[Cure per Gekko] Kusa no Kesho

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20:12 Kouki:
 Un altro turno in ospedale per la giovane Chunin che si trova ancora a Kusa intanto che aspetta il momento giusto per andare alla Magione Yakushi a cercare qualche altra informazione su Orochimaru e i suoi serpenti, insomma… prima di prendere il via verso Oto. La ragazzina indossa abiti leggeri e comodi, adatti alle calde temperature in aumento e al proprio lavoro, quindi niente di stretto e soffocante che possa farle pentire di essere in turno. Pratici pantaloni neri lunghi fino a poco sotto il ginocchio, si adattano alla pelle e sono elasticizzati, leggeri e pratici, mentre il busto è coperto da una semplice canotta viola che le cade morbidamente lungo i fianchi e pare andarle un po’ larga per la sua esile e piccola costituzione, ma ovviamente il tutto è nascosto dal piccolo camice bianco che indossa, ben chiuso e quindi risulta impossibile notare i suoi indumenti ne tanto meno le cicatrici sul suo corpo, se non sul collo, unico posto dove risultano visibili per via dei capelli raccolti. La cascata di neri capelli infatti è stata raccolta in un alto ed elegante chignon che lascia libere solo due ciocche laterali al viso che, insieme alla frangia, incorniciano il visino pallido e delicato il quale sta perdendo lentamente i tratti infantili dato che ormai sta entrando nell’adolescenza. Sul collo nudo sono quindi presenti le cicatrici e quella che salta più all’occhio è la scarnificazione con ferro e fuoco, ormai cicatrizzata, del codice ‘E-001’… suo primo e vecchio nome. In ogni caso quest’oggi i gialli e profondi occhi sono attivi e concentrati, come al solito, pronta a fare il suo dovere anche se i pensieri sono ben distanti e rivolti altrove. Il chakra dovrebbe già scorrere potente e attivo nel suo corpo, lungo il sistema circolatorio ad esso adibito, infondendole forza e la possibilità di poter intervenire in caso di aiuto medico. Ben presto questo aiuto le viene richiesto da un’infermiera che trafelata giunge da lei ad informarla di un ragazzo appena arrivato, il quale ha bisogno di un urgente intervento alla gamba destra. <Va bene, arrivo.> la ragazzina inizia ad incamminarsi mentre l’infermiera le consegna i primi dati che sono stati raccolti così da rendersi conto che a quanto pare si dovrebbe trattare di una lussazione della testa del femore destro. Tutti gli esami preliminari per assicurarsi che non ci sia nulla di rotto dovrebbero essere già stati fatti, dato che con delle fratture si dovrebbe intervenire in altro modo, ma a quanto pare si tratta di dover fare solo una manipolazione della gamba. Certo, solo… ma va fatta il prima possibile per evitare ulteriori seri e permanenti danni. Giungerebbe nella stanza dove il ragazzo dovrebbe essere stato messo sdraiato su un lettino e lei dovrebbe riuscire a riconoscerlo, data la sua memoria. <Oh, ciao.> accenna un lieve e delicato sorriso mentre appoggia la cartella sul comodino e fa segno anche all’infermiera di rimanere, dato che le servirà il suo aiuto. Si avvicinerebbe dunque al lato destro del letto del ragazzo senza distogliere lo sguardo dal povero malcapitato. <Ti ricordi di me, vero? Sei fortunato perché oggi sarò io a rimetterti in sesto, e partiremo subito dalla gamba, se no rischi di avere danni permanenti.> sta parlando con un ninja dopo tutto, può anche lasciare un po’ da parte la delicatezza e la sensibilità nelle sue parole. <Dopo la manovra mi racconterai cosa è successo, sono curiosa.> continua a sorridere trasmettendo un senso sia di calma che di inquietudine, difficile da definire, anche perché lei non chiede, pretende in maniera gentile e delicata di sapere quanto è successo. <Ah… dovrò manipolarti la gamba in modo da far scivolare nuovamente la testa del femore al suo posto. Ti avviso fin da subito che sarà molto doloroso. Tutto chiaro? Hai altre domande?> si potrebbe sedare? Si, altroché. Ha intenzione di farlo? Mh, non si sa, sta di fatto che l’infermiera si posizionerebbe dal lato sinistro del lettino e inizierebbe ad alternare lo sguardo tra la ragazzina e il ragazzo sdraiato, attenendo istruzioni. [Chakra On]

20:26 Gekko:
 Le procedure per il ricovero sono state espletate rapidamente... è bello vedere come l'istituzione medica di Kusa funzioni come un orologio... via le armi prima di entrare, niente chakra in circolo cosicché nessuno possa creare fastidi alla struttura ed ai suoi occupanti, infermiere professionali che non hanno obiettato al fatto che i primi dati forniti dal ragazzo fossero sul proprio infortunio e non sui suoi dati anagrafici, lacuna pronta,ente colmata da Kaime. Portato in stanza lo hanno privato anche delle protezioni e degli indumenti, appioppandogli un camice ospedaliero col quale probabilmente se andasse a spasso o potesse farlo, gli si vedrebbero chiaramente le chiappe e probabilmente non solo quelle. Però non c'è da pensare all'estetica in questo momento. senza chakra in circolo il dolore alla gamba, quando anche solo si muove sul letto risulta molto più forte di prima e non vede l'ora di essere rimesso in sesto... non importa se la cosa farà male, l'importante è che sia fatta bene. Vedrebbe entrare in stanza un'infermiera, quella che l'ha portato qui e l'ha fatto "accomodare" ed il suo medico <Hebi no Ojo?> chiederebbe vedendola entrare <Mi ricordavo che mi avessi detto che eri un medico, ma non mi aspettavo che saresti stata tu ad occuparti di me.> sorriderebbe... o proverebbe quantomeno a fare una smorfia che assomigliasse al sorriso, ma che viene in parte distorta dal dolore. <Beh. Se dici che sono fortunato ti credo.> direbbe pur guardando l'infermiera, come in cerca di una conferma, infilando tra i denti il bordo del cuscino e stringendo le mani ai bordi del letto <Fai pure, quando vuoi.> mormorerebbe con la voce camuffata dal fatto di parlare coi denti stetti sul cuscino <Non è un po' di dolore che mi spaventa.> direbbe facendo appello a tutto il proprio coraggio... del resto quando ha subito il colpo ci ha pensato l'adrenalina in circolo a non fargliene accorgere <Cerco di stare più rilassato possibile nella zona delle gambe.> assicurerebbe, nonostante non sia sicuro di riuscirvi.. ma ci proverebbe, anche perché va da sè che la contrazione dei muscoli renderebbe tutto più complicato ed anche doloroso. [chk off]

20:34 Kouki:
 Si allarga il sorriso nel sentire il proprio nome scelto per darsi una nomea venir pronunciato. Sono piccole soddisfazioni che la fanno sentire sempre più vicina ai suoi obiettivi. <E invece, eccomi qui. Ho saputo che sei stato molto collaborante e hai fatto di tutto per velocizzare il lavoro delle infermiere. Lo apprezzo.> non ama perdere tempo, soprattutto se ha molto lavoro da fare ma diciamo che dipende anche da come si è svegliata stamattina. Un sorrisino più tendente al divertito quando lui cerca conferma nell’infermiera per sapere se sia davvero stato così fortunato, e risponde alle sue parole. <Sono ancora una praticante, ma ho un po’ di autonomia e pratica, quindi non preoccuparti.> e fa bene il povero Gekko ad attaccarsi con le unghie e con i denti, letteralmente, a qualsiasi cosa possa aiutarlo ad alleviare un po’ il dolore. E’ quella sua immagine che addolcisce molto di più i lineamenti della ragazzina, portandola nuovamente a sorridere in maniera pacata e rassicurante. <Ti prometto che dopo tutto questo dolore starai meglio. Grazie per la collaborazione.> un’ultima frase prima di passare alla parte pratica della cura. Come prima cosa si rivolgerebbe all’infermiera. <Tieni fermo il bacino in maniera decisa, non si deve muovere durante la procedura.> quindi si assicurerebbe che la donna appoggi le mani sulle creste iliache del ragazzo in modo da tener fermo il bacino nel migliore dei modi, e solo successivamente la ragazzina passerebbe a far qualcosa. Innanzitutto uno sgabellino, perché con la sua altezza irrisoria non arriverebbe alla posizione giusta per manipolare la gamba, quindi purtroppo le tocca per avere una posizione migliore sul ragazzo. <Ho già avuto modo di ridurre due lussazioni alle spalle, non è la stessa cosa, ma è meglio che niente, no?> si rivolge a Gekko con un modo di fare quasi divertito quindi andrebbe ad afferrare la gamba destra portando il braccio destro sotto al ginocchio in modo da sistemarlo nell’incavo del gomito per una maggiore presa. Dunque serrerebbe i muscoli del braccio e chiuderebbe la mano a pugno, mentre l’altra mano, la sinistra, andrebbe ad afferrare la caviglia destra dell’Ametista. Ora fletterebbe il ginocchio di Gekko di novanta gradi e facendo leva e forza con le braccia andrebbe a trazionarlo verso l’alto con movimenti non bruschi, per evitare danni, ma lenti e precisi… e di conseguenza alla lentezza, dovuta, il dolore inizierebbe a farsi sentire in maniera decisamente prolungata. In seguito cercherebbe di eseguire manovre di rotazione della gamba per cercare di rialloggiare la testa femorale nell’acetabolo. A conti fatti tenterebbe di trazionare la gamba piegata verso l’alto e nello stesso momento di ruotarla lentamente verso l’esterno per rialloggiare il femore. Non avrebbe fretta perché sarebbe controproducente, il dolore avvertito da Gekko dovrebbe essere decisamente forte, prolungato, gli dovrebbe forse spezzare il fiato, ma la ragazzina continuerebbe fino a quando non avvertirebbe il sonoro clack dell’osso ritornato al suo posto. Solo allora ridistenderebbe lentamente la gamba e farebbe cenno all’infermiera di abbandonare il suo compito ormai svolto ed uscire dalla stanza. <Ora userò solo le mani terapeutiche per rigenerare i tessuti e aiutarli alla guarigione, non sentirai più dolore, al massimo un fastidio o un bruciore, ma se hai sopportato questo, sopporterai tutto.> sorride gentile ed affabile verso di lui, ma non procede nell’immediato a richiamare il chakra medico, attende nel caso Gekko abbia prima delle domande da farle. <Pronto? O hai domande prima che procedo?> tutto sommato rimane incredibilmente professionale. [Tentativo riduzione della lussazione del femore destro][Chakra On]

20:45 Gekko:
 ascolterebbe il dire di Kouki ed annuirebbe, mentre lo ringrazia della collaborazione... beh in fondo agire per aiutare le infermiere a raccogliere l'anamnesi è anche qualcosa che aiuta il paziente, quindi c'è solo da criticare chi non collabora. Teso com'è nello sforzo della parte superiore del corpo per obbligarsi a rimanere fermo e quindi, di nuovo, collaborare al procedimento ortopedico, non avrebbe certamente intenzione di andare a replicare al dire dell'Hebi no Ojo e si concentrerebbe, imponendo al proprio corpo di rimanere rilassato nella parte inferiore... anche avendo una piacente infermiera appoggiata al bacino e solo un camice ospedaliero a dividere la donna dalle sue parti più maschili... questi pensieri aiutano anche a distrarsi, anche se forse una parte del suo basso ventre non rimarrebbe proprio molto rilassata nella situazione... però il dolore lo riporterebbe alla realtà... un dolore intenso e prolungato, che gli fa strinegere le dita delle mani sui bordi del letto fino a sbiancare le nocche e gli fa stringere i denti fino a lacerare la federa del cuscino. Un dolore continuo... prolungato... un lavorio metodico e preciso... una tortura... ma rivolta al bene del paziente. Lui questo lo sa e si fida, quindi cercherebbe di mantenere la propria concentrazione, nonostante qualche mugolio di dolore gli sfugga... anzi decisamente più d'uno ed anche più di mugolii.

21:00 Kouki:
 La manipolazione della gamba per ridurre la lussazione dovrebbe andare a buon fine, procurando a Gekko non poco dolore intuibile dai mugolii sofferenti e dalla federa del cuscino che viene addirittura lacerata. Dal canto suo non osa immaginare il fastidio dei denti a strappare un tessuto… rabbrividisce appena ma alla fin fine rimarrebbe sola con il ragazzo dopo aver fatto uscire l’infermiera dalla stanza, una volta ultimato il compito. <Ti lascio un po’ il tempo per abituarti alla sensazione.> il dolore dovrebbe lentamente affievolirsi, ma ci pensa lei ad aiutarlo e a tale scopo si concentrerebbe sul proprio chakra, cercando di individuarlo nel suo corpo e si concentrerebbe affinchè possa distinguere le due energie che lo compongono, ovvero quella fisica e quella psichica. Per poter richiamare il chakra medico, la ragazzina avrebbe bisogno di individuare solo l’energia fisica e di separarla da quella psichica. Così tenterebbe di farlo, cercando di richiamare lungo le proprie braccia la sola energia fisica, la quale dovrebbe scorrere lungo gli arti, fino a dover raggiungere entrambe le manine della Yakushi. Se ci fosse riuscita esse si dovrebbero ricopre di un alone verde e rassicurante, ovvero il chakra medico. Andrebbe ad unire le mani a coppa, ma con i palmi rivolti verso l’anca destra del ragazzo, lì dove la testa del femore dovrebbe essere rientrata nel suo asse, stando a qualche centimetro di distanza dalla zona, così da cercare di smuovere il chakra medico attraverso i propri punti di fuga presenti sulle mani. L’alone verde dovrebbe quindi estendersi verso la zona dell’anca del ragazzo, andando ad accoglierla in un abbraccio risanatore, irradiandosi sulla sua pelle e andrebbe in profondità nei suoi tessuti, cercando di abbracciare i legamenti, le ossa e i muscoli che sono stati coinvolti in questo stress doloroso. Invoglierebbe in questo modo le cellule dei tessuti a rigenerarsi e curarsi, in un processo che sarebbe decisamente più veloce rispetto ad una cura senza chakra. Tutto quello che l’Ametista potrebbe sentire sarebbe si del dolore, ma qualcosa di simile ad un bruciore, un pizzicare, niente a che vedere con quello che ha appena provato. <Ora sto cercando di aiutare i tuoi tessuti a ripararsi, ma non potrò fare tutto, per questo ti consiglio poi di rimanere qualche giorno in ospedale tenendo la gamba immobile e rispettando le tempistiche che ti verranno date per muoverti, okay?> lui ha già dimostrato di essere disponibile e collaborante, quindi non ha dubbi di ricevere risposte affermative. <Allora… cosa ti è successo?> ed ecco la fatidica domanda, verso di lui rivolge il sorriso e l’attenzione… decisamente incuriosita. [Tentativo mani terapeutiche C – consumo 7 pc + 0.5 pc ad ogni turno successivo][Chakra: 68/75][Bonus ps: 5 a turno][Ps gamba destra: 5/20 – Ps totali Gekko: 73 + 5 = 78/100]

21:15 Gekko:
 il peggio è passato.. si spera che lo sia, perché altrimenti tra un po' Gekko inizierebbe a mordere le piume che imbottiscono il cuscino dell'ospedale e la cosa, pur potendo risultare comica, decisamente non sarebbe piacevole per il ragazzo. Il femore si rialloca con un rumore per percettibile anche al ragazzo, nonostante la sua mente provi dolore in ogni forma dell'esperienza sensibile, percepisce al tatto il dolore, lo sente con le orecchie, lo vede al di sotto delle palpebre chiuse, potrebbe anche giurare di sentirne l'odore ed il sapore... qualcosa che ricorda il cotone (?) Però dopo il grande dolore, finalmente c'è un po' di pace. Già dopo il ritorno in sede dell'osso ciò che avverte è una pallida ombra del dolore di prima. Il fastidio successivo, dovuto al chakra medico, risulta al confronto con l'immediata esperienza... quasi piacevole, una delicata carezza. <Cavolo se ha fatto male.> ammetterebbe, ma con la parvenza di un sorriso sulle labbra <Però adesso va già molto meglio.> mormorerebbe guardando le mani della Yakushi <E' una sensazione un po' strana... questo chakra.> direbbe, senza però lamentarsene... del resto la medicina amara è quella che fa guarire. Annuirebbe poi al consiglio del medico, pur se in realtà lui vorrebbe andarsene in giro appena finito tutto... <Beh... per farla breve. Sono stato colpito dalla lingua di una rossa.> proverebbe a ridacchiare, provvedendo però subito ad integrare il racconto <Ero in missione e la tipa che ho affrontato e sconfitto, combattendo sul costone di fianco alla cascata è riuscita alla fine a farmi arrivare un colpo proprio all'anca.> mormorerebbe <Non avevo considerato ce potesse seguire la mia schivata con quella lunghezza e la flessibilità.> ammetterebbe con un certo imbarazzo, mentre Kouki lo cura <Poi se vuoi ti racconto tutto lo scontro e non solo la conclusione.> mormorerebbe in conclusione.

21:26 Kouki:
 Continuerebbe ad irrorare la zona desiderata con il proprio chakra medica e lascerebbe quindi che quell’alone verde rigenerante continui ad insinuarsi sempre più in profondità, partendo dalle zone più ‘basse’ e invoglierebbe le cellule delle ossa e dei legamenti a ristabilirsi, cercando anche di dare sollievo ai muscoli. Manterrebbe in questo modo dunque le mani a coppa rivolte verso l’anca del ragazzo, senza avvicinarle troppo alla pelle e lasciando sempre una giusta distanza. Insomma continua il proprio lavoro mentre ascolta il dire di Gekko con fare interessato. <Ha fatto male, ma pensa che per lo meno è passato. Il dolore passa sempre, non è mai per sempre. Alla fine ne provi così tanto da aumentare la tua resistenza, almeno così è stato per me.> non sa effettivamente se è qualcosa di comprovato, ma la ragazzina lascia intendere che ha già ricevuto la sua dose di dolore nella sua vita, per quanto giovane. Ricambia il sorriso tenue del ragazzo annuendo alle sue parole. <E’ meraviglioso questo chakra. Può curare e anche ferire, troncare di netto muscoli e legamenti.> parla del bisturi di chakra, una tecnica che però dovrebbe essere sconosciuta a chi non fa parte di quel mondo, ma di certo una persona con conoscenze mediche è in grado di curare come di uccidere al meglio… e una conoscenza così in mano sua, fino a poco tempo fa, era decisamente dubbia. Solleva appena un sopracciglio alla blanda descrizione iniziale riguardo a quello che gli è successo… colpito dalla lingua di una rossa. Ha un che di osè. <Con la lingua… in che senso?> lo osserva dritto negli occhi con un fare leggermente ingenuo, ma in realtà è solo la sua semplice curiosità e voglia di comprendere al meglio quanto le viene detto. <Deve essere stata una lingua molto potente.> la Yakushi è in grado di allungare le parti del suo corpo, lingua compresa, ma non crede di poter avere tutta questa forza per colpire qualcuno con essa. Ma soprattutto le fa venire in mente la sua ultima missione… dove una ragazza ha cercato di arpionarla alla gola con una lingua decisamente lunga e viscida. <Oh, ne avremo di tempo, quindi non farti problemi e racconta pure dall’inizio. Sai, sono una persona estremamente curiosa, mi piace ascoltare.> conclude elargendogli un altro delicato e sottile sorriso, continuando nel mentre la sua opera di imposizione delle mani e cura. [Tentativo mani terapeutiche C – consumo 7 pc + 0.5 pc ad ogni turno successivo][Chakra: 67.5/75][Bonus ps: 5 a turno][Ps gamba destra: 10/20 – Ps totali Gekko: 78 + 5 = 83/100]

21:55 Gekko:
 osserverebbe il fare dell'Hebi no Ojo ed ascolterebbe il suo dire annuendo <In fondo tutta la vita è così. >mormorerebbe <Ogni esperienza fortifica. Soprattutto le esperienze dolorose.> certo lui non ha una grande esperienza di dolore fisico, però anche il dolore psichico è dolore e di quel tipo di dolore, in poco tempo, l'Ametista ne ha provato molto... la scoperta di non essere figlio della coppia che lo ha cresciuto, la scoperta della morte della madre, l'abbandono da parte di coloro che lo avevano cresciuto. Ma da queste sono venute anche esperienze positive, come la sua nuova vita da ninja, il suo lavoro, le sue nuove conoscenze, tra cui proprio Kouki, che ora lo sta curando <Un chakra davvero molto particolare.> commenterebbe riguardo a quello medico <Immagino ci voglia molta concentrazione per richiamarlo e mantenerlo al giusto livello per le applicazioni.> sorriderebbe <Non è qualcosa che possa fare chiunque. Ci vuole un talento specifico.> annuirebbe alla sua stessa affermazione e poi riderebbe, per quando il dolore taglierebbe di nuovo quella espressione di ilarità, ripresentandosi e facendogli comprendere come debba rimanere il più fermo possibile, almeno per il momento <Beh. Se ti va, allora ti racconto tutto.> mormorerebbe e del resto in questo modo potrà anche spiegare meglio la tecnica usata dalla rossa <Beh tutto è partito alla Cascata di Kusa, c'eravamo io e due Ninjutser con me. Stavamo preparandoci a fare la nostra mossa, quando dalla cima della cascata è venuta giù lungo il costone roccioso una kunoichi rossa di capelli e con gli occhi verdi...> una via di mezzo tra Rasetsu e Gekko in pratica <Priva di coprifronte e che lamentava una ferita da acido sul dorso della mano.> mormorerebbe <Non le ho dato molto credito come vittima, anche perché alla fine ha detto di voler vedere i suoi aggressori pagare e la vendetta non si addice molto al tipo della damigella in pericolo che aveva cercato di farci passare all'inizio.> sorriderebbe continuando nel racconto <In pratica ha dichiarato che se fossimo andati avanti ci avrebbe seguiti.> alzerebbe un po' le spalle ed io mi sono attardato di circa 10 metri rispetto a Kaime e Karitama che sono arrivati in cima al costone, per affrontare i due tipi che usavano l'acido e stavano la sopra.> sorriderebbe <Come c'era da aspettarsi la rossa ha provato ad attaccarmi alle spalle e per farlo ha estratto una grossa lingua bitorzoluta, tipo quella di un camaleonte di 50kg.> spiegherebbe <L'attacco era rettilineo ed io l'ho schivata verso l'esterno e proprio in quel momento dall'alto sono cadute delle gocce di acido che mi hanno colpito la nuca.> alzerebbe le spalle... chiaramente un danno secondario dovuto ai colpi andati a vuoto dei Ryoshu che combattevano contro gli Ishiba <Niente di che, poi ci darai un occhiata, però, spero.> sorriderebbe <Ho accecato la rossa e le sono arrivato alle spalle, poi l'ho colpita e lei ha ruotato su sè stessa cercando di nuovo di colpirmi con quella lingua, ma in spazzata. Io ho cercato di schivare, però volevo rimanere in contatto per chiudere lo scontro e così è stato, però la sua lingua è riuscita a colpirmi e quello che hai rimesso a posto è stato il risultato.> mormorerebbe <Di cui mi sono accorto mentre la vedevo sfracellarsi al suolo 20 metri sotto.> preciserebbe perché sulle "i" bisogna mettere i puntini ed anche se è rimasto storpiato appeso ad una parete a 20 metri d'altezza, quello che ha vinto è stato comunque lui <E pensare che l'altra volta mi ero lamentato di non avere mai trovato nemici che mi mettessero alla prova.> sorriderebbe ricordando il loro primo incontro <Fortuna che Kaime e Karitama mi hanno aiutato a scendere da lì, perché se fossi stato da solo non so cosa mi sarei dovuto inventare Saiseiko.> sorriderebbe chiamandola con ilnome che lei stesso gli aveva fornito, oltre al titolo usato fin dapprincipio.

22:11 Kouki:
 Il mondo è fatto di dolore, non c’è una sola persona che ne scampi, sia esso fisico o psicologico, ma la ragazzina non ha alcuna intenzione di fare un elenco dei dolori fisici e psicologici che ha subito, tra torture e molto peggio. Ormai è acqua passata e lei si è ricomposta proprio grazie agli ultimi ricordi. <Si, direi di si.> risponde alle parole riguardo il chakra medico, e soprassa e lascia da parte il tema del dolore per il momento, non sentendosi ancora del tutto in confidenza col ragazzo per andare molto più a fondo e poi… ricordiamoci che è un medico e deve comportarsi in maniera professionale ora. <Ci vuole concentrazione e talento, ma ognuno ha le proprie capacità che può sfruttare in vari campi. Anche tu potresti provare per vedere se possiedi tale capacità, sai?> lo guarda dritto negli occhi per cercare di comprendere chi ha davanti ancor meglio della prima volta. <Preferisci arrecare dolore e danno, o anche cure e sollievo?> una domanda fatta così, giusto per conoscere un po’ la psiche di Gekko l’Ametista. Infine tace per poter ascoltare al meglio il racconto della missione della quale il ragazzo è stato partecipe con due persone che la Yakushi non conosce. <Hai fatto bene a non fidarti totalmente di lei, ma non avresti dovuto permetterle di stare alle tue spalle in ogni caso.> si sente libera di dare una propria opinione non richiesta per il solo fatto che la ragazzina odierebbe avere qualcuno di sconosciuto alle proprie spalle, proprio perché lei deve tenere tutto sotto controllo. <Ma alla fine hai dimostrato le tue abilità con un avversario che ti ha messo almeno un po’ in difficoltà, bene.> sorride anche lei al ricordo del ragazzo che si lamentava di non aver incontrato avversari degni di questo nome. <Dopo ti controllerò anche la nuca allora.> ovviamente ha registrato anche quel dato medico, una piccola parentesi prima di continuare. <Un successo allora. Anche io nell’ultima missione insieme a Rasetsu ho affrontato una ragazza che mi ha ricordato la tua rossa. Aveva un lingua lunga e viscida e il suo sangue mi ha avvelenata.> che sia una sorta di gruppo? Come se non bastassero i banditi ai quali sta dando la caccia. <Cosa ne pensi di questa tua esperienza? Impressioni?> chiede ancora mentre ovviamente continuerebbe la sua opera di cura, mantenendo le mani ben ferme sopra l’anca destra e continuando ad irrorare la zona con quell’alone verde curativo, il quale dovrebbe dare ancora maggiore spinta alle cellule dei tessuti lesionati per fare in modo che possa recuperare la funzionalità dell’arto nel minor tempo possibile. [Tentativo mani terapeutiche C – consumo 7 pc + 0.5 pc ad ogni turno successivo][Chakra: 67/75][Bonus ps: 5 a turno][Ps gamba destra: 15/20 – Ps totali Gekko: 83 + 5 = 88/100]

22:35 Gekko:
 Ascolterebbe attentamente le parole della ragazza riguardo al chakra medico, non ponendo alcuna obiezione al fatto di tralasciare il discorso del dolore, perché è sempre una cosa molto personale e parlarne esplicitamente con altri, condividere le proprie esperienze, le rende in parte meno nostre e poi, lui non vorrebbe trovarsi nella situazione di dare informazioni riguardo i due mercanti che lo ha nno cresciuto e ora lo hanno lasciato alla propria vita, ben sapendo che rimanendogli vicino avrebbero potuto diventare dei bersagli per chi aveva voluto la morte di sua madre e nell'eventualità scoprisse di avere lasciato in vita il figlio potrebbe voler mettere fine alla propria opera. <Beh. A dire il vero non so se saprei capace di avere tanto controllo.> mormora <Io cerco sempre di proteggere gli altri.> direbbe, spiegando in ciò il suo modo di essere ninja, un modo che deriva in parte dai suoi geni, perché gli Shoton hanno sempre protetto gli altri e questa è sempre stata la natura del loro potere <Alla fine anche fingere di fidarmi di lei al punto di darle le spalle era per proteggere i miei compagni, perché se io non fidandomi l'avessi attaccata, i due sopra avrebbero potuto bersagliarci dall'alto, invece in questo modo mi sono garantito che i miei compagni raggiungessero la cima della cascata e quella che probabilmente era l'unica del gruppo che combatteva a distanza ravvicinata se la dovesse vedere con me e non essere vicina ad uno dei miei compagni.> spiegherebbe alzando le spalle appena un po' <Mi piacerebbe potermi prendere cura dei miei compagni, questo sì.> direbbe convinto <Però per il suo ruolo e la sua importanza in un gruppo, un medico ninja non dovrebbe mai essere l'avanguardia o la retroguardia di un gruppo, quindi non dovrebbe ingaggiare il nemico, il che è un po' contrario ai miei metodi.> andrebbe a spiegare, la stessa teoria esposta all'esame teorico. Poi sorriderebbe perché sì... una sfida è sempre qualcosa di positivo e ti mette di fronte a limiti ed errori di valutazione che ti possono solo far migliorare se ne sai fare tesoro ma si farebbe pensieroso subito dopo <Mmm quindi anche tu conosci il Rosso.> sorriderebbe, non ricordando se ne avessero parlato l'altra volta, ma in questo momento, in realtà, la sua attenzione è posta su altro <Veleno? Sì.> direbbe <Ecco cos'è stato.> annuirebbe <Quando l'ho colpita ho sentito la pelle bruciarmi e la sensazione diffondersi in tutta la mano.> spiegherebbe <Forse si tratta dello stesso potere.> già tra la lingua ed il veleno, si tratta con certezza di due poteri congruenti <La mia impressione è che questo gruppo non sia isolato.> direbbe <L'ho scritto anche nel mio rapporto di missione.> come se qualcuno gli avesse chiesto di scriverlo <Sono convinto che ci sia qualcuno sopra di loro. Di sicuro non sono fedeli a Kusa, ma non avevano nemmeno altri coprifronte, quindi è facile siano ronin o mukenin.> mormorerebbe <E ho ragione di pensare che non appartengano ad un solo Clan, il che mette le cose su un piano più ampio... non sono semplici reietti, ma quantomeno sono un'organizzazione di qualche tipo.> concluderebbe <Forse potremmo ragionarci assieme e fare in modo di stanarli> sorriderebbe <La prossima volta magari cerco di riuscire a catturare qualcuno.>

22:50 Kouki:
 Ascolta il modo di essere di Gekko, dell’Ametista… una persona che protegge gli altri e si prende cura dei propri compagni. Lei comprende questo concetto, ma non concepisce come si possa mettere la propria vita davanti ad altri, ed è assurdo che a non comprenderlo sia proprio un medico come lei. Che sia egoista e che tenga alla propria vita ormai è un dato di fatto, come anche il suo non troppo sentito legame al villaggio. Se dovesse scegliere tra se stessa e il bene comune del villaggio probabilmente sceglierebbe se stessa. Non ci tiene a morire o a soffrire per il prossimo, ha già rischiato abbastanza. <Direi che è un pensiero nobile… pensare di proteggere il prossimo arrivando addirittura a fare come da esca.> continuerebbe a mantenere le mani sopra la pelle, a distanza, andando a rifinire quella zona grazie al suo chakra curativo, il quale dovrebbe portare a compimento la rigenerazione dei tessuti profondi e non che sono stati coinvolti in quella lussazione. <Io non ho certo i tuoi stessi pensieri nobili invece.> almeno lo ammette con una sincerità disarmante, accennando un piccolo sorrisino ironico. <Buffo che tali parole vengano proprio da un medico, vero?> medico o praticante che sia, lei comunque aiuta la gente ferita e che sta male. <Che penseresti di me dopo un’affermazione simile?> domandato ciò allontanerebbe le mani dal ragazzo e andrebbe a richiamare nuovamente a sé il l’energia fisica che ha usato per richiamare l’alone verde attorno le mani. Farebbe in modo da ricongingerlo con l’energia psichica così da ricomporre quello che dovrebbe essere il suo chakra… ma non ha ancora finito con Gekko. <Un medico in missione dovrebbe essere guardato e protetto da ogni lato, ma anche se ho scelto questo ruolo, comunque combatto corpo a corpo, oltre che usare le arti magiche.> accentua quel suo sorriso, dimostrando quanto non si faccia certo limitare o fermare dalla professione che ha scelto. Di certo poi attira la sua attenzione quando nomina il Rosso… non potrebbe sapere a chi si riferisca, ma dato che è venuto fuori dopo aver pronunciato Rasetsu, e il Demone è rosso di capelli, bhè… facile arrivarci. <Lo conosci anche tu? Come mai?> mera curiosità oppure… c’è qualcosa di più profondo dietro a questa domanda? Fatto sta che la ragazzina si fa più attenta alle sue successive risposte che spera di ricevere, andando a stringere appena le mani a pugno. Una leggera contrattura che si fa passare all’istante andando poi a fare cenno al ragazzo di voltare il capo in modo da mostrarle le altre ferite. <Fammi vedere cos’hai sulla nuca, per favore.> intanto ovviamente ascolterebbe le impressioni dell’Ametista, andando a sollevare vaga un sopracciglio. <E come hai dedotto tutto questo da un'unica missione? A meno che tu non abbia avuto altre missioni simili.> lei ha avuto un unico grande filo conduttore che l’ha portata alla fine a scoprire l’enorme banda di banditi che ancora deve scovare ed eliminare del tutto. Comunque sia si interessa ai ragionamenti del ragazzo e nel frattempo si prepara ad agire anche sulle ferite più lievi di Gekko. [Tentativo mani terapeutiche C – consumo 7 pc + 0.5 pc ad ogni turno successivo][Chakra: 66.5/75][Bonus ps: 5 a turno][Ps gamba destra: 20/20 – Ps totali Gekko: 88 + 5 = 93/100]

23:10 Gekko:
 una pensiero nobile... beh c'è poco da fare, lui è così... altruista... nei limiti del possibile s'intende <Forse dipende dalla fiducia che ho in me stesso, il fatto di prendermi certi rischi.> direbbe quasi schernendosi... ed in effetti è stato probabilmente il suo eccesso di fiducia a portarlo in questo letto d'ospedale, quindi c'è sicuramente da biasimarlo per fidarsi tanto di qualcosa che a conti fatti non da poi tanto affidamento <Beh io sono disposto a proteggere, ma un medico può guarire. E' normale che un medico pensi prima a sè e poi agli altri. Così come gli altri dovrebbero prima pensare a proteggere un medico.> ribadirebbe quella strategia dimostrando il suo limite nel vedersi come medico in prima linea <Poi ovvio che bilanciando le situazioni non sia escluso che un medico non rimanga uno spettatore, che sta a guardare gli altri e poi li cura.> effettivamente non aveva considerato quanto per un medico possa essere pesante stare lì a vedere gli altri combattere, senza poter intervenire <Se tu riesci ad intervenire dove serve e a mantenere la tua utilità come medico fai bene ad essere un po' egoista e sono fortunati quelli che stanno in missione con te.> sorriderebbe quando poi il discorso andrebbe su Rasetsu <Sì. L'ho conosciuto un po' di tempo fa.> sorriderebbe <All'inizio proprio non gli andavo a genio, forse perché avendolo visto in una giornata di sole, non ho mai preso sul serio il discorso di doverne avere paura.> ridacchierebbe ora e noterebbe come le vibrazioni del corpo non risultino più nelle scosse di dolore all'articolazione del femore con il bacino <Cavolo non fa quasi più male.> mormorerebbe <Comunque poi ci siamo visti altre volte e siamo stati in missione assieme.> annuirebbe <Mi ci sono trovato bene, anche se non so se riuscirò a fargli l'armatura che mi ha chiesto.> ridacchierebbe nuovamente <Insomma, non so quanto potrebbe essere resistente, per come dev'essere leggera.> alzerebbe le spalle e poi si cinerebbe avanti, cercando di piegarsi sugli addominali in modo da mostrare la nuca al medico, sollevando anche un poco i ciuffi ribelli che ricadrebbero sul collo <Quella che ho avuto è una sensazione, non tanto una deduzione.> ammetterebbe <Come hai detto avrei dovuto trovarmi in varie occasioni contro questi gruppi per avere la prova di quello che dico. Però è decisamente sospetto che individui che mostrano poteri diversi collaborino senza che vi sia qualcuno sopra di loro.> per i ninja di una Villaggio quel qualcuno è il Villaggio stesso, con o senza la figura di un Kage.

23:21 Kouki:
 Il fatto che tutti le stiano dicendo, alla fin fine, che fa bene ad essere egoista, non fa altro che darle la sicurezza di ciò che sente. Deve esserlo, non c’è niente da fare e non c’è niente di più facile che possa pensare. Che sia medico o meno in ogni caso a lei piace combattere, le piace trovarsi corpo a corpo e le piace fracassare le ossa avversarie. Le piace uccidere i propri avversari, dare il meglio di sé senza trattenersi. Non fa molto medico, ma fa molto ninja probabilmente. <Potresti avere ragione, si.> non aggiunge altro ed accentua il sorriso nel sentire quelle particolari parole su una probabile fortuna ad averla in squadra. <Forse, si. Sono brava ma non ho una squadra fissa, non so quanto gli altri si ritengano fortunati. Quello che faccio è cercare sempre di lavorare insieme, come una squadra, elaborare strategie insieme e scegliere la migliore. Quello che fanno tutti i ninja.> ma poi il pensieri va al vecchio e sperduto Hajime. <O almeno quasi tutti. Alcuni non lavorano di squadra e pretendono di fare tutto da soli.> un piccolo ricordo verso quel ragazzo compagno di sventure sparito ormai da tempo, un ricordo che le intristisce lo sguardo come una lontana nostalgia… eppure si odiavano fin nelle ossa. Torna il sorriso al pensiero del Demone. <Io adoro giocare con lui, mi trovo bene in sua presenza.> si lascia andare ad una piccola confessione assumendo un sorriso sincero e a tratti quasi malizioso, ma nient’altro viene aggiunto, se non una curiosità per Gekko. <Fai armature? Sei… un fabbro?> cerca di capire l’occupazione altrui e poi osserva la nuca che le viene mostrata dall’Ametista. Si concentrerebbe ancora una volta sul proprio chakra, cercando di individuarlo nel suo corpo affinchè possa distinguere le due energie che lo compongono, ovvero quella fisica e quella psichica. Un processo che sarebbe uguale in tutto e per tutto in quello utilizzato poco prima. Per poter richiamare il chakra medico, la ragazzina avrebbe bisogno di individuare solo l’energia fisica e di separarla da quella psichica. Così tenterebbe nuovamente di farlo, cercando di richiamare lungo le proprie braccia la sola energia fisica, la quale dovrebbe scorrere lungo gli arti, fino a dover raggiungere entrambe le mani della Chunin. Se ci fosse riuscita esse si dovrebbero ricopre ancora di quell’alone verde e rassicurante, il chakra medico. Andrebbe ad unire le mani a coppa, ma con i palmi rivolti verso la nuca dell’Ametista, lì dove dovrebbero essere presenti quelle lievi bruciature, stando a qualche centimetro di distanza dalla zona, così da cercare di smuovere il chakra medico attraverso i propri punti di fuga presenti sulle mani e sposterebbe l’alone verde verso la pelle del ragazzo, così da farla insinuare nel sottopelle e cercare di arrivare alla base profonda della lesione. <Penso che abbiamo quasi finito, questa lesione non è grave.> lo avvisa mentre spronerebbe le cellule a rigenerarsi in maniera sempre più veloce, così da cercare di non lasciare nessun segno sulla pelle del giovane, se non magari una zona leggermente di un colorito differente. <Una sensazione.> sorride. <Mi piace come ragioni, si.> farà strada come ninja e come uomo, poco ma sicuro. [Tentativo mani terapeutiche C – consumo 7 pc + 0.5 pc ad ogni turno successivo][Chakra: 59.5/75][Bonus ps: 5 a turno][Ps totali Gekko: 93 + 5 = 98/100]

23:36 Gekko:
 ovviamente non sa esattamente che tipo sia la ragazza che ha di fronte... cioè sa che è un medico e sa che come lui è un ninja che combatte nel corpo a corpo usando tanto il Taijutsu che il Ninjutsu... in un certo senso sono simili, anche se lui non sente di poter conciliare l'essere un medico con il piacere del combattimento... sì perché... inutile negarlo... combattere gli piace. Però sente di aver bisogno di una ragione per farlo, proteggere qualcuno, siano i suoi compagni o il Villaggio, quello è lo stimolo che gli permette di mettere tutto sè stesso nei colpi che scaglia. <Per quanto due ninja che combattono in corpo a corpo nella stessa squadra possano essere ridondanti.> ridacchierebbe stando ora a capo chino, mentre lei gli medica la nuca <Mi piacerebbe andare in missione con te e vederti in azione. Magari anche con Rasetsu.> ridacchierebbe <Lui non è proprio un tipo da missioni, però mi trovo bene anche io con lui... ha un non so che che mi piace.> mormorerebbe <Cioè mi piace scherzarci assieme, non è che io abbia altri interessi nei suoi confronti.> preciserebbe perché a lui piacciono le ragazze ed anche se l'aspetto del demone può risultare ambiguo, non è una ragazza, il che liquida la questione <Quando ci si mette è un vero spasso.> ridacchierebbe muovendosi appena <Oh scusa, cerco di stare più fermo adesso.> ed andrebbe poi ad ascoltare la curiosità della ragazza <Nono, io non mi trovo molto con le armi.> ridacchierebbe, ed in fondo è quella l'occupazione principale di un fabbro <Io sono un conciatore. Lavoro il cuoio per farne protezioni leggere e che creano poco ingombro.> sorriderebbe anche se la ragazza non può vedere che un angolo della sua bocca <Tu usi protezioni in metallo?> chiederebbe con un certo stupore <Sarà di parte, ma le trovo rumorose.> e poi passerebbe ad ascoltare la valutazione medica <Sì, pensavo anche io non fosse nulla di che.> mormorerebbe <Però se possibile preferirei evitare che quegli schifi...> come li avevano definiti Karitama e Kaime <mi lascino un marchio addosso.>

23:50 Kouki:
 In silenzio cerca di immaginarsi una squadra composta da lei, l’Ametista e il Demone… in realtà potrebbero venir fuori delle belle combinazioni. <Insomma basterebbe impegnarsi un pochino e sono sicura che riusciremmo ad incastrare le nostre abilità per aiutarci a vicenda.> un lavoro di squadra che non ha mai potuto effettivamente provare sulla sua pelle, non ad un livello che piacerebbe sentire dentro di sé almeno. <Si potrebbe provare.> ridacchia appena anche lei all’immaginarsi Rasetsu in un contesto simile, ma alla fine è anche vero che con lui è andata bene la scorsa missione. Ascolta in silenzio le sue parole e intanto ultimerebbe la propria cura assicurandosi che il chakra medico, l’alone verde, garantisca alle cellule del ragazzo poste sulla nuca di rigenerarsi fino all’ultima e le spronerebbe a curare il tessuto lesionato. Solo allora, dopo la cura, andrebbe a richiamare ancora una volta l’energia fisica, con conseguente sparizione dell’alone verde dalle mani, e la ricomposizione del chakra con le due energie ancora ad unirsi all’interno del suo corpo. <Ecco fatto.> allontanerebbe prima le mani e poi la sua intera figura di qualche passo dal ragazzo ancora steso. <Io non indosso protezioni. Conoscevo solo qualcuno che faceva il fabbro, ma è una fortuna che tu sia un conciatore allora.> non vuole nemmeno soffermarsi al ricordo di Raido, quindi passa oltre e sorride sincera e dolce verso Gekko. <E’ stato un piacere parlare ancora con te e curarti. Ma ora è meglio che tu riposi, e mi raccomando… non muoverti a meno che non ti diano altre istruzioni, chiaro?> inclina leggermente la testa da un lato come se volesse osservarlo da un’altra angolazione, come se di colpo avesse smesso i panni del medico ora che ha finito. Pare solo una ragazzina. <Guarirai in fretta, sei un osso duro. Mi piacerebbe vederti in combattimento, si.> è ricambiato il desiderio in fondo e dopo un leggero sospiro, saluterebbe con un cenno della manina il ragazzo, e dopo le ulteriori raccomandazioni, lo lascerebbe al suo riposo mentre lei… continuerà il suo lavoro. <Buon riposo, ciao.> uscirebbe dalla stanza senza aggiungere altro, forse alla ricerca di un po’ di risposo anche lei alla fin fine. [Tentativo mani terapeutiche C – consumo 7 pc + 0.5 pc ad ogni turno successivo][Chakra: 59/75][Bonus ps: 5 a turno][Ps totali Gekko: 98 + 5 = 100/100][END]

00:03 Gekko:
 beh sì... sarebbe proprio una squadra pittoresca... un'allampanato trentenne dal sesso ambiguo e con una folta chioma rossa, una ragazza dall'apparenza molto dolce e con affascinanti occhi dorati ed un ragazzo sempre spettinato e con occhi verdi come lo smeraldo... sicuramente un trio di quelli che passa facilmente inosservato (?) però sarebbe anche un qualcosa che avrebbe un senso vedere in azione, dopotutto. Concluderebbe tra sè rialzandosi, una volta finita la cura <Grazia Saiseiko san.> mormorerebbe <Ora mi sento davvero come nuovo. Sono contento che sia stato tu il mio medico e cercherò di seguire al meglio le tue disposizioni sul riposo e la riabilitazione.> sì così bene che le infermiere lo legheranno al letto per evitare che si alzi quando non dovrebbe (?). <Beh magari per ringraziarti potrei realizzare qualcosa per te, Hebi no Ojo.> andrebbe a ripetere il suo titolo <E confido di riuscire a rimettermi in piedi quanto prima.> sorriderebbe salutando e rispondendo ai saluti della giovane <Sai c'era qualcosa a cui stavo pensando da un po'ed ormai credo di essermi deciso in questo...> mormorerebbe <Una volta il Clan Shoton era un Clan di Kusa, poi c'è stata la Quarta Grande Guerra dei Ninja e da allora io sono il primo Shoton ad essere addestrato in questo Villaggio, per questa ragione penso che sia appropriato per me definirmi Kusa no Kesho: il Cristallo dell'Erba.> sorriderebbe <La prossima volta che ci incontreremo, mi farebbe piacere se mi dessi un tuo parere su questa definizione.> sorriderebbe <Se la trovi appropriata, sarò felice se la userai.> direbbe mentre la Yakushi s'appresta ad uscire e la saluterebbe con la destra.[END]

Gekko si ritrova in ospedale subito dopo la missione che gli ha causato la lussazione della gamba destra. Kouki lo cura in quanto praticante dell'ospedale e intanto discutono del più e del meno, sulla possibilità di andare in missione insieme all'affascinante Rasetsu, sul ruolo dei medici e cercano di conoscersi meglio. Alla fine il ragazzo afferma di aver pensato ad un nome più adatto alla sua nomea: Kusa no Kesho. Chissà che magari la ragazzina non inizi a chiamarlo in quel modo, ricambiando il favore.