Come mai siamo qui?

Free

0
0

21:13 Sayuri:
 Una splendida serata, la luna piena è alta nel cielo, ad illuminare la radura sottostante in cui sembrano essersi stabilite quelle brutte persone un po’ fuori dal mondo, un pò diversi, noti al mondo come cacciatori. Un villaggio in apparenza poco curato, con rampicanti che ricoprono qualche struttura di troppo, ma che acquista un fascino quasi spettrale e incredibilmente scenografico. Per fortuna nessuna struttura mostra dei danni interni di alcun genere. Tutte le case sono ben curate, così come le strade e le strutture varie anche se, con la mancanza della maggior parte della popolazione, beh, sembra davvero di essere in un villaggio fantasma. I bambini più piccoli sono stati ormai messi tutti a letto, suo fratello è da qualche parte a prendersi cura dei suoi animali e lei sta scappando…letteralmente scappando da una donna incinta che la insegue con il fiatone. <NON CENTRO NULLA IO!!! CREDIMI RAN, E’ COLPA DI GORO!!!> Non sa come farsi ascoltare dalla donna, che per fortuna, possiamo definirla così, sembra averla smessa di inseguire almeno qualche casa prima, probabilmente per la condizione fisica che le limita i movimenti fisici. <E COMUNQUE IL MEDICO HA DETTO CHE FARE ESERCIZIO TI FA BENE! HAI MESSO SU QUALCHE CHILETTO, LO SAI RAN?!> Potrebbe anche evitare di provocarla, soprattutto perché ha smesso di inseguirla. Potrebbe, ma non sembra molto intenzionata a farlo, al punto da dover riprendere a scappare qualche secondo dopo, ridendo come una pazza. Alla fine bisogna stare LONTANI dalle donne incinta, basta non farsi prendere, se le si vuole insultare lo si può fare benissimo…a tuo rischio e pericolo. Indossa abiti pesanti, per via delle temperature, ma poco ingombranti, per permetterle di scappare dalla nostra gravida serial killer senza rischiare una polmonite e correre proprio in direzione della casa dei due ospiti della caccia in quel villaggio. Non può non esser sentita, così come non può non esser vista, in quella sua tutina bianca che quasi riflette i raggi della luna, così come i capelli argentei. Una piccola e candida lucciola che è pronta a ruzzolare nel fango al primo sasso e riempirsi di terra per diventare la prossima torta di fango da regalare al fratello. Il tutto divertendosi, ovviamente. Armi? No, nessuna. A casa sua non indossa armi, non lo farà mai. [Ch off]

21:20 Naoko:
  [Esterno Casa] Il cielo è sereno, non ha piovuto, quindi rimane sgombro dalle nuvole minacciose, da quelle nuvole che celano la vista della luna e di tutto il firmamento. Indossa un maglione pesante color verde petrolio, un paio di pantaloni della tua del medesimo colore e un paio di anfibi neri ai piedi, con doppio nodo all’altezza delle stringhe. I capelli rossi sono rilegati in una treccia che si appoggia sulla spalla destra mentre iridi blu sono incastonate sul viso candido e niveo, simile a quello di una bambolina di porcellana. Rilegato al braccio sinistro troviamo una fodera contenente un coltello e un tonico coagulante, il necessario per sentirsi tranquilla all’interno di queste mura, all’interno di questo villaggio così diverso e distante da Kusagakure. Una ragazza tranquilla in apparenza, una ragazza semplice in apparenza, una ragazza pacifica in apparenza. Ma è instabile dentro di sé, un nervosismo spesso presente, un carattere difficile da domare in determinate occasioni. Non ha nulla di particolare, nessun segno distintivo, sebbene nasconda la maschera Kakuzu nella zona lombare destra, minuziosamente legata alla sua carne, segno del suo Clan d’appartenenza. Eppure non sente molto quel legame, qualcosa inizia a darle fastidio, vorrebbe strapparsela via a morsi e dimenticare per sempre il suo passato, quei genitori naturali che l’hanno fatta solo soffrire, per moltissimo tempo. Si trova a un passo dalla figura di Sayuri e osserverebbe la scena che le si para davanti, ascoltando anche le parole pronunciate in un tono piuttosto alto. Si avvicinerebbe, lentamente <Che sta succedendo?> il sopracciglio sinistro viene alzato verso l’alto, a indicare un lieve disappunto, un dettaglio per una lieta convivenza dettata dalle “regole” del villaggio. [Chakra Off] [Coltello x1 – Tonico Coagulante x1]

21:47 Sayuri:
 La fuga dura poco, eh si, fin troppo poco considerando la presenza di una terzo in comodo alla loro piccola e amabile discussione. Non sembra prenderla male la nostra Sayuri, anzi, si ferma volentieri nei pressi di quella forestiera, lanciando un occhiataccia alla donna che la segue ancora, con i suoi tempi e una mano sui fianchi, arrivando a criticarla ancora una volta con la mano chiusa a conchetta in modo da estendere il suono del grido in sua direzione. <Ran sei al quarto mese, non al nono, smettila di fare la bambinona e fai più movimento. A furia di mangiare gelato alla nocciola con alette di pollo piccanti diventerai strana. Non mi interessa che il fagiolino sarà pieno di voglie strane!!> scoppiando a ridere poco dopo, in una risata bassa e sommessa che dovrebbe far capire a Naoko che le sue parole sono pura ironia, sebbene possano sembrare decisamente molto cattive, soprattutto se pronunciate in direzione di una donna incinta. <Adesso mi uccide per davvero!> ride ancora, ascoltando le parole della nostra speciale invitata al villaggio della caccia. Sospira, per riprendere fiato a sua volta, andando a rispondere a quella domanda finalmente. <Faccio fare attività fisica alla nostra Ran, il dottore ha detto che dovevo trovare un modo per farle fare attività fisica e mio fratello me l’ha scagliata contro con una scusa stupida…non faccio altro che reggerle il gioco> insomma cose di tutti i giorni, come se quella donna fosse effettivamente sua sorella, e invece è solo una compagna di quel villaggio abbastanza grande da poter quasi esser paragonato a Konoha. <Tu devi essere una dei due nostri ospiti che ha portato qui la piccola peste. L’altro dov’è, dorme?> lo chiede sorridendo, con tono quasi normale quasi accettabile, per essere una cacciatrice. Ma stasera è felice, felice di molte cose e una di queste è l’aver incontrato una vecchia amica che, per ora, sembra essere interessata a “intrattenersi” con il fratello e i suoi animali. [Ch off]

21:59 Naoko:
  [Esterno Casa] Una scena che ha del paradossale, qualcosa che non mi aspetteresti in nessuna occasione, in nessuna giornata. I pensieri vagano all’interno della testa, immagini che passano e passano senza sosta, immagini delle più disparate, delle più varie, dai mille colori e dalle mille sfumature. Scenderebbe gli scalini che precedono l’uscio della sua attuale abitazione, in modo da poter calcare il terreno e rimanere così alla stessa altezza di chi è vicino a lei. Prima di tutto guarderebbe Sayuri, da capo a piedi, per poter memorizzare la sua figura, per poter avere ricordo del suo viso, delle sue caratteristiche. Subito dopo si concentrerebbe sulla figura della donna incinta, di colei che la Deshi sta beatamente prendendo in giro, di colei che avanza verso di loro con fare alquanto minaccioso e violento. Le parole giungono vive al suo orecchio, una spiegazione alquanto singolare, ma non risponderebbe al termine delle stesse. No. Avanzerebbe prima di alcuni passi, lenti, ben cadenzati, la mano destra che si appoggia a ridosso del fodero del coltello sito sul braccio sinistro, senza tuttavia aprirlo, ma solo per avere la mano pronta in caso di estrema necessità. Le hanno riferito di non prendere in giro quel genere di donna all’interno del villaggio, quindi è meglio rimanere sempre in allerta. <Ma non bisogna mai dire cattiverie nei loro confronti. Hanno diritto di mangiare tutte le schifezze che vogliono, anche se questo porta a una certa somiglianza con un uovo gigante> regge il gioco della ragazzina, trovando il passatempo alquanto interessante, con fin troppi rischi. Forse. <Il mio compagno di viaggio è dentro, dorme abbastanza profondamente e russa. Quindi meglio rimanere all’esterno, così non mi sento quel fastidioso ronzio nei padiglioni auricolari> ovviamente prende in giro anche il konohano, visto che sente il bisogno di svago, di sentire un po’ di leggerezza. <Mi chiamo Naoko> si presenta, semplicemente. [Chakra Off] [Coltello x1 – Tonico Coagulante x1]

22:16 Sayuri:
 Paradossale o meno la realtà è quella. La donna sembra perdere velocemente interesse anche al successivo insulto della Kusana, ricominciando a camminare a passo lento verso casa, o almeno così sembra. Queste donne di oggi che non hanno il fegato di riuscire a reggere una serata movimentata con la nostra povera Sayuri. Ah, le delusioni! <Mia madre avrebbe fatto di meglio> cosa che porta la donna a rispondere di rimando con un insulto in qualche lingua strana che nemmeno Sayuri stessa riuscire a capire, portandola ad osservare perplessa la nostra povera Naoko. Rimane imbambolata a cercare di capire quell’insulto per qualche secondo, ritrovandosi a scrollare il capo scossa poco dopo, per sospirare sonoramente. <I bambini dormono…mio fratello è con la sua “fidanzatina” sicuramente e Ran non ha voglia di correre. Non so se definirmi annoiata o meno. Il villaggio è svuotato….dove sono andati tutti?> non sta parlando all’altra, sta parlando da sola, come suo solito. Ma sentirla presentarsi e spiegare la situazione del suo compagno di viaggio la fa rinsavire. <Oh bene, mi fa piacere che riesce a dormire bene anche se non si trova a casa sua> lei ha avuto qualche difficoltà evidente alla magione Oboro, ma lei è viziata e tonta come pochi e la situazione non era delle più rosee all’inizio. <Capisco…anche mio fratello russa…> se fosse lì presente con loro le griderebbe che non è vero, e lo farebbe a gran voce nelle orecchie con incredibile prepotenza, ma per fortuna non è lì con loro, cosa che le permette di poter parlare male di lui con estrema facilità. <Io sono Sayuri. Hai un cognome, Naoko, oppure ti sei ambientata talmente bene da aver perso il tuo?> insomma nella caccia non hanno dei cognomi, usano solo il nome e, stranamente, è difficile che un nome si ripeta due volte nel villaggio, motivo per cui alcuni sono davvero particolari e fuori luogo, come la nostra amata Despair. <Se vuoi posso provare a farti avere una stanza in un’altra casa. Potresti fare compagnia a Ran, a patto che tu sappia correre più veloce di lei che…come puoi vedere, non dovrebbe essere un problema> [ch off]

22:30 Naoko:
  [Esterno Casa] Distaccarsi dalla realtà la farebbe sentire meglio, la farebbe sentire più tranquilla. Ha allontanato quelle sensazioni negative che si annidavano nel suo animo, sebbene i pensieri riguardanti il suo passato tornano, di tanto in tanto. Questo villaggio è completamente estraneo a tutti, soprattutto agli “ospiti”, in modo che nessuno possa ficcare il naso all’interno. La mano destra andrebbe ad abbassarsi rispetto al fodero sul braccio sinistro, soprattutto quando la donna incinta decide di bloccare il proprio inseguimento e tornare così sui propri passi. Sayuri, di contro, non le manderebbe ancora a dire, dando alito a quella presa in giro, ricevendo un sonoro insulto. Un sorrisino si andrebbe a dipingere sul volto della Genin, segno del piccolo velo di allegria che si apre nel proprio animo, del momento di ilarità che la vita le sta concedendo. Ascolterebbe le prime parole, senza replicare, dato che non sembrano indirizzate a lei. Successivamente, giungerebbe altro al suo orecchio, ma non andrebbe a interrompere quelle sillabe, quei suoni. Fa terminare la sua interlocutrice <Io non dormo bene, ma non dormo bene nemmeno a casa mia. Troppi pensieri, troppi problemi, troppo di tutto quanto> spiega, brevemente, con un tono piuttosto irritato e seccato, segno di quell’instabilità che regna nel suo animo. <Sì, ho un cognome. Naoko Kakuzu> quasi un sussurro, lieve, in quanto vorrebbe distruggere quell’informazione, cancellarla dalla propria memoria, fare in modo che nemmeno lei sappia della propria discendenza. Una negazione verrebbe fornita con la testa <No, no. Mi va benissimo la sistemazione attuale, mi sto lentamente ambientando alla presenza del mio coinquilino. Alla magione vivo con due gemelli poco più piccoli di me, quindi sono abituata a tante cose> vero, visto che Hime e Joji le danno parecchio da fare in certe serate e nottate. <E dimmi, Sayuri, cosa ci facciamo qui?> una domanda forse scomoda, forse troppo diretta, ma la curiosità è forte quanto ti invitano in un altro luogo, in un altro villaggio, senza poter vedere il tragitto. [Chakra Off] [Coltello x1 – Tonico Coagulante x1]

22:50 Sayuri:
 Le parole della ragazza riescono ad attirare la sua attenzione. Le parla di una sua difficoltà a dormire in qualunque situazione per una serie di pensieri e problemi che non le permettono un riposo ottimale. La situazione non è poi molto bella, ne capisce i problemi e sa cosa significa convivere con dei pensieri poco piacevoli. <Se vuoi posso prepararti qualcosa di caldo che potrebbe aiutarti con un po’ di relax. Un miscuglio di erbe che mia madre mi dava quando ero piccola. Abito poco lontano puoi venire a stare da noi per stanotte, considerando che la nostra ospite ha deciso di andarsene prima del previsto> era presente una terza persona in quel villaggio, ma a quando pare è già andata via o così sembra. Un peccato, vero peccato, considerando che avrebbe potuto imparare qualcosa sul suo mondo, così come lei si è spostata a Kusa per imparare qualcosa sul loro. <Kakuzu.> lo ripete ad alta voce, pensandoci su per qualche secondo e poi sospira scuotendo il capo. <No, mi dispiace, non lo conosco, non così bene almeno. Forse sentito nominare> sta parlando del suo clan e della conoscenza che dovrebbe avere dello stesso. Scuote comunque il capo, in segno di disapprovazione, ridendo appena, come delusa dalla sua stessa ignoranza. E lei dovrebbe essere il prossimo generale? Sembra che il suo invito sia arrivato in concomitanza con un eventuale rifiuto da parte dell’altra che dice di essere abituata a molte cose. <Fra queste cose non ci sono i tuoi pensieri però, e sono la cosa a cui dovresti esser più legata. Se non vi fossero saresti un fantoccio> una marionetta, mossa da qualcun altro, con dei fili invisibili, magari con dei fili neri per rimanere a tema. <Comunque per la tazza di thè caldo sono sempre disponibile> ammette sorridendo, allungando il braccio in direzione di casa sua che, fortunatamente, è proprio verso il punto in cui si è allontanata la donna incinta. <Non è lontana> poi viene quella domanda, così diretta, così aperta, che non merita una risposta seria, non subito almeno. <Io ci vivo> ammette con estrema sincerità. <Quando mio zio non è presente, come adesso…altrimenti dovrei essere a Kusa in mezzo ai ninja/capre ignoranti> lo dice con il sorriso sul volto per poi passare alla loro situazione. <Voi siete stati invitati, no? Non vi hanno detto il motivo quando vi hanno invitati?>

23:05 Naoko:
  [Esterno] La sua vita è sempre stata un enorme casino fin da quando era bambina, fin da quando avevano deciso di porre degli esperimenti su di lei, su carne viva, su di una piccola creatura che doveva ancora capire tutto del mondo. L’invito di Sayuri arriva lieto alle proprie orecchio, annuendo appena con il capo in sua direzione. <Sì, va bene. Qualcosa di caldo potrebbe fare bene e potrebbe anche allietare il mio sonno, almeno per una notte. E’ da molto tempo che ho il sonno leggero e avrei bisogno di qualcosa di pesante, qualcosa che mi possa cancellare i pensieri e farmi dormire dolcemente> immagini che non lascerebbero mai, immagini che la porterebbero ad avere un sonno disturbato, un sonno alquanto nevrotico. <Non esistono più molti componenti della mia famiglia, quindi è possibile che pochi si ricordino di questo cognome. Lo conoscerai a tempo debito, se mi vedrai mai in una missione> pensa che l’altra possa essere una ninja, quindi parla liberamente di ciò che dovrebbe svolgere. <Oltre ai pensieri, anche le sensazioni sono importanti per una persona, per permettergli di essere riconosciuto nel mondo, per distinguersi dagli altri. Senza le sensazioni siamo davvero vuoti, i pensieri vanno e vengono. Nella mia testa si susseguono immagini di aghi, di presunti medici, di dolore che viene inflitto sulla mia carne. Questa è l’entità dei miei pensieri, un insieme di nero, di marcio, di cattivo…> spiega alla sua interlocutrice e si apre, in quanto ha bisogno davvero di qualcuno di sconosciuto per potersi esprimere, senza filtri, senza occludere nulla. E’ lontana da Kusa, quindi si sente a suo agio per il momento. <Portami pure a casa tua. Ti seguo> direbbe, senza molta enfasi, senza donare una vera tonalità. <A dire il vero non ricordo il motivo, Sayuri. Ho un vuoto nella mia testa…> la verità, più pura, in quanto la febbre può giocare brutti scherzi. <Mi trovo bene qui. C’è pace e silenzio…> un po’ di malinconia nel tono, stralci del passato che bussano alla porta della sua mente. [Chakra Off] [Coltello x1 – Tonico Coagulante x1]

23:27 Sayuri:
 L’invito sembra esser accettato di buon grado dalla nostra povera e tormentata Naoko che si ritroverebbe a seguire Sayuri verso casa, facendo attenzione a non inciampare nel primo sasso per diventare davvero una torta di fango. <Per avresti bisogno di qualcosa di più di una tisana o un infuso di erbe, ma ti servirebbe l’intervento di uno specialista. Io ti consiglierei di cercare dieci caramelle finchè sei qui, Despair potrebbe anche accettare una tua richiesta, sai?> il famoso Despair, un essere dalle fattezze sconosciute che sembra essere capace di ogni cosa, in ogni momento, con un prezzo pressoché ridicolo. Se tutti accettassero certi lavori per così poco non ci sarebbero più problemi nel mondo, ma lei stessa si preoccupa di accettarli solo da bambini e solo dopo aver studiato veramente le loro intenzioni. Quello che segue le fa scrollare le spalle, andando a commentare quella affermazione con un <Nel tuo mondo. Qui, anche se ora vedi la città vuota, è sempre pieno di persone appartenenti ad ogni sesso, razza e famiglia. Potrebbe essere pieno di “persone come te” qui in giro.> certo, alcuni clan sono più facili da trovare e trasmettere, altri invece sono decisamente più ostici, remissivi potremmo dire, ma sempre presenti in quello strano mondo. <Si si, ovviamente anche le sensazioni sono importanti, ma se non pensi alla base non puoi fare molto> parere personale, ogni cosa che possa aumentare una polemica su quella questione viene comunque prontamente messa da parte all’idea dei pensieri che le vorticano in testa. <Allora smetti di ragionare su ciò che è marcio e osserva ciò che genera luce. La luna, le stelle, il sole, la pioggia. La vita. La morte> l’ultima è sempre una questione di visione personale, ma non sembra avere molta voglia di spiegarne il perché. La strada non è lunga, qualcosa come dieci minuti dovrebbero esser sufficienti alle due ragazze per riuscire a raggiungere il suo appartamento e, come quasi per tutte le case, la porta è aperta, addirittura priva di ogni tipo di serratura per poter esser chiusa a chiave. <Se non lo sai tu, io non posso saperlo. Dovresti chiedere a mio fratello o a Despair, sono gli unici alti grado presenti al momento> gli altri sono tutti via.

23:39 Naoko:
  [Esterno] Una mente in costante lavoro, una mente pronta a ogni cosa sebbene non sia veramente pronta. Crede d’esserlo, con tutta sé stessa, ma la vita le mette davanti prove ardue, prove che molti non riuscirebbero a superare. Una vita colma di problemi, di imprevisti, di ogni sorta di incidente. Le sorprese fanno parte del mondo, nella buona e nella cattiva sorte. <Despair? Magari lo cercherò, magari no. Sono curiosa di conoscerlo, ma dall’altra parte ho paura di quello che potrebbe succedere> non ha molta confidenza con l’altro sesso, soprattutto se sono sconosciuti. Inizierebbe a camminare insieme all’altra ragazza, con passo lento, delicato, di chi non ha alcuna fretta di raggiungere la destinazione finale. Un sorrisetto leggero a macchiare le labbra rosee <Davvero? Non l’avrei mai detto. Si vede che esco sempre nei momenti di minor affluenza nel cuore del villaggio. E sicuramente non vedo volti che conosco, volti che potrebbero collegarmi a qualcuno o qualcosa. Questo è un punto a vantaggio di questo luogo perché almeno non sento domande o considerazioni scomode> il fatto che l’hanno vista usare le fibre nere, piuttosto che stralci della sua vita passata. Argomenti scomodi, argomenti di cui non vuole trattare se non estremamente necessario. <Certo. I pensieri sono ciò che ci contraddistingue dal mondo animale, un mondo relegato nei soli istinti. La ragione è la base dell’essere umano: senza di essa, si è come un uovo fatto di solo guscio> un paragone piuttosto singolare, è il primo che le è apparso nella testa. Barlumi di luce, elementi lucenti e un elemento particolare subito dopo. La morte. La luce che potrebbe mostrare la morte, in quel suo essere tetro <La luce alla fine del tunnel, come dicono molti. Certuni cercano di evitarla, di ritardarla, ma forse perdono la parte più bella. Con quella luce, la sofferenza trova la sua fine> visione piuttosto subdola e macabra, ma si trova un poco in linea con il dire della Deshi. I passi vengono portati ancora in avanti, l’altra non riesce a donarle una risposta, qualcosa a cui aggrapparsi <Chiederò allora. Non mi piace rimanere in questo limbo, senza la dovuta conoscenza. Il mio cervello mi gioca brutti scherzi purtroppo e rimuove anche dettagli di un certo rilievo…> parla di quel famoso motivo, ovviamente. <Dormire a casa tua, magari, può aiutarmi a dormire sonni tranquilli…> una considerazione come un’altra, dovrebbe riuscire a vedere l’abitazione altrui ormai. [Chakra Off] [Coltello x1 – Tonico Coagulante x1]

00:03 Sayuri:
 Parla di Despair come se parlasse di un Uomo, ma nessuno deve averla informata del sesso della nostra cacciatrice capace di riuscire a manipolare la mente umana. <Mi dispiace deluderti. Abbiamo dei gran bei pezzi di manzo nella caccia ma Despair non è fra questi, è una donna!> se la ride, immaginando la faccia di Despair su un manzo e no, la cosa non è decisamente molto bella da vedere, soprattutto perché se quella la scopre la uccide a suon di illusioni. Lei e suo fratello con lei. <Ma fai bene ad aver paura di lei> non è proprio la donna più simpatica del mondo con quelli che non appartengono alla caccia selvaggia. Meno male che deve solo mettere le sue mani sul povero Saisashi, piuttosto che effettivamente doverle mettere obbligatoriamente anche su Naoko. <Non vedrai nessuno anche nel momento di maggior affluenza, bambini esclusi, sono tutti via> lo ripete con maggiore insistenza, come se si sentisse abbandonata da quelle persone che dovrebbero essere la sua grande famiglia, per qualcosa di cui lei stessa non sa l’esistenza. Una missione che ha spostato un intero villaggio. Forse se ne stanno andando, forse hanno trovato o costruito una casa migliore, più sicura, ma senza avvisarla al momento. <Non parlare male del mondo animale, molti dei nostri compagni in battaglia sono effettivamente delle bestie e non sono da meno a pensiero di una semplice umano. Sono molto intelligenti e ragionativi, a volte più di una capre ignorante come i ninja di Kusa> lo dice con il sorriso, amante degli animali e dei bambini, è evidente. <Puoi vederla così o come la vedo io, ciò che genera la vita. Il classico cerchio della vita. Il predatore che caccia la sua preda per fame, la cui carcassa fa da concime per quelle piante di cui le prede si nutrono> macabro, come tutto in quel posto. <Bene dai, ti preparo una tisana e ti metto subito a letto. Sembri abbastanza stanca.> in realtà lo è lei, ma non lo ammetterà Mai [END]

00:12 Naoko:
  [Esterno] E’ evidente che ha fatto una gaffe colossale, scambiando un nome femminile per uno maschile. La faccia diventerebbe per un attimo paonazza, senza tuttavia risultare color peperone in modo convincente. Capita di sbagliare ed è utile senza avere la persona interessata davanti agli occhi. <Ops> non direbbe altro, arricciando per un attimo le labbra e lasciando che il discorso venga portato nel dimenticatoio. Riguardo la paura… beh, sgranerebbe semplicemente gli occhi, ma solo per un istante brevissimo, appena percettibile dall’altra parte. Ha imparato a tenere a bada certe emozioni, soprattutto quando si scostano dal discorso della rabbia, del puro nervosismo. Annuirebbe solamente alle parole successive, sull’affluenza delle persone, su quel villaggio che apparirebbe “deserto” anche nei maggiori picchi di presenza di altri. Non si capacita di questo dettaglio, ma lo accetterebbe senza controbattere. Il discorso che segue, tuttavia, troverebbe un accoglimento da parte della Kakuzu, un ragionamento che attira particolarmente la propria mente, i propri pensieri, le proprie idee. Profondo, intenso. Macabro, ma intenso. <E’ vero, non ci avevo pensato effettivamente> un suo modo per dimostrare la vicinanza a quel discorso, a quelle parole appena elargite in sua direzione. L’abitazione è raggiunta, i passi andrebbero ad arrestarsi mano a mano. <Sì, mi sento un pochino debilitata. Riposiamoci> direbbe in conclusione, seguendo la Deshi all’interno. Una tisana calda e un letto nuovo in cui poter riposare. Finalmente. [End] [Chakra Off] [Coltello x1 – Tonico Coagulante x1]

Naoko e Sayuri si incontrano per caso nel villaggio della caccia e passano la serata parlando del più e del meno