Chi è cattivo?

Free

0
0

11:32 Hayate:
  [Monte dei Volti di Pietra] Cammina pensieroso, in silenzio, osservando il villaggio dall'alto del Monte dei Volti di Pietra, dando le spalle agli Hokage scolpiti nella roccia. Il passo è scandito da un lento incedere, accompagnato di tanto in tanto a un calcio distratto a quache sasso solitario. Lentamente estrae le mani dalle tasche della sua tuta blu, portandole lontano dal busto e stringendole a pugno, prendendo un lungo respiro e lasciandolo andare come un sospiro. I ricordi affollano la sua mente: sembrano lontani come secoli i giorni in cui veniva qui con suo padre. E' ancora strano pensare che non ci sia più. Un nuovo calcio a un sasso dalla forma insolitamente rotonda, quasi un mandarino di pietra. E la mente che torna all'albero del giardino di casa sua e alle decisioni prese davanti ad esso.

11:40 Raido:
 Il sole è alto nel cielo, un sole che splende nonostante il freddo del'inverno, un freddo che non accenna a diminuire ma anzi, aumenta sempre di più. Il cielo è completamente sgombro da nuvole, azzurro di una grande intensità. Dopotutto è una bella giornata e il Jonin ha preso il primo treno per Konoha per comprare materiali per la sua fucina e, magari, parlare nuovamente con Kaori. Sa che quella discussione con la Hyuga può far soffrire molto Kouki, lo sanno entrambi purtroppo e permettere alla ragazzina di vedere i suoi genitori litigare continuamente non fa parte della sua idea di felicità e spensieratezza. Cammina per le strade del villaggio con passo tranquillo, non è ancora andato in nessun negozio, non ha messo piede da nessuna parte, per adesso vuole solo stare tranquillo e godersi un po' di pace. Konoha glielo permette, li non ha doveri con nessuno, non è un ninja di tali villaggio e può essere considerato un semplice turista anche se di semplice, lui, non ha niente. Indosso, come suo solito, porta un semplice kimono bianco che giunge fino alle ginocchia; le punte basse del kimono sono rosse così come le maniche. Una cintura rossa legato e stretta alla vita per tenere chiuso il kimono mentre sotto di esso non vi è niente ed è possibile vedere e notare dei pezzi di metallo e una vestaglia un po' più pesante del normale, qualcosa di aderente al corpo ovvero un'armatura pesante per proteggerlo da possibili guai in arrivo. Pantaloni neri a ricoprire le gambe, pantaloni da ninja mentre ai piedi porta dei semplicissimi sandali neri, sempre ninjeschi. Sulla schiena ha posto la samehada, sua fedele arma in ogni situazione ed è anche la più potente di tutto l'armamentario mentre alla vita ha legato la sua katana, compagna di mille avventure che non lascia indietro. Non ha l'equipaggiamento completo, non ne ha bisogno. Si ferma qualche secondo all'inizio della scalinata che porta nell'alto del monte dei volti. Scruta gli scalini per poi cominciare a salirli uno per uno con fare calmo e pacato. Non ha fretta di fare niente e la stanchezza nemmeno arriva quando giunge in cima, nello spiazzale sotto i vari volti degli Hokage passati. Volge il capo verso il villaggio e un mezzo sorriso si forma sul volto, enigmatico, un sorriso che può dire tanto e niente. [Chk on][Armatura pesante equip][Samehada equip][Katana equip]

11:56 Hayate:
  [Monte dei Volti di Pietra] Alza gli occhi verso il cielo, azzurro che si specchia nell'azzurro, e le mani si intrecciano sulla sua nuca corvina e dai riflessi violacei, coi gomiti alti. La tuta blu, anch'essa tendente al viola, in perfetto ordine, senza alcuna macchia, sembra anch'essa il perfetto compimento del cielo: tinta unita, non una nuvola. Solo i sandali neri, in cuoio, risaltano in mezzo a tanto blu. Strofina energicamente e meccanicamente i capelli corti, distratto e assorto, come a voler ripetere un gesto familiare. Forse oggi sarà la volta buona: forse dall'Accademia giungerà la notizia che può finalmente iniziare le sue lezioni e portare a compimento la promessa fatta alla memoria di suo padre e diventare uno Shinobi. Un Ninja della Foglia. Sorride al pensiero, lasciando cadere gli occhi dal cielo e rivolgendoli nuovamente verso il Villaggio, seguendo con lo sguardo il sentiero che da casa sua lo ha condotto qui,fino all'altura, superando i gradini che portano al Monte dei Volti. Inarca un sopracciglio, scorgendo una figura all'inizio della scalinata. Ferma i suoi passi, scrutando e cercando di riconoscere la sagoma umana di quello che apparentemente sembrerebbe un Ninja. Difficile da capire ancora, occorrerebbe avvicinarsi. Ma attende, preferendo la tranquillità e il silenzio dell'altura, restio a voler disturbare e a voler spezzare l'incantesimo del suono del vento invernale.

12:09 Raido:
 Solitamente il monte dei volti è un posto tranquillo dove non vi mette piede quasi nessuno, almeno per le volte in cui si reca li anche se, deve dire, non mette piede a Konoha da molto tempo, le cose possono essere cambiate in modo radicale. Sale gli scalini, passo dopo passo li percorre e quel sorriso che si forma nel vedere il villaggio della foglia da quell'altura non scompare ma permane nel tempo. Potrebbe cambiare tutto quanto, se solo il suo piano andasse avanti, se solo riuscisse ad avere quell'appiglio per portare a compimento il suo ideale, tutto quello cambierebbe e la vera giustizia trionferebbe. In superficie tutto va bene ma cosa c'è sotto? Cosa nascondono quelle case? Quei territori? Davvero i villaggi sono tutti così tranquilli? Davvero i paesi sono in pace? Fumiko e Kouki gli hanno dato la prova del contrario con la scoperta di quel nascondiglio così vicino alla prigione. Yukio è un uomo e come qualsiasi uomo può sbagliare eppure un Kage non dovrebbe permettere questo tipo di cosa e la stessa cosa è successa proprio a Konoha. Ha trovato il laboratorio nascosto di cappuccio rosso proprio nei pressi della cascata dell'epilogo, un luogo vicinissimo al villaggio e il Kage non è riuscito a impedirlo. Questi sono cose che lo spingono a pensare a come i vari governanti siano ciechi oppure divengono ciechi all'occorrenza. Non può esserne davvero sicuro, questo no. Il sole, dall'alto del monte, riflette sulla chioma bianca dell'albino rendendola più luminosa, mette in risalto le due pitture presenti sul viso, pitture rosse che raffigurano artigli ma che, in realtà, nascondono due cicatrici ricevute in gioventù. Sulla fronte vi è l'unico tatuaggio del suo corpo ovvero una mezza luna. Si ferma sotto il volto del primo Hokage, Hashirama Senjuu e da li nota la figura di Hayate inarcando un sopracciglio <I sandali si consumano se continui a prendere a calci i sassi> quel comportamento è molto inconsueto, decisamente troppo. [Chk on][Armatura pesante equip][Samehada equip][Katana equip]

12:23 Hayate:
  [Monte dei Volti di Pietra] Certo, l'Accademia potrebbe iniziare oggi stesso per lui, ma davvero si sente pronto a competere per diventare uno Shinobi? Davvero è degno di ricevere un coprifronte e rappresentare la Foglia? Pensieri, solo pensieri, inutili per giunta, da scacciare e allontanare, come quel sasso proprio davanti al suo piede. Fa per dare un nuovo calcio, interrompendone il moto, preso alla sprovvista dall'avvento del Ninja, apparentemente quello che aveva scorto poco prima nella scalinata e che aveva sepolto coi suoi pensieri. Posa gli occhi celesti sulla chioma albina di lui, percorrendo il tatuaggio a mezzaluna ed aggrottando la fronte. Ha sentito parlare di quel tatuaggio. E quelle spade sulla schiena? Evocano qualcosa nella sua memoria, qualcosa di sfocato, difficile da ricordare. <Beh, si consumano anche camminando se è per questo. Se avessi voluto che non si consumassero li avrei lasciati all'ingresso di casa, insieme agli altri.> Poi, sciogliendo il nodo delle sue mani ancora intrecciate sulla sua nuca e portando la destra ad indicarlo: <Non sembri un calzolaio poi!> E con gli occhi segue il tracciato delle sue pitture, come un graffio. <Ti conosco? Ti manda l'Accademia?>

12:34 Raido:
 Il ragazzo risponde a tono, in pochi lo fanno e chi lo fa ho è uno sbruffone o qualcuno che merita di rispetto, bisogna vedere in quale delle due categorie si identifica il giovane odierno. Gli occhi vanno a puntarsi su di lui andando ad osservare interamente la sua figura, la figura di un ragazzino tutto sommato. Il ragionamento non fa una piega e ammetterlo non gli costa niente <Touché> risponde semplicemente a quell'affermazione da parte di Hayate ma son le successive parole che lo lasciano un attimo perplesso. Non lo ha riconosciuto, non sa chi è e cosa vuol dire questo? Vuol dire che può passare momenti tranquilli e privi di scombussolamenti, nessuna domanda strana, nessun commento strano, nessuna espressione strana sui volti dei ragazzi, tutto nella norma più totale alla fine e di questo ne deve essere grato <Non lo sono infatti> non ha la faccia da calzolaio, non potrebbe mai essere definito tale e, ad essere sinceri, non sa nemmeno come si svolge quel tipo di lavoro, non gli interessa neppure e poi ecco la fatidica domanda. Lo conosce? A quanto pare no e non vuole rovinare quel momento, non vuole farsi riconoscere <Si, no, forse, chi lo sa> rimane enigmatico anche in questo punto, d'altronde si deve divertire ogni tanto anche lui, no? <L'accademia? No, sono qui di passaggio, perchè lo chiedi? Hai marinato una lezione oggi?> i giovani d'oggi lo fanno spesso, molti preferiscono andare via dalla scuola o non andarci proprio preferendo il divertimento al lavoro, un divertimento che non sarebbe potuto durare molto con l'avvento delle responsabilità e una volta divenuti ninja esse aumentano a dismisura <A che punto sei del percorso accademico? Riesci a richiamare il chakra? A moltiplicarti? A trasformarti?> domande fatte una dietro l'altra, il tutto per pura curiosità e niente di più. [Chk on][Armatura pesante equip][Samehada equip][Katana equip]

12:46 Hayate:
  [Monte dei Volti di Pietra] Beh, che non fosse un calzolaio era abbastanza evidente, con quelle lame sulla schiena perfino un quattordicenne come lui potrebbe capirlo. Anche se, chi avrebbe mai detto che suo padre fosse un agricoltore, pur essendo uno Shinobi? <Si, no, forse, chi lo sa?! Ah, forse sei un indovino? Se non costi molto, potrei anche godere di qualcuno dei tuoi servigi!> Esclama, assorto, come se gli fosse venuto in mente qualcosa di importante, qualcosa che davvero avrebbe necessità di sapere. Poi, il discorso sull'Accademia lo richiama al mondo dei vivi, riportando l'attenzione, con un guizzo negli occhi tersi e celesti. <Marinare? Macchè, ancora attendo di poter cominciare!> E alza le spalle. <Insomma, direi che non so fare nessuna di quelle cose che hai detto. Riesco a richiamare l'attenzione di mamma, purtroppo, vorrei eludere quantomeno la pantofola!> E istintivamente si gratta il sedere, ricordando le carezze della suola di lei. <E so moltiplicare pensieri e domande, quelle sì.> Sospira, tornando con gli occhi sulla mezzaluna di lui. <Sei uno Shinobi della Foglia? Non ti ho mai visto prima.> Sospettoso, come cercando di mettere a fuoco un'immagine lontana. Ha sentito parlare di quel tatuaggio. Chi è il Ninja che ha davanti? <Comunque, io sono Hayate. Perdonami se non mi sono presentato prima.> E china il capo in un inchino rispettoso.

13:01 Raido:
 Dentro di lui il divertimento si sta espandendo, dal viso non si evince molto, resta impassibile nello sguardo, gli occhi permangono di ghiaccio e la sua espressione non muta, non vuole mostrare ciò che sta provando in questo momento ma se potesse riderebbe fino allo sfinimento e nel sentire quelle supposizioni del ragazzo gli potrebbe venire un infarto e farlo crollare per le troppe risate. Si da un contegno interiore e poi <Beh, sei più intelligente di quanto pensassi, sai? Indovino, cartomante, il mio mestiere era ed è tutt'ora questo. Riesco ad usare il chakra per accedere alle zone del cervello di una persona per predirne una parte del futuro, mi basta avere un dettaglio chiaro di quello che vuoi> una bufala? Ovvio ma il ragazzo non lo sa, non può saperlo e ora si può divertire e non poco <Per 10 monete puoi scoprire una parte del tuo futuro> il braccio destro si allunga in sua direzione, la mano destra viene aperta <Vuoi provare o hai paura?> e qui lo sfida apertamente, chissà cosa avrebbe fatto il giovanotto con una prospettiva del genere davanti. Sapere e vedere la sua reazione lo attizza abbastanza alla fine ma continua ad ascoltarlo senza problemi e senza troppe disattenzioni. Ciò che apprende è interessane, il giovane non è un ninja, aspetta solo il comunicato per cominciare le lezioni. Inarca un sopracciglio sentendolo dire quelle parole <Fai lo spiritoso?> a quanto pare si, gli da fastidio? Non più di tanto, è tutto passabile, non si conoscono, non sa chi è, perciò può permettersi di fare tutto quello che vuole <Della foglia? Nah, non sono uno shinobi, sono un viandante che ha appreso qualche arte così ma il mio lavoro, come detto prima, è fare il cartomante o l'indovino nei vari villaggi> continua con quella sua farsa senza troppi problemi, anzi, con zero problemi <Io sono Shimici Urameshi> ecco il suo nome. [Chk on][Armatura pesante equip][Samehada equip][Katana equip]

13:13 Hayate:
  [Monte dei Volti di Pietra] Dieci monete, come se avesse una tale somma in tasca. E' tanto che la mamma gli abbia dato di che comprarsi da mangiare durante la mattinata. <Non è la paura il problema. E' la moneta!> Esclama imbronciandosi un poco. <Quella, e il fatto di avere un dettaglio chiaro di ciò che voglio. A parte diventare uno Shinobi, non vedo molta chiarezza attualmente. Solo dubbi, come bombe fumogene.> Era difficile credere che fosse un calzolaio, ma un indovino? Quale indovino si aggirerebbe con due spade sulla schiena? Quantomeno, una delle due è palesemente una Katana, l'altra sembrerebbe più una mannaia. Un macellaio forse? Nah, difficile anche quello. Sicuramente è una spada pure quella a giudicare dai manici. <I famosi cartomanti armati di spade. Una per affettare il futuro e l'altra per straziare il passato?> Poi, mettendo la destra nella tasca dei pantaloni della tuta e impugnando una moneta, la estrae e domanda: <Per una moneta cosa riesci a fare? Sai dirmi tra quanto l'Accademia mi convocherà?> Dubbioso, ma dando uno sprazzo di fiducia al sedicente indovino dinanzi a lui. <O forse è troppo poco per i tuoi servigi? Tuttavia, Shimici-san, sicuramente i tuoi clienti ti avranno già pagato a sufficienza per oggi, no?>

13:24 Raido:
 Non riesce a credere che se la sia bevuta, ingannare i ragazzini è davvero così semplice? L'ultima volta che ha fatto una cosa del genere ha preso in giro Shiro intascandosi 50 monete solo per dirgli che è lui Raido Oboro, non una cosa da poco se si pensa che ha guadagnato qualcosa semplicemente aggirando una persona ma ora il discorso si fa più interessante. Il ragazzo mostra delle sfumature non di poco conto. Non ha monete con se, non che gli interessi molto alla fin fine <Dubbi? Esprimi i tuoi dubbi, magari se riesce a catturare la mia attenzione posso anche darti una seduta gratis> un'occasione da non lasciarsi scappare assolutamente ma deve riuscire ad attirare la sua attenzione, cosa non facile di questi tempi purtroppo. Il ragazzo continua a chiacchierare, a fare affermazioni su di lui e quelle domande lo portano a sorridere leggermente ma inarca comunque un sopracciglio <Servono a difendersi> mette un punto a quelle sue parole, non può esagerare troppo o verrebbe scoperto, tenersi sul reale, invece, è la cosa più fattibile ma ora lo vede, lo vede estrarre una singola moneta. Davvero gliela vuole togliere? No che non lo vuole, si sta solo divertendo un pochino <Quell'informazione posso dartela pure gratis, se non ci vai tu non ti convocheranno mai, se non sei tu il primo a informarti, cosa può interessare a loro?> parla con un tono di ovvietà ma è ovvio davvero, per qualunque cosa se non si è interessati, perchè dovrebbero esserlo gli altri <Veramente oggi non ho ancora lavorato, sono a secco di predizioni e di guadagni ad essere sincero, sei la prima persona che incontro in questa bella giornata d'inverno> commenta infine il Jonin in attesa del dire del ragazzo con cui, la conversazione, sta prendendo una piega interessante. [Chk on][Armatura pesante equip][Samehada equip][Katana equip]

13:39 Hayate:
  [Monte dei Volti di Pietra] Inarca il sopracciglio destro al parlare di gratuità da parte di Shimici. Ripone la moneta in tasca. <E se all'Accademia scoprissi di non essere tagliato per diventare un Ninja?> Poi, ricordandosi delle spade di lui, mima il gesto del tagliare con il braccio, come se tra le mani avesse una katana. <So a cosa servono le spade, comunque. E le userai anche per difenderti, ma nessuno girerebbe con un cavallo se non sapesse tenerlo a bada, né con due lame se non sapesse usarle entrambe. Sei più di quanto mostri, Shimici-san.> Poi, con un sorriso scaltro e appena irriverente, strizza un occhio. <Ma questo lo si può dire di chiunque credo. A proposito di sedute, comunque...> e con un movimento fluido si siede lasciandosi cadere e incrociando le caviglie e le braccia, sollevando un filo di polvere. <Per quale motivo la gente vuole diventare un Ninja? Tu ne avrai sentito tanti, no? Coi tuoi clienti insomma, e con quelli da cui ti difendi.> Dando l'impressione di non essersela bevuta troppo. <Siamo in pace d'altronde. Ci si difende solo se ci si addentra verso lo scontro, no? Nessuno si difende da un orso dentro Konoha: si va nel suo territorio per potersi difendere.> Poi, come a non voler insistere: <Comunque, gli altri che motivi hanno per diventare Shinobi?>

14:25 Raido:
 Il ragazzo comincia a porre domande su domande, alcune interessanti e le risposte da dare possono esserlo davvero <Non credo che il ninja sia l'unica professione possibile, o sbaglio?> ovvero può fare anche dell'altro se non è tagliato per quel mestiere, è semplice come cosa. Il ragazzo si dimostra davvero più intelligente di quanto sembra. Le spade sono dettagli importanti nella sua persona e capire che attraverso quelle lui stesso nasconda qualcosa, è interessante <Tu dici? E cosa sono secondo te? Cosa non mostro?> ora lo vuole sfidare, vuole vedere fin dove arriva la sua capacità di deduzione, il suo cervello, scoprire fino a che punto può rimanere sorpreso. Un mezzo sorriso va a crearsi sul viso dell'Oboro mentre presta attenzione al dire del deshi e le sue domande sono più che giuste a conti fatti. Perchè la gente vuole diventare ninja? Quali sono i motivi e ci possono essere tante risposte, forse troppe per poterle elencare tutte quante. L'intelligenza del ragazzo viene a galla sempre di più, astuto, arguto, scaltro, tante buone qualità e non sarebbe un reato tenerlo d'occhio. In futuro potrebbe diventare un grande alleato un insidioso nemico, non può permettersi che un tale cervello vada sprecato <Ci sono tanti motivi Hayate, dedizione al villaggio, protezione del prossimo, una promessa, raggiungere un obiettivo, il potere, la grandezza, la voglia di mettersi alla prova, il desiderio di comando> elenca quelli principali che sentito e potuto vedere con i suoi stessi occhi <Diventare Ninja non è un obbligo ma se lo si fa bisogna capire il motivo preciso e l'unico modo per capirlo è capire cosa si vuole veramente, capire quanto si è determinati ad andare avanti nonostante le numerose difficoltà, capire che non è una strada semplice ma bensì piena di insidie e pericoli, capire che il pericolo può nascondersi ovunque, può arrivare in qualunque momento, anche nei periodi di pace> e qui l'esperienza si fa sentire, l'esperienza di anni e anni di battaglie sostenute. [Chk on][Armatura pesante equip][Samehada equip][Katana equip]

14:41 Hayate:
  [Monte dei Volti di Pietra] Annuisce, pensieroso, piantando il cobalto dei suoi occhi in quelli di lui, divorando avidamente le sue parole. <Ho sofferto la fame. Ho rischiato di morire ogni singolo giorno, senza impugnare una lama o lanciare uno shuriken. Eppure ho combattuto. Ogni giorno, resistevo ai morsi della carestia. Quella determinazione a sopravvivere un altro giorno, a non arrendermi alle difficoltà derivanti dai mali portati da... quell'uomo> alludendo a Kuugo senza volerne pronunciare il nome <fa di me un Ninja? E se così fosse, che senso ha l'Accademia? Non ho dato prova di me nel restare in vita?> Nuovi dubbi, nuove domande per l'indovino. <Mio padre diceva che un coprifronte non nasconde la mente che si cela dietro, ma anzi, ne è il faro. Beh, dubito quantomeno che tu stesso non ti sia posto la stessa domanda, prima che ascoltarne la risposta da altri.> Lo sguardo di Shimici rivela più di quanto dice. <Lui, mio padre, era un Ninja. Non uno famoso forse, ma era mio padre: l'ombra che copriva la mia casa, il mio riparo. Ricordo quegli occhi. Li ho incontrati molte volte. E' lo sguardo di chi ha tolto vite, e di chi ha sepolto tanti amici.> Poi, infine, la risposta alla domanda di lui: <Non mostri l'innocenza di un bambino, tipica di chi non ha conosciuto il dolore. Perché non la hai, quell'innocenza, non perché la nascondi.> Forse è uno Shinobi quello che ha davanti. <Sbaglio?>

14:55 Raido:
 Non è un segreto che Kuugo abbia portato la disgrazia a Konoha, quell'uomo è paragonabile al consiglio di Kusa per tutto quello che ha fatto e probabilmente è di lui che Hayate parla. La sua domanda è precisa, dopo quello che ha passato, dopo aver sofferto la fame e aver combattuto con tutto se stesso per sopravvivere. La risposta è difficile da dare, tremendamente difficile ma deve dargliela in qualche modo, ci deve provare <Questo fa di te una persona forte di spirito ma non vuol dire essere un ninja. Si, hai le carte in regola per diventarlo ma non vuol dire che tu lo sia. Sei forte ma la sola forza non basta> se la forza bastasse, chiunque potrebbe diventare grande ma purtroppo non è così, persino a Kusa ci sono shinobi che non riescono ad andare oltre, non riescono ad eccellere in quanto non hanno capito che c'è di più. Continua ad ascoltarlo e parla del padre, del suo vecchio e delle sue parole ma si trova completamente in disaccordo, forse fin troppo <Il copri fronte non significa niente, è solo un documento troppo visibile. Per dimostrare qualcosa non serve un titolo, servono i fatti e sono solo quelli che possono decretare qualcosa su di una persona> e se i fatti dicono qualcosa di negativo, nessun copri fronte o grado può coprirlo. Ancora si parla di suo padre ed è ironico il paragone che il ragazzo sta facendo; in qualche modo lo sta paragonando al padre e sono proprio i suoi occhi che vengono posti sotto esame. Ascolta in silenzio il ragazzo seduto, lo guarda ricercandone gli occhi e nuovamente si ritrova a pensare quanto le sue capacità di osservazione sia elevate, potrebbe essere una risorsa efficace nel prossimo futuro <No, non sbagli> come può sbagliare, è vero, ha tolto tante vite e di tutte le persone, lui è l'ultimo che può essere definito innocente. [Chk on][Armatura pesante equip][Samehada equip][Katana equip]

15:06 Hayate:
  [Monte dei Volti di Pietra] Già. Essere un Ninja è molto più che sopravvivenza. Perfino l'albero di mandarino sarebbe uno Shinobi, se così fosse. Sorride all'idea di vedere un coprifronte avvolto intorno al fusto dell'albero, coi rami che eseguono sigilli per eseguire delle tecniche. Ma proprio il parlare del coprifronte di Shimichi lo riporta nel mondo reale. <Penso sia questione di prospettiva, Shimichi-san. Non sono i titoli che portano ai fatti, di questo ne sono certo. Quell'uomo, aveva un titolo molto alto, eppure...> stringe con forza il pugno destro, provando rabbia ma anche una consapevolezza che non aveva mai avuto prima. <... eppure era una vittima. Uno che subiva le scelte del suo stesso male. Può esistere una condizione peggiore? Chi sono i cattivi del resto, se non schiavi del dolore inferto da altri prima e da sé stessi poi?> Poi, scrutando negli occhi di lui, come alla ricerca di qualcosa: <Un Ninja è qualcuno in grado di liberare le persone da quel male.> Poi, ridacchiando, come se avesse detto una sciocchezza e schiarendosi la voce. <Per lo meno, penso di voler essere quel tipo di Ninja. Se mi giudicheranno degno.> E poi, infine, si rivolge di nuovo a lui: <Sei sicuramente più di ciò che mostri, Shimichi-san. In meglio, dico.>

15:27 Raido:
 Forse si esprime male ma Hayate dice le sue stesse e identiche cose <E io cosa ho detto?> glielo fa presente, hanno praticamente detto la stessa cosa ma in termini pseudo diversi. Kuugo è l'argomento di adesso, l'ottavo Kage, colui che ha portato Konoha allo sfacelo e nemmeno a farlo a posta, lui ha partecipato a quella rivoluzione sotto copertura, almeno da quanto detto da Yukio. Le sue parole sono convincenti e anche la sua filosofia, abbastanza marcata e convinta di una cosa: tutti sono buoni e si diventa cattivi solo in seguito, questo è il suo pensiero e da quelle parole si evince chiaramente <Non sempre è così, c'è chi nasce predisposto a fare del male. I cattivi non sono solo quelli che hanno sofferto, anche chi ha tutto e vive una vita agiata può diventare cattivo ma qui è il punto, il termine cattivo, malvagio ha un significato troppo generico. Cosa è per te un cattivo? O meglio, chi è per te cattivo? Cosa è cattivo per te?> tante domanda dirette quelle che rivolte al giovane, rivolge dei quesiti interessanti ed è curioso di sentirne la risposta <Ognuno ha una propria visione della cattiveria, non esiste qualcosa di universale. Tu vedevi quell'uomo...> riferendosi a Kuugo ovviamente <...come una persona che faceva del male ma, magari, alcuni vedevano in lui un vero salvatore e poteva essere chiunque, dal potente ninja al povero negoziante. Tu giudichi malvagio un negoziante solo perchè condivideva le sue idee anche se non ha mai fatto niente?> ci sono tante cose su cui riflettere e molte della quali ha capito che vanno imparate con il tempo e con l'esperienza, proprio come è successo con lui. Una teoria molto carina sui ninja, qualcuno di liberare le persone dal male <Dici? E se un ninja è esso stesso la causa di quel male, come lo chiami?> mukenin sarebbe la parola più scontata o nemico anche ma lui vuole sapere il pensiero del ragazzo fino in fondo senza nessuna esclusione <Vuoi essere un salvatore quindi, Hayate? Un'eroe?> la strada che sta intraprendendo è molto ostica e difficile <Allora vediamo Hayate, dimmi chi sono> ecco una nuova piccola sfida. [Chk on][Armatura pesante equip][Samehada equip][Katana equip]

15:45 Hayate:
 Si gratta la nuca, imbarazzato e un po' preoccupato per aver fatto la figura dello scemo. <Sì, in effetti abbiamo detto la stessa cosa... credo!> E dà qualche colpetto di tosse, come per riscuotersi. <Un cattivo dici? Uhm.> Assume un'aria pensierosa, facendo appello alla sua scarsa esperienza. Del resto, quattordici anni cosa sono? Forse però... <Un cattivo è qualcuno che, come un'erbaccia, un parassita, toglie la vita a chi ce l'ha, con la speranza infondo di poter sfruttare quella vita, quel potere sulla vita altrui per sé. Per lo meno, finché un contadino non lo strappa via e allora realizza che infondo, la propria vita l'ha già persa da tanto tempo.> La sola esperienza che ha è quella dei frutteti del resto. <Un cattivo, ripeto, è uno schiavo del male. Anche proprio, non necesseriamente altrui.> E come chiamare un Ninja che è causa di un male? <Beh, un Ninja che causa del male, non merita di essere chiamato Ninja. E' soltanto un fallimento. Un'erbaccia.> Sicuramente troppo semplicistica come definizione, ma cosa si aspetta quello che dice di chiamarsi Shimici? E' un Deshi! Forse nemmeno un Kage saprebbe rispondere a quella domanda. <E non venire a dirmi che a volte il male è necessario.> E inarca il sopracciglio destro. <Il dolore è necessario, la fatica, la fame perfino. Il male che intendo io, quello non è necessario; sebbene delle volte, non sia altro che l'inizio di un bene più grande.> Una potatura, come disse quell'uomo. <Non un eroe. Voglio essere un Ninja. Che estirpa le erbacce.> Poi, rimettendosi in piedi, e indicando Shinichi: <E tu sei, ah, cavolo. Non sei un indovino. Sei un guerriero.> Non un Ninja. Anche Kuugo diceva di esserlo, ma il titolo, non diede prova dei fatti.

16:09 Raido:
 Lo ha capito alla fine, meglio tardi che mai ma non commenta, non dice niente se non aspettare il dire del ragazzo il quale è in procinto di rispondere alle sue domande, di dire ciò che pensa di tutto quello che il Jonin gli ha chiesto. Il suo pensiero è corretto, ha capito bene o male il ragazzino con cui sta parlando, è di buon cuore, pensa in modo positivo di tutto e tutti e vede i cattivi ancora in modo classico. Lo ascolta senza interromperlo, senza dire niente per fargli cambiare idea ma anzi, è curioso di ascoltare le sue idee <Io penso che un cattivo viene considerato tale quando una persona va contro quello che noi riteniamo giusto o corretto> questa è la definizione più semplice per lui, se qualcuno fa una cosa che non viene ritenuta giusta, allora è cattivo <E sulla base di questo, come si fa a definire davvero un cattivo? Ribellarsi può essere considerato un atto deplorevole e allo stesso tempo un atto di coraggio, questo ti rende buono o cattivo? E non dire che dipende dal contesto perchè non c'entra, dipende dalle persone> mette su degli esempi anch'essi semplici ma vuole arrivare a un punto ben preciso, un punto in comune con il proprio pensiero e ci sta riuscendo, con lentezza e calma ma ci sta riuscendo. Non fa in tempo a rispondere all'affermazione sul ninja che il ragazzo lo precede ma è questo il punto, il male a volte è necessario perchè senza di esso non può esistere il bene ne la pace <Anche la definizione di ninja è molto generica, chi dice che un ninja debba solo fare del bene? Se una persona dimostra grandi doti, grandi capacità incontestabili da chiunque, non merita di essere definito ninja anche se non è dall'allineamento che tu ritieni corretto?> perchè una persona potente deve essere denigrata solo perchè non è considerato buono? <Madara Uchiha è l'esempio lampante, come fai a non considerarlo un ninja? Come fai a dire che lui è solo erbaccia? Solo perchè non rispecchia i tuoi ideali?> eppure l'essere Dio di Madara è qualcosa di innegabile, solo uno sciocco direbbe il contrario. Piano piano il ragazzo comprende, arriva a un punto e dice una frase più unica che rara ma tremendamente giusta. Non sorride, non fa alcun cenno con il viso ma vuole capire meglio il pensiero di questo giovane, vuole scavare nel suo animo <Hai considerato il fatto che un male, un qualcosa di negativo potrebbe essere l'inizio di un bene più grande e ora mi sorge una domanda. Se per un bene più grande, per un bene superiore, si dovesse fare qualcosa di "cattivo" tu non lo faresti pur sapendo che dopo ci sarebbe solo pace? Non faresti ciò che è necessario per avere, più tardi, una pace duratura? Oppure preferiresti muoverti nel solito modo sperando che, un giorno, le cose possa cambiare contando sulla bontà delle persone?> una domanda che mira a capire Hayate ancora di più, sempre di più, a scavare nella sua personalità. Ha capito cosa vuole diventare e sta capendo anche come prenderlo ma ci vuole tempo per farlo, molto tempo. Alla fine capisce anche quello, è un guerriero, non un indovino <Molto bravo Hayate, sono un guerriero ma ancora non sai chi sono> che voglia fargli capire che Shimici è un nome falso? [Chk on][Armatura pesante equip][Samehada equip][Katana equip]

16:26 Hayate:
 Stringe i denti e si morde il labbro. E dire che voleva passare del tempo tranquillo sull'altura, prima di passare in Accademia. Anche se forse, questo tempo vale più di una lezione. No. E' una lezione vera. Di quelle rare. Ascolta tutto quanto il dire di lui: di Madara, del male per salvare il bene, della domanda che gli pone. Ma è dalla fine che sceglie di partire. <Tu sei chi scegli di essere. E forse sei talmente preso dal voler mostrare una parte di te, che nemmeno tu hai capito chi sei davvero.> Poi, come un ruminante, mastica nuovamente le parole di lui. Indubbiamente Madara era un grande guerriero. Forse il Guerriero per eccellenza. Ma un Ninja? Ah, che confusione. <Un Ninja è ciò che sceglie di essere, e rimane fedele alla propria scelta, forse. In questo caso, Madara era un Ninja. Ma lui aveva scelto la vendetta? O avevo subito la scelta del fallimento e quindi della vendetta, diventando da artefice a strumento? Era il falcetto o il contadino? E se un Ninja è qualcosa che si sceglie di essere, beh...> l'implicazione è ovvia <anche tu sei un Ninja.> Che casino. <Non lo so, sono un Deshi, vacci piano con me. E' ancora tutto confuso. Non so impastare il chakra, né so impastare bene i miei pensieri. Per ora.> E poi con un sorriso, e gli occhi stretti: <So che esistono più di due strade, per chi sa creare nuove strade. Spero di imparare a farlo, e non dover scegliere mai di compiere il male, nemmeno a fin di bene. Ciò che è necessario, delle volte non si trova nei sentieri già battuti!> Infine, rivolge un profondo inchino, e guardando le pietre in basso, domanda: <Posso sapere il tuo nome?>

16:36 Raido:
 Si, ha capito il ragazzo e nonostante lo stia portando nella parte che più desidera è comunque difficile. Deve maturare esperienza, deve ancora fare molta strada se vuole arrivare a capire la filosofia di pensiero dell'Oni ma ci sarebbe riuscito con il tempo <O forse lo hai capito e vuoi essere ciò che gli altri vogliono chi tu sia> il mondo è un posto terribile e tutti quanti vorrebbero degli eroi, gente per bene e molti di loro si adattano al desiderio del popolo comune. Si parla, infine, di Madara, di quello che ha fatto e del suo essere ninja. Il suo pensiero è più avanti dei ragazzi della sua età e quella conversazione si rivela intrigante sotto molti aspetti e punti di vista, non si può dire che non l'abbia preso, anzi, lo ha preso dannatamente bene e questo è tutto dire <La via del ninja, tieni a mente queste parole. Hai ragione tu, ognuno di noi sceglie la propria via del ninja e Madara ha scelto la sua seguendo il suo pensiero, il suo istinto, il suo vero io. Solo nel momento in cui sei consapevole del tuo pensiero puoi definirti un ninja> e con questo conclude il Jonin, mette la parola fine alla discussione sull'Uchiha <Io sono un ninja? Chi lo sa> come può saperlo in fin dei conti, non ha mostrato capacità, non ha fatto vedere niente. China il capo verso il ragazzo, lo osserva meglio <Un giorno capirai> si volta dandogli le spalle mentre il ragazzo esegue quell'inchino, un inchino profondo accompagnato da una semplice domanda, sapere il suo nome. Continua a camminare verso le scale senza voltarsi in sua direzione ma un'ultima cosa la deve dire <Scoprilo> e con questo abbandona il monte dei volti scendendo le scale con la solita tranquillità, con la stessa tranquillità con cui è salito. [END]

Raido si dirige a Konoha per alcuni affari e sul monte dei volti trova Hayate, un ragazzino con il quale intraprendo una conversazione insolita atta a capire la sua psiche, il suo pensiero. Parlano di tante cose, dell'essere cattivi, di cosa è giusto o sbagliato, dell'essere ninja e del suo significato.