https://www.youtube.com/watch?v=kOivomMx8dw
Le ha chiesto di sfogarsi, di colpirlo perchè è quello che sente di fare ma non lo fa, non scaturisce niente in lei e poi commette l'errore di parlare di lui in quel modo, gli rinfaccio di avergli salvato la vita, di aver parlato di Kouki come se non la conoscesse. Probabilmente non si torna indietro dopo quello che ha detto, ha commesso un'errore a parlare di Kouki, a rinfacciarle il dolore che la ragazzina ha provato e che sente in ogni momento. L'ha distrutta, l'ha colpita e ferita nell'orgoglio e ora quella rabbia che ne ha pervaso il volto prima si concentra, diventa più intensa mostrando i veri sentimenti della Hyuga, sentimenti che fino ad ora non è mai riuscita a far uscire, non è mai riuscita a far emergere in modo così prepotente. La furia, il dolore, la rabbia, le lacrime, tutto esce dal di lei viso, un tripudio di emozione e capisce ogni suo intento, capisce ogni cosa e si prepara al peggio. Adesso in lei arde il desiderio di attaccarlo, di fargli male e lui lo sente, sente quell'istinto omicida che è racchiuso nella giovane, un istinto che non vuole lasciare sfogare, un qualcosa che rimane al suo interno, in un guscio. Il cuore del Jonin batte forte, batte come non mai e si ritrova ad essere all'erta, in guardia in caso di attacco ed esso arriva, in parte, da parte della ragazza la quale compone il sigillo della tigre, un sigillo che conosce benissimo e può vuol dire solo due cose, o sta per usare l'arte del fuoco o sta risvegliando il byakugan. La seconda possibilità si manifesta e la mano sinistra si porta sull'elsa della katana scendendo fino al limite con la lama e poi sul fodero. Trattiene il fodero mentre con il pollice solleva leggermente la katana in modo che una minuscola parte della lama divenga visibile mentre il chakra dell'Oboro entra in movimento, un chakra giallo, puro che va ad avvolgere la sua katana, lo Zan sta iniziando a fluire all'interno del corpo di Raido e la lama della katana ne viene circondata, sopraffatta. Le due innate si mostrano ai rispettivi occhi, due innate pronte a darsi battagli, pronte a scontrarsi in quella sera, a capire chi effettivamente sia il più forte, vedere il modo in cui possono farsi ancora più male a vicenda. Lo annusa, il sapore di una battaglia in procinto di distruggere tutto quello che vi è intorno a loro perchè sa, che, uno scontro tra loro due non avrebbe portato altro che distruzione. I poteri della Hyuga sono aumentati, è divenuta più potente e la sua abilità nel ninjutsu, percepisce, è pari a quella di lui con l'Houjutsu e quindi come fanno, due forze del genere, a non provocare distruzione? Un brivido gli corre lungo la schiena e per la prima volta si ritrova eccitato e spaventato allo stesso tempo; l'idea di affrontarla, di mettersi alla prova con lei lo esalta ma è spaventato perchè per la prima volta ha trovato qualcuno che può tenergli testa, che può realmente fargli male e ferirlo. Le avrebbe fatto del male? Quasi sicuramente no, probabilmente non avrebbe reagito al suo primo attacco nella speranza che sia unico, non avrebbe fatto niente se non prenderselo ma se fossero continuati, allora, in quel caso, tutto sarebbe divenuto diverso e niente più come prima. Irrecuperabile, un rapporto distrutto, rotto, portato all'esasperazione, portato al limite massimo di sopportazione. Odio e rabbia fanno parte di loro, non provano altro e quell'avvertimento, quel vattene intriso di lacrime e sofferenza ne è la prova. Andare via da lei, dalla sua vita ma nessun attacco arriva, nessuna mossa della ragazza che ancora una volta si trattiene. La guarda negli occhi senza chinare lo sguardo, senza scomporsi minimamente, senza mostrare debolezze, dolore, irrequietudine, niente di niente emerge dal volto del Jonin ma solo un lungo e difficoltoso respiro. Qualcosa la riesce a fare, qualcosa la fa e la sue parole smuovono la Hyuga a prendere parte attivamente alla vita di Kouki. Alla fine, nonostante tutto, riesce nel suo intento, nonostante il dolore che entrambi provano è riuscito a portare la Hyuga sulla strada desiderata per Kouki. Non parla, non fiata, non dice niente mentre la tigre avanza senza venire calcolata dallo stesso Oni. Fermo lascia che Kaori lo superi, che se ne vada in compagnia dell'animale e in quel momento il chakra smette di affluire nella katana, la mano si stacca dal fodero lasciando che la lama vada a rinchiudersi in esso, il braccio cade morto al fianco, così come il destro. E' tutto quanto finito, tutto perduto, non sono altro che estranei, gente che non ha niente a che vedere l'uno con l'altro <Non abbiamo capito niente> una frase detta quando la ragazza è già lontana, una frase che non urla ma che mantiene a un tono relativamente basso e cosa vuol dire? Può vuol dire tanto ma solo la mente dell'albino ne conosce il reale significato e solo lui può rispondere a una simile domanda. I passi cominciamo a mettere in moto il suo corpo, a portarlo in avanti, verso Kusa, verso la sua casa. Un giorno sarebbe tornato a Konoha, un giorno l'avrebbe rivista. [END]