New medico

Quest

Giocata di Corporazione

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con Raido, Eien

Sono aperti i bandi per i nuovi tirocinanti, tutti gli interessati devono compilare il modulo che trovano alla reception e aspettare nella sala d'attesa dell'ospedale

Sigla della quest https://www.youtube.com/watch?v=5l-Q0xUqKk8

15:53 Eien:
  [Ospedale - Reception] L’assenza di nuvole e la presenza del Sole, rendono apparentemente questa una bella giornata, almeno per quanto riguarda Eien che proprio non sopportava più le nubi grigie, i temporali e quei maledetti tuoni. Finalmente si sente bene, tranquillo e non con il terrore di rimanerci morto ad ogni lampo, tuono o quel che sia. Ha abbandonato la propria dimora con l’unico obbiettivo di raggiungere l’ospedale,certo di voler finalmente prendere sotto gamba la propria vita e scalare la vetta per diventare il ninja medico più abile di tutti, o almeno questo sarebbe il suo grande sogno. Dopo una serie di “mi scusi, dove... “ o “dove devo andare per... “ dovrebbe aver raggiunto la grande struttura dell’ospedale, con o senza grandi difficoltà, dovendo anche abbandonare qualsivoglia arma ninja. Eh si, stranamente il ragazzino ha girato per il villaggio senza il suo ventaglio dietro la schiena, avendogli spiegato i membri del proprio clan le regole dell’ospedale di Suna. Oltre all’hoshi, anche kunai, spiedi e così via sono stati lasciati a casa, portando solo con sé il coprifronte che gli fascia la fronte e sostiene i capelli rossi, la maggior parte tirati all'indietro in un groviglio indomabile e dei fuuda con tronchetto infilati nella tasca porta-oggetti sul fianco sinistro, non volendo rimanere del tutto indifeso. Il chakra ovviamente non è stato richiamato, per quanto la cosa non gli piaccia affatto. Dovrebbe ritrovarsi nei pressi dell’ospedale ormai, il viso arrossato come al solito, il cuore che batte a mille per l’emozione e la mandritta che andrebbe ad appoggiarsi contro la porta dell’ingresso, prima di provare a spingere (o tirare, nel dubbio) per poter entrare all'indietro. Se vi fosse riuscito, oltre ad un sospiro impaziente ed un<ok... il primo passo è fatto... >commento auto-incoraggiante, andrebbe a dirigersi quella che sembra essere la reception, aspettando una presunta fila se vi fosse, prima di avvicinarsi all'uomo – o donna – dietro al bancone, a cui si rivolgerebbe con un sorriso anche fin troppo nervoso<S-salve!!>Farebbe quindi Eien, cercando di apparire il più calmo possibile<S-sarei... i-interessato al... bando per... i futuri ninja medici!>E gli costa dire tre parole senza balbettare, il resto è un sospiri, ansia e lettere sconnesse.[3 fuda con tronchetto | Chakra Off – Coprifronte – Disarmato ]

Una bella giornata soleggiata quella che si affaccia su Kusagakure oggi, davvero un bel tempo. Fa sempre freddo, su questo non ci piove ma almeno il sole attutisce tutto quanto rendendo la giornata più soleggiata. Oggi è una giornata piuttosto speciale, in ospedale hanno aperto i bandi per assumere dei nuovi tirocinanti volenterosi di mettersi in gioco per salvare delle vite umane, sia ninja che non ma c'è un piccolissimo problema che andremo a vedere più avanti. Eien, un ragazzino di Suna, ha scelto questa via e con il suo passo si dirige all'ospedale sorvegliato dagli anbu, come sempre, che gli intimano di lasciare fuori l'equipaggiamento, entrare armati non è consentito ma questo il ragazzo lo sa benissimo e si presenta senza nemmeno il chakra attivo. Ha fatto male o a ha fatto bene? Chi lo sa, lo scopriremo solo vivendo. Entra in ospedale e, con sua somma sorpresa, non vi è nessuno, solo infermieri e dottori ma nessun possibile apprendista in fila, strano eh? Avvicinandosi alla reception la ragazza dietro il bancone lo accoglie con un sorriso stampato in viso e il rossetto fuoco che risplende sulle sue labbra <Il modulo? O signore mio> prende il modulo da sotto il bancone per porgerlo al ragazzo <Se cominci così ti servirà tanta fortuna> non fa in tempo a finire quella frase che un dottore, avente un bastone da passeggio e il passo zoppo, si avvicina. Si guarda intorno vedendo il ragazzo con il modulo in mano <Tu, seguimi nell'ufficio> ordine per poi zoppicare ripercorrendo la strada fatta. [AMBIENT]

16:17 Eien:
  [Ospedale - Reception] L’assenza di persone in ospedale, escludendo gli Anbu all’esterno e chi vi lavora all’interno, ha lasciato un certo “amaro” in bocca ad Eien, per lo più dispiaciuto che non vi siano altre persone interessate alla via dei medici, apparentemente. Poco male. Comunque sia, fissa nervosamente la donna dietro alla reception con le gote più rosse dei capelli stessi, lasciando che il nervosismo venga sfogato con la caviglia mancina contro il retro di quella destra, un gesto fatto spontaneamente e senza una ragione in particolare, dettato semplicemente dall’agitazione del momento e la voglia di uscire dall’ospedale come tironcinante. <c-cosa?!>Chiede un tantino sconvolto il sunese alle prime parole della donna a cui si è rivolto, ma per quanto la rabbia stia già cominciando a farsi sentire nel tono di voce si percepisce solo una certa sorpresa. La destra andrebbe comunque a recuperare il foglio, o almeno provandoci, intrappolando la carta tra le dita, ma la testa – e gli occhi soprattutto – si ritrovano costretti a voltarsi quando ode la voce di qualcuno che par rivolgersi proprio a lui.< S-si... >Mormora soltanto, titubante all'estremo, e riuscito o meno a prendere il foglio andrebbe a dirigersi nella direzione verso cui l’anziano ha ripreso a camminare, provando a percorrere la sua stessa strada con un passo molto più svelto, con lo scopo di raggiungerlo quanto prima probabilmente e dei movimenti macchinosi, neanche ogni parte del suo corpo fossero dei pezzi di legno. Ovviamente, un’occhiata verrebbe data al modulo se fosse riuscito a prenderlo, giusto per controllare cosa ci sia scritto sopra. [3 fuda con tronchetto | Chakra Off – Coprifronte – Disarmato ]

Il modulo si presenta come un foglio semplice che richiede le solite cose, nome, cognome, data e luogo di nascita, residenza, via di residenza, lo stato civile, l'occupazione, i tratti particolari, la presenza o meno di malattie e/o disturbi vari, insomma cose semplici alla fine, niente di troppo complicato da ricordare. Il medico zoppica verso l'ufficio, una porta blu li separa dalla stanza, porta che viene aperta dal dottore per entrare al suo interno, un posto non molto grande ma abbastanza da ospitare lui e altre due o tre persone. L'ufficio si presente con una finestra ampia che si affaccia su Kusa e coperta da delle tende trasparenti, una scrivania in legno con sopra documenti, foto, matite, penne e anche un computer di ultima generazione. Dietro la scrivania vi è una poltrona in pelle girevole, la pelle è nera e lo schienale ampio e grande. Davanti alla scrivania due sedie normali con braccioli, comode ma niente a che vedere con la poltrona. Sulla sinistra, dal punto di vista dell'ingresso, vi sono degli scaffali in legno con dentro libri sulla medicina di ogni genere, documenti sulle varie cure e sui vari pazienti. Un posto ordinato che si addice a un medico. Il dottore si siede sulla poltrona poggiando il bastone contro la scrivania <Siediti> ordina severo al ragazzo fissandolo negli occhi. Le braccia si muovono e si alzano, le dita vanno a incrociarsi tra loro mettendosi davanti al viso dell'uomo mentre i gomiti sono poggiati sulla scrivania. Attende che il ragazzo si sieda per poi parlare nuovamente <Chi diavolo sei tu e che cosa ci fai qui?> domande improvvise e strane. [AMBIENT]

16:34 Eien:
  [Ospedale - Reception] Ad occhio e croce il modulo non sembra avere nulla di particolare, un altro paio di occhiate giusto per controllare ma alla fine lo sguardo di Eien si concentra sull’uomo anziano che si regge sul suo bastone. A trovarlo strano decisamente no, ma la preoccupazione di aver fatto qualche casino prima di iniziare comincia a farsi sentire fin da subito. Si mordicchia nervosamente il labbro inferiore, si guarda intorno di tanto in tanto, ma alla fine si ritrova in quello che sembra l’ufficio del tizio, non potendo quindi non dare un’occhiata anche al nuovo luogo raggiunto. Inutile dirlo, gli occhi si posano in particolare sulla libreria, non sa esattamente cosa vi sia scritto in quei tomi ma, probabilmente, essendo in ospedale tratteranno di medicina, e solo all’idea il corpo del quattordicenne freme in tutta la sua lunghezza – lunghezza poi... non arriva neanche al metro e mezzo -. Comunquesia, all’ordine dell’uomo obbedisce senza fare storie, poggiandosi nervosamente su una delle sue sedie di fronte alla poltrona e cercando di mantenere lo sguardo altrui col proprio, seppur il cuore vada a tremila all’ora e le gote siano due pomodori perfettamente lucidi e rossi<Eien, signore>Afferma, non prima di aver preso un grande respiro per cercare di mantenere la calma<Genin di Suna>E questo dovrebbe essere chiaro anche grazie all’effige inciso sulla placchetta di metallo del coprifronte, che indossa appunto sulla fronte<Sono... sono qui per... >E prendendo un altro respiro<Sono qui per diventare il miglior ninja medico che la storia abbia mai conosciuto.>E seppur gli costa un polmone, diciamocelo, la sicurezza non manca in questa frase. [3 fuda con tronchetto | Chakra Off – Coprifronte – Disarmato ]

L'agitazione del ragazzo è palpabile a occhio nudo, la faccia è simile a un peperone, un piccolo peperone sollevato da un collo. Il dottore non fa una piega, non dice niente su questo e nemmeno commenta niente ma anzi, resta ad osservarlo. Strano che il ragazzo non abbia chiesto chi lui fosse, magari è solo un'impostore o un paziente dell'ospedale che si finge dottore, chi lo sa, il mondo ninja è bello anche per questo. Eien si siede sulla sedia e comincia a parlare dicendo il suo <Eien e basta?> domanda appena sente quel nome da parte del ragazzo che continua con i suoi appellativi <Menzogna, non puoi essere un genin di Suna e vivere a Kusa, piuttosto sei di Suna ma sei un genin di Kusa> questi particolari vanno osservati e detti nella maniera giusta, non bisogna fare nessun tipo di eccezione in merito. Il tono dell'uomo è severo, deciso, più di quanto si possa pensare e mette anche una certa paura. Continua ad ascoltare le parole del ragazzo, ode la sicurezza che mette in quella frase e in quel dire. Diventare il miglior ninja medico che la storia abbia mai avuto, un qualcosa di immenso, un obiettivo davvero importante e qual è la reazione del dottore <Te lo ripeto di nuovo> si schiarisce la voce, sia mai che capisce male un'altra volta <Che cosa cazzo ci fai qui?> questa volta è più incisivo nel suo dire, più volgare ma anche più duro e severo. Cosa vuole dal ragazzo è un mistero <Sai perchè fuori non c'è nessuno? Perchè nessuno di loro mi piaceva, vediamo quanto ci metti a fare la stessa fine anche tu> e detto questo va a schiacciare un pulsante sul suo orologio facendo partire un cronometro. [AMBIENT]

16:57 Eien:
  [Ospedale - Reception] Non si aspettava certo di dover dire anche il cognome e, per qualche strana ragione, si da dell’idiota mentalmente per non averlo fatto senza aspettare che gli venisse chiesto, tant’è che velocemente risponde con un<Hoshi, signore>In un primo momento, e poi... <Eien Hoshi>E se non fosse per la leggerissima paura che gli sta provocando l’uomo, si metterebbe pure a dire che fa parte di uno dei clan “importanti” del proprio paese. La cosa che non sopporta, però, è quando gli vien detto di essere uno bugiardo, e infatti al secondo dire dell’uomo gli occhi si assottigliano e non poco, con la rabbia che inizia a prendere posto poco a poco dell’imbarazzo di cui normalmente ne è vittima.<Non sono un bugiardo, signore>Afferma, decisivo ora, ma senza mai alzare i toni.<Sono un genin di Suna, l’effige sul mio coprifronte non mente, e vivo qui a Kusa>Da quanto, però, preferisce tenerselo per sè. Lo sguardo comunque cerca di essere mantenuto verso quello altrui, mentre le mani poggiate sulle gambe cominciano a stringersi in due piccoli pugni, non tanto per il nervoso ma per la rabbia che si, continua a crescere, lasciando sempre meno imbarazzo, ma sono le ultime parole del maggiore a farlo alzare, con le mani che si piantano a palmi aperti contro la scrivania, le braccia tese, i muscoli irrigidirsi e gli occhi arancioni fissi in quelli altrui.<Non mi interessa se le piaccio o meno>Afferma, decisivo a sua volta.<Non mi interessa se gli altri non sono passati, io sono Eien Hoshi, non uno qualunque>Continua il genin, ora stizzito, ma senza mai alzare i toni, per quanto stia fremendo dalla rabbia<e sono qui per studiare, fare turni di lavoro massacranti, SALVARE DELLE VITE.>Scandendo persino le ultime due parole<E se nessuno le è mai piaciuto e mai le piacerà, allora può anche prendere in considerazione l’idea che un giorno non ci saranno abbastanza medici per aiutare i ninja nelle missioni, o peggio, occuparsi delle persone qui al villaggio in caso si guerra, come moltissimi anni fa!>Non che lui abbia vissuto in prima persona le grandi guerre ninja, ma dai suoi genitori non ha ereditato solo le abilità e il carattere. [3 fuda con tronchetto | Chakra Off – Coprifronte – Disarmato ]

Finalmente il nome completo arriva e il ragazzo si presente come un Hoshi, membro di uno dei clan più importanti di Sunagakure ma ciò che dice dopo comincia ad attirare l'attenzione del medico e anche a fargli storcere il naso. Lo osserva indispettito e curioso, nota quella rabbia che alberga in lui, una rabbia che sale sempre di più ma si trattiene, non esplode completamente, almeno fin quando non parla subito dopo. Si alza, sbatte le mani contro il tavolo cominciando a dire il verso motivo per cui si trova li e il cronometro corre, avanza sempre di più insieme alle parole di Eien in merito. Salvare delle vite, essere disposto a fare turni massacranti, è disposto a tutto pur di diventare un medico. La mano dell'uomo si porta sull'orologio andando a premere il bottone nuovamente e, guardando il genin negli occhi, va a dire <31 secondi> da perfetto stronzo qual è, ecco il tempo che il ragazzo ci ha messo <Complimenti, quello che è durato di più è durato 20 secondi, hai battuto il suo record> si, è davvero stronzo il medico e si comporta come se non avesse sentito una singola parola di quello che ha detto il giovanotto. Si alza dalla poltrona andando a prendere dei documenti dal cassetto, documenti molto importanti a quanto pare. Cammina facendo il giro della scrivania per mettersi al fianco del ragazzo e in uno scatto repentino va a dare una botta alla schiena del giovane con il suo bastone di legno, un colpo secco e deciso <Non sbattere mai più le mani sulla mia scrivania> un colpo di avvertimento il suo prima di sbattere quei documenti sul tavolo davanti al ragazzo <Ti affiancherò a Kouki Oboro del clan Yakushi, una praticante che può darti i primi rudimenti. Benvenuto nella mia squadra> non c'è un sorriso in lui ma solo una grande e tremenda faccia da schiaffi <Adesso smamma, cerca Kouki e comincia a imparare qualcosa tirocinante> e con questo si può dire che Eien sia riuscito a convincere il dottore ma cosa lo abbia convinto rimane un mistero. [END]

Eien entra nei medici e conosce il prototipo del Dr. House dell'alleanza

Note: ambient, no exp