In una giornata di sole a Kusa...

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15:54 Rasetsu:
 Spesso e volentieri, esce fuori dalle mura del Villaggio, pur di non respirare la stessa aria degli altri cittadini, comune plebaglia nei confronti della stirpe demoniaca dei Kokketsu. Passa la stragrande maggioranza del suo tempo tra il Locale Kukoku, di proprietà di Zashiki, laddove detiene la proprietà di un magazzino dove lavora alla propria Sbrilluccica; ulteriore tempo, viene speso al Tempio dei Kokketsu per ovvie ragioni, avendo ritrovato sua sorella Kurona. Ben più spesso, più per dovere che per altro, bazzica lungo il Tanzaku, poiché Jinto gli ha espressamente ordinato di non oltrepassare quella linea per quanto riguarda lo spaccio della Sbrilluccica e della 2.0. Questa volta, come una delle precedenti, fa eccezione, aggirandosi per il Terzo Cerchio, come un Vampiro nel suo tenebroso mantello. Inoltre, tornando al Capo della Yakuza, gran parte del profitto, se lo intasca esattamente quest'ultimo, neppure il Kokketsu che n'è creatore e proprietario. E, in più, quel che ne guadagna, deve ripartirlo tra tre persone, dove ovviamente egli detiene parte della percentuale più alta. L'unica nota positiva è essere avanzato nella gerarchia della Yakuza e poter continuare a fare quello che desidera. Sventola, dietro la propria schiena, ondeggiando tra le di lui gambe man mano che avanza, il proprio spolverino bordeaux, più scuro dei capelli ch'egli porta, lunghi sino al fondo schiena, i quali gli son valse, più di una volta, insulti a suo carico per il di lui apparire poco uomo, ma molto donna. E' lasciato aperto sul davanti, pur la temperatura esterna sia non esattamente idonea a portarlo in quella maniera. Al di sotto, compare un maglione nero, aderente con il collo a V. Il bavero del giaccone è, ovviamente sollevato, sfiorandogli le guance e tenendole, al contempo, al caldo. Le lunghe e sottili gambe son coperte da un paio di pantalone, anch'esso nero come la pace, con due tasche laterali, esattamente come il giaccone. Nel primo, infatti, specificamente nella tasca destra, vi ha un paio di bustine, contenenti delle pillole con una S stampata al di sopra. Altre, invece, son prive della stessa lettera, ma comunque dalla identica forma e colore. Nelle tasche dello spolverino, ben più ampie, ha qualche tonico di recupero del chakra e coagulante, assieme ad un paio di shuriken che, spesso e volentieri, non utilizza affatto, affidandosi alle arti magiche. Sul naso, sbucano un paio di occhiali dalla montatura rossa, e specialmente quel sorriso da squalo che mai si toglie. Inspira lento, pacato. Sta ancor ripensando ad Eiko, al semplice fatto che dovrebbe andare a trovarla davvero, a veder come sta, ad assicurarsi che, almeno lei, non sparisca, non lo abbandoni, non lo lasci di nuovo solo con se stesso. [Chk ON]

16:10 Gekko:
 oggi il sole ha deciso di splendere sul Paese dell'Erba, come non accadeva da parecchio tempo... per essere precisi, lo Shoton, dal momento del suo arrivo, non aveva mai visto una giornata di sole a Kusagakure no Sato. Il Paese dell'Erba con il sole è piacevole... sì, decisamente è un posto piacevole. Non che le nuvole o la pioggia gli diano noia, solo che il sole fa risplendere la vita di questo villaggio e da un notevole senso di calore ed energia... Kusagakure no Sato col sole è un po' come Gekko, quando richiama il chakra... la sensazione è molto simile. Ormai il ragazzo non si sente più uno straniero... non del tutto almeno. Ha iniziato a conoscere varie persone, ha terminato le lezioni in accademia, sta portando avanti l'apprendistato come conciatore... insomma ormai è proprio inserito nella vita del villaggio... una parte di esso... una parte insignificante, come un granello di sabbia nel deserto o una goccia d'acqua nel mare... ma è pur sempre una parte di qualcosa di stabile come il Paese dell'Erba... non è più solo parte di una piccola carovana di mercanti, senza patria. Alle porte di Kusa, la sua vita è cambiata. Quelli che aveva sempre considerato i suoi genitori, gli hanno raccontato delle sue vere origini e questo ha creato una frattura... una verità nascosta tanto a lungo, quando emerge, ha sempre delle conseguenze e, dopo 10 anni a pensare di essere figlio di due mercanti, scoprire improvvisamente di essere figlio di una kunoichi del villaggio del Suono... beh è una verità che fa sorgere molte domande? Chi era mia madre? Perché aveva lasciato Oto? Perché mi è stata raccontata la verità solo una volta stabiliti a Kusa? Sono tutte domande che ancora non hanno una risposta... ad alcune potranno forse rispondere i membri del Clan Shoton, da cui si recherà orgogliosamente quando avrà ottenuto il coprifronte di Kusa. Altre domande hanno le loro risposte nascoste lontano da questo villaggio, tra il luogo in cui sua madre ha affidato Gekko ai Nakajima ed il villaggio del Suono... ma sono tutte risposte che il ragazzo non potrà avere prima di essere divenuto un Genin. Anche per questo scalpita in attesa della sua occasione di svolgere l'esame: ha ripassato mentalmente molte volte le nozioni apprese ed i jutsu che ha imparato ad usare. Ha anche simulato vari scenari per la parte pratica dell'esame, dopo aver svolto la lezione di combattimento. Certo in quel caso non ha usato armi ne' strumenti, a parte avere indossato delle protezioni, però ha compreso una cosa fondamentale... al momento è solo alla pari con gli altri Deshi e se dovrà affrontare un avversario più esperto, con ogni probabilità dovrà puntare sull'astuzia... o quantomeno cercare di elaborare una strategia che non dipenda eccessivamente dalle capacità e conoscenze... altrimenti il suo svantaggio iniziale non potrà che aumentare. Con questi pensieri è uscito stamattina, all'alba, per andare a lavorare. Per tutto il tempo in cui si è dedicato a scuoiare e conciare pelli, non ha più toccato questi pensieri... il lavoro fa fatto seriamente e pensando al lavoro, se si vuole far bene... però una volta salutato Jin sama e riprese le vie del centro, ecco che questi pensieri sono riemersi ed occupano totalmente la sua mente... non tanto da impedirgli di godere del tenue tepore odierno, ma abbastanza da distogliere la sua attenzione da qualsiasi negozio o persona che occupi i margini della strada, o addirittura la parte centrale della carreggiata. Come tutti i giorni il ragazzo veste in modo estremamente semplice, più confacente ad un artigiano piuttosto che ad un aspirante ninja. Ai piedi indossa dei semplici calzari di cuoio, che non temono le pozzanghere memori degli acquazzoni degli scorsi giorni, le gambe sono coperte da pantaloni di stoffa neri, mentre sul torace ha una maglia dello stesso tessuto e colore, con una trapuntura verde... dato che proprio caldo non fa, indossa anche una giacca di pelle, con della pelliccia all'interno... niente di sfarzoso e nemmeno un capo di alta sartoria, però è pratica e tiene caldo... anche troppo in questa giornata, ed infatti è lasciata aperta sul davanti. Non indossa nulla che lo possa far riconoscere come deshi, niente strumenti, niente armi...i suoi capelli sono, come sempre, arruffati, spettinati, con ciuffi che vanno ognuno dove gli pare, senza un preciso ordine... neri a far da contrasto con la carnagione chiara. Il viso è gentile e dai tratti ancora fanciulleschi... non presenta segni particolari, se si eccettuano le iridi che oggi brillano al sole con il colore verde dello smeraldo o di una esotica ametista, quando l'ombra di un palazzo lo sovrasta. Avanza assorto nei suoi pensieri, senza curarsi d'altro che di mettere un piede avanti all'altro... avanza verso una figura misteriosa, che c'è eppure lui è come se neppure la vedesse, un essere ambiguo, se vogliamo, inquietante se egli vuole... egli o ella non è perfettamente chiaro, ma sono dettagli. [Chakra off]

16:36 Rasetsu:
 Il di lui passo non s'arresta, bensì resta naturale, tranquillo e a tratti lento. Avanza spostando dapprima la leva inferior manca e poi la speculare opposta, schiena diritta e braccia lungo i fianchi. Le mani son infilate nelle rispettive tasche, mentre alterna le di lui iridi giallastre da un lato all'altro della via. I pensieri, la mente son diretti in tutt'altra direzione rispetto alla odierna giornata che gli si para davanti. Non s'accorge ancora di Gekko, bensì lo annota come uno dei classici passanti della situazione, uno dei tanti che lo guardano, che lo schivano, che lo ignorano. <Ecco perché preferisco star fuori dal Villaggio.> Sbuffa dalle labbra, scuotendo mestamente il capo. La frase potrà esser parzialmente udibile dallo stesso Shoton, frattempo che gli si avvicina nel di lui avanzare. Tuttavia, gli sorge, d'istinto, una domanda improvvisa. Si gira, di scatto, verso la figura di questi prima che possa superarlo ed allontanarsi da esso del tutto. <Ehi, tu. Moccioso.> Che poi non lo sia, è un dato di fatto, ma per il Rosso che non conosce il di lui nome, beh, è tutto normalissimo. [Chk ON]

16:51 Gekko:
 un piede davanti all'altro, un piede davanti all'altro... una sequenza che le gambe sono in grado di portare avanti anche senza che la mente le diriga... occhi che sembrano guardare tutto, fissi avanti a sé ma che in realtà non vedono nulla... una mente concentrata solamente sui propri pensieri... finché un rumore... un leggero parlare... forse solo uno sbuffo... una lamentela... proprio davanti a lui... un passo? forse meno? potrebbe lasciare il passo all'altrui incedere... oppure potrebbe con decisione proseguire ritenendo di non avere alcun obbligo... ma questo se ci fosse una coscienza nei suoi movimenti... invece si trova in quella fase meccanica, in cui la mente può pensare ad altro ed il corpo procede per i fatti suoi... però in quei pochi istanti, riesce a recuperare il controllo della parte motoria... disinserisce il pilota automatico... e comprendendo che proprio davanti a sé si trova un'altro individuo s'arresta, l'ultimo passo con il piede che si pianta perpendicolarmente rispetto alla sua traiettoria. Poi è la volta degli occhi di tornare presenti al mondo reale, smettendo di visualizzare strategie e tattiche per affrontare possibili avversari nel corso dell'esame, per non ripetere gli stessi errori mostrati contro Eiko... e lo vede... la vede... insomma vede la demoniaca figura in tutta la sua chioma rossa, il suo spolverino rosso e il suo sorriso tutto denti, affilati come rasoi... moccioso? si guarda per un istante in giro... cioè, gli stava andando addosso, quindi è abbastanza chiaro che l'essere parli allo Shoton ma... moccioso? E' più adulto lui di alcuni che sono stati suoi sensei... forse il rosso ce l'ha con qualcun altro... ma non è che ci siano mocciosi... non intorno a loro quantomeno... quindi con il dito indice della mancina Gekko va ad indicare la sua propria figura, mentre con fare interrogativo osserva l'altrui figura <Dici a me?> ipotizza... beh del resto a chi altro potrebbe riferirsi, dato che lo Shoton è il più giovane nei paraggi[Chakra off]

17:13 Rasetsu:
 Lo sguardo del Rosso è tetro, scuro, da dietro quelle lenti dalla montatura rossa e una catenella a tenerli su neppur fosse una vecchina che si mette a fare l'uncinetto. Il ragazzo si ferma, arresta il proprio moto e scruta il Kokketsu in tutta la sua demoniaca presenza. <Vedi qualche altro moccioso come te nei dintorni?> Una domanda che dice tutto e dice niente, alla fin fine. Espira dalle labbra, così sottili da essere quasi invisibili e pallide come il resto della pelle del volto, nonché del corpo invero. Giocherella col coperchio del flacone della Sbrilluccica, fin quando non gli verrà fuori il motivo per cui ha fermato il ragazzino. <Volevo chiederti se conosci una ragazzina di nome Eiko.> Tira fuori dalle labbra, restando apparentemente calmo, anche se il cuore ha ripreso quei fastidiosi battiti che si riverberano in tutto il corpo del giovane. <Voglio saperlo. Non chiederlo, a ben pensarci. Quindi, tira fuori qualsiasi cosa possa essere inerente alla ragazzina.> Assottiglia le palpebre, si fa truce, ben più scuro in viso di poc'anzi, come se fosse questione di vita o di morte quel che gli ha chiesto, nonostante, in effetti, non sia affatto importante. Potrebbe trovarla facilmente, non necessariamente minacciare gente a caso. Potrebbe anche esser cordiale ma, a quanto pare, non è esattamente insita nel suo carattere l'educazione corretta per approcciarsi con qualcuno. [Chk ON]

16:47 Gekko:
 lo Shoton rimira la presenza avanti a sé dalla cima dei rossi capelli fino alla punta della scarpe <Beh> obietta <Il punto è che io non sono un moccioso> direbbe passando ad indicarsi ora con il pollice della mancina. Mistero... non fugge spaventato... <Cavolo, come se io mi mettessi a dare del vecchio a chiunque abbia visto più inverni di me.> continuerebbe <Ti pare che io ti abbia chiamato vecchio?> domanderebbe con fare retorico... certo che non lo ha fatto... beh in realtà lo ha appena fatto, in pratica... ma il mistero s'nfittisce come si potrebbe leggere in un libro giallo o un thriller... non scappa e non sembra intimorito da questa strana presenza. Sarà che la giornata assolata toglie molta teatralità alla scena... o forse saranno quegli occhiali dalla montatura rossa e con quella catenella che appunto... nemmeno una vecchina che fa la calzetta userebbe. Fatto sta che il ragazzo non sembra voler cedere il passo. Poi qualcosa cambia... Eiko? anche nota come Chibi chan... la ragazzina con cui ha fatto alcune lezioni in Accademia tra cui, ultima, quella di combattimento nella quale le ha fatto insudiciare il vestitino ed i capelli... un dubbio si dipinge sul volto del ragazzo... Poi il tono del Kokketsu si fa più brusco, intima, intimidisce, lo sguardo si fa torvo ad esprimere odio, o forse disprezzo, o forse a dare quel chiaro messaggio che non era comparso in precedenza, tu devi avere paura... eh beh... un po' quel dubbio si fa inquietante... cosa potrebbe essere successo? Chibi chan potrebbe avere assoldato qualcuno per vendicarsi per quanto accaduto al suo vestitino ed alla sua acconciatura? No... cioè sì... insomma la ragazzina è ben strana abbastanza per una cosa del genere, però dai, sarebbe esagerato e poi se lo avesse fatto sul serio, in fondo almeno avrebbe dato abbastanza elementi per fare in modo che il suo sgherro riconoscesse subito lo Shoton senza bisogno di avere conferme circa la sua identità... quindi ci dev'essere altro... i meccanismi mentali di Gekko si muovono velocemente... se lo scenario non è Eiko che vuole farlo pestare, cosa potrebbe essere? cosa potrebbe volere questo strano figuro da Chibi chan? Si impone una dissimulazione, un depistamento... insomma bisogna dire ma non dire e incrociare le dita. <Uhh ehm. Vuoi saperlo.> il timore a questo punto è evidente ed il ragazzo assume un atteggiamento difensivo, pur nella sua inutilità. <Non posso esserti d'auito.> alza le spalle <Comprendi da solo che non potrei dire al primo tipo losco che mi compare davanti e mi ferma per strada se conosco una persona e cosa conosco di quella persona.> scrolla le spalle <Basta un po' di buon senso, per capire che ad una domanda così non si risponde.> un colpetto di tosse... che sia per darsi un tono, o forse per attirar l'attenzione di qualche passante? <Certo se tu avessi una bona ragione per chiedermi di questa persona ed io sapessi qualcosa di questa persona, allora sarebbe diverso. Ma di base, ho bisogno di fidarmi per andare a pensare se conosco la ragazzina di cui mi chiedi. E poi. Ecco. Magari se ti presentassi, non saremmo più dei completi estranei.> tutti metodi per avvicinare una persona e chiedere informazioni... insomma si suppone che sia senso comune il fatto che cii sia bisogno di confidenza per certe cose. [Chakra off]

17:08 Rasetsu:
 Inarca un sopracciglio nel momento in cui lo Shoton gli parla. Solleva l'angolo destro delle labbra, snudando quei denti bianchi e affilati come rasoi, seppur quel che n'esce non sia un ghigno, quanto più un'espressione di palese fastidio nel momento in cui inizia a parlare. <E' ovvio che tu non possa darmi del "vecchio"!> Ribatte, irrigidendosi sul posto. <Sono un essere immortale!> Come no, sicuramente. E non è neppur tanto vecchio, a voler ben vedere, sulla carta. Ha soltanto ventisette anni, anche se ne dimostra molti di meno, sicché privo di barba o di peluria in eccesso, tutto ciò che potrebbe farlo risultare come una persona adulta, piuttosto che un giovinastro con qualche rotella fuori posto. Nulla che non possa venir sistemato col tempo, risanando le ferite ch'egli possiede, dei traumi del passato mai sanati del tutto e che lo han reso quel che oggi dimostra d'essere. Uno psicopatico, per quanto sotto quella scorza dura, negativa e malvagia, mostri anche un altro essere: docile, ancor infantile, con un'evidente paura dell'abbandono. <Pretendo..> Sottolinea. <..di saperlo.> Poiché Eiko è entrata come una tempesta nella vita del Rosso, gli ha letto dentro. Deve difenderla, deve prendersi cura di lei come se fosse il bene più prezioso. Non rifarà l'errore commesso con Bahaa, di questo n'è discretamente - se non del tutto - certo. Ignora le occhiate altrui, poiché egli non ha timore poiché è esattamente il Kokketsu che deve farne agli altri, senza se e senza ma, intestardito da questa sua mania di protagonismo. <Tsk.> Ascolta le spiegazioni altrui, le quali, invero, non fanno una piega. Tutto sommato, Rasetsu è l'ultima persona sulla faccia della terra di cui qualcuno si fiderebbe, specialmente se chiede informazioni su una ragazzina, una Deshi, decisamente più piccola di lui. Con quella faccia pallida e i denti da squalo, poi. China il capo in avanti, come se volesse farsi "grosso" di fronte a Gekko, nonostante abbia una corporatura veramente molto esile e dotata di poca muscolatura in evidenza. <Non ti spiegherò i motivi. Allo stesso modo ci come tu non ti fidi di me..> E fa bene, senza dubbio. <..io ritengo di non fidarmi di te.> Ed anche questo non è del tutto sbagliato. Forse, ha soltanto errato la persona a cui chiedere, no? Ci son molti pesci nel mare, qualcun altro l'avrà senz'altro conosciuta. <Rasetsu, ad ogni modo.> Che, tradotto, diventa: Demone Mangia Uomini, per chissà quale fomentazione altrui. [Chk ON]

17:24 Gekko:
 sta lì di fronte a questo essere immortale, questo demone infernale, che in questa giornata di sole si presenta come una presenza allampanata e forse un po' suonata, che potrebbe star bene anche sotto un portico a sferruzzare, visti quegli occhialetti con la catenella che fanno tanto pensionato. Immortale? Figooooo! O meglio, fosse vero lo sarebbe. Sai quanta gente corre dietro all'immortalità per le più disparate ragioni, chi vuole conoscere tutto quello che può essere conosciuto, chi semplicemente si rifiuta di morire, chi vorrebbe vedere i suoi creditori crepare e portarsi i suoi debiti nella tomba... già di questi ce ne sono parecchi. Poi anche il ribattere del Kokketsu non fa una piega... beh certo Gekko ha l'aria del bravo ragazzo, un giovane pulito e per nulla losco, però Rasetsu si sarebbe potuto fidare di ciò che lui gli poteva dire esattamente come poteva fidarsi di chiedere a chiunque altro e a ben pensarci lo Shoton poteva semplicemente dire di non conoscerla ed il loro incontro sarebbe già terminato senza danno alcuno... però lui la conosce Eiko e gli interessa sapere cos'abbia a che fare con un tipo del genere... anche se sono allo stesso livello lui è pur sempre più grande di lei e quindi in qualche modo ne è responsabile ed infine giunge la presentazione... piacere io mi chiamo demone mangia uomini <Ah beh, adesso capisco tutto.> si lascia scappare con un sorrisino porgendo la mano destra <Mi piacerebbe sapere chi ti ha affibbiato un nome del genere Rasetsu.> scandisce bene la parola <Il mio nome è Gekko, ma vista la reazione alla famiglia a cui m'hanno detto di appartenere, eviterò di dirtelo.> sorride tenendo la mano tesa in attesa che l'altro la stringa <Sono un Deshi dell'Accademia Ninja e sono relativamente nuovo in città, ma dimmi Rasetsu. Perché ti interessa tanto questa Eiko.> dice il nome quasi non fosse sicuro dello stesso <Ora conosco il tuo nome, ma capisci che se tu volessi fare del male a questa persona, non potrei certo dirti se la conosco o meno.> intanto la mano lì rimane, in attesa d'essere stretta... speriamo non sbriciolata, perché è quella con cui scrive. [Chakra off]

17:41 Rasetsu:
 Il semplice fatto che Gekko tenti di conoscere Rasetsu, affinché possa fidarsi di lui tanto da dirgli ciò che vuol sapere, fa accendere una lampadina, un'illuminazione nella testa del Rosso che, per quanto possa essere e mostrarsi stupido, è decisamente molto intelligente. Non lo dà semplicemente a vedere, poiché tra droghe e alcol quei pochi neuroni stan andando a farsi benedire pian piano. Non gli stringe la mano destra, non toglie la propria dalla tasca laddove sta giocando ancor col cappuccio del flacone di Sbrilluccica. Fissa l'altrui arto come se fosse avvelenato o, comunque, non fidandosi abbastanza di questi né essendo egli stato molto cortese nel rispondere alle di lui domande. Gekko ha sicuramente i suoi buoni motivi, esattamente come il Rosso ne ha a sua volta per come si sta comportando. E' raro che sia di cattivo umore, ma quest'oggi s'è presentata l'assenza di risposte a delle domande poste che, secondo il proprio modesto parere, son state fatte nel modo più semplice ed educato che conosce sulla faccia della terra. Non ha avuto nessuna educazione di prestigio, è vissuto e cresciuto nell'odio, nel sangue, negli omicidi. <Questo nome..> Nel momento in cui fa quella supposizione, gli lancia un'occhiataccia, assottigliando le palpebre e snudando oltremodo i denti sin quasi alle gengive. <..me lo sono affibbiato da solo.> Il che è tutto dire, fa ben capire quanta follia possa esservi nel cerebro d'un essere umano. <Perché?> Dubbioso a riguardo dell'appartenenza ad una famiglia che, a quanto pare, non è stata del tutto entusiasta di Gekko. <Cosa c'è che non va nella tua famiglia?> La sua, non la prima, non la cambierebbe con nessuno. Sua sorella Kurona gli fece capire ogni piccolo punto di farne parte e la adora. Son le poche persone ch'egli rispetta, poiché, in quanto Mostri, s'aiutano vicendevolmente. <Se non la conoscessi, non continueresti questa solfa con me.> Spiega, ancor fissandolo, seppur la rabbia gli stia montando dentro. Non vuol dirle dove sia Eiko, se mai l'abbia vista. Sarebbe bastato un no per mandarlo via. Al contrario, impuntandosi in quel modo, non fa altro che risvegliar il Demone insito in Rasetsu. <Te ne farò a te..> Del male, intende. <..se non la finisci con questi giri di parole. Sai dov'è oppure no?> Gli si avvicina, diminuendo la distanza tra il di lei corpo e quella altrui sin quasi al minimo essenziale. <Se le succede qualcosa..> E stringe il pugno manco nella tasca, senza ancor sfoderar nulla, neppur una minaccia che non sia verbale. [Chk ON]

17:59 Gekko:
 sgrana gli occhi verdi come smeraldo alla reazione del demone... ok piccola papera con persona sbagliata corrisponde ad enorme errore... forse il volto dello Shoton non è tanto espressivo, ma i suoi pensieri in questo momento tali sono. A quanto pare per le vie di Kusa non c'è un'anima buona che vorrebbe intervenire a salvare un giovane Deshi da un'aggressione da parte di... beh da parte di un tipo esile con una buffa catenina agli occhiali? Beh certo che nessuno interverrebbe cavolo... se l'altro fosse stato Murakami sensei magari qualcosa avrebbero detto o fatto. Quindi o l'altro non ha un'apparenza tanto pericolosa quanto al momento pare a Gekko, oppure è abbastanza conosciuto che la gente non vuole averci a che fare... ottimo... due alternative del tutto opposte che lasciano lo Shoton senza l'ombra di un'idea al riguardo... quando si dice perdersi in un bicchiere d'acqua, questo ragionamento è stato del tutto inutile. <Beh. Ok.> mormora <Avevo pensato che qualcuno lo avesse scelto per te, non ti offendere.> cerca di minimizzare... del resto lui non intendeva offendere. <Ah la mia famiglia. Non so ma a quanto ho capito alla famiglia di quella ragazza oppure a lei in particolare non faceva particolarmente piacere sapere che ci fosse ancora qualcuno di quella famiglia vivo, dopo la guerra di Oto.> alza le spalle e... beh... questa se la poteva anche risparmiare, dato che per quanto ne sa Rasetsu potrebbe appartenere alla stessa famiglia. Poi seguono altre minacce, ma quelle non cambiano molto... ciò che cambia è invece l'ultima cosa detta dal Kokketsu <Ah quindi a te darebbe fastidio se le succedesse qualcosa.> lo dice, non è una domanda e nel dirlo appare sollevato <Beh se le cose sono così, allora è diverso.> si distende leggermente... beh il rosso vuole informazioni su Eiko e non vuole farle male, anzi sembrerebbe il contrario... questo vuol dire che non avendo cattive intenzioni verso Chibi chan, nemmeno Gekko dovrebbe essere nei guai... insomma almeno non eccessivamente <Ho seguito delle lezioni assieme a Chibi chan.> dice alla fine ed intanto la mano sarebbe stata abbassata, onde non andare ad urtare l'incombente Kokketsu <E' una ragazzina simpatica> aggiunge poi evitando di raccontare del volo fattole fare nel fango... non si sa mai come potrebbe prenderla il rosso.

14:47 Rasetsu:
 Resta a poca distanza, mezzo metro appena che corrisponde, bene o male, ad un passo ad ampia falcata. Non si ritrae ma né prosegue nell'avvicinarsi alla di lui volta. <Ovviamente.. no.> Il nome che gli han affibbiato è una palese presa in giro; spesso preso come ipotetico nome di donna, quand'è ovvio che non lo sia. Appare come un'ulteriore presa in giro ai di lui danni, sicché androgino per natura. Non aggiunge altro a proposito di tale argomento, dal momento che non trova altro modo per continuarlo, per far sì che esso raggiunga l'apice. E' bene accantonarlo, preoccupandosi di quanto vien detto subitaneamente dallo Shoton. Scrolla le spalle, dal momento che il fattore famiglia non riesce ancora a comprenderlo e, nonostante Gekko provi a dargli una menzione di ciò, una spiegazione in base alla richiesta del Kokketsu, quest'ultimo lo fissa senza capire. <Sarà.> Ribatte, poiché dovrebbe scavare fin troppo a fondo e non ne ha reale interesse. Di famiglia ve n'è una e, date le circostanze, gli interessa soltanto la propria, non quella degli altri. <Tsk.> Nuovamente, fa schioccar la lingua sotto il palato innanzi alla di lui scarsa fiducia, seppur essa sia ben riposta. Mai fidarsi di uno come il Rosso, professatosi demone, immortale, a tratti anche pazzo nonostante non l'abbia detto ad alta voce. E' ciò che è, non può cambiarlo. Eiko gli ha fatto capire come egli si senta così soltanto perché tutti gli han detto che lo è, che dovrebbe scegliere lui chi vuole essere. Ma, a ben vedere, il Mostro ch'è veramente non gli dispiace e potrebbe continuare ad esserlo, poiché ha maggiori sfizi, divertimenti, privo di sentimentalismi eccetto quei pochi e rari momenti quando scavano nel di lui profondo. Ascolta ciò che viene da egli esplicato, alla fine, a proposito di Chibi-chan od Eiko, inspirando lento, espirando al contempo dopo pochi attimi. Par calmarsi, difatti, dal momento che sembra che tutto stia prendendo il giusto ordine, che si siano uniti tutti i tasselli del puzzle nella sua testa. <Sai dove posso trovarla? Te l'ho chiesto prima, non te lo chiederò ancora.> Vuole trovarla, sapere dov'è, accertarsi che sia viva e che, ovviamente, stia bene! E, ancor più ovvio, che non lo abbandoni, come gli ha promesso. [Chk ON]

15:04 Gekko:
 abbozza alle elusive osservazioni e mono/bisillabiche risposte del Rosso. Beh, che il sedicente demone immortale sia vagamente sulla strada della follia, potrebbe anche essere balenato nella mente dello Shoton, però egli non lo darebbe assolutamente a vedere. Del resto ha avuto esperienza di clienti d'ogni genere dei suoi genitori adottivi... dal tipo che fa richieste assolutamente impossibili, salvo poi divenire oggetto di una fregatura, dato che questi tizi sono anche assolutamente incapaci di valutare se le proprie assurde richieste siano state soddisfatte, fino a quelli che di fronte ad una richiesta economica, ribattevano che non erano disposti a scucire più di un'altra determinata cifra inferiore e che, come gli spiegò il signor Nakajima, offrivano esattamente quanto potevano pagare in quel momento per qualcosa di cui avevano necessità in quel momento... Insomma gli atteggiamenti del Rosso non sono poi cosa dell'altro mondo, ma Gekko non è qui a vendere informazioni. Certo... non a venderle... però a scambiarle... non sarebbe male. Insomma lui conosce alcune cose che al Roso potrebbero interessare e dato che questo sedicente demone non intende far del male alla ragazzina, potrebbe anche dirgliele. Però è anche evidente che il Rosso nutra interesse per Eiko in ragione di un loro particolare rapporto e quindi, conoscere di questo rapporto potrebbe andare a vantaggio di Gekko... in qualche modo. Alza le spalle alla domanda diretta <Beh ad essere onesti la richiesta fatta era rivolta a tutto quello che io so di lei.> sorriderebbe il mercante, nella sua attuale veste di informatore <Io non conosco dove sia casa sua. Però spesso ci incontriamo in Accademia. Noi Deshi andiamo spesso anche per allenarci e fare pratica da soli o con qualche compagno.> introduce la sua proposta <Forse quello potrebbe essere un buon punto dove provare ad incontrarla, non conoscendo la posizione della sua abitazione.>[Chakra off]

15:19 Rasetsu:
 Abituarsi al di lui esser è cosa assai difficile per chi non c'è abituato. Spesso e volentieri, lo han cacciato senza se e senza ma, sol perché impauriti oppure spinti dall'evitar un essere simile. Non può far granché per quel ch'è, poiché asserisce d'esser sempre stato così. V'è diventato a causa delle continue cattiverie gratuite ricevute dai più. Non si direbbe, ma anche un pazzo, un cattivo può avere un passato burrascoso che l'ha reso quel che è, e non lo è diventato per puro caso o perché aveva e predilige il gusto dell'uccidere qualcuno. Inoltre, in un contesto come questo, il Rosso appare decisamente pacato sol quando l'altro acconsente a rispondere alle di lui domande, accertatosi, com'è giusto fare, che egli non avesse intenti negativi e malvagi nei confronti della piccola Chibi-chan. <Non m'interessa, adesso.> Quel che gli ha chiesto in precedenza, il che lo rende decisamente un tipo fuori dall'ordinario, con uno sbalzo d'umore e d'intenti da un attimo all'altro che destabilizzerebbe chiunque. <In Accademia, eh?> Sta già ponderando su cos'è giusto fare o meno, dal momento che appostarsi davanti all'Accademia darebbe sicuramente l'impressione d'esser uno spacciatore che vende roba ai ragazzini e, a ben vedere, non è molto lontano dalla verità, se non fosse che al di sotto dei diciott'anni difficilmente riesce a vendere a qualcuno. <Anche tu frequenti l'Accademia, quindi?> E' una domanda retorica la propria, tant'è che in verità non necessiterebbe di risposta, dal momento ch'è abbastanza ovvia quest'ultima. <E perché vuoi diventare un Ninja? Scommetto per i soldi e le missioni!> E se ne esce così, dal nulla, con un ghigno che s'espande nuovamente su quel candido volto, privo di qualsivoglia tipo di peluria. Divertito, o spensierato, or che sa che Eiko sta bene e che abbiano un punto d'incontro in cui poterla trovare, quando e se sarà ovviamente necessario. [Chk ON]

15:35 Gekko:
 il sorriso non svanisce, anzi, se possibile diverrebbe ancor più accentuato... la capacità di leggere le persone è fondamentale per un mercante... di qualunque tipo di mercanzia si parli... lecita, come sarebbe nel caso di Gekko e dei suoi parenti adottivi, oppure illecita, com'è il caso delle portentose droghe del rosso. Alla fine per entrambi la prima preoccupazione nel parlare di Eiko era stata che l'altro non avesse nei confronti di lei intenzioni nocive... e lo Shoton si guarderebbe bene dall'averne nei confronti di una ragazzina che gli ha stampato un pugno in pieno addome... insomma una da non fare arrabbiare ad ogni costo... ed invece lui l'ha fatta volare a terra, sporcandole vestito e capelli... insomma, se non vuoi fare arrabbiare una ragazza e la insozzi... beh hai sbagliato a fare i tuoi conti. Però essere fautore di un ricongiungimento desiderato potrebbe rimettere le cose in pari con Chibi chan. <Sì, anche io desidero diventare ninja.> conferma <Mi è stato riferito che mia madre lo era, dalle persone a cui lei mi ha affidato.> poi all'allusione riguardo il denaro e le missioni, la sua espressione muta un poco <Beh, il denaro serve per vivere in questo mondo.> mormora <Però non vivrei mai per i soldi.> come dire si lavora per guadagnare e si guadagna per vivere, ma si vive per altro <Missioni... beh per ora l'unica cosa che mi è capitato di fare è stato passare ore a ricopiare gli orari, le aule ed i sensei delle varie lezioni ed esami.> alza le spalle <Più avanti spero in qualcosa di un po' più emozionante.> ridacchia <Però la vera ragione per cui vorrei diventare a tutti gli effetti un ninja è per proteggere chi non è in grado di farlo da solo.> mormora con molto, decisamente troppo idealismo... insomma come se fosse davvero possibile proteggere tutti <Chi non può contare su un addestramento è completamente allo sbaraglio nel mondo esterno, alla completa mercé di banditi e predoni. E penso proprio che diventando un ninja potrei aiutare queste persone.> poi sia chiaro, certe cose non si fanno a gratis, però tra l'essere assaliti e derubati e pagare una scorta cosa si pensa che sceglierebbe un qualsiasi mercante, artigiano o persona che corra quel rischio? [Chakra off]

15:53 Rasetsu:
 Gekko si lascia sfuggire aneddoti importanti e particolari a proposito della propria famiglia e sul voler esser un Ninja. La moltitudine di persone che vogliono riuscire a diventarlo, ormai, è molta. Rasetsu, dal canto proprio, lo fa per mero scrupolo personale e solo a scopo di lucro. <E vuoi esser come la madre che ti ha abbandonato?> Una domanda lecita, seppur non abbia un minimo di tatto nei confronti altrui. <Perché mai?> Ulterior domanda dovuta al semplice fattore curiosità, poiché non comprende, non riesce davvero a capire come mai abbia tal desiderio quando quella donna meriterebbe soltanto il di lui odio. La pensa in tal maniera, sicché egli non ha avuto scrupoli ad uccider i suoi genitori per averlo creato così androgino. Per non parlar del fatto che non vuol esser come loro, meri contadini da quattro soldi che vivevano nei pressi del Villaggio. <Il denaro è il motore del mondo, ragazzino! Quando lo capirai, inizierai anche a comprender meglio il guadagno.> Si stringe nelle spalle, affermando quanto detto con far sicuro di sé, palesando ulteriormente quel ghigno da quattro soldi e coi denti da squalo ch'è solito, in effetti, mostrar sempre. A differenza di poc'anzi, dove stava per lasciarsi sopraffare dalla furia, or par cheto improvvisamente. <Anche io ho fatto delle missioni veramente fuorvianti, ultimamente.> Alza gli occhi al cielo, scuotendo mestamente il capo con far affranto e sospirando, persino. <Mi hanno affibbiato due completi idioti, per dirne una. E non sapevano creare neanche la tattica più banale!> Gli arti superiori si distendono verso l'esterno del proprio corpo, ricadendo poi inermi a contatto con le cosce. Riporta le proprie iridi alla di lui volta, piegando il capo verso la spalla manca per meglio osservar la di lui figura. <E cosa te ne frega degli altri?> Un'altra domanda spontanea, seppur egli non la capisce affatto! Si può palesar dallo sguardo sorpreso, dubbioso e dagli angoli delle labbra rivolte verso il basso. Interrogativo è il di lui dire, sorpreso che un ragazzo, un Deshi persino, voglia difendere chi non è in grado di farlo. <Ognuno pensa soltanto a se stesso. Siamo una massa di egoisti in queste terre.> Lo dice con una tranquillità assurda, poiché è palese che lo pensi davvero e che sia un suo dogma preciso e difficilmente editabile. <Ne sei veramente sicuro? Nyahahaha! La gente pretenderà ancor di più di quel che fai, ancorché tu faccia del bene.> E ghigna, ancora, perennemente ostenta quel suo atteggiamento fastidioso. [Chk ON]

16:15 Gekko:
 per un istante lo sguardo di smeraldo dello Shoton si oscura, quando il Rosso parla di sua madre... certo, lui non ha conosciuto i propri genitori, nemmeno si ricorda di sua madre, eppure non era in fasce quando i Nakajima lo hanno preso con loro <Mia madre è morta.> si lascia sfuggire... non c'è un ripensamento, dopo averlo detto, non c'è un intento di rimangiarsi quelle parole <Era ferita e sapeva di non poter sopravvivere, quindi mi ha lasciato alla coppia che mi ha cresciuto.> spiega con fare deciso, non collera, ma più che altro desiderio di rendere chiaro u concetto. Sua madre non lo ha abbandonato. Ma in queste parole c'è anche qualcosa di più... certo non c'è ira, ma c'è dolore per non avere conosciuto la donna che gli ha donato la vita, amarezza e forse qualcosa d'altro. Desiderio di scoprire cosa le sia accaduto? Chi l'abbia portata alla morte? Forse anche desiderio di vendetta? Non lo dirà mai, forse. Però il mistero della sua esistenza dovrà essere sciolto e lui sta facendo tutti i passi perché ciò sia possibile. Alza di nuovo le spalle e le scrolla. <Ecco perché voglio seguire la sua strada.> lo dice come se fosse una cosa evidente, lampante... certo, forse se il Rosso avesse avuto un'infanzia più piacevole, anche lui non sarebbe ciò che oggi è... forse coltiverebbe patate o alleverebbe bestiame... chissà... ma il passato non si cambia... quantomeno non lo possono cambiare i due che in questa giornata di sole scambiano parole in una via di Kusa. <Beh. Il soldi permettono di far girare l'economia, certo. Il contadino vende i suoi prodotti e compra della carne, latte e attrezzi. L'allevatore vende le sue bestie e compra anche lui quello che non produce. Altri offrono servizi vari e si procurano il cibo e quello che gli serve per vivere. In qualche caso ci sarà qualcuno che può anche permettersi divertimenti e cose non indispensabili. Ma alla fine il denaro serve sempre per ottenere qualcosa che si desidera o di cui si ha bisogno.> mormora con saggezza popolare <Non penso che tu mangi ryo.> ridacchia alleggerendo la spiegazione <E non sei vestito di ryo, dopotutto.> quel sorriso è sempre lì, cavolo si direbbe che la compagnia del demone non gli dispiaccia, anzi per quanto essi possano avere idee diverse su alcune cose, lo trova un compagno di chiacchiera stimolante... e per certi versi chiaramente più esperto di lui, vittima di quell'idealismo che solo i giovani conoscono davvero. <Beh. Di sicuro ci sono molte cose che devo imparare. Ma non riesco a pensare solo a me e dopotutto nemmeno tu.> lo indica con il dito indice della mancina, arrivando molto vicino al petto del Rosso, ma non toccandolo <Se fossi davvero così egoista come dici, perché ti importerebbe di Eiko?> questa volta quel sorriso ha un che di dichiarazione di vittoria [Chakra off]

16:29 Rasetsu:
 Come volevasi dimostrare, le domande poste dal Rosso son decisamente fuori luogo, per non parlar del fatto che avrebbe potuto anche pensar ad una eventualità simile. Non ha tatto nei confronti dell'altra gente, a meno che non sia una donna con delle curve accentuate. In quel caso, il tatto non gli manca. In tutti i sensi. <Lo trovo inutile.> Contesta ancora, volendo far prevalere il proprio pensiero su un argomento che, ovviamente, non lo compete affatto. <Ma, alla fin fine, energie e risorse son tue..> Non può che ammetterlo, in verità, scrollando le spalle. <..quindi, non mi interessa oltre.> In realtà, ha fatto ben intendere come, invece, ciò gli interessasse. Altrimenti, non avrebbe posto domande così mirate e la necessità stessa di sapere. Così facendo, tenta di chiuder quel discorso che, d'altronde, ha fatto iniziare proprio lui in modo così poco ortodosso e piccato. Nel sentir, conseguentemente, i vari metodi di guadagno, non può che scoppiare a ridere. <NYAHAHAH!> Sguaiatamente anche, con qualche occhiata dei passanti assieme a dei commenti non del tutto contenti e positivi. <Son tutti lavori stancanti, sfiancanti.> Svogliato, in effetti. <Preferisco la Medicina e gli esperimenti. Quelli, oltre a fruttar soldi..> Rubati dalle povere cavie, poco ma sicuro. <..ti garantiscono una conoscenza estesa..> Nell'ambito della Medicina ed Anatomia stesse. <..nonché un guadagno morale.> Due piccioni con una fava, in parole povere. Niente che sprechi troppe energie, ma ch'è abbastanza divertente da esser contemplato dal Rosso stesso. Ad ogni modo.. Sarebbe vestito di Ryo eccome se lo spaccio di Sbrilluccica andasse meglio di quanto va. Deve considerare anche come il guadagno debba ripartirlo, per la maggiore, a Jinto e, conseguentemente, anche tra i due Doku che lo aiutano a crearla. E' un vero peccato perché un vestito fatto di banconote potrebbe esser il suo nuovo sogno nel cassetto or che lo Shoton gli ha permesso di notar la bellezza di qualcosa di anche solo lontanamente simile. <Tu non sai quanto sarebbe figo esser vestito di ryo!> Ecco, il danno è stato appena compiuto. Un sorriso soddisfatto, quasi sognante, comparirebbe or sul di lui volto, ma in men che non si dica andrebbe scemando, poiché egli tira in ballo una questione che, a quanto pare, gli garantisce un 1 a 0 e palla al centro a favore di Gekko. <GRRR!> Digrigna i denti con far decisamente minaccioso, sgranando le palpebre. <TU NON SAI NEPPURE COSA VOGLIA DIRE, PER ME!> Cosa? Essere egoista? L'importanza che dona ad Eiko? Lascia un beneficio del dubbio colossale con molteplici risposte! [Chk ON]

16:48 Gekko:
 beh... quando si va sulle opinioni, ognuno ha le proprie... del resto non si comprende bene se il Rosso trovi inutile l'affetto dello Shoton per una madre che non ha mai conosciuto, oppure il fatto stesso che questa madre abbia fatto in modo che il Gekko non crepasse da bambino... o facesse qualche altra fine, forse anche meno allettante della morte... del resto come Rasetsu conferma, si tratta di energie e risorse di Gekko e pure se il modo in cui il Rosso decide di chiudere la questione sia decisamente poco... conclusivo, considerando che il suo interesse sarebbe innegabile, nonostante lui s'affretti a negarlo... beh anche lo Shoton pare daccordo nel chiudere qui un argomento che in qualche modo ancora è fresco per lui... insomma sa di questa storia da quanto? la bellezza di alcune settimane? E del resto il sedicente demone immortale, non pare proprio desideroso di condividere conoscenze che abbia, se mai ne possa avere, sulla famiglia di Gekko... quindi per ora, discorso chiuso e casomai se ne riparlerà in seguito. Il Rosso preferisce la medicina e gli esperimenti... beh un che da scienziato potrebbe averlo... decisamente è molto... eccentrico a dir poco e quanto dice dopo fa scoppiare a ridere anche lo Shoton... una risata cristallina <Oddio io stavo scherzando. Chi cavolo potrebbe mai andare in giro vestito di denaro? Giusto se volessi attirare ogni ladro di Kusa, potresti farlo e fidati che ci proverebbe anche il più incapace a derubare uno che ci si veste coi soldi, soprattutto se...> e qui meglio fermarsi, sì decisamente non dire soprattutto se non si capisce se sia maschio o femmina... e certo per quanto una scena del genere sia ridicola... cioè insomma, un tipo che gira vestito di banconote? parliamone. C'è da dire che probabilmente chiunque fosse l'individuo, per quanto potente ed invincibile possa essere... dei ladri non saprebbero resistere alla tentazione, soprattutto non ladri che hanno fame. Quanto viene detto poi, con furia, invece di spaventare Gekko, fa passare la sua espressione dalla vittoria al trionfo... vittoria scintillante... <Visto lo sapevo.> direbbe <Di lei ti importa. Eccome se ti importa.> ed a questo punto il dito indice andrebbe a toccare il petto del Rosso... non una pungolata invadente, più una stoccata all'animo del sedicente demone.[Chakra off]

17:09 Rasetsu:
 Ciò che per Gekko è normale - o per qualsiasi altra persona sana di mente - non lo è ovviamente per Rasetsu. L'affetto d'una madre egli non l'ha mai contemplato, non sa neppure cosa esso sia, che forma abbia e ciò che si debba a provare al seguito. Ragion per cui, non riesce a comprendere le reali motivazioni dello Shoton e, con molta probabilità, non ci riuscirà mai finché campa. Potrebbe rinascere in qualcuno di migliore, un giorno, ma non c'è dato saperlo per il momento. <Diamine, io!> Esclama di punto in bianco quando il ragazzo chiede chi sarebbe lo stolto che indosserebbe un abito fatto di Ryo. Beh, ce l'ha decisamente davanti. <Li attirerei e li ucciderei.> Lo dice con una calma innaturale per un normale essere umano. Non per altro, osa definirsi un Mostro, un Demone, o comunque qualcuno al di sopra della normale massa e plebaglia che non sono Kokketsu. Si stringe nelle spalle, dal momento che il suo sogno nel cassetto è appena stato svelato e che, ben presto, sarà probabilmente sicuro vederlo in panni fatti di quel suddetto materiale. Infine, per Gekko è sicuramente una vittoria schiacciante, ma al tempo stesso non lo è Ryuuma. Questi lo fissa torvo, inviperito e con far draconiano va a rispondergli: <LA PROSSIMA VOLTA CHE CI VEDREMO..> Inutile dir che sarà udibile da chiunque è nei dintorni per almeno cinque metri abbondanti (?). <..STA PUR CERTO CHE..> Minacce in arrivo. <..TI SQUARTERO' VIVO!> Esclama, sputacchiando persino mentre sbraita a tal maniera. <SEI FORTUNATO CHE DEVO ANDARMENE!> Oh, lo è eccome, perché avrebbe potuto fargli ricordare la giornata (?). D'altronde, odia mettere a nudo le proprie debolezze, ma in questo caso s'è praticamente messo con le mani nel sacco da solo, senza neppur l'aiuto dello Shoton. Praticamente, ha fatto tutto lui. Però, ha perso fin troppo tempo e deve tornare a quello ch'è il proprio lavoro: spacciare Sbrilluccica. Girando sui tacchi, con lo spolverino ad ondeggiar dietro la schiena, si dileguerà dalla zona in tempo record. [END]

17:27 Gekko:
 beh c'è poco da dire... questo tipo è uno spasso... strano e inquietante finché si vuole ma è uno spasso... già se lo immagina vestito di soldi... lo Shoton aveva fatto una battuta di quelle che nessuno avrebbe preso sul serio, e invece al Rosso piace, eccome se gli piace... beh però non è davvero male come idea... beh lasciando perdere il fatto che il demone vorrebbe attirare e uccidere tutti i malcapitati che s'azzardassero a mettere le mani sul suo abito di banconote... beh, ma dato che Gekko non ci proverebbe non è un problema suo e compatisce effettivamente chi oserà tanto... insomma il nostro ragazzo non è mica cieco, solo che non percepisce il Rosso come un pericolo per sé <Ah. Stai solo attento a non uscire con la pioggia se ti vesti di banconote.> consiglia... del resto le banconote non sono impermeabili e pure il Rosso lo saprà bene... o forse non gli sarebbe venuto in mente... beh in questo caso meglio aver precisato la cosa, perché potrebbe aversene a male col giovane Shoton se si trovasse non solo a veder liquefare un sacco di soldi, ma anche ignudo in mezzo alla via. <Ah e se qualcuno ti chiedesse chi ti ha dato l'idea.> sorride, ma non tanto perché abbia voglia di divenire uno stilista d'alta moda, più che altro perché chiunque a parte il demone troverebbe con ogni probabilità quel capo d'abbigliamento assolutamente ridicolo e, in un moto infantile, Gekko desidera che gliene venga riconosciuto il merito... poi partono gli strepiti e le urla... eh, decisamente ha colto nel segno, però prudenza consiglia di non infierire troppo... insomma è chiaro che il demone sia più tenero di quanto gli piaccia ammettere, però è un attimo che possa decidere di mettere in pratica le sue minacce, quindi meglio... sì decisamente molto meglio stemperare e glissare <Ah. Ora che ci penso. Io e Chibi chan tra poco dovremo dare l'esame da Genin. La parte pratica.> accenna in conclusione lo Shoton <Se vuoi ti faccio sapere quando. Basta che passi al negozio di Jin san, al quinto cerchio. Io lavoro lì.> lascia il Rosso con quest'osso... chissà se verrà afferrato.[Chakra off][End]

Il sole splende a Kusa... quale migliore occasione per l'incontro di un sedicente demone immortale ed un ragazzino che per mestiere scuoia animali? Il discorso tra i due parte da un tema pericoloso... una ragazzina che entrambi conoscono e vira su altro, senza però mai discostarsi da questo tema centrale, che porterà allo scoperto un'attaccamento forse maniacale, ma certamente affettivo di colui che s'apostrofa come essere privo di umani sentimenti.
Sarà anche il momento del lancio di una nuova moda a Kusagakure no Sato?