The e Gelosia
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Giocata del 25/06/2018 dalle 09:33 alle 17:41 nella chat "Dojo Koshirae"
Oggi per l'Ametista è la giornata della settimana dedicata agli allenamenti presso il Dojo del Clan. Appena sveglio, lo Shoton si è lavato e vestito, ha fatto una leggera colazione e si è preparato per recarsi dal 5° Cerchio, ove risiede per comodità del lavoro ed anche perché è stata la zona della città che lo ha accolto al suo arrivo e del cui ordine si sta occupando. Come tutte le mattine, l'Ametista controllerebbe il proprio equipaggiamento, però riporrebbe le varie protezioni, il portaoggetti con tutto il suo contenuto ed il portakunai carico nel proprio zaino. Indosserebbe unicamente I pantaloni e la casacca in tessuto tecnico. I primi aderenti fino al ginocchio e che proseguono fino a metà tibia, l'altra con maniche aderenti sino al gomito e chiusa da una zip sul davanti. Alla cinta in vita sarebbe intrecciato il coprifronte di Kusa. Prima di uscire di casa, sarebbe doveroso richiamare a sé l'arma fondamentale di ogni shinobi: il Chakra, componendo un mezzo sigillo della capra davanti al plesso solare e figurerebbe nella propria mente il proprio corpo, come fosse tagliato in due metà da un piano orizzontale, sorretto proprio dalla mano manca che forma il mezzo sigillo. Focalizzerebbe la propria attenzione quindi in un punto al centro della fronte, dove visualizzerebbe comporsi la figura di un tetraedro dalle quattro facce a forma di triangolo equilatero. Un rubino a cui invierebbe le proprie energie psichiche colmandolo di una luce rossa ed intensa, che nutrendosi di conoscenza ed ambizione andrebbe a spandersi fuori dei bordi mentre il solido inizierebbe a ruotare intorno ai propri assi di simmetria, formando una sfera di luce rossa. Focalizzerebbe quindi la concentrazione nel punto da cui sorge la vita, l'ombelico, che è il punto di congiunzione con il ventre materno, rappresentante la vita e le energie del corpo, dove farebbe comparire uno zaffiro dalle otto facce in foggia di triangolo equilatero. Come il rubino, anche lo zaffiro prenderebbe a ruotare intorno ai suoi assi di simmetria,mentre verrebbe nutrito con la forza proveniente dai muscoli, la resistenza delle ossa, i riflessi dei nervi ed il talento del sangue. La luce azzurra si spanderebbe fuori dei bordi della figura fino a formare un'intensa sfera di luce azzurra. Quindi avvicinerebbe le due sfere, portandole alla porta del respiro, il plesso solare. Qui, le due sfere si toccherebbero e scontrerebbero, mandando i frantumi il piano orizzontale che divideva il corpo in due metà, come se fosse uno specchio e lentamente si amalgamerebbero e fonderebbero, dando origine ad una energia nuova ed antica al tempo stesso, origine dell'essenza stessa degli shinobi: il chakra. A rappresentare questa energia si plasmerebbe un icosaedro dalle venti facce in guisa di triangolo equilatero, colmo di una luce bianca e calda, che prenderebbe a ruotare al centro del petto dell'Ametista, facendo spandere la luce all'esterno, prima a formare una sfera di luce candida e quindi una serie di filamenti, che da questa si dipanerebbero lungo tutto il sistema circolatorio del chakra, per raggiungere ogni tsubo. Se tutto si fosse manifestato correttamente il ragazzo potrebbe sorridere, percependo i suoi muscoli più forti, le sue ossa più resistenti, il suoi nervi più scattanti ed il suo intelletto più acuto. Camminerebbe tranquillo per le vie del Centro e raggiungerebbe quindi la dimora ancestrale del suo Clan... qualcosa che nemmeno la devastazione portata dalla Quarta Grande Guerra Ninja ha potuto distruggere. Qualcosa che è sopravvissuto come ricordo indelebile del Clan Shoton anche durante il loro esilio volontario ad Oto, in un periodo nel quale a Kuka non era rimasto nulla, tranne macerie e desolazione. Imponente ed al contempo effimero, così appare il Palazzo di Cristallo, ancestrale dimora del Clan Shoton a Kusa. L'architettura è indecifrabile, manca di una precisa forma, presentando numerose guglie e spuntoni di cristallo rosa semitrasparente, che svettano verso il cielo o si protendono verso l'esterno. Un ampio portale, di cristallo opaco come la struttura principale del perimetro, concede l'accesso al piazzale interno, dove non insolito trovare giovani del Clan intenti nei loro allenamenti.
Il piazzale è contornata da un porticato, interamente di cristallo e dal soffitto completamente trasparente, che conduce al Dojo, che solitamente risulta diviso in tre sale quadrate, il cui pavimento è rivestito di stuoie intrecciate, ad eccezione di un camminatoio perimetrale. Uscendo sul retro del Dojo, si accede al chiostro interno, contornato dalle statue di cristallo dei Diamanti che si sono succeduti alla guida del Clan. In fondo al chiostro vi sono i due quartieri abitativi del Palazzo e tra questi il Tempio del Clan, al cui interno è impresso dai tempi della fondazione il motto del Clan: "Il Fine giustifica i Mezzi". L'Ametista troverebbe al suo arrivo il portale d'ingresso che si apre, quanto basta per farlo accedere e poi si richiude alle sue spalle <Più tardi attendo un ospite.> direbbe alla guardia posta a controllo del portone <Si tratta di una giovane Ishiba dai capelli color smeraldo.> spiegherebbe <Non porta armi con sé... a parte il CHakra ovviamente.> sorriderebbe avanzando, mentre la guardia si limiterebbe a fare un cenno con la testa e tornare alla propria opera di vigilanza. Gekko penetrerebbe avanzando lungo il camminatoio perimetrale e farebbe il suo ingresso nella palestra di destra, dove svestirebbe gli abiti ninja per indossare quelli più consoni ad un allenamento marziale: un keikoji di cotone bianco molto spesso, con impunture sul busto e le ginocchia, che sono le parti solitamente più sollecitate, un obi nero chiude in vita la casacca del kimono da combattimento ed un hakama anch'esso di cotone nero è posto ad ulteriore protezione delle gambe. Un haori di seta nera riportante ricamato sul dorso il loto rosa, simbolo del clan viene indossato sopra la casacca e quindi l'Ametista fa il suo ingresso sul tatami di stuoie intrecciate. Un inchino marziale verso i giovani shoton, venuti per l'apprendimento del taijutsu, che posti in seiza, cioè seduti sui talloni, sono allineati lungo il bordo opposto del tatami e si inchinano portando sulle stuoie intrecciate la fronte e le mani con le dita sovrapposte. L'ametista porterebbe a sua volta le ginocchia sul tatami e si siederebbe sui propri talloni, facendo un cenno con la mano destra agli allievi da quella metà del tatami <Tori.> e poi a quelli a sinistra con la mano relativa <Uke.> aspetterebbe che gli Onoci si pongano uno di fronte all'altro e poi enuncerebbe <Shomenuchi. Ikkio, Nikkio, Sankio.> e così gli allievi del Dojo inizierebbero l'allenamento, con quelli al lato sinistro che attaccherebbero con colpi di taglio della mano, portati dall'alto verso il basso e quelli al lato destro che eseguirebbero le tecniche indicate.[Tentativo di Impasto del Chakra][se Chakra 25/25][Equip: zaino][Vestiario: Keikoji bianco, Obi nero, Hakama nero, Haori nero con Loto Rosa] Il Sole risplende sul villaggio di Kusagakure no Sato, oltrepassando il vincolo posto dalle tende nella stanza della gemma. Questa si trova avanti al proprio armadio, aperto, dal quale andrebbe a prelevare dei vestiti. La toelettatura sarebbe già stata svolta, essendosi anche pettinata in modo più particolare, avendo ricevuto un invito per un the alla magione Shoton dal suo amico 'cristallino'. Molti sono i capi che verrebbero cacciati dal mobile, fino a vedere, appena ad una stampella, un vestito lungo, comodo ma elegante. Verrebbe preso, osservato da quelle iridi dorate e, una volta presa la decisione, indossato. Un lungo vestito nero, aderente alle minimo forme della ballerina, lungo fino al suolo, dove al lato destro della gonna vi sarebbe un profondo spacco, il quale scoprirebbe l'intera coscia destra. La schiena, nuda, infine verrebbe ricoperta da una camicetta nera in pizzo, che lascerebbe, sulla zona lombare, visibili l'intreccio di bretelline che andrebbero a tenere fermo il vestito. Un lungo manco verde verrebbe, infine adagiato sulla schiena e, infine, un paio di scarpe chiude con tacco da 15 centimetri, che la porterebbero ad esser alta un metro e ottanta. Solo un accessorio verrebbe portato con sé, nel vestiario...una pochette nera, senza bretella, dalla chiusura in ferro nero, al cui interno verrebbe portato un fuuda bianco e una penna e calamaio, in caso di necessità. Ma le mancherebbe ancora qualcosa: La giovane Kaime, nel tentativo di richiamare il chakra, energia fondamentale per qualsivoglia tecnica magica, andrebbe a chiudere gli occhi dalle ambrate iridi. Il corpo andrebbe a rilassarsi, tranne per gli arti superiori le cui estremità andrebbero a porsi all'altezza dello sterno nel caprino sigillo. Le gambe sarebbero leggermente divaricate, respiro regolare, testa leggermente abbassata, a causa del completo rilassamento, e la mente sgombra, sgombra da tutte le preoccupazioni, da tutti gli impulsi, da tutte le brame, da tutte le distrazioni che potrebbero distoglierla dall'azione intrapresa. Per pura comodità la giovane andrebbe a rappresentare, mentalmente, una sua copia, come un riflesso in uno specchio, ma parecchio differente dalla sua reale forma, in quanto il riflesso sarebbe spento, inanimato, indefinito, quasi fosse un mero contenitore vitreo completamente vuoto, o quasi. Due forme andrebbero a distinguersi nel vuoto del suo animo, una piccola rappresentazione femminile all'altezza dei suoi seni nasali, dallo smeraldino colore, capelli lunghi e dalla sinuette simile a quella della shinobi, mentre l'altra avrebbe fattezze maschili, dal violaceo colore e dalla corporatura snella e slanciata, capelli di media lunghezza e spettinati in maniera magnifica, situata alla bocca dello stomaco. Con la dovuta concentrazione queste due figure dovrebbero cominciare a muoversi lentamente, l'uno verso l'altra, per poi prender sempre più velocità, ricercando quel contatto con bramosia e lussuria. La femminea figura andrebbe a lasciar dietro di sé una velata sfumatura verdina, sinonimo di una spensierata condizione emotiva, mentre la sua controparte maschile andrebbe a rilasciare alle sue spalle una folta linea di denso fumo, sinonimo della potenza del corpo e dell'aggressività dell'impulso fisico. I due amanti dovrebbero continuare a correre fino a giungere all'altezza del plesso solare, ovvero poco sotto rispetto a dove la giovane tiene saldo il sigillo della capra, prima di riuscire a congiungersi. La loro unione é basata su un semplice trattener le mani del partner con le proprie, dando vita ad una leggera sfumatura tra questi due colori, fino al tanto atteso bacio, al quale consegue una reazione incredibile: le due figure si unirebbero come sfera, come a sancire il proprio amore per l'altra figura, un amore inscindibile e dal quale nascerebbero centinaia, migliaia, milioni o anche miliardi di filamenti della sfera stessa, filamenti i quali andrebbero a scorrere lungo il sistema circolatorio del chakra, attraverso il quale l'energia andrebbe ad irrogare interamente la figura della genin, rendendo possibile, attraverso la fuoriuscita di tale energia dagli tsubo, vie di fuga presenti sul femmineo corpo della ballerina in trecentosessantun punti diversi, le più disparate tecniche ninja o semplicemente azioni precedentemente impensabili per la shinobi, la quale andrebbe or ad aprire le palpebre, con una lucentezza maggiorata rispetto al solito, il tutto fosse stato svolto nel migliore dei modi. Svolto il suo tentativo di impasto, la donna, salutando Shiro, non portandolo con sé, andrebbe a varcare le porte che la distanziano dal terreno del villaggio, alla volta del Dojo Shoton. Varie sono le volte in cui ha dovuto chiedere informazioni, notando lo sguardo maschile che, non sapendo perché, sarebbe distratto dalla propria estetica, per poi giungere avanti una struttura non molto convenzionale, osservandola nella sua maestosità ma continuando comunque il suo cammino, ancheggiato e risonante di quei tacchi che andrebbero a emettere un rumore di 'macina', calpestando il polverisco della strada. Giunta alla soglia, non andrebbe neanche a presentarsi che le guardie poste a protezione del dojo le farebbero spazio per passare. Il suo incedere riprenderebbe, cauto e attento, godendosi quello spettacolo visivi, andando, infine, verso la palestra, indicatale dalle guardie stesse, varcando quella porta e attendendo di ritrovar nel proprio campo visivo il suo amico...[tentativo impasto chakra] L'allenamento dei giovani Onici Shoton procederebbe a lungo e senza molte soste, a parte quelle dettate dalle spiegazioni dell'Ametista <Il Taijutsu è una parte fondamentale dell'allenamento di un ninja.> enuncerebbe terminata la prassi iniziale di ripasso delle tecniche già spiegate in precedenza <Il nostro Clan cerca l'armonia di mente e corpo attraverso il Taijutsu.> spiegherebbe ritualmente <Noi siamo uno con la terra su cui camminiamo ed anche con i nostri avversari. Il loro equilibrio è il nostro equilibrio e noi possiamo muoverli a nostro piacimento.> concluderebbe serio, mentre gli Onici si scambierebbero sguardi compiaciuti. L'ametista userebbe entrambe le mani per indicare tutti gli allievi <Uke.> e po piegherebbe le dita per indicare sé stesso <Tori.> sorriderebbe pronto ad impartire la lezione odierna <Mune tsuki.> chiederebbe agli Onici di attaccare con pugno diretto al proprio petto <Shiomen uchi.> fornirebbe l'alternativa d'attacco come colpo di taglio frontale <Kotegaeshi.> enuncerebbe il nome della tecnica che andrebbe a mostrare agli allievi andandosi a porre al centro del tatami mentre già i primi Onici inizierebbero ad attaccare, pronti però a subire la tecnica senza farsi del male nelle cadute che in qualche caso sono vere e proprie proiezioni da cui i più agili riescono addirittura ad atterrare in piedi. All'ingresso di Kaime in palestra lo Shoton sarebbe passato ad eseguire la medesima tecnica in ginocchio dopo aver enunciato <Suwari waza Kotegaeshi>, muovendosi con la medesima proprietà che non in piedi e fermandosi solo quando gli allievi sarebbero troppo stanchi per attaccarlo pensando di non subire danni dalle cadute e dalle torsioni di polso, gomito e spalla che la tecnica applica. Mentre gli Onici hanno il fiato grosso, l'Ametista sarebbe completamente a proprio agio, ancora nel centro del tatami <Per oggi abbiamo finito.> direbbe chinandosi sul tatami con la fronte e me mani con le dita sovrapposte, ripetendo il gesto in otto direzioni, mentre gli allievi in piedi si inchinerebbero verso il centro e poi lascerebbero la palestra. Solo a questo punto lo Shoton si volterebbe verso Kaime e la saluterebbe allo stesso modo in cui ha fatto con ghli Onici, portando la fronte a toccare le stuoie intrecciate e le mani con le dita sovrapposta <Benvenuta.> la saluterebbe <Benvenuta nel Dojo del Clan Shoton> Direbbe alzandosi e prendendo lo zaino, abbandonato in un angolo <Se vorrai seguirmi nel chiostro interno, ho chiesto che ci portino lì del the.> sorriderebbe facendo cenno alla Gemma di procedere lungo il camminamento perimetrale alla destra del tatami.[chk on][equip invariato] La giovane resterebbe sull'uscio della palestra, notando come vari ragazzini sarebbero occupati ad allenarsi con io suo amico Shoton, il quale sarebbe il loro...allenatore(?). Poco dovrebbe attendere prima che l'allenamento termini e, dopo il saluto tramite inchino, Gekko andrebbe a notare la gemma Ishiba, la quale, al saluto di 'cristallino' andrebbe a sollevar la mano destrorsa, quella libera dalla presa della pochette. Come indicato da lui, la ballerina starterebbe il proprio incedere, lento e attenta a non ledere a quei tatami posti a protezione del pavimento. I passi rieccheggerebbero nell'ambiente, andando a porsi verso il chiosco, o almeno la zona indicatale dallo Shoton, dove andrebbero a consumare un the. Lo sguardo continuerebbe a studiare l'ambiente, i colori, gli effetti visivi dati da luci ed ombre e il proprio riflesso su alcune superfici cristalline. Giunta alla porta che permetterebbe di giungere al chiosco, la giovane attenderebbe il suo amico, portando il peso sulla leva inferiore sinistra, mentre la destra andrebbe a distendersi e, portando le mani dietro i propri lombari, andrebbe a poggiarsi sullo stipite della porta, sentendosi un po' a disagio nel vagare autonomamente in un dojo di un clan non suo.[chakra on] Accompagnerebbe quindi l'ospite fino all'apertura posteriore della palestra, da cui poco prima erano usciti i bambini <Ogni settimana ciascun membro ufficiale del clan si occupa di allenare al combattimento a mani nude i figli dei nostri membri, anche non ufficiali.> non tutti sono in grado di risvegliare l'Innata, ma ciò non di meno sono comunque Shoton.> sorriderebbe procedendo all'esterno della palestra, attraverso il varco della porta scorrevole, lasciata aperta durante l'allenamento. <Sei bellissima.> commenterebbe all'indirizzo della ballerina con tono però non lascivo, forse i virtù dell'abito tradizionale che indossa e farebbe strada verso un tavolino con due sede, posto al riparo della fronda di un ciliegio, che vista la stagione è completamente in fiore. Sul tavolino sarebbe già presente una teiera di ceramica smaltata con disegni floreali e due tazze poste su dei piattini, parte del medesimo servizio da the <Prego, accomodati Kaime.> pronuncerebbe gentilmente il suo nome ed attenderebbe che la gemma si sia seduta per versare dalla teiera due tazze di the, servendo prima la ballerina. <The di rosa.> mormorerebbe <Spero che sia di tuo gradimento.> sorriderebbe sedendosi poi di fronte alla kunoichi, abbandonando nuovamente lo zaino ai piedi dell'albero.[Chk on][equip invariato] La giovane, seguendo l'Ametista, andando, con questo, al tavolino, posto all'ombra delle fronde di un ciliegio in fiore, dove, delicati, alcuni petali andrebbero ad adornare le sue radici e i piedi del tavolino stesso. Su questo un nuovo richiamo andrebbe ad erigersi: la pittura della ceramica di quella teiera, colpa, probabilmente, di acqua calda e due tazze da the, poste su dei piattini di cromatura affine. La giovane, all'invito dello Shoton, andrebbe ad accomodarsi e, portando la gamba destra sulla gemella, comincerebbe a chiosare per la prima volta in questo incontro...<grazie, pensavo fosse consono> direbbe, relativo al complimento ricevuto dal moro, per poi, perdendosi nei convenevoli, completamente sopraffatta dalla imponenza di un senso di disagio, dovuto dal trovarsi nelle mira di un dojo non proprio, dove si potrebbe pensare che quello sia un appuntamento. <Bella la vostra magione, soprattutto è molto grande...> Direbbe, riprendendo fiato e umettandosi le rosee con un leggero passaggio di lingua <...la magione Ishiba è un po' più piccola, ma si basa su diversi piani, quindi forse è normale...> Direbbe, andando in seguito, poggiando la pochette sulle leve inferiori, a prendere la teiera con entrambe le mani, la destra nel manico mentre la mancina andrebbe a porsi sotto la bocca della stessa, andando a versare quell'acqua bollente nella propria tazza e, se l'altro non la fermasse, anche nella di lui tazza, così da cominciar a sciogliersi e magari sembrar meno impacciata.[chakra on] Sorriderebbe, sorseggiando un po' di the. Solitamente questo ragazzo è molto meno formale, ma l'abito formale, pur se si tratta di un abito tradizionale da combattimento... eccezion fatta per l'haori, che in ogni caso non si è nemmeno sgualcito durante l'allenamento dei giovani. La reazione della ballerina al complimento ed alla situazione tutta, che effettivamente parrebbe consona ad un appuntamento... ma si sa che tra i due non potrà mai esserci più di un'amicizia... magari lo Shoton spera ancora in qualche "beneficio", ma che non si possa andar oltre all'amicizia è un messaggio decisamente recepito... a quanto pare non c'è posto per l'Ametista nel cuore della Gemma. Annuirebbe ascoltando il commento sul Dojo. <Ogni Clan ha le proprie tradizioni.> commenterebbe semplicemente <Immagino che la magione Ishiba che si trova ad Amegaure sia più maestosa di quella che si trova qui a Kusa.> ridacchierebbe <Ebbene, devi sapere che questo è il Dojo principale del Clan Shoton e non quello di Otogakure, che è stato adottato solo dopo la distruzione di Kusa nella Quarta Grande Guerra Ninja.> spiegherebbe il ragazzo, al quale evidentemente sono state impartite notevoli lezioni di storia, quantomeno riguardo al proprio Clan <Si dice che questo luogo sia l'unica parte di Kusa che risalga all'epoca precedente.> direbbe prendendo un sorso di the <La struttura in ampiezza piuttosto che in altezza, si confà allo spazio che offre Kusagakure.> affermazione abbastanza condivisibile, non fosse che nei tempi recenti sono sorte molte strutture in spazi ristretti, anche perché i Cerchi esterni hanno limitato l'espansione delle zone più centrali e le mura limitano l'espansione verso l'esterno dei quartieri poveri <Inoltre permette di accogliere più persone in caso di attacco ed è una struttura più solida e facile da difendere.> una fortezza in pratica, creata per accogliere il popolo di Kusagakure in periodo di guerra <Mi piacerebbe visitare il Dojo Ishiba, una volta o l'altra.> sorriderebbe. [chl on][equip invariato] La giovane andrebbe ad ascoltare il dire dello Shoton, per poi andar a replicare, una volta che questo abbia terminato il suo dire...<si, suppongo che il dojo ad Ame fosse molto più grande, anche perché eravamo uno dei clan maggiori del villaggio.> Direbbe, riportando la memoria a quei giorni durante i quali, insieme alla madre, avrebbe visitato la cittadina e sarebbe passata avanti quella magione, tanto grande da farla sentire un piccolo insetto in quel contesto, mentre ora, più grande, andrebbe ad esser maggiormente conscia della poca importanza della grandezza di un dojo, anche perché il villaggio dell'Erba non può offrire troppi spazi per le magioni dei vari clan, troppi per un unico villaggio. Ritornata al presente, la gemma andrebbe a continuar il suo chiosare...<penso che dovrei chiedere se posso portare qualche estraneo nella magione, ma credo non sia troppo difficile avere un permesso.> Per poi, prendendo la tazza, inserendo indice e medio nell'apposito manico, andrebbe a sorseggiare quel the alle rose, che, in maniera dolce, andrebbe a riempir la bocca della gemma con quel sapore aromatizzato, attendendo, dopo un sorso, andrebbe a chieder...<bhe, hai imparato altro? Hai svolto altre missioni?> Attendendo infine una di lui replica.[chakra on] Ascolterebbe il dire della ballerina... effettivamente l'Alleanza di cui Kusa è stata messa al centro, con la conseguente migrazione di sedi di Clan dalle vicine Ame ed Oto, ma anche dalla più lontana Suna e dalla remota Kiri, ha decisamente affollato un villaggio che, ricostruito dopo la guerra non era stato pensato per questa funzione... soprattutto ha affollato i quartieri più centrali, togliendo quegli spazi che le aree più ricche avevano sempre avuto. Già. In fondo Kusa era un Villaggio decisamente minore quanto a popolazione e forza militare, rispetto agli altri. Un cuscinetto tra delle superpotenze... com'era stato per Ame... entrambi teatri di scontri tra i paesi della Terra, del Vento e del Fuoco. <Prometto che verrò disarmato.> sorriderebbe con ciò quasi sottolineando come il fatto che lui o Kaime possano andare in qualche luogo senza portare armi, in realtà non limiti quasi per nulla le loro potenzialità, forse eliminando solo alcune opzioni tattiche. L'Ametista prenderebbe un altro sorso di the <Per ora mi accontento delle tecniche che padroneggio.> direbbe <Quanto a missioni ne ho solamente svolta una di grado D.> ridacchierebbe <Con una paio di Deshi che avevo incontrato qualche volta per strada.> sorriderebbe <Sai. Una l'ho dovuta portare di peso a lezione.> ridacchierebbe al ricordo <Penso che potrà far bene e volevo vedere come si sarebbero comportati durante una missione, seppure una di grado così ridicolmente basso.> riderebbe a pensare che con la ballerina non abbiano avuto difficoltà nemmeno svolgendo una missione C in due Genin <Tu invece hai appreso qualcosa di nuovo? Fatto nuove conoscenze? Oppure hai svolto qualche missione interessante senza chiamarmi?> chiederebbe alla fine con fare ilare... insomma si spera che la ballerina chiamerebbe il conciatore almeno per quelle missioni che comportano un certo grado di rischio... e conseguentemente potrebbero essere impegnative, interessanti e divertenti.[chk on][equip invariato] La giovane andrebbe ad ascoltare il dire dello Shoton, ascoltando le di lui premesse per far temere meno la sua presenza all'interno del dojo, e a questa risposta andrebbe a replicare, nascondendo le rosee con la mancina, a causa di una risatina troncata sul nascere...<tranquillo, io tra gli Ishiba sono la meno capace...penso che Kimamura-sama non abbia problemi a metterti fuori combattimento con un sol foglietto. Sai, lei è la nipote diretta di Konan Ishiba, ed è la più potente tra gli Ishiba attualmente incontrabile...anzi se devo dirti la verità, a volte, fa paura anche a me.> direbbe, ripensando a quando questa avrebbe concesso alla gemma di divenire una custode del sigillo, precisando che fin dall'inizio del clan, questo si è sempre dimostrato il più propenso a tale arte, naturamente grazie anche all'innata, con la quale, teoricamente, sarebbe possibile formare dei fuuda sul momento. Per quanto rigurda la seconda parte del discorso, anche questa andrebbe a ricevere replica, andando così a chiosar...<a Kusa no, però a Konoha ho conosciuto una ragazza, una Hyuuga presumo, o almeno aveva gli stessi occhi perlacei, la quale mi sembrava un po'...non so come spiegarti...era allo stesso tempo fragile, ma nascondeva un'aura di inquietudine intorno a lei...poi non dire cretinate, non farei mai missioni sena di te?> andando poi a ridacchiare, nuovamente, continuando...<poi chi dovrei proteggere?> direbbe, lasciandosi per qualche secondo a quel risolino, finalmente esalato...[chakra on] Ascolterebbe con attenzione quanto dalla ballerina riferito con riguardo alla sua capoclan, che a quanto pare sarebbe nientemeno che la nipote diretta di Konan Ishiba... a quanto pare tra gli Ishiba si possono fare studi genealogici... lusso che al momento non è concesso a Gekko. Lui è certamente uno Shoton, ma neppure sa con esattezza chi fosse sua madre, figuriamoci risalire nel tempo <Devo essere onesto.> mormorerebbe <Non ho mai visto in azione Tamaki sama.> sorriderebbe <Però credo che non ci possa essere qualcuno di debole alla guida di un Clan.> ad occhio Tamaki vincerebbe contro Gekko in qualsiasi confronto, anche con un braccio legato dietro la schiena, ma in fondo basterebbe già il divario tra un Genin ed un Jonin per tale considerazione, figuriamoci il divario tra Ametista e Diamante. <Prima o poi dovrò ricordarmi di fare un viaggio a Konoha. In fondo non è poi così impegnativo se tu puoi fare tranquillamente avanti e indietro.> direbbe, ignorando che la Gemma possa contare su metodi di viaggio ben più celeri del treno, però si farebbe rapidamente riflessivo ascoltando la descrizione che della ragazzina Hyuga farebbe Kaime <Fragilità e un'aura d'inquietudine.> ripeterebbe <Hai decisamente attirato il mio interesse.> sorriderebbe e poi cederebbe ad una risatina <Ah quindi adesso sei tu che proteggi me?> chiederebbe <Ad ogni modo ho anche avuto modo di parlare un po' di tattica con un ninjutser Katon.> sorriderebbe <Di base devo ammettere che al nostro gruppo servirebbe un esperto di Suiton, o quantomeno ci farebbe davvero comodo, dato che il Katon è forte contro il tuo Fuuton.> e con ciò sarebbe definitivamente chiaro che già l'altra volta lo Shoton si riferisse al rapporto tra gli elementi e non alla debolezza dell'Ishibaku rispetto al Katon, della quale ancora nulla sa. <Comunque sono contento che tu ti senta più a tuo agio ora.> commenterebbe prendendo un sorso di the, palesemente riferito alla voglia di scherzare della Gemma Ishiba.[chk on][equip invariato] La giovane andrebbe, ancora una volta, ad ascoltare il dire di 'cristallino', ascoltando ciò che ha da dire riguardo, quello che lei presume, capoclan, il suo discorso sul viaggio a Konoha, al quale non andrebbe a dare delle spiegazioni a riguardo, in quanto non sa se Azrael voglia far sapere che viene 'usato' dalla Ishiba in tal modo ed, infine, riguardo al discorso del Katon. Qui, corrucciando le rosee labbra e guardando in alto a destra, andrebbe a pensare e a supporre...<non credo sia così, in quanto il mio clan non ha molto a cuore un elemento caotico come il fuoco, ma mio fratello ancora non ha scoperto il proprio...nha, sto dicendo una sciocchezza. Mio fratello...> per poi tornare a guardare Gekko, con occhi più accesi, più empatici e brillanti al sol nominare quella persona <...è un artista, è un musicista, non credo che nel suo animo possa esservi il fuoco, non credo possa esservi la capacità di distruggere tutto ciò che ha a disposizione nelle vicinanze. Forse avrà lui l'elemento suiton, insomma...è un elemento armonioso, un elemento calmo ma forte...è perfetto per una persona rilassata e ponderosa come è lui...> o come lei crede egli sia, per quando non conosca bene la sua psiche, i suoi disagi, le sue paure...[chakra on] Il discorso sulle trasferte alla Foglia, semplicemente cade senza far rumore, un po' come un albero in mezzo ad una foresta quando non c'è nessuno a sentirlo cadere... chissà per quale ragione, potrebbe chiedersi l'Ametista, un Clan che ha il suo potere nella carta non abbia molto a cuore il fuoco. <Un elemento caotico, dici?> mormorerebbe <Che sia distruttivo non c'è dubbio, però in fin dei conti anche il Vento lo è.> sorriderebbe, ed effettivamente il Vento è un elemento di distruzione notevole, anche in natura, però non ha una componente di danno secondaria, come il calore, dal quale gli è stato detto di guardarsi, qualora affrontasse ninja che padroneggiano tale elemento... il Vento invece colpirebbe "solo" ciò che intende colpire... il che vorrebbe dire tutto ciò che si mette sul suo cammino <L'Acqua potrebbe essere un elemento compatibile con una personalità del genere.> beh in effetti la compatibilità elementale potrebbe trovare un fondamento nella pssiche... ma in tal caso si dovrebbe ritenere che un individuo compatibile con la Terra ed il Fulmine sia decisamente preda di un dissidio profondo, considerando l'immobilità, inamovibilità e durezza della roccia ed il costante movimento e la volatilità del fulmine... chissà se altri possano notare queste caratteristiche nell'Amestista <Se fosse compatibile con il Suiton sarebbe ideale per compensare la debolezza del Fuuton.> annuirebbe <In più c'è anche da dire che ha una buona versatilità di tecniche.> sorriderebbe <Ti ricordi il vecchietto?>ridacchierebbe <Prima quei proiettili d'acqua, poi la nebbia e non ho ancora capito cosa cercasse di farti prima che gli togliessi la possibilità di toccarti.> sorriderebbe evitando di ricordare come poi il vecchietto si fosse ritrovato in una camicia da notte di cristallo e incartato come una caramella <Piuttosto. Quando hai intenzione di farmelo conoscere?> ridacchierebbe <Spero non vorrai aspettare che ci troviamo in missione.> concluderebbe finenzo la propria tazza di the ed andando a versarne ancora, sia per la compagna che per sé.[chk on][equip invariato] Dagli elementi, ai ricordi di una missione passata, in cui un vecchietto, un po' demente, avrebbe dato filo da torcere ai due a...quella domanda: "Quando hai intenzione di farmelo conoscere?"...una domanda troppo dolorosa, una domanda dietro la quale vi sono degli interi giorni senza ridere, interi giorni senza sapere cosa fare di se stessa, dei giorni nei quali non sa nemmeno se può affermar di aver vissuto, ma non può far cadere la domanda, deve replicare in qualche modo e quindi, con un sorriso falso, ma realistico, allenatasi per anni a dimostrare una felicità che non era più parte di lei...<hai ragione, ma mio fratello è un po' di tempo che sta chiuso in stanza a suonare e chissà che fare> mentre una mano andrebbe a levarsi senza meta, esasperando solo ciò che dice con un movimento astratto <poi starà studiando...non lo so di preciso, a volte lo fa e in quei giorni vuole rimanere solo e noi accettiamo. E' sempre stato un ragazzo estroso, quindi quando gli viene l'ispirazione non gli negliamo mai un po' di solitudine, come lo hanno mai fatto con me durante le mie esercitazioni. > direbbe, andando a cambiar discorso, sperando di non darlo a vedere...<io sono una ballerina e sono peggio di lui...ricordo ancora quando...emh> 'Pensa a qualcosa...qualsiasi cosa!' <...come spiegarti?alcuni passi di danza sono molto più...erotici, e avevo problemi a svolgerli in pubblico, quindi rimanevo da sola in stanza fino a quando non lo accettavo e per me non diventava un semplice passo di danza...sarà capitato anche a te di dover fare qualcosa che ti porta disagio no? e se si, racconta!> direbbe, cercando di lascia la patata bollente all'Ametista Shoton, riprendendo a sorseggiare quel the con tanto gusto [chakra on] Un ragazzo cresciuto in mezzo ai mercanti, che ha sempre imparato ad usare le parole per mettere a proprio agio i clienti, migliorare la loro disposizione verso l'acquisto e anche ad accettare di spendere magari qualcosa in più di quello che pensavano... ora quel ragazzo pare riuscire nell'operazione inversa, cioè trovare le parole giuste per creare un inspiegabile disagio nella ballerina. Lei chiaramente vorrebbe cercare di uscire dall'imbarazzo, in qualsiasi modo e prova ad abbozzare una spiegazione che per una persona che non condivida le stesse turbe artistiche risulta incomprensibile... inseguire l'ispirazione e poi farsi consumare dall'arte è qualcosa che un mercante non comprende... non perché sia stupido oppure perché gli artisti siano folli, ma semplicemente perché è un modo di vita che non conosce, troppo alieno per essere comprensibile. Tuttavia l'Ametista accetterebbe la spiegazione come comprensibile, perché per l'amica lo è, chiaramente. Ma la ballerina cerca di fare comprendere meglio la situazione, ponendo un esempio molto personale, il che sarebbe una cosa apprezzabile, se non fosse che l'esempio è in grado in un istante di precipitare la mente di un adolescente in fantasie tanto audaci da essere vietate ai minori, imprigionandolo come il più ardito ed elaborato dei Genjutsu... cosa forse comprensibile dalla vacuità momentanea nello sguardo di Gekko, che però dopo qualche istante pare riprendersi, come se la sua mente non avesse viaggiato in vari sogni erotici <Beh, veramente no.> mormorerebbe <Io non mi sono mai trovato a disagio nel fare qualcosa legato al mio mestiere.> beh del resto è un mercante... in cosa poteva trovarsi a disagio? non era certo lì a fare qualcosa di illegale o a vendere divertimenti di dubbia qualità morale <Aspetta. Hai detto che tuo fratello è un artista? per caso disegna pure?> ipotizzerebbe, andando verso un auspicabile mezzo cambio di discorso <La ragazza che ho portato di peso in Accademia aveva un ritratto di lei fatto a carboncino.> ricorderebbe <Molto bello e realistico, anche se forse andava oltre all'apparenza.> mormorerebbe <Però non sono certo un critico d'arte.> ridacchierebbe per alleggerire la tensione della compagna, senza sapere che forse il fatto che il fratello abbia disegnato il ritratto di un'altra ragazza potrebbe causare una sorta di raptus omicida nella ballerina, in preda ad una maniacale gelosia per il suo incestuoso amore.[chk on][equip invariato] Neuroni, sinapsi, impulsi elettrici...tutto nel cervello di Kaime andrebbe a spegnersi nel momento in cui il giovane andrebbe a dire quella frase, far cenno a quel disegno...no, Karitama non può aver fatto disegni ad altre donne, non il suo Karim. Il tempo andrebbe a fermarsi per un tempo imprecisato, ma che ad occhi esterni sarebbe solo un momento. Le labbra andrebbero a schiudersi, snudando i denti divaricati, per poi, cercando le parole, andrebbe a dire, mentre dentro di sé andrebbe a divampare la fiamma distruttrice...<non penso sia stato lui, non troverei un collegamento temporale tra la sua reclusione e la possibilità di fare un disegno ad una ragazza, ma pure se fosse non sarebbe nulla di scandaloso...> Mentirebbe spudoratamente, andando a riprendere a parlare...<comunque si, disegna, dipinge e suona...un artista completo. Io per esser di meno ho imparato a danzare, e sono diventata sua musa.> Direbbe, rincuorata dall'ultima frase pronunciata, per poi continuar...<tu invece, a livello artistico cosa sai fare? Di questo non ne abbiamo mai parlato...> Per poi attender replica dallo Shoton, aspettando prima di chiedere chi fosse questa grande...deshi.[chakra in] Gekko ha già visto un aspetto terribile di Kaime... una malvagità insita, un desiderio di morte. Proprio alla fine del loro scontro, quando entrambi avevano deciso di porre la parola fine all'incontro... solo che lui si era limitato ad intrappolare la ballerina, mentre lei aveva in programma di schiacciarlo tra mura di carta. Ora quell'espressione omicida parrebbe quasi un sorriso gentile... però sarebbe rivolta verso Tora chan, non verso di lui... il che in realtà non lo rincuora molto perché lui la possibilità di essere ucciso tanto facilmente non la vede... mentre la ragazza ha appena iniziato l'Accademia e decisamente sarebbe in un enorme rischio mortale di fronte alla Gemma berserker. Lui non crede che la ladruncola possa avere insidiato l'Ishiba, più che altro ritiene credibile che un artista possa essere ispirato da molte cose e che non rimanga completamente fedele alla propria musa... insomma non ci vede nulla di male e proprio non capisce tale reazione... forse Kaime pretende l'esclusiva su suo fratello? o forse pretende che la informi dei suoi movimenti? quest'ultima cosa sarebbe la più verosimile, quantomeno perché se un familiare ritiene che un'altro sia chiuso da giorni in stanza, potrebbe essere preoccupato del suo benessere e sarebbe cortese fargli sapere che, invece, uno se ne vada tranquillamente in giro. <Forse hai ragione.> mormorerebbe <Se tuo fratello fosse uscito, almeno ti avrebbe detto che stava bene e non era più chiuso in stanza.> sorriderebbe <Poi mi è stato detto che lui sarebbe più alto e massiccio di me, mentre immagino tuo fratello abbia un fisico più delicato, come te.> continuerebbe tranquillo, per fortuna la descrizione di Torako non era stata un gran che e quindi non c'erano dettagli tipo il colore di occhi e capelli... non che l'Ametista ricordi. <Ad ogni modo, anche se fosse vero che era lui.> alzerebbe le spalle <Non ci vedrei poi niente di male. Le ha solo fatto un disegno, non si è certo compromesso con lei.> concluderebbe poi, valutando che forse il problema sia questo... gli Ishiba paiono un Clan molto nobile ed a giudicare dalla casa in cui vivono i due fratelli, sono pure parecchio benestanti... il fatto di una relazione che fosse più di un'amicizia o una conoscenza con una persona di rango inferiore, potrebbe essere considerata sconveniente... soprattutto se la persona in questione fosse una ladruncola del 5° Cerchio. <Beh, a meno che non consideri artistiche le mie creazioni come conciatore, direi che non ho arte.> ridacchierebbe cambiando ora decisamente argomento nel rispondere alla domanda altrui <Però...> metterebbe una mano allo zaino e frugherebbe estraendone il portaoggetti e da questo un fuda che riporterebbe il kanji "bracciale" <Solo un momento eh.> sorriderebbe appoggiando il fuda sul tavolino e posandovi sopra le dita, facendo fluire una minima stilla di chakra nel foglietto di carta per richiamare l'oggetto in esso sigillato da ormai diverso tempo. Una nuvoletta di fumo, se tutto si fosse svolto correttamente, sovrasterebbe il fuda per alcuni istanti e quindi lascerebbe scorgere la figura di un oggetto, completamente composto di sottili fili di cristallo, intrecciati tra loro in un modo impossibile in natura, in modo da formare un bracciale, simile a quelli che a volte si fanno con fili di canapa o d'altra erba. <Che te ne pare?> chiederebbe riguardo la sua creazione decisamente più artistica.[Chakra 24.5/25][equip -1 fuda con kanji "bracciale", +1 bracciale di fili d'erba cristallizzato] La mente che ritorna al pensieri di suo fratello che, durante il suo periodo a Konoha, possa esser uscito di casa per andar a disegnare altre ragazze... è impossibile, ne è certa e la rabbia che la assaliva andrebbe a scemare sempre piu, fino a spegnersi completamente...poi non sarà l'unico che da mettere carboncino su carta, no?. Il tutto viene elaborato in silenzio, lentamente, ascoltando il dire di Gekko e, seguiti i suoi movimenti, andrebbe a veder quel braccialetto esser espulso da quel fuuda. Cristallo erba e canapa...un braccialetto che, se fatto con migliori prodotti, potrebbe esser utilizzato anche per le migliori occasioni, per questo, sgranando gli occhi la giovane andrebbe a chiosar in di lui direzione...<è...bellissimo. Mi piace un sacco> direbbe. Un'ultima sorsata di the verrebbe bevuta, andando, abbassando il capo, a dire...<sembro pazza a volte vero? Quando si parla di Karim, cioè, volevo dire Karitama...me ne accorgo quando le persone pensano che stia dando di matto> direbbe, con i capelli che celerebbero in parte il suo viso, attratti dalla forza di gravità e tenendo nella stessa direzione lo sguardo...un po' rattristata, ma consapevole di aver detto un'ovvietà allo Shoton, che più di tutti la conosce...[chakra on] Sorriderebbe l'Ametista, ad ascoltare il dire dell'amica <Beh, l'ho fatto quasi sovrappensiero.> ammetterebbe <Una sera sono andato ai prati fioriti e stavo ripensando alla mia esistenza.> mormorerebbe <Tutta la mia vita, prima di arrivare a Kusa ho sempre pensato di essere figlio di una coppia di mercanti.> direbbe, ripetendo forse qualcosa di già detto alla ballerina <Ma in realtà nulla di quella vita è mai stato reale.> direbbe con fare un po' triste <Stavo pensando che potrebbe anche essere stato tutto un Genjutsu e mi sono ritrovato ad intrecciare dei fili d'erba, senza nemmeno pensare a quello che stavo facendo.> sorride appena, ma rimane triste la sue espressione <Allo stesso modo, poi ho attivato la mia innata ed ho mutato tutto in cristallo.> mormorerebbe <Ho pensato che potesse avere un significato, il fatto che il mio potere possa mutare qualcosa di caduco e fragile come un filo d'erba in qualcosa di forte, resistente e duraturo come il cristallo.> ridacchierebbe <Pensa che ironia. Erba e Cristallo.> mormorerebbe <Se vuoi puoi tenerlo.> mormorerebbe <Accettalo come un regalo da parte mia.> rafforzerebbe la richiesta e quindi farebbe un sorrisetto dall'aria poco raccomandabile <E poi se quel disegno l'ha fatto davvero Karitama, puoi considerare questo bracciale una specie di vendetta.> ridacchierebbe... non che la cosa abbia veramente senso in sé, del resto il fatto che Kaime sia gelosa e possessiva con Karitama non significa che sia vero anche il contrario. Poi, che la ragazza abbia accettato o meno il dono, il ragazzo prenderebbe un sorso di te. <Prima hai detto che hai imparato dei passi di danza erotici?> tornerebbe a razzo su un discorso decisamente leggero, per quanto forse un po' spinto... a seconda di ciò che risponderà o mostrerà la ballerina. Se Lei decidesse di rimanere, Gekko proseguirebbe volentieri la chiacchierata, se invece decidesse di congedarsi, la saluterebbe.[End] Occhi che continuerebbero a studiare quel braccialetto, fino a sentir quelle parole, le quali inizialmente andrebbero a regalare quell'oggetto alla stessa Gemma Ishiba, per poi, riportando il discorso sul fratello...<sei sicuro?insomma... è un momento tuo...> Direbbe per poi, infine, accettare quel regalo ed andar da subito ad indossarlo al polso destro, per poi commentare...<si dai, come vendetta penso possa andar bene> direbbe ridacchiando, per poi andar ad alzarsi e, aggirando il tavolo, se Gekko non la fermasse, andrebbe a dar un bacio sulla gota sinistra dello Shoton, chiosando solo infine <ora penso che debba andare, però la prossima volta ti inviterò al dojo Ishiba per ricambiare il the> direbbe e, andando a salutare mediante riverenza, la donna andrebbe ad avviarsi verso i corridoi che le hanno permesso di attraversare il dojo dal suo ingresso. Uscita dal dojo, sperando di non perdersi, andrebbe a viaggiar per le strade di Kusagakure, continuando a guardar quel braccialetto che, ormai, diverrà parte integrante del suo vestiario [end]