{Una nuova stella}

Free

0
0
con Hitomu, Rei

22:32 Rei:
  [Ufficio] Piove all’esterno, nel villaggio, le gocce d’acqua scendono senza sosta dando modo alla popolazione di rimanere chiusa all’interno delle proprie abitazioni, di quelle mura che sanno di calore e di famiglia. La ragazza indossa un maglione pesante a manica lunga, dal colore blu scuro, un paio di pantaloni pesanti del medesimo colore e un paio di anfibi neri ai piedi, pratici e ottimi per il tempaccio che imperversa. Iridi verdi incastonate su di un viso candido e delicato, capelli biondi rilegati in un’alta coda di cavallo e labbra rosee prive di qualsiasi forma di trucco. Non trasporta armi con sé, non ne sentirebbe il bisogno e il Chakra è mantenuto disattivo. Un ombrello rosso viene retto tra le dita della mano destra, la sua principale, in quel tragitto che la conduce davanti alla porta della magione dell’Hokage. E’ riuscita ad avere un incontro con lui, un’istituzione all’interno di Konoha, un personaggio di rilievo, dalla fama impareggiabile. E’ onorata, si sente tale e solo ora andrebbe a chiudere quell’ausilio contro la pioggia per poter entrare dall’ingresso principale dell’edificio, facendo notare di essere priva di qualsiasi genere di armamento. Un sorriso vivo viene sfoggiato a ridosso delle labbra, l’ombrello bagnato viene abbandonato all’ingresso, prima di salire le scale che conducono verso il corridoio prescelto e raggiungere così in breve la porta dell’ufficio dell’Hokage. Si sente bene, si sente viva e proverebbe a bussare con le nocche della mano destra contro la superficie lignea della porta. Palesa la sua presenza a chi sta all’interno, in modo da mantenere un certo decoro e una certa educazione. [Chakra Off]

22:45 Hitomu:
 Altra giornata di pioggia nel Villaggio della Foglia. Le gocce d'acqua cadono dal cielo schiantandosi contro gli edifici del Villaggio, contro gli alberi e contro i pochi presenti che ancora camminano per le vie della Foglia. Gli occhi attenti del jinchuuriki del Kyuubi osservano tutto ciò dall'alto del suo ufficio all'interno della Magione. Dalle vetrate in cui le gocce d'acqua scivolano giù velocemente, lo sguardo protettivo dell'Hokage è diretto verso la terra che ama di più al mondo. Casa sua. Konohagakure. Il Kyudaime passeggia lentamente avanti e indietro mantenendo le braccia conserte tra loro. Le iridi azzurre si rispecchiano attraverso il vetro davanti a loro e la mente del jinchuuriki vaga per gli ultimi avvenimenti accaduti al Villaggio. Il Nono indossa una maglia a maniche lunghe di colore blu con sopra il giubbotto smanicato di colore verde ricevuto alla promozione a Chunin. Sotto, invece, porta un paio di pantaloni neri lunghi fino all'altezza della caviglia e un paio di sandali neri del medesimo colore descritto precedentemente. L'haori bianco e rosso, recitante la scritta in kanji 'Nono Hokage', è indossato sopra le spalle e mantenuto aperto cadendo lungo i fianchi del Kyudaime. Nella stanza risuona il silenzio, rotto solamente dai passi scanditi lentamente dalle scarpe del biondo. Ad un certo punto, qualcuno all'esterno dell'ufficio bussa richiamando l'attenzione del jinchuuriki che rivolge lo sguardo verso l'entrata della stanza. <Chi è?> alza la voce in modo tale da farsi sentire da chi vorrebbe entrare all'interno. Gli occhi azzurri del Nono si muovono verso la porta cercando di notare la figura che sta per entrare. [chk off]

22:52 Rei:
  [Ufficio] Non ci crede. E’ proprio davanti alla porta dell’ufficio dell’Hokage in persona e il cuore nel petto comincerebbe a battere all’impazzata, quasi fosse una sorta di primo appuntamento con un ragazzo. Non ha la smania di avere un fidanzato e non ne ha ancora avuti, quindi per lei una sensazione vale l’altra. Non ci vorrebbe molto prima di avvertire la voce del Nono dall’interno, chiara e precisa, con una domanda netta che le viene posta prima ancora di varcare la soglia. <Mi chiamo Rei Fujii. Sono una Genin del vostro Villaggio, Nono Hokage> e solo ora andrebbe a stringere la maniglia con l’ausilio della mano destra e aprire così quell’uscio. Si paleserebbe agli occhi dell’altro nei suoi centosessantacinque centimetri di altezza, piuttosto notevole per una quattordicenne, priva di armi e di qualsivoglia forma di offesa nei confronti di qualsiasi persona all’interno di questo edificio. Una ragazza composta, educata, discreta, senza troppi grilli per la testa. Chiuderebbe la porta dietro di sé, rimanendo distante dalla figura dell’uomo, in modo da evitare di invadere lo spazio vitale altrui. Sia per educazione che per rispetto del ruolo che l’Hokage ricopre all’interno del villaggio. Le parole uscirebbero ancora dalle sue labbra <Sono felice di poterla incontrare, finalmente. Avere l’occasione di conoscere di persona colui che detiene le redini di Konohagakure> sprizza gioia da ogni poro del corpo, non starebbe più nella pelle, per lei è una vera celebrità, un vero punto di riferimento su cui poter fare affidamento. Rimane in silenzio, ora, per poter ascoltare le parole altrui, in caso queste giungano in un breve lasso di tempo. [Chakra Off]

23:05 Hitomu:
 Nella stanza entra la figura di una ragazzina molto composta ed educata che si presenta in poche parole al jinchuuriki davanti a lei. Le iridi azzurre del Kyudaime osservano attentamente la kunoichi, una genin del Villaggio della Foglia. La voce di Rei risuona all'interno della stanza interrompendo quel lungo silenzio che si era creato nell'ufficio. Il jinchuuriki fa due passe avanti portandosi accanto alla scrivania, l'unica presente all'interno delle quattro mura. <Buonasera, Rei> afferma il jinchuuriki salutando la ragazza appena entrata e donando a lei un sorriso. La genin spiega di essere felice di incontrare l'Hokage in questa serata di pioggia e il jinchuuriki apprezza le parole della ragazza con le labbra che disegnano, nel lasso di poco tepmo, un altro sorriso sul suo volto. <Ti ringrazio..> china la testa in avanti, in segno di riconoscimento per le sue belle parole. <E io sono felice di conoscere te, Rei> come succede da tempo, il jinchuuriki di Kurama è sempre disponibile nel conoscere i nuovo shinobi che lavorano sotto la sua guida. Più persone conosce, più è felice di condurre questo compito di leader della Foglia. <Ti prego di accomodarti, se vuoi..> la invita a sedersi sulla sedia davanti alla scrivania mentre lui, con un semplice gesto, prende posto sulla sua. Lo sguardo attento dell'Hokage cerca di notare ogni dettaglio sul viso della ragazza che sembra sprizzare felicità da ogni parte del suo corpo. <Allora, Rei.. Volevi parlare di qualcosa o sei passata solamente per una chiaccherata veloce?> domanda il jinchuuriki chiedendo alla genin le sue intenzioni. Il Nono si dimostra sempre disponibile sorridendo alla ragazza e cercando di metterla a suo agio. [chk off]

23:16 Rei:
  [Ufficio] La figura del Nono si presenta in tutta la sua magnificenza, dandole modo di sentirsi sempre più onorata di questa occasione, sempre più felice di potersi trovare al suo cospetto. Ammira quella figura, forse più di tante altre presenti nel villaggio e questo lo si noterebbe da quel sorriso a trentadue denti che la Genin mostra nei confronti dell’uomo. <Buonasera a lei, Nono> lo appellerebbe così, per mantenere quella forma di rispetto e di educazione proposta già dal principio. Il sorriso che le viene ricambiato donerebbe una sorta di pace al cuore della ragazza, dando modo a quel muscolo involontario di calmare il suo moto e mantenere un ritmo più tranquillo, ben cadenzato. Un leggero rossore andrebbe a intaccare le gote della ragazza, prima di avanzare di qualche passo in avanti e prendere posto sulla sedia dal lato opposto della scrivania, di fronte all’Hokage. Altre parole giungerebbero poco dopo, altre parole che racchiudono anche una domanda chiara e precisa, qualcosa che la Genin poteva aspettarsi effettivamente. <Sono qui perché vorrei chiaccherare un po’ con voi, sapere qualcosa in più su ciò che vi contraddistingue dagli altri. Vi ammiro, fin da quando ero più piccola e la vostra disponibilità, così come la vostra cordialità, rendono la gente molto incline all’amarvi e a sostenervi. La mia domanda è questa: da dove proviene tutta questa vostra dedizione verso il prossimo, dedizione verso le giovani leve, verso coloro che vi servono costantemente?> un quesito piuttosto particolare, piuttosto preciso, come se fosse una sorta di intervista improvvisata sul momento. La mente viaggia alla ricerca di risposte, la sete di conoscenza è molta: conoscere meglio l’Hokage può essere solo di sprono per le giovani promesse come la bionda presente qui, stasera. [Chakra Off]

23:32 Hitomu:
 La ragazza prende posto sulla sedia e ora poco meno di un paio di metri dividono i due, uno davanti all'altra. Ci sarebbe solo una scrivania, ma è come se fossero faccia a faccia in una serata in cui la genin vuole capire di più su ciò che si nasconde dietro la figura dell'Hokage. Quell'uomo sempre disponibile con i giovani, sempre pronto ad aiutare chi ne avrebbe bisogno. La kunoichi spiega il motivo del suo arrivo cercando di trovare delle risposte dietro la leggenda che narra solo le azioni eroiche del jinchuuriki della Foglia. Dietro quel ninja, infatti, si cela un uomo con dei valori. Ed è proprio questo che vuole conoscere Rei. La provenienza di questa volontà di essere sempre pronto ad aiutare i giovani ragazzi. Il Kyudaime non può fare altro che ascoltare attentamente le parole della kunoichi con i suoi occhi azzurri che fissano attentamente quelli dell'altra. Ci sarebbero tanti motivi da spiegare per rispondere alla domanda della ragazza. Il jinchuuriki del Kyuubi riflette ancora un paio di secondi su cosa rispondere a Rei fino a quando non apre bocca scegliendo un tono dolce ma allo stesso tempo deciso. <Proviene direttamente da voi, semplice> spiega in poche parole il Kyudaime alla genin. <Voi siete sempre disponibili, pronti a difendere me e il Villaggio della Foglia in ogni momento. Per questo, ho il dovere di ricambiare quel che voi fate..> aggiunge ancora in risposta a Rei. <E i giovani sono il futuro del Villaggio. Per me è importante aiutarvi nella vostra crescita.. La Foglia sarà nelle vostre mani tra molti anni> conclude annuendo ad un sorriso sul suo viso. Ritorna in silenzio aspettando una risposta da parte della kunoichi. [chk off]

23:45 Rei:
  [Ufficio] Ha posto davanti agli occhi dell’uomo una domanda piuttosto complicata, in quanto potrebbe presentare molteplici risposte, molteplici aneddoti, molteplici descrizioni delle proprie azioni. Una domanda piuttosto mirata da parte della kunoichi, in quanto ha bisogno di sapere, ha bisogno di avere risposte, ha bisogno di quel mantra per poter proseguire al meglio nella strada che ha scelto, nella strada che pian piano si sta costruendo. Deve contare sulle proprie forze, su quello che ha appreso in Accedemia, su quello che il suo corpo potrebbe compiere o meno. La risposta da parte dell’Hokage arriva in brevissimo tempo, pochissimi istanti, pochissimi attimi e questo porterebbe la Genin ad annuire appena con la testa, prima di aggiungere <E il ricambiare quello che noi tutti, me compresa, facciamo nei vostri confronti è un qualcosa che può solo fare bene al villaggio. Se la gente può contare sul proprio Hokage, allora la gente stessa è più propensa a fare tutto quello che è possibile per conservare la sua integrità fisica e mentale> una ragazza che sa a cosa potrebbe andare incontro, una ragazza che sa usare la dialettica. Non è finita qui, arriverebbe un’altra domanda dalla bocca della Genin <Quindi, in poche parole, vi sentite come una specie di genitore aggiuntivo per tutti coloro che escono dall’Accademia pronti ad affrontare il mondo lì fuori?> lei compresa, ovviamente. Un quesito semplice, qualcosa che sa di semplice curiosità e non di un vero e proprio interrogatorio. La famiglia di sangue è pur sempre la propria famiglia, ma avere un appoggio in più fa solo bene al morale di ognuno, soprattutto dei più piccoli e dei meno esperti. [Chakra Off]

00:04 Hitomu:
 I discorsi entrano nel vivo tra la kunoichi e il jinchuuriki del Kyuubi. La ragazza cerca di capire di più dell'Hokage, aspetti che si possono scoprire solo attraverso una chiacchierata come quella che sta avvenendo nell'ufficio dell'Hokage. La figura del jinchuuriki è vista con molto rispetto dalla maggior parte degli abitanti del Villaggio ma quando ci si trova faccia a faccia con lui, si capisce immediatamente della bontà che vive nell'anima del Kyudaime. Per lui, queste chiacchierata sono la miglior cosa che potrebbe fare. Conoscere i giovani che saranno il futuro della Foglia, capire le loro intenzioni e cercare di aiutarli nel miglior modo possibile. Le parole della kunoichi risuonano nuovamente nell'udito del Kyudaime. <Il Villaggio è proprio questo. Un luogo in cui tutti si aiutano a vicenda. Questa è la sua forza e io sono orgoglioso di tutti voi..> spiega rivelando con sincerità ciò che pensa del suo Villaggio. Gli occhi attenti del jinchuuriki della Foglia scrutano, ancora una volta, il dolce viso della kunoichi seduta davanti a lui. Alla domanda della genin, al Kyudaime scappa un sorriso ascoltando le parole della ragazza. <Genitore? Non lo so, non credo Rei..> afferma ora il Nono verso la genin. <Io mi sento come una guida che potete seguire.. Qualcuno da ascoltare quando avete bisogno di un consiglio o qualcuno che vi ascolti solamente, se ne aveste il bisogno> spiega il jinchuuriki del Kyuubi. Questo è ciò che pensa sul suo ruolo verso i giovani shinobi della Foglia. <Tu, invece, cosa pensi del Villaggio?> domanda ora lui scambiando i ruoli di questa 'intervista'. Rimane in silenzio aspettando una risposta da parte della genin. [chk off]

21:35 Rei:
  [Ufficio] Ascolterebbe tranquillamente le parole introdotte dal Nono, parole che sanno di bontà e di dedizione, parole che sanno di bellezza e di delicatezza, parole che sanno di guida, di esempio, di un consiglio che potrebbe essere utile a qualunque ninja si diplomi all’Accademia. Una persona distinta, una persona unica, una persona che ascolta davvero chi vive sotto il suo comando, che ascolta davvero i bisogni della popolazione, che ascolta davvero ogni sorta di richiesta da parte di tutti. Avere una guida di questo genere, avere una guida così è solo di buon auspicio per una ragazza come Rei, di una semplicità e di una allegria fuori dal normale. Lei sorride, sempre, la vita è troppo bella per essere cupi, per essere silenziosi, per vivere nell’ombra senza mostrare la parte più bella dell’anima. Considerarlo genitore forse è stato un po’ azzardato e diventerebbe un poco paonazza in volto, con le gote che diventerebbero rosse e la mano destra che andrebbe per un attimo a giocare con la coda di cavallo presente dietro la nuca. Ma la domanda posta subito dopo la desterebbe da quel piccolo torpore e sarebbero altre parole che verrebbero riversate nei confronti dell’uomo <Io penso che il villaggio della Foglia è un insieme di persone dedite alla vita che compiono, sia che siano ninja o persone comuni. Nessuno è inutile, tutti sono importanti e tutti possono portare il loro apporto per la prosperità di questo villaggio. Konoha è la mia casa da sempre, Konoha è sempre stata con me quando mio padre è sparito, quando mia madre e mia sorella avevano bisogno di aiuto, quando io avevo bisogno di capire la mia strada, la mia destinazione. Per me il Villaggio è tutto, è la mia famiglia allargata, è la mia casa, è quel luogo che mi fa sentire bene, che mi fa vivere bene, che mi permette di essere me stessa. Io penso che Konoha è un villaggio unico, un villaggio dove tutti vivono bene, dove tutti fanno di tutto per poter rimanere nell’assoluta pace. Un paese così lo difenderei a spada tratta perché non posso chiedere di meglio> logorroica, parecchio, ma quando si parla del villaggio della Foglia, lei, si illumina d’immenso. Un sorriso ampio al termine di quelle parole, di una spontaneità limpida e pura. [Chakra Off]

21:53 Hitomu:
 Le iridi azzurre dell'Hokage notano l'imbarazzo sul viso dolce della ragazza seduta davanti a lui. Il jinchuuriki del Kyuubi sorride guardando l'altra. Un gesto spontaneo con cui vuole aiutare l'altra a mettersi a proprio agio, senza il bisogno di vergorgnarsi di qualcosa. La risposta della genin alla domanda del Kyudaime non si fa aspettare molto e il Nono ascolta attentamente le parole di Rei riguardanti il Villaggio e ciò che significa per lei. Il biondo si sofferma su ogni frase da lei detta ritrovando, in molte di loro, il suo stesso punto di vista. Konoha è una casa confortante in cui ritrovare l'amore di cui si ha bisogno. Hitomu resta felice nell'udire quelle parole su Konohagakure e non può fare altro che chinare più volte la testa in avanti. <Proprio così..> sussurra a bassa voce volendo come confermare il pensiero della kunoichi. Il jinchuuriki ricambia l'ultimo sorriso di Rei portando leggermente il busto in avanti, quasia a sfiorare lo spessore in legno della scrivania. <È bello sentirti pronunciare questa parole sul Villaggio. Sarei felice se in un futuro non troppo lontano, questo fosse il pensiero di tutti gli abitanti della Foglia..> spiega il Kyudaime alla ragazza. <Purtroppo, per alcuni, la Foglia non è un posto come tu lo hai descritto. Anche per questo motivo, cerco di aiutare tutti voi. Vorrei farvi capire cosa sia la Foglia per me nella speranza che le nuove leve comprendano quanto possa essere importante il concetto di Villaggio, in modo da portarselo dietro per il resto della vita e diffonderlo a chi verrà dopo di loro> conclude il jinchuuriki lasciando la ragazza con questo suo piccolo pensiero. Ritorna in silenzio posando il suo sguardo sopra il viso della kunoichi e aspettando che lei prenda parola. [chk off]

22:07 Rei:
  [Ufficio] Il viso rimarrebbe paonazzo per pochissimo tempo, in quanto il Nono farebbe di tutto per rimetterla a proprio agio, per farla sentire bene, per non farla sentire inadeguata o fuori luogo. Un uomo del genere, una personalità del genere è solo una spinta ulteriore che la Genin riceverebbe, nel seguire la strada scelta, nel fare tutto quello che lei può per portare avanti gli ideali in cui crede, gli ideali in cui tutti dovrebbero credere. Non sentirebbe il bisbiglio appena accennato da parte dell’altro, in quanto le parole uscivano dalla sua bocca come un fiume in piena, ma sono quelle che seguono che la portano a sperare, che le farebbero illuminare gli occhi, che metterebbero il suo spirito sotto un’altra luce. E’ più convinta di prima, quelle parole danno effettivamente una svolta al suo pensiero in quanto, senza volerlo, è quello che passerebbe nella testa dell’uomo che stanzia di fronte a lei. E’ felice, come non mai e questo potrebbe essere solo un fattore positivo nella testolina della ragazza, di questa dolce quattordicenne. <E io vi aiuterò a diffondere questo concetto, a far comprendere a tutti quanto è grande il vostro amore per ogni abitante, per ogni persona vivente, per ogni elemento presente nel villaggio. Cercherò di far capire a tutti che siete davvero quella guida sicura di cui avevamo bisogno, quella guida che ascolta e che non lascia le parole nel dimenticatoio, quella guida che ascolta e che cerca di donare concretezza con le azioni, con gli atti, con qualsiasi forza insita nel cuore. Voi non siete un Hokage qualunque, voi non siete un Hokage solo per nomina. Voi siete l’Hokage che tutti dovrebbero avere alla guida di un villaggio, interessato al bene comune, al bene di tutti e non al bene personale, alla propria sopravvivenza. La gente compone il Villaggio e un capo, senza seguaci, non è degno di avere una simile nomina. Ma voi siete diverso, voi siete quello che noi Genin vorremmo diventare un giorno, quello che anche io vorrei diventare un giorno. Una persona che difende i giusti ideali, i giusti valori, i giusti principi. Sono lieta di poter essere il futuro della Foglia e sono lieta di aver potuto avere una sorta di conforto da parte vostra. Farò del mio meglio per essere sempre me stessa, per difendere ogni abitante e per difendere ogni giusta causa> finisce l’ennesimo monologo, con una forza di volontà immensa e una luce forte dentro al proprio cuore, alla propria mente, al proprio spirito. Questo lo potrebbe notare il Nono, in quanto lei sorride alla vita nonostante tutto, lei sorride alla vita e va avanti così. C’è sempre tempo per piangere, c’è sempre tempo per essere tristi. <La ringrazio per il suo tempo e per la chiaccherata, Nono Hokage. Spero di rivederla molto presto> e con questo si alzerebbe dalla propria seduta e, dopo il congedo, altrui, si allontanerebbe dalla magione per poter rientrare nella propria casa, nel cuore di Konohagakure. [End] [Chakra Off]

22:31 Hitomu:
 I discorsi tra i due stanno terminando e le ultime battute vengono dette da entrambi prima di lasciarsi per questa sera. La kunoichi conclude il suo dire raccontando ciò che è per lei il jinchuuriki della Foglia. Un uomo con giusti valori e principi. Un Hokage che si rispetti, un Kage che tutti dovrebbero avere. Il Kyudaime rimane immobile e in silenzio lasciando terminare il discorso della ragazza senza interromperla. Il discorso della genin lascia senza parole il jinchuuriki di Kurama che diventa leggermente imbarazzato dopo i complimenti detti da Rei. È davvero felice che qualcuno abbia questo pensiero su di lui. Forse, davvero sta facendo un buon lavoro come Hokage ed è sulla buona strada per raggiungere gli Hokage del passato, a partire dal Primo fino al Settimo. <Davvero.. Ti ringrazio, Rei> le labbra del Nono si allungano leggermente verso l'insù rimanendo senza parole al momento. Da quando è entrata, la genin non ha fatto altro che comportarsi in maniera educata ed elogiare il lavoro svolto fino ad ora dal Nono Hokage. <Le tue parole sono davvero gratificanti..> spiega il jinchuuriki mantenendo il sorriso sul suo volto. <E sappi che quando avrai bisogno del mio aiuto, la porta di questo ufficio sarà sempre aperta per te. Come per tutti i tuoi compagni..> per la Foglia, ci sarà sempre. Per i suoi abitanti, riuscirà sempre a trovare un momento per dare un consiglio o un semplice aiuto. <È stato davvero bello passare questa serata in tua compagnia.. Parlare con voi giovani è sempre un piacere. Ognuno di voi ha un passato differente e vuole intraprendere una strada diversa. Io cercherò sempre di aiutarvi il più possibile tramite le mie parole..> aggiunge ancora il Nono verso la ragazza. Rei decide di concludere la chiacchierata e saluta il Kyudaime lasciando la stanza. Prima di ciò, il biondo contraccambia il saluto <Grazie a te, Rei. È stato un piacere conoscerti.. A presto, sicuramente> conclude il jinchuuriki alzando la mano per salutare la kunoichi e guardandola sparire dietro la porta. Hitomu rimane nuovamente solo nella stanza e prenderà tutti i suoi oggetti facendo ritorno a casa. [end]

Rei va a trovare l'Hokage presentandosi per la prima volta al suo cospetto. Ne nasce una chiacchierata interessante da cui Rei potrà prendere consigli e seguire la sua strada da ninja