Il rientro (?)

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21:49 Sumie:
  [Bosco dei Ciliegi] Schiena a ridosso d'un tronco di ciliegio, ricurvo quest'ultimo in avanti la cui chioma riveste e protegge sotto forma di ombrellone il corpo della Dainin del paese del Fuoco, spostatasi fuori dal proprio territorio in cerca di un posto più tranquillo, isolato e meno confusionario di un centro cittadino. Le tempistiche d'arrivo sono state relativamente brevi, non ha avuto la necessità di sostarsi per affaticamento o qualsivoglia esigenza, una tirata giornaliera per dedicarsi un po' di tempo. Indossa semplicemente una canotta smanicata bianca, sopra un felpone con cerniera lasciato aperto di colore blu chiaro, a formarle un reggiseno delle fasce che le serrano il petto. Alle gambe porta un paio di leggings color blu notte aderenti ed un paio di scarpette da ginnastica classiche, color bianco panna e grigie. Fra le nocche della mano destra, più precisamente fra l'indice ed il medio, un joint fantastico, non eccessivo, un classico personal che è passato indisturbato, del resto quando mai si è sentito che è proibito fumare fuori dalle mura cittadine di qualsivoglia villaggio? Bha, eventualmente offre ad un paio di persone per farle tacere, fregacazzi. "~fiuuuu~" sbuffa soavemente il fumo bianco e denso che proviene dal joint, lasciandolo svanire in alto, verso quei rami che rivestono stile intrinseco di vene e arterie quel cielo stellato. I propri occhi color perla ondeggiano a destra e a manca ma senza un effettivo interesse, semplicemente è sola, osserva, si orienta, cerca di capire... Cosa?! Che tanto è già strafatta.[ck on]

21:55 Naoko:
  [Bosco] Una serata tranquilla, una serata diversa, una serata in cui la Genin ha deciso di uscire dalla magione e godersi così un po’ d’aria fresca. I capelli bianchi sono legati in uno chignon elegante dietro la testa, iridi blu scuro sono incastonate sul viso candido e giovane. Indossa un maglione verde scuro a coprire il busto, un paio di pantaloni pesanti a fasciare le gambe, del medesimo colore e un paio di anfibi neri ai piedi, con doppio nodo a ridosso delle stringhe. Un porta kunai è allacciato alla gamba destra, con all’interno le medesime armi e un portaoggetti sul braccio sinistro, con altro armamentario e il necessario per sopravvivere. Ma non è abbastanza per sentirsi al sicuro, no. Cercherebbe di alzare le braccia e di portare le mani a congiungersi tra loro, affinché le dita possano incrociarsi e tentare di dare vita al sigillo della Capra. Una volta ricreato, cercherebbe di richiamare l’energia fisica, quella forza che muove i muscoli, quella forza insita in ogni fibra del suo corpo, in ogni cellula, dal capello alla punta dei piedi. La forza che le permette di camminare, di stare in piedi, di poter muovere le dita e il resto del corpo. Assieme a essa, proverebbe a ritrovare la forza psichica, quella che smuove i pensieri, quella che smuove le immagini all’interno della propria testa, inerenti al suo presente, alla sua attuale famiglia, a quella famiglia che finalmente ha trovato, che si prende cura di lei, che la fa diventare forte. Proverebbe a mescolarle tra loro, a fonderle insieme, a renderle un’unica realtà, a renderle un’unica entità, a rendere un unico colore, come se quel viola venisse effettivamente ricreato nel suo corpo. Proverebbe a mandare il tutto al centro del suo corpo, alla bocca dello stomaco e lì mescolarlo, in senso antiorario, affinché possa essere smosso nelle diverse parti del corpo, nei diversi angoli. Tenterebbe, quindi, di spostarlo appena verso le gambe, spingendolo verso il basso e verso le braccia, spingendolo in laterale e verso la testa, spingendolo in alto, in modo tale che possa riempire ogni anfratto e cercare così di avere un quantitativo equo dappertutto. Solo ora si sentirebbe a suo agio e camminerebbe all’interno del bosco senza problemi, essendosi spinta fino a questo punto. Vedrebbe la figura di Kagume poco distante, si avvicinerebbe a lei ma con cautela, lentamente, per evitare imprevisti. Non l’ha mai vista, non sa chi possa essere ma è comunque curiosa. Un passo dopo l’altro, con fare disinvolto e senza particolari emozioni che traspaiono dalla mimica facciale. [Tentativo Richiamo Chakra 30/30] [Porta Kunai/Shuriken x1 – Shuriken x2 – Kunai x3 – Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Spiedi x3 – Veleno Inibente x1 – Tonico Coagulante x1 – Tonico per Chakra x1]

22:07 Sumie:
  [Bosco dei Ciliegi] Inalerebbe una buona quantità di fumo, quell'odore così forte da quel joint è impossibile non distinguerlo, si riconosce a metri e metri di distanza, figuriamoci se Naoko non riesca a percepire quel tipico odore. Occhi bianchi che lentamente si arrossiscono, assottigliati in stile più che orientale, sta bene?! ECCOME! Un sorriso mezzo ebete a sbucargli fra le labbra mentre i passi che avverte,a reazione, fanno voltare il proprio volto verso Naoko, istinto semplice. Non dovrebbe metterci molto a capire la posizione e provare ad intravedere la figura della donna non molto distante da lei "Ahh... Problemi per caso?" Mugugna, facendosi sentire dalla Kokketsu, sperando che non abbia attirato l'attenzione di qualche rompisctole, ci si augura ovviamente di no. Espirando, il fumo che aveva precedentemente trattenuto fuoriesce nuovamente. Uno scossone lieve con la testa per far ondeggiare i propri capelli cerulei, liberi in questa assenza del tipico cappellino che troneggia di norma sulla propria nuca. Qualche orecchino scintillante e piercing risulta visibile sul proprio volto, nulla di sconcertante, semplicemente una persona un po'... Appariscente e alquanto trash.[ck on]

22:22 Naoko:
  [Bosco] Il Chakra dovrebbe esser stato richiamato correttamente, dandole modo di sentirsi nel pieno delle sue possibilità e di poter richiamare la sua compagna di viaggio, se fosse stato necessario. Nessuna emozione particolare è presente sul volto della Kokketsu, segno chiaro della sua rinascita, di quella volontà nera che si spande sempre di più nel suo corpo, di quella volontà nera che si muove verso la testa, verso i propri pensieri, verso il proprio cuore e l’anima. Una persona che pian piano diventa diversa, una persona che pian piano mette da parte i sentimentalismi inutili. Lo sguardo cadrebbe a ridosso della Hyuga senza problemi, con i passi che rimarrebbero lenti e ben cadenzati, non vuole correre rischi inutili. Parole giungono al suo orecchio senza troppi filtri, senza troppi problemi, con quel fumo che aleggia dalla bocca dell’altra e che finisce inesorabilmente contro la Genin. Un piccolo colpo di tosse verrebbe provocato dalla sua gola, segno chiaro del fastidio che prova. Le iridi blu scuro non scendono dalla figura di Kagume <Problemi? Io non ho problemi con chi non mi crea problemi. Chi mi crea problemi, allora avrà grandissimi problemi con me > chiara e schietta, senza troppe delicatezze, in quanto non ha bisogno di una balia per rispondere a tono agli altri. <Cosa ci fa una ragazza tutta sola, a quest’ora, nel bosco?> domanda retorica, non le interessa veramente la risposta che potrebbe fornirle. <Che cosa stai fumando? Non ho mai sentito quest’odore nell’aria> perché è chiaro come il sole che è fatta di qualcosa e quel qualcosa arriva sempre nel suo naso. Ancora e ancora. <Ti do per caso fastidio?> altra domanda retorica, con un sorrisino sul viso che si apre solo ora, dall’aspetto sarcastico e impregnato di nero. Adora questa nuova linfa vitale, adora tutto questo. E’ lei e non potrebbe chiedere di meglio dalla vita. [Chakra 30/30] [Porta Kunai/Shuriken x1 – Shuriken x2 – Kunai x3 – Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Spiedi x3 – Veleno Inibente x1 – Tonico Coagulante x1 – Tonico per Chakra x1]

22:30 Sumie:
 Ridacchia, divertita dalle prime parole di Naoko, scuotendo la testa ed imitandone la voce, ingrossando il petto "G-GRANDISSIMI PROBLEMI" Quasi a sfottò, sfociando in una fragorosa risata che a stento riuscirebbe a calmare per qualche secondo, asciugandosi una lacrimuccia dal proprio volto. "Scusami scusami, è che non resistevo nell'imitazione" Scuotendo la testa, riportandola a guardare il cielo fra i rami di quel ciliegio, ridacchiando ancora un po' fra se e se. "Mica sono sola" Inarcando il sopracciglio destro, rivolgendo le proprie iridi perlacee verso la kokketsu, squadrandola da capo a piedi "Bah, cose per scontato..." Sospirando, facendosi un altro tiro, anch'esso profondo "MAI SENTITO QUESTO ODORE?!" Sconvolta, scuotendo la testa "Tiè, fuma fuma prima che ti risponda di si, che mi dai fastidio, per piacere và... Fuma" Allungandole il joint con la mano destra, indefinita la distanza ma si tratterà sicuramente di pochi metri "Uhm... Fammi pensare... Sei un ninja, ah?" Inclinando la testa verso sinistra, squadrando ora, decisamente meglio, la donna, cercando di fare un riassunto di ciò che indossi, non che il joint la faccia sembrare lucida ma sono altri dettagli questi.[ck on]

22:43 Naoko:
  [Bosco] Le prime parole che le giungerebbero di risposta le fanno alzare il sopracciglio destro verso l’alto, come un grave disappunto nei suoi confronti, come se una piccola confusione avesse preso il sopravvento nella testa della Kokketsu. Parole che vengono seguite da una risata fragorosa, di quelle portate a pieni polmoni, di quelle che ti fanno venire le lacrime agli occhi. Letteralmente, a giudicare dalla reazione della sua interlocutrice. La mano destra si alzerebbe un attimo verso il viso, per stropicciarsi gli occhi, prima di abbassarla verso il fianco e guardare nuovamente dritta negli occhi la Hyuga. Non sa cosa pensare, rimane per un attimo in silenzio, senza avere la giusta dosa di cattiveria da sputare contro di lei. E’ come sparare sulla croce rossa in questo momento, non le darebbe retta e la farebbe innervosire sempre di più. Tuttavia, la guardia non verrebbe abbassata e la continuerebbe a osservare. <Fumare? Io? Così mi puoi derubare e rendermi inerme? Mh?> non le sembra qualcosa di molto sano quella che l’altra inala in continuazione, data l’ultima reazione avuta nei suoi confronti. Riceverebbe, comunque, il joint tra le mani e un’altra domanda arriverebbe nei suoi confronti, una domanda piuttosto scontata date le armi che porta indosso. Non vuole sentirsi vuota, non vuole avere nulla fuori posto e quelle armi sono il più per potersi difendere, per poter sopravvivere, per evitare di contare solo sul Chakra. Il Sangue Nero le permette di creare molti oggetti, dalle mille sfaccettature e, quindi, potrebbe anche fare a meno di quegli oggetti. <Potrei esserlo come potrei non esserlo. Le persone normali possono andare in giro armate, non credi? Di questi tempi il pericolo è sempre dietro l’angolo e malviventi possono saltarti addosso senza che tu non abbia il tempo di muoverti. E tu, lo sei?> rigira la domanda dalla propria parte, in quanto è lecito porre simili quesiti. Ha risposto a suo modo, lasciando che l’altra possa credere alla sua versione o meno. Non le importa stasera, non è nella lista delle cose rilevanti. Tuttavia, proverebbe a fare un tiro da quell’oggetto che le ha posto nella mano, giusto per assaporare qualcosa di diverso. Il tempo di aspirare ed eccola tossire più forte verso Kagume, in modo continuo, quasi nevrotico. <Che diavolo è questa roba?> strabuzzerebbe un attimo gli occhi, prima di lasciare nuovamente il joint tra le dita della Hyuga, per rendergliela senza troppi convenevoli. Non ha mai assaporato niente di più strano, dal sapore che non è per niente in linea a ciò a cui è abituata. Non fuma proprio, ma è giusto sentire qualcosa di nuovo, sebbene questo possa portare a spiacevoli inconvenienti, di tanto in tanto. [Chakra 30/30] [Porta Kunai/Shuriken x1 – Shuriken x2 – Kunai x3 – Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Spiedi x3 – Veleno Inibente x1 – Tonico Coagulante x1 – Tonico per Chakra x1]

23:02 Sumie:
 "..." Resta in silenzio lasciandola parlare, senza mai interromperla, sorride alle sue reazioni e alle domande che le rivolge, scuotendo nuovamente la nuca "Bha, siete strani voi" Scrolla le spallucce, alzandosi con molta calma dal terreno erboso che la stava cullando. Riafferrerebbe il joint fra le precedenti nocche, ridacchiando "Droga, che deve essere? HAHAHAHA" Si, ride proprio di gusto dato che è veramente droga, ma sono punti di vista dai! E' leggera... "Allora a scuola non si studia più eh? Sono la DAININ DI KONOHA! LA SIGNORINA KAGUME" Muovendo con un gesto di supremazia pari a zero i propri capelli "Bha, che cosa sconcertante, più che altro molto delusa, mi aspettavo qualche dolce o prelibatezza, una accoglienza più decente non sarebbe male qui..." Facendosi un altro tiro al proprio joint, continuando a ridere "Ma in fondo a chi può fregarne" continuando a ridacchiare fra se e se "Bhe? tu invece che ci fai qui? Piccola indifesa ragazzina?!" Corrugando le sopracciglia, guardando Naoko dritta negli occhi come se fosse in attesa di una sua mossa. La mano sinistra si appoggerebbe al tronco del ciliegio, a farle da sostegno. Diciamo che il senso dell'equilibrio può andare a farsi fottere ma quanto meno la mente è ancora lucida, non si è fatta così tanto da essere una totale spanata suvvia.[FREEZ A BHO!]