Un piccolo spiraglio di luce

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15:22 Naoko:
  [Prato] Splende il sole a ridosso di Kusagakure, un villaggio dove le persone svolgono le proprie attività senza troppi problemi, senza mettere a tacere i propri pensieri. Ognuno è libero di essere quello che vuole, ognuno è libero di fare ciò che vuole purché si rimanga nella legalità delle azioni, purché questo non vada a nuocere a nessuno. Indossa un kimono a ridosso del corpicino snello e agile, dal colore blu scuro e dall’obi color oro a chiudere il tutto, con un enorme fiocco dietro la schiena. I piedi sono semi nascosti da quell’abito, un paio di anfibi neri portati al di sotto, per poter rimanere comoda e pratica in caso di uno spostamento repentino, improvviso. Capelli rossi rilegati in una treccia che si appoggia sulla spalla destra, il coprifronte rosso usato come cerchietto e iridi blu che osservano il luogo attorno a lei, beandosi della natura che la circonda. Legato alla gamba destra troviamo un porta kunai e shuriken, contenente le rispettive armi e nella manica sinistra, rilegato al braccio corrispondente, troviamo un portaoggetti con altre armi e altri utensili per le necessità estreme. Ma non è premunita solo d’essi, no, vorrebbe sentirsi ancora più sicura nel girovagare lontana dalla magione. Cercherebbe di alzare le braccia e di portare le mani a congiungersi tra loro, affinché le dita possano incrociarsi e tentare di dare vita al sigillo della Capra. Una volta ricreato, cercherebbe di richiamare l’energia fisica, quella forza che muove i muscoli, quella forza insita in ogni fibra del suo corpo, in ogni cellula, dal capello alla punta dei piedi. La forza che le permette di camminare, di stare in piedi, di poter muovere le dita e il resto del corpo. Assieme a essa, proverebbe a ritrovare la forza psichica, quella che smuove i pensieri, quella che smuove le immagini all’interno della propria testa, inerenti al suo passato, a quei genitori dispersi, a quella famiglia che vorrebbe avere accanto. Energie mentali, energie dettate dall’esperienza, da quella poca esperienza ancora insita in lei. Proverebbe a mescolarle tra loro, a fonderle insieme, a renderle un’unica realtà, a renderle un’unica entità, a rendere un unico colore, come se quel viola venisse effettivamente ricreato nel suo corpo. Proverebbe a mandare il tutto al centro del suo corpo, alla bocca dello stomaco e lì mescolarlo, in senso antiorario, affinché possa essere smosso nelle diverse parti del corpo, nei diversi angoli. Tenterebbe, quindi, di spostarlo appena verso le gambe, spingendolo verso il basso e verso le braccia, spingendolo in laterale e verso la testa, spingendolo in alto, in modo tale che possa riempire ogni anfratto e cercare così di avere un quantitativo equo dappertutto. Si sente decisamente meglio ora, più tranquilla e spensierata, sebbene quel nero presente nel suo animo continui ad aumentare, di giorno in giorno, portandola sempre più alla decisione estrema di vendetta. I suoi genitori devono morire, ormai è deciso. Si trova nel bel mezzo dei prati, la boscaglia attorno a sé, con lo sguardo rivolto verso il cielo, quasi a voler cercare un segno, qualcosa che la possa effettivamente aiutare nell’impresa. [Tentativo Impasto Chakra 30/30] [Coprifronte x1 – Porta Kunai/Shuriken x1 – Kunai x3 – Shuriken x2 - Portaoggetti x1 – Fumogeno x1 – Spiedi x3 – Bomba Luce x1 – Veleno Inibente x1 – Tonico per Chakra x1 – Tonico Coagulante x1]

15:47 Kirito:
 Un evento unico, speciale, inaspettato ha risvegliato Kirito nel cuore della scorsa notte. Una fitta agli occhi ed un bruciore fuori dal normale lo hanno svegliato dal suo sonno. Non ci ha messo molto Kirito per capire che qualcosa dentro di lui è cambiato, o meglio, è tornato alla normalità. L'uchiha ha finalmente ritrovato la vista. Quell'agognata luce alla fine di quel tunnel buio è stata finalmente raggiunta. Kirito vede. Vede tutto, come prima, come se si fosse finalmente svegliato da quell'incubo apparentemente infinito. Ora è giorno in quel dì Kusagakure. Il sole splende alto nel cielo irradiando con la sua luce ogni angolo regalando uno spettacolo di luci ed ombre nonché un calore non indifferente per la stagione attuale. Kirito è deciso a girovagare, a guardare di qua e di la qualsiasi cosa. Vuole ammirare i dettagli, osservarli fino allo sfinimento. Ogni cosa sembra nuova, mai vista e come un bambino anche lui rimane estasiato da ogni cosa su cui posa il suo sguardo. La cecità e l'improvvisa guarigione, tuttavia, portano gli occhi del ragazzo ad affaticarsi velocemente motivo per cui decide di uscire di casa munito di occhiali da sole. Indossa un Kimono nero con una spaccatura all'altezza della vita che prosegue fino al ginocchio destro. Da lì si può intravedere un portakunai pieno fino al suo limite, identico a quello sulla gamba gemella. Al disotto del kimono, visibile grazie allo scollo a V, una maglia termica nera. Dei calzari ninja e dei pantaloni di tela chiudono il vestiario. I capelli sono legati sulla nuca da un piccolo codino che non supera l'altezza delle spalle. Kirito vuole visitare luoghi che non ha mai visitato. Vuole vedere cose, ammirare paesaggi e risvegliare sensazioni che nelle scorse settimane si sono affievolite. Camminerebbe verso il prato fiorito, uno dei luoghi più belli del Paese dell'Erba. In quella distesa colorata il manto erboso lascia spazio alle più variegate forme arboree e floreali creando un mix di colori e profumi idilliaci. Nel camminare in quel parco intravede in lontananza una ragazza dai capelli rossi. E' lì ferma come un fiore in mezzo ad altri fiori. E' elegante, snella, con dei capelli rossi legati a mo di coda le accarezzano la spalla. [chk off][equip 2x portakunai - 3 shuriken 3 kunai ]

16:04 Naoko:
  [Prato] Una ragazza semplice all’apparenza, una ragazza delicata e fragile e allo stesso tempo forte e determinata. Una ragazza che pochi possono comprendere, una ragazza che pochi vorrebbero comprendere, una ragazza colma di insicurezze quanto di certezze, una ragazza piena di luce quanto di ombra. Un nero che si spande pian piano nel suo animo, una chiazza che si allarga come una goccia di inchiostro al di sopra di un panno bianco, candido come la neve. Il candore della sua essenza perde d’intensità ora dopo ora, una volontà che si dirige verso la violenza, verso quel dolore con cui l’hanno costretta a convivere fin dalla nascita. Il Chakra dovrebbe essere attivo, circola nel suo corpo in modo limpido e senza sosta, dandole modo di poterlo utilizzare nei casi estremi, se le necessità lo rendono opportuno. Non richiama la sua innata, non vuole vedere quei filamenti neri uscire dalle proprie dita, non vuole sentire quella maschera tirare a ridosso della schiena, della zona lombare precisamente. Nessun sorriso andrebbe ad adornare il volto della Kakuzu, nessuna emozione particolare che traspare in lei, lineamenti distesi e iridi che puntano ancora una volta verso il cielo, verso quei raggi solari che scaldano e illuminano il cammino di ogni persona. Pochi istanti prima di abbassare nuovamente lo sguardo verso il punto principale, da dove si può raggiungere questo luogo e vedrebbe la presenza di Kirito poco distante, vestito un poco più elegante del normale. Non si muoverebbe, rimane a fissarlo da quella posizione e lo vedrebbe privo del bastone da passeggio, segno che qualcosa è mutato, che qualcosa è cambiato. La mano destra andrebbe ad alzarsi rispetto al fianco, il palmo rivolto verso l’alto e dita che si piegherebbero e si distenderebbero per invitarlo ad avvicinarsi, come a dargli modo di comprendere la sua natura, di quello che lei è effettivamente. Se i suoi calcoli sono esatti, la vista dovrebbe essere tornata altrimenti l’altro non si sarebbe privato degli ausili del cammino. Un invito silente, senza alcun suono, senza alcuna parola, solo un lievissimo sorriso che si apre sulle labbra rosee e candide, leggiadre come i fiori di pesco, durante la primavera. Silenzio, attesa, un traguardo che l’altro deve capire, senza aggiungere nulla. [Chakra 30/30] [Coprifronte x1 – Porta Kunai/Shuriken x1 – Kunai x3 – Shuriken x2 - Portaoggetti x1 – Fumogeno x1 – Spiedi x3 – Bomba Luce x1 – Veleno Inibente x1 – Tonico per Chakra x1 – Tonico Coagulante x1]

16:22 Kirito:
 L'uchiha cammina lentamente in quel prato erboso, soffice, vellutato tanto da far venir voglia di correre a piedi nudi su di esso come quando si era bambini. Il genin osserva i vari fiori, e ad ogni passo inala i profumi della zona. Persino gli insetti, esseri insignificanti prima della cecità, diventano pregni di significato e degni di attenzione. Alcune folate di vento imperversano facendo muovere all'unisono i gambi delle varie piante, costringendo Kirito ad alzare leggermente il colletto del kimono per proteggersi da esso. Fortunatamente quel vento così pungente viene meno poco dopo con un conseguente innalzamento della temperatura dovuto ai raggi solari. Nel guardarsi intorno Kirito di tanto in tanto pone lo sguardo su quella figura femminile, che, dal canto suo, tutto d'un tratto alzerebbe la mano in modo leggiadro come voler richiamare l'attenzione del ragazzo. Kirito la osserva attraverso quelle lenti scure mentre i passi diventano leggermente più marcati e ritmici. Con l'accorciarsi della distanza l'uchiha ne osserverebbe i lineamenti, l'altezza, i capelli, i vestiti eleganti e per lui molto formali. La raggiungerebbe in poco tempo. L'attenzione adesso sarebbe tutta su di lei, su quella figura minuta ma bellissima. Osserverebbe le sue iridi chiare venendone rapito per qualche attimo. Ormai arrivato a distanza di contatto fermerebbe la sua camminata, e dopo averla osservata romperebbe quel silenzio scandito dal verso di alcuni uccelli e da altre leggere folate di vento. <Ciao, ci conosciamo?> inizierebbe domandando. Una domanda obbligatoria vista la situazione. Seppur abbia passato con lei una delle serate più belle e magiche della sua vita questa è la prima volta che con i propri occhi e non con gli occhi della mente può vederla. Naoko è lì in carne ed ossa. Quella ragazza che ha alleviato quel sentimento di angoscia e di incertezza presente in lui nelle scorse settimane. Quella ragazza speciale per cui è nato un sentimento particolare. Un sentimento che va oltre la vista, oltre la gratitudine e che ha radici nella spiritualità e nelle sensazioni. Lo sguardo adesso sarebbe fisso su di lei. Uno sguardo che per forza di cose va dall'alto verso il basso e che per qualche motivo non sembra volersi distaccare da lì.[chk off][equip come sopra]

16:39 Naoko:
  [Prato] Rimarrebbe lì ferma, attende, come un fiore che deve essere colto, come un fiocco di neve che deve essere accolto nei palmi delle mani. Un tocco leggero, delicato, una presenza che allieta il cuore e che scalda gli animi. Una ragazza nel fiore dei suoi sedici anni, un’età magnifica, un’età dove la spontaneità e la naturalezza dovrebbero fare da padrone nell’anima. E invece non vi è niente di tutto questo, non vi è nulla che possa legarsi a quell’età effettiva, non vi è nulla che possa presagire qualcosa di buono, qualcosa che vada di pari passo con il bianco. Vedrebbe avvicinarsi l’Uchiha in modo piuttosto concitato, segno che la vista dovrebbe essere tornata, un gesto piuttosto evidente. Non si scosterebbe, rimane di fronte a lui, lo guarda dal basso verso l’alto data la differenza nella statura. Una domanda che giungerebbe spontanea, una domanda che è piuttosto ovvia date le circostanze, una domanda che trova accoglimento dentro di sé. <Sì, ci conosciamo Kirito> sicurezza, tono dolce e delicato, di chi è abituata a usare il galateo, le buone maniere. <Sono Naoko> rivela semplicemente, senza girarci intorno, senza tenere l’altro sulle spine per altri lunghissimi minuti. <Sono quella ragazza che ti ha offerto da mangiare, a cui hai fatto vedere un bellissimo fiore dai petali blu e che ti ha portato ancora a mangiare> spiega il corso degli eventi che li hanno visti insieme, per fargli ricordare, per fargli comprendere tutto quanto. <Mi vedi?> chiede per avere una certezza, sebbene ormai sia palese quel dettaglio. Ma vuole sentirlo dire da lui, perché è giusto che sia così. E’ felice, forse l’unica persona, oltre Kurona e Yukio, che possa vantare di vederla così, con il sorriso sulle labbra. [Chakra 30/30] [Coprifronte x1 – Porta Kunai/Shuriken x1 – Kunai x3 – Shuriken x2 - Portaoggetti x1 – Fumogeno x1 – Spiedi x3 – Bomba Luce x1 – Veleno Inibente x1 – Tonico per Chakra x1 – Tonico Coagulante x1]

17:01 Kirito:
 I due ormai sono vicinissimi. Uno difronte all'altro, che si osservano si studiano. Gli occhi di kirito finalmente possono ammirare dal vivo quelli di Naoko. L'uchiha è in attesa, vuole sapere chi è la ragazza che lo ha fatto avvicinare a se. E la risposta non tarda ad arrivare. Come un sussurro, in maniera dolce ma decisa le parole della ragazza gli arrivano dirette e precise. E' Naoko. Kirito sembrerebbe pietrificarsi per un attimo, immobile in quella distesa colorata. Non sa cosa dire, non sa cosa fare. Un tumulto interiore di emozioni lo travolge come un'onda impetuosa di marea. Dentro di se è felice. Quella ragazza era la prima a cui avrebbe voluto dire di aver riottenuto la vista. Ed ora è lì davanti a se. La ragazza ripercorre i momenti trascorsi insieme e ancora una volta Kirito viene sopraffatto da quel vortice di ricordi che fa scattare dentro di lui una molla. Un qualcosa di incontrollato ed incontrovertibile. Una reazione spontanea ma voluta, contemplata per tanto tempo e finalmente attuata. I muscoli si muoverebbero da soli sospinti solamente dalla forza del suo cuore. Quest'ultimo batte all'impazzata come se volesse uscire dalla cavità toracica. La gamba destra farebbe il primo passo seguita dalla sinistra arrivando, se la ragazza lo permettesse a distanza di contatto. Le braccia si leverebbero dai fianchi quasi contemporaneamente volendola avvolgere in un abbraccio. Un abbraccio che racchiude mille emozioni sbocciate come fiori in primavera. La stringerebbe a se in maniera calda e delicata come se quell'abbraccio potesse romperla, frantumarla in mille pezzi. Avvicinerebbe il capo al suo petto e lo stringerebbe, qualora lo avesse permesso, e le accarezzerebbe delicatamente i capelli. Solo quando quel movimento sarebbe stato completo avrebbe sussurrato alla ragazza stretta a se: <Sì, finalmente ti vedo>.[chk off]

17:14 Naoko:
  [Prato] Le emozioni sono un dettaglio essenziale nella vita delle persone, è ciò che contraddistingue l’uomo dalle bestie, l’essere umano dagli animali. Le emozioni sono ciò che portano a contemplare delle scelte, a seguirle, a sbagliare direzione e ricominciare poi da capo. Le emozioni ci permettono di essere ciò che siamo, ci rendono unici, ci rendono vivi, ci rendono speciali. Quando la vista manca, quando quel senso viene oscurato, possiamo solo affidarci agli altri sensi e a ciò che il cuore o la mente ci suggerisce. Quanto meno possiamo vedere, quanto più possiamo capire della persona che rimane accanto a noi, nonostante tutto, nonostante quel deficit. Le sue parole verrebbero accolte dalla figura dell’Uchiha, lo vedrebbe particolarmente sorpreso e non riuscirebbe a dire nulla in sua direzione. Non subito, perlomeno. Pochi attimi, brevissimi, prima di ritrovarsi le braccia dell’altro attorno a sé. Lo lascia fare, non gli impedisce nulla, sente il calore dell’altro pervaderla, in una stretta forte quanto delicata, dolce e ricercata. Nessuno aveva mai mostrato un simile sentimento nei suoi confronti, nessuno l’aveva mai presa d’impeto, con la sola voglia di sentirla vicino a sé. Nuca che viene carezzata, prima che altre parole vengano elargite da parte della Kakuzu <Ne sono felice. Ero sicura che saresti tornato a vedere, ero sicura che avresti capito dalle mie parole. Finalmente mi vedi, finalmente puoi vedere chi sono, finalmente sai chi sono> e scandirebbe quelle ultime parole, come a voler aumentare l’enfasi del momento. Si sente bene, quella macchia nera nel suo cuore si dissolve per il momento, non avverte quel peso che lacera e logora. <Togliti quegli occhiali, non ti servono. Il sole inizia a calare e non può nuocere più alla vista> invita l’altro a scoprirli, a fargli vedere l’effettivo colore delle proprie iridi. Quelle di Naoko sono del colore dell’oceano, un blu scuro che inghiotte e che accoglie. [Chakra 30/30] [Coprifronte x1 – Porta Kunai/Shuriken x1 – Kunai x3 – Shuriken x2 - Portaoggetti x1 – Fumogeno x1 – Spiedi x3 – Bomba Luce x1 – Veleno Inibente x1 – Tonico per Chakra x1 – Tonico Coagulante x1]

17:26 Kirito:
 Le parole della Kakuzu lo raggiungono perfettamente. Lei è ora attaccata sul suo petto in quella "morsa" d'emozioni creata dall'uchiha. Non vuole lasciarla andare ma deve farlo almeno un po'. La lascerebbe quel poco che basta per far distaccare la testa di lei dal petto di lui in modo da esaudire la sua richiesta. Lei vuole vedere gli occhi del ragazzo e Kirito acconsente. <Si adesso posso riconoscerti in mezzo a tanti. Non solo attraverso la tua voce.> sussurrerebbe nella sua direzione. Ora la testa della ragazza dovrebbe essere rivolta verso la sua mentre la mano destra dell'uchiha shivolerebbe sulla schiena altrui. Non vuole lasciarla andare ma se l'altra lo volesse lo farebbe volentieri. Kirito ha capito ciò che prova Naoko, almeno in parte, verso i suoi genitori. Vuole essere libera non prigioniera e di certo Kirito non vuole intrappolarla. Toglierebbe quindi gli occhiali come richiesto e la fisserebbe immergendosi in quel blu oceano delle iridi altrui. <Li vedi adesso?> aggiungerebbe. Gli occhi di Kirito non sono sicuramente belli come i suoi. Sono i classici occhi nero pece di un uchiha. Occhi che prendono vita soltanto quando l'abilità innata di tale clan prende vita. Occhi che non hanno più quella patina opaca dovuta alla cecità ma che in fondo non hanno nulla di speciale. <Alla fine non sono niente di speciale. I tuoi sono molto più belli>.[chk off][equip come sopra]

17:46 Naoko:
  [Prato] La morsa delle braccia offerta da Kirito viene allentata un poco, dandole modo di staccarsi da quel petto e di poterlo guardare finalmente negli occhi. Una richiesta che non viene accolta nell’immediato, altre parole che giungerebbero nella sua direzione, altre parole che la farebbero sorridere in modo più ampio, più forte, più sentito. <Però la mia voce poteva guidarti in mezzo alle ombre, in mezzo al buio e farti trovare la strada di casa. La mia voce hai imparato a comprenderla, ne hai saggiato le sfumature e questo grazie a quel deficit che ti avevano fornito. Nessuno si sofferma sulla voce, sulle emozioni che può suscitare, sulla forza che possono imprimere nel cuore di qualcuno. Le parole spesso si perdono nel vento, questo è vero, ma quando si usano quelle giuste valgono più di qualsiasi fatto pratico> spiega il suo punto di vista, facendogli comprendere quanto creda nelle sensazioni e in quello che possono comportare. E’ una ragazza intelligente, una ragazza che sa quello che vuole, una ragazza che è ancora immersa in un passato che non la lascia andare, che la rende ancora nervosa, che la rende ancora rabbiosa. Ha bisogno di sentirsi bene, di sentirsi così, ma sa che deve correre il rischio e diventare più spietata, più diretta, più…cattiva. L’Uchiha si è guadagnato la sua fiducia, si è guadagnato il suo rispetto perché, privato della vista, ha guardato oltre il suo corpo, ha guardato oltre la sua essenza e si era concentrato su ciò che era veramente importante. Il ragazzo andrebbe a togliersi quegli occhiali dal viso, dandole modo di vedere quelle iridi color della pace, quelle iridi scure, quasi fossero un pozzo senza fondo. Lo lascia parlare, lo lascia dire, non lo interrompe. Lo lascia finire, prima di irrompere nel silenzio ancora una volta, con un tono dolce <Tutti gli occhi sono belli e speciali, nessuno escluso. Li vedo, li vedo chiaramente e sono belli quanto lo sono i miei. Non denigrare i dettagli che ti contraddistinguono perché è ciò che ti rende unico, è ciò che ti rende te stesso. Bisogna essere fieri dei propri dettagli, bisogna essere fieri di ciò che siamo; anche se abbiamo il naso storto o una cicatrice in pieno viso. Bisogna essere sé stessi e basta, senza disprezzare nulla> un discorso dettato dall’esperienza, dall’accettazione. Lei ha modificato il colore dei suoi occhi, vero, ma era necessario affinché la sua mente potesse ritrovare un poco di pace. Distanza presa dai suoi genitori, dal corredo genetico, sebbene la maschera sulla schiena la riporti sempre verso di loro, verso una vita che non vorrebbe più contemplare. La mano destra andrebbe ad alzarsi nuovamente, per appoggiarsi contro il viso del ragazzo, sempre che le conceda quest’azione. Una tenerezza, un bisogno di contatto, un nuovo calore che vorrebbe pervadere il corpo della Kakuzu dal palmo di un semplice arto. Non aggiunge altro, si limita a guardarlo, una leggerezza dentro al cuore mai avvertita prima. [Chakra 30/30] [Coprifronte x1 – Porta Kunai/Shuriken x1 – Kunai x3 – Shuriken x2 - Portaoggetti x1 – Fumogeno x1 – Spiedi x3 – Bomba Luce x1 – Veleno Inibente x1 – Tonico per Chakra x1 – Tonico Coagulante x1]

18:08 Kirito:
 I due sono quasi avvolti in questo lungo abbraccio che ha qualcosa di magico, in un luogo altrettanto spettacolare. Sembrerebbe la fine di una favola romantica ma la cruda realtà interviene violenta spazzando via per qualche attimo la fantasia e l'immaginazione. La ragazza parla di se, delle sue esperienze e del modo di vedere le cose. Kirito non la interrompe la lascia parlare, ammaliato da quelle parole e dal suono della sua voce che gli è quasi più familiare del corpo che adesso stringe tra le mani. <Anche io credo nella forza delle emozioni. Ancora ora, anche se sei qui tra le mie braccia,
la tua voce è come una ancora di salvezza che ha ricevuto il mio grido di aiuto quando ne avevo più bisogno>
e questa non è nient'altro che la verità. Lei è stata quella che lo ha aiutato più di tutti. L'unica a non giudicarlo a dargli forza e a trattarlo come un suo pari. La differenza di età viene subissata dall'intelligenza e dallo sviluppo mentale della ragazza che la pongono alla pari di Kirito. <Tuttavia le parole devono essere usate con criterio.
Perché la gente spesso parla in un modo ed agisce in un altro.
Oltre alle parole sono anche i piccoli gesti a decidere chi siamo. Quei gesti spontanei fatti quasi senza pensare.>
Espone il suo punto di vista. Anche lui,
come la ragazza, negli ultimi tempi ne ha passate di tutti i colori. Le voci che ha sentito lo hanno quasi portato alla rovina. Tutte tranne la sua. Perciò per l'uchiha alle parole devono seguire dei gesti concreti che dimostrino l'affetto o le vere intenzioni di una persona. <Hai ragione ognuno è speciale. Ma molte volte la bellezza è oggettiva.> una frase dai mille significati che Kirito sputa fuori tutta in una volta. Proverebbe quindi ad aggiustare il tiro spiegando il suo punto di vista <voglio dire... quando ti trovi davanti ad un dipinto o meglio ad un capolavoro di un autore famosissimo è difficile dire che sia un brutto dipinto. La bellezza diventa quindi universalmente oggettiva ma le emozioni che quel dipinto suscita all'interno dell'animo delle persone cambia da soggetto a soggetto. >Un discorso che ha del filosofico ma che rappresenta la visione delle cose di Kirito. <E' la stessa cosa per i tuoi occhi. Per me i tuoi occhi sono oggettivamente belli. Mentre a livello soggettivo suscitano in me delle emozioni forti che possono essere completamente diverse da quelle di un estraneo> sorride dolcemente allargando gli angoli della bocca. <Scusa se parlo troppo...> direbbe sinceramente. In effetti è vero, quando è emozionato l'uchiha si trasforma in una macchina sputa parole difficile da fermare. Il ragazzo farebbe un bel respiro cercando di calmarsi e di tenere a freno quelle emozioni forti che sta provando in quel momento. Emozioni che vengono ancora una volta risvegliate dal morbido tocco della mano di Naoko che andrebbe a posarsi sul viso dell'uchiha. Di rimando quest'ultimo chiuderebbe gli occhi appoggiando quasi tutto il peso del viso su di essa. Vuole sentirne il calore. La sensazione di pace che prova è un qualcosa che nell'ultimo periodo gli era mancato. Anche l'uchiha quindi proverebbe ad alzare la sinistra poggiando il palmo della mano sulla guancia della ragazza. Qualora ci fosse riuscito ne seguirebbe i lineamenti così come fece quella volta sotto un albero nel bosco dei ciliegi. La mano destra afferrerebbe delicatamente quella altrui ancora posta sul viso. Con un movimento delicato la prenderebbe, stringendola quanto basta, per portarla sulla schiena del Genin in una sorta di abbracccio. A questo punto la destra si leverebbe ancora portandosi sulla schiena altri e spingendo, senza forzare in alcun modo, la figura d'ella verso di se. Qualora tutto fosse permesso i due corpi sarebbero ora a conttatto e gli occhi di lui si perderebbero negli occhi di lei.[chk off][equiè come sopra]

18:21 Naoko:
  [Prato] La mano destra rimarrebbe a ridosso della guancia altrui, come a volersi sincerare che sia reale, come a voler capire se ciò che sente è qualcosa di giusto o di sbagliato. Non ha mai provato emozioni forti nella sua vita, sul lato positivo, in quanto la rabbia e il rancore hanno spesso surclassato quel genere di sensazioni. Amore, affetto, amicizia… spesso passano in secondo piano per la Kakuzu e, questo, la porterebbe a distanziarsi dagli altri, a rendersi nemica, a rendersi una persona alquanto instabile. Ma con lui non vuole tutto questo, non vuole allontanarlo, si gode quei momenti al meglio delle sue possibilità, al meglio dei suoi gesti, della sua spontaneità. Una ragazza intelligente quanto basta, una ragazza che dovrebbe diventare più determinata, più spietata. Viene investita da un fiume di parole, l’Uchiha si rivela un gran oratore nei momenti di maggiore stress, che sia positivo o negativo. Emozioni che spingono a fare molto, a fare troppo a volte e, infatti, il ragazzo si scuserebbe nei confronti della Kakuzu. La testa porterebbe un segno di negazione <Non preoccuparti, avevi bisogno di esprimerti fino in fondo. Fino a quando non ti interrompo, puoi parlare liberamente. Ho sempre ascoltato molto nella mia vita, ho appreso tantissime cose in questo modo. Non scusarti quando non devi, quando l’altra parte non ti dona freni in alcun modo> delicata, dolce, un’educazione magistrale. E quello che ne seguirebbe la pone su un piano piuttosto confuso, su un gesto che non si sarebbe aspettata in questa giornata. Un abbraccio, forte, la mano che viene calata e che verrebbe portata contro la schiena del Genin. Palmi che andrebbero ad aderire contro di essa, iridi che si fisserebbero in quelle dell’altro, in quel nero pece che sa di profondo, che sa di oscuro abisso. <Io sono sbagliata, Kirito. Sono instabile, nervosa, una bomba a orologeria. Se vuoi stare al mio fianco, se vuoi davvero questo, devi accettare tutto quello che verrà e, quasi sicuramente, ci saranno anche momenti spiacevoli che intaccheranno la mia persona. Se accetti questo, se accetti la mia imprevedibilità, puoi essere certo che ricambierò ogni cosa, pian piano, in un futuro che sa di luce e di ombra> mette in chiaro ogni cosa, metto in chiaro ogni stralcio della sua esistenza. Se la vuole davvero, se la vuole per sé, deve prendere tutto il pacchetto. Tutto o nulla. [Chakra 30/30] [Coprifronte x1 – Porta Kunai/Shuriken x1 – Kunai x3 – Shuriken x2 - Portaoggetti x1 – Fumogeno x1 – Spiedi x3 – Bomba Luce x1 – Veleno Inibente x1 – Tonico per Chakra x1 – Tonico Coagulante x1]

18:44 Kirito:
 Una ragazza comprensiva, dolce, premurosa, elegante. Naoko è tutto questo. Kirito l'ha incontrata per caso, si è fatto guidare dalla sua voce come un faro aiuta le navi a non sbattere sugli scogli. E' una persona speciale che non vuole lasciare andare. Nella sua fragilità vuole proteggerla. Sente qualcosa dentro di lui che lo spinge ad essere affettuoso nei suoi confronti, non sa spiegarlo. Gli è già capitato in passato ma non così, non così intensamente. I due si guardano sono abbracciati, vicinissimi. Kirito può sentire il calore del respiro della ragazza quando le sue labbra si schiudono per proferire parola. L'uchiha la lascia parlare come lei ha fatto con lui. La ascolta senza distaccare per un solo istante gli occhi dalla sua figura. La sta ancora osservando, ammirando, cogliendo ogni particolare che fino ad allora gli è sfuggito. Poi risponderebbe <E' come se io fossi una calamita e tu un pezzo di metallo. Non riesco a staccarmi da te. Voglio provarci a starti vicino. Ci riuscirò. Quando sarai pronta mi racconterai tutto. Cercherò di sostenerti al massimo delle mie possibilità.> Kirito è contento. Lei non è una ragazza semplice ma neanche l'uchiha lo è. In qualche modo i due animi tormentati si sono trovati ed uniti pronti a sostenersi a vicenda. Muoverebbe la sinistra facendola scivolare verso la nuca della ragazza. Avvicinerebbe il suo capo verso di se, in modo dolce, senza spingere troppo forte. Deve essere una cosa voluta da entrambi. Chinerebbe dolcemente il capo arrivando ad un punto in cui i due nasi possano sfiorarsi. Si fermerebbe lì, non andrebbe oltre. Gli occhi come due gemme si lancerebbero nel blu oceano delle iridi altrui. Le labbra si schiuderebbero emanando suoni che solo da quella distanza sarebbero percepibili. <Anche io ho i miei problemi. Io voglio stare al tuo fianco. > fa una piccola pausa <E tu?>[chk off][equip come sopra]

18:59 Naoko:
  [Prato] Un ragazzo che non sa a cosa sta andando incontro, un ragazzo che non sa cosa si cela nel passato e in un possibile futuro della Kakuzu. Un ragazzo che è pronto a gettarsi nelle fiamme pur di vederla felice, pur di vedere il sorriso sulle sue labbra. Un ragazzo che tutte vorrebbero, un ragazzo che va tenuto stretto. Sono a strettissimo contatto ormai, gli occhi continuano a fissarsi in quelli scuri dell’Uchiha, in quei pozzi che sanno di abisso ma anche di dolcezza. Il nero è spesso considerato un colore cupo, un colore oscuro ma, in questo caso, sembra imbrigliare una luce diversa, la forza di aver ritrovato la vista e di bearsi di ogni elemento del mondo. Lo ascolta, non andrebbe a interromperlo, lo lascia spiegare il suo punto di vista, lo lascia elargire parole che sanno di tenerezza e di rischio. <Rischierai con me, Kirito. Voglio che tu questo lo capisca, voglio che tu sappia a cosa vai incontro a stare con me. I miei problemi sono molti, forse troppi. E’ come fare un salto nel vuoto. Nemmeno io so cosa succederà e ti racconterò i pezzi del mio passato, volta per volta> promette, in quanto è giusto che sappia di lei, che sappia del suo passato, che sappia di quella famiglia di sangue che l’ha cresciuta tra torture, sofferenza e abbandono. E vedrebbe quel viso avvicinarsi particolarmente, i nasi andrebbero a toccarsi lievemente, le labbra della Kakuzu andrebbero a schiudersi appena e ad avvicinarsi a quelle del ragazzo. Vuole sentirsi bene, adesso, ha bisogno di sentire uno spiraglio di luce nel proprio cuore. L’unica luce in mezzo al nero, l’unica luce in un mondo segnato da ombre e distruzione. Lo bacia, senza pensarci più, senza frenare le emozioni, senza bloccare quel momento che è solo loro. Un bacio, sentito nel suo animo, nel suo cuore, nella sua mente. I pensieri vengono cancellati, il dolore viene annullato, un momento solo per sé. Se lo merita, fino in fondo. E dopo quel bacio, se l’altro vorrà, possono recarsi in un ristorante e mangiare qualcosa in assoluta tranquillità. [Chakra 30/30] [Coprifronte x1 – Porta Kunai/Shuriken x1 – Kunai x3 – Shuriken x2 - Portaoggetti x1 – Fumogeno x1 – Spiedi x3 – Bomba Luce x1 – Veleno Inibente x1 – Tonico per Chakra x1 – Tonico Coagulante x1]

19:00 Naoko:
  [Prato] //Edit: [End]

19:13 Kirito:
 La ragazza non risponde direttamente alla domanda. Ma come se avesse recepito a pieno le parole dell'uchiha in cui sottolineava l'importanza dei gesti che devono suggellare le parole, la ragazza, probabilmente spinta dalle stesse emozioni del ragazzo, si lancerebbe a colmare quell'infima distanza che separa le loro labbra ed i loro cuori. Un bacio dato con sentimento verrebbe recepito ed accolto con altrettanta voglia dall'uchiha. Assaporerebbe quelle labbra carnose posate sulle sue, ne sentirebbe il respiro e la morbidezza. Un bacio atteso, voluto da entrambi con tutta la forza. I loro cuori si intrecciano così come le loro labbra prima di schiudersi ed allontanarsi. Un momento unico, privato, intimo e segreto. Ci sono solo loro in quel prato fiorito. In quell'atmosfera magica di colori e profumi. Kirito si allontanerebbe lasciando anche la presa. Sorriderebbe senza dire nulla come se bastasse uno sguardo per farsi capire da Naoko. <Andiamo a mangiare in città, questa volta scelgo io> ancora un altro sorriso seguito dalla mano destra che dalla schiena proverebbe ad afferrare la gemella altrui.[end]

I due si incontrano di nuovo, con l'Uchiha che ha ritrovato la vista.
Si parlano, si comprendono e viene scoccato un bacio. Emozioni che vengono messe in tavola, positive e negative.