HellCome Back pt2

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15:18 Furaya:
 In quel di Konoha, il cielo par limpido. La neve ha smesso di cadere, scioltasi di già per via dei raggi solari e della mancanza di freddo sostanziale. Ella è nel proprio Ufficio, questa volta alla Magione Nara e non a quella dell'Hokage. Alla fin fine, non cambia poi molto dove poter trovare la Gran Consigliera. E' piuttosto facile. Il di lei Ufficio è semplice, molto basilare, con i quadri dei vari Capo Clan precedenti affissi alla parete di sinistra ed un armadio con vari rotoli, libri, quaderni, manoscritti et simili su quella opposta. Davanti a sé, ha delle scartoffie - chissà qual è la novità - ed una tazza di caffé bollente ancora fumante. Veste con un pantaloncino di colore nero, arrivante sino a metà cosce, con un paio di sandali ninja del medesimo colore, rinforzati metallicamente e raggiungenti la base delle ginocchia. A coprire l'addome, ha una di quelle maglie simili a delle reti che utilizzano i Ninja, con un lieve scollo a V, ma niente di veramente eclatante, anche perché se porta una terza di seno è un miracolo per lei. Sulle spalle, è poggiata anche la giacca nera tipica dei Jonin, con il simbolo relativo dietro la schiena. I capelli della giovane son raccolti in una coda di cavallo non molto alta, con il coprifronte posato sulla sommità del capo e legato tramite una cinghia in tessuto di colore grigio scuro. Attorno al collo, porta una fascia rossa, aderente allo stesso, memore d'una storia passata, assieme ad un altro pendaglio con il simbolo del Clan Uchiha. Contro il rispettivo fianco mancino, sorrette tramite una cintura nera attorno alla vita, son presenti due Katane: la prima ha un'elsa bianca e nera e pare in ottimo stato, nel proprio fodero; la seconda, invece, ha l'elsa sfilacciata ed è difficile interpretare di che colore realmente sia il tessuto che la compone. Agganciata attorno alla coscia destra, quindi dal lato opposto delle due Katane, vi è anche una Tasca Porta Kunai e Shuriken con un totale di nove Kunai avvelenati e con carta bomba. Sul gluteo dal medesimo lato, quasi fosse un'armeria vivente, v'è anche una Tasca Porta Oggetti con Tonici di Recupero Chakra, Coagulanti, Fili di Nylon e Fuda. Ulteriori Fuda sono sparsi per il corpo della giovane: due si trovano sui rispettivi polsi, nei quali ha sigillato la Falce e la Zanbato ( rispettivamente, destra e sinistra ed entrambe avvelenate ). Sul petto, infine, ve ne sono almeno un'altra decina, ovviamente nascosti dagli abiti in più parti; stessa cosa per il tatuaggio Anbu sulla spalla destra, coperto persino da una fascia bianca. La cicatrice attorno al collo è invece coperta dalla fascia rossa di proposito. Ha già fin troppe cicatrici. E' visibile solo quella sulla coscia destra, per circa un paio di centimetri in base al totale e alcune sparse per i bicipiti e gli avambracci. Sulle spalle, è comunque posato un haori grigio scuro, con il simbolo del Clan Nara sulle estremità frontali. <...> In silenzio, legge con calma, ticchettando con la punta delle dita sulla superficie lignea della scrivania. [Chk ON - Equip ON]

15:49 Azrael:
 Nuovo giorno e nuovo tentativo di ricercare una figura di una vecchia amica, prima ancora che cara collega e preziosa compagna in tutto quel che ha fatto per gran parte della propria vita. Il giorno precedente è stato interrotto da quella interessantissima conversazione con la Senjuu e l'ora si era attardata, ragion per cui ha deciso di rimandare quella visita che spera sia gradita a Furaya almeno quanto lo è al Dainin. Si è già incamminato verso la magione avvolto nel nero mantello che lo ricopre interamente celando una maglia aderente dello stesso colore, con lunghe maniche che scendono a rete fino al polso partendo dalla spalla e mettendo parzialmente in evidenza le bende che gli ricoprono bicipiti e torso. Le gambe sono fasciate da un paio di pantaloni in stoffa aderenti, sempre sulle stesse tonalità che terminano alle caviglie, dove parte l'allaccio di un paio di comodi calzari da shinobi. Si appresta a passo svelto all'interno della Magione per raggiungere l'ufficio che dovrebbe essere adibito alla capoclan. Solleva la mancina a bussar un paio di volte, prima d schiarirsi la voce e proferire un < Si può? > Profondo e sicuro, con la mano già pronta ad aprire la porta, cosa che farebbe solo in caso di una risposta affermativa, naturalmente. Il capo è scoperto dal cappuccio che ricade mollemente sulle spalle, lasciando in vista il volto candido e ben curato di quello che, un tempo, occupava quello stesso ufficio e quella stessa carica, lasciata in favore di una vita più libera e serena, priva di quelle stesse scartoffie su cui non porterebbe mai attenzione, in una sorta di repulsione. Qualora fossee riuscito ad avere il permesso di addentrarsi in quel luogo lo farebbe per restare immobile sull'uscio. Non ha idea di quel che potrebbe ritrovarsi davanti, sia come persona che come reazione da parte di quest'ultima, a stento è sicuro che lei lo riconoscerà dopo tutti questi anni e, se anche lo facesse, che non lo caccerà a calci da quella che - a conti fatti - un tempo era casa di entrambi. [ Chakra ON ]

16:11 Furaya:
 Non s'aspetta certo una visita, sicuramente non da qualcuno che non vede da tanto. Par il periodo dei - grandi - ritorni, considerando come pochi giorni prima sia riuscita ad incontrare Yakumo. Alza la testa dai fogli nel sentir bussare alla porta, sbattendo le palpebre, mettendo a fuoco frontalmente a sé. <Avanti.> Pronuncia ad alta voce, affinché ciò sia facilmente udibile all'esterno. Non riconosce fin da subito la di lui voce, anche perché nell'effettivo son passati almeno un paio d'anni dall'ultima volta che l'ha sentita dal vivo. La porta s'apre, lasciando che la figura ammantata di nero sia ben visibile alla Nara. Considerato il luogo, ben poche persone han l'accesso per arrivare lì, ergo sicuramente trattasi d'un Nara. Solitamente, è lei che sbilancia l'ingresso degli altri, acconsentendovi. Andando per esclusione, trova difficile, dunque, che sia qualcuno d'esterno. Non s'immagina certo neppur che si tratti di Azrael, ma questi son dettagli opinabili che, giustamente, scoprirà a breve. <Oh.> Difatti, la boccuccia forma un'omonima ''o'', fissando l'interlocutore appena entrato, fermo sulla soglia. <Azrael?> Non ha dubbi su chi sia, quel volto lo riconoscerebbe tra mille esattamente come ha riconosciuto Yakumo, nonostante le cicatrici e gli anni passati. <..Sei tu, no?> Titubante, dal momento che è difficile pensar il vero. S'alza dalla sedia, restando però ancor dietro la scrivania, come se fosse una protezione dall'uomo che ha di fronte, ammesso non si tratti del vero Nara. [Chk ON - Equip ON]

16:30 Azrael:
 Gli scuri occhi viaggano all'interno della stanza in cuiè appena giunto. sotto permesso della Nara. Ne osserva le pareti e tutti gli oggetti in essa collocati e gonfia il petto in un imprevedibile momento di malinconia nei riguardi di quel luogo, ma ancor di più quando lo sguardo si posa sulla figura appena alzatasi davanti a sé. Fingendo quasi che la cosa non lo emozioni quasi fino a gonfiargli gli occhi di commozione si volta, richiudendo l'uscio alle proprie spalle e si volta nuovamente verso Furaya. Un largo sorriso si fa spazio sul proprio volto, mostrando i denti bianchissimi in un'espressione di pura gioia al solo sentire il proprio nome proferito dalla voce e dalle labbra della compagna che non gli pare minimamente cambiata da come era molti anni or sono. Si prenderebbe qualche attimo, prima di risponderle efettivamente, istanti di silenzio che paiono durare minuti ed intere ore, prima di umettare le labbra con la punta della lingua e gonfiare il petto, quasi a voler sembrare più grosso di quanto non sia < No, io sono Kuugo Gaito! > La voce più profonda e cupa, quasi teatrale < Sono tornato dall'oltretomba prendendo la forma di questo aitante e bellissimo giovanotto per ucciderti, Fura- > Ma nemmeno riuscirebbe ad arrivare a fine frase prima di scoppiare in una fragorosa risata che gli sgonfia i polmoni e gli fa chinare il busto in avanti per via dell'ilarità della cosa. Solo alla fine di interminabili secondi in cui si è occupato unicamente di non soffocare per il riso si rimetterebbe dritto, mano destra a passare ad incrocio sul petto, poggiandosi sul cure per eseguire un breve inchino di riguardo. < Azrael Nara, un tempo ero Jonin della Foglia, per chi si ricorda di me. > La voce ancora rotta da quel momento di divertimento, ma piena di sincero affetto e rispetto nei confronti della Capo Clan, della Consigliera, ma - prima di tutto - dell'amica. [ Chakra ON ]

16:44 Furaya:
 Aggira la scrivania, con passo sicuro. Le dita scivolano lungo il bordo della medesima, quasi non volesse lasciar andare quel suo posto sicuro, lontano da quella che par più un'illusione che una verità dei fatti. Azrael è lì, di fronte ad ella. Dovrebbe esser felice, ma è ancor scossa. A differenza del Kakuzu, al quale s'è lanciata addosso in un abbraccio, qui resta imbambolata come se fosse la prima volta che lo vede in vita sua. E' altresì possibile dire che stia sognando ad occhi aperti, poiché è sicuramente felice di veder Azrael, suo vecchio compagno di gioie e dolori, negli anni precedenti sino alla Guerra contro Ryota. Le palpebre si assottigliano, le labbra diventano una sottile linea dura sul volto della Nara al sentir della di lui presentazione. C'è da dire che a Kuugo non assomigli per niente e che, fortunatamente, anch'esso è morto da anni ed anni, assieme al padre della ragazza. <Non c'è riuscito due volte, giustamente la terza dovrebbe essere quella buona.> Ribatte con medesimo humour, seppur sia passabile il tono apatico e piatto che ha usato per dirlo. No, decisamente Kuugo Gaito non è stato il miglior cattivone e, ancor più sicuro, è uno di quelli che ha odiato con maggior ardore. C'è da aggiungere che la Consigliera difficilmente odia qualcuno, ma sta proprio in questo il primato di Gaito. Alla fin fine, anch'essa scoppia a ridere a seguito dello stesso Azrael, scuotendo mestamente il capo ed avvicinandosi - or sicura sui propri passi - sino alla figura dell'altro. <Anziché inchinarti perché non ti lascia abbracciare? Penso proprio che dovrò mettervi le catene per evitare che spariate così tanto tempo senza farmi sapere niente, per poi tornar come se niente fosse.> Crucciata, fa schioccar la lingua sotto il palato, sorridendo però bonariamente, amichevolmente, divertita comunque dalla presentazione effettuata dallo stesso Azrael. [Chk ON - Equip ON]

17:12 Azrael:
 La segue col solo sguardo ed il timore che nel cuore impera. Il timore che quella battuta non sia stata abbastanza divertente da stemperare l'incredulità della Nara e o la sua eventuale rabbia, il rancore che potrebbe averla portato con la sua sparizione improvvisa, per quanto obbligata. Per questo la ascolta, in religioso silenzio, nel suo dire, inizialmente apatico e distaccato che, per fortuna, si perde dopo quella battuta. Non se lo fa ripetere due volte, flette le gambe e vi scarica tutto il peso de corpo per darsi lo slancio e - letteralmente - lanciarsi alla di lei volta a braccia spalancate. La cingerebbe, quindi, con le leve superiori e la alzerebbe di qualche centimetro da terra, facendo forza su schiena e gambe per riuscire nell'intento di esternarle tutto il proprio sollievo < Furaya! Quanto mi sei mancata! > Esclamerebbe gioioso, nel tentativo di farla oscillare impercettibilmente ancora per un po' a mezz'aria, lasciandola andare solo dopo questo exploit di puro sentimento affettivo. < Ehm-- > Schiarirebbe la propria voce, lasciando ricadere le braccia lungo i fianchi, volgendo lo sguardo verso il basso nel tentativo di non mostrars eccessivamente imbarazzato. < Fanculo Kuugo, comunque. Gli sarebbe piaciuto essere me. > Un risolino leggero gli uscirebbe a questo punto dalle sottili e rosee labbra appena schiuse < Come te la passi? E' veramente tanto il tempo che è passato dall'ultima volta e- > Girerebbe il capo ad esaminare nuovamente l'ufficio in tutta la sua interezza, ponendo particolare attenzione alla parete cui sono esposti tutti i precedenti individui che hanno guidato il clan delle ombre < - ti sei sistemata bene. > Tornerebbe dunque a posar le iridi su di lei, ravviandosi il crine corvino con la destrorsa in un unico e fluido movimento < Uh? Come mai parli al plurale? C'è stato qualche altro grande ritorno? Addirittura più grande del mio? > Le domanderebbe genuinamente e sinceramente incuriosito ed interessato per quel che riguarda Konoha e la vita stessa di Furaya. [ Chakra ON ]

17:37 Furaya:
 Si lascia accogliere tra le di lui braccia. Non s'aspetta d'essere sollevata da terra, tant'è che sgrana le palpebre data la situazione. Si sente a disagio, nessuno l'ha mai fatto. Ergo, si trova impossibilitata a dire e fare qualcosa, aggrappandosi alle di lui braccia nel tentativo di non cader a terra. <A-Aspetta, mettimi giù!> Ridacchia però, incapace di trattenersi dal farlo, poiché divertita che Azrael l'abbia sollevata in un gesto del tutto affettuoso. E' difficile che la Nara stessa abbia e subisca dei gesti affettivi, il che però rende tutto molto divertente ed unico, proprio perché son rare le volte in cui questo succede. Messa a terra, quindi, cerca di ricomporsi. Si sistema gli abiti, precisa e pignola com'è, con un sorrisetto rivolto al Dainin. <Anche tu mi sei mancato!> Esclama di rimando, guardandolo dal basso, data la differenza d'altezza che intercorre tra i due. Non che sia una novità: è più bassa di tutti, eccezion fatta per i mocciosi, ormai. <Deduco che gli sarebbe piaciuto esser qualcuno di importante.> E' una risposta dal duplice significato e, infatti, gli lascia il beneficio del dubbio, senza spiegargli a cosa vada riferendosi con quelle parole. <Me la passo bene, ultimamente.> Annuisce con la testolina un paio di volte, rendendo le di lei parole ancor più affermative tramite il gesto compiuto - o almeno provandoci. <A parte il lavoro.> Quello è sempre stato decisamente molto, seppur ora possa goder dell'aiuto di altri tre Consiglieri. <Beh, qualcuno doveva prendere il posto del precedente Capo Clan. E penso sia toccato a me.> In quanto figlia del precedente o, probabilmente, per mera assenza del ragazzo che ha di fronte che, per età, cariche e gradi, avrebbe avuto sicuramente il primato rispetto alla Consigliera di Konoha. <Vuoi sederti? Inutile stare in piedi.> Davanti alla scrivania son disposte due sedie, com'è normale che sia in un ufficio, nonché quella più grande posta dietro, occupata dalla donna. <Qualche giorno fa, ho incontrato Yakumo. E' tornato anche lui da poco. Non lo sapevi?> Chiede, sbattendo le palpebre con far incuriosito. Il tono è genuino, assolutamente privo di malizia, bensì pregno di curiosità. Sa del passato dei due, ma non per questo vuol rigirar il coltello nella piaga. <Tu, invece? Che fine hai fatto per tutto questo tempo?> Ultima alla di lui volta, avviandosi verso la scrivania stessa, nel caso in cui il di lei invito sia accettato dal ragazzo. [Chk ON - Equip ON]

16:49 Azrael:
 Non che non si ricordi della poca affinità di Furaya col concetto di esternare e ricevere affetto, ma la situazione lo richiedeva decisamente. La tiene stretta tra le braccia finché non è lei stessa a chiedergli di lasciarla andare, richiesta che - naturalmente - acxoglie e che lo fa tornare con le leve superiori distese lungo i fianchi, a capo chino e con un sorrisetto di imbarazzo dipinto in volto < Forse ho esagerato, ma ehi- > Rialza lo sguardo scuro sulla Nara < -sono più che contento di essere tornato e di averti rivista. > Rincara così quella sua sincera felicità nello scorgere una figura amica, che - almeno così pare - gli è rimasta affezionata anche durante il lungo tempo di forzata assenza. Ascolta il di lei dire, prima di annuire e portarsi a passo lento verso una delle due sedie, la sinistra, per la precisione. La mancina si leva a stringerne lo schienale per potersi accomodare, ma- < C-cosa? > Istintivamente incaverebbe le unghie nel legno, strusciando la sedia all'indietro con troppa forza e ben poca grazia < Yakumo? > Punterebbe le iridi nero pece alla eicerca di quelle azzurre dell'interlocutrice, cercando un swgno di scherno, di beffa. E invece no, proprio no. La mancina si scosterebbe dalla sedia per confondersi col crine corvino in un gesto di rassegnazione < Quando lo hai incontrato? Vive ancora a Konoha? Cosa ti ha detto? > Una valanga di domande verrebbe posta alla volta di Furaya, mentre finalmente si appresterebbe a sedersi, dopo quella inaspettata notizia. < Io... > Un sospiro si leverebbe leggero dalle rosee appena schiuse. < Non prendermi per folle, ma sono stato- a letto. Intrappolato da un'entità demoniaca che ha combattuto con me nella mia testa, con l'intento di cancellarmi dall'esistenza ed eliminare ogni ricordo di me. > Riassumerebbe così quegli anni di infernale esilio forzato che lo hanno tenuto lontano dalla realtà per tutto quel tempo. [ Chakra ON ]

17:02 Furaya:
 Che abbia esagerato o meno, come successo già con Yakumo, cerca di farsi andare a genio gesti d'affetto come quelli. Difficilmente ne ottiene, delle volte è lei stessa a tener alla larga qualsiasi persona voglia far breccia nel proprio cuore o sia esclusivamente un amico. Quando ottieni delusioni, scomparse e paure, il timore di averne ancora fa sì che ti abitui a star da sola. Sostanzialmente, è quel che ha fatto la Nara. Circondata e allietata dai propri Demoni interiori, ha lasciato che fossero questi ultimi a farle compagnia e, nel farlo, ha permesso loro di divorarla lentamente, tanto da dover esser costretta a parlarne con qualcuno. Lo stesso Hokage le ha detto cosa potrebbe fare, in via del tutto enigmatica, invero, ma non sa ancor come giunger a tal destinazione o a trovar le giuste informazioni che potrebbero esserle utili. <Anche io, davvero!> Esclama, nonostante la situazione di lieve imbarazzo venutasi a creare, poiché mai prima d'ora è capitato che si lasciassero andare a simili effusioni, seppur fosse un mero abbraccio. <Mh?> Mentre s'avvia alla scrivania, così da aggirarla, nota il far altrui non appena vien citato Yakumo. <Scusami se ho fatto o detto qualcosa di troppo.> Commenta, spiazzata invero da quel che ha potuto notare, ma cercando - com'è solita fare - di non dar troppo a vedere quel che c'è dentro di sé, ergendo quel classico quanto stupido muro per tener lontane le persone dalla propria coscienza ed emozioni. <Qualche giorno fa. Dice d'essere tornato da poco e di essersi allenato in questo arco di tempo.> Fa spallucce, prendendo posto e focalizzando le di lei iridi in quelle scure come la notte dell'uomo, più che ragazzo ormai. <Niente di che..> Seppur siano valanghe di domande, tenta di mantener un certo contegno, di non perdersi in altri quesiti inutili, bensì di replicar e dargli le informazioni di cui par necessitare. <..che ha lasciato suo figlio ad Ame, ma che ora è tornato qui. Ci siamo persi un po' a chiacchierare delle vicende passate.> In effetti, così è stato. <...> L'ultima affermazione di quegli è difficile da credere. <Beh..> Ridacchia, non per prenderlo in giro, bensì per empatia. Lo comprende, seppur sia strano a dirsi. <..sono molteplici le cose strane che accadono nel mondo, per di più nella nostra psiche, quindi..> Si stringe nelle spalle, abbassando per un attimo lo sguardo sulle mani, or intrecciate in grembo. <..perché dubitare della veridicità delle tue parole?> Retorica, solleva nuovamente lo sguardo con un innocente quanto piccolo sorriso di circostanza. [Chk ON - Equip ON]

17:33 Azrael:
 Interrotto l'imbarazzo momentaneo dato da quell'abbraccio potrebbero continuare la conversazione, i due Nara. Potrebbero, se quel nome, il pensiero che il Kakuzu sia ancora in giro, non generasse nel Dainin un misto di malinconia, senso di colpa e, soprattutto, irritazione. Non dato da Furaya, naturalmente, che non ha colpe di nessuna di quelle sensazioni che si affollano nella mebte del corvino. < Nessun problema, non hai né fatto né detto nulla di sbagliato o fuori luogo. > Sospira, passandosi stancamente la mano dai capelli fiino al volto, per poi lasciarla ricadere sulla propria coscia. < Ad esser sincero mi irretisce non poco la sua presenza. È sempre stato troppo dipendente da me. Fino al punto di immettersi nella mia vita in modo alquanto- fastidioso. > Spiega in breve quel suo punto di vista, maturato in anni di sua ossessione nei propri confronti. < Ma magari è cresciuto, spero non sia un problema. > Passa quindi ad affeontare una questione più spinosa e più privata. < Non avrei motivo di mentirti, oltretutto. > Chiosa in sua direzione per chiudere quella questione. Accavalla le gambe una sull'altra, poggiando allo stesso modo le mani sulle ginocchia < Le cose a Konoha vanno ancora come quando sono andato via? So che sei affiancata da Kaori al Consiglio, ma non mi sono infornato ulteriormente. > Al pronunciare il nome della Hyuga abbassa lo sguardo, non per vergogna, ma per cercare di nascondere quell'affetto che gli si dipinge istantaneamente sul viso, incurvandogli le labbra in un piccolo sorriso intenerito. No, non è decisamente bravo a nascondere un qualcosa di così intenso e travolgente. [ Chakra ON ]

18:01 Furaya:
 Tira un sospiro di sollievo nel sentirgli dir come non abbia detto o fatto niente di sbagliato. Son comunque preoccupazioni le sue, visto e considerato - altresì già detto - che non conosce appieno le metodologie per approcciarsi con qualcuno, seppur sia conosciuto come lo è Azrael. <Non puoi certo negargli di vivere dov'è sempre stato. E' un uomo libero.> Si stringe nelle spalle. <Al massimo, potete stare attenti ed evitare di avervi a che fare l'un con l'altro.> L'unico consiglio che può dar loro. <Oppure..> Uno serio, stavolta. <..potete mettervi davanti ad un caffè, discutere del vostro passato e di quel che c'è stato..> Gesticola con l'ausilio della mandritta, sicura di quel che ora sta affermando alla di lui volta. <..e trovare una soluzione al dilemma. Non potete certo restar in questa fase di stallo a vita. Conosco la vostra situazione..> Ammette, veritiera. <..e non vorrei intromettermi come, invece, sto facendo. Tuttavia, mi sento in dovere di darti questo consiglio spassionato..> Solo perché lo ha appena rivisto e vuol far sì che entrambi restino ancora al Villaggio e che non scompaiano nuovamente. <Spero anch'io che sia cresciuto. Riconosco che il comportamento avuto da Yakumo fosse sbagliato.> Si stringe nelle spalle, poiché potrebbe aggiunger che, sotto sotto, potrebbe capirlo, ma che non si comporterebbe comunque allo stesso modo. <Penso tu sappia che ciò che dici a me, rimane qui, tra queste quattro mura.> Gli elargisce un altro candido sorrisetto, di circostanza, ma al tempo stesso amichevole, per confermar quanto appena detto. <Sono affiancata da Kaori e Mekura. Direi che è stata un'ottima quanto saggia decisione.> Annuisce col capo alle proprie parole, confermando quel che per lei è una certezza. Son sicuramente un valido aiuto per il Villaggio. Non può che notar, in effetti, quel sorrisetto. <Deduco, quindi, che tu abbia conosciuto Kaori.> Considerando quant'è stato lontano dal Villaggio, non può certo supporre che la conoscesse già prima. Ergo, la sua è più una ipotesi che un dato di fatto sicuro al cento percento. [Chk ON - Equip ON]

18:20 Azrael:
 Parlare di Yakumo apre nella mente del Nara infiniti scenari, tutti perlopiù negativi, a dirla tutta. Tutti legati a scenate di gelosia, a sensi di colpa che non avevano il minimo senso di esistere, per cui si è scusato e si è già messo l'anima in pace. I ricordi positivi di quel che è stato sono tutti scemati sino a diventare quasi polvere nel vento, un vento soffiato dalle labbra stesse del Kakuzu col suo riprovevole comportamento. A dir poco ingiustificato e protratto troppo a lungo. < Oh, credimi, ci ho provato più volte e, magari, quando e se ce ne sarà bisogno, seguirò il tuo consiglio. > E per quel che riguarda il restare in quelle quattro mura non ha che usa sola cosa da aggiungere, nulla che possa suonare più sincero, limpido e cristallino < Lo so bene, mi fido di te. > Sorride, snudando i denti bianchissimi ed i canini affilati. Prima di morire, quel sorriso, in un'espressione tenuta il più neutra possibile, forzatamente professionale quasi. < Sono certo che, nelle vostre mani, Konoha è più che al sicuro. E, come è sempre stato finché era nelle mie possibilità, potrete contare su di me per qualunque cosa. Ho giurato di proteggere Konoha anche se non sono sempre nelle quattro mura che la circondano. > Si esprime, rimembrando quella promessa che fece all'Hokage, al suo amico Hitomu, di proteggere e sorvegliare il Villaggio della Foglia alle proprie regole, anche dal di fuori. < Sì, in effetti conosco Kaori... > E l'espressione da neutra e seria diviene più morbida, i ricordi dei momenti passati con la Hyuga offuscano i propri pensieri ed accelerano il proprio cuore che martella, ora, incessante nel petto. < La conobbi quando era ancora una deshi e le diedi il mio coprifronte, con la promessa che sarei venuto a riprendermelo quando il suo nome mi avrebbe raggiunto per fama ed importanza. Direi che ci ho visto giusto . Quindi appena sono tornato sono andato da lei e l'ho ritrovata- > Parla a ruota libera, senza tener filtro in quelle parole così affettuose e sincere < -bellissima, cresciuta ed al posto che ho sempre creduto meritasse. e- > Si arresta immediatamente, un lieve rossore a strisciargli sulla pelle candida e diafana, a decorarla di un sano e genuino imbarazzo nel non rivelare la restante parte della storia. [ Chakra ON ]

18:48 Furaya:
 Muove il capo in cenno d'assenso sol un paio di volte. <D'accordo. Per qualsiasi cosa, beh..> Fa spallucce. <..sai dove trovarmi.> Sottintende che, qualora necessiti di aiuto, lei è lì per lui, come sempre c'è stato lui viceversa. Certo, chiedere aiuto psicologico o sentimentale (o quel ch'è) ad una che si sta lasciando divorare proprio dai primi, non è esattamente qualcosa di geniale. Lei stessa dovrebbe rendersene conto, il che rende tal frase un mero gesto di cortesia che, spera in cuor suo, non venga accettato. Se non riesce a darsi consigli autonomamente, ergo non sa come superar determinate situazioni, è ancor più difficile che possa pensare di occuparsi delle altre. <Sei sempre stato un ottimo aiuto per il Villaggio e so perfettamente che hai fatto - e farai - molto per continuare a proteggerlo. Da soli, tuttavia, non siamo in grado di poter far fronte a tutto. Assieme, come un vero Consiglio, come un vero Villaggio, possiamo superare ogni difficoltà, come per altro è stato. Nelle ultime Guerre, il fattore unione ha prevalso sui nemici.> L'unione fa la forza, come il migliore dei proverbi che vengon tramandati nel tempo. Piega il capo di lato, distendendo gli angoli della bocca in un sorrisetto allegro, felice. Gli permette di parlarle di Kaori. Le parole utilizzate sarebbe gradite da qualunque fanciulla, persino dalla Gran Consigliera, ma lungi dall'affermare o divulgare simili intenzioni e piaceri. <E?> Cerca di far sì ch'egli continui, vuol sentir il seguito. Felice di come Azrael lo sia a sua volta, poiché questo traspira dalle di lui parole, preferisce e vorrebbe ascoltare il seguito. Lo scruta con un'espressione felicemente genuina, contento per lui e per il suo ritorno. Non vuole ancora ammorbarlo con uno dei problemi che maggiormente l'affliggono, ossia la ricerca disperata dell'affronto finale coi suoi demoni interiori. E' bene sviar i propri pensieri, ogni tanto, deliziandosi con l'amore e i pensieri ad esso affini. [Chk ON - Equip ON]

19:12 Azrael:
 Quel che ha fatto per la Foglia e quel che ha per lui rappresentato Konoha e la volontà del Fuoco non può far altro che gonfiargli il petto di fierezza e sincero orgoglio. Sono sempre stati uniti e combattivi verso chi minacciava la sicurezza altrui nel tempo. Un fugace ricordo gli fuoriesce dalle labbra senza nemmeno pensarci troppo a lngo, semplicemente lo butta fuori, con una forte vena scherzosa < Anche quando riempivamo di carte bomba un luogo carissimo al nostro clan. Abbiamo seriamente rischiato di far saltare in aria tutto. > Scuote lievemente la testa per rimarcare quanto fosse stata avventata quella scelta. Però- era un piano. Terrorista, ma pur sempre un piano. Resta, infine, silente nell'ascoltare quella richiesta della Nara, quel voler ascoltare il resto di una storia che è appena iniziata e non ha nemmeno un nome ben definito. Porta la mancina alla nuca, grattando l'attaccatura dei capelli in un gesto decisamente imbarazzato. < E- ne ho fatta una delle mie, insomma. > Cala lo sguardo scuro, soffiando un risolino nervooso a fior di labbra. E' abbastanza sicuro che Furaya potrà capire cosa intende, conoscendolo da sufficiente tempo per essere ben conscia della sua fama da dongiovanni. Non aggiunge altri dettagli, non per sfiducia, ma semplicemente perché non trova parole per descrivere quel che sta succedendo a lui e Kaori. Parole che - probabilmente - nemmeno esistono. E pensare a quel dettaglio gli riporta alla mente che è proprio giunta l'ora di andare. A casa propria? Da lei? Non lo sa ancora con certezza. Si alza, esibendosi in un inchino di riguardo nei confronti della Capo Clan < Affari urgenti mi chiamano, ma- mi trovi a casa mia. Anche io ci sono, per qualunque cosa di cui tu abbia bisogno. Personale e professionale. > E, dopo aver atteso una sua risposta, si volterebbe e prenderebbe la via della porta,abbozzando un saluto ulteriore con la man destra < I miei ossequi, Consigliera. E grazie del colloquio. > [ END ]

10:58 Furaya:
 Resta ancor seduta, comoda, sulla di lei poltrona. Non perde occasione di osservar il Nara, giacché da tanto non aveva modo di farlo. Piega il capo lateralmente, poggiandolo contro il palmo della mano destra con un sorriso divertito. <Oh, vero.> Ridacchia appena, ricordando di come avessero sistemato bombe e cimici pur di fermare Ryota e poter far qualcosa contro quegli. <Spero di collaborare ancora assieme, magari evitando di spacciarci per terroristi.> Sdrammatizza, dal momento che è passato molto tempo da quel giornk e da quella guerra, per cui è bene anche saperci scherzare su, delle volte. <Ah sì?> Ridacchia ancora, ma priva di malizia e cattiveria. Lo prende in giro in modo genuino e del tutto amichevole. <Spero siate felici.> Ammette, anche se una punta di invidia cerca di nasconderla. Lei non ha qualcuno affianco da molto, molto tempo. <Non mancherò di venirti a disturbare qualche volta, allora!> Esclama al di lui indirizzo, alzandosi affinché possa accompagnarlo alla porta e salutarlo, concludendo così una giornata solare, diversa sicuramente dalla classica monotonia. [end]

Oltre al ritorno di Yakumo, anche Azrael si fa rivedere al Villaggio. I due chiacchierano, parlando del passato e del futuro che or li attende. Un'amicizia solida, mai logorata dal tempo.