Il villaggio della caccia

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14:32 Naoko:
  [Casa] I raggi solari faticano a far capolino quest’oggi, mascherati dalle nuvole che continuano a permanere stabili nel cielo, di un misto tra il grigio e l’azzurro. Una giornata come tante altre, una giornata tranquilla, una giornata che inizia in tutt’altro luogo, in tutt’altra realtà, lontana dalle solite certezze, dalla solita routine. Indossa un maglione pesante, a manica lunga, dal colore verde petrolio, un pantalone della tuta, pesante, del medesimo colore e un paio di anfibi neri ai piedi, allacciati con doppio nodo all’altezza delle stringhe. Non ha impastato il Chakra, non ne sente il bisogno e, dopo l’ultima bravata durante la grandine, preferisce attivarlo in caso di estrema necessità. Con sé, allacciati alla cintola, troviamo un fodero contenente il suo fidato coltello e un tonico coagulante, per evitare qualsiasi imprevisto. Capelli rossi rilegati in una treccia che si appoggia sulla spalla destra, iridi blu che spaziano tutt’intorno e labbra appena più rosse, carnose. Pelle bianca e candida, fragile quanto forte, delicata quanto marmorea. Una ragazza all’apparenza semplice, senza nessun grillo particolare per la testa, sebbene nasconda dettagli che pochi conoscono, che pochi posso dire di aver visto o compreso. Una bomba a orologeria, imprevedibile, unica. E’ in assoluto silenzio, appena fuori dalla porta dell’abitazione assegnata a lei e a Saisashi, seduta sugli scalini e con lo sguardo rivolto verso alcune persone che passeggiano in lungo e in largo, in assoluta pace. E’ guarita, non è più toccata dalla febbre, quindi la sua mente è più lucida, più concentrata. [Chakra Off] [Coltello x1 – Tonico Coagulante x1]

14:45 Saisashi:
 La giornata non sembra essere delle migliori, il cielo è nuvoloso ed il freddo si fa sentire, piuttosto rigido rispetto alla zona in cui Saisashi era abituato a vivere (Konoha). Il freddo non risulta tuttavia un problema per il giovane, che può vantare di una resistenza fisica oltre il comune, maturata in un anno di continui allenamenti fisici allo stremo delle possibilità umane. Il corvino passeggia lentamente all'interno di un villaggio sperduto all'interno di una specie di foresta. Non si ricorda la strada fatta per giungere fino in questo luogo, seppur l'abbia percorsa soltanto la sera scorsa. Probabilmente si tratta di una qualche manipolazione mentale di precauzione....di certo i membri di questo posto non vogliono far conoscere la loro posizione. Poco importa, dopo tutto è stata una sua decisione fidarsi di quella ragazzina, ed il suo scopo finale è soltanto quello di dar fondo a questa storia, ritrovando Lind e ricordando che cosa sia successo ed il perchè quella nanerottola avesse così tanta confidenza con lui. NEl suo giro d'esplorazione il genin non ha notato niente di particolare, se non una strana desolazione. In questo villaggio vi è una rara quiete che non riusciva a trovare da tempo, sono presenti poche persone rispetto alle case, come se si fossero tutti mossi da qualche altra parte. Per la maggiore si tratta di anziani, bambini e donne. Nulla di strano insomma, nulla che possa mettere in allerta il corvino. Il ragazzo ha recuperato i suoi pochi oggetti estremamente importanti per lui (pettorina e vambracci), inoltre ha recuperato anche il suo equipaggiamento estremamente leggero, composto più che altro da tonici e nulla di più. Indossa un nuovo outfit, fornitogli dai membri del villaggio, composto da una t shirt nera con un teschio bianco stampato sul fronte, ed una giacchetta di pelle nera, con colletto alto, tenuta aperta senza patire il freddo. Un paio di pantaloni grigi piuttosto aderenti e strappati sulle ginocchia, che terminano su degli anfibi neri ben allacciati per ottenere massimo comfort. Sotto la t shirt indossa appunto la pettorina composta di pesi, per un totale di 50 kg, inseparabile. Procedendo a passo lento e con sguardo attento, si avvicinerebbe alla casa che gli è stata assegnata. Inserirebbe le mani nelle tasche, fermandosi a qualche metro dall'abitazione, notando Naoko seduta sui gradini dell'entrata. La fissa silente. [ch ON]

15:06 Naoko:
  [Casa] Una ragazza che sa il fatto suo, una ragazza che ha molto da perdere, molto da nascondere, molto da rivelare al mondo se solo questo mondo le desse un motivo valido per farlo. Una ragazza diffidente rispetto a ciò che la circonda, si è fatta portare in questo luogo per stare tranquilla, per avere una protezione forte attorno a sé, per poter stare in assoluta pace e lontana dalla quotidianità di Kusa. Non conosce il punto preciso in cui si trova, ha dormito per l’intero tragitto, in quanto febbricitante e stanca, parecchio stanca. Non sa dove si trova, ma questo non le importerebbe più di tanto. Per il momento. Non passerebbero molti minuti che dal fissare il vuoto, si ritrova la figura del konohano davanti a sé, nella sua altezza piuttosto evidente rispetto alla piccolezza della Kakuzu. Lo guarda, da capo a piedi, alzando lievemente un sopracciglio verso l’alto, quello destro, come a trovare una sorta di disappunto su ciò che indossa, su ciò che è stata fornito a lui piuttosto che a lei. Non si alzerebbe ancora dal gradino su cui si è posta, proprio in mezzo tra l’altro e la porta d’ingresso. La mano sinistra si alzerebbe dal fianco apposito e andrebbe a stuzzicare i ciuffetti creati dal nodo della treccia, come un giochino provocatorio, come a voler mettere in ansia qualcuno o qualcosa. Un gesto che pare maniacale, un gesto che pare ossessivo, a occupare il tempo, ogni singolo istante. Non calerebbe ancora il sopracciglio e, finalmente, parole uscirebbero dalle labbra della giovane <Ciao… Sono così bella da essere fissata? Potresti almeno salutare, mica ti mangio> non ha Chakra attivo e l’innata, quindi, è sotto controllo. <Mi sento meglio oggi, non ho più la febbre. Grazie per avermi trasportata fino a qui> visto che è stato proprio il ragazzo a prendersela in carico, in braccio, tenuta al caldo da una coperta pesante. E’ raro che ringrazi qualcuno, ma qui le circostanze erano ben diverse e la diffidenza deve essere lasciata un attimo a parte. <Hai girato per il villaggio? Hai scoperto qualcosa?> è curiosa, senza mostrare enfasi o sorrisi sul volto. Non è mai stata così empatica, è solo la conferma del modo in cui è cresciuta. [Chakra Off] [Coltello x1 – Tonico Coagulante x1]

15:20 Saisashi:
 La ragazza sembra assorta nei suoi pensieri, compiendo qualche strano gesto quasi maniacale. Ma tutto questo non è affare di Saisashi, l'unico problema qui è che sta bloccando la porta d'ingresso. Ascolterebbe quindi le parole della kusana, per poi compiere nuovi passi in sua direzione, con fare altezzoso e mani ben nascoste all'interno delle tasche. Socchiude gli occhi una volta giunto proprio di fronte a lei. <beh...? Cos'è quella faccia stranita> direbbe con tono acido, notando il sopracciglio inarcato in sua direzione <non ti stavo fissando. Stavo riflettendo...e tu eri proprio nella direzione del mio sguardo> spiegherebbe con il suo fare freddo, tipico del Saisashi attuale privo di memoria <non saprei dire se tu sia bella o meno, la cosa certa è che mi blocchi il passaggio> aprirebbe ora gli occhi, fissandola con sguardo assottiggliato <il saluto è così necessario? Non è una priorità, di conseguenza in questo mondo passa in secondo piano.> ecco ancora esposto il suo strano modo di pensare impartitogli da Lind. Se una cosa non ha massima importanza, allora non ne ha affatto. <ti sei ripresa quindi...hai dormito parecchio e quella strana ragazzina ha detto che ti avrebbe fatto guarire. Ha mantenuto la parola. Non ringraziarmi, l'ho fatto per mio interesse personale> esporrebbe senza peli sulla lingua <si, non sono riuscito a chiudere occhio, sono in piedi dall'alba...tu non ti alzavi, così ho deciso di fare un giro in solitudine per sentirmi più sicuro. Non ho trovato nessun indizio, niente di strano, nulla che possa farmi sospettare o dubitare di questo posto....e tutto questo mi da sui nervi> in effetti lui si aspettava di trovare qualcosa che non andasse, capire le loro reali intenzioni....eppure sembra chetutto sia normale, fin troppo <come avrai notato dovremo vivere nella stessa casa, quindi cerchiamo di convivere. Iniziando con il tuo sedere che si sposta dai gradini e mi libera il passaggio> socchiude nuovamente gli occhi, concludendo con tono glaciale, in attesa della risposta della giovane. Sicuramente per lei non sarà facile riuscire ad entrare in confidenza con un Saisashi così diffidente, ce l'avrà dura. [ch ON]

15:36 Naoko:
  [Casa] E’ tutto così strano in questo luogo, è tutto così anomalo, tutto così silenzioso. Fin troppo silenzioso per i suoi gusti, fin troppo asettico per i suoi gusti. Non è solita partire in un viaggio nel nulla di sua spontanea volontà, ma qualcosa in quei bambini la incuriosisce, un qualcosa che iniziava già ad avvertire prima nell’incendio dell’Accademia e poi tra le mura della magione. E’ curiosa, la prima volta nella sua esistenza, come se fosse stata attirata da una calamita gigante verso questo villaggio sperduto, lontano dai confini con Kusagakure. Le parole che le vengono rivolte dal ragazzo si scontrano parecchio con la mente della Kakuzu, tant’è che si trova in grandissimo disappunto, ora. Si alzerebbe, ma non su comando imposto dall’altro, ma per sua scelta personale e per guardarlo meglio, in quanto sta bene e non ha più tremori che la porterebbero a svenire o a crollare rovinosamente per terra per altri motivi. Si sta arrabbiando, molto. <Mica potevo immaginare che stessi riflettendo, genio. Ho visto il tuo sguardo nella mia direzione e ho tirato le mie conclusioni. Non credere di essere l’unico ad avere problemi nella propria vita> schietta, diretta, anche lei senza troppi peli sulla lingua. E’ pur sempre una donna, quindi riesce a tenergli testa sotto l’aspetto della dialettica. <Sì, mi hanno curata i medici del villaggio e mi sento decisamente meglio, al massimo delle mie forze. Direi che hanno davvero mantenuto la parola> farebbe eco a ciò che l’altro ha già pronunziato, giusto per sottolineare i dettagli a favore della Caccia. <Io non sono mai d’intralcio, ricordatelo. Sono qui anche per un mio tornaconto personale, non hai la priorità su nessuno, tu. Quindi vedi di moderare il linguaggio o te la stacco a morsi quella lingua> cruda e subdola, un sorrisetto beffardo andrebbe a disegnarsi sulle labbra, come se volesse davvero compiere un’azione del genere. Non si arrende di fronte all’altro, vuole provare a farlo ragionare per una migliore convivenza, visto che non li hanno divisi. <Entro insieme a te, così magari ci beviamo qualcosa di caldo e smettiamo di abbaiarci addosso. Va bene?> chiara e diretta, vuole far scemare quel nervosismo che monta nel corpo ed evitare così di provare a mettergli le mani addosso. Non conviene a lei e non conviene nemmeno al konohano, quindi cerca di abbassare le proprie arie e quelle del ragazzo di fronte a lei. La mano destra si muoverebbe dal fianco, per farsi seguire all’interno e provare a rilassarsi. [Chakra Off] [Coltello x1 – Tonico Coagulante x1]

15:52 Saisashi:
 A quanto pare Naoko decide di alzarsi dopo le parole poco gentili del corvino. Che sia per sua iniziativa o meno, il genin ha raggiunto lo scopo ed il passaggio per la propria dimora è ora libero ed accessibile. Great job! Purtroppo la kusana non è tipo da farsi mettere i piedi in testa, seppur quello non fosse l'intento di Saisashi. Le sue risposte non tardano ad arrivare, acide e schiette tanto quanto le sue. God save Saisashi, se una ragazza si incazza, non ce n'è per nessuno. <beh, che altro avrei dovuto fare se non riflettere...? > domanda a cui è difficile dare una risposta <errore tuo dunque. Hai tirato una conclusione affrettata...occhio che nel mondo ninja potrebbe costare la vita> lancerebbe questo consiglio con fare altezzoso ed antipatico, basandosi su tutte le esperienze che ha passato sulla propria pelle. <ti rivelerò un segreto> direbbe per poi chinare il busto lentamente in avanti, fino a portare il proprio viso ad pochi millimetri da quello di Naoko, in una vicinanza fin troppo intima ed imbarazzante. Porterebbe poi la bocca vicino all'orecchio sinistro della ragazza per poi bisbigliarle <io non ho alcun problema nella mia vita...è la vita che ha sempre avuto troppi problemi con me> tornerebbe poco dopo in posizione eretta, cominciando a salire i gradini fino a oltrepassare l'uscio <il fatto che sia tutto così calmo e che abbiano mantenuto tutto ciò che dicono, mi da un senso di ribrezzo...per quale motivo tutto questo? Possibile che non ci sia un doppio fine?> si domanda tra se e se ad alta voce, non riuscendo proprioa capire come si possa aiutare il prossimo senza tornaconto. Eppure proprio il buon Saisashi avrebbe dato tutto per gli altri senza mai ricevere nulla in cambio, come è sempre stato. Resterebbe di spalle alla ragazza, ruotando poi solo lggermente il capo, quanto basta per andare a squadrarla con la coda dell'occhio, con un espressione disinteressata <nessuno ha detto che tu sia di intralcio> fa spallucce <il fatto che tu debba farmelo notare, mi fa però pensare che tu creda di esserlo... non andrebbe bene in questo caso...> cerca di rigirare la frittata con un pò di psicologia < se vuoi, mi trovi qui sempre disponibile per staccarmi la lingua... ovviamente....> sospira prendendo una piccola pausa <sempre che tu ci riesca > lieve sorrisino da stronzo per poi procedere all'interno della loro nuova casa <va bene, fai pure...sono ancora a stomaco vuoto, qualcosa di caldo mi aiuterà a pensare> accetterebbe laa proposta, seppur in modo poco simpatico. [ch on]

16:08 Naoko:
  [Casa] Dopo aver rischiato una bella bronchite alla magione, nella sera in cui si è diretta qui insieme alla Caccia, la Kakuzu si copre decisamente di più, con indumenti più pesanti. Non vuole rischiare inutilmente, non può e non deve ammalarsi perché questo comporta un abbassamento dei suoi riflessi e della sua concentrazione. Non si può permettere questo genere di disattenzioni e lei impara dalle cavolate che compie. Come il guardare la grandine da fuori casa e non al caldo, alla finestra della propria camera. Ormai è passato e si dice sempre che dal passato si può imparare. Lei sta imparando, per essere più sicura delle proprie possibilità. L’altro la metterebbe a dura prova a livello emotivo, già abbastanza instabile per conto suo e senza che altri smuovano questo genere di sensazioni. Saisashi non aiuta la Genin, nel restare calmi, quindi deve essere lei a riportare un po’ di tranquillità in questo mondo. <So bene cosa succede se si prendono decisioni sbagliate, senza che tu venga a farti da maestrino> non è l’ultima arrivata e non è nemmeno una bambina, quindi sa il fatto suo e sa come tenere testa a un uomo. O, meglio, a un ragazzo perché qui la parola “uomo” ce la dobbiamo guadagnare. La vicinanza che l’altro interpone con Naoko la lascerebbe un attimo sbalordito, un velo di sorpresa che andrebbe a smuovere i lineamenti del viso e un leggero rossore a macchiare le guance. Un sussurro che le viene portato, in modo quasi naturale, prima che il konohano si scosti e riprenda le dovute distanze con lei. Stava già provando a strizzargli le parti basse se avesse compiuto qualcosa di estremamente sgradito. <Dicono tutti così…> in riferimento al bisbiglio, con un sorriso sarcastico che permane vivo sulle labbra della giovane. Le parole che seguono troverebbero invece accoglimento nella mente della ragazza, sebbene ci sia sempre una piccola riserva a riguardo. Non ne è totalmente convinta, così esprimerebbe il suo punto di vista <Potrebbe anche essere, che abbiamo un fine che ancora ci è sconosciuto. Ma per saperlo dobbiamo comunque rimanere qui, stare buoni e attendere il momento opportuno. Mai avere fretta su certe dinamiche perché così si rischia davvero la pellaccia> ha sedici anni, non è proprio una stupida. <Io non sono mai stata d’intralcio a nessuno, quindi vedi di tenere certe parole per te> chiara e schietta, ancora una volta, dato che certi discorsi le fanno andare troppo sangue al cervello. Dopo quelle ultime parole, aprirebbe l’uscio della casetta per addentrarsi all’interno, dando il tempo necessario al ragazzo di poterla seguire. <Non conviene sfidarmi così apertamente, tesoro. Potrei davvero staccartela senza che tu ne accorga> le sue fibre nere possono estendersi fino a dieci metri, quindi non ha bisogno del contatto per effettuare certe manovre. <Accomodati pure, ci penso io. Non vorrei dover spegnere un incendio per colpa di un ragazzo distratto e pensieroso> lo prende in giro, ovviamente, con un’enfasi piuttosto marcata questa volta. L’interno dovrebbe essere un salotto semplice, con un angolo cottura e un paio di stanze per potersi riposare, separati. Il bollitore verrebbe messo sul fuoco <Hai qualche preferenza o posso decidere io che thé farti assaggiare?> la diffidenza altrui è più forte della propria, quindi cerca di offrirgli quella possibilità di avere parola anche su un semplice gusto. [Chakra Off] [Coltello x1 – Tonico Coagulante x1]

22:30 Saisashi:
 Saisashi, rimanendo li fermo sull'uscio della porta dando ancora le spalle alla genin, ruoterebbe il capo ed il busto quel tanto che basta per poter avere la kusana ben inquadrata nel proprio sguardo. La fisserebbe con una smorfia imbronciata, quasi come volesse prenderla in giro e le stesse dicendo "bla bla bla", insomma una smorfia alla Saisashi, nonostante in questo momento non sia completamente se stesso. Strizza gli occhi per poi spalancare le fauci in un enorme sbadiglio. <uff... tutto questo pensare noon mi ha lasciato chiudere occhio. Dannazione.> direbbe quasi ad ignorare volutamente la ragazza ed i suoi discorsi. <quindi tu continui a ribadire di non essere d'intralcio a nessuno... io non ti ho mai detto nulla del genere, tuttavia....> lascerebbe qualche secondo di silenzio come a creare una certa suspense, per poi riporare la testa verso l'ingresso, togliendo lo sguardo alla ragazza < vallo a raccontare al me stesso di ieri notte, sotto la grandine, con in braccio un peso morto. > frecciatina pungente, insomma in questo momento l'acidità sembra essere il suo forte, completamente l'opposto del Saisashi originale. < ad ogni modo...> procederebbe finalmente a passo lento all'interno della piccola dimora che è stata data ai due, girando sulla stanza a sinistra, dove si trova la cucina, un tavolo con due sedie, ed una specie di poltrona. <non sarai un pò troppo stolta a lanciare certe minacce a chi non conosci? Chi lo sa, magari riusciresti a staccarmela senza problemi....oppure esiste un'altra variante...> lascia in sospeso la frase senza concluderla, proprio per non dar modo di capire. All'interno della stanza, prenderebbe di mira la poltrona per poi lanciarcisi contro, finendovi sopra in una posizione tutt'altro che aggrazziata, spaparanzato nel modo più assoluto. <non sono distratto. Pensieroso, quello sì. A te la scelta sulla tisana, thè o quel che sia...non penso di ricordarne nemmeno il gusto. Chissà se ne ho mai bevuto prima.....tsk....> quanto è difficile non ricordare le cose più semplici. [ch ON]

22:45 Naoko:
  [Interno] La figura del konohano la tirerebbe fuori dalla grazia divina, ma con chiunque riuscirebbe in questo intento. Fa ogni cosa per farle saltare i nervi, per rendersi acido, per rendersi antipatico, per rendersi scontroso. Non gli ha fatto nulla di male, lo ha solo curato e ripulito assieme a mamma Kurona, per tirarlo fuori da una situazione piuttosto tragica. Le prime parole che pronuncia nella sua direzione sono alquanto particolari, ma non gli donerebbe troppa importanza, in quanto ognuno si deve occupare dei propri pensieri, dei propri ricordi, della propria vita senza introdurre estranei all’interno. Lo lascia nel suo brodo, come si dice solitamente. La frecciatina arriva forte alle sue orecchie, poco dopo, riguardante la sera passata, riguardante quel tragitto che li hanno portati all’interno del villaggio. Solleverebbe il sopracciglio sinistro verso l’alto, in chiaro segno di disappunto, prima di sentire come una vena che si ingrossa all’altezza del collo. E’ nervosa, inizia ad averne abbastanza, ma prova comunque a mantenere la calma, un certo tipo di decoro e di femminilità. Se si avvia, diventerebbe peggio di una scaricatrice di porto. <Potevi lasciarmi per terra se pesavo così tanto. Potevi lasciarmi morire assiderata e con la broncopolmonite. Quindi tieniti certe cose per te e tieni a freno la lingua> schietta, diretta, senza troppi peli sulla lingua. Una volta dentro, ha iniziato a preparare qualcosa di caldo, con il ragazzo che ha preso posto sulla poltrona, in una posa quasi da ubriacone dopo una sbornia. Istanti, minuti, prima che l’acqua inizi a bollire e altre parole si sprechino da parte dell’altro, del suo attuale interlocutore. <Non mi sfidare troppo, altrimenti lo faccio davvero. Non ho bisogno di starti vicino per staccarti qualcosa> minaccia, senza imprimere troppa enfasi, per mettere ancora in chiaro il concetto. Preparerebbe due tazze e metterebbe all’interno il liquido caldo; poco dopo, prenderebbe due infusi, diversi e li inserirebbe all’interno, in modo che possa prenderne l’aroma. Le tazze verrebbero poi spostate sul tavolino vicino alla poltrona <Il tuo è quello nella tazza verde, infuso di vaniglia e zenzero. Il mio è alla cannella e zenzero> dettagli forse irrilevanti, ma è giusto mettere al corrente d’ogni cosa. <Vuoi mangiare qualcosa? Ci sono dei dolcetti di mandorla sullo scaffale> invita, semplice, neanche fosse un suo parente, il suo “ospite”. [Chakra Off] [Coltello x1 – Tonico Coagulante x1]

23:00 Saisashi:
 <YAAAAAAWN> un nuovo rumoroso sbadiglio a fauci spalancate, degni del taijutser dei vecchi tempi. Ascolterebbe ancora le parole della kusana, mostrandosi in un certo senso divertito. Piccolo sorrisetto che si accentuerebbe sulle labbra, tanto soddisfato quanto impercettibile. Gli fa piacere sentire che le sue parole hanno un certo effetto, alla fine è proprio la verità la parte più pungente della vita, ed in questo momento il corvino sta sfruttando proprio questa piccola e semplice regola di psicologia: ritorcerle contro piccoli fatti accaduti. < morire assiderata? E perchè mai...non sono un pazzo, o almeno credo. Sicuramente non fino a questo punto. Prima ti chiedo di venire con me e poi ti lascio crepare al gelo? Non avrebbe senso, soprattutto pensando al fatto che ti ho portata con me per un motivo> che non intende rivelare all'interlocutrice <inoltre ero in debito, ora potrei quasi considerarmi alla pari. > le verdi iridi seguirebbero le movenze della ragazza in cucina, intenta a mantenere la sua parola, preparando le due tisane. Lieve sogghigno per poi continuare. < Alla fine ci hai già pensato tu a farti del male prendendo la grandine in testa, beccandoti l'influenza. Non serviva che io infierissi. > sorride nuovamente, si sta divertendo, è innegabile. <Tieni conto che per il peso si può sempre fare qualcosa, potresti metterti a dieta no? Comunque sia, carino il reggiseno che indovvasi ieri notte> ed ecco che lancia un'altro amo, con una divertente bugia per vedere una possibile reazione. Sembra quasi un Saisashi kamikaze, forse tutto questo lo aiuta in qualche modo distrarsi per qualche minuto da quei pensieri fissi dentro la testa. <uff......sono qui pronto per essere attaccato.. magari hai ragione, mi faresti male. Magari non faresti nemmeno in tempo a vedere una mia contromossa. Chi lo sa , eh già.> sospira molto lentamente per poi arrivare a coricarsi letteralmente sulla poltrona, con la nuca poggiata su uno dei due braccioli, e le gambe rannicchiate su di essa. <in effetti non ho ancora mangiato. Avevo troppe cose per la testa e non mi sentivo abbastanza al sicuro per farlo. Siamo sicuri che non ci siano dei veleni dentro questa roba?> direbbe sospettoso per poi alzarsi in piedi con un colpo di reni recandosi al tavolo, e sedendosi nuovamente spaparanzato sulla sedia. <oppure che non sia tu ad aver messo qualche veleno nella mia tazza?> farebbe spallucce inarcando un sopracciglio, puntando dritto verso lo sguardo della ragazza [ch ON]

23:14 Naoko:
  [Interno] Un martello pneumatico darebbe meno fastidio alla sua mente, alla sua testa, alle sue sensazioni. Vorrebbe prendergli la testa, staccargliela di netto con le fibre e berci dentro qualcosa, magari un alcolico, che non guasta mai. E’ davvero fastidioso, puntiglioso, acido, arrogante, strafottente. Eppure lo deve sopportare perché ha deciso lei di concedergli questo, di essere trasportata fino a qui, di essere portata senza avere opposizione. Un mea culpa personale e, quindi, accetta e butta giù tutto. A tempo debito, poi, avrà altri pensieri a riguardo. <Appunto perché sei fuori di testa ho detto una cosa del genere. Prima potevi chiedermi di venire con te, poi mi lasciavi a morire in un angolo, al freddo e al gelo. Non dire che non lo avresti mai fatto perché non ci credo alle bugie> per non dire altro, giusto per rimanere educata e composta. E’ sempre la donna la persona più matura alla fine. Lascia cadere la storia della grandine, per non alimentare un nervosismo già presente ed evitare di attivare Chakra e innata di colpo. Non vuole dargliela vinta, non lo vuole permettere. Lei è superiore e lo è fino in fondo. <Mi sarei accorta se il tuo viso fosse accidentalmente finito sotto la mia maglietta. E fidati che non avresti avuto gli occhi oggi> chiara e concisa, come sempre, per far cadere quel discorso dal principio. E anche se lo avesse fatto, non vuole dargli alito. Non andrebbe a rispondergli quando la incita ad attaccarlo, a fargli provare l’ebbrezza delle sue fibre, di sentirle attorno al collo in una stretta mortale. Non risponde, semplicemente, andando avanti a sistemare le tazze e iniziando a prelevare la propria tra le dita. Le due domande che seguono hanno qualcosa che la farebbe sospirare un poco, che la porterebbe a negare con la testa <Ascolta, se sei così diffidente non bere e non mangiare. I dolcetti me li mangio io e il tuo infuso lo bevo io. Almeno la smetti di credere che qualunque persona ti voglia morto o debilitato. Mi stai dando sui nervi. Ora vado nella mia camera, con il mio infuso e alcuni dolcetti. Sei libero di fare ciò che vuoi, quando vuoi e se vuoi. Se vuoi bere qualcosa di caldo, è lì. Altrimenti esci e cercati qualcosa di cui ti senti sicuro> e lo congederebbe così e volterebbe le spalle nella sua direzione. E’ stanca di sentire certi atteggiamenti, certe paranoie e si relega sul proprio letto per avere, forse, un poco di silenzio attorno a sé. [End] [Chakra Off] [Coltello x1 – Tonico Coagulante x1]

23:43 Saisashi:
 In modo del tutto sgraziato, Saisashi poggerebbe ora i gomiti sul tavolo, per poi aprire il palmo destro della propria mano, così da lasciare fare da perno per la testa, che andrebbe a poggiarsi prontamente su quest'ultima, facendo si che la guancia venga compressa sopra di essa. Lo sguardo resta fisso sulla ragazza, a quanto pare si è alterata parecchio. <lasciarti fuori al gelo? Senza una motivazione, io non faccio proprio nulla. Non mi avrebbe portato nessun tipo di vantaggio, ho bisogno di te da viva. > conclude più onestamente, senza dare troppe spiegazioni. <uuuuh abbiamo una ragazza decisa e combattiva qui con noi, molto bene. Peccato che i miei due occhi siano ancora qui > direbbe per poi afferrare con la mancina la tazza preparata per lui <diffidente? Cerco soltanto di fare delle ipotesi. Non capisco come tu riesca ad essere così tranquilla senza pensieri, in una situazione improbabile come questa. Nessuno regala nulla in questo mondo, lo sai bene come la penso. E tutto questo benestare, senza alcuna ragione fondata mnon mi fa stare tranquillo. Io volevo solo metterti la pulce nell'orecchio, fai attenzione a fidarti così delle persone che non conosci. Io stesso potrei ucciderti in un battibaleno....forse...> sorride socchiudendo gli occhi per poi vedere finalmente la reazione della kusana. Ce l'ha fatta, ha fatto scazzare completamente la giovane, che colta dall'acidità del corvino, decide di abbandonare la nave. Una reazione più che comprensibile. <berrò l'infuso, ma se veniamo drogati o avvelenati darò la colpa a te> direbbe per poi srguire con lo sguardo Naoko mentre si allontana <i dolcetti magari li evito, non comprendo l'esistenza dei cibi dolci, se poi la vita è così amara.> una piccola perla che lascia intendere il proprio pensiero negativo sulle cose <ad ogni modo> alzerebbe la voce visto che la ragazza si è allontanata <ho bisogno di riposare, mi serve la testa lucida e le energie al completo dopo il viaggio al freddo di ieri, altrimenti non posso assicurare di poter difendere entrambi> da per scontato questa cosa <mi metto a dormire sulla poltrona, fai tu da guardia questa volta....ufff...> sospira nuovamente per poi prendere il suo infuso e portarselo sulla poltrona bevendolo in una golata unica, lasciandosi poi crollare sulla poltrona. Si addormenta in un battibaleno, con un viso quasi sereno, completamente opposto a tutta la sua negatività di questo periodo. Era tremendamente stanco. [ch ON][end]

Saisashi, compiuto il viaggio notturno fino al villaggio della caccia, portando con se Naoko, decide di perlustrare la zona, non riuscendo a chiudere occhio. Tornato al suo alloggio, trova la kusana, finalmente sveglia ed in salute, con la quale inizia da subito un simpatico scontro d'acidità. Collaboreranno o si scanneranno? Tutto da vedere.