Missione D - Accalappiacani

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Missione di Livello D

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con Kaime, Eiko

08:45 Kaime:
 Un nuovo giorno, un nuovo compito da kunoichi. La giovane Kaime, destatasi da circa un'oretta, è intrappolata nella solita routine, o quasi. Si trova nella sua camera da bagno, posta dinanzi allo specchio nel tentativo di render perfetti i suoi smaldini capelli, dando, per ciocca, più colpi di spazzola. I movimenti sono fluidi, magistrali, esperti. Non è ricaduta nel baratro questa mattina, come ormai diverse mattine, ed un sorriso si palesa tranquillo sul suo angelico e niveo viso. Uscita dal suddetto ambiente, la giovane andrebbe a recarsi di fronte l'armadio, posto nella sua camera, dove andrebbe a rivestir il suo corpo con abiti comodi, dato il compito che deve svolgere...un pantalone felpato di tuta bianca cinge le sue leve inferiori, mentre una semplice felpa, che condivide la cromatura dei pantaloni, viene indossata per ricorpir quel torso. Ampie maniche larghe e un cappuccio decorato da un pellicciotto beige adornano il pezzo di vestiario, mentre i capelli, facendo attenzione a non farli finir nel suddetto cappuccio, andrebbero lisci dietro le spalle, ondeggiando ad ogni passo dell genin come una castata di meraldini filamenti. In ultimo delle scarpe basse, bianche, ma comunque elegantemente casual vengono indossate ai piedi, così da permetterle di correre senza problemi alcuno. Un fiocco di neve in una città arrossata dalla ruggine, questo è l'effetto che la giovane vuole portare all'altrui vista stamane. È quasi pronta, le manca solo la sua arma, senza la quale non è più abituata ad uscire di casa...La giovane Kaime, nel tentativo di richiamare il chakra, energia fondamentale per qualsivoglia tecnica magica, andrebbe a chiudere gli occhi dalle ambrate iridi. Il corpo andrebbe a rilassarsi, tranne per gli arti superiori le cui estremità andrebbero a porsi all'altezza dello sterno nel caprino sigillo. Le gambe sarebbero leggermente divaricate, respiro regolare, testa leggermente abbassata, a causa del completo rilassamento, e la mente sgombra, sgombra da tutte le preoccupazioni, da tutti gli impulsi, da tutte le brame, da tutte le distrazioni che potrebbero distoglierla dall'azione intrapresa. Per pura comodità la giovane andrebbe a rappresentare, mentalmente, una sua copia, come un riflesso in uno specchio, ma parecchio differente dalla sua reale forma, in quanto il riflesso sarebbe spento, inanimato, indefinito, quasi fosse un mero contenitore vitreo completamente vuoto, o quasi. Due forme andrebbero a distinguersi nel vuoto del suo animo, una piccola rappresentazione femminile all'altezza dei suoi seni nasali, dallo smeraldino colore, capelli lunghi e dalla sinuette simile a quella della shinobi, mentre l'altra avrebbe fattezze maschili, dal violaceo colore e dalla corporatura snella e slanciata, capelli di media lunghezza e spettinati in maniera magnifica, situata alla bocca dello stomaco. Con la dovuta concentrazione queste due figure dovrebbero cominciare a muoversi lentamente, l'uno verso l'altra, per poi prender sempre più velocità, ricercando quel contatto con bramosia e lussuria. La femminea figura andrebbe a lasciar dietro di sé una velata sfumatura verdina, sinonimo di una spensierata condizione emotiva, mentre la sua controparte maschile andrebbe a rilasciare alle sue spalle una folta linea di denso fumo, sinonimo della potenza del corpo e dell'aggressività dell'impulso fisico. I due amanti dovrebbero continuare a correre fino a giungere all'altezza del plesso solare, ovvero poco sotto rispetto a dove la giovane tiene saldo il sigillo della capra, prima di riuscire a congiungersi. La loro unione é basata su un semplice trattener le mani del partner con le proprie, dando vita ad una leggera sfumatura tra questi due colori, fino al tanto atteso bacio, al quale consegue una reazione incredibile: le due figure si unirebbero come sfera, come a sancire il proprio amore per l'altra figura, un amore inscindibile e dal quale nascerebbero centinaia, migliaia, milioni o anche miliardi di filamenti della sfera stessa, filamenti i quali andrebbero a scorrere lungo il sistema circolatorio del chakra, attraverso il quale l'energia andrebbe ad irrogare interamente la figura della genin, rendendo possibile, attraverso la fuoriuscita di tale energia dagli tsubo, vie di fuga presenti sul femmineo corpo della ballerina in trecentosessantun punti diversi, le più disparate tecniche ninja o semplicemente azioni precedentemente impensabili per la shinobi, la quale andrebbe or ad aprire le palpebre, con una lucentezza maggiorata rispetto al solito, il tutto fosse stato svolto nel migliore dei modi. Fatto ciò la giovane andrebbe ad incedere verso la propria porta di casa, diretta alle mura del villaggio.[se, chakra on]

09:02 Eiko:
 La prima missione di Chibi-chan e nemmeno è ancora diventata genin, diciamo che si porta avanti con la carriera a questo punto, nulla potrebbe renderla più felice oggi. Non sa come agire dato che non ha mai avuto modo di trovarsi in una situazione simile, ma non dovrebbe essere difficile ritrovare due cuccioli scappati dal canile. Le piacciono i cuccioli. Si è vestita in maniera più consona al suo ruolo di oggi, senza vestitini con fiocchetti e merletti, nessun colore sgargiante che potrebbe essere notato: solo un paio di pantaloni che si stringono sotto al ginocchio e sono ridicolamente, ed estremamente, gonfi al di sopra, sulle cosce. Un colore marroncino, né troppo scuro, né troppo chiaro. Una semplice maglietta arancione a maniche corte di qualche taglia più grande così da rimanerle morbida addosso, più lunga sui fianchi, intanto al di sopra di essa una semplice felpa con cappuccio anch’essa arancione, ma di una tonalità più scura. La felpa è tenuta aperta sul davanti e i lunghi capelli castani-biondi sono raccolti in una morbida coda alta, non sono lisci ma leggermente mossi, lasciando che la frangetta le infastidisca la fronte e gli occhi ambrati. In tutta la sua piccolezza e sottigliezza si avvierebbe verso le mura del villaggio ovvero il luogo dove sono stati visti per l’ultima volta quei due cuccioli, ma prima di fare tale azione c’è qualcos’altro che dovrebbe fare. Col sorriso sul visetto imporrebbe alle proprie manine di formare il Sigillo Caprino da portare al livello del petto. Attimi di concentrazione per poter figurare nella mente la sua stessa figura in modo da farla attraversare da una linea immaginaria che possa dividerla in due parti uguali. Richiamare il Chakra consiste nell’andare a risvegliare le due Energie che lo compongono, per poi unirle a formare tale prodotto, in favore di ciò andrebbe a ricercare nella sua mente la Sfera Psichica che racchiude l’Essenza del suo Spirito e la sua Forza d’Animo, e proprio al livello della fronte inizierebbe ad affiorare una piccola Sfera dal colore cremisi. Viva, elettrizzante, come si sente lei. Solo dopo passerebbe alla seconda Sfera d’Energia, quella denominata Sfera Fisica. Un concentrato di forza e potenza dei suoi muscoli, caratterizzata dal colore blu, come l’oceano forte e profondo, impetuoso ed imprevedibile. Queste due Sfere le spingere l’una verso l’altra mentre esse acquisirebbero un movimento rotatorio sul loro asse, andando ad incontrarsi al livello del petto dove vi è il Sigillo Caprino ancora composto. Le due Sfere dovrebbero unirsi in un vortice sempre crescente di due colori che si mescolano veloci ed impetuosi fino a che delle due Sfere non dovrebbe rimanere nulla se non una sola ed unica Sfera. Un colore azzurrino, come l’acqua di un fiume che presto verrebbe sospinta lungo tutto il corpo per andare a ricoprilo dalla punta dei capelli fino ai piedi, per invadere quel corpicino piccolo e secco di una forza impensabile. Il Chakra così richiamato sarebbe ora attivo e pronto per ogni utilizzo, anche se sinceramente non sa cosa potrebbe fare al suo attuale livello. Ultima cosa da fare è prendere il porta oggetti appena comprato e metterselo alla vita, voltato indietro sulla schiena, ma non contiene armi o altro solo dolcetti, snack e biscotti. Ecco come fare un uso improprio di un qualcosa che dovrebbe essere usato in altro modo. Così convinta si avvia verso il luogo di incontro. [Tentativo richiamo del chakra]

09:18 Kaime:
 La giovane, camminando per le vie di quella cittadina, che lei tanto odia. Il cielo plumbeo e scuro ricopre il villaggio di Kusagakure no Sato, con rari raggi di luce che sfuggono a tale manto illuminando piccole zone circoscritte. L'incedere è lento, ancheggiato, non perché non abbia urgenza di ritrovare i due cagnolini, ma semplicemente perché sta dando molta attenzione alle strade da percorrere, in modo da non perdersi. Nel tragitto andrebbe ad osservare tutte le strade, tutti i palazzi, tutti i dettagli di quel villaggio e...giunge alla conclusione che non le mancherà nulla di quello che vede, non l'architettura, non la ruggine, non quel malsano e denso miscuglio di mellifluo profumo di priolina mescolato all'insopportabile puzzo di smog. La decisione che ha preso è ferrea e sempre più bramata, ma non può continuar a pensare a ciò, ha una missione da svolgere, e, non appena, sull'orizzonte, troverebbe le mura alte del villaggio palesarsi avanti quegli ambrati occhi, la giovane andrebbe ad accelerare il suo passo, sfociando nella corsa, così da raggiungere il punto di ultimo avvistamento delle povere bestiole e, al tempo stesso, incontrare quella bambina, Eiko, con cui deve condividere la missione...ma soprattutto, con cui VUOLE condividere la missione[chakra on]

09:32 Eiko:
 Si sente elettrizzata all’idea della sua prima missione, ignorando in un angolino quella piccola idea del non sapere che fare, ma non è una che va facilmente nel panico. A prima vista. Perché nel momento in cui inizia a balbettare, arrossisce e si tormenta le dita, allora si che è nel panico. Per ora sorride e saltella lungo le strade per raggiungere il luogo, intanto che i capelli ondeggiano ad ogni suo passo. Le gambette secche si muovono velocemente facendo toccare al terreno quei suoi stivaletti neri. Saltella per le vie di quel villaggio in cui è nata ed ha passato anni che ha deciso di dimenticare, anche se sarebbe meglio dire che non ha dimenticato, ma ha solo preferito non voltarsi mai più indietro per osservare tali ricordi. La bambina è sola ma non si può dire che se ne faccia un dramma o sia infelice, certo le piace avere amici e ne ha giusto una che dovrà rivedere per la missione e non vede l’ora di rivedere. Raggiunto il punto di incontro non può fare a meno di notare la ragazza dai capelli color smeraldo già giunta sul posto e di certo non può trattenersi da esprimersi al cento per cento. Le correrebbe incontro senza l’intenzione di spaventarla o coglierla di sorpresa. <Kaime!!> una volta attirata la sua attenzione approfitterebbe della corsa per prendersi un leggero slancio e letteralmente cercare di abbracciarla in volo. Nulla di che cercherebbe solo di cingerle la vita con le braccine slanciandosi in avanti per via della corsetta iniziata verso la ragazza. Chiude gli occhi lasciandosi andare alla felicità che prova in questo istante, per poi lasciarla libera e posizionarsi accanto a lei osservandola. <Come stai? Ho finito le lezioni in accademia, sai? Ho fatto anche la lezione sulla sostituzione, ed ero davvero pronta a fare bella figura con quello che mi avevi detto tu… ma l’insegnante ha iniziato a spiegare e ha detto tutto lui, che delusione!> non perde tempo a parlare ed assume un’espressione frustrata ed imbronciata a quel ricordo fallimentare, apparendo decisamente buffa. <Dunque!> si riprende subito andando ad unire le due mani davanti al petto creando un flebile -slap-. <E’ la mia primissima missione, e per te? Come sarà? Emozionante, vero?> si lascia troppo andare all’entusiasmo forse, ma che sia un meccanismo per nascondere quel leggero nervosismo che sente dentro di lei? [Chakra attivato]

09:54 Kaime:
 Le mura, maestose, si ergono dal suolo per superare di diversi metri la statura della genin, ma non ha il tempo di godersi quello spettacolo edilizio, in quanto da lontano sente chiosare il suo nome. Nessuno spavento, nessun sussulto...vedrebbe la bambina correre verso di lei, facendo nascere un sorriso sulle rosee, andando a snudare i candidi denti, mentre, macinando i metri, la piccola figura andrebbe a slanciarsi verso la Ishiba, la quale, avvolta da quelle brevi braccia, andrebbe, di riflesso, ad accarezzarle il capo e cingerla a sé, per il tempo che la deshi volesse mantenere quel contatto nel tempo. Infine la piccola andrebbe ad allontanarsi, per verbiare, con l'infantile felicità, sulle sua mancanza di esperienza e sul suo percorso accademico. Rapida andrebbe a replicare, sorridente e socchiudendo gli occhi...<dai, non fa niente se non hai fatto bella figura a lezione, riuscirai a fare bella figura nella vita se continui così..> direbbe, per poi, dopo aver ripreso fiato, andrebbe a continuar dicendo <...comunque tranquilla, dovrebbe essere semplice. Io ne ho svolte due, ma non sono cose troppo complicate, MA...qui abbiamo a che fare con dei cagnolini, quindi dobbiamo fare attenzione a non farceli scappare, a non farli uscore dal villaggio e, soprattutto, a non far loro del male>. Detto questo la giovane attenderebbe responsi dalla deshi, o almeno attenderebbe dopo la sua ultima domanda...<pronta sorellina?>.

10:07 Eiko:
 L’abbraccio viene accolto per un tempo giusto per la piccola Chibi-chan, beandosi di quella carezza e facendosi cingere senza alcun problema. Affonda un poco il visetto contro le vesti della ragazza, muovendo la testolina creando il gesto del -no-, ma senza essere in disaccordo su qualcosa, solo per la sua voglia di strusciare la faccina contro l’amica. Il distacco avviene senza traumi e gli occhietti brillano nell’osservare il sorriso dell’altra, dato che significa solamente una cosa: che è contenta di vederla anche lei. Basta solo quello per riempire il suo piccolo cuoricino di gioia tanto da andare a compiere una piccola giravolta. <Eravamo anche solo in due a fare quella lezione, non avrei potuto fare bella figura davanti ad un pubblico, grazie per il tuo incoraggiamento!> chiude le mani a pugno piegando i gomiti e portandoli quindi al livello del petto, come a volersi dare la carica. <Mh! Spero di meritare il copri fronte! Ma… non mi hai detto come stai!> non le è sfuggito quel scavalcare la domanda da parte sua, senza offendersi ci mancherebbe, mantiene invece quel suo sorriso infantile ed allegro. <Già due…> borbotta osservando la ragazza con occhi diversi, vedendola già come una veterana infallibile, bhe, dal suo punto di vista, che è una novellina, Kaime è davvero un’esperta. Annuisce più volte al suo parlare, sempre più decisa e seria in viso, una serietà che non le compete e non le appartiene, infatti la fa risultare solo buffa, nonostante lei ci creda davvero a quella responsabilità che sta abbracciando. Una serietà che va sparendo nel nulla non appena sente quell’appellativo che la fa illuminare di gioia. Sorellina. Le labbra si dischiudono in un sorriso enorme, così come gli occhi che si allargano man mano. <Oh, si! Sono pronta Onee-chan!> inutile dire che approfitta fin da subito, andando a chiamarla sorellona senza se e senza ma, saltellando sul posto senza riuscire a trattenere l’entusiasmo. <Come agiamo? Prima di tutto dovremmo trovarli, non dovrebbero essere lontani se li hanno visti da queste parti…> pensa, rimugina, si sostiene il mento con la destra con aria pensosa. <Li attiriamo con il cibo?> unica cosa che le viene in mente, del resto lei stessa scatterebbe verso il cibo. <Se sono scappati da tanto magari avranno fame e non sapranno resistere!> lei ci ha provato, ma lascia che a decidere sia Kaime, dato che la vede come un’esperta. [Chakra attivo]

10:25 Kaime:
 La goovane sorride per una tanta spensierata reazione...una reazione che non è più abituata a vivere, né in sé né negli altri. Quei salti, quei sorrisi, quegli occhi... è come se vedesse se stessa in un lontano e spensierato passato, e ciò le dona felicità, soddisfazione e la speranza che la piccola abbia un futuro meno traumatico, meno malsano. Continua a non risponderle a quella domanda...non vuole ancora dirle che deve partire a pochi giorni verso un altro Paese, verso Konohagakure. Un paio di passi vengono svolti verso il centro della strada, per poi chiosare, più silente, non volendo spaventare gli eventuali cagnolini...<allora, metti il cibo ai miei piedi, senza metterlo a terra ovviamente, mentre io cerco di percepire se sono in zona e se si avvicinano...credo di poterli percepire, almeno se sono in una quindicina di metri da dove sono io...> Direbbe, andando, mentre la piccola dovrebbe eseguire il compito assegnatole, a chiudere gli ambrati occhi, come un sipario che chiude un palcoscenico dorato, andando, ora, a stimolare la sfera principale del chakra, il quale, come una madre che mette al mondo la sua prole. Il flusso nato andrebbe a distaccarsi dalla sfera e a salire lungo l'addome, lungo il petto ed il collo, dove, sempre nel sistema circolatorio del chakra, il flusso andrebbe a diramarsi in vari affluenti, andando ad energizzare la bocca, le orecchie, il naso e gli occhi, così da migliorare le proprie capacità percettive di orfatto, gusto e calore dell'aria e udito. Se tutto fosse stato svolto al meglio, e se i due cagnolini fossero presenti nell'area circoscritta dalla conoscenza, la giovane potrebbe percepire, oltre la sua piccola compagna, i due cagnolini, forse nascosti.[chakra on][tecnica della percezione del chakra]

10:38 Eiko:
 Un atteggiamento che nasconde ben altro, ma si è ripromessa di non guardarsi mai più indietro e di vivere solo il presente, massimo il futuro. Se le cose stanno così non ha motivo di non essere allegra e spensierata allora, basta non guardarsi indietro, basta scappare e nascondersi da ciò che ci tormenta. Semplice ed efficace. Il suo futuro sarà radioso e non accetta nessuna ombra nella sua vita, almeno ci spera. Annuisce a quanto viene ordinato dalla ragazza e subito la piccola va a ravanare nel porta oggetti dove tiene snack, dolciumi e biscotti. Non le piace molto l’idea di mettere a rischio il suo cibo, ma se serve per la missione non può tirarsi indietro. Con le ditina cerca qualcosa che possa andare bene per dei cagnolini, che possa attirarli o fare rumore, o odore. Alla fine opta per una mini scatola di biscotti, che potrebbe far rumore, e una barretta di cioccolato per l’odore. Non darebbe mai il cioccolato ai cuccioli, sa quanto fa male a loro. Nella manina destra quindi stringe la mini scatola di biscotti con gocce di cioccolato e nella sinistra la barretta di cioccolato al latte con le nocciole. Si accovaccia a lato di Kaime piegando le ginocchia e stando in equilibrio sulle punte dei piedi cercando di non cadere e nel mentre appoggia per un attimo la scatolina per terra, ai piedi della ragazza, così da avere le mani libere per aprire la confezione della barretta di cioccolato e metterla a nudo in modo che l’odore di espanda. Riprenderebbe la barretta nella sinistra e la scatola di biscotti nella destra, rimanendo accovacciata e quindi tenendo il cibo all’altezza dei piedi della ragazza senza poggiarlo sul terreno. Dolcemente e lentamente inizierebbe a scuotere la scatola per fare rumore, non forte perché non vuole spaventarli, ma lentamente in modo da istillare in loro, se fossero nei paraggi, la curiosità verso quel cibo. <Qui cagnolini… c’è il cibo…!> non urla tiene un tono di voce moderato ovviamente. [Chakra attivo]

10:59 Kaime:
 La piccola ascolterebbe i 'comandi' della Ishiba, andando a portare, all'altezza delle scarpe della genin, i dolciumi che era sicura che la piccola Eiko portasse con sé. Appena la scatolina fosse stata scossa e, conseguentemente al rumore, non ci sarebbe stato alcun motivo di utilizzare la percezione della presenza. Rumori di scatole e barre di ferro cadute verrebbero prodotti in un vicoletto vicino. Questo si troverebbe poco dopo il raggio d'azione della tecnica della kunoichi gradata, quindi non avvertirebbe le loro presenze, ma a quei rumori gli occhi si aprirebbero repentinamente, per vedere, solo ora, due batuffoli di peli correre in loro direzione. Uno sarebbe completamente bianco, un po' sporco, mentre l'altro dal manto grigio, correndo, goffamente, verso le due shinobi di Kusa. Alla loro vista, rapida, Kaime andrebbe a ordinare, senza autorità alcuna, ma solo per la preoccupazione che i cuccioli possano ingurgitare del cioccolato...<alza!> Andando in seguito a flettersi nulle ginocchia, curvando la schiena, in modo da essere arcuata verso l'alto, portando le braccia in avanti, a mani aperte, così da stimolare l'istinto dei cuccioli, i quali avrebbero già avuto contatti con l'uomo, di farsi fare carezze e coccole, sperando che questi, impauriti dalle due presenza, non scappino.[chakra on]

11:21 Eiko:
 Porta sempre qualcosa con sé perché la fame non guarda in faccia nessuno, è crudele ed imprevedibile, quindi è sempre bene tenersi pronta in caso di bisogno! Accucciata ai piedi della ragazza, agiterebbe la scatolina e lascerebbe che la fragranza del cioccolato arrivi all’olfatto più sviluppato dei canidi, sempre se questi si trovano lì vicino ovviamente, se no dovrebbero spostarsi ed andare in giro utilizzando il cibo come bacchette da ramponante. Fortunatamente non ce n’è bisogno e dei rumori attirano l’attenzione della piccola che va a guardare nella direzione della loro provenienza. Potrebbe essere di tutto ma non ha paura alcuna, solo grandi aspettative! Due piccole pallette di pelo arriverebbero correndo in maniera abbastanza buffa scatenando un sorriso divertito ed intenerito sul visetto della bambina che ora vorrebbe solo prenderseli tutti e due, coccolarli e portarseli a casa. <Eccoli…!> il tono sempre trattenuto, l’emozione che avanza e poi quell’ordine che viene eseguito ma non subito, aspetterebbe che siano più vicini e poi all’ultimo porterebbe le manine dietro le schiena per riporre il tutto nel porta oggetti abbastanza velocemente. Con le mani libere potrebbe anche lei aspirare ad accogliere uno dei due cuccioli che dovrebbero corrispondere alla descrizione che le hanno fatto. <Vieni qui!> moderata, non vuole spaventarli per il troppo entusiasmo, e cercherebbe di riempire di coccole il cucciolino marroncino. Sono cuccioli e sono affamati, probabilmente non scapperanno alla vista di coccole e buoni odori. Se dovesse andare tutto bene coccolerebbe il cucciolo per un bel po’, impossibilitata a dargli per davvero qualcosa da mangiare, perché ogni cosa che possiede potrebbe essere veleno per loro! <Ma che avete combinato? Perché siete scappati via? Se ve ne state qui come farete a trovare una famiglia che vi voglia bene?> il tono dolce, parecchio premuroso, e lo sguardo seguirebbe quel modo di fare rendendola decisamente meno infantile e più adulta, come se avesse preso a cuore quella situazione. <Onee-chan, hai visto? Non sono bellissimi? Qualcuno se ne accorgerebbe se lo portassi a casa mia?> domanda in maniera scherzosa, ridacchiando, ma sia mai che non si nasconda un fondo di desiderio sincero in quelle parole. [Chakra attivo]

11:34 Kaime:
 La piccola seguirebbe l'esempio della genin, che la guarderebbe sorridente con la coda dell'occhio. I cuccioli, nel frattempo, arriverebbero..il marroncino tra le braccia di Eiko, verso il bianco tra quelle si kaime, lanciandosi tra le sue braccia, scodinzolante, saltellando nel tentativo di leccarle il fiso con una umida e ruvida linguetta rosa. Le braccia andrebbero a cingerlo, in modo che, se non fosse per lo sporco del suo pelo, sarebbe completamente mimetizzato in quel manto bianco che compone il vestiario della genin. Questa, infine, si porterebbe retta, andando ora a sentire le parole della 'sorellina'. Gli occhi scatterebbero ad ella, sorridendole e chinarsi, una volta che questa fosse stata retta, in modo da darle un bacio sulla guancia destra e sussurrarle...<si, se ne accorgerebbero...> Ma prima che altro possa essere aggiunto al discorso, una lunga paura viene presa in quel chiosare, riprendendo solo dopo questa, verbiando <...ma...se li adottassimo? Ognuna di noi avrebbe uno dei fratellini> direbbe sorridendo e aspettando responso dall'altra, cominciando ad incedere verso la propria destra e dicendo alla compagna rimasta indietro...<vieni, il canile è di qua... così nel tragitto ci pensi> direbbe, sperando che questa accetti. Non ha il coraggio di dirle che tra pochi giorni Kusa non avrà più quel manto smeraldino tra le sue strade. Non ha il coraggio di lasciare l'unica cosa, oltre al fratello, che Kusa le ha regalato.[chakra on]

11:45 Eiko:
 I due cuccioli sono ben oltre alla tenerezza e alla dolcezza. Scodinzolano, fanno le feste, saltellano per poter leccare in viso le due ragazze, non che ci voglia molto per raggiungere il visetto della bambina, già che è anche accucciata ancora. Ride di gusto, felice e spensierata per quei contatti affettivi, andando infine a portare le manine sotto le zampe anteriori della creaturina per poterlo sollevare e tenere in braccio. <Vieni qui, coccoloso!> esclama verso il cagnolino che, ben contento, potrebbe facilmente ora leccare il visetto della piccola Chibi-chan. Farebbe forza con le gambe distendendo le ginocchia e portandosi nuovamente eretta facendo bene attenzione a tenere la presa sul cagnolino. Quel che non si aspetta invece è il bacio sulla guancia da parte di Kaime, inaspettato, ma del tutto gradito. La fa sentire amata, accolta, non più sola. Arrossisce in maniera violenta mantenendo il sorriso. <Uh, peccato…> risponde al dire della smeraldina per poi sorriderle caldamente. Di certo la proposta della ragazza le da’ da pensare solo un attimo. <Adottarli dici? Pensi che me lo farebbero tenere anche se sono sola in casa?> unica sua preoccupazione, perché se così non fosse lo adotterebbe al volo. <Se pensi che non ci sarebbero problemi, io lo vorrei davvero tanto!> esclama iniziando a seguire la ragazza saltellando solo per i primi passi, giusto per raggiungere il fianco dell’altra, e poi camminare normalmente al suo fianco. <Sarebbe simbolico se tenessimo ognuna un fratellino! E potrebbero anche vedersi ogni volta che vogliono, ci basterà vederci solo più spesso!> ignora che l’altra debba andare via, quindi fa le sue proposte con entusiasmo e serenità. <A me farebbe solo piacere vederti più spesso! Potremmo fare un sacco di cose… come mangiare! Preparare biscotti, cucinare pranzi o cene!> insomma tutto ruota intorno al cibo e anche al cagnolino che tiene fra le braccia parrebbe andare bene. <Non so esattamente cosa fanno due sorelle insieme, ma potremmo anche vederci per fare qualche passeggiata o mangiare fuori in qualche chiosco!> continua con le sue proposte guardando dritta davanti a sé mentre la segue per andare al canile. <E intanto anche questi cuccioli potrebbero vedersi.> ammette ridacchiando. Le sembra un’ottima idea. [Chakra attivo]

12:01 Kaime:
 Angoscia. Tristezza. Sensi di colpa. Quanti possono essere gli stati d'animo che attanagliano una sola anima umana? I passi si fanno lenti, il capo si abbassa e le parole uscirebbe da quelle rosee in maniera colpevole. <Eiko...> Direbbe, voltandosi verso la piccola, continuando a dire, con gli occhi lucidi <...io devo andare a Konoha> andando a prendere subito a dire con tono più acuto e rassicurante, più per lei che per la piccola <ma posso venire quando voglio, e non è solo la solita bugia! La persona che mi accompagna nel paese del fuoco è capace di teletrasportarmj, quindi davvero posso venire quando voglio e quando vuoi!>...non pensa, non sa se possa esserci scusante. <Dimmi solo se mi credi. Voglio averti nella mia vita e non potrò mai lasciarti> direbbe, riprendendo il passo verso il canile, che da lontano comincia a palesare la sua sagoma. I passi continuerebbero e, come a far finta di nulla, la giovane andrebbe a replicare alle precedenti preoccupazioni della bambina. <Basta che dici di essere una quasi genin...i ninja devono essere responsabili, avere un cucciolo necessita responsabilità e quindi...i requisiti sono rispettati.> Terminerebbe, aspettando la piccola al suo fianco, per riprendere con lei il percorso, impaurita da un suo eventuale sguardo deluso.[chakra on]

12:13 Eiko:
 Lei cammina bella spedita, ma Kaime rallenta il passo e la piccola volge il suo sguardo verso di lei per sincerarsi che sia tutto a posto, osservando coi propri occhi lo stato d’animo che traspare dallo sguardo dell’altra. Non dice nulla lasciando a lei la parola, senza mai mettersi in mezzo e andando a distogliere lo sguardo per abbassarlo sul cucciolo che tiene in braccio. Se ne va a Konoha e da quanto dice non sembra che si tratti solo di una vacanza, ma deve esserne sicura. <Vai a Konoha ad abitarci? O solo per una vacanza?> ma è palese dal suo successivo dire che non è intenzionata a tornare ma a rimanere in pianta stabile in quel villaggio forse più bello di Kusa. <Come mai te ne vai?> il tono è basso, è triste, non necessariamente deluso, ma al momento è ovvio che ci stia male per quella notizia, perché manda in frantumi tutti i castelli che si era creata in aria. Il suo comportamento violento prende una ragione in più per esistere, quel comportamento che usa per schermare i propri sentimenti, per non rimanere ferita. Però le crede, crede alla sua Onee-chan. Alla fine annuisce e la guarda con un ritrovato sorriso. <Ti credo!> si stringe il cagnolino tra le braccia, difficile dire se si stia sforzando o meno. <Per lo meno me lo hai detto e non sei scappata via come ha fatto qualcun altro.> è una consolazione che non sia come il padre, non che lei lo rivorrebbe un padre come il suo. <Ci saranno delle buone ragioni dietro a questa tua decisione.> non è solo infantile alla fine, è capace di cercare di comprendere il prossimo, è in grado di capire che ci sono ragioni anche se lei potrebbe non vederle. <Non voglio perderti, quindi se dici che potremo vederci comunque, allora ti credo!> si, ne è sicura. Osserva speranzosa e con ritrovato entusiasmo il canile, avvicinandosi insieme alla smeraldina ragazza. Il consiglio viene accettato e muove su e giù la testolina come segno di comprensione. <Allora dirò così, me lo lasceranno adottare di sicuro! E saranno il simbolo del nostro legame anche.> oltre ad un’ottima compagnia, inoltre le servirà per migliorare il proprio senso di responsabilità. [Chakra attivo]

12:25 Kaime:
 La giovane ha espresso quel dire, come se avesse rivelato un enorme segreto, verso la bambina che, non felicissima, ma accetta la cosa con maturità. Il discorso è volutamente traslato su un argomento più bello e serioso...<si, ma sappi che li dovremmo lasciare comunque lì, almeno per ora.> Direbbe, seria e avvisando la piccola, per poi continuare...< Magari cominciamo a chiedere se si possono avviare le pratiche di adozione, ma non so dirti quanto tempo sia necessario> direbbe, mentre le leve inferiori continuerebbero a spartirsi il ruolo di arto dominante in quell'incedere lento, ancheggiato, mentre il cagnolino sembra essersi acquietato, tra le braccia della Ishiba, dopo esseri acciambellato su di queste e portato come un bebè. Resterebbe dunque in attesa di un responso da parte della deshi, mentre i passi le porterebbero ad addentrarsi nell'edificio del canile. Una volta dentro, le due, andrebbero a fare richiesta di adozione, lanciando un'ultima domanda...<se non hai da fare oggi, vuoi venire da me? Prepariamo i biscotti> sorridendo e lasciandosi la porta alle spalle.[chakra on][end]

12:33 Eiko:
 Sospira dovendo ancora assorbire la notizia, sfoggiando una maturità che sembra che non le si addica molto bene, eppure c'è ed è presente. Kaime non risponde alle sue domande riguardo il suo prossimo trasferimento, e la piccola non insiste perchè quel modo di fare lascia intendere che sia qualcosa di veramente importante per lei. La piccola è egoista, ma fino ad un certo punto! Basta che non le ribate il cibo dal piatto. Coccola il cagnolino che tiene fra le braccia, il quale, a differenza del compagno, non sembra volerne sapere di starsene calmo... un po' come la futura, si spera, padroncina. <Giusto, immagino che sarà una cosa lunga, speriamo bene!> ammette annuendo e tornando vivace e spensierata come prima. Dovrà lasciarlo ma per lo meno farà richiesta per adottarlo, così nessuno potrà soffiarglielo da sotto il nasino. <Grazie per questa esperienza, non penso che tutte le missioni siano così facili, ma per iniziare è stato buono no? Abbiamo agito insieme per recuperarli!> o meglio, attirarli. Dopo tutti non è ancora genin, non avrebbe potuto fare chissà cosa. Entra nel canile insieme a Kaime, seguendola passo dopo passo, perchè lei non saprebbe cosa dire e nemmeno a chi rivolgersi, ma alla fine restituirebbe il cucciolo ai proprietari del canile per poi lasciare la sua richiesta di adozione di quel cucciolo marroncino. Cerca di apparire il più composta possibile per ispirare fiducia, non mancando di rimarcare più volte il fatto che le manchi poco per essere genin e quindi responsabilissima. Un sorriso e uno dei suoi buffi inchino faranno il resto. Non le resta che uscire insieme alla ragazza, esultando al suo invito. <Sicuro! Passo da casa solo per cambiarmi e poi ti raggiungo! Non vedo l'ora.> un tornando di energie e di felicità, saluterebbe la ragazza abbracciandola ancora una volta e poi tornerebbe verso casa per cambiarsi, appunto. [end]

Kaime ed Eiko svolgono la missione di recupero di due cuccioli scappati dal canile. Tra rivelazioni e affetto incondizionato le due riportano i cuccioli al canile, per poi fare la richiesta di adozione per i due cuccioli, sancendo un legame anche tra le due ragazze.

OFF: lascio a voi l'esito sull'adozione dei cuccioli.