Mangi con me?

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19:28 Asami:
  [Strada] E’ voluta uscire di casa, da quell’abitazione che ormai conosce a menadito, semplice e accogliente. Un calore interno discreto, due camere da letto, un salottino e un piccolo corridoio, il necessario per ospitare un padre con la sua unica figlia, l’unica persona che le è rimasta accanto. Ha chiesto di suo zio, ha chiesto del padre di Kaori e ha avuto una piccola conferma, quanto bastava per la sua felicità: quella ragazza è veramente sua cugina. Non ha chiesto altro, non ha indagato ed è tornata a svolgere le sue mansioni quotidiane, nella tranquillità assoluta. Una ragazzina semplice, di soli tredici anni, un corpicino snello e privo di forme, capelli lilla legati in una treccia che si appoggia sulla spalla sinistra mentre iridi del medesimo colore spaziano intorno a sé. Rilegato al braccio troviamo un portaoggetti, dal colore nero, contenente un coltello, una bomba luce e un fumogeno, piccole precauzioni fornite dal padre. Una passeggiata serale è ciò che le piace svolgere, rimanendo nel cuore di Konoha, di questo villaggio che pullula di gente a qualsiasi ora della giornata. Cammina lentamente, le braccia mantenute lungo i fianchi e un bel sorriso stampato sulle labbra rosee e fini. Una piccola bambolina, fragile quanto determinata, forte quanto instabile emotivamente. Ma lei ha una voglia di vivere immensa, nonostante tutto e la bontà che dimostra a tutti è segno della forza di volontà che non la farebbe abbattere del tutto. Prosegue in avanti, senza sosta, soffermandosi di tanto in tanto davanti a uno dei chioschetti che offrono calamari, gamberi o altre leccornie. [Chakra Off] [Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Bomba Luce x1 – Fumogeno x1]

19:44 Honoka:
  [Strada] E' tardi per andare fuori di casa, anche se sembra esserci una certa atmosfera di pace che porta le strade di Konoha ad essere sempre gremite di persone, civili o ninja, che si spostano da un punto all'altro per commissioni o per semplice svago e divertimento. Un modo per perdere tempo, o riempirlo, fare qualcosa e non starsene troppo con le mani in mano, lei che è abituata a muoversi sempre, troppo attiva nonostante appaia così calma e tranquilla, dall'espressione troppo seria ed indifferente. Il verde delle sue iridi sono però brillanti, vivaci, l'unica cosa che tradiscono un animo turbolento messo a tacere dalla troppa solitudine. I lunghi capelli, di un rossiccio scuro e che ora appaiono ancora più scuri a causa della sola luce dei lampioni e delle lanterne dei negozi, sono lasciati lunghi a scendere sulle spalle e giù lungo la schiena, fin sotto alle scapole, con solo alcune ciocche strette in delle treccine per tenerle a bada e non darle troppo fastidio. Di media statura, forse un poco più bassa della media, ma tonica, muscoli nervosi, che evidentemente hanno bisogno di energie ora come ora, assieme al suo stomaco che comincia a brontolare mentre il suo naso comincia a sentire l'odore di cibo, invitante, e istintivamente piazza entrambe le mani all'altezza di quel ora rumoroso organo che protesta vivacemente. [Chakra Off]

20:02 Asami:
  [Strada] E’ intenta a osservare i chioschetti presenti ai lati della strada, lontana da quella stradina dove si trova l’immenso cratere, recintato e delimitato per evitare incidenti vari. Un visino dolce e candido quello che mostra la piccola, un viso colmo di allegria e di felicità, un viso che sa di dolcezza, di delicatezza, di bontà assoluta. E sarebbe verso uno che vende gamberetti che si porterebbe con i passi, veloci e cadenzati, piccoli e rapidi. Sente l’odorino che le andrebbe a invadere le narici, un leggero pizzicore dato dalla salsa piccante abbinata, così come altre spezie che possono essere aggiunte a piacimento. La figura di Honoka si troverebbe poco distante, lo sguardo lilla si poserebbe per qualche istante su di lei e vedrebbe quelle mani all’altezza dello stomaco, come a voler chiudere i morsi della fame, di un orario in cui quasi tutti ormai cenano. Lascerebbe un attimo l’attenzione verso il chioschetto e si porterebbe verso la ragazza, a cui mostrerebbe un enorme sorriso e a cui elargirebbe parole <Sei affamata? Perché hai quelle mani sullo pancia?> minuta e aggraziata, un esserino che si impiccia nelle cose altrui, di tanto in tanto. <Se hai fame, ti va di farmi compagnia?> le sembra spaesata a una prima occhiata e, quindi, vuole dimostrare accogliente, mostrarle il calore che può trasmettere un abitante di Konoha. [Chakra Off] [Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Bomba Luce x1 – Fumogeno x1]

20:17 Honoka:
  [Strada] Il profumo di cibo, di tempura per lo più legata a prodotti ittici del chioschetto vicino, si fa più intenso man mano che procede lungo la strada e si avvicina al luogo, e con esso si fa più forte anche il brontolare del suo stomaco. Labbra che si piegano in una smorfia di fastidio e imbarazzo, con le mani che rimangono alla pancia e premono su questa nel vano tentativo di farlo sentire pieno e soffocare quei rumori di sottofondo. Atteggiamento che però non può che essere notato dalle persone nei paraggi, come fa la più giovane Asami che, però, a differenza di altri le si avvicina e glielo fa notare in quel modo sì gentile, ma che evidentemente per la rossa non è di molto aiuto, anzi. Si ferma a fissarla, prima un poco sorpresa per quell'essere interpellata da una perfetta sconosciuta, per poi spostare lo sguardo altrove, la smorfia di disappunto sul viso che si fa più visibile. <Secondo te?> domanda retorica la sua, sbuffando, lanciandole una rapida occhiata di sbieco prima di fare qualche altro passo in avanti e soffermarsi di fronte al chioschetto, fissandolo pensierosa. <Perché dovrei?> altra domanda, ora data dalla curiosità di quell'offerta di farle compagnia durante la cena. [Chakra Off]

20:24 Asami:
  [Strada] Di certo il proprio atteggiamento non è dei migliori, dato che è praticamente una sconosciuta per molte persone all’interno di questo villaggio. Ha vissuto gran parte dei suoi tredici anni dentro una campana di vetro, meticolosamente protetta dal padre apprensivo. Dopo aver perso la moglie, dando alla luce Asami, la sua attenzione si è totalmente fermata sulla bambina, su questo esserino che mostra una bontà immensa, una bontà che potrebbe forse dar fastidio a molti. La ragazza a cui si rivolge non è di buon umore, almeno crede, quindi cercherebbe di ascoltare quelle poche parole e di memorizzarle al meglio nella propria testolina, nella propria mente. <Direi che hai fame, sì. E…di…direi che un po’ di…compagnia fa sempre bene quando…si…mangia> balbetterebbe un poco, in quanto certi atteggiamenti la mettono in soggezione, poco abituata ai rapporti interpersonali, soprattutto se si sente un poco minacciata dall’altra parte. <Che ne pensi? Potremmo mangiare dei gamberetti, qualche calamaro, dell’ottimo pesce fritto. Quel chioschetto laggiù lo conosco, ci ho già mangiato e propone dei manicaretti niente male> parla, molto, vuole convincere la ragazza a unirsi a lei, a intrattenere una piccola conversazione. Il ghiaccio è difficile da rompere, da scalfire, ma vuole provare, vuole tentare, non vuole lasciare nulla di intentato. Il sorriso rimarrebbe a ridosso delle labbra rosee, è la sincerità e la verità fatta a persona. O a ragazzina, dipende dai punti di vista. [Chakra Off] [Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Bomba Luce x1 – Fumogeno x1]

20:34 Honoka:
  [Strada] Il fastidio che si dipana sul viso dell'adolescente potrebbe essere anche motivato da quell'intrusione nella sua sfera personale di quella bambina sconosciuta, troppo vivace e socievole rispetto a lei che, altrettanto poco portata al socializzare con gli altri, dimostra un atteggiamento che si potrebbe definire quasi opposto alla più piccola. Quindi sì, è complicato comprendere ora cosa sia davvero a portarla a guardare il mondo con quella smorfia di disappunto, lasciando ricadere la mancina lungo il fianco mentre la destra rimane all'altezza di uno stomaco che pare darle un attimo di tregua ora. <E dove l'hai sentita questa?> domanda sentendo quel suo balbettio, mostrando un sorrisetto più divertito, pieno d'ironia, di chi la crede solo l'ennesima bufala. A quel suo secondo tentativo di convincerla, sposta lo sguardo alzandolo dalla giovane Hyuuga al chioschetto lì vicino, soffermandosi a fissarlo pensierosa. Schiocca la lingua contro il palato, alzando le spalle e spostando anche la mano destra ora, per fare con essa un movimento ad invitarla a farle strada. <Spero per te che sia vero> borbotta in una sorta di minaccia in vero poco propensa a mantenere probabilmente. [Chakra Off]

20:52 Asami:
  [Strada] Il sole ormai è tramontato da qualche tempo, quindi nessun raggio solare andrebbe più a intaccare il villaggio, lasciando tutto e tutti in mezzo alle ombre, in mezzo alla tenue luce di una luna coperta dalle nuvole nel cielo. Non è limpido sopra di loro, probabilmente potrebbe piovere da un momento all’altro e, questo, non sarebbe un buon auspicio. Per nessuno. Una bambolina dalla pelle bianca, quasi perlacea e gli occhi chiari, grandi, innocenti, puri. Non ha mai visto la morte, non ha conosciuto la madre quando aveva le sue personali pulsioni cognitive, quindi non sa cosa possano essere le sensazioni negative, quelle emozioni che portano l’uomo a compiere qualcosa di cattivo, di subdolo. Quella domanda giungerebbe quasi come un fulmine a ciel sereno nei confronti della Hyuga, lasciandola alquanto perplessa, con il sopracciglio sinistro che si alzerebbe appena verso l’alto. <Non l’ho sentita da nessuna parte. E’ una mia personalissima considerazione, una mia opinione. Secondo me è brutto mangiare da soli, tutto qui> smetterebbe di balbettare, in quanto vuole provare a prendere un po’ di coraggio nei confronti del mondo che la circonda. <Mi chiamo Asami> si presenta, con il solo nome, non ha bisogno di aggiungere una discendenza che ancora non sente sua. Tuttavia, il cenno che verrebbe portato dall’altra è un invito per avviarsi verso il chioschetto corrispondente, quello che la tredicenne consiglia vivamente. <Sì, vieni con me. E’ proprio quello> indicandone uno a circa una decina di metri di distanza, sulla loro sinistra. Un buon odore è presente nell’aria, segno che si trovano sulla giusta strada. <E’ uno dei migliori cuochi di tutta Konoha. Vedrai> è convinta di questo, è sempre tornata a casa soddisfatta. [Chakra Off] [Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Bomba Luce x1 – Fumogeno x1]

21:02 Honoka:
  [Strada] Il sorrisetto scompare, l'espressione torna ad essere più seria, riflessiva, osservando con un'attenzione in più la giovinetta con cui ha cominciato, per caso, a parlare. Poco, perché sempre poche le parole che usa e tanti i sottintesi delle brevi frasi che formula, lasciando che siano gli altri che ascoltano a giungere alle dovute conclusioni. <Quindi se hai fame aspetti sempre di avere qualcuno intorno che ti faccia compagnia per mangiare?> domanda riprendendo quell'ironia ora più crudele nei confronti della più piccola, da classica presa in giro, non provandoci nemmeno a nasconderlo e rendendo il tutto palese nonostante la poca luce che può essere offerta a quell'ora del giorno, o della sera, per la strada. <Honoka> risponde con il medesimo atteggiamento visto che c'è, il che potrebbe anche far presumere stia mentendo sul proprio nome. Evita anche lei la discendenza, ma solo perché in effetti non potrebbe dirla non conoscendola. E' lì per quello, per scoprirlo. Un semplice gesto della testa ad annuire alla sua indicazione, prendendo ad affiancarla e muoversi con lei verso il chioschetto non appena avrebbe deciso di raggiungerlo, seguendola per modo di dire avendo già una meta da raggiungere e limitandosi quindi a starle accanto. <Che è tuo parente che gli tessi così tante lodi?> domanda, più curiosa nonostante l'ironia non scema mai troppo dal suo tono di voce, aspro. [Chakra Off]

21:12 Asami:
  [Strada] Lei è una ragazza buona, tranquilla, senza alcun grillo per la testa, senza alcuna cattiveria o ironia in corpo. E’ una ragazzina forse troppo espansiva per la vita che ha passato fino a ora, ma quegli anni tra le mura domestiche hanno solo accentuato questo dettaglio. Lei vuole conoscere gli altri, lei vuole comprendere gli altri, lei vuole aiutare gli altri al meglio delle sue possibilità. E’ fastidiosa, rumorosa, forse un pochino logorroica, ma ha bisogno di sentire quell’aria fresca nei polmoni, ha bisogno di buttare fuori tante parole represse, ha bisogno di tirare fuori ogni dettaglio della sua piccola esistenza. La mano destra andrebbe ad alzarsi dal fianco corrispondente, solo per spostare la treccia dietro la schiena e tentare di bloccare un ciuffo dietro l’orecchio, per evitare che qualche capello vada a terminare negli occhi chiari. <Se non trovo nessuno con cui mangiare, mi arrangio e faccio da sola. Solitamente mangio con mio padre, ma di tanto in tanto girovago per queste stradine e mangio qualcosa che mi piace. Qualcosa di più saporito di un ramen con brodo di pollo> una dieta quasi forzata in casa sua, con qualche verdura messa a parte in diverse occasioni. Non balbetta più per il momento, ha fatto passi da giganti, sebbene un piccolo timore venga nutrito nei confronti della ragazza. E’ schiva, diffidente, ironica e questa combinazione non la convincerebbe totalmente. <No, è solo uno dei più famosi presenti qui al villaggio. Tutti lo apprezzano, tutti escono soddisfatti. Quindi perché non elogiarlo?> le piace cucinare, ma non si sognerebbe mai di aprire un chioschetto tutto suo, vuole fare altro nel suo futuro. Deve dare un esame all’Accademia e non vede l’ora. <E dimmi, Honoka, sei un’Allieva anche tu?> ovviamente tiene sottinteso il luogo a cui si riferisce, perché ogni ragazzo o ragazza sa di cosa si parla. [Chakra Off] [Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Bomba Luce x1 – Fumogeno x1]

21:21 Honoka:
  [Strada] Lei è una girovaga che ha imparato a non legarsi troppo alla gente perché presto o tardi non le avrebbe più riviste, perché credeva che non sarebbe mai tornata nei luoghi in cui era, e non si sarebbe mai stabilita da nessuna parte. A parte ora, in una città che però non ha mai visto prima del suo arrivo, di cui non conosce nessuno se non per sentito dire quei personaggi più famosi che, bene o male, sono sulla bocca di un po' tutti e basta aprire le orecchie e passare vicino a qualche gruppetto che fa comunella per sentire di sfuggita. E lei è brava ad ascoltare, passando inosservata proprio perché sconosciuta e che non guarda, non si mette in mezzo alle conversazioni e fa finta di niente. Alla sua risposta sul cibo non ha null'altro da ribattere, annuendo e lasciando cadere il discorso all'inesistenza. <Speriamo che allora il prezzo sia altrettanto adeguato> borbotta, pensierosa, ma udibile, nascondendo le mani nelle tasche dei pantaloni che indossa e giocando con i soldi ivi riposti, sperando che appunto bastino per la cena. Sguardo che si mantiene ora diritto verso la loro meta, ignorando visivamente la più piccola lì vicino. <Da poco> risponde, a suo modo affermativamente. [Chakra Off]

21:33 Asami:
  [Strada] Una ragazzina che ha avuto una vita abbastanza agevole, lei, sebbene non viva nel vizio, nel lusso, nel totale benestare. Una ragazzina che ha sempre avuto persone intorno a sé, sebbene questo fosse limitato al padre, a una domestica e un amico di Takiji. Non ha conosciuto parenti, vicini di casa, nessun altro prima di incontrare Kaori al Monte, qualche giorno prima. E’ rimasta estasiata, il solo ricordo la farebbe sorridere più forte, il solo ricordo la farebbe stare bene, le infonderebbe coraggio. <Non preoccuparti per il prezzo, offro io per stasera. Ti ho disturbata, ti ho portata con me fino a qui…quindi mi sembra il minimo non farti pagare> ha ricevuto la sua paghetta settimanale, quindi potrebbe benissimo mantenere la spesa di questa serata. E’ una tredicenne piuttosto empatica, vorrebbe infondere gioia a ogni persona accanto a sé, neanche fosse davvero una sorta di crocerossina. <Oh, bene. Anche io sono un’Allievo, devo fare l’esame teorico tra qualche giorno. Allora spero che ti troverai bene qui a Konoha e che diventi una brava e forte ninja. Tutte possono essere all’altezza, tutte possono essere le migliori> spronerebbe l’altra, sebbene non ne abbia propriamente bisogno. <Bene, sediamoci e mangiamo. Assaggerai i migliori gamberetti e i migliori calamari di tutto il villaggio> e con quest’ultima considerazione, attenderebbe di prendere posto insieme alla ragazza e passare così una serata un poco diversa, un poco più anomala, fuori dai suoi normali schemi. [End] [Chakra Off] [Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Bomba Luce x1 – Fumogeno x1]

21:43 Honoka:
  [Strada] Due vite diverse quelle che si sono incontrate, due modi di vivere relativamente lontane dalla società che però sono stati differenti da renderle due persone probabilmente definibili come opposte. Forse era già dal principio che sono nate con caratteri così che le hanno portato a discostarsi tanto tra loro, nonostante l'esperienza di vita simili con quell'essere poco avezze al socializzare. Una è vissuta sotto una campana di vetro, l'altra semplicemente nell'ignoranza, come una fuggitiva non sapendo nemmeno il perché e da cosa stesse scappando. E per questo si dimostra più diffidente e schiva nelle persone, perché non sa se e quali colpe ha. <Farò in ogni caso la mia parte> replica schioccando di nuovo la lingua contro il palato, sancendo quella che è una decisione presa e a cui non si tirerà indietro, cascasse il mondo, e che non ammette repliche altrui. <Lo so> ringhia quasi, forse memore della risposta che ha appena dato, e ancora quel nervosismo, come se fosse stata messa in secondo piano, sentendosi "sciatta", una persona da compatire ed aiutare. Orgoglio ferito. Annuisce di nuovo, in silenzio, un mugugno udibile che pare ancora un basso ringhio, mentre prende posto in quel chioschetto e passa così una di quelle prime serate a Konoha. Tranquilla, interessante, e che ha rivelato la superficie di lei. [Chakra Off]

Asami incontra Honoka per le strade del villaggio e la invita a mangiare qualcosa con lei, con un piccolo scambio di parole, tra ironia e dolcezza.