[Missione D] Stura tombini pt. 1

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Missione di Livello D

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19:25 Kirito:
 E' ormai sera. Le luci elettriche animano la città come migliaia di lucciole in una notte di primavera. Le strade sono meno affollate del solito ma la vita scorre frenetica e il via vai di gente è comunque degno di nota. Kirito sta percorrendo uno dei vialoni principali del centro. Ha una missione da svolgere. Una di quelle per cui l'essere un ninja diventa improvvisamente privo di fascino ed eleganza. Ancora pulizie ma probabilmente la fine di questo incubo è ormai vicina. Sta avanzando rapidamente e sta diventando sempre più forte perciò, chissà, tra qualche tempo potrà diventare un chuunin e magari potrà dedicarsi a qualcosa di più importante. Si guarderebbe stanco intorno per scrutare qualcuno che possa avere le sembianze di un compagno di missione. Il coprifronte di Kusa è in bella vista ed è legato al collo a mo' di collana. Indossa un cappotto nero impermeabile, munito di cappuccio. Al di sotto un kimono nero con una spaccatura che parte dalla cinta e arriva alle ginocchia. Attraverso di essa sarebbe possibile vedere, quando il genin è in movimento, un portakunai pieno fino al suo limite ed identico a quello sulla gamba gemella. Dietro la schiena un porta oggetti legato alla cintura di tela che stringe il kimono in vita. All'interno del portaoggetti altri 3 shuriken e 3 kunai. Inoltre negli altri compartimenti si possono trovare un set di makibishi, 3 kunai con carta bomba, 2 tonici coagulanti e 2 tonici di recupero chakra, del filo di nylon, un set da 5 fumogeni. Sulle braccia e sulle gamba vi sono, per arto, 2 fuuda per la sostituzione. Sulle braccia vi sono legati con delle bende due Tanto, e al disotto dei vanbracci. Degli schienieri coprono le gambe. Alza gli occhi al cielo sperando che quest'ultimo non gli riservi sorprese. E' nuvoloso ma con tutta probabilità non pioverà.[chk off][equip: 2 schinieri, 2 vambracci. 2 tanto (uno per braccio). 2 fuuda per ogni arto con tronchetto sostituzione, 2 portakunai: 3x suriken e 3x kunai ognuno. Portaoggetti: tonico chakra x2, tonico coagulante x2, makibishi, fumogeni x1(set da 5), 3 kunai con carta bomba, filo di nylon (5m)]

19:43 Junpei:
 Una genin si aggira per le strade di Kusa, per una missione. Capelli verdi come l'erba svolazzano un pochino al vento durante la sua camminata, mentre i suoi occhi, dello stesso colore ella giada cercano un compagno di squadra, per la poco elegante e nauseante missione accettata da poco, la sua prima per essere precisi. Il nome di costei è Kaine e si presenta in questo modo: Il proprio coprifronte di Kusa, a testimoniare il suo grado da Genin, è legato al braccio destro, più precisamente ad altezza del bicipite, con il simbolo che guarda verso destra. Sul corpo ha indosso una maglietta di tessuto a maniche corte, di colore nero mentre alle gambe dei semplici pantaloncini bianchi che arrivano fino alla rotula, dove alla coscia destra porta legato un porta Kunai, con al suo interno tre Kunai, non si sa mai. E degli stivali che coprono 3/4 della tibia di colore nero, visto il lavoro che deve fare oggi. Infine al collo porta un ciondolo color argento con al suo interno un bigliettino, e qualche capello di colore blu, mentre sulle mani tiene dei guanti da Ninja da protezione. La giovane cerca con lo sguardo girandosi un po' intorno, per trovare il suo possibile compagno di squadra, fino a quando non nota un ragazza che per aspetto risalta un po' più di altri. Osservandolo meglio nota che al collo porta un coprifronte di Kusa, quindi decide di avvicinarsi e parlargli. <emmh... salve per caso sei qua per la missione.. dell' emh... stura tombini?> Kaine in tono un po' imbarazzato si rivolge al ragazzo anche perché se si stesse sbagliando starebbe facendo una bella figuraccia. [Oggetti: Porta kunai, 3 kunai, guanti ninja][Chakra off]

19:55 Kirito:
 L'attesa sembrerebbe essere terminata quando una ragazza leggermente più bassa di lui attira la sua attenzione. La osserverebbe per poi rispondere alle sue domande <si sono io. Piacere, Kirito> dicendo ciò allungherebbe la mano destra verso di lei. Aspetterebbe che anch'ella si presenti per poi passare all'azione, se così la vogliamo chiamare. <Allora, direi di fare i tombini che ci sono su questa strada, che d'altronde è la principale, arrivando fino al primo cerchio o giù di lì.> La sua idea è semplice, ed è anche quella più sbrigativa. Ma tuttavia come può, il Kage, pretendere che soltanto due persone puliscano ogni singolo tombino di una città delle dimensioni di Kusa? <Aspettami qui torno subito> direbbe per poi correre verso i bagni pubblici. Conosce bene quel luogo, ci è già stato. Una volta per pulirli e l'altra per farsi picchiare da dei bulli di quartiere. Ma ormai è acqua passata. E' tornato lì perché sa che al suo interno vi è presente un ripostiglio con attrezzi necessari a quello sporco lavoro. Da esso tirerebbe fuori due paia di guanti di gomma e delle spatole. Esse hanno un manico di gomma dura e all'estremità una testina d'acciaio. Adatta, a dire dell'uchiha, per quell'ingrato compito. Dopo aver preso il necessario tornerebbe dalla sua compagna sperando di trovarla ancora lì. Con un po' di fiatone per l'incredibile corsa appena fatta consegnerebbe il materiale alla goryo. Fatto ciò indosserebbe i guanti gialli e brandendo quella spatola come una spada indicherebbe la fine, al momento non visibile, della strada e aggiungerebbe <Beh, mettiamoci al lavoro. Prima iniziamo e prima finiamo>.[chk off][equip come sopra]

20:13 Junpei:
 Il ragazzo davanti a lei conferma il suo dubbio, ha trovato il suo compagno. Si presenta, scoprendo così il suo nome, ovvero Kirito. Esso allunga la mano destra verso la genin e Kaine risponde altrettanto allungando la sinistra e stringendo quella dell'altro Ninja. <piacere, il mio nome è Kaine Goryo> Lascia la presa del ragazzo <bene che facci...> non fa in tempo a finire la frase che Kirito dice di aspettare e si allontana correndo, <ma che...?> Kaine decide di aspettare come detto da lui ed esso ritorna dopo un po' di tempo con qualche utensile. Porge alla genin un paio di guanti di gomma gialli, e una spatola, con manico in gomma dura, per ovvie ragioni. Kaine prende gli oggetti, decide di mettersi i guanti di gomma sopra quelli Ninja, non avendo nessun posto dove metterli, mentre tiene in mano la spatola. Kirito indica la fine della strada come se stesse indicando la via con una Katana, ma in questo caso con una spatola per raccogliere, chissà cosa. Ha detto di iniziare a lavorare, ed effettivamente non è una cattiva idea ora come ora, quindi la genin si avvicina al primo tombino. Si abbassa e con le mani afferra le fessure del tombino, per poi tirarlo fuori. Dopodiché porta la mano destra con in pugno la spatola ed inizierebbe a tirare fuori la roba, li dentro, abbiamo sigarette, bustine varie, persino la punta spezzata di un Kunai. <Ah che tanfo> Kaine non riesce a resistere al tanfo che il tombino emana e si tappa il naso con la mano sinistra. Dopo aver spalato un attimo quello li in questo ingrato compito, si gira verso la direzione in cui Kirito è adesso per osservare il suo operato. [Equip come quello sopra riportato][Chakra off]

20:21 Kirito:
 Pulizie su pulizie. Ormai non gli vengono che affibbiate che pulizie. La sporcizia è ormai una delle cose che odia di più al mondo. Ma essere ninja significa anche questo, farsi forza e andare avanti anche quando quello che ci circonda non ci piace. E Kirito, tutto ciò, l'ha imparato sulla sua pelle. Le esperienze che ha vissuto lo hanno cambiato, trasformato rendendolo quello che è ora. Ha in mano la spatola e dopo che la ragazza ha tirato fuori il primo tombino la aiuterebbe. La osserverebbe mentre disgustata porta i guanti al naso come a voler coprire quel tanfo infernale. Infatti da quel buco non esce profumo di fiori, ma Kirito è abituato anche a situazioni peggiori. <Sai una volta ho dovuto pulire i bagni pubblici. E credimi questo è niente in confronto. Perciò fatti forza e cerca di non pensarci.> le sorride come a voler confortarla in qualche modo. Nel mentre completerebbe la pulizia del tombino rimettendolo poi al proprio posto. Si dirige all'altro e poi all'altro ancora girandosi di tanto in tanto verso la sua compagna. Vorrebbe cercare di rendere questa missione meno noiosa così, tra un tombino e l'altro guardandola negli occhi gli chiederebbe. <Perché sei diventata una shinobi? Cosa ti ha spinto su questo percorso?> una domanda importante ma che ormai fa ad ogni compagno di missione. E' curioso, vuole conoscere quali sono stati i percorsi e le scelte che hanno portato altra gente come lui sulla via dei ninja.[chk off][equip come sopra]

20:40 Junpei:
 Il ragazzo si avvicina a Kaine per darle una mano mentre lei sta facendo questo compito disgustoso. Kirito gli racconta anche sue esperienze passate rispetto a pulizie peggiori, tentando di rassicurarla. <oh davvero?> Kaine un attimo sconcertata dalla cosa riprende a parlare <ma che razza di missioni danno?> dice l'ultima frase in tono ironico. Dopo aver finito con quel tombino, passa al prossimo, e al prossimo e così via... <*pant* *pant*> Kaine si affanna un poco <è peggio dell'Anteiku sta roba...eh?> Kaine prima di finire il suo commento nota che il ragazzo gli ha fatto una domanda piuttosto familiare. Nel mentre torna a lavorare racconta un po' ciò che è successo <ah perché? Beh diciamo che è una lunga storia, ma cercherò di farla breve> Kaine prende una breve pausa <diciamo che di per se io non ho mai avuto un obbiettivo di vita o qualcosa a cui volessi adempire, ma un giorno successe qualcosa di interessante> Kaine continua il discorso poi con un tono più calmo per evitare di accelerare il discorso in un minestrone di informazioni. <Io..... sono stata adottata, all'età di circa 9 anni e non ho mai avuto ricordi dei miei reali genitori, o comunque dai 9 anni, in giù, e non mi ha mai interessato più di tanto scoprirlo, non tanto perché non mi sarebbe piaciuto, ma perché non avevo nessun indizio sul dove cominciare> prende una breve pausa <ma un giorno trovai sul mio letto una ciocca blu a cui legato vi era un bigliettino che diceva di cercare qualcuno, diciamo che anche a causa di un sogno fatto qualche giorno prima in cui ho sognato una figura coi capelli blu, feci due più due e decisi di capire che significasse e se fosse collegato ai miei ricordi> Kaine si gira verso il ragazzo mostrando con il l'interno del ciondolo al collo aprendolo col pollice, dove vi è il biglietto e dei capelli blu, per poi richiuderlo <lo so può sembrare stupido> Kaine prende una breve pausa dicendo l'ultima frase in un tono un po' più imbarazzato e divertito allo stesso momento <Beh diciamo che all'accademia non trovai nulla ma mi stava appassionando così decisi di restare, ecco come sono diventata shinobi> dice questo in tono quasi ironico, per elevare l'assurdità di andare ad un accademia di guerrieri per una cosa simile, ma nel mentre che stura un altro tombino raccontando tutto ciò fa una domanda a Kirito <e tu dimmi perché sei voluto diventarlo?> dice questo guardando il ragazzo non accorgendosi che sullo stivale gli è caduto qualche resto di sigaretta <ah cavoli> va poi per ripulirlo con la spatola[Chakra off][Equip stesso]

20:50 Kirito:
 Il lavoro procede senza troppi intoppi. I due genin, dal canto loro, sfruttano quest'occasione per conoscersi meglio. Kaine parla del suo passato e di come sia diventata un genin. Kirito ascolta in silenzio annuendo di tanto in tanto mentre, quasi meccanicamente, la mano lavora all'interno di quei maledetti tombini. <Capisco> direbbe l'uchiha con tono pacato e sereno. <Io?> ripete ad alta voce la domanda posta nei suoi riguardi. <Beh sono diventato shinobi grazie a mio nonno. In letto di morte mi ha detto che il mio destino era ben diverso dal fare il negoziante di antiquariato come i miei genitori e di scoprire cosa c'è nel mio sangue> è un po' enigmatico nelle parole, ma va bene così. <E quindi eccomi qui. Sono un po' vecchio, se così vogliamo dire> ride alla sua stessa battuta <ho visto bambini diventare genin giovanissimi. Mentre gente della mia età di grado sp. jonin o persino superiore, ma devo dire che col tempo sto recuperando> sorride mentre nella sua mentre nella sua mente ripercorre tutti gli sforzi e gli allenamenti fatti fino ad ora. <Beh proseguiamo> direbbe infine come a voler mettere una pietra sopra al su quel discorso. <Perché non ti interessa sapere di più dei tuoi genitori? Loro sono il motivo per cui sei qui al mondo. Secondo me dovresti cercarli> gli occhi di Kirito diventano improvvisamente tristi. Ed il tono di voce molto più cupo del normale. <Io li ho persi i miei genitori e vorrei aver trascorso molto più tempo con loro. Ma ora non si può più.>[chk off][equip come sopra]

21:05 Junpei:
 Kaine mentre passa da tombino a tombino, raccogliendo di intanto intanto una cianfrusaglia sempre nuova, ascolta la risposta dello shinobi. <oh... emh mi dispiace> Kaine tenta di scusarsi sentendosi un po' in colpa per la domanda, avendo paura di aver fatto recuperare brutti ricordi. Il lavoro va e Kirito parla, iniziando di più ad interagire tra loro dando più vita alla serata e rendendo meno noioso e straziante questo lavoro. Il ragazzo nel suo breve racconto poi fa un'affermazione piuttosto comprensibile ma anche un po' deprimente <oh... wow vedo che ne hai passate tante eh?> Kaine tenta di dire questo in modo rassicurante <ma beh ecco vedi non ho mai smesso di cercare i miei genitori, o comunque capire chi fossero, anzi in realtà penso anche di essere sulla buona strada sul capire meglio tutta questa situazione, ma non ne voglio veramente parlare di quello> La genin va dicendo l'ultima frase in tono più o meno scherzoso misto ad un senso di tristezza tornando a spalare schifo dai tombini, può quasi vedere la fine della strada, ma c'è ancora un po' di lavoro da fare. <dimmi però, in che senso tuo nonno intendeva ciò che c'era nel tuo sangue?> prende una breve pausa poi un po' imbarazzata dice questo <o-ovviamente se non vuoi rispondere non devi farlo> detto questo torna al suo lavoro, sperando ma non aspettandosi una risposta dal ragazzo, anche solo per curiosità.[chakra off][equip stesso]

21:14 Kirito:
 La ragazza mostra della compassione nei confronti dell'uchiha che ricambia con un timido sorriso. In realtà non è quello che vuole. Non l'ha mai voluta. La gente si ostina a voler compatire il prossimo come se una pacca sulla spalla e qualche frase d'occasione possano cambiare la situazione. Ma così non è. Il mondo in cui viviamo è un mondo buio, materialista e fatto di persone che molto spesso si trasformano in animali. Ed il tempo è un flusso che scorre in un'unica direzione, non si può tornare indietro. <Va bene> annuirebbe nel dirlo capendo il disagio che l'argomento genitori stia comportando nella goryo. <Sono un uchiha, è questo che voleva dirmi. Ho scoperto, in modi che preferirei tralasciare, di possedere questo dono ed ho deciso di usarlo al meglio per creare un mondo migliore> forse queste parole possono sembrare un'utopia agli occhi di Kaine ma è quello in cui Kirito crede. E' la sua via per diventare un ninja. Camminando e proseguendo da un cerchio all'altro lungo lo stradone principale Kirito capita dinnanzi al negozio dei suoi genitori. Il luogo dove quella notte è avvenuto il massacro. Si ferma per qualche attimo a fissarlo avendo alcuni flashback della pozza di sangue in cui ha trovato suo padre e degli occhi privi di anima del suo aggressore. I pugni sono stretti e la rabbia lo permea fino alle ossa diventando una sensazione fisica più che mentale. Ma poi si calma. Non è questo il momento di essere arrabbiati. Deve superarlo e da ciò deve trovare la forza per andare avanti. Si girerebbe nuovamente verso il tombino continuando a sfregare a più non posso per poi fermarsi di scatto. <Quel negozio alle mie spalle era dei miei genitori> il tono è cupo, triste e malinconico. Come a voler spiegare quella reazione appena avuta. <Non credo che tu possa saperlo e spero che tu non lo scopra mai, ma perdere qualcuno che ami fa male. Soprattutto se quelle persone ti hanno cresciuto e ti hanno reso quello che sei> il discorso prende una piega piuttosto tenebrosa e Kirito stesso se ne rende conto. <Scusami è che nonostante sia passato del tempo devo ancora metabolizzare bene il tutto > poi guarda alla sua destra.< Dai siamo arrivati quasi alla fine> un piccolo sorriso si accende sul suo volto anche se i suoi occhi rimangono tristi.[chk off][equip come sopra]

21:42 Junpei:
 Kaine ascolta con attenzione e dettaglio il racconto del Ninja, anzi dell'Uchihia, nel mentre continua a tirare fuori cose sempre più strane tra qui uno spazzolino da denti. <Creare un mondo migliore eh?> Kaine dice questo alzando un pochino la testa al cielo, <Beh lo trovo un obbiettivo audace e sicuramente difficile, ma di sicuro, si sente che viene dal cuore....eh?> Kaine dice ciò in tono rassicurante, fino a quando rigirandosi verso il ninja non nota il suo comportamento piuttosto peculiare. Stringe i pugni e sfrega con forza il tombino come se stesse sfogando della rabbia o qualcosa di simile, per poi fermarsi di scatto e dire una frase in tono alquanto malinconico. <beh di sicuro non capisco il sentimento...almeno non al momento... mmmh> Kaine pensa e borbotta un po' tra se e se sentendosi un po' in colpa per non aprirsi di più anche lei con il ragazzo, visto ciò che sta raccontando. <Beh... ecco diciamo che in realtà qualcosina rispetto ai miei genitori l'ho recuperata in un modo o nell'altro...anche se come detto non ne vorrei parlare> Kaine va dicendo la frase in modo misto tra l'imbarazzato e il cupo <ma di mia madre non ho di certo la mancanza ora come ora>, Kaine va alzando con la mano sinistra la maglietta per mostrare la schiena dove vi è qualche cicatrice <diciamo che ora so chi è il colpevole per queste.....> la genin sa che ora come ora la serata sta prendendo un tono più cupo, ma vorrebbe ricambiare comunque con solidarietà la confidenza che ha avuto Kirito. <invece rispetto a mio padre non ricordo ancora molto di lui, ma non penso sia ancora vivo purtroppo.... ma non sto raccontandoti questo per deprimerti di più> Kaine va prendendo una breve pausa per poi dire la prossima frase in tono incoraggiante <questi sono di certo ricordi dolorosi, è vero, e fa letteralmente male ritrovarli passo dopo passo, ma ciò non mi ferma comunque dal volerli riscoprire. Voglio comunque sapere più di me stessa e delle mie origini, e di certo qualche brutto ricordo non mi fermerà, o altrimenti non avrebbe senso aver iniziato questo cammino per ritrovare i miei ricordi> Kaine prende una breve pausa <tu dici che vuoi migliorare il mondo giusto? Inizia cercando di accettare i difetti e le cattiverie che questo può offrire ma senza ripudiarle, ma accettandole. Non voglio fare di certo la so tutto io, ma non penso che dei genitori che abbiano veramente voluto bene al proprio figlio vorrebbero vederlo arrabbiato e malinconico pensando a loro, invece penso che sarebbe meglio se tu accettassi tutto ciò che riguarda il tuo passato e non solo metabolizzarlo. Accetta le sofferenze le cose brutte successe ma sopratutto quelle belle e confortanti e basati su questo per raggiungere il tuo obbiettivo> Kaine tenta di incoraggiare e di aiutare il ragazza a sentirsi meglio da tutta quest atmosfera un po' cupo continuando a lavorare. <come hai detto tu siamo quasi arrivati alla fine del nostro lavoro, quindi diamoci una mossa e assimiliamo nei nostri ricordi anche questa ridicola missione> Kaine va dicendo queste ultime frasi con un sorriso stampato sulle labbra rassicurante, guardando negli occhi il ninja e finalmente vedendo la fine della strada dopo aver sturato qualche altro tombino. Poco dopo però si accorge meglio della frase appena detta e si gira subito verso l'altra parte un pelino imbarazzata.[chakra off][Equip lo stesso]

22:04 Kirito:
 Le parole raggiungono con forza e decisione l'uchiha che le ascolta. Rimane per un attimo impietrito dinnanzi a quella cicatrice per poi ritornare serio. Ascolta il dire della genin per poi pensare a come rispondere. <Noi però non siamo dei santi> esordirebbe mentre con la sinistra spingerebbe infondo al tombino una busta di plastica impigliata in un tombino. <Non possiamo sempre perdonare e porgere la guancia.> il tono si fa serio <Come hai detto tu è un sogno audace ma per ora è una delle poche cose che mi aiuta ad andare avanti> dicendo ciò rimetterebbe a posto quello che dovrebbe essere il penultimo tombino per poi dirigersi verso il successivo. <Dai vieni che è l'ultimo> direbbe con un gesto della mano per poi riprendere, una volta scoperchiato l'ultima pozza di sudiciume, il discorso iniziato poco addietro. <Perciò io non voglio più perdonare. Voglio farla pagare. Mi sto allenando e diventando più forte per questo.> riflette un po' sulle successive parole. <Sembra brutto da dire ma persone come tua madre sono degli esseri crudeli. Che purtroppo non possono essere perdonati. Ho sentito dire di padri che hanno persino ucciso le loro figlie. Ti sembra giusto? > aspetterebbe la risposta mentre anche grazie al suo aiuto completerebbe il lavoro. Poi si alzerebbe in piedi <beh dai non è stato così brutto. Tolti gli odori e le schifezze mi ha fatto piacere chiacchierare un po'> è sincero e dal tono di voce si potrebbe percepirlo. <Beh, io vado, alla prossima. Sperando che sia qualcosa di più interessante> sorride aspettando gli eventuali saluti di lei per poi dileguarsi diretto alla magione di Yukio dove da qualche giorno alloggia.[end]

22:18 Junpei:
 Kaine continuando a spalare gli ultimi tombini rimasti e avvicinandosi anche un po' ad aiutare l'Uchihia nell'ultimo rimasto, iniziando a spalare insieme al ninja. La genin in tutto ciò ascolta bene anche le parole del ragazzo e pensandoci su <Hai ragione, ovviamente una persona così non può essere perdonata, non mi sembra giusto, e in un certo senso capisco questo desiderio di vendetta che hai, e quello che pensi sul perdonare> Kaine prende una breve pausa dal discorso per riuscire a trovare le parole giuste <perciò nonostante non condivida appieno questa tua linea di pensiero, ti auguro di conseguire il tuo obbiettivo, se questo ti aiuterà a sentirti meglio con te stesso> Kaine va dicendo le ultime parole in maniera incoraggiante anche se subito dopo sente un po' di imbarazzo, essendo comunque un discorso piuttosto delicato. Finalmente i due riescono a pulire l'ultimo tombino e l'Uchihia si alza e va via salutando la Genin e Kaine risponde altrettanto. <Beh alla prossima allora Kirito, e buona fortuna> la ragazza va salutando il ninja muovendo un po' anche la mano destra a destra e sinistra, per poi sistemarsi un attimo e e controllare che niente di quello raccolto nel tombino gli sia finito addosso. <Bene è ora che me ne vada anch'io> Kaine va via dirigendosi più lontano, verso il terzo cerchio dove l'aspetta quella che oramai è la sua casa, ovvero l'Anteiku. [end]

Missione che viene svolta senza intoppi, nonostante le varie schifezze trovare nei tombini. I due approfittano della situazione per parlare un po' di varie cose.