamo bene, ijnsomma. Si è diretto, dopo una notte piuttosto agitata, alle cascate dietro le quali la Hyuga ha notato qualcosa di strano. Si lascerà guidare, Azrael, dagli occhi della sua Kaori. Secondo questa logica è di appena un passo dietro di lei, seguendola con passo deciso, ma per nulla affrettato rispetto a quello che la stessa Jonin terrà dinanzi a sé. Le iridi scure fisse sulla Grande Cascata che sarebbero intenti a raggiungere. Dall’esterno sembra davvero non nascondere nulla, ma entrambi sanno che le apparenze ingannano e che dovrebbero essere scascherate prontamente dalla visione del doujutsu più famoso di Konoha. “Presto sarà tutto finito.” Comunicherebbe telepaticamente a lei, per rassicurarla. Dopodiché si limiterebbe a seguirla per tenersi quanto più prossimo possibile alla Cascata. Data la sua inutilità in questa fase della ‘missione’ che stanno intraprendendo, osserverebbe Kaori mentre fa qualcosa di efettivamente utile ed il suo pensiero andrebbe rapido alla scelta di non restare lì impalato a far nulla, ma muoverebbe il proprio chakra dal centro del plesso solare fino in basso. Lo dividerebbe in due linee parallele che scenderebbero al di sotto dei fianchi, delle cosce, delle ginocchia e fino ai piedi, aprendo i punti di fuga per creare una patina azzurrina sotto le suole, tentando di renderla adesiva, per favorire i propri movimenti su qualsivoglia superficie. A questo punto guarderebbe in direzione della Hyuga, che si è equipaggiata al merato di Kusa, offrendo i propri soldi anche al Dainin che, dall’alto della sua esperienza – e sfacciataggine, che un giorno forse lo ucciderà – ha deciso di non accettare, in attesa di preziose informazioni su come muoversi. [ Chakra ON 120/120 | Rilascio del chakra finale ON | Equip: I VERI UOMINI NON HANNO EQUIP, tranne… 1 tonico recupero chakra (tasca sinistra), sigillo empatia attivo con Kaori (tronco lombare) ]

12:53 Kaori:
 Dopo aver riposato nel Villaggio di Kusa così da permettere ad Azrael di recuperare le energie spese in quel viaggio, i due hanno ripreso il cammino verso Taki. Kaori ha riflettuto per tutto il tempo cercando di abbozzare su carta uno schema di quanto ha visto durante la loro precedente perlustrazione, non ricordando tutti i dettagli alla perfezione, ma dando una idea sommaria sulla struttura interna del posto. Kaori è praticamente pronta: era già vestita in maniera adatta per la missione, perciò l'unico che aveva bisogno di rifornimenti per affrontare al meglio lo scontro è Azrael. Il Dainin, tuttavia, ha preferito evitare di far spese al mercato preferendo recarsi in battaglia con solo le sue forze mentre Kaori ha voluto acquistare solamente un paio di fuuda e dei tronchetti di legno da sigillarvi successivamente all'interno. A parte questo, la Jonin, date le sue capacità non ha bisogno d'altro che del chakra e della sua tasca porta oggetti. Ella indossa un corsetto nero ed una cintura alla vita che le tiene alti gli shorts grigi che le coprono le cosce. Delle parigine nere partono da poco sopra le ginocchia per terminare in un paio di stivaletti da kunoichi senza tacco mentre dei manicotti neri le coprono bicipiti, avambracci e palmi lasciando scoperte le sole spalle e dita delle mani. Il coprifronte di Konoha è legato attorno alla gola con la placca metallica a protezione della stessa mentre i capelli sono legati in un'alta coda di cavallo. Sulla scapola sinistra è perfettamente visibile il simbolo yin yang tatuatole dallo stesso Azrael mentre dalla cintura, sulla zona lombare, pende una tasca porta oggetti contenente 5 tonici recupera chakra speciali, 5 tonici coagulanti speciali, un set di 5 fumogeni e 3 bombe luce. Inoltre vi sarebbero un paio di fuuda con sigillati dei tronchetti per la tecnica della sostituzione che la Hyuga sarebbe andata ad applicare al di sotto dei vestiti, ognuno sotto un seno. Pronti per combattere e con le energie ripristinate, i due si sarebbero diretti quindi verso la cascata per fermarsi quindi più o meno nel punto ove erano spuntati la volta precedente con la dislocazione del Nara. Qui, Kaori, inspirando a fondo andrebbe a volgere lo sguardo verso il Nara avvertendo il suo pensiero nella propria mente. < Pronto? > domanderebbe, quasi come per darsi forza nel saperlo al proprio fianco, prima di andare a comporre con le mani il sigillo della Tigre dinnanzi al petto. Concentrandosi andrebbe ad incanalare una certa quantità lungo i vasi conduttori che portano alla testa spingendo l'energia cerulea fino agli occhi. Andrebbe a pregnare i bulbi oculari di linfa vitale attendendo che assorbano abbastanza energia da risvegliare il potere sopito nei suoi geni Hyuga. Se vi fosse riuscita le iridi dovrebbero schiarirsi ancor di più e le vene presenti sulle tempie dovrebbero gonfiarsi risultando quindi visibili ad occhio nudo. La sua vista dovrebbe divenire immediatamente perfetta, capace di vedere qualunque cosa per 1500 metri frontalmente e 120 lateralmente per un raggio complessivo di 359°. Grazie a questo potere, se fosse effettivamente riuscita a risvegliarlo, dovrebbe essere in grado di vedere attraverso cose e persone e, soprattutto, dovrebbe essere capace di vedere qualunque fonte di chakra presente nel proprio raggio visivo. La sua vista, tuttavia, verrebbe focalizzata su quanto vedrebbe all'interno della montagna e, in particolare, sul punto dove quel cunicolo di ultima creazione sarebbe posto così da verificare la presenza o l'assenza di eventuali trappole o presenze. Mentre la sua vista si concentra su tale punto, Kaori non starebbe ferma però: andrebbe a concentrarsi sul proprio chakra al fine di andare a concentrare una quantità di energia cerulea lungo le leve inferiori facendola scorrere per le cosce, le gambe, le caviglie ed infine ai piedi. Da qui la farebbe fuoriuscire attraverso gli tsubo per plasmare, al di sotto della suola, una patina di energia adesiva e aderente che dovrebbe garantirle stabilità ed equilibrio in qualunque circostanza e su qualunque tipo di superficie: solida o liquida che sia. [ Byakugan IV - 2/4 | Rilascio del chakra - 2/4 ] [ Chakra: 116/120 ] [ x5 tonici recupero chakra speciali; x5 tonici coagulanti speciali; x5 fumogeni; x3 bombe luce; x2 fuuda con tronchetto ]

Il Sole è sorto sul villaggio di Kusagakure no Sato, scandendo, come un tetro orologio, il nuovo giorno, un ennesimo giorno, uguale a tanti, ma non per i due consiglieri di Konoha, soprattutto per il membro del clan Hyuuga. I passi sono stati veloci, come anche i preparativi, dove diverse sono state le vostre scelte: Kaori, preventivamente, avrebbe deciso di visitare il mercato del villaggio dell’Erba e lì avrebbe acquistato il minimo indispensabile per una possibile missione, mentre Azrael, forse sicuro delle proprie doti, avrebbe optato per un trasporto molto leggero formato da un solo tonico recupero chakra, o forse, semplicemente, ha dimenticato tutto il suo armamentario alla sua cara Konoha. Il viaggio svolto questa mattina è relativamente breve, il quale andrebbe ad occupare solo un’oretta di cammino, ma per due elementi di elevato grado non andrebbe ad essere difficoltoso o stancante, e, giunti infine, potrete notare, distintamente, la grande cascata, una colonna d’acqua che si abbatterebbe al suolo in un fragoroso e continuo ruggito. La cascata sarebbe alta circa un centinaio di metri e larga quindici, ma non è la sua mole d’acqua la vostra destinazione, ma ciò che questa cela. Kaori può individuare, grazie alla ottimale attivazione del doujutsu, arte oculare di un antichissimo e nobiliare retaggio, la presenza di cunicoli. Questi sarebbero diversi, ma molti andrebbero ad esser scartati a priori: Il primo cunicolo, che ha solo due svolte, andrebbe ad essere quello utilizzato per giungere al villaggio vero e proprio, mentre altri quattro andrebbero in diverse direzioni, tra cui i primi due condurrebbero, dopo kilometri e kilometri di percorsi angusti, a dei vicoli ciechi, mentre il quarto andrebbe a condurre, dopo neanche un kilometro, ad un pozzo, il cui fondo nemmeno il byakugan allenato della consigliera permette di esser visto. Tra questi vi sarebbe il terzo corridoio, il terzo cunicolo, il quale, è diverso dagli altri: Largo quattro metri e lungo tre, questo cunicolo è scavato in modo diverso, quasi fosse stato svolto un lavoro affrettato e, soprattutto, a differenza degli altri non avrebbe un percorso ‘circolare’ ma, appunto, rettangolare. Ultima delle stranezze è la sua entrata. Questa, sempre aldilà delle cascate, andrebbe ad essere chiuso da un muro di terra, che si ergerebbe, in una tonalità di marrone rossiccio, quasi dalla cromatura della terracotta, incastonato in un percorso composto da pietre grigiastre, per lo più granito. Il percorso, dopo l’apertura ‘nascosta’ sarebbe lungo circa cento metri, per poi allargarsi in diverse sale, contenenti macchine, fili elettrici e sagome umane, sagome che andrebbero ad essere donate di una media quantità di chakra, caratteristica dell’essenza di shinobi, e non di semplici civili. Tra queste, infine, ne spiccherebbero due, dal quantitativo di chakra molto maggiore rispetto a tutti gli altri presenti. In totale vi sarebbero tredici figure, tra cui una con un quantitativo di chakra molto basso, dieci con quantità di chakra medio e due dal gran quantitativo. L’entrata si trova, a dieci metri lungo la parete rocciosa destra dopo il manto d’acqua e il nostro duo si troverebbe ad una quindicina di metri dall’esterno della cascata, avanti la quale vi sarebbe un basso laghetto, livello dell’acqua dovuto semplicemente ad un fiume che trascinerebbe tutta la massa liquida verso la vostra destra scendendo verso una valle. [Turni Kaori – Azrael][Distanza cascata Azrael/Kaori 10 metri; Distanza entrata Azrael/Kaori 20 metri][Figure visibili da Kaori: 13]

15:34 Kaori:
 Lo sguardo attento della Hyuga va ad analizzare attentamente ciò che si cela dietro la cascata all'interno del monte. Una serie di cunicoli conducono verso il nulla, in una serie di passaggi che non portano ad altro se non ad un vicolo cieco mentre un altro conduce ad una specie di fosso tanto profondo da rendere impossibile persino vederne il fondo. Un altro passaggio porta al Villaggio vero e proprio mentre un altro... beh, quello porta ad un muro di terra. Oltre il muro il paesaggio si dilunga per circa un centinaio di metri prima di condurre in diverse sale contenenti macchinari e ninja. Le figure in questione sono parecchie, Kaori ci mette qualche secondo per contarle tutte fino a quando non arriva ad individuarne un totale di tredici. < Ci sono tredici figure dotate di chakra. > sussurra al compagno rimanendo immobile, sul posto, ad osservare col Byakugan quanto è nascosto all'interno del monte. < Una di queste ha pochissimo chakra, una decina ne hanno abbastanza, ma due sembrano averne davvero parecchio. Dovremo fare attenzione. > mormora lei osservando a questo punto la conformazione del luogo più che gli abitanti stessi. < L'entrata al laboratorio è nascosta da un muro di terra ove sono incastonate delle pietre in quello che sembra essere granito. Le sale dopo il corridoio scavato contengono macchinari e cavi elettrici quindi la cosa potrebbe farsi pericolosa se non facciamo attenzione. > snocciola la Hyuga per dare ad Azrael tutte le informazioni che può ricavare dalla sua analisi del posto. A questo punto non resta che avvicinarsi. < Seguimi. Il passaggio è dietro la cascata. > lo informa, quindi, andando a quel punto ad avanzare -se Azrael avesse concesso- verso la violenta fonte d'acqua. Con passo marziale la Hyuga andrebbe ad alternare le leve inferiori in un cauto incedere verso l'ingresso che la sua vista dovrebbe concederle di vedere senza alcun problema. Attenta, andrebbe a percorrere la via più breve per raggiungere il muro di roccia che ha adocchiato, bruciando quei venti metri di distanza anche avanzando sopra il laghetto tramite il rilascio del chakra se questa si fosse rivelata essere la via più breve da percorrere: dopotutto lo scroscio violento della cascata dovrebbe anche nascondere l'eventuale scalpiccio dei loro passi sul livello dell'acqua. Giunta dinnanzi al muro andrebbe ad osservare quindi Azrael con fare attento. "Vuoi occupartene tu?" domanderebbe mentalmente andando a distendere le labbra in un ghigno d'intesa, come a volergli dire "A te l'onore". Se l'altro fosse quindi effettivamente riuscito a eliminare l'ostacolo per liberare la via, ecco che Kaori sarebbe andata a procedere ancora lungo la via, attenta ad osservare eventuali fonti di chakra in avvicinamento, trappole o stranezze che possano far scattare qualche allarme nella sua mente. [ 1/4 avvicinamento (20 mt) | 2/4 attesa | 1/4 movimento (62,5) ] [ Byakugan IV | Rilascio del chakra ] [ Chakra: 112/120 ] [ x5 tonici recupero chakra speciali; x5 tonici coagulanti speciali; x5 fumogeni; x3 bombe luce; x2 fuuda con tronchetto ]

15:59 Azrael:
 Le parole della Hyuga gli arrivano immediatamente alì’orecchio, rivelando la struttura del luogo ed i suoi occupanti. Starebbe attento a seguirla, ma non direbbe nulla al riguardo, anzi. Resterebbe silente nell’atto di seguirla, facendo alternare le leve inferiori passo dopo passo, fluidamente, per seguire Kaori in quei venti metri che dovrebbero portarli nei pressi del muro diverso dal granito che compne il resto del cunicolo. Già prima che i pensieri di Kaori lo colpiscano, Azrael andrebbe a richiamare il proprio chakra. Alla massa principale cerulea darebbe l’alterazione del fulmine, in una serie di crepitii che renderebbero tutto il keirakukei scoppiettante e scintillante. Una singola stilla di chakra verrebbe portata, dunque, alla mano sinistra, che verrebbe chiusa a pugno. Le falangi delle quattro dita principali verrebbero ripiegarte contro il palmo ed il pollice sarebbe richiuso su se stesso per coprirne la parte che volge verso il fianco. I punti di fuga verrebbero aperti per lasciar uscire il chakra del fulmine che dovrebbe ricoprirne interamente i contorni, illuminando quel pugno serrato di una brillante energia luminosa. “Oh sì he ci penso io.” Penserebbe, già intenzionato ad abbattere qualunque ostacolo gli si ponga davanti, portando il gomito all’indietro, tenendo dunque il braccio parallelo al piano su cui poggiano i piedie l’avambraccio a formare un angolo acuto. Una rotazione della spalla e del busto verrebbe compiuta dapprima in direzione opposta a quella da colpire e poi proprio verso il muro, in maniera tale da sfruttare l’energia cinetica di tale oscillazione per dare maggior forza al colpo pregno d’energia statica. Tale colpo dovrebbe bastare per abbattere un qualunque muro formato, come è piuttosto ovvio data la differenza di composizione minerale tra esso ed il granito, da una tecnica di tipo Doton, notoriamente debole al fulmine. Qualora la sua mossa fosse effettivamente servita allo scopo andrebbe a percorrere il corridoio seguendo passo passo la Hyuga, sicuro di non incappare in alcuna trappola, data la sicurezza che il byakugan concede, e pronto a qualsivoglia sorpresa da parte di queste tredici figure che la giovane ha individuato. < Secoindo te quella senza chakra cosa potrebbe essere? > Le domanderebbe, infine, essendosi spostato con lei della sua medesima distanza, con l’atroce dubbio che possa essere qualche altro Hyuga prigioniero e senza energie. [ Chakra 115/120 (-5 Colpo Statico) | Euip: I VERI UOMINI NON HANNO EQUIP, tranne quello che ho scritto sopra | ¼ Movimento 20 metri – 2/4 Colpo Statico – ¼ Movimento 62.5 metri ]

I vostri movimenti, grazie al rilascio del chakra attivo, non andrebbero ad esser vincolati da alcun ostacolo, e ciò vi permetterebbe, come pensato dalla stessa consigliera, a non esser nemmeno uditi, dato il fragore della cascata che, inesorabile, terminerebbe il proprio moto alla propria base. Raggiunto il muro incriminato, i due consiglieri non andrebbero a perder tempo e, attraverso una tecnica raiton, quel povero muro, dopo il colpo, andrebbe a collassare su se stesso, divenendo solo macerie e polvere. I vostri passi continuerebbero per più di sessanta metri ma, data l'innata ancora attiva, la giovane Hyuuga potrebbe vedere, senza problemi, quattro persone scappare nella direzione opposta alla vostra, adoperando una via di fuga secondaria, mentre altre cinque andrebbero a correre nella direzione da cui state provenendo, avendo udito il rumore prodotto dall'esplosione del muro e il suo, successivo crollo. Questi ormai sono udibili e, dopo qualche secondo, visibili per entrambi, ma solo Kaori potrà vedere che tre di questi stiano convogliando dell'energia, espellerla dal proprio keirakukei e plasmarla con la variazione elementale del suiton. Ciò comporta, a tredici metri da voi, la carica di tre canidi dalla fatturazione liquida e bluastra, i quali, correndo come cani da guardia, in preda ad una collera ferale, andrebbero a scagliarsi proprio alla volta dei due consiglieri, mentre altri due elementi andrebbero a restar, dietro i tre, palesi, ninjutser, armandosi di kunai pronti ad un combattimento corpo a corpo, mentre la sesta figura, rimasta sola, sarebbe ancora posta nella prima delle quattro stanze. [Turni Kaori - Azrael][Difesa per entrambi 2/4][Distanza dai tre ninjutser 13 metri - distanza dai due armati 15 metri]

16:52 Kaori:
 La domanda di Azrael porta la Hyuga a concentrare la propria attenzione sulla figura con poco chakra presente all'interno della struttura nascosta. Cerca di vedere cosa stia facendo per capire di chi possa trattarsi e nel mentre chiosa alla volta dell'amato. < Mhn. Non ne sono sicura. Mi pare di vedere che stia da sola. > Ma non c'è altro che sappia di quella figura così poco dotata di energie. Tuttavia al momento non è la sua massima preoccupazione: se non riescono ad entrare all'interno del covo c'è poco che possono farsene di queste informazioni. Il muro viene facilmente abbattuto dalla semplice tattica ideata dal Dainin: un colpo elettrificato a rendere nulle le resistenze della terra per aprir loro la via. Avanzano tranquilli lungo il corridoio rettangolare fino a quando Kaori non nota le figure muoversi. "Arrivano." riferisce, semplicemente, mentalmente. Alcune figure stanno scappando cercando probabilmente di salvarsi o di organizzare una difesa, mentre altre -cinque- sono in avvicinamento e si fermano proprio a poca distanza dai due. Kaori arresta il passo e nota come immediatamente i tre uomini in prima fila vadano a muovere il loro chakra per espellerlo di fronte a loro. "Stanno creando tre-- cani di chakra?" riferisce notando la manipolazione dell'energia cerulea prima di vedere la tecnica venir ultimata e i quadrupedi d'acqua comparire sotto i loro occhi. "Sulle pareti!" penserebbe di getto in una ottica di conservazione: sarebbe semplice distruggere quell'offensiva con qualcuno dei loro jutsu, tuttavia molte delle loro tecniche risultano essere troppo pericolose da usare in un luogo chiuso e friabile come l'interno di una montagna. Inoltre dovendo portare avanti quello che praticamente è un assedio meno chakra consumano e meglio è. Questo porta la ragazza ad agire d'istinto. Visti i cani in avvicinamento, la Jonin andrebbe a flettere appena le gambe così da piegare le ginocchia ed abbassare il baricentro del corpo così da garantirsi maggior equilibrio. Piega anche le braccia di pochi gradi e quindi ruoterebbe il corpo verso la propria destra così da scattare verso la parete e correre per la distanza che la separa da questa. Ma non si fermerebbe qui, no; grazie alla stabilità che il rilascio del chakra le garantisce, la Hyuga andrebbe a proseguire con la propria corsa portando le piante dei piedi verticalmente sulla parete continuando a correre su di questa per la sua altezza, così da raggiungere la sommità del soffitto del cunicolo e quindi continuare ad avvicinarsi ai cinque shinobi in fondo alla via. "Quelli dietro credo siano houjutser. Hanno preso dei kunai" informa Azrael senza dire una sola parola. "Ti lascio divertire un po' con loro, Generale?" domanda ironicamente chiamandolo così per la prima volta, riferendosi al lato spietato e preciso del Nara nelle sue vesti di ANBU. Fermatasi a circa 5 metri dal quintetto -in equilibrio sulla parete, la Hyuga porta dunque le mani a comporre i sigilli del cinghiale e del bue così da andare a raccogliere dentro di sé il chakra di tipo doton che ormai da tempo ha imparato a manipolare. Una piccola quantità di questo verrebbe incanalata lungo il corpo della Hyuga così da attraversare cosce, gambe e piedi e filtrare nel terreno che compone le mura del cunicolo e l'intero ambiente. Il chakra verrebbe fatto viaggiare fino a raggiungere, cinque metri dinnanzi a sé, le spalle del gruppetto di uomini ed in particolar modo il terreno. Da questo, tramite il controllo che il suo chakra doton dovrebbe garantirle sul suolo presente essendo questo terroso/roccioso, dovrebbe quindi andare a sollevarsi una parete che verrebbe fatta alzare fino al punto di unirsi alle mura laterali ed al soffitto, non lasciando alcuna via d'uscita al gruppo di uomini se non affrontare i due konohani dinnanzi a loro. [1/4 - Schivata Cani d'acqua | 2/4 - Manipolazione terrestre] [ Byakugan IV | Rilascio del chakra ] [ Chakra: 100/120 ] [ x5 tonici recupero chakra speciali; x5 tonici coagulanti speciali; x5 fumogeni; x3 bombe luce; x2 fuuda con tronchetto ]

17:15 Azrael:
 Dopo poco tempo in cui il duo di Konoha, distrutto il muro con neanche un tocco da parte del Dainin, arrivano i primi avversari. Un bieco sorriso si definisce sulle rosee sottili di Azrael nello squadrarli tutti. La sua attenzione non verrebbe posta ai tre non armati, bensì ai due che sono pochi metri dietro di loro. Gli occhi scuri del Nara si illuminano di una luce nuova, un po’ come quella di un bambino in un negozio di giocattoli. < Equipaggiamento! > Esclamerebbe, totalmente incurante del fatto che i nemici potrebbero averlo sentito o meno. L’attacco dei tre della prima linea lo portano a sbuffare sonoramente dalle narici < Assalto del cane d’acqua. > Mormorerebbe, essendo una tecnica di cui egli ha l’ultima evoluzione, una delle tecniche che gli è più cara. Essa crea un costrutto che viaggia sulla terra sino al raggiungimento del bersaglio ed è proprio per questo che il Nara cercherebbe, come prima cosa, di togliersi dalla traiettoria definita alla creazione di tali costrutti. Avendo il rilascio del chakra ancora attivo e calcolando le dimensioni del cunicolo rettangolare in cui si sono immessi sarebbe assai semplice delineare un percorso da seguire per evitare d’esser colpito. La gamba sinistra verrebbe caricata col proprio peso corporeo, permettendo alla destra di sollevarsi da terra per andare ad incrociarsi con la leva opposta, tenuta come perno e che compierebbe una rotazione ad angolo retto verso sinistra, per principiare una corsa. Piede destro seguito dal sinistro per muovere pochissimi passi. Essendo la larghezza del tunnel pari a quattro metri ed essendo i due di Konoha al centro di esso, soltanto due metri ddovrebbero separarlo dalla parete. Percorrerebbe con decisione tale distanza, senza, però, arrestare la propria corsa. Come se dovesse salire un gradino andrebbe a sollevare la gamba sinistra per poggiare la pianta del piede sulla parete in verticale e, una volta assicuratosi di aver fatto ben presa su tale superficie, la farebbe seguire dalla leva opposta. Altri passi verrebbero mossi, stavolta per coprire una distanza verticale di tre metri, ovvero l’altezza del cunicolo. Non si spingerebbe sul soffitto onde evitare di incrociare, con la propria altezza, la traiettoria intrapresa dai tre cani, ma resterebbe parallelo al terreno. Farebbe nuovamente perno sulla gamba sinistra per impromere al proprio corpo una rotazione atta a portarlo frontalmente verso i nemici e scatterebbe, senza mai fermarsi, verso di loro. A grandi falcate, tenendo il busto leggermente chino in avanti e le braccia distese all’indietro, brucerebbe i quindici metri in linea d’aria che lo separerebbero dai due ninja armati, curvando leggermente la propria traiettoria in modo che non sia semplicemente dritta, ma che – verso la fine del movimento – il proprio corpo si trovi circa alla metà dell’altezza della parete o poco più, all’incirca sul metro e ottanta da terra. Arrivato sul loro stesso piano orizzontale, andrebbe a fare la propria mossa. Azrael è alto un metro e ottanta, il più vicino degli houjutser dovrebbe essere a due metri dalla parete, dunque una distanza accessibile nel momento in cui il Nara dovesse allungare le braccia verso di lui. E sarebbe proprio questo quello che vorrebbe fare, sporgendo entrambe le braccia verso l’alto e tentando di afferrare la testa del più vicino di lui. Tenterebbe di agguantarlo affondando le dita tra i suoi capelli e premendo i palmi sulle di lui tempie- sfrutterebe l’energia cinetica della corsa ed una rotazione delle spalle per imprimere un movimento innaturale al suo collo per, beh, staccarglielo di netto. Che sia capace di sollevarlo o meno non importa, anzi, il peso del corpo dell’avversario che si contrapporrebbe per forza di gravità alla forza del Dainin sarebbe soltanto un fattore in più che dovrebbe portare, infine, alla rottura di quel singolo anello che congiunge la colonna vertebrale ed il cranio. O quantomeno danneggiarlo al punto tale da stordirlo. Qualora fosse stato capace di metterlo fuori combattimento lo terrebbe ancora in piedi per allungare la mancina a raccogliere uno dei kunai di cui era dotato, per stringerlo saldamente tra le dita e scoppiare in una risata piuttosto inquietante, fragorosa e maniacale. < Ora ci si diverte. Ora ci si diverte davvero, davvero tanto! > Queste sarebbero le sue parole, perlopiù rivolte ai nemici, per quanto riguarda il pensiero di kaori, invece “Goditi lo spettacolo, piccola. Era da tanto che non dipingevo col sangue.” Naturalmente questo avverrebbe solo ed unicamente se il suo piano fosse riuscito nella maniera in cui era stato architettato fin da principio. [ Chakra 115/120 | Schivata ¼ - Attacco a mani nude 2/4 – Se riesce, presa di un kunai | Equip: forse adesso ho 1 kunai – 1 tonico recuero chakra – sigillo empatia Kaori ]

Il combattimento ha inizio. Il tunnel è abbastanza scuro, ma avendo distrutto il muro di accesso ed essendovi presente una luce artificiale proveniente dalle spalle degli avversari, il tutto è abbastanza visibile. I tre cani andrebbero a caricare le figure dei due consiglieri, ma grazie alle loro capacità fisiche questi andrebbero a porsi troppo distanti dai due cani agguerriti...si due, in quanto il terzo cane, che aveva adocchiato Kaori come papabile vittima, al suo movimento, si siederebbe a terra e, scodinzolando e ansimando, con la lingua da fuori, come se volesse le coccole, andrebbe a scomporsi, con un acuto e femminile..."di nuovo no!" proveniente dalla ninjutser alla vostra destra. In ordine...:
[Kaori] La tua tattica va a rendere l'attacco avversario inutile, avendo una velocità e una maestria nei movimento molto superiore a questi shinobi, che come può esser d'esempio quel assalto coccoloso del cane d'acqua, sono anche molto inesperti, ma non è questo il particolare maggiore che i tuoi occhi possono captare. Concentrandoti verso la figura con poco chakra, potrai vedere che è sono in una stanza, chiusa tramite sbarre, legato al muro e, ai polsi, delle manette anti-chakra. I suoi lineamente non ti sono molto chiari, data la non perfetta visione dei dettagli celati da diverse mura, ma quel viso ti è noto, e ti assomiglia, ma tutto scompare nel momento in cui la manipolazione terrestre va a chiuder quel varco, o meglio, rende ancor meno precisi i dettagli, essendoti avanti una nuova fonte di chakra, essendo ora solo spettatrice di quello che il suo amato andrebbe a fare, il tuo caro...
[Azrael], che, come la sua consorte, andrebbe a sfruttare le mura per evitare quei cani, che al contrario di quello di Kaori, erano veramente decisi a strapparti le membra e le carni. Il stuo è un movimento fluido, delicato e molto rapido, tanto da non poter essere nemmeno visto dal poveretto che, in un baleno, si ritroverebbe morto con il collo spezzato. La luce torna a scarseggiare, a causa di quella manipolazione terrestre, la quale andrebbe a ostacolare la luce proveniente dalle stanze successive, ma malus che andrebbe a colpire anche gli avversari presenti. Ma questi cosa stanno facendo. I tre ninjutser si trovano tra due fuochi, ma decidono di attaccare la consigliera, almeno due dei tre, così da poter veder la tecnica che li intrappola andar a terminare. Le braccia andrebbero a porsi in avanti, la giovane, che prima ha sbagliato la tecnica, in qualche assurdo modo, andrebbe a direzionare le braccia leggermente in alto a destra, secondo il suo punto di vista, mentre il suo compagno, ragazzo senza capelli e con un tatuaggio a forma di goccia, posto all'altezza del terzo occhio, andrebbe a porgere le braccia leggermente in basso a sinistra, ma comunque andando a coincidere, in traiettoria, la perfetta bisettrice del cunicolo. Le braccia, andrebbero a ingigantirsi enormemente e, arrivare al culmine, prima che la pelle possa rompersi, andrebbero a esplodere in getti d'acqua dal diametri di tre metri, per soggetto, riempendo, praticamente, tutto il lungo cunicolo. Per quanto riguarda Azrael, questi è in procinto di recuperare il kunai del povero shinobi appena ucciso, ma il suo compagno non resterebbe fermo, o almeno, una volta percepita la tua presenza, andrebbe a caricarti, impugnando l'arma con entrambe le mani e cercando, dopo mezzo metro di spostamento, di colpirti ad altezza ventre. Il terzo ninjutser? bhe, lui non andrebbe ad agire in alcun modo, troppo preoccupato di ciò che sta accadendo.[Turni Kaori - Azrael][Difesa: Kaori 3/4 - Azrael 2/4]

EDIT: [Distante: Kaori ninjutser 5 metri - Kaori houjutser 7 metri; Azrael houjutser 0.5 metri - Azrael ninjutser 2 metri]

18:35 Kaori:
 Il cane d'acqua che mirava alla Hyuga sembra avere qualche piccolo problema: invece di correre feroce contro di lei per ferirla sembra quasi farle le feste con sommo disappunto della sua evocatrice che lo vede quindi liquefarsi -inutile- sotto i propri occhi. Kaori tuttavia si è ugualmente spostata dalla traiettoria del colpo andando a salire sulla parete alla propria destra per poi procedere con la propria 'offensiva'. Impedita ogni via di fuga al quintetto, ha permesso ad Azrael di agire per ucciderne un primo in un batter d'occhio, notando in lui l'entusiasmo della caccia, dell'adrenalina. Lo avverte euforico, divertito, come forse non lo aveva mai davvero visto. Ne studia i movimenti prima di tornare a prestar attenzione a ciò che li circonda. Quella fonte di chakra appena percepibile rimane lì apparentemente imprigionata in una cella, bloccata da delle manette che ne impediscono i movimenti. I lineamenti le ricordano qualcosa, le sono familiari ma quei capelli lunghi non crede di averli mai visti prima, nè quei tratti smagriti. gli occhi, tuttavia, quelli sono sicuramente Hyuga. "Prigioniero. Quella fonte di chakra è un prigioniero" informa Kaori il proprio compagno tornando quindi a concentrarsi sugli uomini che hanno adesso contro. Due dei tre ninjutser decidono di procedere con una offensiva che vede il chakra condensarsi nelle loro braccia abbastanza da gonfiarle in maniera raccapricciante. Kaori non vuole scoprire cosa sta per accadere e sentendosi scomoda in quella posizione opta per una mossa che possa sia toglierla dai pasticci che garantirle una posizione di vantaggio. Andando ad addensare in fondo ai piedi il proprio chakra doton, la jonin andrebbe a far filtrare la propria energia oltre gli tsubo per farla finire sotto terra e quindi rendere la roccia friabile aprendo un foro che le permetta di svanire al suo interno. Il chakra doton andrebbe a scavare all'interno della parete un canale ideato dalla mente di Kaori grazie all'ausilio del Byakugan che le consenta di attraversare verticalmente la parete e quindi arrivare sotto il terreno ai piedi dei due ninjutser. Sebbene la sua velocità sottoterra sia dimezzata dovrebbe comunque essere abbastanza veloce da poter arrivare sotto di loro e andare ad addensare il proprio chakra doton sotto i piedi del ragazzo -visto che, a conti fatti, sembra essere più pericoloso della ragazza. Andrebbe a render il terreno instabile sotto di lui per poi trapassarlo con le mani ed afferrargli saldamente le caviglie nel tentativo quindi di tirarlo giù ed incastrarlo sotto terra al punto da tenergli libera la sola testa. Tuttavia Kaori non si limiterebbe a questo: essendo -teoricamente- i due ninjutser stati affiancati fino a questo momento, dopo aver bloccato il ragzzo, la Hyuga andrebbe a quel punto a procedere allo stesso modo anche con il terreno sotto ai piedi della giovane avversaria: convogliando il chakra doton sotto i suoi piedi andrebbe a render sdrucciolevole il suolo per poi far sbucare le proprie braccia da questo al fine di afferrarla per le caviglie e trascinarla giù nella stessa posizione del suo compagno: sotterrata ad eccezione della sola testa. [2/4 Manipolazione terrestre | 2/4 Manipolazione terrestre bis ] [ Byakugan IV | Rilascio del chakra | Manipolazione terrestre ] [ Chakra: 89/120 ] [ x5 tonici recupero chakra speciali; x5 tonici coagulanti speciali; x5 fumogeni; x3 bombe luce; x2 fuuda con tronchetto ]

18:37 Azrael:
 Il Dainin, una volta spezzato di netto il collo al primo degli houjutser alzerebbe il capo per notare come, visto il compagno morto, l’altro andrebbe a caricarlo per tentare di affondare il suo kunai nel corpo del giovane. Una mossa lenta, azzardata e frontale. Sbufferebbe dalle labbra appena schiuse, Azrael, andando a compiere qualche passo giù dalla parete, percorrendo quel metro e ottanta d’altezza per riappoggiare, prima destro e poi sinistro, entrambi i piedi al suolo. Sarebbe, a questo punto, esposto all’attacco della propria nemesi attuale, col kunai ancora stretto nella sinistra. L’attacco starebbe avvenendo, secondo quanto può vedere e capire, in linea retta, diretto ad un punto preciso del proprio corpo, per questo motivo non sarebbe molto difficile schivarlo. Terrebbe il kunai per il manico, con la mano stretta a pugno e la lama rivolta verso l’esterno, rispetto al proprio corpo. Porterebbe il piede destro avanti, sollevando il sinistro per utilizzare l’opposto come perno. Con questa posa andrebbe a ruotale, portando il proprio busto di profilo – per la precisione col fianco destro rivolto all’houjutser – indietreggiando col tronco abbastanza da permettergli di mandare a vuoto l’affondo in carica della nemesi. Il movimento non si limiterebbe a questo, anzi. La rotazione non si fermerebbe, bensì continuerebbe fino a fargli compiere un giro di 270°, col braccio sinistro che andrebbe ad allargarsi verso l’esterno, col gomito leggermente flesso per dare maggiore potenza e decisione al colpo. Tale giro lo porterebbe ad invertire il profilo opposto, ora il mancino, e ad imprimere un moto semicircolare al braccio corrispondente fino a, almeno impoteticamente, permettergli di conficcare il kunai nella tempia dell’avversario, andato a vuoto. Se avesse sentito la lama del piccolo pugnale irrompere nelle tempie del nemico andrebbe a spingere la lama verso l’esterno del cranio del ragazzo, per aggravare i danni e, se gli fosse possibile, cavargli l’occhio fuori dall’orbita. Ora, se tutto ciò fosse avvenuto con successo, si chinerebbe a raccogliere anche da lui un kunai, da impugnare con la mano libera, per pensare poi ai nemici rimasti e poter proseguire nel tragitto verso il laboratorio. [ Chakra 115/120 | ¼ discesa dal muro – ¼ schivata – 2/4 attacco con kunai | Rilascio del chakra finale on | Equip invariato + 1 altro kunai, se azione riuscita ]

Il combattimento sembra, lentamente, esaurirsi con molte vittime, fortunatamente nessuna di appartenenza konohana. Gli attacchi dei due ninjutser andrebbero vanificati dalla consigliera, la quale andrebbe ad adoperare una tecnica genin, ma utile per la situazione attuale. I due, intrappolati fino alla testa nella solida roccia, andrebbero però comunque a dover rilasciare quell'energia in un urlo disperato di entrambi, i quali, quasi contemporaneamente, andrebbero ad accasciar la testa, senza vita, data la potenza dell'attacco soppresso e rientrato nel di loro corpo. Per quanto riguarda Azrael, bhè, riesce nel suo raccapricciante tentativo, udendo anche quel bramato 'plamp' e un leggero suono sordo di qualcosa che cade al suolo. Rimarrebbe solo l'ultimo ninjutser tra gli avversari presenti, ma ancora per poco. Adoperando la stessa tecnica appena adoperata dalla consigliera, l'unica figura che non aveva partecipato al combattimento andrebbe a superar la manipolazione terrestre della Hyuuga, correndo verso il ninjutser e, con le sole dita indice e medio della mano destra, andrebbe a forare la base della nuca, distruggendo di netto il cervelletto. Entrambi i consiglieri potranno notare, in degli occhi viola, delle corpose vene che entrambi possono attribuire al byakugan. Questa sarebbe alta un metro e sessanta, con una lunghissima capigliatura nera, legata in una coda a venti centimetri dalle punte, pelle nivea e seno prosperoso. Questa andrebbe, estraendo la destrorsa da quella nuca, andrebbe ad alzare le mani in forma di resa, andando a chiosare rapida, ma a bassa voce...<sono Hyuuga, sono Hyuuga...> in modo da aver il tempo di proferir parola prima di esser attaccata e, probabilmente, uccisa senza troppi problemi. Se nei pochi secondi seguenti non le fosse fatto del male, andrebbe a continuare il discorso, guardando, soprattutto, la consigliera, guardando verso la direzione in cui lei è ancora posta sotto il suolo, ma parlando soprattutto con Azrael, unico con le orecchie a disposizione per eventuali parole...<c'è un prigioniero Hyuuga, ci sono due primari...recuperatelo vi prego> direbbe, cominciando a lacrimare, mentre una lente a contatto, precisamente la destra, andrebbe a cadere, scivolando al suolo, attendendo, infine, il fare dei due. [Turni Kaori - Azrael]

19:25 Kaori:
 Kaori non avrebbe voluto ammazzare i due ninjutser, sperava semplicemente di bloccarli così da poterli interrogare, ma non aveva fatto i conti col fatto che la tecnica così bloccata avrebbe potuto avere tali devastanti ripercussioni sui loro corpi. <Dannazione...> mormora andando a cercare di ricavarsi una nuova via d'uscita tramite l'ausilio del chakra doton per ritornare in superficie ed uscire da sottoterra, rivolgendo ora lo sguardo ad Azrael che, intanto, va uccidendo l'altro houjutser rimasto-- privandolo di un occhio. La ragazza stringe le labbra trovando davvero violento quell'approccio, ma non aggiunge altro concentrandosi immediatamente sull'arrivo di una nuova figura. Anche questa, ricorrendo alla DECAPITAZIONE terrestre [//OFF: scusate l'errore nel tag del post precedente, troppe tecniche attive :c] va raggiungendo il duo konohano per poi uccidere l'ultimo ninjutser rimasto di soppiatto. Kaori l'osserverebbe stranita, aggrottando le sopracciglia, sospettosa e dubbiosa, andando a fissarla con fare dubbioso. Una bella donna, dai capelli simili ai propri e... le vene tipiche del Byakyugan. Questa subito va proclamandosi una Hyuga per cercare di salvarsi la vita e Kaori, guardando Azrael, andrebbe a fare un cenno col capo atto a volergli chiedere un attimo per parlare con lei. < Provaci che sei dalla nostra parte. Per organizzazioni folli come queste uccidere un membro interno non è altro che una mossa a shogi. Il sacrificio di una pedina per un piano più grande. > le dice Kaori cercando nel mentre- tramite Byakugan- qualsiasi traccia di un eventuale sigillo simile a quello utilizzato da Cappuccio Rosso sui suoi burattini che possa indicare la manipolazione mentale di questa ragazza. < Dicci tutto quello che sai. Da quanto sei qui, perché, chi è lo Hyuga che hanno preso e come mai l'hanno fatto, chi sta mandando avanti questo progetto... E spero per te che non tenterai di fregarci o-- beh. Dubito che tu pensi di poter sopravvivere in una stanza con lui. > E, detto questo, andrebbe semplicemente a fare un cenno col capo per indicare la figura di Azrael. Non si lascia intenerire dalle lacrime, non può permettersi di farlo: in una situazione come questa deve tener conto di possibili tradimenti da parte di chiunque. DEVE essere paranoica per poter essere sicura di non seguire strade sbagliate e mettere così nuovamente in pericolo il proprio clan. Osserva però la lente a contatto caduta per vedere ora il colore dell'occhio che dovrebbe essere stato ora scoperto così da avere una ulteriore garanzia della natura Hyuuga della ragazza. [ Byakugan IV | Rilascio del chakra | Manipolazione terrestre ] [ Chakra: 83/120 ] [ x5 tonici recupero chakra speciali; x5 tonici coagulanti speciali; x5 fumogeni; x3 bombe luce; x2 fuuda con tronchetto ]

19:40 Azrael:
 Ne ha ucciso un altro e ne resta uno solo ancora in vita. Solo uno. Ancora vivo. Fantastico! Può uccidere ancora! Il Nara si volterebbe, stringendo le lame dei due kunai che ha raccolto tenendo quello di destra con la lama verso l’interno e quello della sinistra verso l’esterno. Azzarderebbe un passo vero l’ultimo avversario rimasto, pronto a cavargli le budella dal ventre, ma… una nuova arrivata gli fora il retro del cranio con due dita. < NO! > Un urlo profondo, ma lo sguardo muta in quello di un povero cagnolino bastonato. < Volevo… volevo ucciderlo io… > Mormorerebbe, prima che la ragazza si presenti come un’alleata. Il che vuol dire che non può uccidere neanche lei. Dannazione. < Oh… sei con noi… > Le direbbe, perdendo ogni attenzione per lei nel momento stesso in cui Kaori esce dal suo nascondiglio sotterraneo. < Non sono bravo a fare domande ed ottenere risposte. Non se l’interrogato non è accanto a degli strumenti di tortura. > Direbbe, ascltando semplicemente le domande he la Jonin le rivolge, giustamente. Chi è il prigioniero, cosa ci fa lì, cosa è successo. Nessun interesse verso i due primari, tanto, se sono nemici anche loro, verranno uccisi a breve. Poi un cenno del capo di Kaori che lo indica come la persona da non far arrabbiare e da non prendere in giro. La mancina si alza, sventolando verso il cielo come fosse un saluto o come uno studente che deve richiamare l’attenzione del professore. < Eh sì. Io sono quello che ha appena staccato il collo ad un tipo e cavato l’occhio ad un altro. E che si sta spazientendo parecchio. > Chioserebbe, portando la mano dietro la propria nuca, attendendo che qualcosa si muova, prima che decida di andare da solo a distruggere qualunque cosa si muova, affinché non si muova mai più. [ Tag invariati ]

La giovane andrebbe ad ascoltare il dire dei due consiglieri, interessata, paradossalmente, più da Kaori, per quanto Azrael sia il più temibile tra i due, almeno per quello che ha visto in questa mattinata. Movimento lento quello che porterebbe la destrorsa al fianco sinistro, ove sarebbe presente una tasca porta-oggetti, dalla quale andrebbe ad estrarre un coprifronte della foglia, lucido, immacolato, dove solo la stoffa andrebbe ad essere sgualcita a causa di una malsana piegatura. Mostrandolo andrebbe a verbiare, mentre il byakugan andrebbe ad esser spento, ma non volontariamente…quasi avesse perso la capacità di utilizzare tale doujutsu…<Mi chiamo Kumina Hyuuga, sono infiltrata in questo laboratorio da un anno, dopo che avevano rapito mia sorella…ma non l’ho mai trovata> direbbe, increspando le rosee e, con un tono più acido e rancoroso…<e quello stronzo non l’ha mai cercata, con tutto che io ho fatto una richiesta per tre volte in un mese. Non ha perfino cercato me in un anno…> direbbe, non precisando di chi stia parlando, ma forse i due consiglieri possono darsi autonomamente una risposta, per poi, rialzando lo sguardo verso la consigliera, ma, di tanto in tanto, lanciando uno sguardo anche al Dainin, andrebbe a continuare…<dietro questa porta vi sono quattro stanze, la prima è vuota…era utilizzata solo da noi come muro e capri espiatori per eventuali guardie, la seconda è la sala dei primari, dove molto probabilmente vi stanno aspettando, dato che il rumore è terminato e nessuno è andato a fare rapporto, mentre la terza sala è l’ultima a cui noi possiamo accedere e contiene tutta la documentazione sugli esperimenti, anche se molti tomi e molti appunti vengono settimanalmente ritirati…l’ultima volta è successo due giorni fa. Mentre l’ultima sala è la prigione, o meglio, è la “sala cattività”. Attualmente vi è uno Hyuuga ma non so come sia fatto…so solo che si chiama Ren o Ven Hyuuga, ma non posso darvi altre informazioni a riguardo.> direbbe, per poi aggiungere, spalancando gli occhi come per un dettaglio importante…<ah, è stato portato qui all’incirca un anno fa. Ero appena arrivata e lui era già qui.> direbbe, per poi, indietreggiando verso la porta, fermandosi adiacente al muro creato dalla manipolazione terrestre, andando a terminare il suo dire…<posso accompagnarvi, ma non credo di esservi d’aiuto contro loro due. Sono troppo sopra le mie possibilità> per poi restar in silenzio, in attesa che quel vincolo venga meno, così da poter accompagnare i due consiglieri tra i meandri del laboratorio, precisamente, verso la seconda sala. In caso il muro rientrasse, la giovane accompagnerebbe i due consiglieri attraverso la prima sala, larga e lunga quindici metri, dove diverse scrivanie, decorate con fuuda bianchi, calamaio e pennino, sono poste sulla sinistra, mentre lungo il muro destro vi sono diverse brandine ove le guardie erano solite riposare. Le mura sono bianche, asettiche, dai battiscopa arrotondati, proprio come, soprattutto Kaori, in quanto medico, può sapere che è un trucco che pulire gli ambienti al meglio per rendere il tutto più sterile possibile. Se non si volessero fermare in questa sala, una porta antincendio sarebbe posta di fronte l’entrata della prima, chiusa e grigia. <Le stanze hanno tutte la stessa grandezza, e i muri sono rinforzati con lastre di acciaio per evitare che frane possano ucciderci tutti.> sarebbe l’ultima frase udibile dalla piccola Hyuuga, la quale sarebbe sempre un metro avanti a voi, come a volervi guidare e proteggervi, per quanto possa. [Turni Kaori- Azrael][Dimensioni stanza 15x15]

10:53 Kaori:
 Le parole della ragazza, Kumina, portano Kaori a stringere le labbra. Non sa ancora se crederle oppure no, potrebbe pur sempre essere una trappola per far sì che si fidino di lei e poi colpirli alle spalle. Ascolta quello che le dice ma tiene per sé eventuali riserve, attenta a non volgere mai le spalle alla giovane o a fornirle punti deboli sui quali far leva. Se quanto dice è vero Juusan è in una posizione sempre peggiore e questo la rattrista enormemente: pensare che per tutto quel tempo altri Hyuga sono scomparsi e lei non è stata attenta a sorvegliare l'operato di quell'uomo la fa sentire colpevole tanto quanto dovrebbe esserlo lui. < Juusan non si scomoda se non hai prove di quello che temi. Tutta questa storia si è protratta fino ad ora perchè non aveva prove. Sparizioni continue ed ingiustificate negli anni non sono abbastanza allarmanti per lui. > stringe i pugni lungo i fianchi trattenendo malamente la rabbia, mentre la parete di terra permane eretta così da garantire ai tre la privacy necessaria per affrontare quel discorso indisturbati. La ragazza dà una rapida spiegazione delle stanze presenti oltre la parete creata da Kaori portando la giovane stessa a porle una domanda. < Questi primari... cosa stanno facendo? Sai a cosa stanno lavorando? > domanda la Hyuga solo per avere la conferma finale sulla natura degli esperimenti che a quanto pare stanno svolgendo fra quelle mura. Ma è solo quando la ragazza pronuncia un nome che Kaori si blocca. Impallidisce di colpo prima di andare a sgranare gli occhi ed Azrael potrà avvertire tramite empatia una ondata di gelida furia. Una ira tanto prepotente e profonda da non averla mai avvertita montare in lei prima. < Cosa. Hai. Detto. > La sua voce è meccanica, fredda al punto da risultare tagliente ed estremamente minacciosa. Il suo Byakugan quasi scintilla assassino nel suo sguardo. < Ren Hyuga? E' questo il nome? > chiede, ancora, avanzando di un passo, tremando da capo a piedi per impedirsi di prendere la ragazza dal collo e sbatterla con forza contro la parete alle sue spalle. E' lì da più di un anno. Quando lei era arrivata lui era già stato catturato. Quando Kaori è tornata a Konoha -all'incirca un anno prima, Ren non era più al Villaggio. Aveva creduto che la sua sparizione l'avesse fatto sentire abbandonato e che avesse voluto lasciarsela alle spalle dopo l'enorme delusione che doveva essersi rivelata come sorella e invece... Il Byakugan verrebbe spostato ad osservare la cella, il suo sguardo focalizzato a cercare di riconoscere i lineamenti del prigioniero per cercare su quelle forme scavate il proprio fratello. E se ci fosse riuscita, se solo avesse trovato in quei tratti il gemello perduto... Allora Kaori sarebbe andata a stringere i pugni tanto forte da sentir le dita formicolare, le unghie strappare il tessuto dei guanti sui palmi creando piccoli buchi per poi stringere i denti e comporre i sigilli del bue e del drago. La sua mente sarebbe andata a focalizzarsi sul chakra insito nel suo corpo alla ricerca dell'energia della terra finora sfruttata per spingerla verso gli estremi della propria figura e farla fuoriuscire tramite l'apertura degli tsubo. Il chakra verrebbe fatto uscire così da andare a ricoprire la sua figura in una specie di pellicola di terra estremamente resistente atta a proteggerla e difenderla da qualunque eventuale attacco in arrivo. Una precauzione difensiva alla quale segue il rilascio del controllo sul muro precedentemente creato. Questo dovrebbe venir fatto ritrarre e il controllo sulla terra circostante annullato, così da consentire loro di poter procedere e seguire Kumina verso la stanza da lei indicata, quella dove dovrebbero trovarsi i primari citati. I suoi occhi sarebbero fissi dinnanzi a sé alla ricerca di eventuali imboscate, presenze di chakra o trappole alle quali fare attenzione: studia la stanza, la sua conformazione, ciò che vi è all'interno e intanto avanza, dietro Kumina e al fianco di Azrael. In silenzio. La mente della Hyuga è vuota. Ogni pensiero, ogni turbamento, ogni paura è svanita: c'è quella calma cieca e sinistra tipica di chi non ha interesse in nulla se non in un unico e semplice obiettivo. In questo caso, per Kaori: vendetta. Il bisogno di tirare fuori da quella cella il ragazzo che aveva creduto perduto per sempre, il bisogno di riportarlo alla vita, di vendicarne l'onore. Non esiste altro al momento. Solo la missione. [ Armatura di terra 2/4 | Movimento 1/4 ] [ Byakugan IV | Rilascio del chakra ] [ Chakra: 68/120 ] [ x5 tonici recupero chakra speciali; x5 tonici coagulanti speciali; x5 fumogeni; x3 bombe luce; x2 fuuda con tronchetto ]

11:19 Azrael:
 La giovane Hyuga, infiltrata a quanto dice, spiega al duo di Konoha la situazione, ponendo particolare accento su ‘quello stronzo’ che l’ha portata a spingersi sin lì. Il Dainnin, particolarmente piccato da questo fattore, cercherebbe di mostrarsi il più sicuro possibile, affacciandosi in direzione di Kaori, con un rapido cenno del capo verso l’alto < Allora Juusan non ha fatto lo stronzo solo con noi. > Una breve risata di scherno gli uscirebbe dalle labbra, prima che possa tornar serio e rivolgere qualche parola all’infiltrata che sta dando loro una mano e che, per accompagnarli, si pone davanti a loro. < No andiamo già d’accordo, piccola. Sta’ dietro di noi, soprattutto dietro di me. Se non entri proprio nella stanza dei primari è meglio. Nel momento in cui dovessi vedere qualche problema o noi in difficoltà, corri più veloce che puoi a Konoha ed avverti tutto il Villaggio di quel che è successo. > Le spiegherebbe le poche direttive che lei dovrà seguire per non mettersi in mezzo e favorire la riuscita di quel salvataggio. Poi le emozioni della Jonin gli giungono e lo colpiscono come un pugno nello stomaco. Una rabbia talmente intensa da stupire persino Azrael, che della rabbia fa il suo maggior pregio e difetto al contempo. “Mi servi concentrata, Kaori. Ren… posso domandarti chi è? Ricordo fosse il nome di quell’ANBU muto, ma suppongo non sia lui.” Le domanderebbe mentalmente, andando ad affiancarsi a lei in quel movimento atto a portarli nella parte più interna del laboratorio, non prima di essersi premurato di fare un po’ di cosette necessarie. Prima di fare qualunque altra cosa, il Nara si piegherebbe verso il cadavere di uno dei due uomini che ha ucciso per slacciare un porta kunai ed allegarselo alla coscia sinistra, ove porrebbe i due kunai che ha tanto gentilmente preso in prestito, per poter così adottare uno stile di combattimento che più si confà alla sua propensione per le arti magiche. A questo punto, onde evtare ulteriori perdite di tempo, andrebbe a prepararsi ad uno scontro praticamente sicuro, tramite una tecnica difensiva che non è mai stato solito usare. Non è molto portato per la difesa, ma in questo caso potrebbe risultare utile avere un minimo di copertura, anche per favorire la sicurezza della ragazzina infiltrata. Dinanzi al proprio petto andrebbe a comporre i sigilli del drago, del cinghiale e della tigre. Tali sigilli consentirebbero al proprio chakra di ricevere l’input necessario a muoversi, ma prima di tutto il Dainin cambierebbe l’alterazione elementale dello stesso, rendendolo fluido e scorrevole, facendo assumere ad esso una colorazione più profonda del consueto colorito ceruleo. Andrebbe a richiamare la potenza dell’acqua, l’inesorabile scorrere del fiume o il cadere della cascata. Esso andrebbe portato al di sotto della linea del bacino fin dentro le coce, le ginocchia, i polpacci ed infine i piedi. Qui gli tsubo verrebbero aperti per far scorrere l’energia a formare un cerchio tutt’attorno a lui di puro chakra Suiton che andrebbe ad attorniarlo e a seguirlo in qualunque movimento. Movimento che dovrebbe portarli tutti e tre insieme dinanzi alla stanza di questi famosi primari. In quella antistante andrebbe a rivolgersi alle due Hyuga, ormai stanco e ben poco propenso ad un approccio furtivo e prudente, soprattutto per le condizioni emotive in cui verte la donna che ama. < Kumina, tu sul fondo della stanza, nell’angolo a sinistra. Non mi riterrò responsabile di cose che potrebbero accaderti se disobbedirai ai miei ordini. Kaori, pronta ad entrare, ma non metterti dietro la porta. Se arriva un attacco lineare ho bisogno dello spazio per muovermi e della certezza che tu non sia a portata di attacco. Io entro. > E, detto ciò, avanzerebbe per spalancare la porta antincendio ed affacciarsi sulla stanza ove, si spera, vi siano i futuri cadaveri. In caso dovesse essere così andrebbe a chiosare poche, ma semplici parole ad effetto. < Che nessuno si muova e non vi sarà fatto del mal—No, non è vero. Vi ammazzo lo stesso. E se opponete resistenza è anche più divertente. > [ Chakra 110/120 (-5 Colonna d’acqua) | 2/4 colonna d’acqua ¼ movimento | Equip: sempre più ricco, sempre più rubato, 1 portakunai e shuriken con 2 kunai (coscia sinistra), 1 tonico recupero chakra, sigillo empatia con Kaori | Rilascio del chakra finale ON ]

La mattina, a quanto pare, è volta tutta al combattimento. Le notizie elencate da Kumina produrrebbero in Kaori una cieca bramosia di vendetta, una sorta di voler riprendere qualcosa che è suo, si...perchè è suo. Data la maggior vicinanza e data l'adrenalina provata in questo momento, attraverso il byakugan andrebbe a poter riconoscere quei lineamenti, per quanto martoriati e mutati dalla sofferenza. Quello che vi ha raccontato Kumina è la verità. Kumina, all'ordine di Azrael, andrebbe ad eseguire immediatamente, anche perchè, essendo vissuta per quasi tutta la sua vita a Konohagakure, conosce la fama del Dainin e, se non bastasse, anche se probabilmente questi non lo ricorderà, è stato suo sensei per una delle lezioni del percorso accademico. Se anche Kaori avesse seguito il suo consiglio, il Nara andrebbe ad aprir quella soglia con quella presentazione abbastanza...ironica. Nel frattempo Kaori potrebbe controllare perfettamente la presenza delle sole due presenze nella stanza successiva, le quali andrebbero ad esser chiaramente identificate attraverso delle peculiari capacità. La prima è un uomo, il cui chakra è concentrato nei bulbi oculari, mentre la seconda, bhè, andrebbe ad esser identificata come la presenza con più chakra in quella stanza. La porta verrebbe, infine, spalancata e, a differenza della donna, da Azrael identificabile come una donna dal lungo manto ramato, occhi azzurrissimi e pelle bronzea, vestita con un lungo camice bianco, intenta a leggere delle carte, vi sarebbe l'uomo, i cui tratti del viso non sarebbero molto distinguibili, a causa di una maschera da cerusico, maschera di fatturazione di calce, dal lungo becco di corvo, dalla quale andrebbero ad esser visibili solo due occhi rossi come il rubino, ma macchiati da tre macchioline nere, probabilmente tomoe. Anch'esso sarebbe vestito, su un corpo alto circa un metro e novanta, quindi venti centimetri più alto della collega, con un lungo camice, ma questa volta nero e, lungo la cintola, bisturi, forbici chirurgiche e vari altri strumenti medici. La donna, alle tue parole, lentamente, andrebbe a girarsi verso la tua persona, Azrael, e, con una alta velocità, molto maggiore ai mocciosi che avete man mano ucciso, andrebbe a svolgere i sigilli serpente, capra, bue, serpente e drago, caricando, infine, i polmoni d'aria e, nel momento di espirare, andrebbe ad emettere una nebbia violacea, malsana, che comincerebbe a diffondersi per dieci metri intorno a lei, dando anche problemi alla vista del Dainin, a differenza di Kaori, non possessore di doujutsu. Il suo collega, nel frattempo, andrebbe a svolgere una semplice tecnica: andrebbe a porre le mani al plesso solare e, formulando i sigilli del bue, scimmia bue, cane e scimmia, andrebbe ad avanzare la destrorsa verso la posizione del dainin, allungando una lunga lama di elettricità lunga trenta metri. La loro posizione sarebbe a 7 metri dalla fine della stanza, ergo, a otto metri dalla porta appena aperta, e, a causa di questo, il fumo velenoso andrebbe a fuoriuscir anche in quella sala, ma con una forza molto minore, quindi con una pericolosità minore. [Turni Kaori - Azrael][Difesa Kaori 2/4 - Azrael 2/4] [Dimensioni stanze 15m larghezza, 15m profondità, 3m altezza][Distanze nemici 8 metri da Azrael]

12:22 Kaori:
 La ragazzina esegue quanto detto da Azrael andando a nascondersi dietro di loro mentre Kaori è alle prese con una dura battaglia interiore dovuta al timore di aver davvero abbandonato per più di un anno suo fratello con quei malati perversi fanatici senza nome. La rabbia la logora, inizia a far secernere tossica bile dal suo fegato mentre la mente continua ad elaborare immagini di Ren. Lui felice per aver trovato la propria famiglia, lui imprigionato e abbandonato. Lui preoccupato per Kaori lasciata da Raido, lui solo a piangere perchè sua sorella non è lì a salvarlo. La ragazza vorrebbe urlare e al tempo stesso distruggere ogni cosa. Ma si trattiene muovendosi quasi per inerzia seguendo i movimenti altrui. La voce di Azrael la raggiunge leggermente preoccupata e quando quella domanda la sfiora Kaori si volta verso lui con espressione vacua. "No." risponde semplicemente tramite empatia. "Ren è il mio gemello." E la bomba cade così, semplicemente, detta con una tale e gelida semplicità da risultare quasi dolorosa. Kaori torna ad osservare gli interni della stanza successiva alla prima notando le due figure all'interno. Un possessore di abilità oculare ed una enorme fonte di chakra. Azrael dispiega il piano portando la Hyuga ad annuire e defilarsi appena rispetto a lui, accanto alla porta -non dietro, e a circa un paio di metri di distanza dal Nara. "Ci sono solo loro due dentro. Uno ha una maschera e una abilità oculare attiva ma non credo sia il Byakugan, non vedo le vene gonfie attorno agli occhi. L'altra è una donna e ha enormi risorse di chakra. Io- le sto esaurendo. Temo che potrò esserti solo di supporto." A quel punto Azrael va aprendo la porta minacciando i presenti con quel suo solito tono tronfio e divertito che, questa volta, non inquieta affatto Kaori, anzi. La rende euforica. Ha bisogno che lui abbia voglia di ucciderli. E l'offensiva avversaria: ha inizio. Mentre uno va a creare una specie di spada fatta di fulmini, l'altra espelle dalle labbra una sorta di nebbia velenosa che arriva fin oltre la porta. Kaori non sa se la nebbia la raggiungerà - a 2 metri da Azrael e quindi 10 dai due, ma sa che non può spostarsi ulteriormente da lì: la tecnica che vuole usare potrebbe non arrivare oltre tale distanza. "Te li blocco. Divertiti con loro" riferisce Kaori andando a comporre, una volta ancora, i sigilli del cinghiale e del bue con le mani. Richiamerebbe nuovamente a sé il chakra doton presente nel suo corpo per andare a convogliarlo e spingerlo lungo le gambe ed i piedi al fine di farlo filtrare nel terreno sottostante. Qui il chakra verrebbe fatto viaggiare sotto terra fino a raggiungere i piedi degli avversari. Da qui andrebbe a controllare la conformazione del terreno per far sì che la terra o la roccia che compone il pavimento vada a risalire i loro piedi e quindi le gambe al fine di creare una sorta di piccola montagnola di terra/roccia attorno ai loro stinchi così da impedir loro di muoversi e scappare. Vorrebbe far sì che il chakra doton permetta alla terra di aggrapparsi alle loro gambe e vincolarle sotto di sé, attaccandosi a queste e fermandole così da immobilizzarli sul posto. In particolar modo vorrebbe fermare la donna che, fra i due, sembrerebbe essere la minaccia più pericolosa data la quantità di chakra a sua disposizione. Fatto questo, se tutto fosse andato per il meglio, sempre tramite il controllo del chakra doton sotto terra, sarebbe andata a spingerlo dietro le spalle dei due per fare in modo che, esattamente come in precedenza, dalle loro spalle si erga un muro -alto 3 metri e largo 10, che possa impedire loro di scappare all'indietro dalla minaccia costituita dal Nara. [2/4 Manipolazione terrestre | 2/4 Manipolazione terrestre] [ Byakugan IV | Rilascio del chakra | Armatura di terra (Res. 52; Turno 2/10) ] [ Chakra: 56/120 ] [ x5 tonici recupero chakra speciali; x5 tonici coagulanti speciali; x5 fumogeni; x3 bombe luce; x2 fuuda con tronchetto ]

12:32 Azrael:
 I due che si trova davanti, evidentemente i primari da affrontare, non perdono troppo tempo in chiacchiere o parole inutili. Ottimo. Le informazioni che Kaori gli concede sui due sono molto relative, utili, ma pur sempre relative. Tanto, per il Nara, sono giusto da ammazzare, che importa chi ha più chakra o chi ha innate oculari. Il Dainin assottiglierebbe lo sguardo, fissando il preciso punto tra i due medici. Incurante del fatto che stiano per arrivargli degli attacchi il corvio andrebbe, dopok aver flesso leggermente le gambe per scaricare il peso su di esse, a scattare in loro direzione con tutta la sua velocità. Rapide s’alternerebbero le falcate, prima la sinistra e poi la destra, il busto tenuto leggermente flesso in avanti e le braccia volte all’indietro, per favorire l’aerodinamicità. Il flusso di chakra Raiton dell’uomo dotato di sharingan dovrebbe, provenendo leggermente laterale, non sfiorarlo con questa mossa, mentre l’altro attacco, beh, poco gli importa quali effetti avrà. Ha arbitrariamente deciso di farsi colpire per rendere più probabile la possibilità di colpirli e terminare alla svelta quel combattimento. “Aria elettrizzante, non entrare nella stanza.” Comunicherebbe alla Hyuga, sicuro comunque che lei sarà in grado di distinguere la massa d’energia statica. Giunto in mezzo ai due avversari rapido fermerebbe il proprio moto, sfruttando lo slancio per portare le braccia dinanzi al busto e le mani al petto il più rapidamente possibile. I sigilli composti sarebbero quelli del drago, del gallo, della lepre, nuovamente del gallo ed infine quello della tigre, prima che il proprio chakra possa iniziare a scoppiettare e crepitare in infinite scintille, modificando l’alterazione elementale dello stesso per variare su quella Raiton. Tale chakra andrebbe a fluire rapido e a premere contro tutti gli tsubo del corpo per, infine, permettere al Dainin di aprirli tutti insieme ed elettrizzare l’area tutta attorno a sé. Non dovrebbe lasciar scampo all’interno di quella stanza e, al di fuori, ci sarebbe Kaori ad aspettarli. Una volta compiuto tale azzardo attenderebbe per le conseguenze dello stesso ed anche della tecnica che, per quel che è riuscito a capire, dovrebbe essere riuscito a danneggiarlo in qualche modo, non sa ancora quale. L’unica cosa che gli importa, ora, è distruggere qualunque cosa si muova e, successivamente, arrivare a Ren, per salvarlo ed andar via da lì. [ Chakra 92/120 (-2 mantenimento Colonna d’acqua, -16 Aria Elettrizzante) | ¼ schivata in avanti 8 metri – ¾ Aria elettrizzante | Equip invariato | Colonna d’acqua ON – Rilascio del chakra finale ON – Aria Elettrizzante ON ]

La situazione viene vissuta dai due consiglieri in modo molto differente:
[Kaori]Andrebbe, sul limitare della tecnica, ma data dalla situazione un limitare molto effimero, ad esser fuori dall'effetto velenoso, ma abbastanza vicina per dare un ausilio si supporto al suo amato. Andrebbe, adoperando nuovamente la manipolazione terrestre, ad intrappolare gli arti inferiori dei due primari in delle montagnelle di terra e roccia e, alle loro spalle, ergere un muro di notevoli dimensioni, che porterebbe, data anche la velocità con cui i suoi jutsu si attuano, mentre [Azrael], bhè, la tua tattica ti permette di evitare la manipolazione del chidori, ma non dall'effetto di quella nebbia velenosa. I danni non sono elevatissimi per il tuo sistema respiratorio, ma era da diverso tempo che questo non veniva, come il tuo organismo tutto, sottoposto a danni del genere. La nebbia andrebbe a penetrare le tue cavità nasali, scendendo per giungere, infine, polmoni e bronchi, i quali andrebbero a soffrire per un accumulo di anidride carbonica e ustioni chimiche [-21 pv (8 + (8+5 2/4)]. Per quanto riguarda i due primari, questi non andrebbero ad esser feriti in modalità minore, anzi. L'aria elettrizzante emanata dal Dainin andrebbe, lentamente, a elettrizzare le loro membra, ma ciò non vuol dire che non reagiscano, essendo, dopotutto, sicuri della loro dipartita e volendosi portare un souvenir all'Inferno. Forse abituati ad un combattimento di coppia, la donna andrebbe, sollevando il capo verso l'alto, a emettere un copioso sputo di lava, il quale dovrebbe ricoprirla interamente da dura e solida calce, mentre il suo collega, con occhi puntati verso il Dainin, andrebbe a comporre il sigillo del Drago, tecnica utilizzata dallo stesso Nara, con la quale andrebbe a richiamare del chakra di alterazione elementale del fuoco nei proprio polmoni e, come in precedenza fatto dalla sua collega, andrebbe, aprendosi rapidamente una piccola parte della maschera, ad espellere un soffio, ma questa volta di puro fuoco, che sarebbe intento rigettare verso il torturatore, essendo conscio di far si dei danni verso la sua compagna Yoton, in caso il Nara si spostasse, ma questi danni sarebbero minori a causa della presenza di quella calce solida e semi-isolante.[Turni Kaori - Azrael][Difesa Azrael 2/4]

[OFF:per necessità e richiesta dei giocatori...[Turni Azrael - Kaori]]

13:30 Azrael:
 l’attacco della donna, una nebbia tossica, va ad intaccare in maniera considerevole le vie respiratorie del Dainin. Incurante di ciò si limiterebbem semplicemente, a smettere di respirare per quanto il corpo gli conceda e si concentrerebbe sui sigilli che sta compiendo l’uomo dotato di sharingan. Sono sigilli che il Nara conosce bene, di una tecnica che ha utilizzato ijnfinte volte nel corso della propria vita, una di quelle che adora di più. Attenderebbe, per prima cosa, che l’uomo sia vicino abbastanza alla realizzazione del soffio, per poi decidere di schivare. Pur sapendo che, così, resterà soggetto alla nebbia velenosa, sa anche che gli altri due resteranno soggetti alla sua aria elettrizzante e che, al contenmpo, ci sono ottime probabilità che l’attacco del primario vada a colpire la sua collega. Essendo la propagazione della tecnica di forma conica, ne conoscerebbe a menadito i puti ciechi e uno di questi sarebbe esattamente sotto l’inizio della propagazione. L’uomo è alto persino più del Nara, il che dovrebbe consentirgli, con un semplice gesto, ad abbassarsi quel tanto che basta da permettergli di schivarlo. Fletterebbe le gambe, lasciando che le punte dei piedi si prmano al suolo ed i talloni si sollevino leggermente, per abbassare il proprio baricentro. Tuttiavia non sarebbe sua intenzione abbassarsi, semplicemente, ma usare il piede sinistro come perno per voltarsi verso la porta da cui è entrato e scattare, tenendo sempre il busto basso per evitare che le fiamme lo intacchino. Rapidissimi passi verrebbero mossi verso l’uscita, in linea retta, per una distanza coplessiva di poco più di dieci metri, così da potersi affiancare alla Hyuga. Prima di raggiungerla, tuttavia, annullerebbe la propagazione del chakra Raiton attorno a sé, onde evitare di ferirla. Una volta giunto sul posto riprenderebbe fiato, accorgendosi di come i pomoni brucino e lo portino ad emettere un paio di strozzati colpi di tosse. < Fanculo… > Sussurrerebbe a mezza voce, prima di ruotare il capo verso Kaori e rigirarsi in modo da avere nuovamente la porta frontale ed i nemici in vista. < Tu prendi lei, io mi occupo di lui. > Si limiterebbe a dire, sforzando i propri polmoni di continuare a dar ossigeno al proprio organismo. A questo punto, accanto alla donna che ama, porterebbe le mani al petto per comporre dei sigilli che lei conosce perfettamente: tigre, bue e cane. Senza neanche bisogno di cambiare alterazione elementale, restando fedele al Raiton, farebbe partire una scintilla che darebbe vita ad un flusso continuo che si distaccherebbe dalla massa principale per scorrere lungo il busto, superando la spalla sinistra e scorrendo lungo il braccio sino a raggiungere la mano sinistra. Essa verrebbe alzata verso il centro della testa dell’uomo mascherato, con indice e medio distesi in sua direzione ed il pollice sollevato ad angolo retto, con le altre dita ripiegate lungo il palmo. Le dita che farebbero da canna di quella pistola si illuminerebbero di chakra Raiton, portando una serie di scintille a formarsi dinanzi ai polpastrelli e da quel piccolo nucleo partirebbe una saetta mirata alla testa del bersaglio. Qualora questo fosse bastato, come spera, ad eliminare la minaccia, tralascerebbe l’idea di prender fiato per, infine, andare a proseguire il piano. < Kumina, Kaori. Cercate sui loro corpi se hanno chiavi per cassetti o porte di qualunque genere. Non respirate in quella stanza, passate rapidamente alla prossima e chiudete la porta. Io vi seguo. > E, così facendo, sarebbe pronto per passare alla stanza successiva appena ne avesse la possibilità. [ Chakra 69/120 (-2 Colonna d’acqua mantenuta, -3 Aria elettrizzantre mantenuta, -12 Saetta) | ¼ attesa – ¼ schivata all’indietro – 2/4 Saetta | Equip invariato | Colonna d’acqua ON – Aria elettrizzante ON per i primi 2/4 poi OFF – Rilascio del chakra finale ON ]

15:08 Kaori:
 La nube violacea arriva ad un palmo dal naso di Kaori che, quindi, riesce fortunatamente a non respirarla mentre Azrael vi si trova proprio nel bel mezzo. Non può vedere che tipo di danni la cosa gli stia procurando, ma immagina che debba rendergli difficoltoso il respiro e risultare per questo una tecnica assai pericolosa alla quale il Nara non può sottoporsi per troppo tempo. L'osserva impensierita mantenendo il controllo sulle montagnole di terra che hanno inglobato i piedi altrui e sulla parete alle loro spalle rivelatasi a questo punto inutile: non hanno neppure tentato di liberarsi da quella costrizione che li tiene bloccati per cui non avrebbero ugualmente avuto modo di allontanarsi da lì. Tuttavia continua a tenere erette quelle 'costruzioni' osservando l'operato di Azrael che va a ferire in maniera considerevole i due avversari tramite lo scatenarsi di una propagazione elettrica di eccezionale potenza. La Hyuga ammira ricolma di stima tale spettacolo e nota come i due nemici, nonostante tutto, non si lascino abbattere dalla cosa. Feriti, malconci, decidono ugualmente di procedere la battaglia con disperazione. Mentre la donna si getta addosso una colata di lava atta a creare uno scudo di roccia lavica attorno a sé per difendersi dall'aria elettrizzante di Azrael, l'uomo tenta di sparargli contro un getto di fuoco che Kaori non sa come fermare. Per questo decide di rimanere ad osservare la situazione concentrandosi sul semplice tenere immobilizzati i nemici così da lasciare ad Azrael il pieno controllo dello scontro, pronta ad agire in qualunque momento ve ne fosse stato il bisogno o in cui lui glielo avesse chiesto. Azrael schiva rapidamente il getto di fuoco emanato dall'uomo e dovrebbe in tal modo aver lasciato che questo vada a colpire la compagna raggiungendo infine Kaori uscendo fuori dalla nube violacea. Kaori lo sente tossire, annaspare e gli rivolgerebbe un pensiero preoccupato. "Tutto bene? Ce la fai?" gli domanderebbe impensierita nonostante la brama di sangue ed il pensiero continuamente rivolto a Ren dall'altra parte di quella stanza. Sentite le indicazioni del Nara Kaori annuisce e vedendo i gesti dell'altro si ritroverebbe a sorridere ben sapendo come concludere questo scontro. Andrebbe lei a comporre i medesimi sigilli del Dainin ovvero tigre, bue e cane e quindi richiamerebbe a sé l'essenza del fulmine per sfruttare il chakra con tale alterazione elementale. Distenderebbe l'arto superiore destro dinnanzi a sé a puntare la testa della donna. Le dita verrebbero piegate così da avere il pollice teso verso l'alto e l'indice in avanti ad angolo retto, nella tipica posa 'a pistola'. Le altre dita verrebbero piegate verso il palmo e nel mentre il chakra di tipo raiton nel suo corpo verrebbe fatto scorrere lungo il busto per raggiungere la spalla destra. Qui andrebbe a venire incanalato lungo i bicipiti, l'avambraccio, il polso ed infine la mano. Addensato nel palmo verrebbe spinto lungo il dito indice che andrebbe ad irradiare piccole scariche elettriche e a generare una piccola sfera luminosa dalla quale, infine partirebbe una saetta similare a quella generata dal Nara. Questa viaggerebbe rapida in direzione rettilinea, pronta a cercare la fronte della donna e tentare di trapassarla da parte a parte anche al di sotto della copertura offerta dalla roccia lavica. Se il colpo fosse andato a buon fine e i nemici fossero stati eliminati, la Hyuga sarebbe infine andata a far ritrarre il muro di roccia e terra precedentemente creato così da avere libera la strada verso le successive stanze e avrebbe dissolto la tecnica tenuta attiva fino a quel momento perdendo il controllo sul terreno circostante. [ 2/4 Osservazione - 2/4 Saetta ] [ Byakugan IV | Rilascio del chakra | Armatura di terra (Res. 52; Turno 3/10) | Manipolazione terrestre (off al 4/4) ] [ Chakra: 38/120 ] [ x5 tonici recupero chakra speciali; x5 tonici coagulanti speciali; x5 fumogeni; x3 bombe luce; x2 fuuda con tronchetto ]

Giunti alla disperazione, i due primari andrebbero a svolgere le ultime tecniche che pensavano potessero salvarli, o almeno uccidere l'unico avversario per loro visibile. Il fiato di fuoco non andrebbe ad essere d'aiuto per l'Uchiha, il quale, grazie alla schivata all'ultimo momento del Dainin, andrebbe a colpire unicamente la sua collega, la quale è difficile capire per quale motivo sia morta...il fiato avrà distrutto il guscio e l'aria elettrica, di cui la stanza era satura, l'avrebbe terminata? oppure l'aria avrebbe distrutto quella calce e il soffio sarebbe stato l'ultima cosa che prima di morire avrebbe sentito? in ogni caso la sua dipartita è certa e, se questa fosse messa in dubbio, ci avrebbe pensato la nostra consigliera, la quale, vicina al suo amante, andrebbe, con lui a formare una scarica elettrica che avrebbe forato da parte a parte il cranio della dottoressa. Stessa sorte sarebbe sofferta dall'uomo, il quale, colpito dalle successive scariche elettriche, aprendosi la maschera sarebbe divenuti anche soggetto a quella nube velenosa e, infine, ad una saetta del Dainin, andando, infine, ad accagliarsi, rompendosi le tibie, per poi, come la collega, ritrovarsi al suolo ormai esanimi. Alle parole del dainin, Kumina andrebbe a verbiare rapida verso entrambi...< non c'è bisogno di perquisirli, sulla prigione vi è un fuuda bloccante, ed essendo la più fresca tra noi posso toglierlo io, quindi io direi che Azrael, tu potresti controllare i documenti, mentre Kaori...> girandosi verso la consigliera...<tu potresti andare dallo Hyuuga> direbbe, per poi, con uno scatto veloce e, tenendo la destrorsa avanti la bocca e naso, andrebbe ad aprire la porta antincendio presente anche nella sala avvelenata, così da dar modo, una volta entrata anche lei, ai due amanti di varcare il più rapidamente possibile. Se questi la seguissero la consigliera potrebbe vedere la giovane Hyuuga andar a porre la destrorsa, appena toltasi alle rosee, sul fuuda di cui parlava per poi, con un gesto secco, staccarlo alla porta, lasciando libero il passaggio mentre la porta sarebbe appena socchiusa. Non vi è altro che farebbe, lasciando ai due eroi il loro spazio per i rispettivi compiti[ Turni Kaori - Ren - Azrael][Azrael -5pv=26 danni totali]

16:05 Kaori:
 I due nemici vengono alla fine abbattuti. Da quale dei numerosi colpi subiti poco importa: alla fine collassano su loro stessi e crollano esanimi al suolo privi di vita. La stanza è ancora pregna di gas e Azrael sembra avere difficoltà a respirare correttamente. Kaori è impensierita per lui ma, ancora di più, non riesce a smettere di pensare al fratello prigioniero nella cella. Col Byakugan ancora attivo ed il fiato corto a causa dell'enorme dispendio di energie appena accusato, tiene sotto controllo la posizione del ragazzo per poi ascoltare le parole di Kumina. Avrebbe potuto attaccarla alle spalle numerose volte fino ad ora e invece è rimasta al loro fianco aiutandoli e dando loro informazioni corrette. Il sospetto nei suoi riguardi viene accantonato e la Jonin si ritrova a fidarsi delle sue parole trovando utile e ottimale il suo piano. Annuisce appena rivolgendosi quindi ad Azrael a cui rivolge uno sguardo impensierito. "Facciamo così. Io non credo di essere lucida abbastanza per riuscire ad occuparmi della raccolta prove in questo momento. Fatti aiutare da lei, magari. Io lo libero e ti raggiungo così possiamo tornare a casa." gli comunica, mentalmente, per poi andare ad inspirare a fondo fino a gonfiarsi i polmoni di aria pulita. Ne fa scorta il più possibile e quindi si lancia all'interno della stanza dopo la ragazza; cerca di non respirare tenendo la mano premuta su naso e bocca per poi raggiungere la stanza successiva e poter finalmente respirare aria pulita. Qui prenderebbe a respirare ansante per poi attraversare la stanza alle spalle di Kumina e raggiungere la porta della cella. La ragazza strappa via il fuuda e quindi si fa da parte. Adesso Kaori è 'sola'. Sta solo a lei procedere. E freme. Ed è impaziente. Ed ha paura. Paralizzata dall'idea di vedere coi suoi occhi il viso di Ren distorto dalla fame e dalla sofferenza. Dalla tortura e dalla prigionia. Ma non può aspettare un momento di più. Deglutisce con il cuore che batte forte e il respiro rotto per poi aprire del tutto la porta ed entrare nella cella. < Ren? > domanderebbe con voce bassa, tremante, tenendo il Byakugan fisso sulla figura incatenata. < Ren, sei tu? > domanderebbe, ancora, come non possa ancora credere alla realtà dei fatti. E si precipiterebbe allora verso di lui inginocchiandosi davanti al ragazzo per poi fissarlo terrorizzata e preoccupata con le mani tremanti. < Ren! Ren mi senti? > chiederebbe, agitata, a bassa voce, andando a cercare d'agitarlo per le spalle con le mani, forse un po' più bruscamente di quanto non sarebbe carino fare con un prigioniero frastornato dalla fame e dalla prigionia. < Sono io! Sono io, Kaori! Sono venuta a salvarti, a portarti a casa! Sei ferito? Stai bene? > Un torrente di domande che troverebbero strada una volta forzatasi a parlare. La paura e la preoccupazione di aver perduto il proprio fratello a rivelarsi in quell'assalto di domande che la vedrebbero, infine, andare a cercare di togliergli le manette che lo tengono costretto e le catene che lo legano alla cella. Andrebbe a cercare eventuali meccanismi di apertura, di forzarle con la sola forza delle sue braccia e, se tutto questo non fosse servito, sarebbe allora andata a concentrarsi per richiamare a sé il proprio chakra e convogliarlo lungo l'arto superiore destro. Qui lo avrebbe spinto come un fiume in piena lungo bicipite e avambraccio e ancora oltre verso il polso e quindi la mano per poi convogliarlo lungo le dita. Farebbe fuoriuscire il chakra dai punti di fuga ivi posti per andare a plasmare una sottile lama lunga circa 50 centimetri fatta interamente di chakra e capace di tagliare anche i materiali più resistenti nonché le strutture a base di chakra. Attenta a non ferirlo maneggerebbe questa nuova arma avvicinandola alle manette ai suoi polsi, ponendo la lama sulla catena fra i due 'bracciali'. < Non muoverti > direbbe, a bassa voce per poi andare a tentare di tagliare tale catena e spostarsi -se vi fosse riuscita- verso quelle che, invece, gli bloccano le caviglie. [ Chakra tagliente (tecnica Hyuga genin) - 2/4 ] [ Byakugan IV | Rilascio del chakra | Armatura di terra (Res. 52; Turno 4/10) ] [ Chakra: 29/120 ] [ x5 tonici recupero chakra speciali; x5 tonici coagulanti speciali; x5 fumogeni; x3 bombe luce; x2 fuuda con tronchetto ]

16:19 Renold:
  [Cella] Le speranze vane, la disperazione, il lasciarsi andare e poi il volto di Kaori che si allontana ricordato in più e più sogni e seguito da risate malefiche e quindi le parole di Frollo e la sua risata viscida e sinistra. Tutti incubi ricorrenti, che hanno contribuito a farlo sembrare ancora più spento e vicino alla morte. Profondamente debilitato, ma non completamente domo nello spirito, si è svegliato non appena ha sentito urla, scalpitii e, in generale, movimento. Almeno quello che ha potuto udire dalla sala cattività, ecco. Ed è balzato in piedi con una sola speranza nel cuore: vedere sua sorella entrare da quella porta. Indossa i panni che portava l’anno prima quando è stato rapito: i piedi sono nudi, mentre i pantaloni lunghi da ninja, colore blu, sono al loro posto, sebbene luridi e consumati. La parte superiore è invece fasciata.. dal nulla. Niente, torso nudo. I sandali, così come l’equipaggiamento, gli sono stati sottratti. Motivo per il quale i portaoggetti e il portakunai sono vuoti. Neanche i guanti ninja sono più nel vestiario, in quanto ai piedi soggiacciono delle catene e ai polsi delle manette antichakra. I segni sulle catene e sulle manette sono palesi, come d’altronde, insieme alla ruggine, dei segni che sono palesemente di sangue raffermo, segno che deve aver provato a forzare i ferri che lo legano lì, ma senza successo. Le braccia nude, così il collo e altre parti del corpo, presentano segni di punture, quasi fosse stato crivellato dalle siringhe. Non appena però ha udito le urla, non appena, interrotto il consueto silenzio, ha potuto capire che qualcosa NON va. Ed è balzato in piedi, le catene e le manette che stringono, le caviglie che sanguinano, le catene tirate all’ennesima potenza, le mani, unite dalle manette antichakra poggiate alle sbarre. <SONO QUI! AIUTATEMI, MALEDIZIONE!> ringhia con quanto fiato ha in corpo. Tanto che anche parlare diventa un’impresa, nello stato di debolezza in cui si trova. Ma quando Kaori entra, non lo troverà sdraiato e dormiente, bensì in piedi. Punta l’occhio sulla porta e sente la voce della sorella. <KAORI! SORELLA MIA!!> ringhia, mentre un rospo in gola. <KAORI!> ripete quel nome, ci si aggrappa con estrema forza. Ed il gesto che viene automatico è uno, quello di andare ad infilare una mano in tasca, accompagnandola con l’altra, prima che Kumina strappi il fuuda. Ne tira fuori il copricapo della foglia e lo tiene esattamente lì. E se la vede entrare e quello che va a tentar di fare è abbracciarla. Abbracciarla forte, quantopiù gli riesce. <Bene… è un parolone… non mi fanno mangiare…e mi fanno bere poco. Capisci?> domanda. <Solo quello che basta per farmi quello che vogliono e tenermi in vita. Come le bestie. Dobbiamo cercarlo, Kaori. Dobbiamo. Dobbiamo ammazzarlo. E’ lui, è Frollo il capo> esce tutto d’un botto. Vaneggia, sfarfalla dopo un anno di nulla, praticamente, di zero contatto umano, di… coma. <Vuole la sua principessa. Vuole estrarci il sangue per formare la creatura perfetta, mi capisci? Dobbiamo andare via. Lui vuole anche te…> esagitato, felice, triste, incazzato allo stesso tempo. Un mix d’emozioni che manderebbero in pappa il cervello di chiunque. E in tutto questo non si staccherebbe, ma anzi, lo farebbe solo quando questa gli comanda di parare le mani. E lo fa e qualora mani e piedi gli dovessero esser liberati, andrebbe, come prima cosa a far aderire il copricapo alla testa, legandolo e annodandolo. <Kaori… mi sei mancata tanto… credevo che non saresti più arrivata… io glielo dicevo, Kaori, che invece non ti saresti dimenticata di me, ma… la verità è che non ci credevo più neanche io, ormai…> sfiata quelle parole soffocate per un anno intero. <… ma non ho dimenticato chi sono, guarda…> si indica il copricapo. <Io… gliel’ho detto che non mi avrebbe avuto. Gliel’ho detto!> Digrigna i denti. <Io… I-Io devo ammazzarlo, Kaori.. DEVO!> urla. Ma no, non ha la forza di opporsi alla sorella e si farebbe portare dovunque, purchè guidato da lei.

16:41 Azrael:
 Il giovane Nara, ridotto piuttosto maluccio dal gas velenoso, ma mai abbastanza da impedirgli di proseguire nella sua personalissima missione, andrebbe a trattenere il fiato per seguire le due Hyuga nella prossima stanza. Quel di cui si vorrebbe occupare sono i documenti, per lasciar spazio così alla piccola riunione di famiglia di Kaori e Ren. “Sto bene. Va’ da lui.” Le direbbe per rassicurarla e pensare ad altro. Andrebbe, a questo punto, a raccogliere tutti i fascicoli ed i tomi dalla libreria che è riuscito a trovare nella penultima stanza. Non perderebbe tempo a leggerli, si limiterebbe unicamente a caricarsi come un bravo mulo da soma, dimenticandosi persino di avere la possibilità di utilizzare la moltiplicazione del corpo per dividere il peso. Udirebbe delle urla provenienti dall’ultima stanza e rivolgerebbe uno sguardo piuttosto interrogativo alla porta. Urla riguardanti l’uccidere qualcuno. Il fratello gemello di kaori gli sta già simpatico. Tornando ai propri pensieri, tuttavia, si premurerebbe di dare dei fascicoli e dei libri anche alla Hyuga infiltrata che li ha aiutati per gran parte del tempo, uscita fortunatamente illesa da tutto quel trambisto. Un altro paio di colpi di tosse lo rallenterebbero, ma continuerebbe imperterrito nel proprio fare. < Ka- kaori, andiamo via, sono pronto. > Direbbe, ma la vedrebbe immediatamente uscire con tra le braccia il ragazzino, smagrito ed indebolito dal lunghissimo tempo di prigionia. Un po’ gli ricorda il se stesso di qualche tempo fa, dopo essere stato recluso per anni nella propria mente. < Manca poco, piccoletto. Usciamo qui fuori e in un battito di ciglia sarai di nuovo a casa. > Lo rassicurerebbe prima di, effettivamente, accompagnare le proprie parole con i fatti. [ se end ]

[END]

Quest di recupero di Ren.

I due consiglieri, dopo aver fatto le dovute ricerche, hanno trovato un avamposto dove il povero Hyuuga, prigioniero da un anno, era sottoposto giornalmente a vari tipi di test per la riproduzione dell' "essere perfetto". Qui sono stati aiutati da una Hyuuga infiltrata che li ha aiutati nel dungeon dando utili consigli, dopo una prima fase di diffidenza.

OFF: La quest è stata giocata molto bene. Essendo stato un protagonista ignaro della vicenda ho permesso a Ren di fare un cameo sul finale. Mi spiace non poterti assegnare exp :,(

Azrael ha subito 26 punti ferita, che può scegliere di curare in gioco o aspettare la cura di 5 pv/giorno.