{ Un piccolo alberello }

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Merumaru è già lì. Sguardo fiero, austero, assieme alla posizione assunta. Gambe divaricate, armatura indossata - rossa e con il simbolo Senjuu sul petto, arti superiori piegati all'altezza della bocca dello stomaco. Oggi, è una giornata piuttosto particolare, se non importante, dal momento che potrebbe esservi una nuova Senjuu. Rei è già appartenente alla casata più antica e longeva di tutti i tempi, la quale ha creato due degli Hokage, ma non tipi qualunque. Colui il quale Merumaru aspira a diventare non è altri che Hashirama Senjuu, il primo Hokage, il padre dei Ninja: un Kami. E dunque, attende con impazienza che possa giunger l'allieva odierna, per capir se anch'essa potrà perseguire nel bene del Clan, per poter diventar anch'essa qualcuno un giorno. All'ingresso del Dojo, in una fresca mattinata di quasi fine inverno, egli attende e nient'altro. A quanto pare, è un tipo molto paziente. La mascella squadrata, lo sguardo fiero, le labbra appena socchiuse per far fluir aria all'interno e poi esternandola. Impassibile, lo sguardo, seppur in esso vi abbia una strana luce. Speranza? Forse. [AMBIENT]

11:28 Rei:
  [Ingresso] Una giornata qualunque, una giornata tranquilla, una giornata in cui non splende il sole ma nemmeno scende la pioggia. Una giornata qualunque, per l’appunto. La Genin indossa un maglione a manica lunga dal colore beige, un paio di pantaloni pesanti neri a fasciare le gambe e un paio di scarpe comode e pratiche ai piedi, anch’essi neri. Iridi verdi sono incastonate sul viso candido e giovane, contornato da capelli biondi come il grano e rilegati in un’alta coda di cavallo dietro la nuca. Con sé presente alcune armi: alla gamba destra kunai e shuriken nel loro apposito contenitore, al braccio sinistro un coltello e alcuni spiedi nel portaoggetti. Allacciato sulla testa si trova il coprifronte del villaggio, sfoggiandolo in modo fiero, soprattutto dopo il colloquio tenuto con l’Hokage in persona, con un uomo che inizierebbe a stimare molto più di prima. E’ stata convocata quest’oggi, una convocazione inaspettata, una convocazione che non avrebbe mai pensato giungesse così presto. Una rivelazione che la madre ancora non le ha posto, sebbene quell’incontro significhi molto, dato che è in gioco, forse, una parte del suo futuro, una parte di quello che potrebbe o non potrebbe effettivamente fare. Ignara, in parte, della discendenza Senjuu della madre ma il tutto è da vedere, tutto è da decidere e giungerebbe solo ora al cospetto di Merumaru, all’ingresso del Dojo, in attesa della ragazzina, di questa quattordicenne piene di vita e di voglia di fare. <Buongiorno. Sono Rei> si presenta semplicemente, sebbene sia una constatazione piuttosto relativa, con un leggero inchino in sua direzione. Attendevano lei, ma le piace comunque essere educata e ben disposta verso ogni persona che ritiene giusta. [Chakra Off] [Coprifronte x1 - Porta Kunai/Shuriken x1 – Kunai x3 – Shuriken x2 – Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Spiedi x2]

Rei giunge non molto più tardi. Di tutto punto, pronta per un papabile interrogatorio, più che un incontfo, con il Capo Clan Senjuu che l'ha mandata a chiamare. <Buongiorno a te, Rei.> La saluta con un mero cenno del capo, seguito da un sorrisetto bonario. <Sei pronta per ciò che avverrà oggi?> Seppur non le abbiano dato chissà quali notizie o informazioni in merito a quello che accadrà da lì a poco. <Seguimi.> Si gira rapidamente sul posto, volgendo ad ella le spalle, aggiungendo significato alle parole esternate alla di lei volta. Entrato nel Dojo, lascia che lei lo ammiri. Si trovano al pian terreno, laddove la pavimentazione c'è, ma vi son due quadrati ciascuno -per bambini e giovani- adibiti agli allenamenti e che, anziché poggiar su una pavimentazione qualsiasi, poggian sulla terra. Da quella, di tanto in tanto, è possibile scorgere qualche radice del mastodontico albero esterno, patrimonio del Clan Senjuu. <Rei.. Tu conosci la nostra Storia, la Storia del Grande Albero là fuori?> Chiede, col capo che va flettendosi verso la spalla destra, frattempo che raggiungono il Dojo dei giovani, affianco a quello dei bambini. Le braccia restano piegate all'altezza dello stomaco, mentre or sarà possibile per la Senjuu che gli sta dietro vederlo di profilo. In silenzio, ora, non attende altro che risposte, il sapere della ragazza. [AMBIENT]

11:57 Rei:
  [Ingresso] Viene accolta dalla figura dell’uomo, in una presenza elegante quanto sicura, una figura che rende l’immagine del pilastro del clan tutto. Lo guarderebbe da capo a piedi, senza battere ciglio, esprimendo un dolce sorriso in direzione dell’altro, prima di rispondere alla domanda <Sì, sono pronta> sebbene non sappia lo scopo di quella sua convocazione, ovviamente distante da quello che passa per la testa dell’uomo. La madre non le ha anticipato granché, preferendo tenerla all’oscuro fin quando qualcosa non sarebbe successo nella sua esistenza. Alla parola successiva andrebbe a portare i passi verso l’interno, seguendolo senza fiatare, senza porre domande, incuriosita dall’aspetto dl Dojo e di come si andrebbe a comporre all’interno. Rimane sbalordita all’impatto, con le iridi verdi che si spalancherebbero appena e brillerebbero di luce propria, quasi. La bocca si aprirebbe appena, senza dire alcuna parola, almeno fino a quando Merumaru non pone il secondo quesito in direzione della Genin della Foglia. Non ha avuto alcun accenno da parte della madre della sua discendenza, quindi risponderebbe nella sua semplicità <Purtroppo non conosco la storia del Grande Albero. Mia madre non mi ha raccontato nulla, non sapevo nemmeno che fosse una Senjuu fino a quando non ho saputo della mia convocazione qui. Ma posso immaginare che il Grande Albero abbia un’importanza immensa nella vita di ogni membro, altrimenti non sarebbe narrata la sua storia> un’affermazione che potrebbe comunque azzeccare in questo frangente, lasciando che sia l’uomo a spiegare il tutto e porre così nuova conoscenza nella mente della ragazzina. [Chakra Off] [Coprifronte x1 - Porta Kunai/Shuriken x1 – Kunai x3 – Shuriken x2 – Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Spiedi x2]

Un lieve scrollar delle spalle da parte del Capo Clan sancisce che dovrà, evidentemente, dar spiegazioni lui. Ma d'altronde non è lui stesso che deve spiegare, far crescere e maturare le nuove leve del Clan? Non è così sbagliato od ingiusto. È il di lui dovere. <Ciò che immagini è corretto.> Volge or il fronte ad ella, iniziando conseguentemente a narrare. È come se non stia guardando Rei, bensì un punto indefinito del suo viso o dei suoi capelli, è difficile dirlo. <Il Grande Albero non è sempre stato così grande. Se ti ci avvicini, potrai notare come sia un intreccio tra più alberi che, col passar del tempo, si sono uniti. È come se ve ne fosse uno centrale a far da calamita agli altri. Io mi ostento nel pensare che l'albero centrale sia Hashirama e che gli affluenti, gli altri piccoli alberi che lo han reso maestoso, siano tutti i Senjuu. D'altro canto, non serve neppure immaginarlo. Accanto e sotto l'albero, vengono seppelliti gli appartenenti al Clan e vien piantato un alberello che si unirà agli altri.> Piega la testa lateralmente, fissando le iridi della giovane, in attesa che possa dir qualcosa di specifico, possa esprimere ciò che pensa. <L'albero ospita anche degli animali, nonché la grandiosa Festa d'estate.> Per la quale, è ancora presto. <Ovviamente, non ti ho chiamata qui per parlare della bellezza dell'albero, ma della nostra Innata. A riguardo, cosa sai? Vivi qui con noi. In mezzo a noi, con i geni del Primo Hokage.> Vuole farle comprendere quanto ciò sia importante. [AMBIENT]

12:57 Rei:
  [Interno] Le parole di Merumaru non tardano a giungere, ancora una volta, dando manforte al piccolo input offerto dalla Genin, da quello che supposto poco prima. Ascolterebbe il racconto offerto dall’uomo, sulla magnifica cornice che l’Albero Grande offre a ogni componente del Clan, a ciò che rappresenta, a ciò che collega nella sua maestosità. L’insieme di più persone, l’unione che il Clan desidera mantenere, quell’unione che deve rimanere salda fino in fondo, fino alla fine, proprio come i tronchi intrecciati. Rimane come illuminata da quella storia, uno scorcio del passato che la rende ancora più determinata, con una maggior voglia di vivere, con una maggior voglia di mantenere alto il nome del villaggio e del Clan, se la possibilità le viene offerta, se nel suo dna è destinata a essere come loro, a essere proprio come sua madre tempo fa. Ha visto utilizzare l’innata da qualcuno, quando era più piccola, quando ancora non si era iscritta presso l’Accademia per tenere le lezioni, per diventare agli effettivi una kunoichi. Replicherebbe solo ora, al termine di tutto <So che si può muovere la vegetazione attorno a sé, muovere il legno stesso, utilizzarlo a proprio piacimento. Ovviamente ci vuole allenamento e dedizione, come ogni cosa. Ho visto utilizzare l’innata in un paio di occasioni, da alcuni membri esperti. Ero solo una bambina> avrà avuto cinque o sei anni al massimo. Attenderebbe, poi, la direttiva dell’uomo, di poter richiamare il Chakra, di poter scoprire qualcosa in più. Rimane in assoluto e religioso silenzio, senza rompere la magia di quel luogo, di quella storia appena raccontata e di quei significati che portano bellezza nel cuore e nella mente della Genin. [Chakra Off] [Coprifronte x1 - Porta Kunai/Shuriken x1 – Kunai x3 – Shuriken x2 – Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Spiedi x2]

MASTER A PRANZO~

Silente, le permette di parlare e di affermare ciò che sa a proposito dell'innata, dei Senjuu. Trae qualche secondo in più di ossigeno nei polmoni, prima di replicar alla di lei volta. <Se riuscirai a richiamare il Mokuton no Ichi, al tuo attuale livello, riuscirai a manipolare la vegetazione circostante, ma difficilmente a crearne. Per far ciò, per riuscire a divenire un tutt'uno con la natura, devi capirla, diventar parte di essa. Devi trovare la tua affinità con la natura, guardando dentro di te.> Assottiglia le palpebre, lasciando scivolare ambo gli arti superiori dabbasso, restando ancor fermo frontalmente alla giovane, sovrastandola data l'altezza dell'altro rispetto alla sua. Metaforicamente parlando, v'è anche l'esperienza che differisce tra lui, in quanto Capo Clan, e la ragazzina, di cui ancor non si sa l'effettiva discendenza. Potrebbe anche non riuscire ad attivarla, ma.. <Che ne dici di toglierci questo dente?> ..compare un piccolo sorriso di circostanza sul di lui viso, contornato da una barba ispida, corta. <Attiva il Chakra ed iniziamo.> È arrivato il momento clou, quello in cui sapranno chi è veramente Rei Senjuu e se Senjuu, appunto, possa definirsi con il gene del Mokuton no Ichi attivabile. [AMBIENT | Scusa il tempo, ma tra pranzo e altro, ho ritardato <3]

15:02 Rei:
  [Interno] <Capisco> direbbe semplicemente alle sue parole, prima di continuare <Sì iniziamo. Devo guardarmi dentro>. Semplice, tranquilla, cercando di rilassarsi e di trovare ogni cosa, ogni parte di sé. Cercherebbe di alzare le braccia e di portare le mani a congiungersi tra loro, affinché le dita possano incrociarsi e tentare di dare vita al sigillo della Capra. Una volta ricreato, cercherebbe di richiamare l’energia fisica, quella forza che muove i muscoli, quella forza insita in ogni fibra del suo corpo, in ogni cellula, dal capello alla punta dei piedi. La forza che le permette di camminare, di stare in piedi, di poter muovere le dita e il resto del corpo. Assieme a essa, proverebbe a ritrovare la forza psichica, quella che smuove i pensieri, quella che smuove le immagini all’interno della propria testa, inerenti al suo presente, alla sua famiglia, a sua madre e a sua sorella, che si prendono cura di lei, che la fanno diventare forte, che la fanno sentire forte. Proverebbe a mescolarle tra loro, a fonderle insieme, a renderle un’unica realtà, a renderle un’unica entità, a rendere un unico colore, come se quell’azzurro venisse effettivamente ricreato nel suo corpo. Proverebbe a mandare il tutto al centro del suo corpo, alla bocca dello stomaco e lì mescolarlo, in senso antiorario, affinché possa essere smosso nelle diverse parti del corpo, nei diversi angoli. Tenterebbe, quindi, di spostarlo appena verso le gambe, spingendolo verso il basso e verso le braccia, spingendolo in laterale e verso la testa, spingendolo in alto, in modo tale che possa riempire ogni anfratto e cercare così di avere un quantitativo equo dappertutto. Dovrebbe esserci riuscita, dovrebbe sentire quell’energia scorrere in ogni anfratto, in modo da poter passare al passo successivo, a ciò che serve per capire se sia effettivamente parte di quella discendenza, di quel magnifico Clan, un nome che ha segnato anche l’esistenza di sua madre. [Tentativo Impasto Chakra 30/30] [Coprifronte x1 - Porta Kunai/Shuriken x1 – Kunai x3 – Shuriken x2 – Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Spiedi x2]

Rei attiva correttamente il proprio Chakra, facendo sì ch'esso fluisca in ogni singola parte di sé. E' ora pronta per il passo decisivo. <Per richiamare il Mokuton No Ichi, devi formare dapprima il Sigillo del Serpente. Successivamente, allo stesso modo di come unisci la Forza Fisica e la Forza Spirituale, devi unire il Chakra Elementale del Suiton a quello del Doton. Così facendo, qualora riesca a richiamare con coscienza l'Hijutsu, dovrai riuscire a sfruttare la vegetazione circostante. In questo caso..> Distende e allarga l'arto superiore destro verso l'esterno, abbracciando -per così dire- l'intera area. Il terreno è, infatti, coperto da terriccio, radici dell'albero al di fuori, il quale sostiene lo stesso Dojo, e qualche piantina qui e lì, assieme a dell'erbetta fresca, ma rarefatta in più punti. V'è comunque da considerare tutto il terreno sotto i piedi, comprendente un quadrato piuttosto ampio, dov'è possibile allenarsi e dove or loro si trovano. Merumaru fa un passo indietro. <Concentrazione, Rei.> Le ultime parole famose che ad essa rivolge, prima di tacer completamente ed attender soltanto il verdetto finale, il quale vedrà se la ragazza è o meno idonea ad essere una Senjuu, se potrà diventare una abile Ninja un giorno. A lei.. Dunque, un "Buona fortuna" che non viene espresso a parole. [AMBIENT]

15:58 Rei:
  [Interno] Dovrebbe essere riuscita a richiamare il Chakra, dovrebbe sentire chiaramente quell’energia scorrerle in ogni fibra del corpo, in ogni angolo, in ogni organo e anfratto possibile. Lo sentirebbe in tutta la sua bellezza, in tutta la sua magnificenza, in tutta la sua forza e vitalità. Un sorriso leggero andrebbe sempre a increspare le labbra della giovane Genin, una gentilezza inaudita, una delicatezza evidente e una forza di volontà immensa. Ma deve ancora capire chi è veramente, capire cosa si cela davvero nel suo sangue, in quello che scorre all’interno delle proprie vene. Ascolterebbe la spiegazione introdotta da Merumaru, su quello che serve per poter richiamare correttamente l’innata Senjuu, per poter sfruttare davvero la vegetazione presente in quel quadrato, dove radici si dovrebbero intravedere appena sotto il terriccio. Annuirebbe verso l’uomo poco più avanti di lei, prima di vederlo allargare quel braccio verso l’esterno e intimare la ragazza di mantenere la concentrazione, di provare a essere pronta per quello che deve ricreare, per quello che deve dimostrare a coloro che la circondano, soprattutto a sua madre, nella loro casa. Proverebbe ad alzare nuovamente le braccia davanti a sé, davanti al petto, e unire le dita tra loro. Tenterebbe così di incrociarle tra loro e dare vita al sigillo del Serpente, quello richiesto affinché il tutto possa essere richiamato. Subito dopo, cercherebbe di unire i due elementi richiesti, ciò che darebbe vita al Mokuton, quello che serve affinché esso possa prendere vita dentro di sé, dentro alla sua esistenza. Prima di tutto vorrebbe ritrovare il Suiton, quell’elemento presente nei mari, nei fiumi, nella pioggia che imperversa sui villaggi, nelle lacrime che rigano il volto di coloro che sono stati delusi; subito, invece, tenterebbe di ritrovare il Doton, quell’elemento presente sotto i suoi piedi, nella rocce, nelle montagne, sotto il manto erboso, un elemento che sa di forza, di durezza, di eterno. Se fosse riuscita a ritrovare entrambi, proverebbe a unirli tra loro, a dare vita a qualcosa di nuovo, a dare vita a una nuova essenza, a dare vita a qualcosa di unico, a dare vita a quel Mokuton che vorrebbe sentire dentro di sé, che vorrebbe sentire come parte integrante della sua esistenza. Se vi fosse riuscita, se il tutto fosse andato a buon fine, proverebbe a smuovere le radici che fuoriuscirebbero un poco dal terreno, da quel quadrato che stanzierebbe davanti a sé e proverebbe a farle uscire momentaneamente dal terreno stesso, la sola punta, per potersi mostrare agli occhi della Genin, per capire se quella natura, se quell’Albero, se tutto questo può divenire il suo futuro, il fulcro della sua forza, della sua determinazione, della volontà insita in lei. Ci prova, può solo provarci e sperare in un esito positivo agli occhi dell’uomo, agli occhi dello stesso Clan. [Tentativo Richiamo Innata Mokuton No Ichi: -1 Chakra; 2/4] [Chakra 29/30] [Coprifronte x1 - Porta Kunai/Shuriken x1 – Kunai x3 – Shuriken x2 – Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Spiedi x2]

Tira un D50.

Rei tira un D50 e fa 2

La giovane si concentra. Dal canto proprio, anche Merumaru resta a fissar l'altra con far attento e guardingo, se non del tutto speranzoso. Non sa s'ella riuscirà nell'intento, ma ciò non toglie che vuol porre speranza in lei ed in quel che sta facendo. Se è vero che in ella scorre il Sangue ed il Gene Senjuu, allora non dovrebbe aver nessun problema nel richiamare coscienziosamente l'Hijutsu, seguendo altresì le spiegazioni date precedentemente dal Capo Clan. La ragazzina, dopo qualche attimo, riesce a sentir dentro di sé qualcosa mutare. Col Chakra che circola nel di lei apparato circolatorio, or dovrebbe anche sentir il Mokuton affluir dentro di sé. Nel farlo, nel richiamarlo, potrà sentir la vegetazione circostante, la natura che la chiama, che si fa finalmente sentir anche attraverso di lei. Un sorriso appare sul volto del Capo Clan, non più tanto giovane, ma decisamente affascinante. <Benvenuta, Rei Senjuu.> Col sorriso ancor stampato sul volto, sceglie di prender direzione opposta a quella precedente, per dirigersi nelle proprie stanze. <Allenati qui fin quando vorrai per perfezionare la tua Affinità con la Natura e col Mokuton. Per qualsiasi necessità, sai dove trovarmi, Rei.> Le dà le spalle mentre parla, allontanandosi poi dal Dojo e lasciando che la Genin, ora, prenda maggior coscienza di quel che c'è da fare. D'altro canto, appena attivata, sentirà di già la stanchezza del mantenimento, non essendo pronta ancor fisicamente a sostenere fin troppo tempo l'attivazione dell'Innata. [END]

Rei viene convocata da Merumaru.
Riesce ad attivare l'innata con evidenti difficoltà:

Tiro Dado: 2/50 - Tu ci campi coi tiri dado bassi, però.
Voto Master: ???

Lascio il resto a Mekura.
NO EXP, il Clan è il Premio.