Chiacchierata sui Monti

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16:14 Furaya:
 Sta risalendo le scale che conducono al Monte dei Volti di Pietra, verso i Volti degli Hokage quivi rappresentati nella nuda roccia. Erano stati distrutti, ma è un'arte ed un riconoscimento che non verranno mai spenti. Per questa ragione, son stati ristrutturati, tempo prima. Alterna le inferiori leve con grazia, portando dapprima la destra innanzi, seguita a ruota dalla gemella. Veste con un pantaloncino di colore nero, arrivante sino a metà cosce, con un paio di sandali ninja del medesimo colore, rinforzati metallicamente e raggiungenti la base delle ginocchia. Ovviamente, nonostante il pantaloncino, al di sotto si snodano un paio di collant neri, a protezione dal freddo. A coprire l'addome, ha una di quelle maglie simili a delle reti che utilizzano i Ninja, con un lieve scollo a V, ma niente di veramente eclatante, anche perché se porta una terza di seno è un miracolo per lei. Sulle spalle, è poggiata anche la giacca nera tipica dei Jonin, con il simbolo relativo dietro la schiena. I capelli della giovane son raccolti in una coda di cavallo non molto alta, con il coprifronte posato sulla sommità del capo e legato tramite una cinghia in tessuto di colore grigio scuro. Attorno al collo, porta una fascia rossa, aderente allo stesso, memore d'una storia passata, assieme ad un altro pendaglio con il simbolo del Clan Uchiha. Contro il rispettivo fianco mancino, sorrette tramite una cintura nera attorno alla vita, son presenti due Katane: la prima ha un'elsa bianca e nera e pare in ottimo stato, nel proprio fodero; la seconda, invece, ha l'elsa sfilacciata ed è difficile interpretare di che colore realmente sia il tessuto che la compone. Agganciata attorno alla coscia destra, quindi dal lato opposto delle due Katane, vi è anche una Tasca Porta Kunai e Shuriken con un totale di nove Kunai avvelenati e con carta bomba. Sul gluteo dal medesimo lato, quasi fosse un'armeria vivente, v'è anche una Tasca Porta Oggetti con Tonici di Recupero Chakra, Coagulanti, Fili di Nylon e Fuda. Ulteriori Fuda sono sparsi per il corpo della giovane: due si trovano sui rispettivi polsi, nei quali ha sigillato la Falce e la Zanbato ( rispettivamente, destra e sinistra ed entrambe avvelenate ). Sul petto, infine, ve ne sono almeno un'altra decina, ovviamente nascosti dagli abiti in più parti; stessa cosa per il tatuaggio Anbu sulla spalla destra, coperto persino da una fascia bianca. La cicatrice attorno al collo è invece coperta dalla fascia rossa di proposito. Ha già fin troppe cicatrici. E' visibile solo quella sulla coscia destra, per circa un paio di centimetri in base al totale e alcune sparse per i bicipiti e gli avambracci. La giacca è lasciata sbottonata, poiché non sembra avere freddo in questo momento. La mancina mano poggia sull'elsa della Katana, quella rovinata, quella che fino a poco tempo prima non aveva neppure un filo con cui tagliare. Sale gli scalini con molta calma, non avendo fretta alcuna, or che può dedicarsi un po' a se stessa. Un gradino alla volta e si scala la vetta. [Chk On]

16:23 Masayako:
 Il meteo finalmente si è dato una calmata, dopo i recenti temporali con annesse nevicate ci voleva un poco di quiete, anche se comunque un certo nuvolo la fa ancora da padrone nei cieli che sovrastano Konoha, loco nel quale possiamo ritrovare la presenza di una studentessa dal lungo crine scarlatto, posto all'interno di due lunghe code e decorato dalla classica coppia di fermagli in prossimità della tempia sinistra, poggiata coi gomiti alla ringhiera di quella scala di ferro, mentre le braccia vengon tenute conserte al di sopra della suddetta protezione, immersa in una tranquilla osservazione di quello che oggi pare essere il più pacifico dei villaggi, lei ormai prossima a raggiungere la cima di quei monti così ricchi di storia. Quanto accaduto il giorno prima è stato qualcosa di singolare, che mai aveva visto sotto una luce simile nel corso della sua intera vita. I ninja son qualcosa che sembra averla positivamente sconvolta, si presenta ancora particolarmente compiaciuta da quelle nozioni che è riuscita a fare sue piuttosto bene, nonostante sia comunque convinta che questo non sia altro che l'inizio, il volto comunque pare tutto sommato rilassato e lievemente sorridente, intanto che il piè destro va a toccare il gradino su cui è posto con la punta, presentandosi poco dietro a quello che è il tallone del gemello. Anche nel corso di questa giornata possiamo veder i suoi abiti classici, comprensivi di una canotta nera dalle dimensioni ridotte che lascerebbe scoperte le spalle, se non fosse per la presenza di un'ulteriore capo d'abbigliamento, su di lei infatti si mostra anche il verdognolo giacchetto oggi, aperto come d'abitudine, rendendo quindi visibile la parte nuda del bacino e mettendo in mostra quello che è il suo unico nero tatuaggio, scendendo comunque in direzione del suolo troviamo delle culotte nere, coperte a loro volta dalla presenza di una fascia grigiastra e dai lembi inferiori di quella verdastra giaccia, spostandoci ulteriormente verso il basso possiamo incontrare delle calze nere che partono appena sotto al ginocchio e si dilungano fino ai grigiastri scarponcini, decorati da alcune piccole spillette gialle che mostrano delle faccine sorridenti, tenute agganciate alle parti esterne delle calzature in prossimità delle caviglie. Oltre a tutti questi elementi che vanno in qualche modo a nascondere la sua figura, dalle maniche del giacchetto escono delle fasce completamente biance, legate con decisione agli avambracci e che arrivano sino alle nocche delle mani, lasciando solo che le dita fuoriescano da queste ultime coperture. Nulla sembra abbandonare le sottili labbra di questa ragazza per il momento, sembra quasi che si stia godendo della pace e del riposo al termine di quelle lezioni a cui ha partecipato, in buona parte il giorno prima, ma anche nel corso di quella stessa mattinata.

16:36 Furaya:
 Mentre sale, un gradino dopo l'altro, con perfetta calma e padronanza di sé, lancia frequenti occhiate al paesaggio di fianco. Sono anni che vive nel Villaggio; ne sono altrettanti quelli che passa sul Monte dei Volti ad osservare Konohagakure dall'alto. Sa quale sia il punto adatto per veder tutto il Villaggio; conosce anche il posto speciale in cui restare isolata dal mondo intero. Man mano che sale, inizia a vedere qualche edificio in più. Potrebbe persino scorgere la propria Magione, a ben vedere. Grande com'è, al Centro del Quartiere Nara, poi. Sfarfalla le palpebre, socchiudendole un poco per schermirsi dai raggi solari, non nascosti ed offuscati dalle poche nubi di passaggio. <Sembra proprio una bella giornata..> Commenta, a voce non troppo alta. <..per il momento~> Osa concludere con una certa nota di sarcasmo, poiché i problemi sembrano esservi sempre, all'ordine del giorno, non spariscono quasi mai. Difficilmente, riesce a vivere una giornata priva di preoccupazioni, tuttavia sta pian piano iniziando a convivere con la negatività del mondo. Riportando l'attenzione frontalmente a sé, giacché con la coda dell'occhio par individuare una presenza, riuscirebbe a focalizzare le iridi color dello stesso cielo sulla figura dai capelli scarlatti. <Salve.> Cordiale come sempre, meno diffidente del normale, si rivolge proprio a Masayako. Le rosee labbra s'arcuano in quello che appare come un piccolo sorriso, contornato dagli -ormai- lunghi capelli rosei, poco più scuri della tonalità classica del rosa. Non l'ha mai vista prima, pertanto si limita ad un semplice quanto amichevole saluto. [Chk On]

16:47 Masayako:
 La giornata potrebbe benissimo essere tranquilla per questa giovane ragazza, salvo eventuali cambi di programma voluti dal destino, alla volte a lei avverso, ma nella maggioranza dei casi piuttosto gentile con la rossa in questione. In verità sarebbe solamente dovuta andare a fare delle commissioni per sua madre, giusto qualche spesa per portare delle comunissime vivande a casa, però poi si è persa nella visione di quel panorama e quindi quel problema è stato rimandato ad un secondo momento, meglio però che comunque se ne ricordi se non vuol sentir i suoi genitori farle una delle loro tipiche ramanzine, appropriate certamente a quando si mette nei guai, ma ora si sta impegnando pure nello studio per soddisfare le loro richieste, quindi ci mancherebbe solo che si lamentino con lei dell'errore fatto nel corso di questa giornata. E' solo con l'approssimarsi della jonin che l'allieva ritorna alla realtà, non tanto perché s'è resa conto del suo arrivo, piuttosto per il fatto che l'altra ha interloquito con lei <Eh?> sfarfalla leggermente le ciglia, rivolgendo quei suoi occhi color fuoco in direzione dell'appena giunta Furaya <Salve.> sempre posta sulla ringhiera il suo corpo va a raddrizzarsi da quella postura presa, con i palmi delle mani che prendono il posto che fino a poco prima era dei gomiti, venendo tenuti quindi al di sopra della ringhiera esterna di quella lunghissima scalinata. Attimi passano mentre lei ritorna a sfarfallare dubbiosamente, col capo che prende ad inclinarsi verso sinistra <Che c'è?> come mai le sorride in questo modo? Ha fatto qualcosa che non doveva pure ora che non ha nemmeno mosso un dito? E si che ce la sta mettendo tutta per comportarsi bene <Se è per il cane di ieri non era mia intenzione calpestargli la coda.> prende ad agitare nell'aria la mancina, come a voler armeggiare con l'aria presente <L'ha messa in mezzo alla strada ed io stavo facendo una corsetta.> a proprio per lei è la proprietaria di quel malcapitato mammifero, ormai probabilmente vittima della terrificante sindrome della coda appiattita (?).

17:04 Furaya:
 Oh, beh, il Destino è avverso a tutti, sostanzialmente. La maggior parte delle volte, almeno. Il saluto della Nara si sarebbe limitato ad essere tale, se non fosse che la ragazzina dai capelli rossi par essere irrequieta. Le sottili sopracciglia della Consigliera s'arcuano verso il centro della fronte, formando delle rughe d'espressione. Sicuramente, a ventiquattr'anni, dopo quello che ha passato, ha qualche capello bianco, ma non le rughe. Quelle mai. N'è abbastanza sicura. <Eh?> Ribatte a sua volta, sfarfallando le ciglia un paio di volte, come se fosse stata presa in contropiede a propria volta, non sapendo ciò di cui ella stia parlando. Il capo tende a cadere verso sinistra, con espressione dubbiosa ed interrogativa. <Non ho ben capito di cosa tu stia parlando..> Asserisce, sistemandosi un paio di ciocche ai lati del capo, dietro le rispettive orecchie, per poter guardar meglio -mettendola a fuoco- la figura della Deshi che ha frontalmente a sé. Mai vista, questo è sicuro. <Sicuramente, non sono qui in veste ufficiale, quindi potrei anche chiudere un occhio e soprassedere. Tuttavia, hai stuzzicato la mia curiosità..> Pessima mossa, Masayako (?). Allaccia le leve superiori attorno al costato, in prossimità dello stomaco. Elargisce di nuovo un candido sorriso, amichevolmente anche stavolta. La prenderà di nuovo a male, la Deshi? <Non ti ho mai vista prima. Sei una Konohana?> Non riesce a notare neppure l'ombra di un coprifronte o tratto distintivo del Villaggio, quindi le sovviene facile chiedere ed informarsi, un po' per curiosità, un po' per dovere. [Chk ON]

17:14 Masayako:
 Personaggio piuttosto particolare quello che si trova innanzi la rossa, non solo per il suo abbigliamento che si direbbe esser differente dagli standard del cittadino medio, ma anche per il colore della sua chioma, una tintura che solitamente è piuttosto inusuale quella della Jonin, ricorda i petali dei fiori di ciliegio ed il loro candore caratteristico. Il collo della ragazza finalmente torna ben dritto, tipetto piuttosto strano lei, ha iniziato ad interloquire con la ninja col capo tenuto durante la narrazione di quella piccola storiella sul canide obliquo, quando avrebbe potuto evitare una posizione tanto scomoda per dialogare con l'altra. Intanto pure la mancina si sposta, facendosi strada sotto al colletto della giacchetta per venire condotta fino al collo, così da massaggiarsi un poco quella parte che era stata tenuta sotto pressione durante lo spostamente del capo, con il suo peso che per un tempo nemmeno tanto lungo è stato portato sulla zona presa ora di mira dalla mano, mentre il gomito di quello stesso braccio si porta all'altezza della nuca. L'espressione della Ikagami permane piuttosto stupita di questo strano incontro appena venutosi a creare, intanto vorrebbe poter capire se ci ha visto giusto e questa è giunta per rammentarle come si trattano gli animali <Ehm... beh allora devo essermi sbagliata, hehe.> ridacchia appena, trasformando la sua espressione in un sorriso imbarazzato mentre sposta quell'arto superiore posto alla sua sinistra, andandosi a grattare un poco la tempia <Veste ufficiale?> torna ad esser dubbiosa, chi è questo personaggio che ha incontrato così per puro caso? <Curiosità?> va a disporre nuovamente delle mani, che tornano ora ad esser conserte, poste appena al di sotto del minuto seno di cui dispone la giovane <Beh, circa.> non è propriamente nata nel grande villaggio, viene da una zona limitrofa a questo, però non si può dire che faccia pienamente parte degli abitanti di Konohagakure <Ho vissuto per diversi anni in un piccolo paesino, ma poi io e la mia famiglia siamo venuti a vivere qui.> le sta già iniziando a raccontare la storia della sua vita <Però entrambi i miei genitori sono nati qui.> questo in che modo dovrebbe esser rilevante? <Ed io... non so se effettivamente questo possa fare qualche differenza.> per l'appunto.

17:34 Furaya:
 Ferma a qualche gradino di distanza da Masayako, mantiene la leva inferiore destra semi piegata, poiché sul gradino superiore. L'altra è ben distesa, indietro, per questione di equilibrio nonché di comodità. <Probabile.> Ridacchia a sua volta, per smorzare la tensione o la vergogna venutasi a creare per via della situazione. A quanto pare, la Deshi non par conoscere la Consigliera, il che delle volte è davvero un bene. <Sì, in veste ufficiale.> Fa spallucce, volgendo per un attimo lo sguardo oltre il parapetto, prima di riportarlo, con un mezzo giro, sul di lei visetto. <Sono la Consigliera dell'Hokage, Furaya Nara.> Le vesti ufficiali sarebbero anche potute essere quelle di Anbu, ma sicuramente le Forze Speciali non si occupano di una Deshi che pesta la coda ad un cane. Neppure la Polizia si smuoverebbe. <Curiosità.> Conferma, ma sa perfettamente che non si tratta di una risposta esaustiva nei confronti della giovane, ragion per cui continua con fare altrettanto perentorio, ma assolutamente tranquillo. <Sono sempre sobbarcata di fogli, fogli, fogli.> Agita la dritta nell'etere, quasi fosse scocciata di vivere a contatto con carta e inchiostro. <Quindi, son curiosa anche del resto; di tutto ciò che mi tenga quantomeno lontana dalla mia scrivania per un paio d'ore.> Specifica, con l'angolo destro delle labbra che viene piegato in un altro ennesimo sorriso, palesando la propria ironia. Il capo viene mosso dall'alto al basso, giusto un paio di volte, quando Masayako le racconta parte della propria vita. <Beh, sei pur sempre una Konohana, in effetti. I tuoi genitori son nati qui, d'altronde.> La pensa abbastanza spesso in questo modo. <Frequenti l'Accademia?> Giusto per fare un po' di conversazione, mentre torna a rimirar il panorama di sotto, donandole momentaneamente il profilo. [Chk On]

17:47 Masayako:
 Sinceramente neppure lei è mai stata in grado di incontrare la sua odierna interlocutrice, la quale sembra esser un personaggio particolarmente interessante, soprattutto per quanto la Nara ha espresso con le sue parole, le quali hanno tentato di comunicar alla Denshi qualcosa, che poi questo qualcosa sia stato recepito o meno è un discorso completamente diverso, che fra l'altro necessita ancora di una risposta. Certo che magari Ayako potrebbe evitare di parlare casualmente di quella piccola avventura col povero canide con le persone che trova in giro per il villaggio, non solo perché non è la migliore delle presentazioni, ma anche per il fatto che potrebbe incontrare qualche fanatico degli animali che potrebbe voler far a botte con lei e questo sarebbe un bel problema, deve cercare di evitare queste cose, anche perché ci sarebbe la possibilità che il fanatico sia un ninja e questo non solo le farebbe prendere un quantitativo di legnate sufficiente a mandarla in coma, ma in aggiunta rischierebbe di venire espulsa dall'accademia ed è solo agli inizi, ottime premesse insomma. Comunque sembra che Furaya sia piuttosto propensa a farla tranquillizare ed intavolare una discussione pacifica, sarebbe piuttosto efficace il tutto, almeno fin quando non viene inserito il discorso riguardante la sua ufficialità <Co-Cosaaaaaaaa?> strabuzza gli occhi, la bocca si spalanca, espressione che diviene decisamente molto sorpresa, venendo poi richiusa dopo qualche attimo che la vedea aprire la presa degli arti superiori, mentre la schiena si sposta leggermente all'indietro <Chiedo scusa, cioè... credo.> non è che abbia fatto nulla per ora, ma ormai è abituata a doversi scusare coi genitori per i guai che provocava nel villaggetto, quindi è un movimento spontaneo quello che vien adoperato per queste scuse, un piccolo inchino che subito la fa tornare alla posizione eretta <Capisco... io pure ho un sacco di carta che mi sta creando problemi.> intende veramente mettere a confronto il materiale didattico con l'operato della consigliera? <Beh, si.> va a rispondere alla domanda riguardante lo studio appena iniziato <Ho frequentato solo una lezione per ora, ma mi sembra sia andato piuttosto bene.> l'indice mancino va a smuoversi nell'aria, vorticando leggermente in prossimità del volto, con movimenti orari <Proprio lì mi hanno dato tutti quei fogli da studiare... che poi non ho capito una cosa.> le mani ora si uniscono tentando di formare quello che è il sigillo del cinghiale <Ngh... gnnn... argh!> con alcune difficoltà tra l'altro <Perché sta cosa è così difficile?> lo sguardo si sposta dalla jonin alle mani continuamente <Ci riesco, solo un secondo eh.> tempo al tempo, magari fra qualche settimana ce la farà.

18:26 Furaya:
 <C-Che c'è?> Balbetta quando ella sgrana gli occhi, fissandola con occhi spalancati. <Che ho detto di male?> Si ritrae lievemente all'indietro, poiché non comprende particolarmente i motivi che spingono la ragazzina a comportarsi in quell'esatto modo. <Non hai fatto niente per cui chiedere scusa.> Fa spallucce, utilizzando un tono pacato, tranquillo, persino amichevole nonostante colei che abbia davanti sia una totale sconosciuta. <In che senso?> Riflette sul tipo di carta che potrebbe creare dei problemi a Masayako. Annuisce, passando all'argomento delle lezioni. <Beh, sei agli inizi, allora. Mi fa piacere.> E' sempre un bene incontrare le nuove leve, magari spronandole a dare di più, nella speranza che riescano ad arrivare all'esame finale, sai teorico che pratico. Infine, la osserva tentare di fare qualcosa. Inizialmente, non riesce a capire esattamente cosa voglia fare, intrecciando le dita a quel modo. <E' un sigillo? Non è difficile.> Commenta in sua direzione, notando l'imposizione delle mani. <Posso farti vedere?> S'avvicina di un paio di passi, allungando gli arti superiori verso la Ikagami, con le dita che si districano dall'intreccio per avvicinarsi alle altrui. <Mh?> Ne aspetta prima il consenso, nel caso in cui preferisca occuparsene da sola e non voglia l'aiuto d'esterni. <Non è difficile. Ci vuole soltanto molta pratica.> Fa spallucce, lei aveva problemi con altri quesiti dell'Accademia, non con i Sigilli. [Chk On]

16:49 Masayako:
 Ed eccola ancora assieme a quel personaggio, incontrato in un modo così strano, uno dei pilastri della nazione del fuoco da quanto ha avuto modo di capire ed apparentemente piuttosto gentile, trovato per mera casualità nei pressi delle grandi facce di pietra, forse comunque il luogo ideale per incontrare uno dei personaggi che ricoprono simili ruoli di grande rilevanza all'interno dello stesso villaggio e probabilmente non solo qui. Sfarfalla osservando la reazione della Jonin <Ah, niente.> agita le mani sventagliandole in segno di scuse <Non sono abituata a trovare persone importanti e... non so cosa devo fare.> viene da un luogo dove quasi tutti erano contadini, come poteva essere altrimenti? <Va bene.> annuisce verso di lei, capendo che effettivamente non è colpevole di alcuna colpa in questo momento... tranne di aver calpestato la coda ad un povero animale, ma questo non è necessariamente causa di un qualche problema... sempre che non lo ritrovi quell'animale. Il discorso poi si sposta verso quel che stava tentando di fare la rossa, porre le mani in quel sigillo con cui ancora trova dei problemi <Si. Invece lo è, com'è possibile fare sta cosa senza fatica?> ciò che è facile per alcuni è complicato per altri <Eh?> solleva lo sguardo verso l'interlocutrice, sfarfallando ancora e fermando quei movimenti attuati con le mani <S-Si.> quasi tituba nel darle il permesso di aiutarla in questa pratica <Veramente ho trovato più semplice fare gli altri esercizi piuttosto che questo.> bisbiglia mogiamente mentre l'altra dovrebbe esserle ormai prossima, lasciando che sia quest'ultima ad occuparsi della composizione di quel sigillo, così magari da apprendere meglio come porre le mani per andare a creare quanto voluto.

17:07 Furaya:
 Resta frontale ad ella. Si ferma in sua prossimità, come accennato in precedenza, allungando le mani in sua direzione. <Penso tu possa essere te stessa in ogni circostanza. Solo, non mancare di rispetto specialmente all'Hokage. Con me, puoi fare e dire ciò che vuoi.> Fa spallucce, districando le dita dal loro precedente intreccio. <Sono abbastanza tollerante e sono soltanto la Consigliera.> Quindi, è un grado infimo rispetto al Kage, ma pur sempre superiore agli altri Ninja. <Sai usare le arti magiche?> Il problema potrebbe essere proprio questo. Conosce parecchie persone che non erano affatto portate per quella branca delle lezioni e dei Jutsu. <Innanzitutto, piega le dita in questo modo.> Le fa piegare tutte e dieci le dita, come se soltanto le prime falangi dovessero una forma non consona al loro stesso utilizzo, come artigli, ma piegati verso l'interno, polpastrelli contro polpastrelli. <Successivamente, rivolgi i polsi e i palmi verso l'interno, e verso il basso.> Sillaba, lentamente, cercando di spingere le altrui mani in quella posizione che, effettivamente, potrebbe essere un po' assurda. <Devi tenere entrambe le mani a contatto l'una con l'altra. E' un po' scomoda come posizione, sembra quasi goffa. Tuttavia, con un po' di pratica, dovrebbe venirti facile. Io trovavo più difficile quello del Bue.> Fa spallucce, con un piccolo sorrisetto che, come sempre, affiora sul suo visetto. Ha passato anni a non mostrarne neanche l'ombra. Ora che ha ritrovato il piacere di farlo, ne abusa e c'è chi direbbe che fa decisamente bene. <E' senza fatica perché non consumi Chakra, a meno che il sigillo non sia legato ad una specifica tecnica.> Spiega con fare pacato, com'è abituata a fare tra l'altro, seppur personalmente, in Accademia, ci metta piede poco. [Chk ON]

17:24 Masayako:
 Chi l'avrebbe mai detto che in una giornata come questa sarebbe stata in grado di far la conoscenza di un simil individuo, elemento facente parte del mondo a cui la rossa solamente ora si sta approcciando, quelle son tematiche che hanno già fatto una certa presa in lei, seppur ancora sia sprovvista di molte nozioni e la sua visione sia ancora oltre modo limitata, non è affatto strano però, in fondo ha partecipato unicamente ad una lezione e quindi è del tutto naturale che ancora sia ignara della maggior parte di quelle conoscenze, comprensibili tra l'altro son anche le sue difficoltà date da una mancanza di esperienza, come nel caso di quel sigillo che le da diversi problemi. Comunque le si approccia l'altra, continuando ad interloquire con lei <Me stessa?> sfarfalla un poco pensando a quale sia il suo reale modo di fare <Hehe, non credo sia proprio il caso.> ridacchia leggermente imbarazzata, i suoi genitori non sarebbero lieti di saperla ancora intenta nel combatter gli altri individui solamente come forma di divertimento, inoltre potrebbe esser un vero e problema, soprattutto per lei <Io non manco mai di rispetto alle persone per prima...> e questo è vero <Però solitamente preferisco avere un motivo per rispettare gli altri, ma non credo ci sia bisogno di una dimostrazione dell'Hokage dato che lui è l'Hokage.> fa spallucce parlottando di un discorso forse un po' male espresso e confusionario <Beh... durante la lezione ho spezzato una corda e sigillato un coso, nukai mi sembra si chiamasse.> era kunai, ma passi questo piccolo lapsus <Quindi non lo so, forse.> effettivamente non le è ancora ben chiaro cosa contraddistingua le magiche dalle altre <Però ora che ci penso la maestra aveva chiamato in un modo diverso il sigillo, era... non ricordo.> sospira prima di iniziare ad eseguire le movenze che vengono indicate dalla consigliera, queste che vengono pure aiutate dalla stessa jonin <Proprio questo intendo, è scomoda, non si potrebbe cambiare con qualcosa di più normale?> glielo ha chiesto veramente, non è uno scherzo. Comunque alla fine sembra esser riuscita a posizionare le mani nella maniera corretta, andando a creare un sigillo del cinghiale <Ngh...> diventa intanto paonazza in volto <De-Devo rimanere così?> bisbiglia con un filo di voce alla Nara <Ho... capito.> circa tutto quel che ha detto è stato compreso, nonostante sia anora messa sotto pressione dalla posizione presa dagli arti superiori.

17:47 Furaya:
 Piega le sopracciglia verso il centro della fronte, osservando sì le altrui mani, ma ascoltando anche le parole pronunciate dall'Ikagami. In fondo, riesce a fare tremila cose contemporaneamente, quindi figurarsi se non riesce a seguire la di lei imposizione delle mani nel sigillo del cinghiale e replicare a quanto viene detto. <Per quale motivo dici così?> E' una domanda palesemente ovvia, che ha risvegliato nuovamente la di lei curiosità. La Consigliera, infatti, non perde mai modo di essere quello che è, quindi una ficcanaso che nasconde questa sua peculiarità con la curiosità. <Esattamente.> Asserisce, seppur abbia da aggiungere. <Anni prima, quando vi sono stati altri Hokage al suo posto..> Specialmente il penultimo. <..io non avrei affermato ciò che mi hai detto. Ossia, avrei voluto vedere di cosa fossero capaci per essersi meritati quel ruolo. Hitomu, invece, se lo merita eccome. Riesce sempre ad aiutare chiunque abbia bisogno del suo aiuto. Nonostante Konoha abbia passato un periodo un po' così..> Scuote il capo, per indicare come non sia stato del tutto roseo. <..siamo riusciti ad andare avanti anche grazie a lui.> Fa spallucce, lasciandole andare le mani, affinché le mantenga in quella specifica posizione. <Dunque, hai seguito la prima lezione. Quindi, Scioglimento dei Nodi e Fuuinjutsu.> Asserisce, sicura di ciò, in base alle spiegazioni che Masayako le sta fornendo. <In che senso l'ha chiamato in un altro modo?> Chiede, dubbiosa a tal riguardo. Alza le iridi azzurre in sua direzione. Ridacchia nel notare la fatica ch'ella impone alle proprie superiori leve. <Purtroppo no, penso sia l'unico modo per compiere questo sigillo. Considera che, quando dovrai comporlo, dovrai essere veloce. Quindi, dovresti tenerlo soltanto per un mezzo secondo, se non di meno. Però, devi farlo correttamente.> Spiega ancora con fare perfettamente da maestrina dell'Accademia. Dovrebbe far lezioni più spesso, ma non ne trova fisicamente il tempo. <Io, comunque, devo tornare ai miei doveri.> Chiosa ad ella. <Spero di rivederci in giro per il Villaggio. Se hai bisogno di qualche aiuto coi sigilli..> Indicando le mani. <..mi trovi facilmente alla Magione dell'Hokage.> Le sorride, cordiale e amichevole. <Ci vediamo, allora.> La saluta, battendo il dietro front, scendendo lentamente le scale che la riporteranno, poi, verso la Magione. [END]

18:03 Masayako:
 Questa è una conversazione piuttosto strampalata fra le due, con la rossa che sembra comportarsi con naturalezza nei confronti della jonin, per quanto avesse detto appena qualche istante prima che essere se stessa non fosse la migliore delle idee, auguriamoci solamente che la Nara non se la prenda a male per il suo modo di fare. Torna ad udire le parole della donna dal crine roseo <Beh... io... sono solita mettermi nei guai quando sono me stessa.> ed ecco spiegato l'arcano alla jonin <Mi piace mettermi alla prova e quindi va a finire che i miei si preoccupano ed io prendo un sacco di botte.> nel migliore dei casi <Non so come erano quegli Hokage, ma tutto sommato se hanno ricoperto quel ruolo un motivo ci deve essere stato e nonostante gli errori che possono avere compiuto devono comunque aver fatto qualcosa per esser definiti tali, no?> vede così la cosa, una visione piuttosto utopica però quella che ha lei <Comunque nemmeno quello attuale lo conosco e posso solo basarmi sul suo titolo e su ciò che pensano gli altri di lui.> ed il che non è proprio il migliore dei fondamenti sul quale costruire la propria fiducia nei confronti di qualcuno <Ah ecco, Fuuinjutsu.> scuote il capo in segno di conferma a quanto pronunciato dalla consigliera <In quel modo lì. Lei ha detto Ninjutsu per quelle magiche mi sembra e poi ha anhce detto che ci sono questi Fuuinjutsu, quindi dovrebbe esser diversa la cosa.> e perciò non magiche. Continua quell'imposizione degli arti superiori tanto faticosa per lei <Capito.> annuisce appena, ancora una volta verso l'altra, rilassandosi finalmente e tornando con le braccia conserte in prossimità della vita <Quindi andate.> è stato interessante come incontro, ma sembra esser in procinto di giungere al suo termine <Va bene, ciao e grazie ma...> sfarfalla vedendola voltarsi in direzione opposta e partire verso altri lidi <Non mi ha detto come si chiama.> bisbiglia facendo dopo qualche istante spallucce, rimettendosi ad osservare il panorama ed il tempo che sembra in procinto di cambiare <Ah... certo che qui è proprio bello.> la vista non le dispiace affatto <Ma... accidenti!> prende a voltarsi in direzione delle scale, iniziando a discenderle in fretta <La spesaaaaaaaaaaa!> se torna senza aver fatto le commissioni chi la sente sua madre? Comunque la storia di queste compere non la narreremo, qui infatti cala il sipario.||

Masayako e Furaya si incontrano sui Monti. Tra una chiacchiera e l'altra, esce fuori che la Deshi non riesce a formare bene un Sigillo. La Nara le dà una mano, tra un consiglio e l'altro.