Ancora allenamento

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Giocata di Clan

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10:46 Taimusu:
  [Dojo Oboro] Tranquillo permane seduto al centro del Dojo della dimora Oboro. La Shirasaya permane sdraiata sulle ginocchia, essendo seduto con le gambe incrociate. Respira con calma ad occhi chiusi, già pronto con le mani alla volta del plesso solare, coperto appena da una maglia a maniche larghe bianca. Una felpa rossa è legata in vita e così le gambe, son coperte da un paio di comodi pantaloni neri stretti. Silenzioso, le mani si intrecciano l'una con l'altra, tralasciando indice e medio dritti come stecche, a ricreare il sigillo della capra. Così inizierebbe il solito processo di richiamo del chakra: Il corpo diviso in due: Mente e stomaco, con le sue relative forze: rispettivamente mentale e fisica, la prima verde la seconda rossa. Lentamente quindi cercherebbe di farle scivolare fino al plesso solare, dentro il suo corpo, così da farle fondere in una sfera bluastra che ruoterebbe in senso antiorario. Un piccolo vortice di energia bluastra che se ricreato correttamente verrebbe inviato in tutti i suoi punti di fuga o Tsubo che meglio si voglia dire nel corpo, così da riattivarlo dal suo torpore di vita quotidiana. Silenzioso quindi eseguirebbe tale azione concentrato, per poi semplicemente sciogliere le mani e così il sigillo della capra. Sospirerebbe quasi esasperato mentre scrolla il capo, smuovendo la lunga treccia nera e il coprifronte, legato ad un pezzo di stoffa, attorcigliato al colo. Pensieri occupano la sua mente, pensieri che lo bloccano al terreno, a guardare ora la Shiraaya, poggiandovici sopra l'intera mano. [Tentativo richiamo del chakra 20/20][Shirasaya]

10:57 Raido:
  [Dojo] Nuovo giorno, Kouki è andata da Shade e al suo ritorno sarebbe partita per Oto con una sua copia. Tutto sta andando bene anche se Fumiko non ha ancora fatto ritorno dal villaggio della caccia. E' via da quasi 5 giorni oramai e la preoccupazione comincia a salire ed a farsi sentire. Cerca di non pensarci molto, di non farci troppo caso. Uscito presto di casa si sta dirigendo al Dojo Oboro per riprendere la vita classica di tutti i giorni, andare li e vedere come procedono gli allenamenti dei giovani, delle nuove leve, capire i loro punti deboli ed aiutarli a migliorare. Indosso, come suo solito, porta un semplice kimono bianco che giunge fino alle ginocchia; le punte basse del kimono sono rosse così come le maniche. Una cintura rossa legato e stretta alla vita per tenere chiuso il kimono mentre sotto di esso non vi è niente ed è possibile vedere e notare dei pezzi di metallo e una vestaglia un po' più pesante del normale, qualcosa di aderente al corpo ovvero un'armatura pesante per proteggerlo da possibili guai in arrivo. Pantaloni neri a ricoprire le gambe, pantaloni da ninja mentre ai piedi porta dei semplicissimi sandali neri, sempre ninjeschi. Sulla schiena ha posto la samehada, sua fedele arma in ogni situazione ed è anche la più potente di tutto l'armamentario mentre alla vita ha legato la sua katana, compagna di mille avventure che non lascia indietro. Non ha l'equipaggiamento completo, non ne ha bisogno. Continua a camminare oltrepassando la porta del Dojo, giunge in prossimità di esso portandosi al suo interno con fare calmo e tranquillo, piccoli passi e nuovamente vede la figura del Genin seduto per terra. Il suo chakra viene richiamato correttamente, questo oramai è certo e lo osserva, pochi attimi in cui lo sguardo viene fossilizzato sul ragazzo prima di avanzare ancora in sua direzione <Di nuovo qui ad allenarti?> probabilmente è nuovamente li per allenare lo Zan e controllarlo meglio oppure chissà. [Chk on][Armatura pesante equip][Samehada equip][Katana equip]

11:04 Taimusu:
  [Dojo Oboro] Volta appena il capo, udendo le parole di Raido. Lo sguardo delle rubine è calmo e placido, come l'acqua di un lago mai toccato prima di allora. Sospira di nuovo mentre ritorna a guardare la Shirasaya, lasciando che la figura di Raido, entri nel Dojo. <Perdonami, probabilmente continuo ad occuparti il dojo, durante un tuo probabile allenamento> Asserisce sorridendo giulivo mentre rialza il capo per poi proferire <Si. Lo zan è stabile, la lama si allunga e il colore è a posto... Ma manca qualcosa... Lo sento incompleto... Quando stringo la Shirasaya, la immagino come un prolungamento si ma... Manca qualcosa! E' come se fosse...> Non sa nemmeno spiegarsi mentre con ambo le mani si aiuta a rialzarsi, mentre la manca afferra il fodero dell'arma. Si rimette in piedi, mostrando ancora una volta i propri piedini nudi e alzando il capo alla volta di Raido asserisce. <La sento "Morta"... Non trovo "Vita"... Non capisco se nell'arma o nello Zan no Ichi... Son confuso... > Non aggiunge altro mentre abbassa il capo, ma stavolta meditabondo, mentre flette il braccio sinistro così da portare l'arma parallela al terreno, all'altezza del proprio petto.[Chakra ON][Shirasaya]

11:12 Raido:
  [Dojo] Gli occhi a fissare il giovane Oboro, questa volta vi è qualcosa che non va, pensiero affliggono la di lui mente, pensieri che non gli permettono di concentrarsi a pieno sul suo allenamento, pensieri che lo portano ad avere problemi e dubbi <Il Dojo è per tutti gli Oboro, non solo per me> anche se non si allena mai al suo interno, preferisce allenarsi sulle colline, vicino casa così da essere sempre vicino a Kouki in caso di bisogno. Quello è un posto pericoloso, la possibilità di essere attaccato è tanta e deve sorvegliare tutto ciò che gli appartiene. Ode il dire del ragazzo mentre si avvicina a lui con passo calmo, non ha fretta di fare niente al momento e percepisce quei dubbi che attanagliano tutti i giovani. Non riesce a sentire quell'abilità come sua probabilmente, non la percepisce come tale e questo può risultare un problema <Qualcosa?> chissà cosa, è diverso per tutti quanti, diverso per ognuno e chissà cosa affligge l'Oboro al momento. Si porta dinanzi a lui, sguardo privo di emozione come al solito, occhi di ghiaccio che lo scrutano in ogni sua parte, in ogni momento <Mh>. Non capisce esattamente ciò che intende o, anche se lo capisce, non può esserne certo <E se il problema fossi tu?> quella è la prima opzione che il cervello del Jonin partorisce e forse anche quella più plausibile dopotutto <Cosa ti rende confuso? Cosa non ti fa essere sereno?> domande su domande vengono poste, domande utili a capire la condizione del ragazzo <Richiama lo Zan, fammi vedere> deve capire fino in fondo. [Chk on][Armatura pesante equip][Samehada equip][Katana equip]

11:21 Taimusu:
  [Dojo] Il giovane ode le parole di Raido e proverebbe a cercare una risposta nel di lui volto, ma vede soltanto ghiaccio. Non ci rimane male. Tutti più o meno sanno chi è e tutti più o meno, sanno com'è. China il capo di lato fino alla domanda di lui. < Già qualcosa. > Alza appena il capo confuso, mentre la destrosa si serra sull'elsa, per estrarre con calma la lama. Se la rigira nella mano, facendo twistare il polso. Si blocca. < Cosa? > Asserisce alzando lo sguardo confuso. Il volto è contratto, pieno di rughe dalla sorpresa in quelle parole. Permane a guardarlo in quella maniera per lunghi istanti e alle sue successive domande il giovane semplicemente balbetta un < Io... > Non riesce nemmeno a comprendere bene mentre l'ultima frase la capisce bene. Permane così ritto di fronte al Jonin. Continua a guardare la lama, mentre inizia a far scorrere il chakra alla volta della mano, facendo scorrere il chakra, come un fiume, tramite il suo chakra Raiton, lungo tutto il braccio. Lo accumulerebbe un secondo nella mano per poi piano piano, farlo scivolare con calma sulla lama. Una piccola patina dovrebbe crearsi che ricoprirebbe come un serpente sinuoso la Shirasaya di un colore dorato, caldo, vivo. Così dovrebbe richiamare lo zan, scrutandolo con le rubine dubbiose. Andrebbe ad alzarla osservandola la lama per poi proferire < Forse... Sono io? > Asserisce confuso mentre continua a guardare la lama. Osserverebbe quel bagliore, quella specie di rappresentazione di lui. Una lama sopra l'altra, una dorata, L'Oboro in lui, l'altra il ferro, una parte di lui che era finta, ma che è comunque rimasta sempre lì. Ora può essere anche la parte dorata, ma alla fin fine, lui è sempre stato ferro e non deve buttarlo: tutto ciò che ha vissuto fin'ora non è altro che la base dello Zan... Non è altri che la base per la sua crescita come Oboro. <Io... Sono un Oboro...> Ancora poco convinto forse, continua a proferire quelle parole osservando e concentrandosi sulla propria lama.

11:32 Raido:
  [Dojo] La convinzione e la sicurezza non fanno parte del ragazzo, non c'è rimasto niente del guerriero che ha visto ieri o se c'è, dev'essere sopito al momento. Balbetta, dice parole senza senza, sconclusionate ma il problema è lui, questo è assodato, lo capisce dal modo in cui parla, dal modo in cui si pone. Lo Zan viene richiamato dal ragazzino, un'abilità incompleta che non ha ancora raggiunto il suo massimo potenziale. Vede la Shirasaya cambiare aspetto, venire circondata da quella patina dorata che caratterizza il suo clan e che li rende forti, decisamente più forti di tutti gli altri Houjutser in circolazione <Mh> ha bisogno di essere spronato, ha bisogno di ricevere sicurezza, ha bisogno di qualcuno che lo aiuti ma in che modo? Per trovare sicurezza deve prima cadere oppure deve convincersi e in qualche modo deve riuscirci <Un Oboro?> domanda ad alta voce cominciando a camminargli intorno, piccoli passi leggeri, lo sguardo dapprima fisso su di lui ora si sposta dinanzi a se per osservare il resto del Dojo <No> esordisce con quella semplice affermazione, niente di complicato da capire <Sei solo uno stupido ragazzino che non deve più mettere piede in questo posto> inveisce contro di lui con tono calmo e pacato, non alza mai la voce preferendo tenere un tono basso e non mostra rabbia, solo sicurezza ed un'estrema convinzione nelle sue parole <Di Oboro in te non c'è niente, hai ereditato quell'abilità per puro caso o per pura fortuna> non ha abilità, non ha valore, non ha niente, questo deve venire fuori da quelle parole e questo deve fargli capire. [Chk on][Armatura pesante equip][Samehada equip][Katana equip]

11:46 Taimusu:
 Permane ad osservare quella cosa che ha di fronte. Una cosa per l'appunto. Non vi è manco l'ombra di uno Zan completo e Raido non esita a dimostrarlo. Le parole del senpai sono colte come fardelli. Volta il capo di scatto con le rubine sgranate. La destrosa si serra sull'elsa udendo la di lui spiegazione mentre lo sguardo si fessurizza. <Cosa!?!>. Un'ondata di rabbia andrebbe a prendere sfogo da quella sua prima frase, mentre il flusso di chakra Raiton si ingrosserebbe nel braccio destro e andrebbe a scorrere più veloce, cercando di investire maggiormente l'arto e la lama del chakra Raiton e della innata del Clan. < Non l'ho chiesto io! > Asserisce digrignando i denti, andando a porre lo sguardo rubino alla volta di Raido. <Non ho chiesto io di nascere Oboro ma diavolo... > Andrebbe a fendere l'aria con la destrosa voltandosi verso un Raido che continua a ronzargli attorno. < ... Non sarò da meno di nessun ninja. Ho sudato per arrivare fin qua e se me ne devo andare... >. Le gambe si fletterebbero mentre la gamba sinistra andrebbe ad avanzare, assumendo una posizione di guardia più larga, il petto è leggermente flesso in avanti, così da compensare la posizione più larga con un maggior controllo sul corpo. La manca si porta avanti col fodero, tenuto parallelo al terreno, a modi guardia, col braccio semi teso. La destrosa invece porterebbe alta la lama, puntandola alla volta di Radio e poggiando il braccio destro sopra quello sinistro. <... Me ne adrò da morto!>. Così "minaccia" Raido, con quel nuovo flusso più pregno d'ira che di autocontrollo alla volta dell'Oboro più anziano, mentre le rubine si fessurizzano, mentre studia l'avversario. [Chakra 18/20][Zan no Ichi Attivo][Shirasaya]

12:05 Raido:
  [Dojo] Le sue parole riescono a far breccia nel genin, riescono a farlo reagire, a renderlo più forte. Se si lascia abbattere, che senso ha continuare a vivere? A niente e la morte è l'unica vera soluzione <Allora non merito di avere questo cognome, non meriti di appartenere a questo clan> continua a provocarlo, a dargli contro, se lo merita e non si sarebbe fermato per niente al mondo, non avrebbe smesso finchè non l'avrebbe visto a terra strisciante come un verme. Continua ad ascoltarlo, ad udire le sue parole ma non lo toccano, non viene toccato da quel moto di rabbia che coglie il ragazzo <Tu sei meno di qualsiasi ninja al momento> non sorride, non cambia espressione, continua a camminare guardando avanti, un piccolo gesto che vuole significare che il ragazzo non merita nemmeno il suo sguardo. Ora arrivano anche le minacce, ha intenzione di attaccarlo e la sua posizione di guardia ne è la prova. Si ferma il Jonin, punta lo sguardo su di lui, sul suo viso e sulla sua persona <E sia> lo avrebbe accontentato, avrebbe accolto la sua richiesta senza problemi e lo avrebbe fatto fuori immediatamente. Flette le gambe, le piega leggermente mentre i piedi sono fissi sul terreno, sono letteralmente adagiati su di esso per avere un'aderenza maggiore. La schiena diritta, il busto viene piegato leggermente in avanti in direzione del ragazzo per poi provare a scattare alla massima velocità che il Jonin riesce a raggiungere, non si trattiene, non trattiene niente dei suoi poteri. Cerca di correre muovendo le leve inferiori una dopo l'altra provando ad arrivare al fianco sinistro del ragazzo, quello libero. La velocità dovrebbe essere tale da rendere impercettibili e invisibili i movimenti del Jonin, in pratica Nesumo non dovrebbe vedere lo spostamento e davanti a lui si dovrebbe creare una semplice immagine residua. Se fosse riuscito ad arrivare vicino a lui andrebbe a caricare il braccio desto all'indietro, il pugno viene chiuso, il braccio caricato e sfruttando la stessa velocità di movimento cercherebbe di dare un pugno alla guancia sinistra del ragazzo per colpirlo in pieno viso e portarlo a cadere a terra. La velocità elevata, anche in questo caso, non dovrebbe permettere una visione del movimento e, quindi, nessuna possibile schivata. [Chk on][1/4 movimento + 2/4 attacco][Agilità 125][Forza 50][Velocità attacco: 125][Danni Nesumo: 16 pv][Armatura pesante equip][Samehada equip][Katana equip]

12:21 Taimusu:
  [Dojo] Silenzioso ascolta le parole di Raido ma non reagisce. Semplicemente permane in posizione di guardia, carico e pronto. Non ha intenzione di ascoltare le scemenze di uno zio che non sa nemmeno di avere un nipote. Lo sguardo si fa più duro notando come si prepari ad affrontarlo. Lo osserva attentamente, cercando di capire cosa dovrebbe succedere alla sua volta ma forse si è concentrato così tanto che ha lasciato l'immagine di Raido lì, mentre quello vero andrebbe a colpirlo al volto. Il giovane manco si accorgerebbe di tale azione rimanendo statuario nella sua posizione finchè il colpo non arriva e lo porta a crollare di lato, alla propria destra. Volerebbe letteralmente via di qualche metrò crollando sul terreno ma in tutto ciò non mollerebbe la presa ne sul fodero ne sulla guardia. Una volta crollato la manca andrebbe a far schiantare la fine del fodero contro il terreno così da usarlo per rialzarsi. Si rialzerebbe guardandosi attorno confuso, notando solo ora la vera posizione di Raido. Non è una lotta che può vincere, ma non gli interessa. Serra la mandibola assicurandosi che non sia partita del tutto, sentendo un gran torpore nel luogo colpito. Non parla, mentre di nuovo alza la destrosa puntando la lama contro Raido e di nuovo la manca, piegandosi a formare un angolo di circa 90 gradi, porrebbe il fodero parallelo al terreno, fornendo appoggio al destro e guardia con il fodero. Le gambe nuovemente andrebbero a prendere una posizione di guardia larga e sorridendo stavolta riprende fiato velocemente. Non pronuncia nulla. Solo continua a mantenere il flusso nella lama costante, stringendola, concentrandosi su di essa, come se fosse il suo stesso braccio. Flusso di chakra Raiton costante, straripante quasi, come un fiume in piena per la rabbia che ha dentro sebbene ora nei suoi occhi vi sia solo determinazione. Determinazione che non vuole scomparire. Semplicemente lo guarda. In quella posizione di guardia, attendendo [Chakra 17/20][Zan no Ichi][Shirasaya][ PV : 84/100 ]

12:38 Raido:
  [Dojo] Lo colpisce in pieno senza problemi, ha sfruttato il massimo del proprio potenziale per evitare di venire bloccato. Lo colpisce con tutta la forza che ha ma è ben consapevole che senza le sue armi non può arrivare alla vera di cui dispone, lo sa e ne è consapevole. Non vuole davvero ucciderlo, non ne avrebbe un reale motivo alla fine per non deve capirlo, deve credere di essere in pericolo e quindi non può mostrare pietà, ne cedimenti o tentennamenti. Lo osserva mentre cade a terra, mentre si butta a terra con un livido viola sul viso o quasi, per ora è arrossato ma tra qualche minuto si sarebbe formato senza troppi problemi. Continua a fissarlo, a guardarlo alzarsi, rimettersi in piedi con sguardo determinato e la lama rivolta contro di se. Vuole ancora combattere, è disposto persino a morire ma non cede, non cede e questa è un'ottima cosa. Nuovamente flette le gambe verso il ragazzo, i piedi sempre fissi sul terreno, la schiena diritta e il busto leggermente rivolto in avanti per poi cercare di scattare nella direzione di Nesumo al massimo della propria velocità senza trattenersi. Corre muovendo le leve inferiori una dopo l'altra cercando di aggirare il ragazzo per giungergli alle spalle. La velocità è elevata, l'immagina residua si dovrebbe creare comunque mentre il Jonin si blocca alle di lui spalle, gli occhi fissi a guardarlo dall'alto verso il basso <Un Oboro ha sempre quello sguardo, in ogni minuto di ogni momento. Ricordatelo> lo ha spronato, ci è riuscito, è riuscito a vedere la sua reazione naturale, la sua determinazione e questo è l'importante <L'insicurezza non fa parte di noi, noi siamo i migliori e dobbiamo dimostrarlo sempre, a tutti, tutti devono abbassare lo sguardo al nostro passaggio> questo è l'orgoglio degli Oboro. [Chk on][Armatura pesante equip][Samehada equip][Katana equip]

12:45 Taimusu:
 Ancora una volta ecco che lo sguardo è fisso troppo su Raido e di fatti inizia a guardarsi ai lati, come cercando di prevedere la sua mossa. Ma è ancora troppo veloce. < ?!?!? > Sobbalza sentendo la sua voce alle spalle. Rapido andrebbe ad eseguire un salto in avanti. Flette le gambe e andrebbe a balzare in avanti, così atterrando, semplicemente invertirebbe la guardia. La gamba destra toccando terra, andrebbe a fungere da piolo e la gamba sinsitra, andrebbe invece a far ruotare il corpo verso destra, così da portarlo di nuovo a guardare Raido. Le braccia rimarrebbero più o meno rigide pronte a intrapendere un nuovo scontro. Lo sguardo permane duro alla volta di Raido finchè non comprende che cosa ha detto. Inarca appena un sopracciglio osservandolo ed ecco che arriva l'ultima frase. Permane ancora a guardarlo serio finché non capisce che è finita. Appena un sospiro a togliere tutta la tensione e l'adrenalina accumulata mentre ritorna dritto, privo di guarda, ma semplicemente flette il braccio destro, così da portare la lama alla volta di Nesumo, parallela al suo corpo. La osserverebbe, dorata, piena del suo chakra e della sua risolutezza. < ... > Permane ancora silenzioso mentre osserverebbe ancora la lama e rialzando lo sguardo verso Raido sorride appena divertito per poi semplicemente ridacchiare appena. < Ora si... Che ho capito... Cosa significa essere un Oboro > Non aggiunge altro mentre si porterebbe la lama verso di se, poggiando la testa contro la parte dove non c'è il filo della lama con un sorriso in volto, a stretto contatto con lo Zan, esercitando una lieve pressione appena alla volta della fronte e del capo. La manca volta invece al coprifronte. < Io sono un Ninja, sono Nesumo Oboro e lo sarò con determinazione e portando alto il vessillo del nostro clan.> [Chakra 16/20][Zan no Ichi][Shirasaya][ PV: 84/100 ]

12:54 Raido:
  [Dojo] Il ragazzo, finalmente, capisce e non c'è più bisogno di comportarsi in questo modo. Sobbalza, scatta in avanti per evitare di essere colpito nuovamente ma non ha motivo di preoccuparsi, tutto finisce in quel preciso istante. Gli basta poco per far cambiare le cose e l'espressione divertita dell'Oboro è un segno di chiarezza nei suoi pensieri, una nota positiva. Annuisce a quanto detto, annuisce chiudendo di poco gli occhi <Spero che la tua confusione sia passata ora, Nesumo Oboro> adesso si che può essere chiamato in questo modo, adesso si che merita di avere l'appellativo di Oboro e di far parte del clan. Si volta dandogli le spalle, non ha più niente da fare in quel posto, ha finito e si sta anche facendo tardi. Inizia a camminare senza dire niente, senza proferire parola alcuna o far alcun gesto, semplicemente se ne va lasciandolo da solo con i propri pensieri, le proprie convinzioni. Ha una partenza da organizzare e non può tardare ulteriormente, Kouki probabilmente lo sta già aspettando a casa. Oggi ha rinnovato il suo orgoglio Oboro, lo ha fatto uscire nuovamente dopo che, anch'esso, è rimasto sopito per così tanto tempo dentro di se. [END]

13:01 Taimusu:
  [Dojo] Il giovane sorride alla volta di Raido e sorridendo proferisce. < Grazie a voi... Sensei > Asserisce azzardando a chiamarlo in quel modo, mentre osserverebbe l'uomo sparire via. Rilascia il chakra che ha accumulato, facendolo spargere nell'aere, sprecandolo quasi, mentre con calma, alzando la manca va a riporre la lama nella Shirasaya. Silenzioso quindi continuerebbe ad osservare la situazione guardandosi attorno, come per assicurarsi che non vi sia veramente ancora Raido nascosto lì da qualche parte. Appena uno sbuffo da parte sua mentre crolla a terra e porta la manca sulla guancia, mentre la destrosa prende la shirasaya. Crolla a terra e si lascia scivolare sul pavimento, sdraiandosi mentre inizierebbe a respirare con calma, per scacciare l'adrenalina. < Maledizione... Che male... Maledetto "Oni" > Asserisce voltandosi alla volta in cui se n'è andato per poi semplicemente riprendere a ridere tra se e se e anche di gusto. // END

Si allenano ancora e Raido fa capire a Nesumo cosa vuol dire essere Oboro.

Up finale dell'innata