Un panino sotto il sole

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12:32 Raoku:
  [volto Kyūdaime] Il sole picchia forte anche quest'oggi a Konohagakure no Sato. Specialmente in queste ore calde del mattino tendenti al mezzodì, con l'astro allo zenit e quasi nessuna nube in cielo a defletterne i raggi. Raoku ha quindi deciso di prendersi qualche momento di pausa dagli allenamenti cui si sta sottoponendo, sia per sé stesso che sotto consiglio della sensei Furaya, fin dal giorno in cui ha conquistato il grado di genin. Approfittando del bel tempo e della calura quasi asfissiante, quindi, ecco che lo si trova lì, sdraiato letteralmente sull'apice del volto dell'attuale Nono Hokage. Non che sia un posto particolarmente ombreggiato, in realtà, ma nonostante questo è il suo luogo preferito per rilassarsi e distendere la mente. Oltre che ad offrire, da quell'altezza, una vista pressoché unica sull'intero Villaggio. Se ne sta dunque sdraiato mollemente, accanto ad uno dei picchi di pietra della capigliatura del Kyūdaime che fornisce un minimo di riparo dal sole diretto, il petto che si alza piano nel corso della normale e più rilassata respirazione. Quasi stesse dormendo, anche se non è del tutto appisolato. I lunghi capelli corvini, estremamente ribelli tanto da conferirgli un aspetto un po' confusionario, sono raccolti per quanto possibile in un'alta coda morbida sulla nuca anche se alcune ciocche decise a non sottostare al laccio finiscono per incorniciargli il volto dai tratti marcati. Il coprifronte di Konoha conquistato solo pochi giorni addietro, legato al capo da una fascia nera che va solitamente a perdersi e a confondersi cromaticamente nel folto crine corvino del diciassettenne, è per il momento calato dalla fronte fin sugli occhi, quasi a costituire una benda, mentre le mani sorreggono il retro del capo in quella posizione di totale relax. Il busto è rivestito da una canotta di rete indossata a pelle a maniche lunghe, tali da raggiungere la metà degli avambracci; a sua volta la canotta è sormontata da una tunica leggera color rosso scuro con mezze maniche che arrivano a rivestire gli arti fino all'altezza del gomito. L'indumento è ben stretto in vita da una fascia di colore nero che cinge il ventre e la parte bassa del busto fino all'inguine. Gli avambracci sono rivestiti invece da due vambracci di cuoio ben allacciati e, nella parte inferiore dell'avambraccio destro, è posizionato un Fuuda in cui Raoku ha precedentemente sigillato un pugnale kunai da estrarre all'evenienza, qualora se ne renda palese il bisogno. Guanti da shinobi senza dita con una piccola placca protettiva sul dorso rivestono le mani, mentre altri tre Fuuda sono posizionati sul torace (due ai lati del costato, uno invece più in basso verso il ventre), a livello della canotta a rete: tutti e tre contengono sigillati al loro interno altrettanti tronchetti utili per effettuare la tecnica della sostituzione, qualora si ritenesse necessaria, e rimangono celati dal tessuto della tunica. Sul retro della fascia lombare invece, dal lato del fianco sinistro, è posizionata una sacca porta-oggetti: al suo interno, oltre al filo di nylon arrotolato, sono immagazzinati una semplice carta bomba arrotolata e una confezione medica contenente un tonico speicale per rivitalizzare e potenziare il flusso di chakra. Pantaloncini piuttosto affusolati fasciano le cosce di Raoku arrivando fin sotto il ginocchio, a livello degli stinchi: sulla coscia destra è posizionato, ben allacciato, un porta-kunai che al suo interno presenta nel primo vano un semplice pugnale kunai, nel secondo un kunai-bomba (realizzato unendo con un lembo di filo di nylon una carta bomba all'elsa del kunai) e nel terzo 3 shuriken. Sandali da ninja completano infine il suo outfit odierno. [Chk off][Equip.: Guanti shinobi | Vambracci x2 | Fuuda x 4: 3 tronchetti, 1 kunai | Porta-kunai: 1/3 kunai, 1/3 kunai+carta bomba, 3/3 shuriken | Portaoggetti: 1 carta bomba, filo nylon, 1 tonico chk speciale, vuoto]

12:47 Kisuke:
 Un panorama niente male quello che si può vedere da lassù e dato che vi è una scala che porta sino in cima non dovrebbe essere difficile trovare qualcuno, si spera non si tratti di sprovveduti, che si aggirano da quelle parti. Un esempio di questi è Kisuke che si gode una pausa pranzo lontano da tutto e tutti, più o meno. Infatti si trova con una borsa contenente due bei panini farciti e una bibita. Indossa una maglia nera a maniche corte e dei pantaloni da tuta grigi, ai piedi scarpe da ginnastica. Oggi splende il sole, fa caldo ma si spera non troppo, altrimenti si dovrà trovare un posto più all'ombra per passare momenti come questo. Non dovrebbe notare ancora nessuno forse preso da pensieri suoi o semplicemente dal doversi scegliere dove andarsi a sedere.

13:02 Raoku:
  [volto Kyūdaime->spiazzo] Nonostante tenti di riposarsi, il caldo si fa inevitabilmente sentire. Il sole a picco non è l'ideale se si sta sdraiati come delle balene spiaggiate, tant'è che a breve la fronte di Raoku - sebbene indossi un abbigliamento dal tessuto comunque ben traspirante e adatto al periodo estivo, inizia ad imperlarsi di una leggerissima patina di sudore. Sbuffando, il diciassettenne finisce quindi per tendere i muscoli addominali e sollevare il busto, il coprifronte che inevitabilmente scivola giù dagli occhi fino a fare da bandana al collo del genin. <Ma guarda te che cazzo di caldo che fa...> borbotta, come se non fosse stata una sua scelta quella di raggiungere il Monte dei Volti anziché, ad esempio, recarsi all'ombra di qualche albero in uno dei pacchetti di Konoha. No, a lui piace la vista che si vede da lassù, chi se ne frega se poi si cuoce come un uovo al tegamino. Stiracchiandosi le articolazioni, in particolare quella del collo che farebbe schioccare muovendo il capo a destra e a sinistra, passa poi il dorso della mano destra guantata sulla fronte, come per asciugarsi quella patina fastidiosa dovuta principalmente al fatto di portare i capelli così lunghi, quindi passa a sistemarsi nuovamente il coprifronte al suo posto (sulla fronte appunto) andando ad allacciarlo senza fretta in modo più stretto sul retro della nuca, appena sotto il laccio della coda. Solo in quel momento si accorge di Kisuke, non troppo lontano da lui e presumibilmente nello spiazzo antecedente le teste degli Hokage, intento a sistemarsi con un lauto pranzetto. Non che non si possa stare lì, tutt'altro, solo che la sua presenza lo stupisce per il semplice fatto che, evidentemente, non è l'unico idiota ad aver scelto quel posto sotto il sole cocente. Si alza dunque in piedi e, muovendo i propri passi senza alcuna fretta, si avvicinerebbe al deshi percorrendo l'intero spiazzo della testa del Nono e arrivando nella parte panoramica che antecede le teste, le mani nelle tasche dei pantaloncini. <Ohayō> lo saluterebbe, dandogli un normalissimo buongiorno in quel modo, dato che (ancora) non lo conosce <abbiamo fatto la scelta sbagliata, mi sa. Qui si rischia di cuocere come carne alla griglia, oggi...c'è un sole che spacca le pietre> andrebbe a commentare, disturbando da vero molestatore la quiete del giovane Kisuke. [Chk off][Equip. come sopra][Turno 2/4 (movimento no chk superiore ai 6.25m)]

13:15 Kisuke:
 Sta giusto cercando di capire dove mettersi comodo quando ecco esordire il genin che stava li da prima che arrivasse lui. Sente le parole dette da questo e dopo un cenno della mano destra, usata per salutarlo, prenderebbe a ridere lievemente <Certo, capisco effettivamente> Commenta annuendo divertito. Speravo che ci fosse un bel venticello ma in effetti sarebbe stata meglio una zona verde con un bell'albero sotto la quale sedersi> Una piccola pausa mentre si guarda intorno per poi aggiungere <Certo, sempre che poi non vi sarebbero state le formiche> E questo è da cosniderare anche, specie per lui che ha l'intenzione di pranzare. Quindi cercherebbe di sedersi comodamente con le gambe incrociate. Si spera che sia abbastanza sopportabile da poter pranzare senza un insolazione.

13:32 Raoku:
  [spiazzo] Si stiracchia nuovamente, stavolta tendendo le braccia verso l'alto e il retro della schiena, andando quindi a distendere quanto più possibile la colonna vertebrale e i muscoli delle spalle. Nel mentre, ascolta le parole di Kisuke che, di fatto, ricalcano quelli che erano stati inizialmente i suoi stessi pensieri. <Di solito si respira un po' più di aria fresca e pulita rispetto al Villaggio> ammette Raoku <oggi però non c'è proprio una bava di vento nemmeno a pagarla a suon di ryo> stropicciandosi gli occhi - forse stava effettivamente dormendo prima, chissà - si renderebbe conto di una grave mancanza avuta fino a quel momento. Tende dunque la mano destra verso Kisuke, avvicinandosi al ragazzo <Beh, comunque ti chiedo scusa: non ti volevo disturbare mentre ti preparavi a pranzare> ammette, passando poi a presentarsi con un sorriso un po' stanco sul volto <mi chiamo Raoku, perdona ancora l'intrusione. È che non vedo spesso tanta gente da queste parti, specialmente in questi orari un po' proibitivi...> stavolta il sorriso si amplia un po' di più a quella che forse vuole essere intesa come una battutina. Lo vede dunque sedersi a gambe incrociate al suolo, in quello spazio inizialmente inteso come panoramico, e a sua volta muoverebbe solo qualche passo prima di andare a poggiare i glutei su una roccia sporgente facente parte dell'attaccatura del cranio del Nono alla montagna. Non sembra intenzionato a dargli particolare fastidio, quindi rimarrebbe in silenzio, alzando lo sguardo verso il cielo schermandosi gli occhi verdi con la mano mancina <Nemmeno una nuvoletta...è una cosa incredibile. Non so come faccia la gente ad andare in giro in centro, ora come ora...> borbotta semplicemente, mentre interiormente forse maledice qualche kami. [Chk off][Equip. come sopra]

13:40 Kisuke:
  [Spiazzo] Alza appena le spalle mentre presta ascolto ma intanto si inizia a sistemare per pranzare. Quando viene fatta quella constatazione sul pranzare e disturbare muove semplicemente il capo in segno di negazione mentre lui da un occhiata alla busta che ha con se. <Ma figurati. > Commenta inizialmente limitandosi a quello per poi riprendere qualche secondo dopo <Sono qui giusto per evitare che i miei possano trovarmi qualcosa da fare prima che io abbia finito di mangiare e magari fare un pò di riposo> Ride guardando l'altro <Se vuoi, possiamo dividere un panino. Ne ho due> Alza le spalle <Sempre che ti piaccia prosciutto, mozzarella e funghi> Non è proprio un panino complicato ma può comunque non piacere. Detto ciò intanto esce il primo panino avvolto in una carta tipica da salumificio. <Comunque si, oggi proprio sole.. Evidentemente ci si deve trovare un posto dove magari c'è anche dell'acqua, magari così si ha più fresco>

13:50 Raoku:
  [spiazzo] Il ragazzo si posiziona per mangiare e, mentre Raoku sta continuando a maledire le divinità celesti per quel caldo torrido che non lascia scampo all'afosità estiva, Kisuke gli spiega il perché ha scelto quel tipo di posto solitamente meno frequentato a certi orari così assolati. <Ah, capisco> commenta, ed è la verità dato che per anni - ma questo Kisuke non può saperlo - ha dovuto badare a sua madre <beh, le famiglie pressanti sono un po' una condanna in effetti. Vedi di non farti soffocare, io ne so qualcosa...> ammette, le mani che tornano nelle tasche dei pantaloncini mentre abbassa le iridi verdi sul volto dell'altro ragazzo. <...rischi di rimanerci impantanato e di non inseguire i tuoi sogni. In pratica è come se fossi già morto prima di morire sul serio> gli esplicita così, in maniera anche un po' schietta, quello che è il suo pensiero in merito. Kisuke però si dimostra particolarmente gentile, offrendogli addirittura un intero panino del suo pranzo. <Oh, grazie mille davvero> gli risponde, un po' sorpreso in realtà da quel gesto improvviso e inatteso, il diciassettenne <va bene, accetto volentieri. Ma solo un paio di morsi, giusto perché mi fai gola e non ho ancora pranzato. Non voglio rubarti il cibo che ti sei portato fin qui> chiarisce, scostandosi ora dalla rocca su cui si era appoggiato e raggiungendolo fino a sedersi vicino a lui. <Allora, come mai non vuoi che i tuoi ti trovino? Lavori con loro per caso?> non nota alcun coprifronte, e per quanto Kisuke possa essere un deshi questo rimarrebbe una sua ipotesi non suffragata da alcuna prova per il momento. <Comunque ancora mi devi dire come ti chiami> gli fa notare Raoku, un sorrisetto furbo stampato sul volto <io il mio nome te l'ho detto, e tra compaesani dovrebbe esserci fiducia reciproca...> non è proprio così, ma è come se si divertisse per un istante a punzecchiarlo. [Chk off][Equip. come sopra]

14:01 Kisuke:
  [Spiazzo] Guarda stranito l'altro perchè non sa cosa faccia l'altro è che esperienze abbia ma quelle parole sembrano parecchio forti <mMmhh. No dai.. Non esageriamo. Non mi sento proprio così, inq uesta situazione, ma delle volte stare senza nessuno intorno è meglio. > Chiaramente la vedono in modi diversi o proprio hanno esperienze diverse. Quindi offre il panino così che l'altro possa prenderne metà o quel che voglia... <Quindi sei un ninja o comunque non so.. Qualcosa del genere?> Chiede dato che non sarebbe poi tanto difficile notare che ha un equipaggiamento con se, anche se minimo. <Comunque si, delel volte aiuto in casa, altre aiuto a lavoro.. > E quindi poco dopo <Giusto... Distratto, scusa... mi chiamo Kisuke.. piacere di conoscerti> Sorride all'altro e quindi poco dopo, aggiungerebbe prima di poter mangiare <Comunque... Buon appetito> E si, giusto giusto ora si spera si possano gustare il pranzetto, non da re ma comunque adatto a riempire la pancia si spera.

14:17 Raoku:
  [spiazzo] Evidentemente Kisuke la vede diversamente sull'oppressione genitoriale, o forse - anzi, più probabilmente - ha avuto semplicemente un'esperienza diametralmente differente rispetto a quella che ha caratterizzato la fine dell'infanzia e soprattutto tutto il periodo dell'adolescenza di Raoku. <Beh, sì, anche questo è vero> ammette il Nara come perdendosi un istante a riflettere nei propri pensieri, spostando per un istante lo sguardo verso la testa del Kyūdaime che, a pochi metri da loro, sporge dal fianco della montagna <io spesso vengo qui anche di sera, o a notte fonda se non riesco a dormire, per isolarmi un po'. È un gran bel posto, a parte il caldo di oggi: forse è uno dei miei luoghi preferiti nell'intero Villaggio> rivela a Kisuke, spostando lo sguardo ora nuovamente su di lui, il sopracciglio destro che si solleva divertito da quella domanda e soprattutto da quel "qualcosa del genere". Facendo perno, così da seduto, sia braccio sinistro piantato a terra, fletterebbe il destro portandosi il pollice della man dritta a picchiettare piano sul coprifronte di Konoha che capeggia sulla fronte del diciassettenne. <Sì, sono un ninja a tutti gli effetti adesso> ammette, una certa nota fiera a fare da sfondo alle sue parole <anche se per ora sono ancora un genin, niente di particolare> ammette, tornando con il braccio destro in grembo, raddrizzando il busto e portando il sinistro a fare lo stesso in quella posizione rilassata a gambe incrociate <in verità ho superato l'esame finale dell'Accademia solo alcuni giorni fa, la scorsa settimana. Però da allora mi sto allenando a buon ritmo per cercare di migliorarmi> gli racconta, prima di concedere un cenno con il capo al suo indirizzo <tu invece? frequenti ancora l'Accademia oppure pensi che diventare uno shinobi non faccia per te?> alla fine gli ha detto che i suoi spesso e volentieri lo chiamano per aiutarli a lavoro, quindi magari può pensare che voglia intraprendere un altro tipo di carriera. Ne apprende quindi finalmente il nome, rispondendo con un sorriso cordiale a quell'istante di divertente imbarazzo che gli ha causato andando a sottolineare la dimenticanza del ragazzo. Accetterebbe quindi di buon grado il panino che egli gli porgerebbe, andando ad addentarlo senza eccessiva voracità ma con una certa gola <Mmm....è buono in effetti...te li sei fatti tu da casa o li hai comprati da qualche parte, Kisuke-kun?> gli chiederebbe, riferendosi chiaramente al panino che sta stringendo nella mano destra. [chk off][equip. come sopra]

15:06 Kisuke:
  [Spiazzo] Diviso il panino i due riprendono a parlare. <Mmhh.. Di sera... Immagino sia un posto niente male, coppiette o.. Bè, spero che non si trovi qualche idiota mal intenzionato> Storce il naso appena pensando proprio a quel che ha appena detto. <Mmh Un genin.. Fresco fresco di promozione addirittura> Ride annuendo <Complimenti allora. io i corsi li devo iniziare. Quindi boh.. Vedremo che succede, magari frequentando la scuola capisco che non fa per me e mi inventerò qualcosa di meno faticoso e pericoloso> Se la ride sdrammatizzando un pò sulla questione perchè che non sia una vita per tutti è più che ovvio. Quindi poco dopo va a dare il primo morso al panino, un bel morso per gustare quel che ha comprato. Ascolta e poco dopo muove il capo in segno di negazione. Ci mette giusto ualche secondo in più per rispondere, così da poter mandar giù il boccone <No no..> Deglutisce bene <Si tratta di una salumeria che ho beccato mentre venivo da queste parti, tutto qui> Spiega chiaramente.

15:19 Raoku:
 Ascolta le perplessità di Kisuke riguardo quel luogo, e quasi gli verrebbe da ridere tanto da essere costretto a soffocare la risata con un paio di colpi di tosse, la mano guantata portata educatamente e tempestivamente davanti alla bocca <No, macché malintenzionati...> lo rassicura, scrollando le spalle <...sinceramente non ci ho mai visto neppure troppe coppiette: di solito preferiscono i parchi con i sakura, anche se qui la vista è particolarmente suggestiva> ammette, posando nuovamente lo sguardo sul volto dell'altro ragazzo <questo alla fine è un luogo di grande importanza per tutto il Villaggio, dato che ci sono i volti di tutti i grandi Hokage del passato e dell'attuale Kyūdaime Hokage> gli spiega, un po' sorpreso sinceramente che non colga come lui il senso profondo di quei volti commemorativi. O forse più semplicemente non è stato fissato come lui con i grandi shinobi della storia passata di Konoha <l'unico che stona è l'Ottavo, ma anche se ha finito con il tradire tutti quanti rimane comunque uno dei Kage della Foglia, quindi...> sembra rabbuiarsi un istante al ricordo di quanto ha significato per il Villaggio - e per se stesso - il tradimento di Kuugo Gaito. Non sembra però intenzionato a lasciarsi nuovamente trascinare dai ricordi spiacevoli e malevoli, e Kisuke in questo senso lo aiuta parlando della sua promozione a ninja e della sua intenzione di frequentare l'Accademia <Già, eppure sento di essere migliorato già parecchio ora che ho un maggiore controllo del mio chakra e consapevolezza dei miei limiti e delle mie abilità> alcune delle quali, ma questo non lo dice, non immaginava seriamente neppure di possedere <quindi sei un deshi, ti sei già iscritto!> un sorriso più ampio si apre sul volto di Raoku che, in fin dei conti, è al momento un senpai dell'altro ragazzo <nah, vedrai che andrà tutto benone. All'Accademia i sensei sono veramente in gamba, e poi quasi sicuramente ti capiterà di ricevere insegnamenti anche da alcuni degli shinobi e delle kunoichi più forti del Villaggio. È difficile che uno studente non si entusiasmi all'idea> gli racconta, mentre alla memoria gli riaffiora fin troppo vivido il ricordo della lezione tenuta da Azrael. L'espressione di Raoku si trasforma però quasi in divertita quando lo sente parlare di qualcosa di meno faticoso e pericoloso <Beh, come mai ti sei iscritto all'Accademia se non sei fermamente convinto di intraprendere questa strada?> gli chiede a bruciapelo <guarda che la via dei ninja non è affatto un percorso semplice: è lastricato di sacrifici, di impegno e di non pochi rischi, specialmente una volta che avrai conquistato il coprifronte e potrai prendere parte alle missioni più difficili> lo mette in guardia, anche per sondare la sua eventuale convinzione (o meno) a diventare un vero shinobi. [Chk off][Equip. come sopra]

15:27 Kisuke:
  [Spiazzo] <Eh... Non si può mai sapere, quelli stanno sempre dietro l'angolo.. O quasi> Cioè, non esageriamo però, si forse i posti più isolati e nascosti che la gente non frequenta assiduamente possono portare a qualche tranello, anche se in un villaggio di ninja, rischi grosso anche a fare qualcosa del genere. <Mmhh... Magari chi lo sa che un giorno non decideranno di modificare quella faccia> Riferendosi al kage che ha tradito. <Bè, sicuramente ora hai messo da parte la teoria per aumentare la pratica e tra tecniche nuove e altre esperienze sicuramente riuscirai a migliorarti ancora. Anche se da quel che penso, l'allenamento pratico non mette da parte al cento per cento quello teorico> Semplice supposizione la sua, qualcosa di teoria c'è sempre, immagina. <Comunque mi sono iscritto, aspetto dis apere per le lezioni che spero inizino presto e che siano interessanti. > Annuisce con fare abbastanza deciso prima di prendere una pausa per tornare a mangiare il panino <Ohmm..> Cerca di mandar giù il boccone prima di parlare <mio nonno è stato un ninja e la cosa mi affascina, voglio tentare. Non dico volerlo fare a tutti i costi ma.. Diciamo che si tratta di un idea che mi piace parecchio e con l'esperienza scolastica immagino che potrei capire un pò se voglio proseguire o meno.. Spero>

15:45 Raoku:
  [Spiazzo] Lo squadra, sinceramente divertito dalla sua estrema prudenza. <È vero, non si può mai sapere> conviene anche lui infine che sì, il rischio c'è sempre <però è anche pur vero che comunque questo non è proprio un luogo isolato o abbandonato a se stesso. Al di là di adesso, con questo caldo> prova a spiegargli <solitamente non manca quasi mai qualche ninja o qualche civile che passa di qui, magari anche solo per onorare i Kage. Non è affollato come il centro del Villaggio, ma nemmeno sperduto: secondo me è più pericoloso magari aggirarsi per le zone più di confine di Konoha, quelle forse un po' meno controllate e centrali. Lì sì che bisogna stare un po' più attenti> anche se la cosa non sembra preoccuparlo troppo: o ha fiducia nelle sue capacità combattive, oppure confida nella sicurezza della guardia cittadina e degli Anbu. <Non penso sarebbe giusto, sai> ammette, assumendo un'espressione seria quando l'argomento si sposta sul volto dell'Ottavo <la mia sensei, qualche sera fa, si chiedeva perché l'avessero lasciato in piedi, ma credo di capirne il motivo. Nonostante abbia fatto cose orribili> prova a spiegare il suo pensiero, il tono calmo e pacato <e abbia messo a più riprese in serio pericolo la sicurezza dell'intero Villaggio, seminando morte dietro di sé, fa comunque parte del passato di Konoha. Io sono il primo che ne detesta l'esempio, Kisuke-kun> gli garantisce, le iridi verdi che rimangono ferme sul volto di lui <ma non riesco comunque a ritenere giusto che una parte della propria storia, pur se estremamente negativa, debba essere dimenticata. È giusto anzi che le generazioni più giovani si interroghino su chi fosse l'Ottavo e ne conoscano le vicende, così da non ripetere in futuro gli stessi errori. Non è forse questo lo scopo della storia e delle memorie collettive?> gli chiede, forse retoricamente o forse perché vuole sentire la sua opinione in merito. Intanto, addenta ancora il panino offertogli da Kisuke, gustandosi il condimento semplice ma gustoso all'interno. Si passa poi a parlare di Accademia - argomento ben più leggero - e Kisuke spiega al Nara il motivo della sua iscrizione come deshi. <Se è così il percorso in Accademia sicuramente ti aiuterà parecchio. La prima cosa che ti insegneranno è il controllo del tuo chakra interiore e credimi se ti dico che se non l'hai mai risvegliato prima è un'esperienza non da poco> tutt'oggi il diciassettenne, nell'impastare il proprio chakra, avverte un senso di completezza quasi assoluto <però ricordati sempre di impegnarti al massimo. La tua può non essere un'aspirazione assoluta> gli spiega <ma la via del ninja non è affatto una semplice professione. Essere uno shinobi significa essere pronto a tutto per la salvaguardia, il benessere e il miglioramento del Villaggio. Una volta indossato questo coprifronte> e sottolinea le parole con un cenno del capo, come a mostrare il simbolo di Konoha inciso nel metallo <significa che si è disposti anche a dare la propria vita in difesa della Foglia e del proprio nindō, il proprio credo ninja>. Potrà sembrare esaltato, ma lo sguardo fermo delle iridi verdi di Raoku dovrebbe dare un'impressione differente: una determinazione ferrea e una convinzione nata più dall'esperienza (adesso) che da semplice ed ingenuo idealismo. [chk off][Equip. come prima]

15:52 Kisuke:
  [Spiazzo] <Sicuramente è u posto dove ci si può venire per cercare dell'ispirazione o qualcosa che comunque aiuti. Oppure per star tranquilli o per onorare i Kage del passato. > Si guarda un pò intorno <Tu, dato che hai fatto l'accademia immagino che conosca più o meno la storia dei vari Kage, giusto?> Non sa se sia una materia di studio e quindi va a chiedere giusto per sapere. Quindi finisce poi per ascoltare ed annuire <Non so... Ci sono i pro e i contro per entrambe le cose. Infondo studiando semplicemente la storia si potrebbe sapere oppure si potrebbe trovare un altro modo. Tra tanti grandi stona un pò e fa anche un pò fastidio> Sbuffa appena ma comunque non sta a lui decidere. Poi sorride quando si cambia argomento e si parla di accademia e di insegnamenti e sopratutto di impegno. <Non ti preoccupare > Ci tiene subito a puntualizzare su questo <Per quel che mi riguarda.. Anche se delel volte ammetto di non farlo.. Penso che quando si debba fare una cosa, dato che devi farla,d evi farla bene e quindi cercare di farla al meglio. Certo.. non ci si riesce sempre, specie se non piace è un pò impossibile o difficile.. Ma comunque.. Ci provo>

16:12 Raoku:
  [Spiazzo] Non si dilunga a parlare del Monte dei Volti: non saprebbe forse spiegargli, senza raccontargli molto di sé, il perché quel posto non manca ogni volta di affascinarlo e concedergli emozioni particolarmente intime. <Ai, è così> risponde semplicemente quando gli chiede se ha studiato o meno in Accademia la storia dei Kage del passato <uno dei principali compiti di un deshi e imparare bene la storia del Villaggio. Anche perché poi prima dell'esame pratico bisogna superare un test teorico che non è per niente facile e che ovviamente riguarda anche il passato di Konoha> almeno una domanda o due sicuramente, ma questo riguardava il suo test e non può asserirne una stima con certezza matematica. Lo ascolta quindi con attenzione quando Kisuke esprime la sua opinione in merito all'importanza di conoscere la storia e in particolare le vicende legate all'Ottavo Hokage. Un pensiero che, seppur non rispecchia totalmente quanto espresso in precedenza da Raoku, sicuramente può essere condivisibile <Il rischio che quel volto venga inteso come una celebrazione nei suoi confronti esiste, senza alcun dubbio> ammette Raoku stesso, dando un terzo, abbondante morso al panino e aspettando di masticare ed ingerire il boccone prima di riprendere la parola <...però, anche se stona al fianco degli altri grande Kage del passato e del Nono, mantenere la coscienza anche visiva che Konoha nella sua storia ha avuto anche macchie di questo genere secondo me non può che fare bene. Tra l'altro, non si tratta neppure di troppi anni fa: tanto tanto per quel che riguarda la grande carestia, ma la ribellione che ha visto Kuugo attaccare il viaggio insieme a Ryota Nara è avvenuta cinque anni fa appena...> un episodio, questo, che lui non può certo dimenticare e, anche se Kisuke ne ignora il motivo, il suo volto inevitabilmente finirebbe con l'intristirsi per un istante, un'ombra scura che passerebbe a velarne gli occhi verdi e altrimenti così vivi. Parlare del perché diventare ninja, sebbene sia un discorso altrettanto serio, è ben più piacevole. Annuisce convinto al suo dire sull'impegno <Non lo metto in dubbio, Kisuke-kun> gli risponde, rassicurandolo sul fatto che abbia capito <e sono sicuro che seguendo l'esempio di tuo nonno diventerai uno shinobi altrettanto in gamba> un moto di stima che può sempre essere una buona iniezione di fiducia per chi, come Kisuke, non ha ancora iniziato quel cammino per niente facile che lo dovrebbe portare al coprifronte. <Ti ha già insegnato qualcosa lui sul mondo dei ninja?> gli chiede quindi, informandosi sul sopracitato nonno-shinobi del ragazzo e, nel frattempo, tornando ad addentare l'ormai quasi terminato panino. [chk off][Equip. come sopra]

16:20 Kisuke:
  [Spiazzo] Ecco,e sami teorici, cose pericolose che possono far cadere anche chi ha studiato parecchio <Oh.. Ecco.. Allora spero proprio di riuscire a memorizzare le cose più importanti perchè, per quanto mi piaccia leggere, delle volte è facile scordarsi le cose ma va bè... Direi che è ancora torppo presto pen pensare a cose come il memorizzare date e nomi> Ride un pò. Intanto il panino è finito e quindi si accinge a bere da una bottiglia del thè alla pesca giusto per pulirsi un pò la bocca. <Comunque, lasciamo perdere argomenti tanto tediosi che non fanno per noi, specie con questo sole che picchia sulle nostre teste> Giusto per evitare di parlar troppo sull'ottavo kage e la sua storia, anche perchè non dovrebbe essere tanto difficile notare l'espressione dell'altro che si rabbuia. <Comunque, si qualcosina, tipo come tirare qualche colpo, ma sono cose che sinceramente ora, con la pancia piena, è meglio che evitiamo, credo> Non sia mai che voglia farlo allenare ora che ha mangiato, probabile che butterebbe fuori tutto quanto. <Comunque... Non vedo l'ora di iniziare con le lezioni perchè la curiosità è parecchia, lo ammetto> Sorride all'altro <Tu invece immagino che già hai in mente qualcosa sulla quale specializzarti o cose che vorresti imparare.>

16:37 Raoku:
  [Spiazzo] Scoppia a ridere quando Kisuke si dimostra così preoccupato ed apprensivo nei confronti dell'esame teorico. <Non ti devi preoccupare> lo rassicura, frenando quella risata che andrebbe rapidamente a spegnersi <l'accademia ti prepara davvero bene e i sensei non ti manderebbero mai ad affrontare anche solo la parte teorica dell'esame senza essere sicuri della tua preparazione> è la pura verità, in fondo, non lo sta illudendo <le lezioni sono toste, e dovrai allenarti e studiare parecchio per conto tuo a casa ma quando arrivi in fondo al percorso accademico significa che sei davvero pronto per diventare un genin, con tutte le responsabilità che ne derivano> gli spiega. Continua nel frattempo a mangiare il panino, andando di fatto quasi a finirlo. <Oh...mi dispiace Kisuke-kun, volevo solo dargli qualche morso per assaggiarlo e invece ho finito per mangiartelo quasi per intero praticamente...> se ne accorge solo adesso, il tono un po' colpevole, l'espressione come quella di un bambino beccato con le dita nella marmellata <...il problema è che è davvero buono, chiacchierando non me ne sono neppure accorto...> chinerebbe nuovamente il capo in cenno di scuse verso Kisuke, data la sua mancanza di attenzione a quello che, in fin dei conti, era parte del pranzo dell'altro. Intanto il ragazzo gli parla del nonno e di quei pochi rudimenti che gli ha insegnato. <Ah, ho capito. Quindi perlopiù cose di stampo pratico e legate al Taijutsu...> almeno così gli è sembrato di intendere, pur non sapendo se Kisuke conosca o meno il reale significato del termine usato dal Nara. Raoku intanto si lascia andare ad un'altra risatina <non ti preoccupare, a quest'ora e con questo caldo asfissiante non mi allenerei neppure io. Mi sono allenato stamattina, quando era un po' più fresco, e probabilmente riprenderò il mio addestramento in serata> fa spallucce, come se fosse abituato ad un ritmo quotidiano del genere. Annuisce quindi al dire dell'altro riguardo la curiosità nei confronti di ciò che si impara in Accademia, probabilmente ricordando la propria provata in quelle aule, per poi finire un po' colto in contropiede con quell'ultima, velata (ma neppure troppo), domanda. <Oh, beh...> ammette, la mano destra che si alzerebbe per andare a grattare il retro del collo in un fare un po' imbarazzato <...diciamo di sì, ecco. Non è che abbia pensato ancora seriamente ad una qualche specializzazione in realtà, essendomi diplomato solo da alcuni giorni> sospira, riflettendoci in effetti soltanto ora per la prima volta <mi piacerebbe entrare a far parte di qualche reparto speciale, ma non mi sono ancora mai informato sui requisiti che servono per cui diciamo che navigo ancora in alto mare. Per adesso> ammette, ritrovando maggiori certezze anche nel tono di voce <voglio concentrarmi solo a migliorare quanto imparato in Accademia e perfezionare le mie tecniche. Penso che pian piano poi tutto mi apparirà più chiaro, anche quale ramo intraprendere per realizzarmi come shinobi> gli risponde infine <tuo nonno per caso era specializzato in qualcosa di particolare, Kisuke-kun?> ormai è incuriosito dal vecchietto che, evidentmente, è stato fonte di ispirazione per Kisuke. [chk off][Equip. come sopra]

16:44 Kisuke:
  [Spiazzo] <Tralascia la parte della scuola perchè la cosa del panino lo fa ridere parecchio <Ma figura.. ne ho un altro e poi.. La prossima offri tu qualcosa e siamo pari> Ride ancora divertito rassicurandolo su questo. <Esatto... > Riferendosi al tipo di isegnamenti <Comunque, io proporrei anche di scendere da qui, che passarci tutto il pomeriggio direi che non è il caso> E già, meglio no esagerare con il sole non si scherza. Continuando su quel che sia l'allenamento dei due si va ad approfondire le idee del genin <Direi che è ancora presto per reparti speciali e quant'altro, ma migliorarsi si, ovvio quello sempre e comunque.. Chi si ferma non fa molta strada in nessun campo, non solo come ninja> E quindi prende un altro sorso di thè freddo prima di chiudere la bottiglia e quindi in caso prepararsi a spsotarsi da li. <Mio nonno era un jounin. Almeno così dice. Ovviamente ci sono cose che non dice, non dice tutto tutto immagino, ed anceh i racconti sono penso... Romanzati> Non sa come descriverli meglio perchè di sicuro non si aspetta che siano proprio esattamente come lir acconta lui.

22:41 Raoku:
  [Spiazzo] <Ai, ci puoi giurare. Ormai ho un debito nei tuoi confronti: una sera di queste ci organizziamo e offro io da Ichiraku. Non so se lo conosci, fa uno dei migliori ramen in tutta Konoha> ma d'altronde, chi è che non conosce il famosissimo chiosco di Ichiraku, degno di aver sfamato stuoli di studenti e shinobi? La proposta comunque ormai è stata fatta, e Raoku sembra - pur gettandola sulla battuta e sullo scherzo - prendere molto seriamente la questione di ripagare il proprio debito di cibo: d'altra parte, Kisuke avrà potuto notare quanto ci fosse rimasto male nell'accorgersi di avergli praticamente mangiato metà pranzo. Intanto il sole cocente non ha smesso un istante di vessarli e l'Oshiba non può che dare ragione all'altro ragazzo quando questi propone di spostarsi da quello spiazzo totalmente scoperto e assolato. <Ok, che ne dici di scendere? Tra poco devo recarmi al dojo del mio clan per gli allenamenti> gli spiega, anche se certo lui ignorerà di quale clan si tratti non avendogliene ancora mai parlato <però quattro chiacchiere lungo la scalinata le scambio volentieri> è chiaro come Kisuke gli stia quantomeno simpatico, forse vede in lui un tipo alla mano, senza troppi grilli per la testa ma al contempo desideroso di imparare qualcosa di nuovo e di fare nuove esperienze. E le sue parole gliene danno ulteriore conferma. <Mio padre mi diceva sempre che un ninja non deve mai accontentarsi, ma capire i propri limiti e punti di forza per migliorarsi e comprendere quale sia il suo posto per il bene dell'intero Villaggio> gli rivela, ricordandosi i dettami del progenitore quando questi era ancora vivo <ed è esattamente quello che voglio fare io: allenarmi, diventare uno shinobi migliore giorno dopo giorno e capire qual è il mio reale posto in questo mondo per dare il mio contributo alla Foglia> sembra particolarmente convinto di ciò che dice, come spronato da quel ricordo paterno. Passa poi ad ascoltare l'altro che, sopperendo alla curiosità del Nara, inizia a parlargli seppur sommariamente di suo nonno. <Cazzo, un jōnin?> non riesce a trattenere l'esclamazione di stupore <allora tuo nonno è stato uno dei ninja di maggior livello nell'intero villaggio! Un Jōnin è uno shinobi di altissimo potenziale> gli conferma, le iridi verdi sbigottite piantate sul volto dell'altro ragazzo <Kisuke-kun, non credo affatto che ti romanzi niente nei suoi racconti: se davvero ha raggiunto capacità tali da ottenere quel grado, tuo nonno deve essere capace, o comunque deve esserlo stato, di fare cose davvero strepitose>. Si incamminerebbe dunque, aspettando Kisuke, verso l'imboccatura della scalinata che dovrebbe portarli giù, lungo la parete di roccia, fino all'altezza del resto del Villaggio. [chk off][Equip. come sopra]

22:54 Kisuke:
  [Spiazzo] Muove il capo in segno di negazione <Se questo lo chiami già un debito, quando inizierai a fare missioni credo che potresti trovarti nei guai a ripagare i vari debiti> Ridacchia un pò. <Questo è stato semplicemente un favore o.. Boh.. Un piacere da parte mia. Nulla per la quale sentirsi in debito> Giusto per non esagerare, almeno secondo lui non serve. Annuisce quindi acconsentendo allo scendere giuù, perchè in effetti stare tutto il giorno li non pare il caso neanche a lui. Quindi tornano a parlare di allenamenti e di migliorarsi <Certo, mi sembra giusto, ma è una cosa che deve farsi anche in tutto il resto, non vale solo per i ninja. Poi certo, c'è chi raggiunge il limite e non riesce ad andare oltre. Chi invece supera certi limiti ed infatti abbiamo grandi artisti, grandi guerrieri.. eccetera.. > Già, perchè questa è una cosa che si può portare su vari elementi secondo lui. Poi sogghigna.. <Ci sono anche i film che parlano di grandi guerrieri ma secondo me anche se si tratta di personaggi storici vengono un pò romanzati e così anche se lui racconta qualcosa, immagino che ci metta del suo > Se la ride un pò anche se in modo pacato.

23:07 Raoku:
  [Spiazzo] Scuote il capo, incamminandosi intento giù per la scala iniziano lui la discesa e lasciandosi seguire da Kisuke <Assolutamente no: una squadra è giusto che si aiuti, che collabori unita per il raggiungimento di un obiettivo in missione> prova a spiegargli il suo punto di vista, pur ridendo della situazione che certo è ben diversa dall'aver contratto un debito vero e proprio con qualcuno, uno di quelli inestinguibili <invece io ho approfittato della tua gentilezza: ti avevo garantito che avrei preso solo un paio di morsi, invece te l'ho finito tutto da solo e tu hai mangiato la metà di quello che ti eri comprato e portato fin qui. È giusto che ti ripaghi in qualche modo> e dal tono che usa, nonostante si tratti evidentemente di una battuta di spirito, non sembra proprio ammettere repliche <se mi dici dove abiti o dove hanno la loro attività i tuoi genitori, farò in modo di mettermi in contatto con te per offrirti una cena, mi pare il minimo> gli assicura. Proseguono la loro camminata e la conseguente discesa, gradino dopo gradino: Raoku, chiacchierando con l'altro ragazzo ed avendolo alle proprie spalle vista la scalinata non proprio ampia - specialmente in quel tratto più in alto - spesso è costretto a voltare il capo all'indietro a più riprese. <Su questo mi trovi perfettamente d'accordo> ammette <l'impegno e la cura nei dettagli vanno messi in ogni cosa che si fa, anche la più banale. È così che un lavoro mediocre diventa qualcosa di buono, o addirittura un capolavoro> ribadisce pure lui quel concetto che è alla base dello spirito di auto-miglioramento che ciascuno dovrebbe coltivare <i ninja però, a differenza degli artisti ad esempio o di chiunque altro, hanno un compito ulteriore> asserisce, convinto <garantire il bene superiore del Villaggio, proteggere chiunque ci viva e permettere a tutti di raggiungere la propria massima aspirazione garantendone la libertà> per un istante ferma il suo passo, lo sguardo che si perde nella distesa di case, vicoli e viali sotto di loro <gli shinobi e le kunoichi di Konoha sono i protettori della Foglia. Se davvero un giorno ne farai parte anche tu, Kisuke-kun> si volta ora verso di lui <e sono sicuro che sarà così, perché si vede che sei un tipo alla mano ma comunque determinato in ciò che fai, allora questo è un onore ed un onere che devi comprendere davvero fino in fondo> chissà quand'è che Raoku l'ha capito, se addirittura prima di entrare all'Accademia, visto quanto gli è capitato in passato. Non è dato saperlo, nè il Nara sembra intenzionato ad esplicitarlo autonomamente. Riprende quindi ad incamminarsi lungo la discesa mentre Kisuke racconta del nonno paragonando i suoi racconti alle esagerazioni dei film <beh, magari può anche essere come dici tu> ammette Raoku <ma dovresti andarne comunque fiero. Non è da tutti raggiungere il grado di Jōnin: se tuo nonno c'è riuscito> gli spiega, il tono serio e pragmatico <significa che ha davvero abilità e capacità eccezionali, che vanno oltre anche la nostra più spinta immaginazione>. [chk off][Equip. come sopra]

23:18 Kisuke:
  [Spiazzo] <Mmhh.. Non c'è bisogno> Ci pensa una ttimo su come se cercasse una soluzione a questo dilemma che pare affliggere l'altro. <Facciamo così, che sia casuale allora come lo è stato oggi. Quindi ripagherai se ci si beccherà in giro e magari abbiamo fame o semplicemente un languorino> Alza appena le spalle, intanto la discesa è già iniziata e si avviano per arrivare già, ai piedi di quella parete rocciosa. Con tutta calma, senza fretta, anche perchè non vuole rotolare giù per le scale. Presta comunque attenzioen all'altro mentre lo sgaurdo si alterna tra i gradini e il paesaggio delle case del centro cittadino. <Vedremo che cosa succederà un giorno. Chissà, magari si finirà per far parte di quella cerchia ristretta che ha fatto del proprio essere ninja un qualcosa di tanto particolare da essere riconosciuto anche fuori.. In bene, sis pera> Ride, di certo non per qualcosa di catastrofico.

23:26 Raoku:
  [Scalinata] La proposta dell'altro pare allettarlo, tant'è che si volta nuovamente verso di lui, alle sue spalle, stavolta con un'espressione sorridente al punto da potersi quasi definire radiosa <Questa sì che mi pare un'ottima idea, Kisuke-kun> gli mostra il proprio apprezzamento provando ad assestargli, qualora egli se lo lasciasse fare, una pacca con la mancina sulla di lui spalla destra, non troppo forte ma neppure eccessivamente leggera <allora la prossima volta che ci becchiamo in giro, vedrò di offrirti da mangiare. Così saremo pari> pronuncia queste parole con il tono di chi sembra aver appena stipulato un patto di sangue, quasi fosse stato qualcosa di imprescindibile e rituale, una promessa suggellata con il sangue. Eppure si tratta unicamente di cibo, niente di più. Proseguono quindi la discesa, passo dopo passo, gradino dopo gradino, avvicinandosi pian piano ai piedi dell'alta parete rocciosa. I volti dei nove Kage, ormai sopra di loro, capeggiano imperiosi dalla cima della montagna imponendo il loro sguardo austero e immortalato nella roccia su tutto il Villaggio. Intanto ascolta le parole di Kisuke che ipotizza il loro futuro, finendo quasi per scherzarci su. Un umorismo segnato dall'ottimismo che contagia anche Raoku, d'altro canto <Mi piacerebbe, non lo nego: sarebbe la realizzazione di un sogno> ammette il diciassettenne, continuando a scendere <fin da quando ero piccolo ho sempre visto shinobi come il Kyūdaime Hokage o Azrael Nara-sama o kunoichi come la mia sensei, Furaya-sama, come eroi assoluti del Villaggio, figure da prendere ad esempio ed imitare per spingersi sempre a migliorarsi e a superare i propri limiti> gli rivela, aprendosi un po' di più verso l'altro ragazzo <ora che mi ritrovo a percorrere io stesso questo cammino, non posso smettere di puntare a quell'obiettivo. Magari non riuscirò mai a diventare come loro, ma l'aspirazione a provarci non credo che riuscirò mai a sopirla> ammette, proseguendo la camminata verso i piedi del rilievo. [chk off][Equip. come sopra]

23:34 Kisuke:
  [Spiazzo] Annuisce sorridendo e facendo un cenno con la mano come un Ok con tanto di pollice alzato. <Andrà bene anche un succo> Commenta in aggiunta. Che poi visto che ormai è estate una cosa da bere fresca forse è anche meglio. <E quindi tu che fai.. Preferisci qualche stile particolare? Sempre se si può svelare, ovvio> Ci scherza un pò su ma in effetti certe cose i ninja le tengono forse segrete? Non è ancora entrato inq uell'ottica o meglio, ogni uno la pensa a modo suo solitamente. <Certo, in effetti allenarsi con certe persone immagino che sia un pò come dire.. > Ci pensa un pò su <Un sogno ma anche.. Mette un pò di agitazione forse.> Non sa come speigarlo meglio di così <Cioè.. Li vedi come tuoi eroi, poi sono anche maestri e boh.. Spero che insegnino bene, perchè essere bravi non significa sapere anche essere dei bravi insegnanti. A scuola.. > Le scuole normali intende <Ci sono insegnanti totalmente negati>

23:49 Raoku:
  [Scalinata] L'argomento debito sembra essere ormai giunto ad una soluzione definitiva, con Raoku che premia l'intuizione di Kisuke e l'altro ragazzo che sigilla il tutto con un ok che vale più della firma di un contratto d'impegno. <Andrà bene quello di cui si avrà voglia nel momento in cui ci incontreremo di nuovo> conviene l'Oshiba, annuendo piano con il capo come a voler rimarcare quel patto ormai suggellato. Si passa poi a parlare di tecniche ninja e tattiche da adottare, e qui Raoku si lascia andare ad un sorrisetto furbo <No no, nessun segreto credo. A meno che tu non sia qualcuno di appartenente ad un altro Villaggio a mia insaputa> sorride all'indirizzo di Kisuke, ovviamente si tratta di una battuta la sua <ad ogni modo, nell'eventualità che tu fossi davvero una spia, non avresti più la certezza adesso che io ti dica la verità sui miei metodi di combattimento, quindi la scelta se fidarti o meno di quello che ti dico è tutta nelle tue mani> fa spallucce, in effetti come ragionamento logico non fa una piega <ad ogni modo mi sento particolarmente portato per i ninjutsu, le arti magiche> gli spiega, specificando quel termine dato che Kisuke ancora non ha frequentato alcuna lezione all'Accademia - come gli ha detto - e dunque è plausibile che ignori la definizione di quella precisa parola <ma non credo che ci si debba chiudere ad un unico stile di combattimento. Riuscire ad adattarsi all'avversario> gli spiega, proseguendo la discesa <capirne i punti deboli, elaborare una tattica per metterlo in difficoltà e riuscire a costringerlo a scoprire il fianco ai propri attacchi, questo per me significa combattere contro qualcuno. Direi che, al di là della mia propensione, quello a cui punto è essere il più versatile possibile nell'adattarmi ad una tattica d'attacco> gli racconta, evitando però di parlare del clan e dell'utilità della Kagemane: lì si tratta di segreti che riguardano il clan, e nel clan devono, in buona misura almeno, rimanere. Intanto Kisuke tocca un punto importante, ovvero la reazione che si ha allenandosi con certi miti della storia della Foglia <È un'opportunità più unica che rara, in effetti> ammette senza difficoltà Raoku, che d'altra parte si è sentito proprio così di fronte alla proposta di Furaya di diventare suo allievo <in Accademia si ha la possibilità di assistere un po' sporadicamente alle loro lezioni, anche se capita, ma allenarsi insieme ad uno di loro è qualcosa...> non trova proprio un termine per spiegarlo, allarga semplicemente le braccia <...beh, è qualcosa cui non ci si abitua neppure dopo diversi giorni> gli dice, totalmente sincero su questo punto. <Non ti preoccupare, i sensei dell'Accademia non sono affatto impreparati nell'insegnare i ridumenti necessari per affrontare l'esame> gli garantisce, il tono sicuro avendo già avuto quell'esperienza <magari qualcuno non ne ha granché voglia> il ricordo di Yume è ancora ben nitido nella sua mente <ma nonostante questo, la loro competenza non è da mettere in discussione. Quando sono arrivato a fronteggiare l'esame, anche la parte pratica, mi sono reso veramente conto di quanto sono stati in grado di insegnarmi e quanto fossero utili le loro direttive> gli rivela, continuando a scendere i gradini. Ormai sarebbero infatti arrivati praticamente alla base del monte, e al momento di separarsi, ognuno diretto probabilmente alla propria destinazione. [chk off][Equip. come sopra]

23:58 Kisuke:
  [Spiazzo] <Ok ok.. Affare fatto allora> Annuisce e pare che abbiano trovato una sorta di accordo. Poi scoppia a ridere giusto mentre oramai stanno arrivando agli ultimi gradini <Direi che sarei una pessima spia, trovare un genin mentre mangio un panino, avrei preferito andare in cerca di una bella e magari non tanto furba kunoichi> Ci scherza deisaemnte sopra mentre si guarda intorno finite le scale <Comunque, ora ti chiedo scusa se tronco il discorso ma vista l'ora è meglio che vada. Non si sa mai che poi si lamentino troppo > In effetti questo pranzetto si è dilungato non poco e quindi meglio non far lamentare i genitori a lavoro. <Allora, buona giornata, buon allenamento e.. Ci si vede> E si, non sa come salutarlo meglio di cosi. Fa un picoclo chino con il capo quindi ed armato del suo sacchetto con quel che resta del pranzo, il ragazzo attenderebbe una risposta da parte dell'altro prima di avviarsi verso casa o forse proprio verso il negozietto di famiglia.

00:04 Raoku:
 <Andata, puoi contarci> gli assicura ancora una volta Raoku, mostrandogli adesso che hanno raggiunto la base della montagna e può tranquillamente guardarlo in volto il pollice destro verso l'altro in segno di accordo. <Saresti stato una spia ancora peggiore se tu fossi andato da una kunoichi> gli assicura, ridendo comunque della battuta dell'altro <le ninja sono anche peggio di noi maschi: molto più sveglie e soprattutto molto più pericolose se si arrabbiano sul serio con qualcuno> il ricordo ancora una volta di Yume gli torna alla memoria, la sua espressione nel notare la sua carta bomba piazzata come trappola durante la lezione di combattimento, quella minaccia di morte che per un istante gli ha fatto rivoltare le viscere come un calzino <no, assolutamente, te l'avrei sconsigliato vivamente. Fidati di me> annuisce vigorosamente nel concludere quel discorso ironico sull'essere o meno spie di un altro villaggio rivale. Come lui deve recarsi nei quartieri dei Nara, però, Kisuke deve tornare dai suoi genitori prima che questi si infurino. Ognuno ha i suoi impegni, è evidente, ed entrambi sono in ritardo nel rispettarli a dovere. <Beh, è stato un vero piacere Kisuke-kun. Ci vediamo in giro allora> lo saluterebbe, osservandolo allontanarsi <anche perché non me lo scordo di doverti una cena!> gli grida dietro, prima di voltarsi a sua volta e dirigersi a passo spedito verso la propria destinazione. [END]

Kisuke e Raoku si trovano sul Monte dei Volti, l'uno per pranzare lontano dai genitori e l'altro per rilassarsi. Finiscono per conoscersi e dividersi il lauto pranzetto, ovviamente soffrendo il sole cocente e finendo per incamminarsi quindi, terminato il picnic, lungo la scalinata che li porterà nuovamente al Villaggio. Con la promessa di rivedersi e, da parte di Raoku, ricambiare il favore offrendo una cena.