Famiglia

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21:38 Fumiko:
 La sera è arrivata anche oggi a Kusa e la donna insieme a un fagottino rosa dentro un passeggino avanza tranquilla lungo la collina che la porta ogni passo più vicina alla sua bimba. Non vede la Yakushi da molto tempo, complice anche la sfuriata con Raido ma adesso che le acque si sono calmate ha deciso di andare lei da lei per vederla. Spera che almeno questa sera sia presente in casa.Indossa un mantello nero che copre il fisico , un mantello che ha le maniche fortunatamente e che rende ogni movimento facile , che fortunatamente viene ancora tenuto sul corpo grazie a due rotoli grandi attaccati alla schiena, uno sopra e uno più sotto, poco più larghi di lei che contengono 5 shuriken giganti uno, e 5 fuuma shuriken l'altro, tutti sigillati dentro. Il vestiario non si vede, ma è possibile intravedere un armatura sotto di questo, un armatura leggera la sua, e inoltre indossa schinieri alle gambe e vambracci per avere una armatura più spessa in quelle zone. Le braccia coperte con il copri fronte di Kusa legato al braccio sinistro. Gli occhi sono truccati con il solito blu notte a mettere in risalto gli occhi viola , il piercing sotto il labbro è sempre presente ,indossa come sempre l'anello della propria madre che ostenta al medio della mano sinistra, una grossa pietra acqua marina che si staglia sulla mano candida, richiamo di quello che porta al petto, pegno d'amore di Raido. Le gambe sono fasciate da pantaloni blu notte molto attillati e a vita bassa. Sul fianco sinistro un porta oggetti contiene 5 fuda con tronchetti sigillati dentro , 2 bombe luce, un set di 5 fumogeni, 2 tonico recupero chakra, 2 tonico coagulante. Ha aggiunto altri oggetti al proprio armamento oggi, ha portato con se 5 fuda con sopra scritto il kanjii 'fiamma', e altre 3 carte bomba, e infine anche 10 fuda completamente bianchi, non si sa mai che non le servano difatti non si fa mancare nemmeno penna e pergamena nel caso le serva usare qualche tecnica dei sigillatori, di cui fa parte .Il chakra è attivo e in movimento dentro di lei già dal mattino. Avanza lenta, il mantello che per via dei grandi rotoli che aderisce completamente al corpo sottile si , ma ben impostato, specialmente per via delle sue forme. Arriverebbe davanti la porta di entrata e senza alcun timore andrebbe a bussare più e più volte , nella speranza che non abbiano fatto un giro a vuoto, anche se Miho sta bella tranquilla al calduccio e dormiente come un angioletto.[ equip: 5 fuda con tronchetti - 2 tonico coagulante - 2 tonico recupero chakra - 2 bombe luce - set di 5 fumogeni- 5 fuda con kanji fiamma - 5 carte bomba- 10 fuda completamente bianchi- penna e pergamena - 2 rotoli grandi : 5 fuuma shuriken sigillati in uno, 5 shuriken giganti nel secondo - armatura leggera- schinieri e vambracci ][ chakra on]

21:46 Kouki:
 Sono passati un po’ di giorni dall’ultima volta che è uscita di casa e che ha visto Fumiko, ma non sa esattamente quanti. E’ svenuta, ha provato un dolore decisamente intenso ed ora è difficile comprendere chi sia la piccola Chunin. Mirako? Heiko? O finalmente Kouki? Suo padre si è chiuso nella sua stanza da un bel po’, e lei si ritrova a vagare in un labirinto che dall’interno della propria mente si è espanso, allargato, fino alla realtà che la circonda. Ricorda Fumiko, lei si, è il ricordo più vivido che ha nella sua mente. Il combattimento, l’ospedale, suo padre un viso sfuocato, e poi ancora Fumiko fuori dalla magione, sedute sotto lo stesso albero. Ricorda il dolore, qualche parola, ma niente altro aleggia nella sua testa. Confusione, paura, sofferenza, la vista sempre più offuscata mentre l’infezione fa banchetta nella propria testa. Si sente ancora galleggiare, anche se vorrebbe ritornare nel suo guscio protettivo dove niente di male poteva raggiungerla. Indossa semplicemente un pigiama azzurro, con sopra disegnati tanti serpentelli. Il tessuto è pesante, caldo e decisamente morbido, mentre è di una taglia più grande probabilmente, tanto da farla sembrare ancora più piccola e minuta. I capelli neri e lunghi fino ad oltre il sedere sono un poco scompigliati, come se effettivamente non se li pettinasse da un po’. Pelle pallida, occhi gialli e stanchi, non ha effettivamente idea di cosa sia successo tra suo padre e Fumiko, non sa che si sono riuniti, ma nella sua testa è tutta una grande confusione, come se avesse dormito per tanto tempo… ed effettivamente è quello che è successo. Si è risvegliata la Yakushi, e le Voci nella sua testa sono ormai aumentare, non vi è più solo Mirako, ma anche la nuova Heiko. Se ne sta nella sua stanza, seduta nel letto, al buio, mentre si tiene le ginocchia abbracciate al petto e cerca di dare un senso a quell’enorme vuoto nella sua memoria. Qualcosa tuttavia irrompe nei suoi pensieri, sono più rumori che in un primo momento sente ovattati e lontani, salvo poi farsi più forti, tanto da sembrare trapanarle la testa. Chiude gli occhi, forte, portando le mani alle orecchie, ma tempo qualche secondo e poi si rende conto che è un semplice bussare alla porta. Attende, ma nessuno sembra muoversi in casa per andare ad aprire, quindi tocca a lei. Tentenna, osserva il pavimento come se fosse fatto di lava, non si sente pronta ancora per relazionarsi nuovamente la realtà, ma deve. I piedini nudi e bruciati sotto le piante, toccano così il pavimento della Magione, costringendola ad alzarsi dal letto, uscire dalla propria stanza ed avventurarsi per quell’enorme casa. Si guarda intorno spaesata, come se non sapesse nemmeno dove si trova, ma alla fine raggiunge la porta. Nella confusione più totale non chiede nemmeno chi si sia dall’altra parte, al freddo e al gelo, semplicemente apre la porta dando il benvenuto così alla figura della donna… e della piccola nel passeggino. <Oh…> sussurra, si ritrova a non sapere come reagire, cosa provare, un miscuglio di sentimenti contrastanti, quindi senza dire una parola si fa da parte, per farla entrare. Eppure sente caldo dentro di sé, un piacevole tepore. <Ciao.> cerca di accennare un piccolo sorriso, imbarazzata, confusa, tanto da dover abbassare lo sguardo verso il pavimento, attendendo che ella entri prima di chiudere la porta. [Chakra On]

21:58 Fumiko:
 Attende fuori , col freddo che si fa strada attraverso gli strati di tessuto e le fa rizzare i peli sul corpo, ma rimane comunque con un sorriso tremolate per via del labbro inferiore che inizia a tremicchiare. Fortuna che non passano troppe ore prima che le aprano, prima che lei faccia dietrofront per casa col sorriso triste, ma alla fine la figurina della Yakushi sente la presenza di qualcuno dietro la porta, che continua a bussare, e finalmente le apre. < etciu > uno starnuto bellissimo proprio quando lei apre. Nemmeno si copre con le mani, impegnate una a gelarsi attorno al passaggino e una dentro la tasca, non ne vale la pena usarle. Si volta a guardarla sorridendole < ciao piccola mia > la voce calda come il miele ma prima di fare qualunque cosa andrebbe ad entrare insieme alla piccola Miho e poi proverebbe ad abbracciare la Yakushi e darle un bacio sulla fronte, un bacio freddo per colpa del viso che si stava gelando, ma cerca di metterci quanto più calore possibile < come sta la mia principessa? > ovvio che chieda di lei. Se fosse riuscita ad abbracciarla andrebbe a staccarsi lentamente per togliere il mantello pesante e poggiarlo all'attacca panni, prima di tornare a ispezionare la figura della piccina < stai bene amore? > prova a darle una piccola carezza sulla guancia sinistra prima di ritrarre la mano e sfregarla con l'altra < scusami, sono gelida, ho pure scordato i guanti , e il cappello > si scusa con lei ma mantiene un sorriso vedendo la dolcezza dello sguardo della bambina < sono... passata qualche giorno fa ma non eri in casa ed ero tentata di fare di Hebi una borsetta e un paio di scarpe perché non sapeva dove fossi > veramente tentata, e ancora adesso sente come una piacevole sensazione nel fare del piccolo stronzo qualcosa di elegante e alla moda. [Stessi tag]

22:10 Kouki:
 Fortuna che non ci mette una vita per aprire, o rischiava di non trovare più nessuno, e invece la figura della donna con la bimba fa la sua apparizione con un uno starnuto. Fa freddo, era inevitabile, ma la coincidenza potrebbe far persino ridere, sembra che lei l’abbia salutata con quello starnuto, ma alla fin fine le invita ad entrare e come prima cosa è quello che fanno. Meglio il calduccio di quella casa che il freddo che c’è là fuori. Sente le dolci parole della donna mentre chiude la porta, il suo sguardo dorato cade sulla bimba nel passeggino, ma il proprio corpo viene avvolto dall’amorevole abbraccio della donna. In un primo momento la giovane Yakushi rimane immobile, presa alla sprovvista, ma lentamente riesce ad avvertire il calore della donna che era riuscita a percepire come madre… le sue braccia, il suo calore, quelle parole. Il cuore della ragazzina si scalda, lentamente, come una medicina, scaccia via il dolore alla testa e la confusione, e cercherebbe di ricambiare appena quell’abbraccio, titubante, ma sincera. Le manine si aggrapperebbero alle vesti dell’altra, in silenzio, lasciando che poi sia lei a distaccarsi per donarle quel bacio. <Sto…> prova a parlare, la voce sembra così impastata, lontana, non parla da giorni effettivamente, da quando si è ritrovata in ospedale si può dire. <Sto bene, credo. Anche se confusa… non ricordo niente.> ammette alla fine, con la sua voce, la voce di Kouki. Un sorriso appena appena imbarazzato viene disteso sulle sue labbra pallide, mentre si prende anche quella carezza al viso. <Tu come stai?> teme quasi quella domanda, perché da quando si sono ritrovate a combattersi, lei non ha idea di come la donna sia stata, o come abbia vissuto il resto di quei giorni fino ad ora. <Hebi. Si, me lo ricordo. E’ simpatico. Però… io non sono uscita negli ultimi giorni.> non se n’era andata da nessuna parte, si era semplicemente chiusa in camera sua mentre lentamente si risvegliava, uscendo dal suo guscio protettivo. Quel serpente invece le piace, l’ha aiutata a modo suo, ed è riuscita a parlare tranquillamente con lui. <E’… Miho?> domanda infine, tornando ad osservare quel fagottino, logorata dalla curiosità e dalla paura nello stesso tempo. Può vederla? Prenderla? Toccarla? Non lo sa, rimane lì in piedi come una piccola ebete senza sapere che fare. [Chakra On]

22:24 Fumiko:
 Si coccola la piccola come più le pare, e non è Mirako o probabilmente l'avrebbe insultata e paragonata all'altra ragazza dai capelli bianchi come.quelli del padre, ma per sua fortuna trova la persona che desidera. È Kouki? O Heiko? Ma non chiede ancora, se ne accorgerà quando sarà lei a parlarle senza bisogno di alcuna conferma. Si prende anche lei un piccolo abbraccio tenero prima di lasciarla libera di respirare al meglio . Le sposterebbe i capelli vicino al viso guardandolola e adocchiando il suo stato fisico, sta bene, ma.quello che pressa di più è lo stato emotivo della bambina < non ricordi niente.. dopo che noi? > dopo che loro si sono sculacciate a vicenda praticamente < capisco, non sei solo tu.. nemmeno io ricordo molto dopo > e nemmeno prima per la verità, sta nascondendo a se stessa qualcosa che probabilmente avrebbe ucciso la donna che è adesso < non sei sola piccola mia > ovvio che voglia consolare quella che è Kouki, sa che è lei, lo vede nei suoi occhi, nella voce e nelle parole < io? Sto bene , apparte il freddo > finalmente può dire di stare bene, respira e si sente leggera e quasi felice < con te sto meglio però > ma a quella notizia le casca la mascella e infine il volto diventa rosso < piccolo brutto serpente, lo userò per sfogarmi la prossima volta! Mi aveva detto che non c'eri! > lo stronzetto si era messo dalla parte di Raido e aveva fatto in modo che vedesse solo l'Oboro e non la piccola Yakushi < pagherà per questa bugia > avrebbe trovato un modo molto divertente per sfruttarlo al meglio e fargliela pagare . Ma l'attenzione viene spostata verso il fagottino.rosa shocking, un pugno nell'occhio , ma è una copertina abbinata alla tutina a forma di coniglietto che le ha messo addosso e alla quale ha fatto foto per poterla ricordare.. e un giorno verrà presa a calci dalla stessa Miho che avrebbe visto il modo in cui l'ha conciata. Si avvicina al passeggino abbassando la parte superiore che copre parte della figura piccina, e poi la scopre un poco prima, e poi toglie la copertina mostrando la piccola dormiente col ciuffetto.di capelli turchini < lei è Miho > annuisce invogliandola a venire verso di lei allungandole una mano < sai cosa? Avete gli stessi occhi, proprio come due sorelle > le considera entrambe le sue bambine e quel tratto che hanno in comune rafforza sempre di più quella convinzione < vieni più vicina > la invoglierebbe ancora, sperando che l'altra accetti la presenza della neonata. [Stessi tag]

22:39 Kouki:
 Non ricorda, è confusa, eppure si sente bene vedendo la donna, sentendola così vicina a lei, in quell’abbraccio, che le fa capire molte cose. Ricorda le parole della donna, alcune che ha pronunciato senza però avere il ricordo della sua figura, del momento, perché probabilmente è uno dei tanti momenti nei quali Heiko le ha fatto arrivare parole ed emozioni. <Dopo che abbiamo combattuto.> afferma cercando di essere più precisa possibile. <Ricordo a tratti l’ospedale, papà… poi niente, ricordo qualche tua parola, qualche parole di papà. Ricordo te sotto l’albero, ricordo del dolore…> non è molto chiara in effetti, ma sta seguendo la scia dei ricordi e delle emozioni. <Ti ho chiamata… mamma.> ammette infine, con un tenue sorriso, osservando la donna per cercare di comprenderne la reazione. È felice? O disturbata? Ma dagli abbracci e le coccole può benissimo capire come la donna l’abbia presa bene. Ma si sente quasi sollevata nel sapere che anche l’altra ricordi poco, anche se forse non per il suo stesso motivo. Sorride alle sue successive parole, annuendo. Non è sola, ed è un discorso che ha già sentito nei suoi ricordi. <Meno male che stai bene, non sapevo come… come stavi dopo quel combattimento.> non sa nulla di quello che è successo fra lei e suo padre, non ha idea della tragedia che si è evitata, ne tanto meno di quella prima fatidica riunione. <Quando te lo ha detto?> domanda poi di Hebi, confusa, non avendo la minima idea di che cosa l’altra stia parlando. In silenzio poi osserverebbe quel piccolo fagottino rosa, vestita da coniglio, non riuscendo a comprendere come dovrebbe sentirsi a riguardo. Le piace o non le piace? La osserva, immobile, espressione tirata e nervosa, come se stesse per affrontare un temibile mostro, ma è solo una neonata. Non si smuove subito all’invito della madre, sorridendo appena quando viene a conoscenza degli occhi simili tra le due. <Sorelle.> mormora, non ricordo di Shade nemmeno, non la vede da un sacco di tempo, e non sa neppure quanto sia passato effettivamente tra il combattimento con Fumiko e ora. Muove i primi passi, si avvicina, analizza la situazione e quella bimba. Morderà? Comunque sia accorcerebbe le distanze per osservarla, meglio, tenendo bene le braccia lungo i propri fianchi e le mani lontane dal fagottino. <Come si fa?> come si fa cosa? A relazionarsi con la neonata probabilmente. Quasi appare tenere la piccola con quel suo timore verso una creatura che nemmeno si regge in piedi. [Chakra On]

22:59 Fumiko:
 < ho parlato con Heiko, mi ha detto che volevi solo riposare .. stare un po per te stessa, sono contenta che stai bene e che ti sia svegliata > e che Mirako non abbia tentato di darle fuoco ai capelli, quello è da mettere anche in conto. < ssh non è nulla, non c'è più dolore, ci aspettano solo tante vacanze per rimanere a casuccia , al caldo, coccolandoci, bevendo the e cioccolata, mangiando tutti insieme > è quello l'obiettivo della donna, stare a casa e passare il Natale e le vacanze insieme come una famiglia < si mi hai chiamata mamma > un altro sorriso segue sul volto della donna che arrossisce leggermente < è stato uno dei momenti più belli della mia vita > apparte che dopo la Yakushi è svenuta causandole un altro infarto < ti sei dimostrata forte in quel combattimento, tu e Mirako, e adesso stiamo bene entrambe, non vi è bisogno di cincischiare in questi pensieri > le darebbe un buffetto sul caso < mmh me lo ha detto qualche giorno fa.. > evita di spiegare le motivazioni, solo perché non vuole che lei sappia come si era ridotto suo padre < sorelle > ripete con dolcezza fissando lei e Miho . La vede avvicinarsi intimorita < non morde > una battuta del caso che nulla ha a che fare con i suoi pensieri, non sa leggere la mente ma sa leggere i movimenti del corpo < non parla nemmeno, al massimo fa qualche ruttino, e i.bisognini > per non parlare del vomito post latte, quello era una cosa abbastanza dura da reggere < si fa così.. una mano va sotto il collo a tenere la testa, è molto piccola perciò bisogna tenerla > la mano sinistra finalmente calda andrebbe a prenderla da sotto il collo < l'altra mano si infila dall'altra parte e prendere la parte bassa, vicino al sederino > che adesso non fa nessun odore strano . E in quel modo la donna la prende delicatamente per non destarla da quel sonno e portarla al petto < il braccio va messo così > il braccio.sinistro xhe sorregge la bimba completamente fungendo da una specie di lettino, la testa della piccola poggia sul braccio e il culetto è sorretto dalla mano sinistra, mentre il braccio destro va a tenerla dall'altra parte < vuoi tenerla tu? > e se la Yakushi fosse d'accordo andrebbe a poggiarla sulle sue braccia, aiutandola a trovare la posizione da mantenere per la piccola Miho. [Stessi tag]

23:12 Kouki:
 Ascolta le parole della donna, dapprima confusa nel sentire il nome di Heiko, alla quale ancora non si è abituata, ma subito dopo un pensiero grato viene fatto per quella nuova Gemella. Si è presa cura di lei e ha tenuto a bada Mirako, per una volta si è creata una personalità non negativa. <Mi dispiace per essermi addormentata così, non so nemmeno quanto tempo sia passato. Sono… scappata come una codarda.> si da quella colpa, per non essere stata abbastanza forte, per essersi chiusa totalmente in se stessa, ma scuote la testa alla fine, cercando di cambiare discorso. <Heiko, lei… come ti è sembrata?> pura curiosità, cerca di valutarla ed inquadrarla, capire se davvero si può fidare di lei. Nonostante tutto, però, quella serata sta andando bene, è felice di vedere Fumiko, sua madre, è felice di sentire quelle parole che sanno di normalità e famiglia. Sorride, chiudendo appena gli occhi. <Non so cosa sia il Natale… ma sembra bello descritto così.> un piccolo sorriso, gli occhi ancora chiusi mentre cerca di immaginarsi quei futuri momenti perfetti. Non dice altro, ma sorride nel sapere che il momento in cui l’ha chiamata mamma sia stato un momento tanto felice per la donna. <Davvero? Ti ha fatto piacere?> il sorriso che pian piano si allarga, la gioia che nasce su quel visino stanco nonostante abbia dormito fino ad adesso. <Stiamo bene. Tutto sembra che stia andando bene insomma, vero?> si sente incredibilmente leggera, sollevata, non avverte dolore e di questo ne è grata. Fortuna che non ricorda in alcun modo della ragazza albina al momento, e di quel bacio che non si sa se ci sia stato o meno. Comunque sia tutto scorre, tutto passa, lasciando persino che una piccola risatina fuoriesca dalle sue labbra. Felice. Ma il momento di tensione arriva quando si avvicina alla piccola Miho. La osserva come se fosse un terribile mostro con zanne ed artigli, e nel mentre sua madre le spiega come deve essere presa in braccio, facendo quella battuta sul fatto che non morda. <Non morde? Davvero?> sa come sono fatti i neonati perché lo ha studiato in medicina, ma effettivamente non ne ha mai visto uno… non bazzica mai per il reparto di neonatologia. La osserva e poi… terrore nei suoi occhi quando le propone di tenerla in braccio. <Io… pensi di si? Che sia il caso?> titubante, ci vuole provare, vuole sforzarsi, lo ha promesso a suo padre. Quindi allungherebbe le braccia e si farebbe aiutare dalla donna per tenere al meglio quel fagotto. Tesa come una corda di violino, tese sono le braccia e i suoi muscoli. In completa tensione tutto il corpo, eppure la starebbe tenendo in braccio, contro il petto. Trattiene il respiro, la fissa… e man mano, molto lentamente, sembra rilassarsi, perché a quanto pare non sta accadendo nulla di mostruoso. È piccola, leggera, fragile. [Chakra On]

23:30 Fumiko:
 < hai bisogno del tuo tempo, non devi.assolutamente scusarti per questo! Anch'io ho bisogno di tempo, tutti ne.hanno bisogno > un dolce rimprovero il suo < Heiko è molto dolce, meno gelosa > la prende un poco in giro < e protettiva, so che ti teneva al sicuro, faceva di tutto per te, e quando le.ho chiesto di farti arrivare le mie parole e il mio affetto lo faceva con piacere > un affetto che da Heiko è stato trasmesso anche a Kouki, due donnine che adora < ringrazio lei per averti tenuta al riparo e aver fatto lo stesso con me > spera che quel pensiero arrivi anche alla piccola Heiko < nemmeno io, Natale sa di famiglia e noi lo siamo> anche se tecnicamente lei e Raido non stanno più insieme < certo che si! Che domande sono? È stato veramente bello sentirtelo dire > alza gli occhi al cielo, divertita da quella situazione così leggera e felice < tutto va bene finalmente > adesso non bisogna pemsare alle cose brutte e ai problemi irrisolti, adesso basta solo seppellirli dentro di loro e godersi solo le cose belle che.hanno . Arriva il momento bambina finalmente < no che non morde, alcune.volte piange ma non ha nemmeno dentini > se la ride di quella situazione, come può una bimba mordere? < si, se lo vuoi. Non aver paura di nulla, è piccola e fragile, la cosa più innocente a questo mondo > prova a rassicurarla lasciando che kouki possa prenderla e iniziare anche a prender confidenza con lei, come tenerla e capire che non le avrebbe fatto nulla < visto? Non è poi tanto difficile > sorride nel vederle così insieme, con la Yakushi sorridente e felice che tiene in braccio la sua piccola sorelline < le mie principessine insieme > sussurra con gli occhi semilucidi, un momento bellissimo alla quale vorrebbe che ci fosse anche Raido a partecipare, ma va bene così, un momento tra donne.[stessi tag]

23:42 Kouki:
 Il tempo, che concetto importante, e tutti ne hanno bisogno, sua madre ha perfettamente ragione. Le piace, si sente bene ed annuisce a quel dolce rimprovero che le viene fatto. Non si offende, non ne ha motivo, del resto Fumiko non lo ha detto con intenzioni cattive. Addirittura si lascia andare ad una piccola risata nel sapere che Heiko non è gelosa, non lo è come Kouki ed arrossisce appena nel farsi carico di quel suo difetto. Ma l’ha protetta, ha fatto di tutto per far sentire bene la Yakushi, per darle il suo tempo e farle arrivare tutto ciò che di buono accadeva intorno a lei. <Grazie.> sussurra appena, diretta ad Heiko, ma anche alla stessa donna che ora ha davanti a sé. <Sai come sta papà?> le domanda poi dal nulla, lei non ricorda, non sa e non ha idea, ma forse la donna sa qualcosa a riguardo. Sa solo che è rimasto chiuso in stanza per giorni, ma non ne conosce il motivo. In silenzio ascolta poi quelle parole sul Natale, quello stare insieme, e se lo fa andare bene così, annuisce, non vuole pensare alle brutte cose, non adesso che si sta sentendo bene. <Sono felice che ti abbia resa felice. Sai… era da un po’ che desideravo dirlo.> si è dovuta lasciare indietro quella promessa, quelle parole che non sono state mantenute e si sente in colpa nei confronti di Kaori, certo, ma non così tanto alla fine… Kaori stessa è venuta meno alla sua di promessa. Sospira, si lascia tutto indietro, sorride. E finalmente riesce anche ad interagire con quella piccola bambina, fonte delle sue gelosie, ma che ora sembra scacciare con forza e facilità. <Non morde, mh. Certo non hanno i denti, che stupida.> se la prende con se stessa, per quella paura infondata. La tiene fra le braccia, si rilassa e le sorride. Sorride a quella piccola che non è altro che la sua sorellina dopo tutto… si sente bene, le scalda il cuore, ma soprattutto non sente l’istinto omicida di Mirako verso ella. <E’ carina.> mormora appena, tornando ora ad osservare la donna. Sono le sue principessine, lei è la loro madre, e loro sono una famiglia. Ha dei genitori, un padre e una madre e due sorelle, una è Miho e l’altra è Shade… potrebbe sentirsi meno sola di così? Il sorriso si accentua, gli occhi si commuovono a quei pensieri e a quel fagottino, per tutta quella situazione che sta solo andando bene, finalmente. La magia del natale. <Siete andate a fare un giro? Uhm… scusa, in questi giorni non eravate a casa? O forse avete passato del tempo da tua madre?> domanda però verso Fumiko, dato che per la ragazzina lei e il padre vivono insieme, alla magione, tutti quanti sotto lo stesso tetto. Allora perché venire da fuori con un freddo simile? Perché bussare alla porta? Perché non ha ricordo di loro a casa in questi ultimi giorni? Silente, attende delle risposte. [Chakra On]

23:58 Fumiko:
 Sorride nel vederla così contenta e anche imbarazzata quando fa notare quella gelosia che ella prova ma poi si passa ad un argomento spinoso < Tuo papà si sta riprendendo, sta meglio adesso. Abbiamo avuto una piccola > come minimizzare alla grande < sul fatto che avessi bisogno di tempo anch'io, come te . Ci è voluto un po perché doveva capire anche lui , ma ha capito che cosa avevo bisogno e adesso va molto meglio. Anche lui ha bisogno dei suoi tempi > non si azzarda a raccontare altro al momento < stiamo riprendendo a stare insieme come.un tempo, senza alcun dolore e paura, solo con felicità > lo sente quello, da quando Raido ha capito le sue volontà, il desiderio semplice di potersi considerare "libera" , il loro rapporto si era alleggerito e si sente anche grata a lui , e anche consapevole di quanto bene le voglia < amore mio, sono felice di questo, tanto tanto tanto > allarga il sorriso a quello, parole che le scaldano il cuore , le fanno venire voglia di prendere la piccola e stringerla forte a se per coccolarla < certo che è carina, sua sorella è bellissima, doveva prendere pur da qualcuno > convinta in quello che dice , e sa già che col regalo pronto per lei sarà ancora più bella . Ma un altra domanda pungente viene fatta e li le tocca essere abbastanza veritiera < mmh sai che non mi piace questa casa vero? Ecco, ho trovato un altra casa, nel bosco dei ciliegi. Una casa grande e tutta in legno, il giardino è bellissimo e poi è circondata da tanti alberi di ciliegio , è davvero bellissima,> inizia a raccontare di quella casa che le piace molto < vedremo se..riesco a convincere tuo padre e te a cambiare casa e trasferirci tutti li.. > non sa bene ancora come andrà con Raido ma sente che riusciranno a stare di nuovo insieme e magari quelle vacanze avrebbero potuto aiutare i due < magari prima la vedete e vedi se ti piace e se vuoi andremo tutti a vivere li dentro > spera vivamente che sia così < perché non ci spostiamo in salotto? > almeno li si sarebbero potute sedere comode tra le coperte e avrebbe potuto coccolare le sue bimbe e magari chissa, avrebbe convinto Kouki che quella casa non era poi granché e quella nel bosco dei ciliegi è ancora più bella? Solo la serata avrebbe potuto dirlo, fatto sta che quella sera sarebbe rimasta li a dormire insieme alla piccola. [End ]

00:07 Kouki:
 Le parole della donna la colgono un po’ di sorpresa, perché vuol dire che sono stati male, hanno litigato e ora entrambi si devono prendere il loro tempo. Ma per cosa? Non riesce a comprendere a fondo perché le mancano molti tasselli, ma alla fine quel che conta è che ora sta andando meglio, giusto? <Mh. Non lo sapevo, comunque ora va meglio, questo è l’importante.> non vuole logorarsi coi pensieri, provare dolore e sofferenza, no, basta. Stasera vuole sentirsi bene e pensare solo a cose positive. La ragazzina rimane così, con quel fagotto in braccio e lei non si sarebbe mai aspettata di poterlo fare. Insomma… persino Otsuki non si sarebbe mai aspettato di vederla in quel modo, in quello stato, sorridente e con in braccio una neonata. Sorride, inizia a muovere appena le braccia come per cullarla, così come ha visto fare per le strade, non che lo sapesse da sé. <Sarà… Senjuu o Oboro?> una piccola domanda, ma è terribilmente presto per farla, tanto che lei stessa scuote la testa, divertita. <Non ti piace questa casa?> anche questo non lo sapeva, o non se lo ricordava forse, tuttavia la osserva perplessa ascoltando le sue parole successive. Si guarda intorno nel mentre, la casa, la Magione, è davvero enorme e lei stessa si era sentita sola e persa quando papà stava spesso fuori casa. <Al Bosco dei Ciliegi, hai detto? A me piace quel posto. Mi piacciono quegli alberi.> soprattutto in fiore, ma non è questa la stagione probabilmente. Ma non dice nulla sul trasferirsi, non spetta a lei decidere, ma potrà farsi un’idea e dire un suo parere al riguardo. <Si, andiamo.> si sposterebbero in salotto, dunque, a sedersi sul divano, sotto le coperte, a parlare e scaldarsi, magari anche tra una coccola e l’altra, passare una serata dolce e normale. Ne aveva bisogno, ne aveva terribilmente bisogno, e se possibile finirebbe col dormire insieme a sua madre per quella notte, lasciandosi cullare dalla dolcezza che avverte da lei. [Chakra On][END]

Fumiko e Kouki si ritrovano alla Magione per passare una serata in dolcezza e coccole, Kouki finalmente si risveglia e ha l'occasione di tenere in braccio la piccola Miho. Tutto sembra andare per il verso giusto ormai!