Giocata dal 09/04/2018 20:43 al 10/04/2018 00:02 nella chat "Centro di Kusa"
[Parco Giochi] <mmh....forse chi lo sa?> con un leggero sorriso, la ragazza va rispondendo alla affermazione fatta dalla ragazzina, ascoltando ciò che poi lei dice poco dopo. <Mmmmh?...> il sorrisetto un po' forzato di Kaine si incupisce un poco senza sparire. <...forse un misto dei due> e poi come era possibile immaginarselo, Eiko gli rifà la stessa identica domanda. <ecco... da dove potrei cominciare> Kaine prende una breve pausa osservando il cielo e cercando di trovare le parole giuste. <vedi io sono stata adottata all'età di circa 9 anni o giù di li. Non avevo nessun ricordo dei miei vecchi genitori, ero stata trovata sull'uscio della porta dei miei attuali genitori un po' malconcia. Mi diedero una mano e mi tennerò nella loro famiglia> un sorriso più sincero e nostalgico si stampa sulla faccia di Kaine <Crebbi, e restai con loro per un bel po', ma c'era una cosa che mi mancava, ovvero un obbiettivo. Però un giorno qualcosa accadde...> non sa perché si stia aprendo così tanto con lei, l'ha fatto anche con altri sconosciuti, ma con lei è......diverso del resto <.....feci un sogno strano, vidi una figura dai capelli blu di cui non capivo la provenienza e successivamente una lettera che mi indicava di andare alla accademia firmata da un nome che mi disse che faceva parte del mio passato. Così decisi di andare...> Perché si sta aprendo così sincermente proprio con lei? con un sorrisetto un po' goffo in faccia riguarda viso a viso Eiko e ritorna a parlare <....lo so può sembrare un po' stupido però decisi di farlo....> Kaine si blocca un attimo dopo poco che finito la frase guardando un po' il vuoto. Si blocca per qualche secondo pensando, letteralmente. Per poi tornare a rivolgersi a Eiko con un finto sorriso rassicurante verso di lei. <Ehi senti....ti vorrei mostrare una cosa, non lo faccio vedere a molti ma mi piacerebbe mostrartelo...>. Deplorevole. <...lo vedi quel vicoletto li?> . Comprensibile. Kaine indica un vicoletto li vicino al parco, per poi alzarsi dalla panchina e fare qualche passo in avanti. <..Seguimi>. Inevitabile. ancora sorridendo, se la ragazza fosse d'accordo andrebbe verso il vicoletto con la nanetta al fianco, così che possa mostrarle la sua amorevole sorpresa. Il cuore di Kaien non sussulta non batte veloce, è calmo, finalmente sa cosa fare. [Chakra off] Ogni tanto guarda la ragazza al suo fianco e altre volta il cucciolo che si rotola a terra col desiderio unico di voler giocare e divertirsi con la sua padrincina. Ma lei è troppo pigra per alzarsi e correre insieme a lui, eh già! Rimane in ascolto di quelle emozioni che vivono all'interno di Kaine, senza comprenderle per davvero e senza riuscire nemmeno a vederle con precisione. Dopo aver raccontato in maniera decisamente sommaria quello che riguarda la piccola Chibi e la sua decisione di intraprendere la carriera ninja, aspetta che sia l'altra ragazza ora a rispondere alla domanda che le ha rigirato. Lei nasconde bene ciò che prova, anche a se stessa, ma l'altra ragazza invece la spiazza con quella incredibile sincerità. Le racconta tutto: di come è arrivata alla porta dei suoi genitori, che l'hanno curata, accolta ed adottata. Infine quello che l'ha spinta ad iscriversi all'Accademia, ovvero un evento che ha quasi del paranormale. <Come mai eri malconcia? Te lo ricordi?> le interessa quel particolare, quasi morboso, ma poi rabbrividisce al pensiero di quella lettera, il sogno, una figura strana... <Sembra una storia di fantasmi, dell'orrore!> non nasconde la sua inquietudine, ma le crede. <E questa... questa persona che ti ha scritto... hai capito chi era? L'hai vista?> abbassa la voce e si protende verso di lei, come se stesse ascoltando davvero qualcosa che sia solo una storia di fantasmi. <Vicolo?> lentamente sposta lo sguardo, non è tanto lontano dal parco, ma non può lasciare Poci da solo, inoltre avventurarsi in un vicolo con una ragazza che vuole mostrarle qualcosa? <Si, okay!> ingenua. Potrebbe essere chiunque, ma a lei non importa. E' attratta da quell'alone di mistero che l'altra sta creando. Prenderebbe Poci, rimettendogli il guinzaglio, e segue la ragazza nel vicolo, in trepidante attesa. <Cosa mi vuoi mostrare?> non ha ragione di dubitare di una ragazza come lei, così a modo, che si è aperta e confidata così facilmente con la piccola. [Chakra non attivo]Ok..attendete un fato, per piacere.
Esistendo, la luce deve proiettare un'ombra, non è vero Kaine? Tutti hanno un luogo di appartenenza al quale non dovrebbero mai sottrarsi, e un po' per sfortuna, un po' per le scelte fatte, vi ritrovate entrambe proiettate nell'ombra di un vicolo come tanti ce ne sono. Non è frequentato, piccolo e vagamente claustrofobico, perfetto per mostrare qualcosa che nessuno dovrebbe vedere. Nell'insieme, la sera è quasi sopraggiunta del tutto nel villaggio dell'erba, dove stiamo assistendo nuovamente a qualcosa di osceno e malizioso. Kaine guida la strada, Eiko ed il suo animale da compagnia seguono. Nel luogo in cui vi trovate è presente solo un cestino ed alcune porte accuratamente bloccate da chiunque sia il proprietario, a circondarvi, tranne che da un lato, soltanto delle palazzine tipiche del villaggio, alte poco più di ventuno metri. I suoni s'attutiscono e improvvisamente vi sentite davvero sole in quel vicolo, per certi versi al sicuro, considerando i vostri obiettivi. Ma pochi sono i secondi che intercorrono prima che tutto accada. Eiko, camminando, potrai notare immediatamente come sopra uno dei palazzi che circondano il vicolo, ci sia qualcuno, seduto lungo il bordo. La prospettiva non ti permette di inquadrarne il volto, ma puoi vedere un paio di piedi fasciati di bianco agitarsi nell'oscurità imminente. Il dettaglio che tuttavia attrarrà più la tua attenzione, è al tuo fianco. La giovane che stai seguendo, Kaine, viene improvvisamente scaraventata in avanti, come se qualcuno l'avesse spinta con forza incredibile. Per quanto riguarda lei, infatti, percorrerà circa 7 metri prima di sbattere contro uno dei muri del vicolo, crepandolo di conseguenza. [-8 pv, ematomi da impatto per Kaine]. Per kaine, no, non hai perso i sensi, in effetti per essere un attacco a sorpresa è anche parecchio gentile. La cosa importante adesso, è capire cosa è successo. Che sia per istinto o per freddo calcolo logico, Eiko, potrai voltarti e vedere qualcuno alle tue spalle. Slanciato, indossa una camicia appena troppo larga sul suo corpo, di colore bianco e abbottonata fino al penultimo bottone superiore. La stessa presenta diverse piaghe. Scendendo un jeans aderente ed infine un paio di stivali. I suoi capelli sono neri, così come gli occhi, quasi scavati nella pelle. Piccole macchie nere che improvvisamente s'espandono attorno agli occhi, rendendo anche la sclera - normalmente bianca - dello stesso colore di entrambi gli occhi. Gli zigomi sono piatti e le labbra sono coperte da una mezza maschera antigas. < Mi dispiace per l'attesa. > Dal tono è percepibile impazienza e bramosia, lo sguardo è concentrato su Eiko. Concentrandoti un po'..assomiglia a qualcuno. Qualcuno che ha sempre avuto quello sguardo, ma che sembra più esile e instabile che mai. Dei, Eiko.. < Ho una sorpresa per te, dobbiamo andare in fretta. > Prosegue, muovendo un paio di passi per avvicinarsi a te. "Continua a fingere. Lui sa." Queste parole non le sente Eiko, ma solo Kaine, rimbombano nella sua testa e nella sua soltanto. La distanza tra Eiko e l'uomo è pari a 5 metri, mentre Kaine dista 12 metri dall'uomo e circa 7 da Eiko.
Seguono i passetti della piccola, veloci ed impazienti, l'andatura di Kaine che la porta all'interno di un vicolo. Non si fa domande. Non prova paura. Non teme nulla. Persino Poci zampetta allegro tirando ogni tanto come un ossesso. <Piano.> borbotta in direzione dell'animale mentre scende la sera e i suoni si fanno sempre più lontani. Distanti. Ovattati. L'oscurità di quel vicolo è quasi rassicurante, così come la sua conformazione stretta e piccola. Sembra che nulla possa fare loro del male in quel piccolo e sicuro cantuccio. Il sorriso rimane sulle labbra, gli occhi curiosi ed attenti e il passo baldanzoso che fa saltellare i morbidi capelli e i vestiti. Ma qualcosa attira la sua attenzione, un campanello di allarme nel notare una figura seduta su uno dei tetti, ma riesce a vedere solo i piedi fasciati che si muovono nel vuoto e nel buio. <Nh?> non è nessuno lei per giudicare gli hobby delle persone. Se qualcuno vuole stare seduto sui tetti, perchè non potrebbe farlo! Nulla di strano ma Poci si ferma. Inchioda le proprie zampette in una reazione che fa preoccupare la bambina, ma non solo dato che la rende anche perplessa. Uno stupore che non può che aumentare e tramutarsi in paura e preoccupazione quando vede letteralmente volare in avanti Kaine. Schizza velocemente contro uno dei muretti di quel vicolo. Crepandolo. Questo fa intuire la forza che ci è stata messa. <Kaine!> è inevitabile quell'urlo, quello spavento, quei brividi, ed è tutt'altro inevitabile per lei girarsi per vedere chi diamine è stato. Farebbe perno sul piede destro e poi volterebbe tutto il corpo per voltarsi e piegare leggermente le ginocchia come se fosse pronta a scattare. Davanti a lei c'è un uomo ben vestito e con una mezza maschera antigas a coprirgli la bocca. I capelli scuri, gli occhi scuri... occhi che iniziano in maniera inquietante a cambiare, colorando il bianco col nero. Si sente pietrificata. Lei che non vuole mai voltarsi indietro a guardare il suo passato, ora si è voltata e nota qualcuno di familiare. Assomiglia a qualcuno. Ma a chi? <Chi...> non riesce a concludere la domanda, il cuoricino si stritola, brividi per tutto il corpo non appena lui avanza. <Chi sei...? Sta lontano!> finalmente la voce riesce ad uscire ed è alta perchè ha paura. Quel tipo ha appena scaraventato contro un muro una ragazza innocente e ora si vorrebbe avvicinare anche a lei? Non ha il Chakra attivo. Per qualsiasi cosa dovrebbe prima attivarlo. Perchè non lo ha fatto prima? Perchè non ha pensato ai pericoli. Mollerebbe il guinzaglio pregando col cuore che nulla accada al suo cucciolo, e intanto porterebbe le mani al petto a quella altezza, per formare il Sigillo Caprino. Ha paura, cerca di fare il più veloce possibile. Il proprio corpo attraversato da una linea verticale ed immaginaria, e poi richiamerebbe le due Sfere di Energia che sono gli addendi necessari per creare il Chakra. La Sfera Psichica: un puntino sempre più luminoso e colorato di rosso. Un rosso sempre più intenso, simbolo della sua Forza d'Animo, delle sue paure del momento, il suo Stato d'Animo così confuso ed agitato. In secondo luogo poi la Sfera Fisica, che nascerebbe e si formerebbe all'altezza del ventre. Un colore blu, come l'oceano profondo ed impetuoso, simbolo delle proprie Forze Fisiche, delle sue Energie cinetiche. Sta facendo di fretta, spera di non essere troppo poco concentrata, ma ora le due Sfere dovrebbero proprio muoversi per incontrarsi al livello del petto, dove tiene ancora il sigillo Caprino. Dovrebbero proprio farlo e sarebbe il caso che entrambe, ruotando sul proprio asse, finiscano per amalgamarsi e diventare una cosa sola. Una sola Sfera di colore azzurro, la somma, il prodotto di quelle due Energie: il Chakra. Violento e potente andrebbe a farlo scorrere come un fiume lungo il proprio corpo, per ricoprirlo interamente dalla punta dei capelli fino ai piedi. Il respiro affannoso, il cuore che rimbomba nelle orecchie. [Tentativo richiamo del chakra] [Parco Giochi] Kaine cammina con passi tranquilli e finalmente decisi verso quel vicoletto. Cammina e cammina con Eiko e il cuccioletto al proprio fianco, ma all'improvvisa senza neanche accorgersene, viene scaraventata con forza verso un muro andando a sbatterci e crepandolo a qualche metro da Eiko. L'impatto è stato violento ma non troppo, qualche ferita ma nulla di mortale o che le faccia perdere i sensi. La ragazza a terra si alza utilizzando la mano destra e sinistra per darsi un aiuto e mettersi in piedi. <ahi ahi> un dolore abbastanza forte, ma nulla in confronto al passato. Oramai in piedi la giovane Goryo andrebbe quindi a ruotare lo sguardo e le iridi di giada verso Eiko sentendo quel messaggio nella sua testa, e osservando l'uomo davanti a lei. <ARRIVO EIKO!> Urlerebbe per cercare di far capire alla ragazza che sarà li per aiutarla. Kaine andrebbe quindi a portare le mani ad altezza del plesso solare, per poi ricreare il sigillo della capra con le proprie esili dita. Chiuderebbe quindi gli occhi e cercherebbe quindi le proprie energie fisiche e mentali. Le prime in tutto il corpo, nei muscoli, nella pelle nei tessuti e quant'altro, sulla propria fronte, sul così detto terzo occhio. Dopodiché cercherebbe di prendere queste due energie e come un traghettatore su una barca, portarle verso la bocca dello stomaco e iniziare a mescolarle insieme. Mescolarle come due liquidi diversi, uno di colore bianco, a rappresentare le energie psichiche l'altro nero a rappresentare le fisiche, e piano piano unirle piano a creare una miscela di colore bluastro il chakra. Dopodiché andrebbe infine a provare di portare questo flusso per tutto il proprio corpo, come se fosse diviso in tubature e muoverlo dentro di esso per toccare le loro fuoriuscite ovvero gli tsubo del corpo di Kaine. Per finire tenterebbe di tenere il flusso costante senza spezzarlo. <ah da quanto non lo facevo> con tono quasi malinconico rimembrando il passato andrebbe ad osservare in direzione di Eiko, pronta alla battaglia, se così la si può definire. Questa giornata è speciale, molto speciale per Kaine ma sopratutto per Eiko. [Chakra 20/20] [Tentativo impastamento chakra 4/4]Impastate il chakra con successo, richiamate a voi la quintessenza del mondo ninja. Come sangue per le creature notturne, fonte di vita e causa di morte. Potenziati e pronti a combattere, posate davanti al vostro avversario. Ah- ma una delle due sa già tutto. Una di voi ha letto la storia ben prima che accadesse e ha deciso comunque di proseguire, di fidarsi di parole sussurrate nella propria testa. Qualcuna di voi ha deciso di nascondere il suo vero io. Che sia Eiko? Dal passato pietoso e dal futuro incerto. O forse Kaine? Che in questo stesso momento assapora la sensazione di far parte di qualcosa di malvagio. Non è ovvio, ma sei finita a diventare un importante complice all'interno di tutto questo, con lo scopo di sopravvivere...o più precisamente, di perseguire un obiettivo. L'uomo davanti a voi vi scruta, seppur il suo sguardo sembra assaporare totalmente chibi-chan. < In questo sei la numero uno. > Scuote il capo come se stesse gonfiandosi d'orgoglio, proseguendo. < Hai una maschera bellissima, come se nulla fosse mai accaduto. > Ulteriori passi in avanti, osservandoti e assottigliando appena lo sguardo. Le mani si tendono in avanti mentre tu termini di impastare quell'energia così preziosa, ma non mirano a te. Dai palmi due gusci viola ad essere espulsi ad una velocità fin troppo estrema per essere seguita dallo sguardo di ogni presente, nuovamente, in un attimo, qualcosa è accaduto. Una membrana viola avvolge il tuo cagnolino, paralizzandolo e portandolo a guaire, nell'assenza di ossigeno. < Non ti ribellavi mai, prima. Ma da quando..lei.. > quel 'lei' porta con sè forte astio. < Da quando ti ha messo una benda sugli occhi..non vedi più! Mi fa sembrare malvagio, ma..solo soltanto prigioniero delle sue azioni. Non resistere e vieni con me, ti prometto che in questo modo riceverai il migliore trattamento e recupererai ciò che ti apparteneva e che non ricordi più. > Ricordi persi, entità non benevole, prigionieri..tanti concetti vengono messi in mezzo a tutto ciò-- ciò che è certo, è che il tuo cucciolo sta soffrendo. D'altro canto avete il chakra impastato e potete combattere, oppure..seguire i vostri sentimenti. Ah, Eiko. Qualcosa dentro di te sta urlando, in mezzo ai tuoi ricordi, perso sotto una delle tue maschere, qualcosa si agita e ti porta grave mal di testa. Il mondo attorno a te si colora di un rosso vermiglio, mentre una scelta ti vien offerta. Con lui, o contro di lui. < Ti lascerò andare se vorrai, ma non ti abbandonerò mai in quanto genitore. > Adesso..? [ambient/quest]
Cosa. Diamine. Sta. Succedendo. E' una situazione assurda, che non ha ne capo ne coda. Ma soprattutto sono quelle parole che le vengono regalate a buttarla in uno stato di confusione pura. Quale maschera, la numero uno in che? Come se nulla fosse accaduto. Girati verso il tuo passato, metti gli occhi su qualcosa che hai deciso di dimenticare e nascondere sotto un velo scurissimo. No. La testa viene scossa violentemente, gli occhi chiusi, le mani chiuse a pugno in maniera convulsa. <Quale maschera...?> le manca il fiato e fa fatica a parlare. Il petto le brucia e i polmoni, come il cuore, si rifiutano di fare per bene il loro lavoro. Sbianca e si sente stranamente impotente. <Kaine...> ha paura a voltarsi verso di lei, perchè non vuole perdere di vista quell'uomo, quindi la chiama con una voce molto flebile. E poi? Quell'uomo tende le mani in avanti e qualcosa di non ben definito parte da esse per andare a colpire chi? Cosa? Si volta quando sente guaire il suo cucciolo. <Poci! No! Smettila! Che cavolo fai??> veloce le sue gambe si muovono ancor prima dei pensieri, cercando di raggiungere il cagnolino e quella strana membrana viola che lo avvolge. Le manine cercherebbero di strapparla con forza, di liberare il suo animale. Quel -lei- risuona nella sua testa, la fa girare, la rende preda al dolore. C'è qualcosa o qualcuno dietro di lei che urla, come desideroso di essere visto, là indietro in mezzo a quei ricordi che non vuole vedere. Si sente male, sente la nausea, sente la paura, terrore. Il cuoricino che batte e batte, galoppa, insieme al respiro che si fa sempre più veloce. La testa che gira, la testa che fa male, i tremori. <Va via! Tu non sei un genitore!> è la rabbia ora che traspare da quegli occhi ambrati tendenti al rosso. <Lascia libero Poci. Adesso. E vattene!> urla con tutto il poco fiato che le rimane, in uno stato quasi disperato, di chi non vuole ad ogni costo accettare di vedere e comprendere qualcosa. Riuscirebbe mai a combattere in quelle condizioni? [Chakra attivo] [Parco Giochi] Kaine si andrebbe a preparare alla battaglia, o quel che è lo scenario l'allestimento di un malato e malsano spettacolo ed Eiko è l'attrice principale. Kaine si faceva così tanti problemi sul da farsi di tutto ciò come si sarebbe sentita, ma dopo quel messaggio misterioso nella sua testa, finalmente il suo cuore è in pace. Eiko sei un errore come lei e per questo esattamente come lei verrai punita. La ragazza da sotto al vestito tira fuori un Kunai con la mano destra tenendola per il manico in maniera orizzontale, di piatto per fare ciò che gli è stato detto. Si avvicina correndo con passi leggeri, sinuosi cercando di non farsi sentire. Una gamba dietro l'altra, un braccio dietro l'altro, un pensiero dietro l'altro, ma un ideale sempre davanti a se. Corre, silenziosamente, osserva, con audacia, gioisce con disgrazia. I passi come se andassero sopra un tappeto di fiori che si tingono di rossi dovrebbero andare a farsi atoni, mentre il braccio destro viene tenuto all'indietro, col Kunai impugnato, come stesse per caricare un colpo.
Si avvicina sempre di più, arriva fino al di dietro di lei. Il cane in pena, oramai neanche in questa forma qui le importa più, l'uomo davanti ad Eiko, un'altro errore che un giorno verrà eliminato da lei o chissà altro, ma ora l'obbiettivo e uno e sei tu Chibi Chan. Finalmente dopo svariati passi e movenze Kaine si dovrebbe ritrovare dietro la sua schiena, senza fiatare semplicemente osservandole con sguardo inquietante, come se stesse cercando di scrutare nella sua anima, nei suoi sbagli, nei suoi peccati, andrebbe e portare ancora più indietro il braccio destro tenendo il Kunai di piatto nella mano con fermezza alzandolo in cielo. Lo tiene in alto per pochi millesimi di secondo e con decisione e forza, sempre osservando il capo della ragazzina andrebbe e portare il Kunai verso il basso sulla testa di Eiko più precisamente sul punto dove si trova l'occipite. Lo cerca di sbattere con forza, quella necessaria per farla svenire e darle un po' di sonno diciamo, un sonno che la cara e amorevole Kaine ha già provato più di una volta. Andando a portare quel braccio che come il destino stesso dovrebbe andare a colpire Eiko, ella con tono minaccioso ma allo stesso tempo in maniera grottescamente rassicurante, pronunzierebbe queste parole come se fosse una domanda retorica <Oh Un'altra Dahlia?>. Una Dahlia, lo stesso fiore che Kaine vide in quel sogno, lo stesso fiore che fiorì e sbocciò per davvero qualche giorno fa, tingendosi di rosso perdendo quasi del tutto il suo meraviglioso e lucente colore verde. [Chakra on]Bentornata nel mondo dal quale sei corsa per così tanto tempo. Che siano ore, giorni o interi anni della tua vita, ogni secondo passato a ricostruire ciò che rimane di te si dissolve istantaneamente quando egli torna. Non è Il Grande Drago Rosso, ma La bestia venuta dal mare, per trascinarti nuovamente dove dovresti trovarti. Le scimmie possono arrampicarsi agilmente ovunque, dei gufi possono vedere al buio, le aquile volano ad una velocità immensa. Tu, Eiko, sei una persona. Le persone possono provare, ma questo è quanto. Come assaggiare nuovamente un limone, con l'idea di rivalutarne il gusto, per riscoprirne l'amarezza. Assorta nella tua confusione, nel dolore provato dalla tua bestia, e specialmente in quello causato da tuo padre, non ti accorgi di Kaine. Non ti accorgi di come miserabilmente ti colpisca con lo scopo di farti perdere i sensi. Non ti accorgi di come miserabilmente sei finita in questa trappola, architettata dall'inizio. Ma sai per certo, quanto l'umano sia disposto a dare per avere un'altra possibilità. Lo sapete entrambe, con la differenza che tu non sai se ti verrà data un'ulteriore monetina con la quale proseguire il gioco. Prima di sentire dolore il tuo mento va sbattendo per terra, graffiandosi lungo quel pezzo di strada polveroso. Il tuo corpo perde la capacità di reagire ai segnali del tuo cervello, e mentre tutto si sfoca ai tuoi occhi, vedi soltanto LUI che si avvicina. Lunghe braccia a distendersi su di te, mentre i tuoi occhi si chiudono. Mani fredde e sporche di antico sangue a sfiorarti la fronte. E così perdi i sensi, Eiko, fuori dai giochi. < Ti aiuterò a gettare la maschera che indossi. E' questo il ruolo di un tutore. > Rimane soltanto Kaine in piedi, ad appena due passi dal corpo di quest'uomo, la cui identità è riconosciuta come Jirou Goryo. < -- Non mi piace il tuo modo di fare. > Lo sguardo si alza su Kaine, le pupille nere dilatate presto tornano ad essere contornate di bianco, nello stesso istante il cane viene liberato dalla membrana viola e lasciato svenuto al loro fianco. Presto venite raggiunti da un'ulteriore figura, il grande drago rosso. Mani guantate come al solito e corpo avvolto in vesti scure, solo i piedi non hanno copertura, fasciati di bianco. Capelli verdi e un sorriso sulle labbra, affiancandosi a Kaine. "Non puoi toccarla." Un memento di ?Chara? verso Jirou, mentre una mano va lentamente posandosi sul capo altrui. "Presto ti cercheranno, Jirou." Un'affermazione della donna dai capelli verdi verso l'uomo che accarezza la figlia, il quale non tarda a rispondere. < Lo so. Per questo ho bisogno di Eiko adesso. > Termina così, prendendola tra le sue braccia, braccia fredde e ruvide, come ci si poteva aspettare. "Ti aiuterà lei, con le dovute precauzioni per non essere riconosciuta. Vogliamo andare?" La domanda viene posta a Kaine, non a Jirou. E qualora la risposta fosse affermativa, presto, la giovane Goryo si ritroverà in un vecchio scantinato assieme a tutto il gruppo, cane compreso. Ma non più come prigioniera. Ah, ironico. Qualcuno, dal profondo di te stessa, ride-- ma non ti senti quasi a casa? [Potete endare!]
Non riesce a capire cosa stia succedendo. Troppe cose che le stanno vibrando nella mente e nel cuore, troppe preoccupazioni. Il cucciolo, se stessa, l'uomo, Kaine che non le risponde, lei che non riesce a distogliere lo sguardo per troppo tempo dall'uomo per ricercare la ragazza incontrata al parco. Tutto gira velocemente, la paura comanda la testa. E' tornato. Ti ha trovata. Lo sguardo viene voltato indietro, non lo fa apposta non per sua volontà, ma è come se qualcuno le prendesse il viso e la costringesse a girarsi. Rivede il sangue, sente nuovamente quell'odore metallico. Vede sua madre. Vede i suoi pezzi. Lampi di dolore e ricordi che sfrecciano nella sua mente troppo pericolosi e dolorosi perchè lei possa guardarli per troppo tempo. Chiude gli occhi ancora una volta voltandosi verso il futuro e in avanti. Il suo futuro. Quello che voleva costruirsi. Lasciarsi indietro tutto per cominciare qualcosa di nuovo, senza più alcuna traccia di quello che fu. Ma non le è possibile. Vorrebbe urlare e piangere allo stesso modo, ma se gli occhi riescono a versare qualche lacrime, la voce non lascia la sua gola facendole emettere solo dei gemiti strozzati di disperazione e panico. Una bambina piccola e minuta, che esterna visivamente solo un blocco della crescita come testimone di tutto quel passato traumatico. Interiormente invece ha preferito nascondere e scappare. Codarda. Prima che possa provare a parlare il colpo di Kaine arriva da dietro. Colpita alle spalle. Questo è il prezzo per la troppa ingenuità di una bambina, e quelle sono le mani di chi non ha nessun rimorso ad agire contro una ragazzina. Ma sarà anche confusa, ma non stupida. Sa chi aveva alle spalle, quella ragazza conosciuta al parco. Ora mentre cade a terra senza forze e con la coscienza sempre più lontana dal corpo, la piccola prova solo una profonda, buia, irrefrenabile rabbia. La mano ruvida del padre viene sentita dopo tanto tempo sulla propria fronte, ed è l'ultima cosa che sente prima di perdere i sensi. Totalmente nero nella sua testa, distaccata dal corpo da ogni cosa che potrebbe sentire. Abbandonata nelle mani di un pazzo senza ritegno, senza domande, senza se e senza ma. Ma qualcuno pagherà il suo prezzo anche se lei, per anni, estrenuamente, ha sempre cercato di definirsi diversa da suo padre. -Zio Rasetsu, ma non dovevi vegliare su di me?- [end] [Parco Giochi] Aaaaaaaah.... Finalmente, questa giornata può finire. Eiko è stata messa fuori uso dalla giovane. Addirittura allearsi con queste persone qui per restare in vita, per perseguire un obbiettivo così malsano. E' deplorevole, malato ma anche........inevitabile. Oramai Kaine ha scelto questa strade ed essa verò percorsa, ma chissà forse Eiko è come lei, una Dahlia che aspetta di fiorire, un errore che può ancora slavarsi. Lo sguardo così pieno di peccati che piano piano scendono verso la sua colonna spinale, dandole brividi quasi piacevoli, poichè finalmente è iniziato, il suo percorso per redimersi è cominciato. Gli occhi osserverebbero quello che oramai è Jirou, osservandolo. Un altro errore, un giorno potrebbe essere eliminato da Kaine, o forse no chi lo sa, sta di fatto che prima o poi scomparirà da questo mondo che si per mano sua o meno, sa solo che crescerà e crescerà pur di continuare pur di estirpare mali sempre maggiori. Chara finalmente appare e si rivolge sorridendo sia verso Jirou che Kaine. Sarà ancora complice degli eventi riguardanti Eiko, ma se è stata veramente complice di Jirou andrà più che bene,anzi spera persino di salvarla, e di portarla verso il proprio percorso. Chi lo sa forse si potrà anche lei pulire dei propri peccati. <certamente> con un sorriso quasi inquietante Kaine si rivolge a Chara con tono mesto, e ancora di più quella Dahlia si bagna di rosso sangue, andando quasi ad inzupparsi. Sorride perché finalmente tutto ha inizio, perché finalmente, il triste e solo albero che nascerà dai semi di quella Dahlia si formerà crescendo sempre di più mangiando tutto ciò che ha attorno, anche il sole stesso se necessario. Quasi come se fosse successo all'improvviso Kaine si trova insieme ad Eiko, Jirou e il cucciolo in quello...scantinato tanto ricordato da lei e che oramai potrebbe fungere come una seconda casa per lei, una grottesca e spaventosa casa. Qualcuno dentro di lei ride, chi è chi sarà? Sarà Kaine oppure sarà lei. Pensandoci un immagine di un capello blu si imprime nella mente di Kaine ricordando di lei, sua sorella, e della sua esistenza nel suo passato, e nella sua mente. L'unica cosa che si può fare ora è continuare, niente più passi indietro, solo passi in avanti. [end]