A caccia di libri e di un nome
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Giocata dal 23/05/2018 23:58 al 24/05/2018 00:23 nella chat "Ospedale Distrutto [Kusa]"
Ha iniziato da poco il turno di notte in ospedale la giovane Yakushi, e indosso ha il suo solito camice da praticante, uguale per tutti i ninja medici. Piccolo e fatto su di misura per lei, accuratamente allacciato dai bottoni così da nascondere il vestiario al di sotto. In una tasca tiene un blocchetto con i vari appunti dei pazienti o sui medicinali, e il foglio con sopra scritte le camere e le varie persone che vi sono posizionate, con i rispettivi malanni. Il reparto di geriatria nel turno di notte è abbastanza tranquillo, gli anziani dormono e si svegliano solo se hanno bisogno di padelle o se hanno qualche problema coi pannoloni, o dolori vari. Tiene con sé anche delle penne e uno stetoscopio. I vestiti al di sotto sono composti da dei semplici pantaloni attillati e neri, che le ricoprono interamente le gambe esili e minute, non troppo pesanti ovviamente, mentre una semplice canotta azzurra le ricopre il secco busto. Il coprifronte di Kusa è tenuto allacciato a mo’ di cintura, ma non visibile, come il resto dei vestiti, per via del camice. Il chakra attivo che le scorre libero e veloce in corpo, lungo i canali ad esso adibiti, e nessun equipaggiamento, dato che è vietato all’interno della struttura. Insomma, un turno tranquillo senza molto da fare dopo il primo giro di visite. I lunghi capelli neri e lisci sono stati raccolti in uno chignon elegante che viene fermato sulla nuca da un pratico elastico, nero per sembrare invisibile, mentre ad adornare il tutto vi è una spilla con roselline rosse e dorate. Viso pallido come suo solito, in contrasto coi neri capelli e i gialli occhi profondi e serpentini. E’ seria, concentrata su quello che deve fare, ma questa è anche la sera adatta per darsi da fare e provare a recuperare qualche tomo di medicina per Ryuuma. Così dopo aver sistemato le principali cose si avvierebbe verso un’infermiera del reparto. [Chakra On] Si avvicina a passo svelto e passa di fronte alle camere, le cui porte sono tenute aperte per avere una visuale migliore dei pazienti anche dal corridoio… butta l’occhio per assicurarsi che tutto vada per il meglio, ma è costretta a fermarsi e voltare il corpo verso una di queste camere. Un signore anziano che non ne vuole sapere di dormire sta cercando di scavalcare le spondine per scendere dal letto. La cosa non è facile, soprattutto perché il signore ha una flebo in endovena che è a sua volta appesa al ‘porta flebo’. Non dovrebbe proprio muoversi, soprattutto per la demenza senile che lo affligge e i movimenti poco fermi e sicuri che lo rende a rischio caduta. Entra nella camera cercando di mostrarsi ferma ma gentile. <Signor Makoto, che sta facendo? E’ ora di dormire ora, che cosa le serve?> nel mentre cercherebbe di rimetterlo per bene a letto, ascoltando le sue lievi lamentele e il borbottare qualcosa sull’acqua finita e il pannolone che secondo lui è sporco. La ragazzina si assicura di tranquillizzarlo, andando a mettergli vicino il comodino con sopra la bottiglia d’acqua reclamata, infine esce dalla stanza assicurando al signore di mandargli qualcuno al più presto. Il cammino viene ripreso e l’infermiera raggiunta… non è sempre facile per lei farsi rispettare per via della sua giovane età, ma per fortuna non è questo il caso. Si mette leggermente in punta di piedi per poter osservare meglio l’infermiera oltre il bancone, quindi si umetta le labbra prima di parlare. <Mi devo allontanare un attimo dal reparto, se succede qualcosa manda qualcuno a chiamarmi, e controlla il signor Makoto che mi sembra parecchio arzillo questa notte. Forse c’è il pannolone da cambiare.> lo farebbe lei, ma ha altri programmi al momento. Dopo il cenno d’assenso dell’infermiera, la piccola si avvia verso l’uscita del reparto, verso le scale. [Chakra On] Cerca di autoconvincersi che non sta facendo nulla di male. Del resto vuole solo consultare dei libri di medicina e portarli a casa per studiarli, non c’è niente di sbagliato in questo. Il problema sorge quando invece di studiarli li passa a qualcuno che è stato radiato dall’albo dei medici. Ma sono piccoli dettagli che nessuno potrebbe mai venire a conoscere… soprattutto perché poi verranno riportati. Per evitare spiacevoli inconvenienti, però, si premurerà di non farsi vedere. Scende le scale diretto al piano dove è presente la biblioteca coi vecchi, e nuovi, libri di medicina. Non ha fretta e si muove con tutta calma e tranquillità, così anche da non dare nell’occhio. Infila le mani nelle tasche e si gode quella solitudine che il turno di notte le offre ogni volta. Ormai ha scelto la strada che vuole intraprendere, e tutto la conduce a raggiungere gli alti vertici del suo Clan, raggiungere Orochimaru e superarlo. Solo quello… potente, conosciuta, forse temuta, ma quello che vuole fare è riuscire ad arrivare a prendere le redini degli Yakushi e farli risorgere più forti di prima. Qualcosa di difficile, complesso, che richiede parecchio lavoro da parte sua. Dopo tutto si tratta anche di arrivare a spodestare la capo clan per prenderne il posto, e be… non c’è niente di più difficile. Non impossibile, ovvio, ma difficile si, considerando il fatto che lei è anche Kage… ma per fortuna non tutto si deve per forza concludere con uno scontro, magari si potrà sviluppare la cosa in altro modo, ma per il momento… farà di tutto per ottenere la sua più totale fiducia. La Yakuza è un mezzo per ampliare le sue conoscenze, avere mani in quell’ambiente significa avere più potere e controllo. Ha guadagnato maggiore sicurezza ed equilibrio, da quei ricordi risvegliati e traumatici, sta riuscendo a tirar fuori il meglio di sé. <Dovrei pensare ad un nome. Il mio nome.> un nome suo, perché non è più solo Kouki o Mirako. E’ lei, quella che è sempre stata. Giunge intanto al piano dove dovrebbe esserci la biblioteca, insieme a qualche aula, ufficio, saletta e la caffetteria. Qualcuno c’è, ma lei cerca di passare inosservata, defilata, svicolando come una serpe. Una volta raggiunta la biblioteca vi entra per iniziare la sua ricerca. Medicina Generale, Genetica ed Anatomia… sono volumi abbastanza semplici da reperire alla fine, certo potrebbe dare un’occhiata anche ai volumi presenti alla magione Yakushi, ma non è sicura di voler mettere a disposizione le conoscenze del suo Clan. Bastano già le sue come cavia ed aiutante di Otsuki. Cammina fra i vari scaffali e corsie, ricercando qualche volume di Anatomia, decidendo di iniziare da quello. Controlla con calma sempre assicurandosi di non farsi vedere o di risultare comunque normale, comportamento che comunque è le appartiene al momento. Pacata, tranquilla, niente di insolito. <A… A… Anatomia.> trova qualche volume, li prende e si va a sedere ad un tavolo, decisa a prendere quello più adatto. Prende il primo fra le mani osservandone la copertina… un corpo umano raffigurato con ossa e muscoli. <Anatomia Umana.> titolo semplice ed esaustivo, inizierebbe a sfogliarlo con calma accertandosi la presenza di tutti gli apparati e soprattutto di immagini chiare e definite. [Chakra On] Chiude il volume di Anatomia Umana, e lo mette da parte, passerebbe quindi al secondo. <Atlante di Anatomia Umana.> sfoglierebbe anche quello e i successivi, che presentano titoli come: Anatomia dell’Uomo, Anatomia e Fisiologia dell’Uomo, Anatomia Funzionale, Fondamenti e Principi di Anatomia. Li sfoglierebbe tutti, ma alla fin fine sceglierebbe quello che per lei è il migliore, e non solo per gli argomenti trattati ed approfonditi, ma soprattutto perché le immagini non sono semplici immagini, o disegni, ma vi sono fotografie reali di organi ed ossa, un testo decisamente molto più accademico. Scelto quello lo metterebbe da parte, mentre i restanti verrebbero messi al loro posto. Passerebbe ora alla Genetica, portandosi dietro il primo libro scelto e camminando per altre corsie ed altri scaffali. Anche per quell’argomento riuscirebbe a trovare diversi tomi, e come per l’Anatomia, anche per quelli andrebbe a sedersi per controllare quale possa andare bene. Biologia e Genetica, Genetica Umana, Principi di Genetica, Genetica e Genomica delle Scienze Mediche, Genetica un approccio molecolare, Elementi di Biologia e Genetica. Insomma, c’è l’imbarazzo della scelta… e mentre li sfoglierebbe con attenzione, la propria mente inizia a vagare anche per iniziare a scegliersi un nome più appropriato, per se stessa. Una veloce associazione di idee, nomi e principi. La sua nuova essenza figlia di colui che si è avvicinato all’Immortalità, nuova, rinata… accenna un sorriso e come se nulla fosse, continuerebbe la ricerca del volume di Genetica più adatto. Alla fine metterebbe via il resto per tenere, insieme a quello di anatomia, il libro dal titolo ‘Genetica e Genomica delle Scienze Mediche’… le sembra più mirato del resto. Ha trovato il tomo più adatto, così come la sua mente ha elaborato il suo nuovo nome. Una volta che fosse riuscita a sistemare gli altri libri non scelti, prenderebbe i due sotto braccio e inizierebbe la ricerca del terzo volume… qualcosa sulla medicina generale. [Chakra On] Con cautela presterebbe attenzione a non fare troppo rumore, cammina con passo lento ma deciso verso la corsia degli scaffali che presentano tomi, libri, volumi sulla medicina generale. Appoggerebbe i due libri già scelti sul tavolo lì presente e continuerebbe la sua ricerca. Sotto i suoi gialli occhi diversi titoli prendono vita e forma, alcuni decisamente generali, altri troppo specifici, così tanto da non sapere effettivamente quale potrebbe andare bene. <Manuale di Medicina Generale… Generico, appunto.> e dopo di quello vi sono: Il medico di Medicina Generale, Guardia Medica, Medico Generale il manuale, Medicina Legale, Reumatologia… e molte altre patologie trattate singolarmente. Incrocia le braccia al petto, sotto un seno ancora inesistente ma che pian piano prende forma con la crescita. Sguardo concentrato e la testa che viene piegata leggermente da una parte con fare pensieroso. Diversi manuali sull’alimentazione, quiz, tutte quelle cose che svengono catalogate sotto medicina generale, ma che sono argomenti singoli ed approfonditi. <Quale vorrà?> sibila in un lieve sussurro, per poi alzare leggermente le spalle e decidere al volo, di pancia. Senza nemmeno sfogliarli opta per prendere il Manuale, e solo una volta avuto in mano inizierebbe a sfogliarlo in maniera frettolosa e poco accurata. Pare che possa andare bene e quindi finisce sulla pila degli altri due libri. Si appresterebbe dunque a prendere con sé i tre libri scelti ed avviarsi verso l’uscita della biblioteca, ma qualcosa attira la sua attenzione… un libro piccolo, sottile, che parla di Istologia. Prenderebbe anche quello giusto come regalo bonus per il rosso, e quindi lentamente scivolerebbe via, cercando di non essere vista o sentita, e nel caso succedesse, farebbe finta di nulla. Non sta rubando niente, chiunque può prendere dei libri per studiare… emette un leggero sospiro e si allontanerebbe dalla biblioteca dell’ospedale di Kusa. Si sorprende ancora una volta di se stessa, per il modo nel quale sta affrontando quella situazione, per la scelta che ha preso… non è da lei, non è da quella parte di lei che risponde al nome di Kouki. Probabilmente sua madre avrebbe da ridire per quel comportamento, eppure lei si sente… quasi libera. Con disinvoltura ha pensieri e comportamenti diversi, ma che sente suoi. Un cambiamento iniziato con l’abbandono da parte di Raido e che si è via via perfezionato ed ultimato con gli ultimi eventi. [Chakra On] Preferirebbe non farsi vedere con quei libri tra le braccia, ne tanto meno tornare in reparto con quell’ingombro… se vuole pensare di passare inosservata allora non le resta che andare negli spogliatoi, dove si cambia per mettere il camice, e lasciarli nel suo armadietto, o meglio, metterli nello zaino dove tiene il cambio e poi lo zaino nel suo armadietto. Così il mattino dopo potrà tornare a casa tranquillamente con tutto ciò che ha preso dalla biblioteca ospedaliera. Scenderebbe dunque ancora per le scale della struttura fino a camminare per il corridoio che poi dovrebbe portarla a destinazione. Non dovrebbe metterci molto, infatti si tratta solo di entrare, assicurarsi dell’assenza di persone, e quindi comportarsi normalmente per andare verso il proprio armadietto, aprirlo e tirar fuori lo zaino con dentro il cambio. Una volta aperto lo zaino ci infilerebbe i tomi presi con cura, senza rischiare di rovinarli, e solo in seguito chiudere lo zaino e riporlo nell’armadietto. Una volta chiuso anche quello non le resta che tornare al proprio reparto, il reparto dei vecchietti. Fortunatamente non è successo nulla che abbia necessitato di un suo intervento, se non qualche cambio di pannoloni, e qualche terapia somministrata nel giusto orario. In ogni caso andrebbe ad informarsi sulla situazione dall’infermiera, in modo tale da segnarsi ogni eventuale cosa successa ai pazienti. Del paracetamolo endovena ad un anziano con la febbre troppo alta, un paio di cambi pannolone e qualche terapia per dormire a paziente particolarmente insonne. <Il signor Makoto?> si informerebbe riguardo a lui dall’infermiera, la quale comunicherebbe solo un cambio di pannolone e poi tranquillo per tutta la sera. Accenna un sorriso la piccola Yakushi, dolce e tenue, per risultare sincera e cortese verso la donna, nonché un cenno di ringraziamento. Andrebbe poi a continuare il proprio turno notturno fino al mattino successivo, fino a quando non arriverà l’ora di staccare, cambiarsi, prendere le sue cose e tornare a casa, a Konoha. Dalla sua mamma. [End]