Tempo
Free
Giocata dal 12/12/2017 21:29 al 13/12/2017 00:57 nella chat "Colline"
Alla fine l'ha lasciata andare Raido, le ha permesso di andare via da quella casa e da lui finalmente. Cammina sulle colline, ormai la luce sta per sparire lasciando spazio al buio troppo precoce dell'inverno. Non sente freddo, non sente nulla se non quella pressione al petto che le fa veramente tanto male e riduce il suo respiro. Quella giornata era stata un completo disastro, l'inferno sceso in terra per lei e anche per l'Oboro e ovviamente si era concluso con la loro effettiva e definitiva separazione. Si sono lasciati, una decisione definitiva almeno da parte di lei che non vuole saperne del bianco per tanto , tanto tempo, non vuole sapere di quello che combina, di tutte le ragazze che invita a casa propria senza nemmeno consultarla, di tutto quello non le importa. È la madre di sua figlia dopotutto, ed è affezionata molto alla piccola Kouki che sente come figlia. Quei legami ci sono ancora ma starà veramente attenta a non andare oltre a quello, a non vederlo più ma sa che sarà praticamente impossibile, che avranno Miho da vedere insieme, che avranno modo di vedersi nella Masayoshi e gli incontri non dovrebbero poi essere una realtà tanto lontana. Lo detesta, la rabbia che ha nel corpo si tramuta ovviamente in lacrime silenziose che rigano le guance chiare. Nessun suono viene emesso da lei che avanza coperta dal suo solito mantello blu notte e abbastanza pesante e tutto il suo armamentario e tutti i suoi gioielli, in più oltre i due enormi rotoli sulla schiena porta una zaino e una borsa per bambini. La mano destra che sfiora quella collana, la sfiora prima che con uno strattone la spezza nella catena e se la ritrova in mano. Deve ridargliela, non hanno più nulla in comune ma non può tornare indietro lei stessa. Si volta fermando il passo per guardare la magione in lontananza, le lacrime che non smettono di correre e il dolore che non si attenua, la mano che stringe di più quel gioiello che ormai non sente più suo, che non ha più nessun significato per lei. Che brutta situazione.[ solito equip][chakra on] [Colline - Albero] La bambina indossa ancora gli abiti del pomeriggio, dato che non è ancora rientrata a casa, ma dopo aver passato un po’ di tempo con la sua nuova amica, ha fatto un’altra passeggiata per le colline. Veste un kimono corto dalle lunghe e larghe, morbide maniche. Il tessuto è caldo, per proteggerla dal freddo, e di un colore ocra tendente al dorato, ma niente di vistoso. Esso è ornato da dei motivi floreali bianchi e rossi, mentre alla vita è chiuso e stretto da una fascia di un colore rosso, sulla quale vi è la placca in metallo del copri fronte di Kusa, con relativo simbolo del villaggio ovviamente, che la identifica come kunoichi dell’Erba. Al di sotto, le piccole ed esili gambe sono avvolte da un paio di pantaloni neri che le arrivano fino a poco sotto le ginocchia, attillati ma elasticizzati, così da non impedirle i movimenti. Gli stinchi sono invece fasciati dalle sue solite bende bianche, presenti ad avvolgere l’intero suo corpo come una mummia, ma visibili solo dove i vestiti non coprono… quindi stinchi, collo e parte del petto visibile per via della scollatura del kimono. Tali bende nascondono le cicatrici e le bruciature che deturpano ogni centimetro della sua pelle, risparmiando solo il viso. Scarpe ninja nere ai piedi ed indossa tutto il suo equipaggiamento e le sue armi, il porta kunai e shuriken, quindi, alla coscia destra, e il porta oggetti in vita, dietro alla schiena. Viso pallido ed infantile, occhi gialli e magnetici, mentre i capelli neri e lisci sono tenuti sciolti, lunghi fino ad oltre il sedere e alcune ciocche le ricadono in avanti sulle spalle. È sempre lei, sempre la stessa, ma questa volta sta continuando la sua serata portando ancora in giro quel suo libro di minerali. Si, ha scoperto cosa le piace, almeno per adesso, e sono i minerali e le pietre preziose. Dopo aver camminando un altro po’ per quel luogo ha deciso quindi di sedersi al di sotto di un albero, con la schiena gracile appoggiata contro il tronco dell’albero, gambine incrociate e il libro posato su di esse. Viso tranquillo, decisamente allegro per via del pomeriggio passato, nonostante gli argomenti siano stati seri ed importanti anche. Gli occhi gialli sono concentrati sulle immagini e sulle scritte del libro, permanendo nel suo personale silenzio per il momento, se non fosse per quella melodia che si ritrova a canticchiare a labbra chiuse. Una melodia dolce, a tratti triste, ma che nel complesso sembrerebbe appartenere a chi non ha nessun tipo di problema per il momento. Legge, osserva, talmente concentrata sul proprio libro e a canticchiare, che non alza lo sguardo per guardare intorno a sé… perché? Perché la luce sta svanendo velocemente, e vuole godersi quella lettura nel poco tempo che le rimane. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 kunai – 3 shuriken – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale sul petto – un sigillo potenziante Fisico speciale sul braccio destro] Si ferma qualche secondo, soppesa bene cosa fare ma tornare non è nelle possibilità, starebbe di nuovo male. Ormai con l'Oboro non si sente felice, si sente oppressa, lui che stringe e non le ha mai concesso l'unica cosa che ha chiesto, l'unica che ha desiderato, il tempo. Tempo per pensare, capire chi sia, capire chi è adesso e riprendere possesso dei ricordi sepolti in lei. Ma questo non le era stato concesso, ha avuto solo un bianco che l'ha portata alla rottura finale e tutto quello che è stato. Ricordi che forse non avrebbe mai avuto la forza di riprendere e rimanere cosi, a metà ma comunque c'è ancora. Guarda la casa un ultima volta prima di voltarsi e continuare a camminare verso Kusa, verso il dojo oppure verso il bosco dei ciliegi, un luogo che la calma in un certo senso. Il suo incedere è pesante e ben udibile, stanca nel corpo come nell'animo, e per un attimo nemmeno vedrebbe la bambina ma quando ci fa caso ferma i piedi. Pochi sono i metri che le separano ormai. La fissa asciugando le lacrime con la manica del mantello. Cerca di rilassare l'espressione , una cosa impossibile.adesso. schiarisce la voce < ei piccola > prova a farle un sorriso dolce avvicinandosi a lei < c'è freddo qui fuori > la vede seduta ai piedi di quell'albero intenta a leggere < cosa fai? > prova a essere normale, ma gli occhi son gonfi e rossi dal pianto e la voce molto tirata, ma è sollevata dal rivedere di nuovo la piccola in così pochi giorni di distanza. Cerca di portarsi sempre più vicina a lei , sempre più vicina solo per abbassarsi e concederle una carezza sul capo, dolce e stanca allo stesso tempo. [Stessi tag] [Colline - Albero] Si concede quella lettura fin tanto che il tempo lo permette. Gli abiti sono caldi, non avverte molto il freddo, o forse lo sta solo ignorando, tuttavia la poca luce ormai sta svanendo e lei sta facendo sempre più fatica a leggere. Strizza gli occhi, cerca di muovere il libro in modo da cogliere qualche fonte di luce, ma nulla, non potrà continuare per molto. La melodia si interrompe, e la ragazzina va a sospirare lievemente. <Sarà meglio che torni a casa allora.> potrà continuare a leggere al caldo della magione, anche se l’aria aperta le piaceva. Il libro viene chiuso delicatamente e allora si che solleva lo sguardo, giusto in tempo per vedere la figura indistinta di Fumiko, ferma davanti a lei, anche se distante. Sente la sua voce e una mano, la destra, si alza per salutarla. <Ciao!> il tono alto, dolce, esprime tutta la propria felicità nel rivedere colei che considera sua madre ormai. Ascolta le sue parole, la osserva mentre si avvicina, e lei attende tranquilla la sua venuta… peccato che man mano che ella si avvicini non può che notare i suoi occhi gonfi dal pianto. La voce dolce, certo, ma stanza, rotta. Qualcosa è accaduto, e quel qualcosa mette subito in allarme la ragazzina la quale assume un’espressione preoccupata. <Si, io… stavo leggendo questo libro sui minerali e le pietre preziose, ho scoperto che mi piacciono molto.> pian piano Heiko si sta delineando, ma nonostante cerchi di essere spontanea e senza pensieri, non può ignorare il peso e la paura che sente per le condizioni di Fumiko. <Stavo giusto per tornare a casa, ma…> la voce scema, si abbassa fino a scomparire e gli occhi si puntano in quelli provato della donna quando ella si abbassa per donarle quella carezza. Carezza che viene più che gradita, ma non può fare finta di niente. <Cosa è successo? Perché hai pianto?> domande mirate, sincere, cariche di dubbi, paure e preoccupazioni, ma lei è forte, lei può gestire ogni cosa che potrebbe esserle detta. Le manine cercherebbero quelle della donna, e se ci riuscisse proverebbe a prenderle nella propria stretta, dolce e premurosa, cercando di osservarla in viso il meglio possibile. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 kunai – 3 shuriken – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale sul petto – un sigillo potenziante Fisico speciale sul braccio destro] Tira un paio di volte su col naso, mentre sorride veramente a suo agio.con la piccola, felice che in quel momento ci sia lei così da non potersi lasciare andare alle brutte emozioni. < minerali e pietre preziose dici.. > sussurra inginocchiandosi vicino a lei, la mano destra che si alza lentamente e poi si riapre mostrando una.pietra preziosa < guarda, questa è una pietra acqua marina > la mostra , una pietra del color del mare < potresti darla tu di nuovo a... tuo padre? > non si lascia andare in lacrime , resta forte per state accanto a lei senza crollare . Ma ovvio che la piccola si accorga che non sta bene, non sta per nulla bene. Sospira, prende tempo ancora e ancora < io e tuo padre abbiamo litigato > per l'ennesima volta si erano quasi scannati < non..non credo che potremmo ritornare insieme > non è un futuro che riesce a vedere < ma voglio che passiamo.comunque il natale insieme, con mia madre pure, kai e sua madre anche magari e ..pure tuo padre. Tutti insieme insomma > lo vuole per vederla felice, per far vedere a Kouki che può svegliarsi e essere comunque felice indipendentemente che l'Oboro e la Senjuu stiano ancora insieme < tu cosa ne pensi? > le sorride ancora , la pressione sempre presente che cerca di ignorare volutamente < posso chiederti una cosa ? Tu.. sai che verrà una ragazza a vivere con voi? > vuole sapere , vuole capire se Raido abbia almeno informato la bambina, e che quella sua dichiarazione di non essere convinto di ospitare il membro della caccia sia solo una falsità. < ti spiace se stiamo un po qui insieme? Ti riaccompagno io a casa > le propone solo un po di tempo insieme e se la bimba avesse acconsentito si sarebbe accomodata accanto a lei, poggiando anche lei la schiena sull'albero della Yakushi. [Stessi tag] [Colline - Albero] Annuisce al dire della donna, ribadendo quel concetto… minerali e pietre preziose. Affascinanti, ognuna con un significato e dei benefici che possono portare alla salute psico fisica. <Si, ci sono un sacco di immagini dentro questo libro, foto decisamente spettacolari, e poi la descrizione, le proprietà, i benefici e cose così.> commenta mostrando la copertina del libro che ora appoggia accanto a sé, sul terreno. Gli occhi sembrano brillare non appena vede l’acquamarina nella mano della dona e subito andrebbe a parlare, pronunciando a Fumiko quello che ha appena imparato. <L’Acquamarina è una bella pietra! Aiuta qui…> indica la propria gola. <E qui.> la mano si sposta all’altezza del cuore. <Aiuta a sviluppare la spiritualità e a lasciarsi dietro i sentimenti e i ricordi negativi. E spinge a provare compassione ed empatia.> estasiata, come una bimba, mentre mette a nudo il proprio essere, eppure le successive parole della donna spengono un poco il suo entusiasmo, facendo sparire il sorriso e lasciando posto alla preoccupazione per la donna. <Oh.> ridare la pietra a suo padre, un regalo che deve essere restituito vuol dire che il litigio è stato più tosto e serio del previsto. Non dice nulla, si chiude nel suo silenzio ascoltando il mini racconto della donna, di come si siano definitivamente separati. Qualcosa è andato storto, ma cosa? <E… e il tempo per metabolizzare?> sussurra verso la donna, come una preghiera… che fine ha fatto il tempo per recuperare i loro bei momenti insieme? Si incupisce, il visino viene abbassato verso le proprie gambe, ragionando, elaborando, ma è una notizia talmente forte e negativa che non riesce totalmente a fare da muro per Kouki. Mirako ride, si sbellica dalle risate ed è lei stessa a cercare di strattonare Kouki in modo che si svegli… ed Heiko? Lei sta cercando di elaborare innanzitutto per se stessa, e badare anche a Mirako le riesce difficile. <Natale? Non so nemmeno cosa sia.> comunica flebilmente, non avendo nessuna idea di alcuna festività, dato che mai ha festeggiato qualcosa di simile… Otsuki mica addobbava il laboratorio a festa. Cosa pensa. Già, cosa dovrebbe pensare in questo momento? <Penso che… ogni volta che Kouki si affeziona a una figura femminile tanto da considerarla sua madre, tutto inizia ad andare a rotoli.> il fatto che sappia gestire meglio le emozioni e le situazioni, non vuol dire che sia immune alla tristezza ovviamente, semplicemente evita di avere crisi psicotiche. <Sono già due volte. Si, siamo separati, ma restiamo pur sempre i tuoi genitori.> pronuncia le parole che suo padre le aveva detto riguardo se stesso e Kaori. <Amara consolazione, ma non fa niente. C’è chi sta peggio, c’è chi non ha nessuno per esempio.> ed ecco l’equilibrio della ragazzina, di quella personalità… cercare il lato positivo, ma ora diventa sempre più difficile gestire Mirako e Kouki. <Sarà sempre più difficile quando Kouki verrà a conoscenza di tutto.> sta iniziando a sentire parecchio peso, a nient’altro va ad aggiungere, semplicemente ascolta quella domanda che le viene posta successivamente. <Lo so, si. Ho incontrato quella ragazza qui alle colline, è stata lei a dirmi che papà l’ha invitata a stare con noi.> non lo ha saputo da suo padre quindi, ma dalla ragazza stessa a fatto già compiuto. Le manine vengono portate alle tempie e massaggiate con più foga… non ha nulla contro la decisione del padre, ma che si stia verificando la stessa situazione ancora una volta? Quella ragazza sarà la nuova Fumiko, quella che ne prenderà il posto scalzando via l’amore precedente? Per saperlo deve fare una domanda. <Fra te e papà, chi è stato più propenso alla separazione?> deve sapere se ancora una volta è stato suo padre a lasciare, oppure no. <Rimani pure.> mormora infine, lasciandosi andare ad un sussurro carico di fatica e dispiacere. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 kunai – 3 shuriken – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale sul petto – un sigillo potenziante Fisico speciale sul braccio destro] Rimane sbalordita dalla velocità con la quale le viene descritta la pietra bluastra < sei preparata vedo! Hai trovato la tua..vocazione allora > non sa come meglio definirla ma il significato della pietra le fa venire da ridere < magari le mie sono difettose > sorride mostrando anche la mano dove porta la pietra regalatale dalla madre, il suo anello di fidanzamento . Deve mettere al corrente la piccola piano piano, non farla allarmare ancora quindi siede prendendo tempo < non me ne è stato concesso > come spiegarle alla piccola del modo in cui l'ha messa alle strette f i no a farla scoppiare completamente? Stressata da quei suoi piani senza avere il tempo per respirare ? < non mi ha dato tempo per capire > sussurra piano con dolore, senza rabbia ma solo tanto dolore che fanno uscire un paio di lacrime . < Natale.. nemmeno io l'ho mai provato, non con le persone a cui voglio bene. E quest'anno ho tante persone a cui voglio bene e voglio passarlo con loro > si volta a guardarla provando a far passare un braccio intorno alle sue spalle < non è colpa di Kouki, mi spiace molto per voi > gli occhi che si riempiono di lacrime < ma non ero felice, non più ormai > anticipazione della domanda che le avrebbe posto dopo, poco dopo. < ei piccola mia, l'amore tra un uomo e una donna può svanire, affievolirsi,quello per i figli mai. Ecco perché ho deciso che rimarrò qui a Kusa, così siamo più vicine e possiamo vederci quando più ci piace > la stringerebbe a se prendendola per la spalla e avvicinandola al proprio corpo < non..ho mai detto che nulla si potrà mettere a posto, ma non adesso > adesso si è presa il tempo che aveva chiesto con la forza, aveva uscito le unghie per avere quello che desidera < io sono sempre qui > spera che anchs Kouki comprenda la situazione , ma è difficile farlo e lo sa bene . Quella personalità che si stava dimostrando sempre più matura, comprensiva di quelli che sono i difetti umani . Un altra stoccata arriva quando le da la conferma della sua peggiore paura, chs Raido abbia mentito < tuo padre mi ha detto che aveva ritirato il suo invito dopo che questa ragazza ha provato a baciarlo.. ha mentito. Di nuovo > sospira trattenendo le lacrime come può , quella notizia che fa ancora più male. Le aveva mentito per l'ennesima volta infine, le aveva mentito su quella ragazza, e probabilmente l'aveva pure baciata. < è stato un motivo che mi ha spinto ad allontanarmi da lui > sincera fino al midollo con lei < tante cose erano sbagliate ormai, tante bugie, cose non dette. Ho chiesto solo un poco di tempo e vedo che lui ha invitato una donna nella sua casa nel giro di poco tempo dopo che.. quella ha provato a baciarlo > lacrime di rAbbia seguono quelle di dolore , una gelosia che ormai non ha più senso di esistere < forse ho chiesto troppo > le asciuga velocemente < me ne sono andata io > la verità, perché lui non desiderava vederla allontanarsi da lui, ma aveva ottenuto l'effetto contrario < ha cercato di..stringere il tempo, di forzarmi.. non ce l'ho fatta più > stringerebbe di nuovo la ragazzina a se, le labbra che provano a dare baci sul suo capo < mi dispiace > le lacrime che riprendono il loro corso così come i singhiozzi. Lo ha lasciato si, ma ciò non vuol dire che stia veramente male, che tutta quella situazione la faccia stare molto male. [Stessi tag] [Colline - Albero] È preparata solo perché ha avuto la fortuna di leggere da poco a proposito di quella pietra. Sorride, si lascia sfuggire una piccola risata divertita, forse l’ultima della serata dati gli argomenti che vengono affrontati. Il tempo non le è stato concesso, nonostante lei stessa abbia detto al padre cosa bisognasse fare, che aveva bisogno di tempo e spazi. Chiude gli occhi, dolorosamente, rendendosi conto di quanto lui abbia sbagliato, di quanto lui avesse torto a considerare la piccola come un collante per la famiglia. Magari ci sarebbe anche riuscita, ma suo padre ha deciso di non seguire quei consigli, andare oltre, forzare la mano. Heiko non è incline alla rabbia, sempre pacata e tranquilla, ma la tristezza e il dolore si stanno insinuando dentro di lei, senza freni, come un fiume in piena, dimenticandosi di avere qualcuno dentro di se che deve proteggere ad ogni costo. <Cosa ha fatto papà? In che modo non ti ha dato tempo?> deve capire cosa è successo, deve comprendere i comportamenti dell’uomo. Il natale passa in secondo piano, almeno per il momento, ma ascolta volentieri quello che le viene detto da Fumiko riguardo a questa festività. Annuisce, senza dire niente ma accennando un piccolo sorriso… almeno Fumiko è ancora qui, non l’ha abbandonata. Passeranno questa festività insieme. <Se non eri più felice è giusto allora. Non bisognerebbe sforzarsi, cioè, si ma entro un limite. Sforzarsi di andare d’accordo, cercare di trovare delle soluzioni per la famiglia, ma quando tutto diventa troppo… è anche giusto che ognuno agisca nel modo in cui si sente meglio.> questo è il suo pensiero, non vuole che suo padre e sua madre stiano insieme a forza. Lascerebbe che la donna l’avvicini a sé, sentendo quel suo braccio, la mano, quel piccolo gesto di affetto, e lentamente abbandonerebbe la testa contro la spalla della donna. <Ma certo, hai ragione.> accenna un piccolo sorriso, forse si è lasciata prendere troppo la tristezza, ma non ha detto che non si metteranno mai più a posto le cose, semplicemente si è presa il suo tempo. Annuisce, cerca di rilassarsi, stare meglio, con la consapevolezza che lei rimarrà vicino alla piccola. <Sarete distrutti entrambi, sia tu che papà.> lo immagina, una separazione non deve essere piacevole per nessuna delle due parti, soprattutto se ci sono di mezzo dei figli. Ma le parole successive? Ah, quelle sono come una botta incredibile sulla sua testolina. Quella ragazza lo ha baciato? Si distaccherebbe un poco dalla madre per poterla guardare in viso. Espressione totalmente stupita, abbattuta, esterrefatta. Per quel che le è stato detto quella ragazza è stata invitata, certo non le è stato detto che c’è di mezzo un bacio. <Bacio?> mormora appena, un sibilo. Fumiko prova rabbia, la testa della ragazzina invece prova un lancinante ed improvviso dolore. <Ah!> esclama, dolore, fuoco, veleno, spilli. La testa viene afferrata con forza tra le mani, le dita strette fra i capelli, e lei stessa sembrerebbe raggomitolarsi, chiudersi sempre più in se stessa preda di quei dolori lancinanti. Che sia l’infezione, la psicosi, le sue personalità, forse tutto insieme. Ma la testa gira, le orecchie fischiano e gli occhi vengono chiusi con forza. Ancora e ancora, tutto si sta ripetendo. Sente Mirako, più forte di prima, o forse è lei che si è indebolita improvvisamente? E quella ragazza? La sua prima amica, tanto simpatica e invece? Sente la rabbia, la gelosia, l’odio farsi strada, avverte Mirako farsi strada con forza, prepotente, velenosa come una serpe. E quando quel dolore arriva al culmine… ecco che la ragazzina inizierebbe a ridere. Una risata isterica, carica di divertimento. Una risata che sfoga lo stato d’animo di Mirako. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 kunai – 3 shuriken – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale sul petto – un sigillo potenziante Fisico speciale sul braccio destro] Fa segno di diniego < non ero felice > non più. Quella felicità e completezza si era logorata nel tempo, tante cose erano accadute e wuesto avevano portato ad un massiccio cambiamento nella donna. Un cambiamento che la fa somigliare di più a Konan che a Fumiko. < ho bisogno di ancora tempo magari un giorno > sussurra sempre più debolmente . < anche tuo padre sta male, mi dispiace aver preso questa decisione ma dovevo prenderla > ovvio che le dispiaccia per Raido, per quello che è accaduto , ma ha preso la migliore decisione per se stessa. Ma quello che vengono a scoprire dopo le due fa scendere ancora di più Raido dal cuore della senjuu. Le aveva mentito per l'ennesima volta senza alcun problema. Come può credergli? Come ha potuto farlo? Vede la reazione della piccola pentendosi subito di aver detto quella cosa < lui mi ha detto che è stato un quasi bacio e che ha rifiutato > si affretta a dire quello che le ha riferito l'Oboro, ma sempre lui le ha detto che la ragazza non avrebbe dormito alla magione ma invece non era stato così. Come può credergli ancora? Anche la bambina sembra della stessa idea ma alla fine lei sta male < ei piccola mia > tenta di prenderle le mani, di stringerle allarmata da quella sua reazione < HEIKO > ancora più allarmata da quei dolori la fissa, le mani sulle sue spalle a strattonarla piano per non farle male ma alla fine riconosce immediatamente la nuova figura davanti a se , spera solo di essersi sbagliata < ei piccola mia, non è niente > prova ad accarezzarle il viso anche se quella risata è agghiacciante ,< ei piccola, calmati, sono qui > cerca lei, kouki, cerca anche Heiko, ma quella che vede sembra più una Mirako. Deglutisce allarmata non sapendo bene come reagire. [Stessi tag] [Colline - Albero] Non era felice e ha dovuto prendere quella decisione per il suo bene. Lo riconosce, lo comprende, e per lo meno non è scappata abbandonando tutti, questo è quello che da sicurezza alla piccola, che le permette di vedere Fumiko diversamente da Kaori. Annuisce, non può darle torto, ma se comunque ha bisogno solo di un giorno, allora forse non tutto è perduto. Tempo, solo quello. Prende consapevolezza che anche suo padre sta male, un vero dolore, deve sapere come sta, parlargli, cercare di farlo stare meglio e farlo ragionare. Non vuole che i suoi genitori si distruggano l’un l’altro e deve fare il possibile per evitarlo. Non dice nulla, perché quando vorrebbe aprire bocca ecco che arriva quella notizie talmente scioccante che le sue orecchie sembrano travisare il messaggio. Sente la voce di Fumiko, mentre ella cerca di correre ai ripari, di dirle cosa le hanno Raido. È stato solo un tentativo, un tentativo rifiutato. Solo un tentativo, non un bacio vero. Eppure ormai la reazione è partita, ci vuole un attimo, meno di un nanosecondo, e il cervello elabora, fa passare l’informazione e scatena un putiferio. Non sente la voce di Fumiko, o meglio, è Mirako quella che ormai la sta ascoltando, ma ride e ride, senza fermarsi, in preda a un divertimento senza eguali. <Siete spassosi!> esclama, velenosa, senza smettere di ridere, mentre le mani vengono riportate lungo i fianchi e si allontana leggermente da Fumiko giusto per non farsi scuotere ulteriormente. La guarda, il viso estremamente divertito, goliardico, sembra quasi non respirare più da quanto sta ridendo. <Se ti avessi uccisa, non avrei potuto assistere ad un simile spettacolo! Ahaha!> continua, si tiene persino la pancia dallo sforzo che ci sta mettendo, i muscoli addominali dolgono da quanto si sta lasciando andare a quella risata. <Cioè, ti rendi conto? Prima Kaori, poi tu e adesso questa ragazza. Questa è la miglior famiglia che potesse capitarmi. Sai…> si ferma un attimo, finalmente la risata si calma, si affievolisce fino a sparire. <Sai quella ragazza è davvero bella, penso sia meglio di te. Capelli albini, come quelli di Raido e occhi azzurri. E poi è molto giovane, tu quanti anni hai?> ma non si ferma mica, anzi, continua avvicinandosi ancora di più alla donna, come se dovesse rivelarle qualche segreto. <Sai cosa anche? Mi ha detto che Raido sta facendo molto per lei, l’aiuta ad ambientarsi a Kusa. E ho deciso che l’aiuterò ad imparare qualche cosa.> non dice menzogne, ma solo quello che ha sentito dalla ragazza stessa. Sospira, osserva Fumiko, con espressione falsamente affranta. <Che pena che mi fate. E la cosa divertente è che staremo tutti quanti insieme nell’organizzazione… tu, io e lui.> non potrà lasciarla, pena la morte. Si prospettano momenti divertenti per la giovane serpe. <Scusa, devo assolutamente informare Kouki di questo, stai scherzando? Il ciclo si ripete.> continua a parlare, ma di colpo il viso si trasforma. Rabbia, e la testa viene fatta scattare di colpo verso il lato. <Sta zitta tu!> rancore, rabbia, parole rivolte chissà verso quale persona. <Calmati, che cosa vuoi ottenere in questo modo?> la voce cambia, si fa alta, ma più dolce, salvo poi tornare ad essere quella di Mirako ancora una volta. <Mi stai soffocando, lasciami un po’ di tempo per sfogarmi.> non guarda Fumiko, guarda davanti a sé, in preda ad un colloquio nel quale solo la voce cambia nel giro di pochi secondi. Due voci distinte, Mirako ed Heiko. <Così finirai per svegliarla.> le mani vengono mosse, gesticola, si sente il panico in quella voce. <Non mi importa.> si ferma, immobile, secca. Rimane a guardare un punto fisso davanti a lei, come se l’avessero spenta, per poi voltarsi lentamente verso Fumiko. Gli occhi assottigliati, il ghigno impresso su quelle labbra e la lingua che viene liberata ad umettarsi le labbra. Come un predatore che ha appena visto una sua preda. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 kunai – 3 shuriken – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale sul petto – un sigillo potenziante Fisico speciale sul braccio destro] Il suo presentimento si fa reale, Mirako adesso ha preso possesso del corpo della piccola e quelle parole le riconosce, velenose , atte a farle ancora più male < basta Mirako! Non ti sei stufata? Vuoi davvero rimanere sola? > la rabbia che si scatena, non può prendersi pure quelle parole dalla Yakushi < io e Kaori e questa ragazza siamo tre donne diverse, come te , Kouki ed Heiko > assottiglia gli occhi ormai quasi freddi < e sai cosa? Io ti somiglio molto piccola serpe, siamo talmente simili che so cosa pensi di fare. Che ti annoi così facilmente > sorride a metà < ma sono anche Kouki ed Heiko, e sono soprattutto Fumiko. I tuoi giochetti mentali non funzionano con me > dura nel dirlo non si fa piegare da quella presenza < come Mirako, vuoi informazioni e nemmeno sai che età ho? > sembra prenderla quasi in giro anche se il fatto che quella donna sia bella la disturba non poco < almeno sono contenta che lei sia davvero bella, una minima consolazione c'è > lascia che la piccola si avvicini senza ritirarsi < magari sarà una perfetta ragazza per Raido. Non stiamo insieme, è libero di fare quello che può > ovvio che debba dire queste parole proprio a lei, non deve lasciarsi vedere debole < Mirako ricorda solo che dentro l'organizzazione non esiste Fumiko Raido Mirako, esiste solo la giustizia. Rimembra sempre le regole > in quella corporazione non sono nessuno, sono uguali , angeli neri che portano giustizia in quel mondo < lascia stare Kouki. E io non sono quella Hyuga. Io sono io, e io n o n scappo ne me ne vado. Io mi prendo quello che mi spetta e quello che voglio, e adesso è il tempo > rigida sempre ma senza attaccarla . Riconosce il cambiamento dentro la piccola < Heiko! Heiko sei tu? > è lei , ne è sicura < il tuo modo di sfogarti è brutto. Perché non..ci prendiamo.una rivincita? Possiamo fare un incontro noi due. E sono sicura che anche tu hai pensato che avremmo combattuto di nuovo dentro l'organizzazione no? > lancia quell'esca < combatteremo sicuramente, li ti potrai sfogare > le mani che si fionderebbero sulle sue < non svegliarla, non svegliare adesso Kouki. Siete sorelle, ognuna c'è per l'altra, colei che mai vi tradirà. Perché vuoi farle così male? Cosa ne otterresti? Solo malessere anche tu > rimane fissa a guardarla vedendo quel cambiamento. Non si ritrae, la fissa quasi addolorata allungando una mano verso di lei solo per darle una carezza sulla guancia < la famiglia che continua ad amarvi tutte quante > [Colline - Albero] Si sta divertendo un mondo, inutile negarlo, ma non fa nulla nemmeno per nasconderlo, preda di quella sua follia blatera tutto quello che le passa per la testa. Nota quella rabbia, quelle sue parole vengono sentite e lei continua a ghignare verso la donna, per niente intimorita. Hanno tutti il pessimo vizio di pensare che lei faccia o dica qualcosa solo per far star male gli altri, ma invece sta solo dicendo quello che pensa, per divertirsi con se stessa. <Non sarò mai sola, Fumiko.> mai in tutta la sua vita futura sarà da sola, magari aumenteranno, ma mai sole. <Heiko.> afferma con disprezzo quando la donna nomina quella nuova personalità. <Si è intromessa quando non doveva, crede di potermi controllare, ma è solo una sciocca. Fa vomitare.> sibila veleno verso la nuova arrivata, scaricando la sua rabbia e il suo odio, ridendo di tanto in tanto. <Non voglio fare nessun giochetto, Fumiko. Sto solo dicendo quello che penso, mi sto divertendo un po’ con la situazione e soprattutto ti sto dicendo cosa i miei occhi hanno visto con tanto di considerazioni personali.> ammette scuotendo appena il capo e sollevando gli occhi dorati al cielo. <Non mi hai mai detto la tua età, perché mai dovrei saperlo?> non cede a quella presa in giro, nemmeno la sente, è nulla alle sue orecchie perché lei continua a divertirsi e sbraitare. Ascolta, non perde il ghigno, annuisce persino, ma ogni tanto si lascia sfuggire qualche risatina. <Certo, certo. Giustizia.> stringe il pugno e lo solleva verso l’alto, ride, sembra pazza, sembra prendere in giro tutto quello che può. <Non combatteremo per il momento, perché non potrei fare sul serio con te e sarebbe frustrante.> Ascolta, ignora, non si sa, ma si fa i fatti suoi fino a quando Heiko non interviene e la piccola si sente bloccata in quello scambio di opinioni tra le due personalità. <Lascia stare Kouki.> scuote la testa, muove le mani, ecco la rabbia. <Lasciami stare!> urla, strepita, si tira i capelli, sbatte la testa indietro, contro il tronco dell’albero. <Esci da qui!> ancora si muove negativamente la testa. <Non posso.> la voce cala di colpo, calma, paziente, per poi sfociare in un urlo stressato. <Sto già male, Fumiko!> ogni tanto ascolta, ogni tanto risponde quando ne ha voglia, ma tutto gira nella sua testa, le due metà urlano, si scontrano, la mente si sforza così tanto da avere un piccolo emotivo decisamente alto che porta nuovamente in circolo la sua infezione, il dolore è tale e così profondo da risvegliare Kouki, anche se solo per un attimo. Si blocca la ragazzina, ferma accanto alla donna, bloccata con la bocca aperta e gli occhi spalancati, all’improvviso l’espressione si fa confusa e disorientata. <Che succede…?> panico nella sua voce, la voce di Kouki, la voce di chi è stata sbalzata fuori dal letto con la delicatezza di un elefante. La testa gira, gli occhi si puntano su Fumiko, un tenue sorriso, quasi di sollievo, ma così come è arrivata, tutto sembra svanire, scivolare via, gli occhi iniziano a chiudersi. <Mamma…> si rivolge a lei, poco prima di ricadere in una perdita di coscienza totale, e ricadrebbe a perso morto contro la donna. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 kunai – 3 shuriken – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale sul petto – un sigillo potenziante Fisico speciale sul braccio destro][END]