Lo stomaco (vuoto) della tigre

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11:55 Torako:
  [Quinto Cerchio] Fra i vicoletti del Quinto Cerchio di Kusa, si aggira una ragazzina magra e non troppo alta. Cammina tenendo le mani dietro alla schiena, compiendo ampi passi, mentre gli occhi azzurri guizzano da una parte all'altra, alla ricerca di qualcosa da sgraffignare per potersi riempire lo stomaco anche oggi. Canticchia a mezza voce, seguendo una melodia ed un ritmo che sono insensati, senza capo ne coda. Non è proprio una canzone la sua, è solo un insieme di mugugni mal cadenzati emessi giusto per non annoiarsi troppo in questa sua ricerca. Indossa dei pantaloni neri che le coprono le gambe fino a sotto al ginocchio ed una maglia verdone militare, senza maniche e decisamente accollata, tanto da negare il suo già quasi inesistente seno. I lunghi capelli biondi sono raccolti in una coda alta e scendono dietro la nuca, muovendosi ritmicamente da una parte all'altra ad ogni passo della diciassettenne. La fronte è appena solleticata da una frangia mal tagliata, come se fosse stata acconciata da qualcuno che non ha la minima abilità con un paio di forbici. <Mh-mh-mmh...> Canticchia distendendo la gamba alzata ad ogni passo, mentre sfocia da uno dei vicoletti arrivando ad una strada più grande. Qui ci sono più persone e più negozi, magari riuscirà ad avere la sua possibilità per mettere qualcosa nello stomaco che, in questo momento, sta brontolando per la fame. La ragazzina lo ignora. E' abituata a sentirlo reclamare cibo. Che reclami pure, al momento non ha nulla da dargli. Nonostante la fame e tutto il resto, sfoggia un grosso sorriso spensierato.

12:02 Gekko:
 In questa giornata il Paese dell'Erba ed il Villaggio dell'Erba sono graziati dalla pioggia, che nonostante il periodo ormai volga all'estate seguita a perseguitare questi luoghi, come se i freschi germogli ed i fili d'erba dei prati reclamassero a gran voce che il cielo li disseti a causa dell'incuria di chi sarebbe preposto a tali compiti ed invece preferisce far altro, oppure addirittura poltrire, perché al limite "ci penseranno gli shinobi"... del resto ai gradi più bassi toccano proprio queste faccende che con l'essere un ninja hanno davvero poco a che fare: ha sentito da alcuni che abbiano sturato tombini, pulito fogne, strappato erbacce. All'Ametista in confronto è andata bene, tra la trascrizione degli orari delle lezioni in Accademia, il montaggio di un palco, la sistemazione dell'attrezzatura per il concerto e la lucidatura di armi, che mai si sognerebbe d'usare, nonostante si permetta di portare sempre con sé un portakunai pieno, oltre ad altri strumenti che trova decisamente più utili. In pratica gli shinobi di basso rango fanno tutti quei lavori che altri non fanno, per pigrizia o sciatteria. Ha passato la mattinata in conceria, a fare quello che è il suo lavoro, oltre allo shinobi... Ormai è abbastanza pratico nella lavorazione dei pellami da poter dedicare poco tempo ogni giorno alle mansioni del laboratorio ed in negozio c'è sempre Jin sama, quindi la parte commerciale non lo tocca, seppure il ragazzo dai ciuffi corvini sempre spettinati, quasi ad arte, che gli conferiscono quell'aria da cucciolo arruffato e dagli occhi color dello smeraldo sia cresciuto in una carovana di mercanti e quindi abbia anche quella parte del mestiere nel proprio bagaglio professionale. Ora però svolge un giro di ronda. Non che gli sia stato chiesto o rdinato, ma è il suo dovere controllare che tutto proceda ordinatamente nel Villaggio dell'Erba... quantomeno nel cerchio in cui vive e lavora. Come suo solito Indossa il suo equipaggiamento al completo: pantalone aderente fino al ginocchio e lungo fino a metà tibia e maglia chiusa sul davanti da una zip, con maniche aderenti sino al gomito, schinieri e vambracci di cuoio, guanti ninja ed un'armatura leggera, anch'essa di cuoio a coprire il torace ed il lato delle cosce. In vita porta una cintura di cuoio, a cui è intrecciato il coprifronte di Kusa e da cui pendono ai lati un portakunai sulla destra contenente 9 di questi attrezzi shinobistici ed un portaoggetti sulla sinistra al cui interno trovano posto un set di fumogeni, 5 carte bomba, 5 bombe luce, 5 fili di nylon, 5 fili di nylon conduttori, 2 set di makibishi, 1 fuda con il kanji "fiamma", 5 fuda contenenti tronchetti da sostituzione, 1 fuda con il kanji "bracciale"ed altri 20 fuda bianchi. Prima di incamminarsi, il ragazzo raccoglierebbe anche le proprie energie e per far ciò comporrebbe un mezzo sigillo della capra davanti al plesso solare e figurerebbe nella propria mente il proprio corpo, come fosse tagliato in due metà da un piano orizzontale, sorretto proprio dalla mano manca che forma il mezzo sigillo. Focalizzerebbe la propria attenzione quindi in un punto al centro della fronte, dove visualizzerebbe comporsi la figura di un tetraedro dalle quattro facce a forma di triangolo equilatero. Un rubino a cui invierebbe le proprie energie psichiche colmandolo di una luce rossa ed intensa, che nutrendosi di conoscenza ed ambizione andrebbe a spandersi fuori dei bordi mentre il solido inizierebbe a ruotare intorno ai propri assi di simmetria, formando una sfera di luce rossa. Focalizzerebbe quindi la concentrazione nel punto da cui sorge la vita, l'ombelico, che è il punto di congiunzione con il ventre materno, rappresentante la vita e le energie del corpo, dove farebbe comparire uno zaffiro dalle otto facce in foggia di triangolo equilatero. Come il rubino, anche lo zaffiro prenderebbe a ruotare intorno ai suoi assi di simmetria,mentre verrebbe nutrito con la forza proveniente dai muscoli, la resistenza delle ossa, i riflessi dei nervi ed il talento del sangue. La luce azzurra si spanderebbe fuori dei bordi della figura fino a formare un'intensa sfera di luce azzurra. Quindi avvicinerebbe le due sfere, portandole alla porta del respiro, il plesso solare. Qui, le due sfere si toccherebbero e scontrerebbero, mandando i frantumi il piano orizzontale che divideva il corpo in due metà, come se fosse uno specchio e lentamente si amalgamerebbero e fonderebbero, dando origine ad una energia nuova ed antica al tempo stesso, origine dell'essenza stessa degli shinobi: il chakra. A rappresentare questa energia si plasmerebbe un icosaedro dalle venti facce in guisa di triangolo equilatero, colmo di una luce bianca e calda, che prenderebbe a ruotare al centro del petto dell'Ametista, facendo spandere la luce all'esterno, prima a formare una sfera di luce candida e quindi una serie di filamenti, che da questa si dipanerebbero lungo tutto il sistema circolatorio del chakra, per raggiungere ogni tsubo. Se tutto si fosse manifestato correttamente il ragazzo potrebbe sorridere, percependo i suoi muscoli più forti, le sue ossa più resistenti, il suoi nervi più scattanti ed il suo intelletto più acuto. Così agghindato e con tale energia in circolo, l'Ametista si incamminerebbe per le vie del centro di Kusa. La pioggia oggi concede una tregua agli abitanti del Villaggio dell'Erba, ma il sole seguita a rimanere nascosto dietro nubi che un momento sono sparute ed il momento dopo diventano una fitta coltre che copre il cielo come un sudario. [Tentativo Impasto del Chakra][[se Chakra 25/25][Armatura Leggera, Schinieri, Vambracci, Guanti ninja, Coprifronte][Portakunai: 9x kunai][Portaoggetti: 5x fumogeni, 5x carte bomba, 5x bombe luce, 5x fili di nylon, 5x fili di nylon conduttori, 2x makibishi, 1x fuda "fiamma", 1X fuda "bracciale", 5x fuda "tronchetto", 20 fuda bianchi]

12:18 Torako:
  [Quinto Cerchio] Continua a camminare, ma nell'ultimo periodo è passata in questa strada forse un po' troppo spesso, perchè alcune persone che evidentemente lavorano o sono proprietari di alimentari o di bar o di ristoranti, la guardano in cagnesco non appena entra nel loro campo visivo. E lei risponde con un ampio sorriso, solare e furbetto, accogliendo quelle occhiatacce come un saluto, o almeno così potrebbe sembrare. Sospira, continuando a guardarsi intorno. Gli occhi azzurri vanno a posarsi su un ragazzo che è praticamente in tenuta da guerra o quasi. Vestito di tutto punto e con il coprifronte del Villaggio di Kusa in bella vista. A occhio e croce quel tipo è pure più giovane di lei... Questo è un duro colpo all'autostima della biondina. Lascia cadere la testa in avanti, come se fosse sormontata improvvisamente da un enorme peso. Se quello lì è già diventato un ninja, significa solo che lei ancora non è una kunoichi solo perchè non si sta minimamente impegnando all'accademia e ci va solo una volta ogni morte di papa. Questa, in realtà, è l'opzione migliore. Perchè subito si insinua nella sua testolina una seconda possibilità: lei ancora non è una kunoichi perchè non sarà mai in grado di diventarlo. Scuote velocemente la testa, si rimette ben dritta e continua a camminare, concentrandosi su eventuali vittime a cui poter fregare qualcosa da mangiare. Gonfia un po' i petto, cerca di prendere una postura degna di essere definita tale, cercando di darsi un contegno e di rialzare un poco la sua autostima ferita. Sta passando proprio di fianco a quel ragazzino, che oltre che ninja è pure più alto di lei nonostante l'età, quando lo stomaco vuoto emette uno dei suoi ruggiti più potenti, protestando animatamente per la totale mancanza di cibo. La ragazzina impallidisce, allarga un enorme sorrisone e via, imbarazzata, prende a camminare più velocemente per cercare di allontanarsi da quel tipo, passando oltre.

12:32 Gekko:
 Ci sono effettivamente state lamentele per piccoli furtarelli. Ma ce ne sono sempre in queste parti della città. Si tratta spesso di cibo e tanti pensano che sia solo una scusa dei commercianti per spuntare una riduzione delle tasse, per supposte perdite commerciali. In qualche caso potrebbe essere anche vero, però, quindi lo Shoton ha il dovere di tenere gli occhi aperti ed in questo modo si trova nella situazione in cui non può non notare le occhiatacce rivolte da vari esercenti, ma anche passanti, nei confronti di una ragazzina minuta... certamente se fosse lei l'autrice dei furti, o quantomeno una parte di essi, lo farebbe perché spinta dalla necessità... come tanti ragazzi di strada in questo cerchio di Kusa... un improvviso ruggito, conferma questi sospetti e lo shinobi si volta e si mette sulla strada della ragazzina guardandola con un'espressione che vorrebbe essere seria, ma che non è per nulla intimidatoria <Hey ragazzina.> esordirebbe, non certo nel migliore dei modi se volesse far colpo su di lei <Il mio nome è Gekko, del Clan Shoton, Shinobi di Kusagakure no Sato.> si presenterebbe, omettendo per ora il proprio grado, ma col suo fare richiamando l'attenzione di quanti avevano squadrato la biondina e che ora paiono soddisfatti che gli shinobi si occuperanno "anche" di questa questione <Posso sapere con chi ho il piacere?> è serio e questo alla gente basta, ma non fa nulla per incutere timore... a parte girare in assetto bellico e rendere chiaro che non sia una persona come le altre.[chk on][equip invariato]

12:49 Torako:
  [Quinto Cerchio] Quando e viene rivolta parola, si pietrifica all'istante. Nella sua testa inizia un notevole torpiloquio che la porta ad alzare gli occhi al cielo e a mordicchiarsi l'interno delle labbra. Ok, ok, non bisogna farsi prendere dal panico. E' inutile preoccuparsi, giusto? Tanto se quello non le vuole far niente, non c'è di che preoccuparsi e se anche volesse farle qualcosa lei non potrebbe fare nulla per contrastarlo, preoccupata o meno, quindi tanto vale lasciare la preoccupazione da parte. <Sì?> Cinguetta, girandosi a guardare il ragazzino, sfoggiando un enorme sorrisone solare e sfacciato <E' un piacere, Gekko> Risponde così alla presentazione dell'altro che, a quanto pare, fa parte di un clan molto famoso, un tempo proprio di Kusa, motivo per cui Torako lo riconosce e già si immagina intrappolata per sempre in un cristallo. Ok, forse oggi potrebbe non essere la sua giornata fortunata. <Io sono Torako!> Si presenta a sua volta, continuando a sfoggiare il suo largo sorriso furbetto. Si guarda attorno e nota parecchie facce soddisfatte. Ah, finalmente qualcuno sta prendendo provvedimenti riguardo a quella piccola ladrucola, probabilmente è quello il pensiero di molti dei proprietari di quelle espressioni soddisfatte. Questa è una cosa che la infastidisce un poco, ma a cui risponde con l'ennesimo largo sorrisone, quasi a voler infastidire quei tipi soddisfatti. <Posso aiutare in qualche modo?> Domanda inclinando la testa da un lato, facendo scivolare quella lunga cascata di capelli biondi trattenuti dalla coda proprio verso quel lato. TIene le mani unite dietro la schiena, con le dita intrecciate fra di loro, con quel suo modo di fare un po' da bambina, quasi fosse ben più piccola dei suoi diciassette anni d'età.

13:11 Gekko:
 La maggior parte di quelli tanto soddisfatti, probabilmente smetterà di esserlo appena si renderanno conto che, senza furti, gli toccherà pagare le tasse nella loro totalità, come fanno i negozianti dei cerchi più interni e se non dovessero pagare, non sarebbe certo il gentile conciatore ad andare a bussare alle loro porte. Anni fa ci fu una rivoluzione perché le tasse troppo alte riducevano alla fame la popolazione, ma in questo momento le tasse sono tutto fuor ché irragionevoli. <Andiamo a parlare in un luogo meno...> mormorerebbe <Affollato.> una via di mezzo tra una richiesta, una proposta e un ordine... a seconda della disposizione mentale di chi ascolti... dagli sguardi dei negozianti, loro propendono per l'ordine e da qualche parte un mormorio sembrerebbe esprimere approvazione per i provvedimenti che saranno presi. Del resto si è saputo dei rapinatori del centro commerciale, tre feriti di cui due molto gravi... quello che la gente non sa è che quello di cui si occupò lui era quello non grave, ma quella storia fu pure funestata dal principio d'infarto di una vecchietta ed i dettagli sono stati persi dai più. Il ragazzo indicherebbe una scaletta di sicurezza all'imboccatura di un vicolo <Vorrei scambiare alcune parole con te, Tora chan.> serpenti, tigri, ultimamente le ragazze che incontra hanno tutte nomi che richiamano animali e le similitudini con Hebi chan non finiscono qui. <Sul tetto staremo più tranquilli.> concluderebbe attingendo al proprio chakra e convogliando l'energia cerulea lungo il sistema circolatorio del chakra dal petto verso il torace e poi già per le gambe, fino a raggiungere i piedi e terminando il percorso nel keirakukei uscendo dagli tsubo posti sotto le piante dei piedi, da cui il chakra verrebbe rilasciato in modo da formare, se tutto si fosse compiuto correttamente, una patina azzurrognola sotto le suole dei calzari del ragazzo. Tale patina, concessa dal Chakra Kai no Ichi, gli permetterebbe di avere la massima presa su ogni superficie solida, orizzontale, obliqua o diagonale, come se camminasse su una strada regolare e priva di ostacoli. Con il Rilascio del Chakra Base attivo, l'Ametista si muoverebbe verso la scaletta, sospingendo ed inducendo col suo movimento, la ragazzina a fare altrettanto... ma senza urtarla, se questa si spostasse come "consigliato"[chk on][Tentativo Chakra Kai no Ichi 2/4][equip invariato]

13:26 Torako:
  [Quinto Cerchio] Il turpiloquio mentale della ragazzina continua. Adesso le propone pure di andare in un posto meno affollato per parlare. Se non è questo il preambolo ad una punizione esemplare, non sa cosa potrebbe esserlo <Ma certo!> Esclama sempre sorridente. Ridacchia appena nel venir chiamata 'Tora-chan'. Non si ricorda nemmeo se qualcuno l'abbia mai chiamata a quel modo. Per questo la fa tanto ridere quel nomignolo. Il suo nome, comunque, deriva da una scarsa, scarsissima inventiva di chi gliel'ha dato. E' nata nell'anno della tigre, ergo l'hanno chiamata Torako, 'ragazza tigre' o qualcosa del genere. Non una storia emozionante o pregna di significato. <Io ho la parola Kusa, tu che parola hai da scambiare?> Ridacchia divertita. Non vuole prenderlo in giro, semplicemente sta giocando, come fa forse un po' troppo spesso vista la sua condizione di vita. Osserva Gekko plasmare il suo chakra per aiutarsi nella imminente salita di quella scaletta non così lontana da loro. Eh, sarebbe davvero bello saper fare una cosa del genere e non rischiare di scivolare e spaccarsi l'osso del collo ogni tre per due. Promemoria: frequentare più spesso l'Accademia. <Ok!> Accetta di buon grado l'invito/ordine/richiesta/proposta del ragazzino, anche perchè non facendolo verrebbe comunque sospinta verso la scala, quindi meglio che si avvii per conto suo. Una volta arrivata di fronte a quella scaletta in metallo sgangherato, sorride. Appena ieri sera è salita su un tetto proprio tramite una di queste scalette assieme a Karitama e alla fine si è anche divertita nonostante la diffidenza iniziale, quindi chissà, magari le andrà bene anche oggi! Senza ulteriori indugi raggiunge la scaletta e inizia a salire verso il tetto. E' un po' impacciata, ma nulla di così scandaloso. Non ha l'agilità di una kunoichi, ma non è proprio la persona meno agile di questo mondo... Forse... Una volta raggiunto il tetto, sempre che non le venga impedito di farlo, si siederebbe sul cornicione, stando con i piedi a penzoloni e con un bel sorriso stampato in faccia. Rimane lì, in attesa che arrivi anche l'altro ragazzino.

13:43 Gekko:
 usare il chakra per aiutarsi a salire una scaletta sgangherata? certo che no... il ragazzo annuirebbe al notare come Torako si muova da sola... certo se non l'avesse fatto spontaneamente lo avrebbe fatto spintaneamente, dato che difficilmente avrebbe potuto opporsi al movimento dello Shoton. La ragazzina usa la scaletta pioli, mentre l'Ametista... semplicemente appoggia il piede destro sulla parete a cui la scaletta è agganciata, poi solleva il sinistro e sale la parete, camminando come se ancora si trovasse sulla strada. Il portakunai ed il portaoggetti rimangono aderenti alle cosce, cui sono assicurati da un paio di laccetti ed i ciuffi neri, subirebbero l'influsso della gravità, andando a ricadere verso la nuca <Io ho la parola Accademia.> ridacchierebbe salendo in questo modo e quindi sedendosi vicino alla ragazzina <Perché invece di arrabattarti ogni giorno con piccolezze che nemmeno riescono a riempirti lo stomaco, non ti dai da fare per diventare una kunoichi?> le chiederebbe, giunto ormai in un luogo dove le loro parole non possano essere intercettate dalle orecchie dei passanti ed esercenti del 5° cerchio <L'Accademia è aperta a tutti e la cosa peggiore che può capitarti è di non passare l'esame.> direbbe <Credo ci sia una certa differenza coi rischi che corri adesso.> sorriderebbe <Certo, come ninja ti verranno assegnate anche missioni di un certo rischio.> direbbe senza dare eccessivo peso, in questo caso, alla parola "rischio" <Però sarai anche preparata ad affrontarli.> non proprio una ramanzina... però ci si avvicina... quello che è certo è che non si tratti di una punizione, come magari avrebbe sperato qualcuno degli spettatori del livello strada... ma quale uomo d'onore picchierebbe una ragazza indifesa? <E poi l'Accademia non è così difficile.> ridacchierebbe <La cosa peggiore sarà trovarti un sensei di vari anni più giovane che ti faccia sentire un vecchio ripetente.> riderebbe e forse questa risata sarebbe percepibile al livello strada e sarà forse interpretata come esito della punizione che pensano si stia svolgendo.[chk on][Chakra Kai no Ichi on][equip invariato]

13:59 Torako:
  [Quinto Cerchio] A vedere come il ragazzo sale sul tetto, l'autostima della biondina fa un altro passo indietro. Lei a fare la poveraccia lungo una scaletta e lui a camminare su per la parete. Questo la dice lunga sulla ragazzina. <Umpf> Le scappa questo verso un po' indispettito per l'evidente differenza fra lei e Gekko. Si rannicchia, avvicinando le ginocchia al petto e abbracciandosi le gambe. Appoggia il mento sulle ginocchia e ascolta pazientemente la ramanzina. Solo quando l'altro ha terminato tutto il suo discorso, eccola aprire bocca. <In pratica mi stai dicendo che oltre ad essere un ninja evidentemente capace, sei anche un sensei e ti divertiresti molto ad avere un'allieva incapace più grande di te?> Ridacchia divertita dalle sue stesse parole, volgendo gli occhi azzurri su quelli di Gekko. Non sembra turbata dall'idea, o indispettita, o amareggiata. Solo divertita. Tutto il mondo che la circonda la diverte, per un motivo o per l'altro, ed è raro che si trovi un motivo in grado di farle spegnere il suo sorriso solare e, per la maggior parte del tempo, sfacciato. <In realtà sono già un'allieva dell'Accademia> Ammette annuendo lentamente <E mi ci sono iscritta proprio per il motivo per cui mi hai consigliato di farlo> Aggiunge, allargando ancora di più il suo già enorme sorriso, nemmeno stesse annunciando una grande vittoria al suo interlocutore che ha avuto la fortuna di azzeccare una buona motivazione per cui allontanarsi dal quinto cerchio <Però... Non mi diverto molto all'Accademia> Spiega scrollando semplicemente le spalle e poggiando nuovamente il mento sulle ginocchia ancora vicine al petto <Qui invece mi diverto un sacco a farmi rincorrere da altri poveracci come me> Ridacchia, socchiudendo gli occhi azzurri. Alla fine le piace questa vita. Correre da una parte all'altra, avere la libertà più assoluta. Certo, i contro ci sono e uno fra questi è avere spesso lo stomaco vuoto. E infatti ecco la sua pancia ruggire di nuovo, lamentandosi per la fame.

14:25 Gekko:
 riderebbe di gusto lo Shoton <No no.> mormorerebbe <Io non sono un Sensei.> ammetterebbe <Mi sono diplomato pochi mesi fa, non sono ancora in grado di fare lezione a degli Allievi.> mormorerebbe <Ci vuole più della conoscenza delle tecniche per poterle insegnare.> e poi i Sensei sono come minimo Chunin e lui... beh ancora non lo è <Però ho intenzione di diventarlo, quando potrò.> ammetterebbe <Per trasmettere ad altri gli insegnamenti che ho ricevuto. e quando dicevo di Sensei più giovani, intendevo dire che ce ne sono di davvero giovani. Anche 12 o 13 anni credo.> direbbe con noncuranza <Quando si parla di shinobi, l'età è un parametro irrilevante, ma da Deshi ne percepisci solo il lato negativo e non fai che pensare a quanto tu sia indietro.> ridacchierebbe <Fai conto che un'altra Allieva con cui ho fatto la lezione sul Rilascio Illusorio, all'ingresso di un ragazzino gli ha chiesto se anche lui fosse lì per la lezione.> ride <E lui ha risposto "Sì. Io sarei il vostro Sensei."> poi tornerebbe più serio <E non pensare che i Sensei giudichino degli incapaci i Deshi.> l'avverte <Chiaro che un Deshi non sappia usare il chakra e usare tecniche...> lascia un attimo in sospeso la frase <altrimenti non sarebbe un Deshi, ma già un Genin.> sorriderebbe <Riguardo il fatto che sia noiosa.> alzerebbe le spalle, come se questa fosse la sua valutazione <Forse ti serve trovare un altro Deshi con cui confrontarti.> sorriderebbe <In modo che ogni lezione sia una sfida e quindi sia più divertente.> mormorerebbe guardando una nuvola che transita nel cielo <Io ho fatto in questo modo ed il periodo dell'Accademia è letteralmente volato.> ridacchierebbe al ricordo delle lezioni con Ryouichi... la sua trasformazione nell'amico e la trasformazione dell'amico in un enorme ragno nero e peloso che fece fallire l'Henge no Jutsu di tutte le ragazze dell'aula, le moltiplicazioni con le copie indotte a sfottere l'altro per i suoi errori... tipo la copia mai formatasi di Gekko al primo tentativo... o la copia nuda di Ryouichi, che si era dimenticato di immaginarla vestita come lui. L'allenamento tra lui e l'amico sulle tecniche apprese nella prima lezione. L'illusione in cui il Sensei gettò lui e Chibi chan per fargli provare il Rilascio Illusorio. La prova di combattimento con Eiko e poi il loro esame senza nemmeno colpirsi. <Sì. Ti serve un compagno di studi, o una compagna, che ti stimoli e metta un po' di pepe sulle lezioni.> annuirebbe.[chk on][rilascio base on][equip invariato]

14:38 Torako:
  [Quinto Cerchio] <Tutto questo non mi aiuta molto a decidermi a frequentare più spesso l'Accademia, sai?> Ridacchia in direzione del ragazzino. L'idea di scambiare un Sensei per un allievo, come quella di venir facilmente messa al tappeto e riempita di botte da qualcuno ben più giovane di lei, non aumenta la sua voglia di andare a mettersi alla prova. Allunga le braccia verso l'alto e si stiracchia tutta, socchiudedo gli occhioni azzurri e rimanendo così a godere per un attimo della brezza cittadina che riesce, anche se solo per pochi secondi, a scacciare la puzza che sale dai vicoletti sporchi e bui di questa zona della città. Eppure nè la puzza, nè il pensiero delle disavventure che le potrebbero capitare in Accademia, e nemmeno quella fame che le stringe lo stomaco fa scemare il suo sorriso sempre così ampio e accentuato che è costantemente dipinto sulle sue labbra sottili da ragazzina. <Allora direi che finchè non troverò un altro Deshi non andrò alle lezioni> Ridacchia, assolutamente consapevole che non frequentando l'accademia non è assolutamente facile incontrare altri allievi, ritrovandosi quindi nella situazione del cane che si morde la coda. Magari un giorno, prima o poi, succederà qualcosa che la convincerà ad andare fino nei cerchi più interni per tentare di diventare una Kunoichi. Lascia cadere il busto all'indietro, posando la schiena sul tetto e rimanendo con gli occhi socchiusi.

14:55 Gekko:
 ridacchierebbe. Certo, il fatto di confrontarsi con Sensei più giovani può essere un ostacolo. Gekko aveva affrontato più o meno lo stesso dilemma quando arrivò a Kusa e scoprì le prime informazioni sulle proprie vere origini "non sarò vecchio per iniziare?", "non sarò a disagio in mezzo a tanti più giovani di me?" <Ci sono passato anche io.> mormora <Ma considera questo.> le direbbe <L'accademia dura quanto la fai durare tu.> ridacchierebbe <Invece una volta finita l'Accademia, imparerai altre cose e farai altre esperienze, molto più rapidamente.> mormorerebbe alzandosi in piedi <Credo che la vera differenza sia tra un Deshi ed un Genin.> dichiarerebbe <Dopo si tratta solo di avere maggiori responsabilità, ma una volta ninja sei un ninja> ridacchierebbe <Prima invece sei solo un civile qualunque, o un ladruncolo qualunque, che rischia di farsi prendere con le mani nel sacco o di essere raggiunto mentre scappa.> mormorerebbe <E c'è una cosa che non hai considerato.> aggiungerebbe lasciando una pausa per creare attesa e calamitare l'attenzione della ragazzina <Questa non è una città qualsiasi con gente comune.> enuncerebbe <Questo è un villaggio ninja e probabilmente anche il panettiere lì all'angolo ha frequentato l'Accademia e quindi potrebbe essere più veloce di te e picchiare più forte di quanto faccia con l'impasto del pane.> avvertirebbe la giovane <Se non lo fanno è perché lamentandosi dei furti, cercano di avere una riduzione delle tasse.> direbbe serio <In pratica tu ti prendi quattro spiccioli e qualche legnata, loro invece risparmiano un bel po' di ryo.> mormorerebbe arrivando infine alla conclusione di questa paternale <In pratica gli fai un favore e te le suonano pure, se non fanno di peggio.> [chk ok][rilascio del chakra base on][equip invariato]

13:57 Torako:
  [Quinto Cerchio] 'L'accademia dura quanto la fai durare tu'. Sì, beh, belle parole, l'importante è non essere una pippa cosmica, no? Ma per qualche motivo, Torako pensa di esserlo. C'è quella vocina dentro di lei che le sussurra di accontentarsi di questa vita perchè tanto di più non può avere, per un motivo o per l'altro. Quindi meglio farsi andare bene un po' di pane e qualche botta invece di provare ad alzare la testa e sbattere il muso contro qualcosa che potrebbe non essere in grado di affrotare. <Ecco perchè quando mi accorgo che il proprietario di un locale è un po' troppo veloce per me, lì non passo più> Ridacchia la ragazzetta. Le è capitato ben più di una volta di avere a che fare con qualcuno che abbia frequentato l'Accademia e non è mai andata bene e ogni volta che l'ha capito è passata oltre, verso prede più semplici, più alla sua portata. <Ladruncola sì, ma un minimo di istinto di sopravvivenza ce l'ho> Ridacchia ancora, tutta divertita da non si sa bene cosa. Sta parlando della sua pellaccia, di tutte le volte che gliele suonano di santa ragione, di ogni volta che è arrivata a sera piena di lividi e con lo stomaco vuoto. <Beh, allora faccio del bene!> Esclama assolutamente convinta sulla questione delle tasse abbassate a causa dei suoi furtarelli. <Certo, potessi evitare le legnate non mi farebbe schifo, ma c'è chi dice che formano il carattere> Porta le mani davanti alle labbra sottili e ride di gusto <Se vado avanti così avrò un carattere formatissimo!> E ancora ride, ride felice della sua stupida battuta. Non riesce a prendersi sul serio nemmeno lei stessa, figuriamoci se potrebbe farlo qualcun altro.

14:21 Gekko:
 l'Ametista si alza in piedi ed osserva la ragazzina, ascoltando le sue osservazioni... davvero tanta incertezza sull'Accademia per lui è assurda. Può capire chi abbia un mestiere e preferisca portarlo avanti, anziché dedicarsi in pieno alla vita da shinobi. Ma quando uno non ha nulla, la via del ninja può solo portare vantaggi... certo ci sono responsabilità, doveri. Seriamente.> mormorerebbe lo Shoton <Non capisco proprio cosa ti piaccia della vita che fai.> sorriderebbe <Se è la libertà, non la perderai certamente diventando una kunoichi.> ridacchierebbe <Se invece continui su questa strada, finirai per perderla.> aggiunge con tono serio <Non penserai certo che all'Hasukage faccia piacere ricevere tributi inferiori, motivati dal fatto che al 5° cerchio ci siano molte ruberie.> sorriderebbe, lasciando alcuni attimi alla ragazzina per trarre le proprie conclusioni, prima di proseguire <C'è chi dice che le legnate formino il carattere eh?> ridacchierebbe <Però possono anche spezzare le ossa, lasciare cicatrici e rovinare quel bel faccino.> alzerebbe le braccia come ad arrendersi <Io non ti colpirei mai in viso.> ammetterebbe <Non sarebbe cortese.> si troverebbe a precisare e del resto uno che cerca la perfezione e la bellezza, non potrebbe mai rovinare qualcosa che ritiene bello... <Però di mantenere il tuo bel sorriso e quello sguardo limpido e la pelle liscia e luminosa, non credo ti importerebbe molto se dovessi rimanere qualche mese in un letto d'ospedale.> sorriderebbe con un vago accenno di malizia. Girerebbe quindi intorno alla ragazza, seduta sul bordo del tetto e arrivato alle sue spalle, si fermerebbe <Spero che tu mi abbia capito Tora chan.> direbbe con tono calmo ma fermo <Però minacciare mi mette sempre appetito.> ridacchierebbe <Che ne dici di farmi compagnia?> direbbe sorridendo <Se qui sei troppo conosciuta, che ne dici di andare più verso l'interno?> così dopo pranzo potrai anche andare a vedere il registro delle lezioni nella bacheca dell'Accademia.> proporrebbe[chak on][chakra kai no ichi on][equip invariato]

14:36 Torako:
  [Quinto Cerchio] Un brivido le percorre la schiena nel sentire quelle che lei percepisce come minacce alla sua incolumità e i brividi si intensificano quando Gekko si sistema alle sue spalle. Lo sguardo per un attimo va verso il basso, dove si snoda il vicolo da cui parte la scala che l'ha portata su quel tetto. Ci vorrebbe davvero poco per farle perdere l'equilibrio e buttarla di sotto. Nonostante questa paura, non smette di sorridere. Prende un bel respiro e si scrolla di dosso ogni paura. E' una tipa incoscente, ma lo è per un motivo. Gekko è evidentemente più forte di lei e potrebbe fare di lei qualsiasi cosa lui voglia, che lei abbia paura o meno, che lei sia preoccupata o meno, che lei opponga resistenza o meno. Quindi è inutile avere paura, preoccuparsi o opporre un'eventuale resistenza. <Non gli piacerà di certo> Ridacchia lei girando la testa per cercare con gli occhi azzurri il volto dello shinobi. <Ma non è certo qualche pasto fregato qua e là a fargli arrivare meno tributi.> Ride divertita <Oh, beh, se il problema sono proprio io...> Allarga le braccia, quasi in segno di resa. Ride ancora, divertita riguardo al commento sul suo viso e la sua bellezza. Non è una tipa che dà molta importanza al suo aspetto, più che altro perchè ha ben altro a cui pensare che alla sua bellezza. <Ho capito> Verbia annuendo pian piano <Ho capito che prima o poi dovrei cambiare la mia vita e magari un giorno di questi andrò in Accademia> Accetta scrollando le spalle. <Mh?> Mugugna alla proposta dell'altro. Sfarfalla le ciglia un paio di volte. Ok, adesso si aspettava di essere buttata di sotto, non certo che le venisse offerto un pasto. <Va bene!> Accetta entusiasta, aiutandosi con le mani per alzarsi in piedi sul tetto. Non sembra troppo convinta sull'andare a controllare il registro delle lezioni all'Accademia, ma se serve per riempirsi lo stomaco può anche fare questo sacrificio.

14:51 Gekko:
 Annuisce, al dire della ragazzina... certo non è qualche piccola ruberia a creare problemi. Ma dopo la ribellione che ha portato al potere lo stesso Hasukage, non può certo essere lui a causare una nuova ribellione perché pretende tasse che i commercianti del 5° cerchio sostengono di non poter pagare, in quanto oggetto di costanti furti. E non è certo nemmeno l'unica ladruncola, quella che si trova al cospetto del conciatore. <Ottima scelta.> mormorerebbe facendo cenno con la testa verso l'altro lato del tetto <Scendiamo da questa.> sorriderebbe <Quelli che ci hanno visti salire non si aspettano di vederti scendere libera ed illesa.> e di sicuro se la vedessero libera ed illesa inizierebbero a girare voci su come possa aver convinto l'Ametista... ma tornando alla realtà... lo Shoton inizierebbe ad attraversare il tetto in tutta la sua ampiezza, per giungere al bordo opposto, quindi, come era salito, anche per scendere si limiterebbe ad appoggiare la pianta del piede sulla parete dell'edificio e quindi si incamminerebbe verso il basso, vicino alla scaletta antincendio che dovrebbe usare Torako.[chk on][chakra kai no ichi on][equip invariato]

15:02 Torako:
  [Quinto Cerchio] <Oh, giusto!> Esclama sempre sorridente, allargando le braccia quasi a voler tenersi in equilibrio e camminando lungo il tetto, seuendo il ragazzino, mettendo un piede davanti all'altro, seguendo un'immainaria linea retta. A guardarla potrebbe quasi ricordae una bambina che avanza su di un muretto, in bilico, e che ben presto rischierà di cadere o da una parte, o dall'altra. Arrivata sul bordo del tetto, osserva Gekko scendere in giù, camminando sulla parete. Eh, certo che quello sarebbe bello impararlo. Magari andare all'Accademia e imparare qualche trucchetto potrebbe servirle, più che altro, per poi essere in grado di sopravvivere meglio qui. Di certo le insegnerebbero a difendersi come si deve e con una tecnica come quella usata dallo Shinobi davanti a lei, sarebbe uno scherzetto scappare via da chiunque volesse metterle le mani addosso. Sì, questo è decisamente qualcosa che potrebbe convincerla a frequentare qualche lezione ogni tanto. Giusto quelle minime che potrebbero servirle nella sua vita di strada. Con attenzione, scende per la scaletta antincendio. Certo che è una bella fregatura dover scendere così invece di mettere in atto quella figata che sta usando il ragazzino. Una volta giunta all'ultimo gradino, con un saltello scende a terra <Oplà!> Esclama come se avesse appena compiuto chissà quale grande acrobazia. Peccato che metta male un piede. La caviglia si storce, mentre lei spalanca gli occhi in un'espressione che si può facimente tradurre con un 'oh mer*a'. Cade quindi rovinosamente muso a terra. <Fatta niente!> Esclama con un ampio sorriso, cercando di rialzarsi il più in fretta possibile, mentre una mano va a massaggiarsi il naso sbattuto sul selciato del vicoletto.

15:20 Gekko:
 Sceso nuovamente a livello della strada, l'Ametista osserverebbe la discesa di Torako sulla scaletta metallica e il suo "prodigioso" balzo dall'ultimo gradino, che termina con un piede piegato in modo non proprio naturale ed un tonfo di viso sulla stradina del vicolo <Sicura di stare bene?> chiederebbe avvicinandosi ed offrendole una mano per rialzarsi <Non sono un medico, però è meglio che quella caviglia non la sforzi per un po' di tempo> mormorerebbe... un infortunio provvidenziale a dir poco... per qualche giorno non è il caso che la ragazzina corra e scappi qua e la potrebbe proprio essere ciò che serve per convincerla definitivamente ad andare in Accademia a seguire le lezioni <Diciamo che con ogni probabilità ti sarai rimessa per la lezione pratica di combattimento.> sorriderebbe <Ma per evitare problemi in quella dovrai evitare di correre in giro, daccordo?> si raccomanderebbe <Riesci ad appoggiare il peso sul piede?> chiederebbe con un accenno di premura, prendendo anche un fazzoletto di stoffa e porgendolo a Torako <Pulisciti il viso e poi quando sei pronta e te la senti di camminare andiamo a mangiare.> sorriderebbe <Ma com'è che con te devo faticare così tanto per convincerti ad andare in Accademia?> ridacchierebbe <Mica ti ho detto di consegnarti alla polizia.> riderebbe, questa volta, però sarebbe evidente il suo interesse per l'argomento.[chk on][chakra kai no ichi on][equip invariato]

15:31 Torako:
  [Quinto Cerchio] <Sì sì! Sto benissimo!> Esclama convinta, alzando una mano, quasi a voler enfatizzare le sue parole. <Ho solo preso una storta, non c'è bisogno di riposo> Annuisce con decisione. Non accetta l'aiuto e la mano di Gekko per rialzarsi, fa tutto per conto suo. Non apprezza molto il contatto fisico e, quando può, lo evita ben volentieri. Una volta alzatasi, fa qualche prova con la caviglia. Rotea il piede da una parte e dall'altra, quindi lo poggia a terra e lo testa, mettendoci sempre più peso. Sembra soddisfatta di come il suo corpo reagisce. Certo, sente dolore a muovere il piede e a forzarlo in quel modo, ma nulla che non si possa sopportare. Con tutta probabilità fra qualche ora tornerà a correre come la disperata che è. <Non basterà una storta per fermarmi!> Esclama, piegando il braccio sinistro di modo che il gomito, piegato a novanta gradi, sia all'altezza della spalla e e il pugno chiuso sia rivolto verso l'alto, mentre la mano destra va ad indicare il bicipite -non molto muscoloso in realtà- come a far segno che lei è forte e certo non si butta giù per una cosetta del genere. <Mh!> Annuisce, prendendo quel fazzolettino e passandoselo sul volto, come le è stato chiesto di fare, quindi porge nuovamente il pezzo di stoffa a Gekko. <Fatto!> Esclama con uno dei suoi soliti sorrisi tanto esagerati. <E com'è che sei tanto interessato a faticare per farmi andare in Accademia?> Chiede lei, capovolgendo la domanda dell'altro, senza dargli alcuna risposta. Allarga un sorriso furbetto sulle labbra sottili, mentre pone le mani dietro la schiena, ognuna a prendere il gomito del braccio opposto. Nel pronunciare quelle parole si sporge un po' con il busto in avanti, prima di prendere a camminare -di nuovo con la schiena dritta, ma con mani e braccia sempre in quella posizione- verso l'uscita del vicoletto buio e puzzolente in cui si trovano.

15:55 Gekko:
 Non appare per nulla convinto della diagnosi di Torako, ma evidentemente ha davanti una ragazza più tosta di quanto non sembri. Abituata a stare a stomaco vuoto, abituata a farsi male e abituata ad andare avanti giorno dopo giorno nonostante questo. Lui non è vissuto negli agi, questo è certo, sempre in giro con la carovana di mercanti in cui è cresciuto, però non ha mai patito la fame e non ha mai dovuto rubare per vivere... beh se non consideriamo chiedere più del dovuto a clienti troppo sprovveduti e che per qualche ragione si meritassero un tale trattamento. <Beh. Se ce la fai, allora incamminiamoci.> sorriderebbe iniziando a muoversi verso il 4° cerchio <Una volta ho fatto una gara con un altro Deshi, per vedere chi di noi due sarebbe arrivato per primo in Accademia, partendo qui dal 5° cerchio.> ridacchierebbe al ricordo <Siamo arrivati assieme, ma all'epoca eravamo davvero delle lumache.> riderebbe avanzando lentamente <Appena mi sono diplomato la prima cosa che ho voluto imparare è la tecnica che uso per camminare sui muri.> ridacchierebbe, dando a vedere come abbia notato l'interesse per quella tecnica... e del resto chi non vorrebbe potersi muovere in modi normalmente impossibili? Però per apprenderla Torako dovrà prima diplomarsi. Si fermerebbe un istante <Vedi Tora chan.> esordirebbe attendendo che la ragazza lo raggiunga per riprendere a camminare <Fermo restando che non mi hai risposto...> una puntualizzazione quale dire "vedi di rispondermi" <Mi interessa che tu frequenti l'Accademia perché sarebbe un peccato se rimanessi una qualunque ragazzina di strada.> direbbe sicuro <E poi, anche perché prima dell'Accademia io ero solo il figlio di una coppia di mercanti itineranti.> mormorerebbe <Non conoscevo nulla, a differenza di altri Deshi. E non sono un secchione, come quelli che stavano lì con penna e quaderno a trascrivere parola per parola ciò che spiegavano i sensei.> alzerebbe le spalle <Però io ho terminato l'Accademia ed ho superato sia l'esame teorico che il pratico al primo colpo.> sorriderebbe mostrando il pugno chiuso col pollice alzato, in quella che potrebbe essere definita una "posa figa".[chk on][chakra kai no ichi on][equip invariato]

16:07 Torako:
  [Quinto Cerchio] <A me non piace molto spostarmi dal Quinto Cerchio> Ammette la ragazzetta storcendo un po' il naso. Si vede lontano da chilometri e chilometri che è una ragazza di strada e finchè resta nella zona più povera e malfamata, questo non è un grande problema, ma quando si sposta in zone più ricche, la cosa la fa sentire tremendamente a disagio, tanto che il suo perenne sorriso, da solare e allegro, diventa un po' teso e impacciato la maggior parte delle volte. <Ma immagino non volessi sfidarmi, anche perchè vinceresti di sicuro> Ridacchia divertita, volgendo gli occhi azzurri verso quel ragazzino più giovane e più alto e più tutto rispetto a lei. <E' una tecnica fighissima> Commenta con gli occhi che quasi le luccicano al solo pensare che Gekko sia in grado di camminare sui muri. E magari può anche camminare sul soffitto! Sarebbe davvero forte da vedere. Quando le viene fatto notare che non ha risposto alla domanda che le è stata posta, la ragazzina semplicemente fa una linguaccia allo shinobi. Niente, non ha intenzione di rispondere, anche se in tutto l'arco della loro conversazione, probabilmente, ha già dato tutti gli elementi necessari per capire le sue motivazioni. Che potrebbero non essere le più nobili e le più sensate, ma sono comunque sue. <Non mi sembra un gran motivo> Prende in giro l'altro, ridendo e portando una mano davanti alle labbra sottili. <Wow... Altro che non essere secchione> Lo prende ancora in giro, mentre continua a camminare vicino a lui. E continuerà a camminare con lui finchè non raggiungeranno il posto deciso da Gekko. Magari a quel punto riuscirà davvero a riempirsi lo stomaco una buona volta e da lì... Da lì in poi si vedrà. [Fine]

16:26 Gekko:
 Ride l'Ametista, quando la ragazzina deduce che lui non la volesse sfidare <Un giorno ci sfideremo.> mormora <E non vorrai mica che la cosa per me sia troppo facile, vero?> sorriderebbe replicando alla linguaccia di lei che ancora nega una risposta diretta. Certo, lei ha dimostrato di essere a proprio agio nella sua situazione e probabilmente teme il cambiamento, teme di non essere accettata dagli altri o forse è affezionata davvero a quel suo vivere alla giornata, al di fuori delle regole. Forse potrebbe non sentirsi all'altezza, ma tutto sommato è agile per essere ancora una ragazza qualsiasi, certo magari è un po' sbadata, come ha testimoniato la caduta di pochi attimi prima. Però con tutte queste possibilità, non c'è qualcosa su cui lo Shoton possa puntare per dirle con certezza, che non ha nulla di cui preoccuparsi. <Fighissima eh?> ridacchierebbe <E non mi hai visto nemmeno camminare su un soffitto.> riderebbe, ricordando di quando abbia provato la tecnica la prima volta, incrociando le dita che la quantità di chakra fosse calibrata bene, passando dal muro al soffitto dell'aula della seconda palazzina dell'Accademia... altrimenti lo avrebbe aspettato un bel volo a caduta libera fino al pavimento... non che si sarebbe fatto eccessivamente male, però avrebbe attirato l'attenzione e non gli sarebbe proprio piaciuto farsi trovare col sedere a terra. <Non darmi del secchione.> sorride <Al limite dammi del genio.> riderebbe <Seriamente. Io seguivo quello che dicevano i sensei e cercavo di mettermi sempre alla prova durante le lezioni, facevo tutte le domande che mi venivano in mente e poi riprovavo le tecniche per i fatti miei o con qualche altro Deshi.> direbbe tranquillo, giunti davanti ad un locale nel 3° cerchio <Il sushi qui è molto buono.> commenterebbe fermandosi <Ordina pure quello che vuoi.> sorriderebbe <Offro io per festeggiare di averti convinta a frequentare seriamente l'Accademia per diplomarti al più presto.> ridacchierebbe scostando i fili di perline che decorano l'ingresso nel locale.[End]

Gekko nota una ragazzina, squadrata da vari esercenti del 5° cerchio. Intuendo che possa essere una dei ladruncoli di cui tanto ci si lamenta, decide di parlarle per indurla a cambiare vita, scegliendo un percorso non privo di ostacoli e pericoli, ma più rispettabile e non meno privo di stimoli che vivere di espedienti.
I due dialogano liberamente ed alla fine l'Ametista offre da mangiare alla tigre affamata.

Terza per me (incrocio le dita sul drop :P)
Seconda per Torako