Saisei - {ANBU}

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Attendere esito

Kusa. Quartier Generale (Segreto) Anbu. Naoko, neo giunta nella stirpe dei Kokketsu, viene portata sulla spalla destra di un Anbu, senza sapere come né quando né il motivo per il quale sia finita in quella situazione. Ciò che ricorda è che stava, magari nella sua dimora o dovunque ella fosse prima di venir sorpresa e, per quanto sia brutto affermarlo, rapita. Non che si tratti di un rapimento vero e proprio, eh. Tuttavia, per accertarsi che nessuno scopra niente e che abbiano soltanto un incontro (che sia piacevole o meno, non spetterà a me dirlo) con il Generale in carica attualmente nel Villaggio dell'Erba, vengono adottate misure estreme. Il che, però, risulta abbastanza coerente con la vita da Anbu, segreta su ogni fronte, senza poter mischiare vita privata e vita secondaria da membro delle Forze Speciali che ogni Villaggio possiede. Naoko ha le mani legate, ma è abbastanza libera nei movimenti, se non fosse che inizia a riprendersi e a capirci qualcosa soltanto giunta davanti ad una porta metallica, grigio scuro. La testa duole, specificamente sulla nuca, da dove cominciano collo e vertebre. Punti importanti quelli colpiti che, oltretutto, minacciano soltanto uno svenimento e non per forza la morte, se trattenuti. E considerando che a Raflo serve viva, beh.. L'equazione è semplice. L'Anbu che porta sulla spalla Naoko è alto un metro e ottanta, indossa la classica divisa da Anbu e nasconde il volto, com'è giusto che sia. <Generale Raflo, sono Psycho.> Un vociare attutito, oltre quella porta metallica, fa intendere che ha il libero accesso all'Ufficio. Questo si presenta totalmente asettico, quasi fosse la stanza di un Ospedale. E' bianco, con una scrivania in acciaio sul cui bordo siede una figura minuta, decisamente tale in confronto ai due sottoposti. La divisa non è poi molto diversa, ma la maschera muta, non avendo soltanto la forma caratteristica della Volpe o di un animale che ci vada vicino, ma su cui son disegnate fauci, in prossimità della bocca, dipinte di verde. <Prego~> E già ne pregusta l'incontro, indicando agli Anbu due sedie o il pavimento. Praticamente, nessun favore speciale per la Kokketsu. Vuoi per cortesia o perché si è davanti al Generale, il sottoposto la deposita su una sedia, ormai svegliatasi quasi completamente. [ Ambient ]

16:08 Naoko:
  [Sede Anbu] Una giornata tranquilla, una giornata come le altre, una giornata nuova per lei, lontana dai dolori, lontana dalla sofferenza, lontana dallo strazio che la caratterizzava poche ore prima. Si sente meglio, decisamente, segno che deve essersi assestato tutto nel proprio corpo, da cima a fondo. Capelli bianchi che contornano il viso giovane e innocente, rilegati in una treccia che si appoggia sulla spalla destra, mentre iridi blu oceano osservano il mondo, lo studiano, lo memorizzano nei minimi particolari. Indossa un maglione blu scuro, un paio di pantaloni della tuta del medesimo colore e un paio di anfibi ai piedi, con il doppio nodo all’altezza delle stringhe. Solito equipaggiamento portato indosso, armata quanto basta per sopravvivere e per fuggire in caso di necessità. Non farebbe in tempo a uscire dalla magione che verrebbe prelevata dalla figura di un Anbu, che la colpisce in una zona delicata e la fa svenire, per evitare che possa riconoscere la strada, una precauzione non da poco. Viaggia sulle spalle di quest’uomo ignara della destinazione, ignara d’ogni cosa, fin quando, lentamente, non si sveglierebbe all’interno di una stanza completamente bianca, semplice, con il Generale da una parte e lei dall’altra, assieme alla persona che l’ha prelevata con la forza. Strizzerebbe un attimo gli occhi per mettere a fuoco ogni punto, per poter essere al meglio delle sue possibilità. <Dove mi trovo?> una domanda lecita, una domanda istintiva, una domanda assolutamente normale quando qualcuno viene rapito, anche solo momentaneamente. Lei questo non lo potrebbe sapere e rimane in silenzio, per permettere così a Raflo di poter riprendere parola. E’ seduta, le mani appoggiate contro le gambe e lo sguardo portato davanti a sé. [Chakra Off] [Porta Kunai/Shuriken x1 – Kunai x3 – Shuriken x2 – Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Spiedi x3 – Bomba Luce x1 – Tonico Coagulante x1 – Tonico per Chakra x1]

Le braccia sono incrociate sull'addome, al di sotto del seno comunque nascosto dalla pettorina che ne difende il fronte. Non son visibili neppure i capelli, poiché raccolti e sistemati opportunamente sotto un cappuccio. L'unico sprazzo di pelle visibile è il bicipite destro, con il tatuaggio recante il simbolo degli Anbu e nient'altro, se non le dita d'ambo le mani per comporre -ovviamente- i sigilli nel caso di lotta ed utilizzar le armi senza problematica alcuna. Raflo la osserva con fare attento, piegando la testa da un lato all'altro, come se non sapesse cosa fare o cosa dire. <Oh, sento questa domanda ogni volta che mi faccio portare qui una compagnia.> Spiega in direzione della ragazzina, alzando però il volto al cielo. <Sei nella Base degli Anbu di Kusagakure. Sai il motivo per il quale ti trovi qui? O riesci ad immaginarlo?> Il tono è serio, pragmatico, ma parla altrettanto veloce, perché non vuole sprecare tempo. Vuole capire fin dove la ragazzina possa spingersi, vuole testarla come fa con chiunque, con poche e mirate domande. [Ambient]

16:28 Naoko:
  [Sede Anbu] Un luogo piuttosto formale, un luogo dove nulla viene lasciato al caso, un luogo dove la mente viene temprata, così come il corpo e lo spirito. Un luogo di cui non potrebbe conoscere l’ubicazione, adeguatamente nascosta, un luogo di cui pochi conoscono l’esistenza, una cerchia ben ristretta e collaudata, da tempo fedele alla causa. Il volto verrebbe mantenuto in direzione di Raflo, senza abbassarlo, con un agire piuttosto fiero da parte della Kokketsu, di chi ha già conosciuto una piccola traccia di dolore, di quello che il corpo potrebbe e deve sopportare. Una macchia nera, impassibile, che si spande dentro il suo cuore, che la renderebbe più fredda, più cinica, meno empatica rispetto a poco tempo prima. Una ragazzina che sa il fatto suo, che non vuole cedere al nervosismo, a una sensazione che la devierebbe dalla concentrazione. Non si muoverebbe dalla sedia, manterrebbe quella postura, prima di replicare alle parole del Generale <Il motivo deve sicuramente dirmelo lei. Io posso solo provare a dire che sono qui perché state cercando qualche rinforzo per la vostra squadra, elementi nuovi da spremere, da plasmare, da rendere unici. Elementi che volete rendere degni di far parte di questa organizzazione. Gli Anbu sono coloro che proteggono il villaggio a spada tratta, senza se e senza ma. Operano nel mistero, nel buio, senza battere ciglio. Silenziosi, letali> spiega brevemente quello che sa e quello che potrebbe immaginare, di certo non potrebbe possedere la certezza assoluta dei fatti. E’ qui per suo volere, è qui per un suo motivo, quindi è giusto che sia il Generale a proseguire, a darle modo di testare e spremere questa Genin dell’Erba. [Chakra Off] [Porta Kunai/Shuriken x1 – Kunai x3 – Shuriken x2 – Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Spiedi x3 – Bomba Luce x1 – Tonico Coagulante x1 – Tonico per Chakra x1]

Raflo non può fare a meno di ridere per almeno una decina di secondi, durante i quali la stessa Kokketsu potrebbe avere dubbi sulla serietà della donna dietro la maschera e restare sbigottita. <Q-Quindi..> Ancora scossa dalle risate. <..tu sei assolutamente CERTA che io ti abbia fatta condurre qui soltanto perché credi di essere utile alla causa delle Forze Speciali?> Piega il capo lateralmente, ancor nascosto dalla maschera a forma di Volpe. Subitaneamente, s'alza in piedi, scendendo dalla scrivania sulla quale era seduta. Non ha paura alcuna, tantomeno di una Genin agli esordi della sua carriera Ninja. <Rispondi alla mia domanda, ragazzina. Ed inoltre, cos'altro pensi di sapere a proposito di questa organizzazione che lotta e rischia la vita per la difesa unica del Villaggio e dei suoi cittadini?> Assottiglia le palpebre dietro la maschera, la qual cosa sarà ovviamente invisibile ad occhi esterni. Impaziente, ferma in piedi di fronte alla sedia di Naoko, a circa due metri di distanza da lei. Non dice né fa niente. La lascia ancora legata alla sedia, attendendo ch'ella possa disquisire a proposito delle domande fatte.

15:31 Naoko:
  [Sede Anbu] Quando Raflo introduce quella risata rimane per un attimo sorpresa, confusa, con il sopracciglio sinistro che andrebbe ad alzarsi verso l’alto. Un soggetto alquanto singolare, quasi nessuno si è mai preso la briga di prenderla in giro, sempre che si tratti di una presa in giro. Uno sbuffo leggero verrebbe provocato dalle labbra, leggermente violacee, prima di riprendere la totale attenzione nei confronti delle domande successive del Generale. Non sa che si tratta di una donna, non può vedere dietro quella maschera a forma di volpe. Mente che calcola, che studia, che elabora una risposta da fornire all’altra parte. E’ legata, non potrebbe fare molto in quella posizione e verrebbe stroncata ancora prima di muovere qualsiasi muscolo del corpo. <Io credo di avere un valore, credo di avere potenzialità per il futuro. Quello che credo io non è l’assoluta certezza, siete voi che dovete dirmi ciò per cui mi avete fatta portare qui, con la forza> seria e tranquilla, una pace interiore raggiunta dopo il dolore, dopo lo strazio provato nei giorni precedenti. <Non so molto altro su questa organizzazione, quello che ho detto è tutto quello che so per personale conoscenza o sentito dire. Siete tra i migliori ninja che Kusa può avere a protezione, fedeli al villaggio, per la sua salvaguardia. Siete ammirevoli> sincera, sebbene mantenga una certa distanza nel tono, un gelo che pian piano la starebbe consumando all’interno, per vicissitudini passate e recenti. Meno empatica rispetto a prima, meno empatica di quella ragazzina che si faceva attraversare da molteplici, infiniti sentimenti. E’ rinata, è cresciuta ancora, non intende arrendersi. [Chakra Off] [Porta Kunai/Shuriken x1 – Kunai x3 – Shuriken x2 – Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Spiedi x3 – Bomba Luce x1 – Tonico Coagulante x1 – Tonico per Chakra x1]

Il Generale Raflo espira da dietro la maschera. Continua ad ascoltare le parole proferite da ella, senza trovare ancora quello che cerca. Forse. <Lo hai affermato con sicurezza, invece. Questo ti rende orgogliosa, sicura di te. Vuol dire che sai PER CERTO che non hai fatto niente di male? Eppure sei qui legata e, se solo lo volessi, anche imbavagliata.> Il tono è tetro, baritonale, che viene ulteriormente modificato dalla maschera per renderlo spinoso, come un coltello che viene rigirato nella ferita già dolorosa. Non si muove, non ancora, volendo osservarla dal fronte, senza osare. La lascia parlare, mentre si limita ad ascoltare tutto quello ch'ella ha da dire. <Ma tu..> Un guizzo, appena percettibile dalle labbra nascoste dalla maschera. <..cosa credi di poter fare per la difesa del Villaggio? Per quale motivo dovrei scegliere te come papabile e possibile mia sottoposta? Spiegamelo a parole tue. Autocriticati.> Asserisce in sua vece, scuotendo mestamente il capo come se la situazione non le stesse piacendo affatto. <Potrei anche usarti come cavia- che ne pensi? Ho una schiera di Torturatori che si divertirebbe con la tua pelle diafana.> Il tono è smaliziato, sogghigna nel dirlo, ma questo lo si può intuire dal tono utilizzato per parlare, giacché il resto non è visibile. La vuole prendere in giro, spingerla sino al limite e capire fin dove ella possa arrivare e spingersi. [Ambient]

16:15 Naoko:
  [Sede Anbu] La prima domanda che giunge in direzione della Genin la lascerebbero per un attimo sorpresa, in senso positivo e un leggero ghigno verrebbe provocato a ridosso delle labbra violacee. Tuttavia, non tarderebbe a giungere una risposta <Non ho mai fatto nulla per ledere a questo villaggio, in quanto sono cresciuta qui e mi hanno accolto senza conoscere nulla del mio passato, delle mie origini. Lo stesso Hasukage mi ha preso sotto la sua ala, mi ha accettato come se fossi sua figlia, una sua figlia di sangue> e ora lo potrebbe quasi essere, dato il Sangue Nero che circola nel suo corpo. Vorrebbe staccare i lacci che la tengono legata alla sedia, ma rimarrebbe a fare la brava bambina, senza muovere un muscolo che non siano quelli del viso. Un piccolo pensiero che balena nella testa, prima di replicare nuovamente <Sono disposta a fare ogni cosa per poter difendere il mio Villaggio, per poter proteggere questa terra, per poter proteggere coloro che mi hanno accolto nella loro casa. Dovreste scegliermi perché quello che ho passato negli ultimi giorni mi ha resa più forte, andando oltre il dolore, andando oltre la sofferenza, andando oltre lo strazio. Dovreste scegliermi perché sono determinata, sono orgogliosa ma so ascoltare quando devo, senza battere ciglio, senza controbattere e obbedendo senza alcun problema a chi ha più esperienza di me. Sono pronta ad affrontare ogni cosa, a superare i miei limiti, ad andare ben oltre i miei limiti> il dolore che l’ha temprata la sta rendendo tale, un viso candido e fiero, che sa di fragilità quanto di gelo. Una bambola di porcellana in tutto e per tutto. <Direi che sono sprecata come cavia, dato che non ho fatto nulla di male. Ma se ritiene necessario testare la mia pelle, non opporrò certo resistenza> non potrebbe neanche, nella posizione in cui si trova e nella precisione con cui gli Anbu lavorano. [Chakra Off] [Porta Kunai/Shuriken x1 – Kunai x3 – Shuriken x2 – Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Spiedi x3 – Bomba Luce x1 – Tonico Coagulante x1 – Tonico per Chakra x1]

Cammina, superando la di lei sedia, solo per ritrovarsi alle spalle di questa, mentre la lascia parlare finché non avrà altro da dire o da aggiungere al contesto espresso dal Generale. Con un gesto celere della dritta, scioglie le corde che tengono legata la giovane Genin, permettendole or di muovere le mani come meglio preferisce. Può anche tentare di attaccare Raflo, ma si suppone che sappia i rischi a cui va in contro. <Oh, quindi.. sei anche importante, eh?> Sghignazza, poggiando una mano sulla sua testa. <Facciamo così. Ti prendo tra le mie fila perché hai voglia di imparare e sembri gelida al punto giusto.> Non nel senso intrinseco del termine, bensì del comportamento che sta mantenendo ed assumendo da quando è entrata nella Base Anbu segreta di Kusagakure. <Al minimo errore, ti stacco la testa e invento un nuovo gioco tra le fila Anbu quando non siamo in servizio.> Lo dice con una tranquillità che ben poche persone possono vantarsi di avere. <Scegli il tuo soprannome e fa sì che io possa fidarmi di te nei giorni a venire. Fuori da questa porta, ci sarà l'Anbu che ti ha rapito e portato da me, il quale sarà il tuo addestratore. Ti spiegherà tutte le regole alle quali dovrai sottostare ferreamente.> Asserisce, spostandosi lateralmente e permettendole di alzarsi dalla sedia qualora voglia. Dunque, scelto il soprannome, la lascerà nelle amorevoli cure di Psycho, il che è.. Tutto dire. Come agirà la giovane? Morirà prima di finire l'addestramento Anbu o riuscirà a scalare la vetta e la gerarchia? A lei scrivere le sorti del proprio destino. [END - End obbligatoria]

16:51 Naoko:
  [Sede Anbu] Raflo passerebbe oltre la sua figura, per mettersi alle spalle e darle modo di essere liberata dai lacci che la tengono ferma alla sedia. Un leggero movimento della mano destra che andrebbe a massaggiare il polso sinistro: niente di più, niente di meno. Quelle prime parole vengono lasciate scivolare lungo il corpo, senza controbattere, senza dare alito alla lingua del Generale. Non ha scelto di abitare sotto lo stesso tetto dell’Hasukage dal nulla, è stata raccolta per strada e cullata, come una figlia sperduta. La mano sulla testa l’avvertirebbe poco dopo, senza tuttavia battere ciglio alcuno, lasciando che le sia fatto quello che più aggrada. Le torture a cui il suo corpo erano abituate vanno ben oltre un semplice appoggio sulla testa, su quel crine divenuto ormai bianco da giorni. Annuirebbe, poi <Il discorso non poteva essere più chiaro. Farò in modo di non deludere le aspettative di nessuno, qui dentro. Preferisco tenere la testa ben ancorata al collo> semplice e pacifica, con una tranquillità anomala nella mente di una Genin. Lei adesso è rinata e deve dimostrare a tutti di non essere debole, di non essere merce di scambio, di non essere una zavorra. <Il mio soprannome sarà Saisei, Generale> e non aggiungerebbe altro, alzandosi poi dalla sedia su cui era posta e dirigendosi verso il punto in cui si troverebbe Psycho. Un leggero inchino in direzione di Raflo, prima di proseguire e iniziare così quella nuova vita, il suo nuovo addestramento. La sua Rinascita. [End] [Chakra Off] [Porta Kunai/Shuriken x1 – Kunai x3 – Shuriken x2 – Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Spiedi x3 – Bomba Luce x1 – Tonico Coagulante x1 – Tonico per Chakra x1]

Naoko entra a far parte delle Forze Speciali Anbu, facendosi chiamare Saisei.

No exp. La corp vale come premio~